Lunedì
18 Marzo 2024
Poiché la parola della croce é pazzia per quelli che periscono,ma per noi che siamo sulla via della salvezza é la potenza di Dio. (1° Corinzi 1:18)
LO SCANDALO DELLA CROCE
Nella sua missione di precursore del Messia, Giovanni Battista aveva annunciato al popolo la venuta di uno più potente di lui: Costui avrebbe realizzato sulla terra l’atteso giudizio di Dio. Giudizio di salvezza per coloro che l’avrebbero accettato come Messia, giudizio di condanna per tutti gli altri. Ma ora - ricordiamo che Giovanni si trova in prigione - nello squallore della sua cella, deve costatare che l’opera di Gesù non realizza l’idea che egli ha del Messia. Egli aveva parlato di un battesimo di fuoco e di un giudizio punitore: Gesù non è niente di tutto questo. Il tono dimesso, l’eccessiva precauzione di presentarsi al popolo, la tattica del segreto messianico... sono altrettanti colpi inferti all’attesa ansiosa di Giovanni. Tutto il comportamento di Gesù diventa per il Battista un enigma, quasi uno scandalo. La crisi di fede che sicuramente tormentò Giovanni nella sua prigione, era originata dal fatto che egli non faceva distinzione tra la prima venuta, nel dolore, del Messia, e la seconda, nella gioia, alla fine del mondo. La domanda di Giovanni è sempre attuale: sapere se Gesù è realmente il Messia, o se dobbiamo invece attendere un altro. Tutto dipende da quale Messia si cerca. È per te, Gesù Cristo, Messia, Salvatore e Signore?
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