"Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, dell'ipocrisia, delle invidie e di ogni maldicenza." (1° Pietro 2:1)
PORTAVOCE DI MALDICENZA
Il peccato della maldicenza, contrariamente a quanto si pensi, è invece un peccato "grave". Il peccato della maldicenza, ossia del riferire ad altri le cose che dovrebbero rimanere riservate con lo scopo di mettere in cattiva luce gli altri. Essere maldicenti non significa dire menzogne sul conto di un altro; quella è calunnia. Siamo maldicenti quando, venendo a conoscenza dei fatti personali altrui (probabilmente veri), li riferiamo, anche se sappiamo che sarebbe meglio non farli sapere ad altri. C'è uno strano piacere, in alcuni, nell'estrarre informazioni segrete agli altri per poi divulgarle. Alcune persone quando si tratta di spettegolare sono come calamite. Può darsi che anche tu hai un amico che si comporta così. È molto difficile impedire agli altri di scaricarci addosso queste immondizie ed è ancora più difficile dimenticarle. Ma la Bibbia ci ammonisce di liberarci di questo peccato. Abbandonalo! Non l'accettare e non lo giustificare.
"Gesù disse: vieni! E Pietro, smontò dalla barca, camminò sulle acque e andò verso Gesù." (Matteo 14:29)
PIETRO È CHIAMATO
Questo racconto ci suggerisce una bella e reale figura della nostra vita quando siamo chiamati da Gesù a seguirlo. D'altra parte siamo chiamati, come Pietro, a camminare attraverso la tempesta insieme a Gesù. Sono le onde e il vento ad occupare la nostra vista? Oppure abbiamo un occhio semplice che è fissato sulla Persona del Signor Gesù? L'apostolo Pietro è pieno di buoni propositi: più ancora dei suoi compagni, ha il desiderio di essere col Signore. Gli altri discepoli attendono che Gesù salga vicino a loro nella barca. La loro coscienza non è molto esercitata. È così che capita sovente. Se abbiamo il pensiero che il Signore stia per venire, sentiamo una gran gioia, a condizione di essere realmente di cuore con Lui, le nostre coscienze non sono ancora molto esercitate. È quando si tratta di andargli incontro che comincia l'esercizio di coscienza. È, quando Pietro cammina sul mare che impara a conoscere di fatto quel che c'è nel suo cuore. Impara che essere chiamato da Signore non è tutto, ma che per fare questo cammino occorre la "fede!".
"Dimorate in me , ed io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da se dar frutto se non rimane nella vite, cosi neppure voi, se non dimorate in me." (Giovanni 15:4, 5)
PORTERETE MOLTO FRUTTO
Per portare frutto noi abbiamo bisogno di adoperarci, senza sosta, in quelle attività che ci siamo proposti. Per produrre risultati spirituali, per la causa di Cristo, dobbiamo semplicemente dimorare in Gesù, come il tralcio dimora e assorbe la linfa dalla vite attraverso la "radice". Allora scaturiranno i frutti dello Spirito che sono: "Amore, allegrezza, pace, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza e temperanza (Galati 5:22, 23). Possiamo portare frutto alla gloria di Dio: aprendo la nostra bocca e confessare il Suo nome (Ebrei 13:15). Più siamo stretti a Gesù più noi produrremo quel genere di frutti fino all'ultimo. Abbandona te stesso nelle mani di Cristo e non ti attiri il mondo affinché porti, nella tua vita, abbondante raccolto.
"Eppure non volete venire a me per avere la vita!" (Giovanni 5:40)
PERCHÈ GLI UOMINI SI PERDONO?
La vita eterna rappresenta il libero dono di Dio per gli uomini. Gesù è morto ed è risorto per liberare l'umanità dal peccato, ed ora Egli ti offre gratuitamente la salvezza. Un giorno un barbiere, che era ateo, conversava con un evangelista mentre attraversavano le vie sporche di una grande città. L'incredulo disse: "Se ci fosse un Dio d'amore, come potrebbe permettere tutta questa povertà, la sporcizia, il dolore e il crimine tra questa gente? Perché non li libera da tutto ciò? "Proprio in quel momento passò davanti a loro un vagabondo trasandato, sporco, con la barba lunga. I lunghi capelli gli pendevano dritti sul collo. L'evangelista glielo indicò e disse: "Tu sei un barbiere e ti vanti d'essere buono; perché lasci quest'uomo andare in giro spettinato e non rasato?", "ma, ma", balbettò il barbiere che capì di ricevere la risposta alla sua domanda. "Egli non mi ha dato mai l'occasione di metterlo in ordine". "Proprio così" disse il servitore di Dio, "sono, dunque, gli uomini che respingono l'aiuto di Dio".
"Poi aggiunse: "Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe", e Mosè si nascose la faccia, perché aveva paura di guardare Dio." (Esodo 3:6)
PAURA DI DIO
Mosè ebbe paura, ecco perché si nascose la faccia nella presenza di Dio. Si, quando abbiamo paura di Dio ci nascondiamo, non riusciamo né a pensare né sostenere il Suo sguardo, anzi, vorremmo cancellare totalmente il pensiero di Dio dalla nostra mente. Questo avvenne anche per Adamo nel giardino dell'Eden, dopo la sua disubbidienza: "Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura e mi sono nascosto" (Genesi 3:10). I due testi citati anche se di diversa natura si accordano sulla parola "paura". Il primo descrive l'apparizione di Dio a Mosè che pur non avendo peccato ebbe timore della presenza di Dio; il secondo la paura è a causa del peccato di disubbidienza. In un modo e nell'altro, la presenza di Dio è sempre spaventevole. Gesù, però, ci fa conoscere Dio come un "Padre d'amore", al quale possiamo accedere tramite il sacrificio espiatorio e l'intercessione di Cristo.
"Ora avvenne, in uno di quei giorni, ch'egli entrò in una barca coi suoi discepoli, e disse loro: 'Passiamo all'altra riva del lago'." (Luca 8:22)
PASSIAMO ALL'ALTRA RIVA
L'ordine di Gesù: passiamo all'altra riva, viene subito messo ad effetto, Gesù stesso è il primo a salire nella barca, i discepoli lo seguono senza proferir verbo. Questa storia del Vangelo di Luca, si presenta come una bella figura sotto vari aspetti: un viaggio intrapreso con Gesù a bordo; non aver timore perché con noi c'è Gesù ed infine l'immagine del passaggio da questa vita all'eternità. Si dice spesso: la vita è soltanto un passaggio! Quanto è meraviglioso sapere che uno dei più grandi amici, tra l'altro potente ed esperto viaggia con noi: Gesù (Matteo 28:20). Esercitando la nostra fede e saremo al sicuro in un mare in tempesta quale è questo mondo che ci circonda: Gesù rimproverò i discepoli: "Dov'è la vostra fede?". Gesù Cristo con il Suo sacrificio sulla croce ha espiato i peccati di tutti coloro che credono in Lui. Ha acquistato per loro vita eterna e la Sua resurrezione conferma che la morte è vinta per sempre.
"Beati piuttosto quelli che odono la Parola di Dio e la mettono in pratica." (Luca 11:28)
PAROLE FUGALI E GONFIE
Oggi in un mondo di parole fugali, di parole gonfie ma senza sostanza, di promesse mai mantenute, di grida, di ingiustizia, vale a dire parole che gli uomini proferiscono, ma che dopo migliaia di anni di civiltà non hanno cambiato né il carattere dell'uomo né la società, ascoltiamo la Parola di Dio, l'unica degna di essere ascoltata, che può cambiare il cuore dell'uomo, dare delle certezze, rivelare la verità e attraverso Cristo, "la Parola di Dio fatta carne", dare la vita eterna. Come puoi ascoltare la Parola di Dio? Inizia a leggere la Bibbia con un cuore aperto, è la lettera personale di Dio indirizzata a te, ti presenta Gesù Cristo il tuo Salvatore. Questo libro Sacro (la Bibbia), attraverso i secoli è stato molto combattuto, contrastato, proibito e a volte hanno cercato di distruggerlo, ma Dio ha vegliato perché fosse custodito attraverso i millenni. Esso parla all'uomo per la sua felicità e per la sua salvezza eterna (cfr. Romani 1:16).
"La Parola di Dio rimane in eterno." (1° Pietro 1:25)
UNA PAROLA STABILE
La Bibbia dichiara che Dio creò ogni cosa tramite la Sua Parola (1° Giovanni 1:1-3). Tutto il mondo materiale e visibile è stato creato ed è sostenuto dalla Parola di Dio. Dio ha comandato, ha dato degli ordini e tutto procede secondo la Sua volontà, propositi e piani. Se tutto è stato creato tramite la Parola di Dio e tutto quello che è stato creato sembra che rimanga stabile negli anni, nei secoli e nei millenni, e se le cose create restano stabili e durano nel tempo, possiamo immaginare quanto più sia stabile quella parola attraverso la quale tutto è stato creato. La Bibbia dichiara con chiarezza che la Parola di Dio è Gesù Cristo il Suo Figliolo. Certo, non sempre è facile seguire le vie di Dio, che non sono sempre semplici e piane, e a volte esigono rinunce anche dolorose. Riceviamo la Parola di Dio nel cuore, conserviamola e mettiamola in pratica perché Essa è potente ad operare per il nostro bene.
"Ma si mette il vin nuovo in otri nuovi e l'uno e gli altri si conserveranno." (Matteo 9:17)
OTRI NUOVI
L'esempio portato da Gesù mirava a far capire agli astanti, religiosi o meno, di non mescolare il vecchio con il nuovo, che Gesù annunziava e trasmetteva ai Suoi discepoli. Quel che si vede è che Egli non voleva incoraggiare assolutamente la vecchia religiosità con la nuova dottrina insegnata da Gesù: la nuova nascita. I discepoli di Gesù non potevano ritornare o mescolare il presente col passato. Erano stati rinnovati? Dovevano essere ripieni di "vino nuovo". Dio non potrà mai mettere il Suo "Santo Spirito" in uomini non aperti alla Sua volontà; d'altronde non Lo potrebbero sopportare. Dio non metterà "vino nuovo" in otri vecchi a meno che siano trasformati da Lui con la Sua grazia, altrimenti tutto sarebbe perduto. Voglio incoraggiare ciascun di voi ad essere "nuovi otri", cuori rinnovati, affinché Egli possa versare una pienezza di "nuovo vino" (lo Spirito Santo) in voi perché la grazia di Dio sia preservata e possa usarsi di voi affinché anche altri ne possano beneficiare.
"Ecco, io sto alla porta e picchio: se qualcuno ascolta la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:20)
L'OSPITE GRADITO
"Se uno ode la mia voce...". La chiesa di Laodicea (Asia) aveva escluso il Signor Gesù Cristo dalla propria congregazione, dalle proprie riunioni di culto. Senz'altro il nome di Gesù era menzionato e supplicato, ma nondimeno il Signore della Chiesa era escluso. Fuori dalla parte esterna e non dentro. Quindi la porta era chiusa completamente ad ogni suggerimento e ammonimento. Il concetto è che si può essere religiosi nella forma e per tradizione, ma nella realtà chi guida la nostra vita non è lo Spirito Santo (cfr. Galati 5:16-18), ma la nostra mente; conducendoci con un sentimento di priorità nelle cose umane, terrene e materiali e non in quelle spirituali. L'invito di Gesù, però è esteso ad ogni individuo. Egli parla dal di fuori della porta, è una richiesta per avere comunione con ogni individuo il quale si pentirà di averlo lasciato fuori dalla propria vita e con l'accettarlo, potrà godere la vera gioia che dà Cristo Gesù.
Altro...
"Chi non opera ma crede in Colui che giustifica l'empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia." (Romani 4:5)
SOLA GRAZIA
Il principio comune della maggior parte dei religiosi consiste nel compiere opere, cerimonie e sacrifici che mirano a placare l'essere supremo e soddisfare la sua giustizia, ma anche i pagani usano tale pratica offrendo doni ai loro idoli per renderseli favorevoli. La Bibbia ci mette davanti che siamo salvati per la sola grazia di Dio in Cristo che ha sacrificato la Sua vita per noi. Questo per qualcuno può essere umiliante, ma questo è il piano di Dio; non possiamo fare nulla per essere salvati, perché il nostro meglio non sarà mai abbastanza da cancellare il peccato che ci separa da Dio. Ma se riusciamo ad accettare questo, allora avremo in cambio pace e certezza. Se dobbiamo fare da noi, non siamo mai certi di avere fatto abbastanza, ma se non dipende dalle nostre opere, ma si tratta di avere fiducia in quello che Dio ha fatto, allora abbiamo pace e sicurezza (Giovanni 14:27).
"Sappi dunque oggi e ritieni bene in cuor tuo che il Signore è Dio: lassù nei cieli, e quaggiù sulla terra; e che non ve n'è alcun altro." (Deuteronomio 4:39)
L'ONNIPRESENZA DI DIO
Dio, il nostro Dio, è Dio del cielo e della terra. Non ce ne può essere altro, perché Egli è il "Creatore"! Colui che regola e guida ogni cosa. Gli uomini pensano di poter fare a meno di Dio e alcuni effettivamente non né sentono il bisogno. Ma ci sono momenti nella vita di estremo "bisogno" che ci fanno esclamare: "Dio mio aiutami!". Se ti poni delle domande intorno ai tanti "misteri" che ci circondano, per quanto può essere discreta la tua conoscenza: scientifica, tecnologica, teologica, filosofica e letteraria e non riesci a darti una risposta esauriente, non dimenticare di interpellare Dio che è presente proprio vicino a te! Non c'è stato insegnato che "Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo?". Al di là, poi, di queste domande, d'altronde naturali, in ciascun di noi, ma rimaste irrisolte, c'è Dio. Quel Dio "Onnipresente" che pervade ogni cosa, che conosce ogni cosa perché tutto procede da "Lui e per Lui". Riconosci Dio nella tua vita, accettalo nella persona di Gesù Cristo e tutte le tue domande avranno una risposta in "Lui e per mezzo di Lui".
"Approfittando delle occasioni, perché i giorni sono malvagi." (Efesini 5:16)
OGGI È IL GIORNO DELLA GRAZIA
Il tempo è denaro! Non abbiamo diritto di sciuparlo. Il tempo è vita! Dobbiamo bene impegnarlo. Il tempo è una forza! Bisogna farne un buon uso. Il tempo è un bene che c'è affidato! Noi ne renderemo conto. Il tempo perduto non ritorna più. È facile perdere il proprio tempo piacevolmente o inutilmente. È così facile mancare lo scopo voluto da Dio. È così facile lasciar passare il tempo e l'occasione che si offrono a noi oggi. Riservate del tempo al silenzio e alla riflessione. Riservate del tempo a Dio! Riservate del tempo alla Parola di Dio! Riservate del tempo per la preghiera! Riservate del tempo per lo spirito e l'anima! Riservate del tempo per prepararvi per l'eternità! Ieri è irrevocabilmente passato. Eccolo ora il tempo accettevole! Eccolo ora il giorno della salvezza, (2° Corinzi 6:2). Gesù esclamò su Gerusalemme: "Oh se tu pure avessi conosciuto in questo giorno quel che è per la tua pace" (Luca 19:42). Discernete voi oggi questo tempo, opportuno, per la vostra salvezza?
"Poiché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore." (Romani 6:23)
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Ricevere il dono della vita eterna è una delle cose più facili che possiate fare nella vostra vita. Non c'è nulla di complicato, non dovete essere buoni o intelligenti: persino un Bambino lo può fare! l'apostolo Paolo scrive: "La salvezza che viene dalla fede in Cristo" la possiamo facilmente raggiungere; infatti è "vicino": Gesù è disponibile per tutti. La Scrittura afferma: "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (Romani 10:9). Perché allora ci sono persone che esitano? Che cosa temono? Dio è amore e tutto ciò che Egli fa è amore in atto. Noi tutti siamo stati ingannati e feriti dall'amore umano, che ci ricompensa e ci accetta quando facciamo il bene, ma ci punisce e ci rifiuta quando facciamo il male. Ma l'amore di Dio non è assolutamente cosi. Egli ci ama sempre, "perché non prende piacere nella morte del peccatore, ma che si converta e viva" (Ezechiele 18:23).