"La salvezza non è in virtù d'opere, affinché nessuno se ne vanti." (Efesini 2:9)
COSA DEVO FARE PER ESSERE SALVATO?
Questa è stata la domanda del carceriere di Filippi, e questa continua ad essere la domanda dell'uomo. Se riconosci di avere in qualche modo bisogno di salvezza, allora chiediti: "Cosa devo fare?". Le risposte umane a quest'interrogativo sono tante. Ogni religione o teoria elenca ciò che un uomo deve fare per cambiare la sua vita. Ed anche la tradizione cristiana si adeguata a questo: devi osservare certi riti religiosi, devi fare del bene, perdonare le offese, ed altro. Tutto va bene, all'infuori di credere alla verità che la Bibbia ci mette davanti e che è umiliante: non possiamo fare nulla per essere salvati, perché il nostro meglio non sarà mai abbastanza per cancellare la distanza che ci separa da Dio. Ma se riusciamo ad accettare questo, allora avremo in cambio pace e certezza. Se dobbiamo fare da noi, non siamo mai certi di avere fatto abbastanza, ma se non dipende dalle nostre opere, ma si tratta di avere fiducia in quello che Dio ha fatto, allora abbiamo pace e sicurezza.
"Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i profeti." (Matteo 7:12)
COSA CI ASPETTIAMO DAGLI ALTRI
Cosa facciamo per gli altri? E, soprattutto, cosa ci aspettiamo dagli altri? A volte sembrano cose senza senso eppure hanno un grande significato. Spesso pretendiamo che gli altri si comportino in una determinata maniera nei nostri confronti, ma non facciamo niente per comportarci in maniera corretta nei loro riguardi. Perché? Pretendiamo dagli altri stima e rispetto, ma non siamo disposti a darlo ai nostri simili. Ci lamentiamo del loro comportamento ma se ci guardassimo allo specchio scopriremmo che anche noi non sappiamo comportarci in una maniera migliore. L'invito di Dio è proprio questo: guardare al nostro simile con affetto e con stima, comportarci con lui come se fosse il nostro migliore amico, la persona alla quale vogliamo veramente bene. Diamogli quello che noi ci aspetteremmo da lui e non dimentichiamo che Dio si serve di ciascuno di noi, dando una sana testimonianza, per compiere in tal modo la Sua volontà sulla terra. Non siamo egoisti... C'è chi soffre ed ha bisogno... diamogli un poco del nostro affetto, del nostro tempo e, se, necessario, anche il nostro aiuto e Dio ce ne darà il contraccambio.
"Affinché, mediante la consolazione onde noi stessi siamo da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione." (2° Corinzi 1:4)
LE CONSOLAZIONI DI DIO
Dio si serve sempre d'uomini che sono stati consolati per quello che hanno ricevuto da Lui: salvati e ripieni di Spirito Santo. Le nostre afflizioni sono poca cosa in confronto alle benedizioni che potremo ricevere quando la nostra vita è al servizio di Dio. Nel passo del Salmo 100:2 è scritto: "Servite il Signore con gioia, venite davanti a Lui con grida d'allegrezza". Il salmo 149 è pieno d'esultanza "lodate il suo nome poiché il Signore prende piacere nel Suo popolo"! Ed ancora è scritto "mandate grida di gioia anche sul vostro letto, quando siete ammalati o a riposo". Noi non siamo altro che degli strumenti che vibrano ed emettono suoni. Da noi stessi potremmo solamente far sentire dei rumori, ma grazie all'intervento dello Spirito Santo possiamo consolare quelli che sono nell'afflizione e far si che anche altri possono gioire della grazia di Dio. Dio non ci ha promesso sempre il Sole, però ci ha detto che le nostre sofferenze serviranno a darci nuova forza in attesa della gloria (2 Corinzi 4:17).
"Io ho riposto la Tua Parola nel mio cuore per non peccare contro di te." (Salmo 119:11)
LA PAROLA DI DIO
Il Salmo 119 ci dà moltissime ragioni per tenere conto della Parola di Dio. Il versetto di oggi ci dice che conservare la Parola di Dio nel cuore ci permette di non peccare contro Dio. Ma conoscere e ubbidire a quanto la Bibbia ci dice, ci dà anche la possibilità di essere felici, di rispondere a chi ci critica, ci offre delle ragioni valide per scegliere certe cose e respingerne altre. Ci dà fondamenta solide su cui costruire, ci offre consolazione nel momento della prova e guida quando siamo confusi. Certo, non sempre è facile seguire le vie di Dio, che non sono sempre semplici e piane, e a volte esigono rinunce anche dolorose; spesso il Signore esige da noi scelte e atteggiamenti che non ci vengono per niente naturali. Ma quando ubbidiamo ci rendiamo conto che ne è valsa la pena, e quando disubbidiamo, la trasgressione porta con sé amarezza e rimpianto. Impariamo a conservare nel cuore la Parola di Dio, la Bibbia, leggendola, meditando su di Essa e ubbidendo.
"Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto." (1° Giovanni 4:16)
CONOSCERE PER CREDERE
Chi scrive è Giovanni l'apostolo, colui che insieme agli altri discepoli era stato oltre tre anni in compagnia di Gesù. Avevano visto la compassione che Gesù aveva per i poveri, i derelitti, i malati e quanti erano oppressi. Anche l'apostolo Pietro testimoniò di questo mentre parlava di Gesù in casa di un centurione romano di nome Cornelio nella città di Cesarea. Disse:... "La storia di Gesù di Nazaret: come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza: e come egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo..." (Atti 10:38). Perciò i discepoli avevano sperimentato personalmente l'amore di Gesù non solo in alcune azioni isolate, ma nel Suo carattere, nelle Sue parole, nella sua essenza "Ma Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che. Mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8).
"...Eccolo Colui che forma i monti e crea il vento, e fa conoscere all'uomo qual è il suo pensiero..." (Amos 4:13)
CONOSCERE DIO
Cercando Dio si potrebbe conoscere? Secondo le proprie convinzioni religiose tutti potrebbero dare una risposta a questa domanda, ma non mancano quelli che rispondono: "Io non l'ho mai visto!" Dio è una "Persona", una realtà! Soltanto chi lo desidera veramente, conoscerà Dio per fede e attraverso le Sacre Scritture, la Bibbia (Romani 1:17). Dio si fa conoscere attraverso la Persona di Gesù Cristo! Nel Vangelo di Giovanni è scritto (nella preghiera sacerdotale): "Io ho fatto loro conoscere il Tuo nome, e lo farò conoscere" (Giovanni 17:26). Alla domanda di uno dei dodici discepoli di Gesù, il Maestro diede una chiara risposta su come conoscere Dio: "Filippo gli disse: 'Signore, mostraci il Padre e ci basta'. Gesù gli disse: 'Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre'" (Giovanni 14:8, 9).
"Mi raggiunga la tua bontà, o Signore, e salvami, secondo la Tua Parola." (Salmo 119:41)
LA BIBBIA È MERAVIGLIOSA
Gli scrittori della Sacra Scrittura non avevano quasi nulla in comune. Basti considerare le loro diverse capacità letterarie. Mentre Mosè era un uomo di cultura che aveva frequentato le migliore scuole d'Egitto, l'apostolo Pietro non era assolutamente uno scrittore. Era un pescatore e non si sa se abbia ricevuto qualche istruzione. Eppure gli scritti di ambedue sono pieni di sapienza divina». Abramo Lincoln, Presidente U.S.A, disse: «Io credo che la Bibbia sia il dono migliore che Dio abbia mai fatto all'uomo. Tutto il bene del Salvatore del mondo, Gesù Cristo, ci è reso noto attraverso questo libro. Questo Libro Sacro (la Bibbia), attraverso i secoli è stato molto combattuto, contrastato, proibito e a volte hanno cercato di distruggerlo, ma Dio ha vegliato perché fosse custodito attraverso i millenni. Esso parla all'uomo per la sua felicità e per la sua salvezza eterna (cfr. Romani 1:16).
"La Tua Parola è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero." (Salmo 119:105)
LA STUPEFACENTE COMPOSIZIONE DELLA BIBBIA
Il modo in cui la Bibbia è sorta ha del miracoloso. Tutti sanno che la Bibbia è composta da sessantasei libri. Ma sapevate che circa quaranta scrittori diversi hanno scritto questi libri? E che essi hanno scritto indipendentemente gli uni dagli altri, e senza sapere nulla degli scritti degli altri? Inoltre, la Bibbia fu composta in un periodo che durò più di quindici lunghi secoli in tre lingue e in tre continenti. Eppure quando esaminiamo questo Libro, oggi, costatiamo che si tratta di un solo Libro e non di sessantasei. Essa ha un tema unico, il contenuto è coerente e la verità è rivelata progressivamente. La Bibbia è un Libro non soltanto culturale e storico, ma un Libro di morale e di guida spirituale: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio è utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona" (1° Timoteo 3:16, 17).
"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi picchia." (Matteo 7:7-8)
CHIEDERE PER OTTENERE
C'è una promessa meravigliosa nella Parola di Dio. Essa ci fa comprendere che di qualsiasi cosa abbiamo bisogno, il Signore non ci priverà di alcuna nostra richiesta. È scritto di "chiedere per ottenere", allora perché alcuni chiedono e non ottengono? Chiedere vuol dire esprimere le nostre necessità davanti al Trono di Dio, vuol dire esprimere le nostre richieste con fede, chiedere, però, secondo la Sua volontà. A volte chiediamo... ma lo facciamo in maniera poco consona con le nostre necessità vere e sante, invece, chiediamo cose che non sono utili, delle quali possiamo facilmente farne a meno e, quindi, dovremmo prima d'ogni cosa cercare il Regno di Dio e la Sua giustizia e tutte le altre cose ci saranno, poi, sopraggiunte (Matteo 6:33). Salomone chiese sapienza per governare e Dio gli concesse tutto il resto perché aveva saputo chiedere. Chiediamo l'aiuto al nostro Dio per vivere una vita santa e, sicuramente, il Signore non ci farà mancare nulla, Egli sa quello di cui abbiamo bisogno e si prenderà cura di noi.
"Al tempo di Davide ci fu una fame per tre anni continui; Davide cercò il volto del Signore..." (2° Samuele 21:1)
CERCARE LA FACCIA DI DIO
Secondo la Bibbia, cercare il volto di Dio non significa ricorrere a Lui come ci si rivolge ad una assicurazione dopo una distrazione o un'azione incauta alla guida della propria automobile, né fare voti e promesse quando non si sa più a chi rivolgersi; significa invece raccomandarsi a qualcuno che si conosce bene, col quale si ha un rapporto quotidiano di dialogo e di comunione. Non si può, quindi, cercare il volto di Dio occasionalmente ed egoisticamente; questa ricerca deve diventare una componente abituale ed essenziale del nostro vivere, sino a determinare la radicale trasformazione. Possiamo affermare, allora, che soltanto chi accetta il Figliolo di Dio, Gesù Cristo, come personale Salvatore può gustare il profondo senso di pace e il conseguente desiderio di responsabile sottomissione che questa ricerca comporta e richiede come afferma la Scrittura: "Cercate il Signore, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino" (Isaia 55:6).
Altro...
"Beato l'uomo il cui diletto è nella Legge del Signore." (Salmo 1:1-2)
FIDUCIA IN DIO
Dobbiamo riconoscere che viviamo in un mondo pieno di preoccupazioni, ansietà e sollecitudini e che, di conseguenza, la felicità è diventata sempre più rara. Nella vita moderna è sempre più difficile conoscere persone che hanno nel cuore la tranquillità, la pace e l'allegrezza che soltanto colui che si diletta nella Legge di Dio può sperimentare. Spesso anche noi credenti, influenzati dal ritmo frenetico di coloro che ci circondano, trascorriamo non soltanto ore, ma intere giornate presi da tanti impegni, affanni e distrazioni, e non conosciamo più il segreto di una vita felice e serena nel Signore. Spesso dimentichiamo che la serenità e la felicità di un credente, in questo mondo irrequieto e sconvolto, glorificano Dio, e sono una testimonianza efficace della realtà della trasformazione che la fede opera nel cuore di chi ha ricevuto Cristo come Salvatore e Signore. Caro lettore, il segreto di una vita tranquilla e felice sta nel dilettarsi ogni giorno nella Parola di Dio.
"...Parla, poiché il tuo servo ascolta..." (1° Samuele 3:10)
ASCOLTARE LA VOCE DI DIO
Nell'Antico Testamento v'è questa esortazione che viene da parte di Dio attraverso il profeta Isaia (28:23), "Ecco il messaggio: 'Porgete orecchio e date ascolto alla mia voce! State attenti e ascoltate la mia Parola!'". E' Iddio stesso che parla e si rivolge a tutti gli uomini. Qui, il Signore ci esorta ad aprire bene le orecchie. Perciò se ascoltiamo con attenzione ciò che Egli vuole dirci, sentiremo dire che ci ama, che ha cura di noi e che vuole anche salvarci. Appena ci svegliamo il mattino, è bello elevare la nostra preghiera a Dio ed ascoltare la Sua voce attraverso la Sacra Scrittura. Si, perché Dio parla a chi l'ascolta col cuore, Egli parla attraverso la Sua Parola scritta. Gesù è venuto sulla terra per salvare i peccatori. Che bella notizia! Poniti questa domanda importante: "Sono io veramente salvato?". Non ti chiediamo di rispondere a noi, ma di rivolgerti a Dio direttamente, desiderando sinceramente la salvezza, il perdono e la pace nel tuo cuore e Dio risponderà.
"Or dunque queste tre cose durano: fede, speranza e carità (amore) ma la più grande di esse è la carità." (1° Corinzi 13:13)
AMORE PERFETTO
La fede e la speranza sono delle caratteristiche essenziali nella vita del cristiano, non bisogna, però, dimenticare che la più importante è "l'amore", perché senza di essa non abbiamo compreso appieno il messaggio della "Buona Novella" di Gesù. "Procacciate prima di tutto l'amore", scrive l'apostolo Paolo in 1° Corinzi 14:1. Gesù disse: "Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri"; disse anche: "Questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni e gli altri, come io ho amato voi ... così la vostra gioia sarà completa". Possedere l'amore, questa caratteristica e virtù cristiana, vale più di qualunque altra cosa. Noi siamo stati creati per amare Dio e per amarci gli uni e gli altri. Quando non amiamo, ci sentiamo pieni d'odio e di risentimenti, di complessi di colpe ed abbiamo paura gli uni degli altri. A questo punto dobbiamo permettere all'amore di Dio di entrare in noi e di conquistarci appieno, cosi soltanto, noi ameremo con il Suo amore, che non verrà mai meno.
"...Gesù rispose e le disse: se tu conoscessi il dono di Dio e chi è che ti dice: dammi da bere, tu stessa glie ne avresti chiesto, ed Egli ti avrebbe dato dell'acqua viva." (Giovanni 4:10)
L'ACQUA CHE DISSETA L'ANIMA
Dissetiamoci continuamente a questa fonte che è Cristo, perché in Lui noi abbiamo tutto pienamente, avendo il potere anche oggi, di darci tutto ciò che ci occorre; "Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e in eterno!" (Ebrei 13:8). Com'è possibile ricevere questa pienezza di vita che c'è stata promessa? Gesù dice: "Se alcuno ha sete venga a me e beva!". Essa, pienezza, è un desiderio di conoscere meglio Gesù stesso, se tu hai questa "sete", rivolgiti a Lui che ti donerà dell'acqua viva. Con un semplice atto di fede e di volontà puoi ricevere il dono che il Signore ti offre. Quindi, Egli ti dice: "Vieni e bevi!". Aver sete rappresenta un bisogno... bere rappresenta un'azione: quindi dobbiamo compiere questi due passi di fede e noi riceveremo quell'acqua viva e fiumi scorreranno dentro di noi! (cfr. Giovanni 7:38).