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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

"Non vi preoccupate del domani ... Basta a ciascun giorno il suo affanno." (Matteo 6:34)

PRESTITI

Vuoi vincere le preoccupazioni? Allora impara ad accettare ciascun giorno come un nuovo e prezioso dono di Dio, vivilo nel miglior modo possibile, imparando ad essere un buon amministratore del tempo, disciplinato per programmare bene il futuro, ma senza vivere nel futuro. Dobbiamo imparare a vivere un giorno per volta. Anche Gesù ha vissuto così e ci ha insegnato a fare lo stesso, la medesima cosa ha fatto ed insegnato l'apostolo Paolo, quando ha detto di vivere senza ansietà e sollecitudini (Filippesi 4:6,7,11,12). Dobbiamo imparare a mettere la nostra vita completamente nelle mani di Dio e preoccuparci di una cosa sola: apprendere e fare la Sua volontà. E' così che possiamo imparare a vivere un giorno per volta e ad accettarlo con gratitudine come dono prezioso attingendo alla sorgente di grazia e forza che Egli provvede. Vivi oggi una giornata piena di Cristo e chiedi a Gesù di insegnarti, guidarti e renderti somigliante a Lui, e vedrai che Egli stesso ti insegnerà a non prendere in prestito le preoccupazioni di domani (Marco 1:21-35).

 

"Il Signore, il tuo Dio, scaccerà a popo a poco queste nazioni davanti a te. Tu non potrai distruggerle d'un colpo solo." (Deuteronomio 7:22)

POCO PER VOLTA

Se ci confidiamo nel Signore ci rendiamo conto che ci sentiamo sgravati da molte situazioni che risultano molto pesanti da sopportare. Se guardiamo davanti a noi a volte ci scoraggiamo perché i nostri problemi ci sembrano delle montagne insuperabili. Ci scoraggiamo perché pensiamo che non riusciremo mai a risolverli del tutto. Spesso manca la fiducia in Dio, ci rendiamo conto di essere indifesi, di aver bisogno di aiuto. La nostra vista, il nostro campo d'azione è troppo limitato e sembra che ci manchino le forze per andare avanti. L'impresa ci risulta troppo ardua per noi e lo scoraggiamento ci porta spesso a rinunciare. Dio ci invita a guardare avanti e a non preoccuparci di tutti i nostri problemi, ci dice di andare avanti a piccoli passi, affrontando un problema per volta senza lasciarci sopraffare da tutto quello che ci circonda, ma soprattutto ci invita ad avere fiducia in Lui e nella Sua Parola. La Bibbia è un libro che insegna a vivere e ad amare Dio. Entrambe le cose ci invitano ai piccoli passi che ci dirigono verso la meta.

 

"All'ordine del Signore si accampavano e all'ordine del Signore si mettevano in cammino; osservavano la prescrizione del Signore, secondo l'ordine trasmesso dal Signore per mezzo di Mosé." (Numeri 9:23)

DIO IL NOSTRO AIUTO

Ascoltiamo la voce di Dio che parla alla nostra vita, facciamo quello che Lui ci comanda per il bene delle anime nostre perché Egli sa quello di cui abbiamo bisogno. Dio conosce il nostro ieri, ma anche il nostro domani. Noi, in base alle esperienze di ieri, possiamo camminare cercando di evitare altri sbagli nella nostra vita, ma solo Dio, che conosce il nostro futuro può intervenire nella nostra vita dirigendo i nostri passi verso la via che conduce al bene. Per quarant'anni nel deserto Dio ha guidato il popolo di Israele. In quarant'anni hanno compiuto un tragitto che si sarebbe potuto compiere in poche settimane. Cosa vuol dire questo? Che Dio non conosce la giusta via? No. Vuol solo dire che le vie del Signore non sono le vie dell'uomo, vuol dire che Dio conosce i nostri cuori e i nostri sentimenti e sa come condurci. Rimettiamo la nostra fiducia in Dio ed Egli appianerà ogni nostro sentiero. Dio fa ogni cosa buona! Questa è la nostra speranza e la nostra fiducia nel Dio nel quale abbiamo creduto e riposta la nostra vita. Ascoltiamo la voce di Dio ed Egli ci guiderà nella via del bene.

 

"I figli di Eli erano uomini scellerati, non conoscevano il Signore." (1° Samuele 2:12)

CONOSCERE DIO

Conoscere Dio significa amarlo con tutto noi stessi, riconoscerlo in tutte le sue vie, in tutte le sue manifestazioni. Significa ringraziarlo per quello che compie ogni girono per noi, per come ci sostiene, per come ci da l'aiuto necessario per andare avanti. Se veramente abbiamo conosciuto Dio allora dobbiamo renderci conto che non possiamo dimenticare tutti i benefici che Lui ha fatto per noi, non possiamo dimenticare l'amore col quale ci ha amati e continua ad amarci nonostante le nostre cadute o i nostri fallimenti. Se abbiamo fino ad ora conosciuto Dio solo superficialmente, fermiamoci un attimo e cerchiamo di conoscerlo meglio. Chiediamogli di rivelarsi a noi ed Egli sicuramente non si negherà al nostro sguardo e al nostro cuore. Diamogli il nostro cuore ed Egli lo riempirà delle sue benedizioni. Conosciamo il nostro Dio intimamente e la nostra vita sarà ripiena delle sue benedizioni e capiremo realmente cosa vuol dire conoscere chi è veramente colui che ci ha salvati. Dio è tutto nella nostra vita, impariamo a conoscerlo ed amarlo veramente col nostro cuore e la nostra mente.

 

"Non c'è sulla terra nessun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi" (Ecclesiaste 7:20); "Il salario del peccato è la morte." (Romani 6:23)

COS'È IL PECCATO?

La gente nel mondo ha molte definizioni per il peccato; molti hanno definizioni completamente differenti da ciò che veramente è il peccato. Qualcuno dice: "Il peccato non esiste più, è superato. È una nozione del medioevo inculcata dalla chiesa per incutere timore ai fedeli". Qualcun altro dice: "Si, certamente, è uccidere, rubare, abortire, bestemmiare e provocare guerre, è tutto ciò che merita la prigione. Io, perciò, sono a posto". Qualcun altro ancora dirà: "Per fortuna oggi si è meno severi di una volta. Le vecchie nozioni di pudore, di castità, e di fedeltà nel matrimonio, attualmente sono superate. Facevano diventare ipocrite le persone". Caro lettore, non è come tu o io possiamo definire il peccato, ma è ciò che ne pensa Dio e ciò che dice la Bibbia che veramente importa. Il peccato è ogni strappo alla santa legge e giustizia di Dio. Non si può far finta di non vedere e non sentire. Molti uomini si reputano giusti perché non rubano e non uccidono, ma non sanno che davanti a Dio la loro giustizia è "come un abito sporco" (Isaia 64:6).

 

"Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti in verità." (1° Giovanni 3:18)

TROPPE PAROLE

Nel mondo siamo abituati a sentire sempre troppe parole che spesso ci confondono soltanto senza portarci nessun buon contributo. Si parla di amore, si parla di pace, si parla di serenità, ma poi ci rendiamo conto che sono solo parole che non vengono supportate dai fatti. Gesù durante il suo ministero sulla terra ha usato molte parole ma ha operato molto mettendo ad affetto quello che diceva. Il suo esempio ci dovrebbe spronare ad imitarlo. Se vogliamo essere suoi discepoli a fatti e non solo a parole, dobbiamo seguire le sue orme e operare come Lui ha agito. Gesù ha ridato la vista ai ciechi, ha fatto camminare i paralitici, ha persino resuscitato i morti; ma Egli è stato soprattutto di conforto a chi gli chiedeva aiuto. Ha saputo essere un amico sincero e sempre pronto nel momento del bisogno, ha sacrificato se stesso morendo sulla croce. Dio non ci chiede di compiere degli atti più grandi di noi. Egli ci conosce molte bene e sa quali sono i nostri limiti. Dio ci chiede di amare il nostro prossimo con i fatti e non con le parole e di prodigarci affinché la nostra fede non sia qualcosa di morto, ma che serva di sprone a chi ci è attorno.

 

"La mia voce sale a Dio e io grido; la mia voce sale a Dio ed Egli mi porge l'orecchio." (Salmo 77:1)

DIO ASCOLTA

Abbiamo una certezza, ed è quella che Dio ascolta la nostra voce. Se non avessimo questa sicurezza nella nostra vita, a nulla varrebbero le nostre preghiere e non riusciremmo nemmeno a parlare con Dio perché non avremmo la consapevolezza di ottenere risposte da Lui. Quando gridiamo, il Signore ci ascolta e siamo sicuri di non essere soli, di non essere abbandonati. Il Signore è colui che è attento al nostro grido e nessuna delle nostre parole andrà persa. Se abbiamo fede nel Signore, che Lui opera nella nostra vita, abbiamo anche fede nei suoi tempi, fede che al momento opportuno egli esaudirà quelle che sono le nostre aspettative. Dio è un buon Padre che ascolta il proprio figlio. Non sempre da genitori possiamo esaudire le richieste che i nostri figli ci fanno, a volte dobbiamo dire di no anche se a malincuore, ma dietro il no vi è sempre il bene che desideriamo per loro. Ci aiuti Dio ad accettare la sua volontà e a sapere che un suo rifiuto dipende da una visione più ampia che Egli ha della nostra vita. Abbiamo fiducia in Dio ed Egli ci darà sempre il meglio per la vita nostra.

 

"Giunsero a Capernaum; quando fu in casa, domandò loro: "Di che discorrevate per strada?" Essi tacevano, perché per via avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i dodici e disse loro: 'Se qualcuno vuol essere il primo, sarà l'ultimo di tutti e il servitore di tutti." (Marco 9:33,35)

UN TESORO ETERNO

Nessuno si ricorderà mai di uno giunto secondo, magari ad un "secondo di tempo" dal primo, non c'è spazio per i vinti, solo chi vince merita il premio più grande. Questa è la filosofia dell'uomo, anche al tempo di Gesù non era molto diverso il modo di pensare, difatti leggiamo che proprio i discepoli discutevano tra loro chi fosse il più "grande". Gesù che è davvero il più grande in ogni senso, disse ai discepoli ed anche a noi oggi lo ricorda: "Se qualcuno vuol essere il primo, sarà l'ultimo di tutti e il servitore di tutti". Non lasciamoci condizionare da questo mondo che vuole vederci impegnati costantemente in una gara senza quartiere, senza regole, che comunque alla fine ci vedrà perdenti, così come ci ricorda la parola di Dio: "Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore" (Matteo 6:19,21).

 

"Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:20)

L'OSPITE PIÙ IMPORTANTE

Queste parole pronunciate da Gesù, riportateci da Giovanni, sono quanto di più tenero si possa immaginare dell'amore e della pazienza del nostro Signore. Gesù afferma che si trova alla porta del nostro cuore che bussa e ci parla senza posa, in ogni tempo. "Il Signore venne, si fermò accanto a lui e chiamò come le altre volte: «Samuele, Samuele!» Samuele rispose: «Parla, poiché il tuo servo ascolta»" (1 Samuele 3:10). In qualsiasi condizione ci troviamo, Gesù ci parla stando dietro la porta del nostro cuore, ci lascia liberi di decidere se aprirla o meno, finché siamo in vita. Il nemico della nostra anima ci dice ‘domani', per ingannarci, ma Dio ci dice ‘Adesso!'. Non esitiamo ad aprirci davanti alla presenza del Signore ed avremo l'ospite più importante di sempre e per sempre nel nostro cuore, nella nostra anima. Apri il tuo cuore, Gesù entrerà per stare con te!

 

"Mosè disse: 'Ora voglio andare da quella parte a vedere questa grande visione e come mai il pruno non si consuma'!" (Esodo 3:3)

MAI DARE TUTTO PER SCONTATO

La vita di Mosè è straordinaria, per quarant'anni ha parlato e visto il Signore faccia a faccia! Inoltre è stato spettatore di straordinari miracoli e di innumerevole vittorie. Ma quali doti o meriti possedeva per avere un rapporto così intimo con il Signore? La Bibbia ci dice: "Or Mosè era un uomo molto umile, più di ogni altro uomo sulla faccia della terra" (Numeri 12:3). L'umiltà di Mosè permise al Signore di operare nel suo cuore, guidandolo in ogni circostanza. Difatti la sua vita è stata indubbiamente caratterizzata da scelte, apparentemente poco importanti, ma decisive: "Mosè disse: «Ora voglio andare da quella parte a vedere questa grande visione e come mai il pruno non si consuma!». Egli poteva restare nel palazzo del faraone ed avere un'esistenza diversa ma scelse di seguire Dio. Inoltre Mosè proseguire per la sua strada quando vide il pruno ardere, ma era interessato di sapere perché non si consumava. Con la curiosità e l'umiltà tipiche di un bambino, Mosè è l'esempio di quanto Dio possa fare anche nella nostra vita. Lo credi tu possibile? Non dare per scontato quando Dio ti esorta ad avvicinarti a Lui.

 

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