Venerdì
05 Ottobre 2018
"Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina liberalmente mieterà altresì liberalmente... Iddio ama un donatore allegro. Ringraziato sia Dio del suo dono ineffabile!" (2° Corinzi 9:6-7,15)
PREGARE CON LE LABBRA O CON IL CUORE
Un uomo agiato che diceva di essere cristiano pregava spesso con la sua famiglia, perché Dio avesse cura dei poveri e degli infelici. Ma quando suonava alla porta un mendicante, si affrettava a rispondere che non aveva niente di troppo per le sue proprie necessità. Molte volte il suo giovane figlio aveva assistito tristemente a questa scena in cui il padre mandava via la povera gente. Eppure, nella preghiera della sera, lo udiva pregare imperturbabilmente per quelli che mancavano del necessario. Un giorno gli disse: "Papà, come vorrei avere il tuo denaro! E che cosa ne faresti, figlio mio? Esaudirei le tue preghiere". Non capita anche a noi, credenti, di formulare delle buone preghiere, senza sentirci messi in causa da quello che chiediamo e senza renderci conto che abbiamo a volte la nostra propria responsabilità nel loro esaudimento? In quante occasioni sentiamo, nell'evangelo, il nostro Signore denunciare i farisei ipocriti che, sotto la copertura di belle preghiere, cercavano soltanto la loro reputazione religiosa ed i loro propri interessi. Dobbiamo temere di assomigliare a costoro. Gesù ci presenta, in perfetto contrasto con quanto precede, la dedizione, l'oblio di sé, la partecipazione alle pene.

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