"Prostratosi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: Oro, incenso e mirra." (Matteo 2:11)
DARSI AL SIGNORE
I magi, venuti da tanto lontano, dall'estremo Oriente, si dimostrarono veramente saggi. Concentriamoci un po' sulla loro visita: erano venuti per adorare il Signore, ma non erano venuti a mani vuote. Anzi, erano pienamente convinti che la vera adorazione comprende anche offrire dei doni. Infatti, allo stesso tempo che si prostrarono per adorare Gesù, presentarono dei doni. Dai Magi possiamo anche noi imparare ad essere saggi nella nostra adorazione al Signore. Essi ci hanno dimostrato che l'adorazione e il dare vanno insieme. Da quest'esempio biblico dei magi traiamo un grande insegnamento che è importante aggiungere alla nostra adorazione il "dare", anche se questo richiede sacrificio. Sapendo che Gesù essendo ricco si è fatto povero per noi, affinché noi fossimo arricchiti della Sua grazia e della vita eterna. Date e vi sarà dato buona misura, scossa, premuta e traboccante (Luca 6:38).
"Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce." (Giacomo 1:13, 14)
LO SPECCHIO
Quando siamo tentati, non dobbiamo mai dire: "Io sono tentato da Dio!". Infatti, come Egli non può essere tentato dal male così non tenta alcuno; ma quando siamo tentati lo siamo a causa della nostra concupiscenza che ci attrae e ci adesca. (Quindi trascinati e sedotti dai nostri stessi desideri). Quando il desiderio scatta dentro di noi, da vita al peccato ed il peccato, una volta generato, causa la morte. Per questo motivo non dobbiamo errare ed essere ingannati da un falso concetto. Il Signore ci guida verso la luce, mediante la Sua Parola, che illumina il nostro sentiero ed inoltre è una verità. Dio può provare la nostra fede per fortificarla, ma mai, con l'intenzione, per condurci a peccare. Dio ci avvisa, come a figli di non peccare, per non essere esposti e così diventare vittime, agli attacchi del maligno. Impariamo a conoscere e ascoltare la Parola di Dio, la quale, come uno specchio, ci fa scorgere i nostri difetti e non attribuire a Dio le colpe che sono soltanto nostre.
"... Tra i canti di giubilo e di lode d'una moltitudine in festa." (Salmo 42:4)
LODE A DIO
Dio, nella Sua Parola (la Bibbia), ci parla che l'unzione dello Spirito Santo ci dona il manto della lode al posto di uno spirito abbattuto. Lo Spirito Santo è colui che ci porta a lodare, cantare e gioire. Dio, poi, quando siamo nella Sua pienezza di benedizione ci riempie il cuore di gratitudine, mostrandoci ciò che Dio realmente è, le Sue opere, la Sua grandezza fanno scaturire in noi la lode con manifestazioni visibili. Il salmista Davide sapeva lodare veramente e sostanzialmente, egli conosceva l'autore della sua serenità. Loderemo il Signore quando riconosceremo ciò che Lui ha fatto per noi. Nel nostro cammino lo vedremo agire verso di noi, tempestivamente, quando ci troveremo in difficoltà, tristezza e pericoli. Nella "battaglia" di questa vita ci fortificherà e nella malattia ci guarirà. Tutto questo ci porterà a lodare Dio in ogni tempo, a proclamare i Suoi prodigi, il Suo soccorso. Il nostro cuore, allora, non potrà contenersi, qualcosa proromperà in noi, e la lode uscirà dalle nostre labbra spontanea, dando lode, onore e gloria all'Autore della nostra felicità.
"Gesù disse: tutto ciò che domanderete nel mio nome, io la farò, affinché il Padre sia glorificato." (Giovanni 14:13)
LODARE E RINGRAZIARE DIO
La Bibbia dice che Gesù è venuto sulla terra per insegnarci a conoscere e a lodare Dio. Il profeta Isaia ha detto di Gesù, che Egli è venuto "ad annunziare la Buona Novella... a curare e guarire i cuori rotti, a proclamare la libertà ai prigionieri (libertà spirituale) a proclamare l'anno di grazia del Signore a portare la consolazione e la gioia a coloro che piangono e un manto di lode invece di uno spirito affranto e abbattuto" (Isaia 61:1-3). Può darsi che ti riconosci in quest'elenco. Hai il cuore spezzato? Sei legato da un impedimento fisico, da una malattia o da problemi spirituali? Sei nel pianto, incapace di rallegrarti, d'essere riconoscente e di lodare Dio? Il tuo spirito è aggravato e abbattuto? È perché non hai compreso la grande e Buona Novella che Gesù è venuto a portare a tutti gli uomini. Essa è giunta anche a te che leggi questo piccolo trattato, Afferrala! E la gioia vera riempirà la tua vita e potrai cosi lodare Dio anche tu.
"Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Romani 10:13)
GESÙ IL SALVATORE
La bibbia dichiara che: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". Ma salvato da cosa? Avete mai pensato come avviene il salvataggio di una persona che sta annegando? Quella persona è consapevole del pericolo, e che la sua vita sta andando velocemente verso una drastica fine, il suo desiderio di continuare a vivere è interrotto dalla paura di dover morire. Nella disperazione di quei momenti le mani cercano un appiglio e la bocca si apre per invocare aiuto. Qualcuno sente il grido o vede la persona nel bisogno, velocemente studia un piano per recuperare la persona in pericolo, forse gli lancia una corda e gli grida di afferrarla. La persona l'afferra con tutte le sue forze, in pochi secondi è tirato fuori della zona pericolosa, viene adagiata su un posto sicuro. Con questo esempio ricordiamo quanto avvenne a Pietro quando stava annegando... "Vedendo il vento, ebbe paura; e cominciando a sommergersi, gridò: Signore, salvami! E Gesù, stese subito la mano, lo afferrò e gli disse: o uomo di poca fede, perché hai dubitato?" (Matteo 14:30).
"Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua." (Atti 16:31)
LE POSSIBILE SCUSE
Chi dice ad esempio: "Io non ho forze", provi a leggere Romani 5:6: "Perché mentre eravamo senza forza, Cristo a suo tempo, è morto per gli empi". Proprio perché non abbiamo forza, abbiamo bisogno di Cristo. Egli è venuto per dare forza ai deboli. Qualche altro potrebbe dire: "Io non riesco a vedere alcunché". Ebbene Cristo dice: "Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre" (Giovanni 8:12). Egli venne, non soltanto, per dare luce ed essere "la Luce", ma anche "per aprire gli occhi ai ciechi" (Isaia 42:7). Un altro ancora dirà: "Io non penso che un uomo possa essere salvato istantaneamente". Ebbene possiamo testimoniare che non è così. "Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore" (Romani 6:23).
"Gesù nella potenza dello Spirito Santo, se ne tornò in Galilea e la sua fama si sparse per tutta la regione." (Luca 4:14)
DESIDERARE SOLTANTO GESÙ
In Gesù troviamo ogni cosa che necessita alla nostra vita: il perdono per i nostri peccati, la guarigione per gli ammalati e la pienezza dello Spirito Santo per quelli che lo domandano. Tutto questo scaturisce come una sorgente da Signore Gesù Cristo. Egli stesso disse alla donna Samaritana: "Chi beve di quest'acqua avrà sempre sete, ma chi berrà dell'acqua che io gli darò non avrà più sete" (Giovanni 4:14). Lui ha la vera acqua di vita eterna. Ascoltatelo! Egli è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8). Egli stesso ne da l'annunzio quando definisce lo scopo della Sua venuta in terra: "Lo Spirito del Signore è sopra me, per questo Egli m'ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per bandire liberazione ai prigionieri, ed ai ciechi recupero della vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a predicare l'anno accettevole del Signore" (Luca 4:18, 19). Tu che leggi queste parole credi in Gesù ed avrai la vita!!!
"Gesù disse: non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati, io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori." (Marco 2:17)
CHIAMATA
Sei tu un peccatore? Allora, quest'invito al ravvedimento è indirizzato anche a te. Gesù in questo verso del Vangelo rispondeva, trovandosi nella casa di Levi il pubblicano (Matteo), agli scribi e farisei, i quali lo giudicavano perché mangiasse insieme a dei pubblicani e peccatori. Il giudizio dei Suoi nemici, che lo spiavano, era che Gesù aveva comunione con delle persone non degne di essere trattati, ma Gesù era con loro perché li riteneva bisognosi di guarigione, di malattie spirituali. Quindi, secondo Gesù, tutti coloro che peccano hanno bisogno di ravvedimento o di guarigione. Ho iniziato con una domanda e la ripeto: sei tu un peccatore giudicato da coloro che ti circondano? Umiliati ai piedi del Salvatore e riconosci la tua colpa. Prova a dire come il pubblicano :"Dio sii placato verso me peccatore!" (Luca 18:13). Vedrai subito, come riceverai il perdono ed ogni benedizione, compreso la pace, la sicurezza della vita eterna e la felicità di vivere con Gesù.
"Dio mio io prendo piacere a fare la tua volontà, e la tua legge è dentro al mio cuore." (Salmo 40:8)
LA VOLONTÀ DI DIO
Per poter pregare in questo modo è necessario avere alcune certezze su Dio. Dobbiamo essere sicuri che Dio ci ama e vuole il nostro bene più di quanto possiamo volerlo noi stessi. Dio è Onnisciente e conosce perfettamente tutte le circostanze, perciò sa come è bene agire in certe situazioni per giungere a certi risultati. Dio è Onnipotente e può fare quello che desidera per quanto possa sembrarci difficile. Per arrivare a conoscere Dio in questo modo, dobbiamo passare del tempo con Lui, parlando con Lui nella preghiera, ascoltandolo per mezzo della lettura della Sua Parola, che ci fa conoscere anche come Lui ha agito in situazioni vissute da uomini e donne che ci assomigliavano, avevano gli stessi problemi e dovevano affrontare le stesse difficoltà. Allora potremo avere la fiducia necessaria per esprimere a Dio il nostro desiderio di ubbidirgli e per fare la Sua volontà. Ma se non conosciamo Dio, se lo incontriamo solo saltuariamente come potremo avere il coraggio di impegnarci con Lui? (cfr. Isaia 64.5).
"Ipocrita, trai prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per trarre il bruscolo dall'occhio del tuo fratello." (Matteo 7:5)
LA TRAVE
Tra i tanti consigli pratici che la Parola di Dio ci da, quello di non giudicare il proprio prossimo è uno dei cardini dei principi cristiani. Spesso pensiamo che gli insegnamenti scritti nella Bibbia valgano soltanto per i credenti, ma non è proprio così. Il bello delle leggi di Dio è che sono applicabili a tutti gli uomini che rispettino i propri simili. Tante volte noi giudichiamo gli altri per paura di guardare dentro noi stessi e non ci rendiamo conto che, in quello che condanniamo negli altri, noi siamo i primi artefici. Se ognuno di noi riuscisse a guardare prima ai propri difetti e poi a quelli degli altri, sicuramente avrebbe così tanto tempo da spendere per mettere a posto la sua vita che non riuscirebbe a perdere il tempo per aggiustare quella degli altri. Correggiamo la nostra vita attraverso la Parola di Dio e il Signore sicuramente toglierà dalla nostra mente il desiderio e il bisogno di giudicare gli altri.
Altro...
"Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricevere la gloria e l'onore e la potenza; poiché tu creasti tutte le cose, e per la tua volontà esistettero e furono create." (Apocalisse 4:11)
LA SORGENTE DELL'UNIVERSO
La Bibbia dichiara che tutte le cose sono state create per volontà di Dio e cosi anche l'esistenza dell'uomo. Niente può aver vita in cielo e sulla terra se non per il volere di Dio! C'è soltanto una sorgente di vita nell'universo: "Dio Onnipotente". È per la Sua volontà che siamo in vita. Non proveniamo dal caso, ma siamo qui per un preciso piano divino. Noi tutti abbiamo anche un destino glorioso in Cristo Gesù. L'apostolo Paolo, riconosceva che per quanto riguardava la vita, il creato ed ogni altra cosa dipendeva, era sostenuta e regolata dalla volontà di Dio: "Difatti, in Lui viviamo ci muoviamo, e siamo" (Atti 17:28). Escludendo Dio, dalla propria vita, inevitabilmente si va verso la distruzione eterna. Tu, dove pensi di andare se nel tuo cuore non hai creduto nell'esistenza di Dio? E nel donatore della vita? (cfr. Romani 1:20).
"Non v'ingannate; non si può beffarsi di Dio; poiché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà." (Galati 6:7)
LA SEMINA E IL RACCOLTO
Nella Bibbia, la Parola di Dio, troviamo scritto che Dio considera un giorno come se fossero mille anni, e mille anni come se fosse un solo giorno. Sapendo che il Signore non misura il tempo come facciamo noi, è bene non sciuparlo in attività vane per poi subire il suo giudizio. L'apostolo Paolo nella lettera ai Galati dice: "Così, dunque, secondo l'opportunità che abbiamo facciamo del bene a tutti" ... "Perché quello che l'uomo avrà seminato quello raccoglierà". Soltanto attraverso la Bibbia possiamo, quindi, conoscere la volontà di Dio. In essa troviamo tutto ciò che occorre all'uomo per essere felice, per essere salvato e per avere la vita eterna. Non vi è altro libro al mondo che riveli il pensiero di Dio e la verità. Essa soltanto rivela Gesù Cristo che è "la Via la Verità e la Vita". Pensa bene e non lasciare sfuggire questo tempo, perché il tempo non ritorna più indietro. Perciò, come dice lo Spirito Santo: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori" (Ebrei 3:7, 8).
"Confidati nell'Eterno con tutto il cuore, e non t'appoggiare sul tuo discernimento." (Proverbi 3:5)
LA POTENZA DI DIO
Troppo spesso siamo portati a mettere da parte la Parola di Dio e ad appoggiarci sul nostro discernimento. Ci sentiamo pronti ad affrontare il mondo, sicuri di noi stessi. Nessuno ci ferma, siamo i migliori, ma è proprio quello il momento in cui abbiamo più bisogno di Dio e di confidare in Lui. A volte vogliamo insegnare a Dio come fare il "suo lavoro" e non ci rendiamo conto che Dio non ha bisogno del nostro aiuto. Ma siamo noi che abbiamo bisogno di Lui; ed Egli è sempre pronto a darci una mano e consigliarci su come condurci. Lui ce la dà in una maniera giusta e meravigliosa. Egli conosce tutte le nostre vie a perfezione, il carattere, le mancanze, le cose che non vanno nella nostra vita. I Suoi consigli sono preziosi perché ci guidano alla salvezza. Confidiamo nel Signore ed Egli appianerà i nostri sentieri. Se ci allontaniamo da Lui le nostre vie prenderanno una direzione sbagliata ed avremo delle amare conseguenze. Lontano dalla grazia e dalla salvezza non splenderà di certo la luce divina.
"Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando, e non né toglierete nulla; ma osserverete i comandamenti del Signore Dio vostro che io vi prescrivo." (Deuteronomio 4:2)
LA PAROLA DI DIO
Dio fa un invito ben preciso al popolo d'Israele, prima che esso entri nella terra promessa. Dio detta le Sue leggi, i suoi comandamenti a questo popolo che gli appartenere. Dio raccomanda di non togliere nulla e né di aggiungere ai comandamenti che Dio stesso ha stabilito. Tutto ciò ha un duplice significato. Per prima cosa, che ciò che stabilisce il Signore è perfetto e nessuno può aggiungere o togliere alla Parola di Dio senza averne le conseguenze descritte in essa. In secondo luogo, Dio vuole da loro ubbidienza pratica in quello che il Signore ha insegnato. Tutto ciò è una figura per noi che siamo il popolo di Dio. Non possiamo togliere nulla ai comandamenti della legge morale che potrebbe darci fastidio o dispiace, e, non possiamo aggiungere nulla che a noi piacerebbe. La Parola di Dio è stabile ed eterna: "Il cielo e la terra passeranno, ma non una virgola della Sua Parola trapasserà (Matteo 5:18). Essa va accettata tale e quale come Dio l'ha promulgata.