"Levate gli occhi in alto e guardate: chi ha creato queste cose?" (Isaia 40:26)
DIO HA CURA DI NOI
Il mondo creato da Dio è grande, ma Dio è ancora più grande. La scienza ci ha reso capaci di apprezzare sempre di più la grandezza del Creatore. I telescopi ci hanno svelato cose meravigliose sullo spazio, l'infinitamente grande, ed i microscopi ci hanno svelato cose incredibili riguardo alla struttura dell'atomo, l'infinitamente piccolo. Anche noi siamo infinitamente piccoli di fronte all'infinitamente Grande! Potremmo paragonarci ad una particella dell'atomo rispetto alla grandezza di una galassia. E lo stesso metro di paragone vale tra noi e Dio! Eppure gli uomini, le nazioni, i governi credono di essere infinitamente potenti. Dio dice che tutte le nazioni sono come un nulla davanti a Lui, Egli le valuta meno che nulla, una vanità. Impariamo a levare gli occhi in alto, ad uscire dal nostro "atomo" e guardare nel grande cosmo. Là c'è Dio, ma Dio è anche in noi! Che meraviglia sapere che si prende cura di un essere così piccolo come me. Egli ha accettato di abbassarsi fino a noi per condurci fino a Lui!
"Ma mettete in pratica la parola e non ascoltatela soltanto, illudendo voi stessi." (Giacomo 1:22)
BANDIERE PER CRISTO
Capita spesso di vedere all'entrata di edifici o impianti che ospitano raduni, conferenze, congressi e altro, lunghe file di bandiere variopinte rappresentanti le diverse nazioni. Quando non soffia il vento si vedono a stento perché sono afflosciate. Ma non appena si alza il vento le bandiere cominciano a sventolare prendendo la loro forma caratteristica. E' qualcosa di meraviglioso da contemplare. Ogni cristiano dovrebbe essere una bandiera spirituale, combattere la pigrizia, uscire dal letargo, in modo che la gente possa vedere attraverso il suo agire la luce di Cristo. Se lo spirito di Dio si muove in noi, mediante la nostra testimonianza, la gente vedrà sventolare alta la nostra fede, riconoscendo la nostra vera nazionalità: il Regno dei Cieli!
"I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani." (Salmo 19:1)
DOVE È DIO?
Alcuni chiedono: "Dov'è Dio, dov'è il vostro Dio?"; "Il nostro Dio è nei cieli ed Egli fa tutto ciò che gli piace" (Salmo 115:3) ed è là dovunque volgiamo lo sguardo. Tutto quello che c'è intorno a noi ci parla di Dio e del Suo amore per l'uomo. Dio per la Sua creatura ha mandato il Salvatore, il Suo proprio Figliolo, e sulla croce ha espiato il nostro peccato. Altri dicono: "Ma cos'è il peccato?" Il peccato maggiore dell'uomo è quello di non riconoscere in Gesù il Salvatore. l'apostolo Giovanni dice: "Il giudizio è questo: che la Luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno amato le tenebre più che la Luce, perché le loro opere erano malvagie". Il peccato, quindi, è sovvertire l'ordine stabilito da Dio. Immaginiamo un po' cosa potrebbe succedere se degli astronauti non rispettassero le minuziose istruzioni che vengono loro fornite da Terra. Si perderebbero inesorabilmente nello spazio. La stessa cosa potrebbe accadere a noi se non ascoltiamo la Parola di Dio e le Sue direttive per metterla in pratica.
"Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti." (Marco 10:45)
IL SERVO RE
I giudei aspettavano il capo che gli era stato promesso secoli prima da profeti e poeti ispirati. Essi credevano che questo Messia (Unto di Dio) li avrebbe liberati dagli oppressori romani ed avrebbe stabilito un nuovo regno di giustizia. Molti giudei, tuttavia, avevano trascurato le profezie che invece lo presentavano come servitore sofferente, il quale sarebbe stato rigettato e ucciso. Ogni uomo vuole primeggiare e farsi servire, l'insegnamento e l'esempio di Gesù si pongono in netto contrasto con queste idee, Egli dice che chiunque vuole essere il primo deve diventare servo di tutti, Egli n'è stato un esempio pratico. Come avrebbe potuto essere il loro re quest'umile uomo di Nazaret? Ma Gesù è Dio, il nostro Messia, il Salvatore, ma è entrato nella storia come il servitore dell'umanità. Gesù è il Re dell'universo! Lascia che Gesù entri nel tuo cuore ed Egli cambierà la tua vita.
"Gesù gli disse: 'Oggi la salvezza è entrata in questa casa'." (Luca 19:9)
GESÙ PASSA PER LA TUA STRADA
Gesù, nei suoi anni di ministerio terreno, andò di luogo in luogo annunciando la buona notizia della salvezza e dell'amore di Dio. Entrò anche in una città molto antica chiamata Gerico. Il Vangelo racconta che mentre Gesù attraversava la città un uomo ricco di nome Zaccheo aveva un gran desiderio di vedere Gesù, non riuscendo a farsi spazio tra la folla ed essendo piccolo di statura, corse avanti, per la strada che Gesù percorreva e salì su un albero in modo da poter vedere Gesù quando sarebbe passato. Quando Gesù arrivò in quel luogo, alzò gli occhi, invitò Zaccheo a scendere e gli disse che quel giorno sarebbe stato ospite a casa sua. Zaccheo accolse Gesù nella sua casa con gioia. Gesù entrò in quella casa, non sappiamo cosa accadde e quali furono i discorsi tra Gesù e Zaccheo. Gesù dopo aver notato la disponibilità di Zaccheo e la sua "confessione di fede" disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa...". Tramite questo messaggio Gesù passa per la tua strada, invitalo nel tuo cuore ed Egli ti salverà.
"In lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini." (Giovanni 1:4)
GESÙ È LA VITA
Ti sei mai domandato cosa sia la vita dell'uomo? Quando l'uomo è ammalato, sofferente, costretto a letto dalla malattia, egli desidera la salute, vale a dire la vita. Quando è rinchiuso in una prigione, in un ospedale, in un qualunque luogo dove sia costretto a restare contro la sua volontà egli desidera la libertà, in altre parole la vita. Ecco quindi la vita dell'uomo; pur di non perderla egli usa tutte le sue risorse. Egli non vuole pensare che questo tipo di vita finirà un giorno; questa idea lo rattrista e lo spaventa, cerca di scacciare dalla sua mente la triste realtà della morte. Cosa sarà di te, quando i giorni che ti sono stati assegnati saranno terminati? Dove andrai? Cosa farai? Cosa sarai? La vita non finisce quaggiù: la vita è eterna!. Tu hai bisogno, dunque, della salvezza! Cristo te la vuole donare. Cosa aspetti? Tu pensi di poter vivere a lungo, ma la tua vita terrena, potrebbe finire domani od oggi stesso. Scegli la vera vita: Gesù Cristo!
"Se alcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno." (Giovanni 7:37, 38)
FIUMI D'ACQUA VIVA
Quali sono gli ostacoli che impediscono a questi "fiumi" di scorrere dentro di noi? Gli ostacoli sono almeno due: il primo è il peccato che non siamo pronti a lasciare; il secondo è la mancanza di desiderio di ricevere qualcosa dal Signore. Com'è possibile ricevere questa pienezza di vita che c'è stata promessa? Gesù dice: "Se qualcuno ha sete venga a me e beva!". La pienezza della quale parla Gesù è frutto del desiderio e dell'impegno per conoscere meglio Gesù stesso. Se tu hai questa sete allora vai a Lui che ti donerà dell'acqua viva. Con un semplice atto di fede e di volontà puoi ricevere il dono che il Signore ti offre. Quindi Egli ti dice: "Vieni e bevi!". Aver sete rappresenta un bisogno, bere rappresenta un'azione: quindi dobbiamo compiere questi due passi di fede e noi riceveremo quell'acqua viva e fiumi scorreranno dentro di noi!
"Il mio cuore è ben disposto, o Dio, io canterò e salmeggerò con riverenza." (Salmo 108:1)
ESSERE DISPOSTO
Il salmista Davide, in atteggiamento d'adorazione, dinanzi a Dio disse: "Il mio cuore è ben disposto". Il significato della parola disposto è: "Favorevole, pronto a fare, ubbidire". La nostra disposizione determinerà quanto noi ci siamo dati verso il Signore. Possiamo valutare quante volte abbiamo detto al Signore: "Io sono ben disposto a vivere una vita d'ubbidienza, essere fedele nel cammino, a impegnarmi nel costruire il tuo Regno sulla terra?" Egli investiga il nostro cuore e conosce la nostra mente per rendere a ciascuno secondo le proprie azioni. Nella nostra disposizione di cuore per Lui, Egli ci darà uno spirito nuovo in modo che possiamo come afferma l'apostolo Paolo: "Essere ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale" (Colossesi 1:9). Il nostro cuore sarà ben disposto quando avremo permesso a Dio di scrivere su di esso i Suoi precetti, allora soltanto, saremo pronti a metterli in pratica e avremo la stessa attitudine di Davide quando innalzeremo la nostra lode a Lui.
"Chi vince erediterà queste cose, io gli sarò Dio ed egli mi sarà figlio." (Apocalisse 21:7)
EROI NON SI NASCE MA SI DIVENTA
Per essere un vincitore ci dev'essere necessariamente qualcosa da vincere. Nella Bibbia abbiamo un elenco di eroi della fede che hanno dovuto superare grandi ostacoli ed hanno ricevuto il premio riservato ai vincitori. Una cosa è l'essere cristiano ed un'altra cosa essere vincitore. Vincere significa non soltanto vittoria ma anche combattimento. Marinai coraggiosi si diventa soltanto nelle tempeste. Grandi eroi si diventa nei conflitti e non nel riposo. Gli eroi e le eroine della storia non li troviamo in tempo di pace. Difatti la vera pace si può apprezzare soltanto dopo aver attraversato delle difficoltà. In Gesù anche noi possiamo essere vincitori! Le giornate di pioggia sono indispensabili come le giornate di sole e le tempeste sono permesse da Dio con lo scopo di rinforzare, non di minacciare; per provare, non per distruggere, per metterci in grado d'avere fiducia in Lui e non per mettere in dubbio la Sua saggezza. Caro amico, la tua fede non diventerà più forte se non per l'opera del Signore.
"Chi dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore." (Giacomo 1:6, 7)
IL DUBBIO DISONORA DIO
Se uno dice di conoscere una persona da trent'anni e di quella persona dubita ancora, ciò è perché quel tale non è molto attendibile. Quando, invece, conosciamo Dio da dieci, venti o trent'anni, dubitare ancora di Lui, significherebbe offendere la Sua Persona e la Sua Parola. Potevano Paolo, i primi cristiani ed i martiri della prima era apostolica affrontare tante persecuzioni, dolori e maltrattamenti se il loro cuore fosse stato pieno di dubbi? Certamente no! E se non avessero avuto la certezza di dove sarebbero andati mentre accettavano di essere uccisi per amore del Signore? Essi avevano nel loro cuore una salda certezza delle promesse di Dio. Non dubitiamo più ma crediamo e ascoltiamo ciò che Gesù stesso ci dice: "Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori" (Giovanni 6:37). Ed ancora "Se qualcuno ha sete, venga a me e beva dell'acqua della Vita" (Giovanni 7:37).
Altro...
"Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza." (Isaia 30:15)
LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA
Quante volte uscendo da casa per passare una giornata altrove, rientrando abbiamo sospirato quel famoso proverbio "casa, dolce casa", specialmente se il tempo trascorso è stato teso per non dire opprimente! Dopo tanto stress poi, non credo che si avrebbe subito voglia di uscire per imbattersi nel vortice del caos. Nella vita di questo mondo l'uomo ha perso la strada di casa. Quella dimora dove lì soltanto può trovare pace e sicurezza. Ma Gesù è la Via che conduce a quella casa che altro non è che la presenza di Dio. Nessuno può andare al Padre se non per mezzo di Gesù che è morto per i nostri peccati, affinché potessimo accettare l'invito di tornare a colui il quale è l'unico in grado di dare riposo e salvezza alle nostre anime. Fai di Gesù il tuo sospiro di sollievo! La vita oggi non offre che ansie per il tempo che scorre inesorabile e paura di un domani sempre peggiore, ma il tuo Creatore ti chiama ad una comunione intima con Lui.
"Il nostro aiuto è nel nome del Signore, che ha fatto il cielo e la terra." (Salmo 124:8)
IL NOSTRO AIUTO
Guardando indietro nella nostra vita dobbiamo riconoscere che molte volte ci siamo trovati in delle situazioni difficili e forse non riuscivamo ad individuare una via d'uscita, ma grazie all'intervento di Dio le abbiamo superate. Senza di Lui ci sarebbe stato soltanto sconforto e sconfitta! Invece, grazie al Suo intervento abbiamo potuto sperimentare protezione, liberazione e salvezza. Egli è stato ed è tuttora vicino a noi, vale a dire è vicino a chiunque Lo ricerca. La nostra vita è una testimonianza vivente delle liberazioni e degli interventi miracolosi di Dio. Il nostro testo ci afferma una verità importante: quante volte infatti siamo rimasti prigionieri dei nostri errori e delle nostre disubbidienze perché cercavamo di trovare noi delle soluzioni o con sforzi a riparare i nostri sbagli? Quando invece abbiamo accettato l'aiuto di Dio Egli ci ha liberati dalla prigionia, cancellando i nostri errori e le nostre disubbidienze. Come il salmista dobbiamo umilmente riconoscere che il nostro aiuto è soltanto nel Nome del Signore.
"Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perché fedele è colui che ha fatto le promesse." (Ebrei 10:23)
DIO È FEDELE
Dopo un richiamo di quanto è stato detto antecedentemente, in questa epistola agli Ebrei, lo scrittore incoraggia i credenti alla manifestazione della fede, della speranza e della carità cristiana. Segue una descrizione del pericolo che incombe su coloro che si dimostrano insensibili all'importanza del sacrificio di Cristo. Lo zelo iniziale dei fedeli, ammonisce lo scrittore, nella terza parte, non dovrebbe subire nessun raffreddamento di fronte alla persecuzione, ma ci sia sempre costanza e fede. Dio non cambia mai e non viene mai meno alle promesse fatte; Egli è l'amico fedele che non abbandonerà chi sperimenta il Suo amore e il sacrificio di Cristo. Chi è fedele è come uno scrigno che racchiude in sé tesori preziosi e gemme pregiate, perché tale è colui che mostra costanza nella pazienza, "nell'affetto e nell'amore". Dio è l'amico fedele che non abbandonerà chi realizza e apprezza il Suo amore.
"Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto. Dio è amore; e chi rimane nell'amore rimane in Dio e Dio rimane in lui." (1° Giovanni 4:16)
DIO È AMORE
Oggi l'amore per il prossimo, sotto l'aspetto d'aiuti umanitari e solidarietà è spesso al centro di dibattiti, ma nella pratica è raramente messo in pratica. Dai politicanti, commercianti, datori di lavoro e finanche in famiglia, tutti al momento opportuno ignorano o nascondono un interesse egoistico, oppure usano le loro parole per far risaltare le proprie qualità, ma per secondi fini. È sottinteso che stiamo parlando dell'amore, come lo definisce la Bibbia (la carità), difatti molte versioni della Bibbia, il vocabolo "amore" è tradotto "carità", non stiamo parlando dell'elemosina ma bensì dell'amore vero, quell'essenza di Dio che trasmette agli uomini quando si arrendono a Lui perché Egli è Amore! Non è neanche quello sentimentale, anche se è gradevole sentire e sapere che due esseri si amano incondizionatamente. Il mondo è pieno di canzoni, cartoline, riviste e romanzi che parlano d'amore; siamo letteralmente sommersi da messaggi che prospettano relazioni e sentimenti romantici idilliaci. Il vero "amore", quello di Dio è molto raro perché pochi hanno realizzato i benefici del sacrificio di Cristo per la propria vita.