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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

"Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia." (Matteo 7:26)

COSTRUIRE BENE

Ogni qualvolta si verifica un sisma si scopre che molti edifici, figli dell'era del cemento armato, crollano come carta pesta. Per costruire bene bisogna seguire con scrupolosa attenzione il progetto. Gesù rivelò alla Sua generazione che per costruire bene la propria vita è necessario seguire con fedeltà le Sue parole: "Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia" (Matteo 7:24). Oggi, molte vite crollano, molti matrimoni si sbriciolano e tante famiglie vengono distrutte dalle improvvise fiumane, perché alla base manca la Roccia. Nella Parola di Dio la roccia è Cristo (cfr. I Corinzi 10:4). Costruire bene si può, anche oggi, se l'uomo edifica su Gesù Cristo. Costruire la propria esistenza su un solido fondamento è garanzia di sicurezza, perché quando si verificheranno tempeste o alluvioni, Gesù sorreggerà la vita dell'uomo saggio. Questo è valido sia per il matrimonio che per l'esistenza stessa della famiglia. L'uomo avveduto costruisce come quello disavveduto, ma soltanto la casa dell'uomo saggio rimane in piedi, perché ha costruito bene seguendo le parole di Gesù Cristo. Vuoi costruire bene? Metti in pratica la Parola di Dio, la Bibbia.

 

"Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno." (Matteo 6:34)

VINCERE L'ANSIA

L'ansia ha sempre procurato vittime in ogni generazione. Gesù ha trattato questo argomento con i Suoi discepoli duemila anni fa. Gli uomini d'allora soffrivano di ansia, come ai nostri giorni. Gesù si rivolge ai Suoi discepoli offrendo la cura efficace per vincere l'ansia. La preoccupazione del futuro si può vincere mediante la fede in Dio (cfr. Matteo 6:26). Gesù indicava ai Suoi discepoli la cura attenta del Padre. I passeri del cielo trovano cibo perché Dio glielo provvede, quanto più ogni discepolo è oggetto della cura e dell'amore di Dio. Gesù aumenta la dose della medicina trattando l'onnipotenza del Padre. La bellezza naturale del creato era superiore allo splendore del re Salomone (cfr. Matteo 6:28-30). Il Padre provvederà ai Suoi figli il necessario per mangiare e per vestire. Questo sarà fonte di vera gioia: "Ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti" (I Timoteo 6:8). Gesù consigliò di non preoccuparsi del futuro, perché ogni uomo vive un giorno alla volta. Di giorno in giorno mediante la fede nel Padre celeste si vivrà realizzando la provvidenza di Dio.

 

"Cosi il padre riconobbe che quella era l'ora in cui Gesù gli aveva detto: Tuo figli vive." (Giovanni 4:53)

SENZA LIMITI

Gesù ritorna in Galilea e va a visitare la città di Cana, dove aveva trasformato l'acqua in vino. Mentre si trova in Cana, l'ufficiale del re lo incontra e gli chiede di recarsi a Capernau per guarire il figlio, che giace in fin di vita. Gesù rispose alla richiesta dell'ufficiale del re, nel seguente modo: "Va, tuo figlio vive". La risposta di Gesù fu accolta dall'ufficiale reale, che credette e ritornò a casa. Mentre giungeva a casa i servi lo incontrarono assicurandogli che il bambino era in vita. L'ufficiale chiese ai servi a che ora il figlio avesse inziato a star bene. I servi risposero: "Dalla settima ora". L'ora in cui Gesù gli aveva detto: "Va, tuo figlio vive". Questo racconto del vangelo di Giovanni fa risaltare come la Parola di Gesù sia potente nel guarire a distanza: il malato era a Capernaum e Gesù Cana. La Parola di Cristo non ha limiti né di tempo e nemmeno di spazio. Il Signore può operare in qualsiasi luogo, a qualunque ora e in qualunque circostanza. Ancora oggi, la Parola di Gesù continua ad essere efficace per tutti coloro che credono. L'ufficiale reale credette nella Parola di Gesù e tornò a casa certo dell'avvenuto miracolo. La Parola di Cristo continua ad essere efficace nel tempo, nello spazio e nelle circostanze. Il Signore opera con la Sua efficace Parola, che è senza limiti!

 

"Chi crede nel Figlio ha vita eterna..." (Giovanni 3:36)

LA VITA ETERNA

Tutti gli uomini pur vivendo non hanno la vita eterna. Nessuno si allarmi per tale affermazione. Il versetto in epigrafe rivela prima di tutto la posizione dell'uomo: "Ma l'ira di Dio rimane su lui". L'uomo è sotto il giudizio di Dio a causa del peccato e condannato alla morte eterna: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" (Romani 3:23). In secondo luogo rivela il Salvatore: "Chi crede nel Figlio ha la vita eterna". La liberazione dal giudizio di Dio è offerta all'uomo unicamente in Gesù Cristo, perché su di Lui il Padre ha posto il Suo giudizio facendolo morire sulla croce. In terzo luogo ci presenta il mezzo della salvezza: "Chi crede". La fede è il mezzo per ottenere la vita eterna, non serve nient'altro. La vita eterna si riceve mediante la fede in Cristo Gesù. Dio chiede all'uomo la fede, che deve essere riposta nel Suo Figlio. In quarto luogo è indispensabile che l'uomo faccia una scelta libera: "Chi invece rifiuta". Nessuno è obbligato o forzato a credere. Ogni uomo è lasciato libero da Dio di ricevere o di rifiutare la vita eterna. L'uomo che crede in Cristo riceve la vita eterna, mentre colui che rifiuta decide di rimanere sotto il giudizio di Dio. Infine, il dono: "La vita eterna". La vita eterna è il dono di Dio a tutti i credenti. La vita eterna consiste nel cambiamento di posizione e di condizione dell'uomo attraverso Cristo. Gesù libera l'uomo per tutta l'eternità dal giudizio a causa del peccato: "Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù" (Romani 8:1).

 

"E come Mosè innalzò il serpente nel deserto..." (Giovanni 3:14)

BASTA UNO SGUARDO

Gesù dialogando con Nicodemo affermò che bastava uno sguardo per ricevere la vita eterna. Nicodemo, il dottore d'Israele, si chiedeva come può l'uomo nascere di nuovo per entrare nel regno di Dio (cfr. Giovanni 3:4, 9). Gesù rispose alla domanda di Nicodemo con un episodio narrato nel libro dei Numeri. Il racconto biblico preso dal Signore Gesù riguardava il mormorio del popolo d'Israele punito con i serpenti ardenti, i quali mordevano la gente a morte (cfr. Numeri 21:4-6). La soluzione data da Dio al Suo servo Mose consisteva nell'innalzare sopra un'antenna un serpente fatto di rame e tutti coloro che lo avessero guardato sarebbero stati sanati. Gesù è stato innalzato sul legno della croce quale unica soluzione per la guarigione dal veleno del peccato che ha colpito tutti gli uomini. Gli Israeliti per ottenere la guarigione dovevano guardare al serpente innalzato sull'antenna. Il guardare al serpente era solamente il risultato della fede riposta nella Parola di Dio. Guardare non costa fatica. Per la qualcosa, ottenere la vita eterna è molto semplice di quanto si pensa. Basta guardare all'opera di Cristo compiuta sulla croce e si ottiene la vita eterna! Se guardi a quell'opera otterrai la vita eterna. È un atto di fede che non ti costa alcuna fatica! Caro lettore: basta uno sguardo di fede a Cristo per ricevere la vita eterna!

 

"Venuto a mancare il vino" (Giovanni 2:3)

LA SALVEZZA DEL MATRIMONIO

Il primo miracolo compiuto da Gesù è stato la trasformazione dell'acqua in vino durante la celebrazione delle nozze di Cana (cfr. Giovanni 2:11). Il Signore Gesù manifestò la Sua gloria davanti ai discepoli in occasione di un matrimonio. Il racconto biblico pone in risalto quanto importante sia la presenza di Gesù in un matrimonio. I due sposi stavano concludendo la celebrazione del matrimonio, quando venne a mancare il vino (cfr. Giovanni 2:3). Oggi, tra i coniugi, probabilmente non manca il vino, ma sicuramente viene a mancare la gioia, il dialogo, l'armonia, la fiducia, la sincerità, la fedeltà, la pace ecc. La mancanza di tutto questo, ed altro, minaccia la stabilità del matrimonio e spesso conduce i coniugi alla separazione. Difatti, in questi ultimi anni la percentuale dei divorzi è aumentata! Diversi sono i maestri che specializzati nel campo hanno cercato di salvare le crisi del matrimonio. Nonostante i diversi tentativi si continua a divorziare perché nel matrimonio manca il vino. In quel matrimonio di duemila anni fa la crisi si affacciò, ma era presente il Maestro per eccellenza che con il Suo intervento allontanò la crisi e garantì la continuazione della festa. Soltanto Gesù può salvare il matrimonio e garantire la gioia tra i coniugi.

 

"Avendolo udito parlare, seguirono Gesù" (Giovanni 1:37)

SEGUIRE GESÙ

Nessuno segue Gesù senza aver ascoltato prima il messaggio dell'Evangelo. I due discepoli di Giovanni il Battista udirono parlare di Gesù e lo seguirono. Questi discepoli furono toccati dal messaggio proclamato dal Battista, che presso le rive del Giordano esclamò riguardo a Cristo: "Ecco l'Agnello di Dio". L'affermazione: "Ecco l'Agnello di Dio", richiamò immediatamente l'attenzione dei due discepoli. L'annuncio del Battista risvegliò il ricordo dell'agnello pasquale sacrificato in occasione dell'Esodo. L'agnello veniva sacrificato per sostituire i primogeniti di ogni famiglia israelita. L'ordine di Dio fu di spargere il sangue dell'agnello sopra gli stipiti e l'architrave della porta per garantire la vita al primogenito al momento del passaggio dell'angelo (cfr. Esodo 12:13). Gesù è l'Agnello di Dio mandato per liberare ogni uomo dal peccato e dalla morte. I due discepoli illuminati da tale rivelazione non esitarono a seguire Gesù. Essi dimostrarono, così, di credere in Gesù quale Salvatore: "Ecco l'Agnello di Dio", per poi seguire Gesù quale Maestro e guida della loro vita. Nessuno può seguire Gesù come Maestro, se prima non lo ha riconosciuto come Salvatore. Stai seguendo Gesù?

 

"E se vi sembra sbagliato servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: o gli dèi che i vostri padri servirono di là dal fiume o gli dèi degli Amorei, nel paese dei quali abitate..." (Salmo 39:4)

SE VI SEMBRA SBAGLIATO

Giosuè aveva appena descritto come Il Signore era stato buono con il popolo liberandolo dalla schiavitù d'Egitto. Dio si era mostrato verso loro quale Egli è: Colui che è sempre pronto a fare del bene verso chi confida in Lui. Ma poi, quasi a conclusione del suo discorso, un'affermazione apparentemente senza significato: "Se vi sembra sbagliato servire il Signore". Ma come può essere sbagliato servire Dio? Come può essere un errore amare Cristo Gesù che si è dato sulla croce al posto nostro? Come può essere qualcosa di cui pentirsi donare il cuore al Salvatore? Indubbiamente non lo è, ma lo scopo di tale affermazione fu, ed è ancora oggi per te, quello di condurre l'ascoltatore ad una scelta. Una scelta da fare oggi, da non rimandare a domani o quando vi saranno tempi migliori, perché si tratta di scegliere non una religione, ma di dare il cuore a Gesù per essere salvati. Scegliere di essere non più servo del peccato, ma di Colui che per acquistarci ha versato il Suo sangue sulla croce. Infine, è una scelta personale, ognuno deve farla per se stesso. Questo si aspettava il Signore quando per bocca di Giosuè disse: "Scegliete oggi chi volete servire".

 

"Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa." (Isaia 43:19)

OGNI COSA NUOVA

Quando il Signore opera nella vita di una persona non mette delle toppe, non cerca di aggiustare al meglio, non ripiega, non arrangia: Egli fa ogni cosa nuova. Quando la Sua grazia ti raggiunge, essa ti trasforma profondamente, ti rigenera. Quando la salvezza entra nella tua vita vi è un nuovo modo di pensare, di vedere le cose, di vivere; tutto cambia, tutto è nuovo. La Bibbia dice che "se uno è in Cristo, egli è una nuova creatura, le cose vecchie son passate; ecco, son diventate nuove". Vuol dire che le delusioni del passato, le amarezze, i vecchi desideri, non fanno più parte di te, ma tutto è nuovo. Se prima non avevi mai gustato l'amore di Dio, ora esso è così presente e tangibile in te al punto che anche la vita sulla terra è vissuta nella gioia. Non soltanto la gioia della salvezza, ma con Cristo sperimenterai come nelle difficoltà di ogni giorno Egli sarà accanto a te e ti aiuterà a superare ogni problema, nel deserto della vita gusterai come soltanto Lui fa scorrere dei fiumi di benedizione, non sarai più in affanno, ma nuove forze ti saranno fornite da Colui che fa ogni cosa nuova. Caro lettore, permetti oggi stesso a Cristo Gesù di fare di te e in te una cosa nuova.

 

"...poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai" (Salmo 50:15)

INVOCAMI...

L'idea che Dio sia lontano, disinteressato, insensibile al bisogno dell'uomo, non trova riscontro nella Bibbia. È sbagliata anche credere che si possa piacere a Dio a motivo di ciò che siamo o facciamo. L'invito che il Signore rivolge attraverso questo brano, è quello di andare a Lui ed invocarLo con tutto il cuore. Prima di affermare che Egli sia lontano hai mai provato a rivolgerti a Dio? L'hai fatto con tutto il cuore? E se lo hai fatto, hai basato le tue richieste sui meriti di Cristo Gesù e non sui tuoi? Allora accogli oggi l'invito del Signore e invocalo, chiamalo, rivolgiti a Lui. Dal brano scorgiamo innanzitutto che Egli ti esorta ad andare a Lui così come sei e nella tua attuale condizione, non aspettare giorni migliori, ma lì, nella tua sventura, nella tua difficoltà invocaLo, fallo anche se attorno tutto è contrario e ostile. Se ti accosti a Dio con fede e Lo invochi, Egli ti salverà, ti darà in dono la vita eterna e una nuova vita ricca di ogni Suo bene e della Sua preziosa presenza. Scoprirai allora la gioia di glorificarLo e ringraziarLo, senza pressioni esterne o condizionamenti umani, ma soltanto come risultato di ciò che Egli avrà fatto in te. Accogli oggi l'invito di Dio.

 

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