"Rallégrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il tuo cuore durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti conduce il cuore e seguendo gli sguardi dei tuoi occhi; ma sappi che, per tutte queste cose, Dio ti chiamerà in giudizio!" (Ecclesiaste 12:1)
VOGLIO SOLO DIVERTIRMI
Salomone affermò che "tutto è vanità, è un correre dietro al vento". Egli ha voluto considerare la differenza tra il saggio e lo stolto giungendo alla conclusione che la saggezza ha un vantaggio sulla stoltezza, ma poi conclude la sua riflessione riconoscendo che entrambi subiscono la stessa sorte. Quante volte sarà accaduto di ascoltare affermazioni del tipo: “adesso voglio solo divertirmi, voglio godermi la vita, tanto si muore!“ Salomone continua dicendo che l'uomo è libero di scegliere della propria vita, di camminare come il cuore desidera, ma poi aggiunge: “sappi che per tutte queste cose Dio ti chiamerà in giudizio“; tutto ciò allora vuole significare che egli ha avuto modo di considerare anche dell’altro. Non trascurare il giudizio di Dio. E’ solo Dio che rivela la differenza fra colui che ha agito con insensatezza e colui che si è fatto guidare dal Signore in tutte le sue scelte, in tutte le sue decisioni. Saggezza è accolgiere Cristo Gesù nel prorpio cuore e amarlo ogni giorno.
"Dio disse: «Sia luce!» E luce fu. Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre" (Genesi 1:3-4)
TENEBRE E LUCE
Chissà quante volte ti sarà certamente accaduto di esserti ritrovato a camminare al buio. In tali circostanze è facile inciampare con tutte le conseguenze che ne possono derivare. Sappiamo che Dio, quando comincia un’opera la porta sempre a termine e, sicuramente si rese conto dei rischi a cui sarebbe andato incontro l’uomo se la terra fosse rimasta avvolta nelle tenebre. Fu così che Egli fece venire la luce e con essa diede all’uomo la possibilità di muoversi senza correre rischi e senza che la sua vita potesse essere messa in pericolo. Nonostante il Signore da sempre abbia voluto il meglio per ciascuno di noi, l’uomo a causa del suo peccato cammina nelle tenebre. Il buio in cui l'uomo vive non può essere risolto accendendo "lampade artificiali" in quanto esse tenebre sono dentro l’animo d'esso. Se anche tu ritieni di essere nelle tenebre, sappi che Gesù è La Luce; quando lo ricevi nel cuore per fede, le tenebre scompariranno e potrai camminare "illuminato" da Lui e dalla Sua Parola.
"Allora il popolo mormorò contro Mosè, dicendo: «Che berremo?" (Esodo 15:24)
LE ACQUE DI MARA
Dopo aver attraversato il mar rosso il popolo d'Israele si diresse verso il deserto. Camminarono tre giorni senza trovare acqua dopodichè il popolo ebbe gran sete. Giunti nella località di Mara trovarono delle sorgenti di acqua, ma quell’ acqua non si poteva bere talmente era amara. Allora Mosè gridò al Signore il quale gli mostrò un pezzo di legno che egli gettò nell’acqua ed essa subito divenne dolce. Stai camminando nel deserto e non riesci a trovare refrigerio, la tua vita è allo stremo, mentre continui a camminare credi di aver trovato uno spiraglio, ma ti accorgi che la situazione non migliora? Come il Signore trasformò quell'acqua, allo stesso modo può trasformare la tua vita. Per mezzo del sacrificio di Gesù, ancora oggi la tua vita può cambiare. Il popolo d’Israele non solo potè bere acqua dolce, ma potè continuare il cammino e giunse in un oasi dove poterono ristorarsi. Accetta Cristo Gesù nella tua vita, smetterai di camminare nel deserto e ti ritroverai in verdeggianti pascoli.
"E aggiunse: «Per quale via saliremo?» Ieoram rispose: «Per la via del deserto di Edom»" (2° Re 3:8)
LA VIA PER ECCELLENZA
Molti, davanti a particolari situazioni, credono che qualsiasi soluzione si adotti vada comunque bene. Forse tu fai parte di questi e oggi ti senti più scoraggiato del solito e la rassegnazione ti porta a pensare ancora di più che nulla potrà cambiare il corso della tua vita. Se continui a pensare che tutte le vie siano uguali è molto probabile che nella tua vita non cambierà mai nulla. Ma forse non hai avuto modo di renderti conto che oggi per te è un giorno diverso. Oggi la tua vita potrebbe cambiare in modo radicale, oggi il Signore ti stà chiedendo se vuoi andare a Lui. Non sei obbligato a dirgli di sì, ma se lo farai, chiedigli allora per quale via devi salire e Lui ti indicherà una via differente da tutte le altre. Una via che anziché condurti alla solito luogo, ti darà la possibilità di incontrarti con Cristo Gesù, Colui che darà un senso alla tua vita, Colui che toglierà via lo scoraggiamento e la rassegnazione dalla tua vita perchè Il Signore Gesù è la Via per eccellenza.
"E Mosè disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il Signore compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai piú. Il Signore combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli»" (Esodo 14:13-14)
LA SOLUZIONE E' GESU'
Sono le parole che Mosè disse al popolo d’Israele dopo averlo condotto fuori dall’Egitto, precisamente quando esso si trovò davanti il mar rosso e con dietro l’esercito del faraone che avanzava. Furono momenti particolarmente concitati perchè il popolo ebbe paura, pensò che ormai la sua sorte fosse segnata, non vedeva più nessuna possibilità di scampo e questo lo portò ad imprecare nei confronti del Signore ritenendolo colpevole di quanto gli stesse accadendo, al punto che disse a Mosè che sarebbe stato meglio servire gli Egiziani piuttosto che morire nel deserto. Stai vivendo una situazione nella quale la paura di quello che potrebbe accaderti ti abbatte? Sei in cerca di una soluzione che umanamente non esiste? Stai imprecando nei confronti del Signore per la situazione nella quale ti trovi? Non avere paura. Colui che forse ritieni colpevole di quanto stai vivendo, oggi stesso vuol farti vedere ciò che Egli è in grado di fare per te e come può, con la Sua mano, condurti alla salvezza.
"Il Signore rispose a Mosè: «La mano del Signore è forse accorciata? Ora vedrai se la parola che ti ho detto si adempirà o no»" (Numeri 11.23)
LA MANO DEL SIGNORE E' FORSE ACCORCIATA?
Per l’ennesima volta il popolo d’Israele aveva sfidato il Signore, voleva mangiare qualcosa di diverso dalla manna e pretese di mangiare carne. Il Signore accolse quel desiderio e tramite Mosè disse che, non solo li avrebbe esauditi, ma che ne avrebbero mangiato per un mese intero. Mosè rimase alquanto perplesso in quanto il popolo d’Israele d'allora contava circa due milioni di persone, egli dunque si domandò come sarebbe stato possibile fare tutto ciò. Le promesse di Dio sono affidabili, a differenza di quelle degli uomini, le quali, il più delle volte sono soltanto parole. Le promesse di Dio invece sono sempre veritiere perchè fatte da Colui che non può mentire. Il Signore desidera farti sapere che Egli non è cambiato, Egli è lo "stesso ieri, oggi e in eterno", e ciò che ha fatto in passato lo può fare per la tua vita anche oggi. Le sue promesse sono per tutti e la "lunghezza del suo braccio" è la stessa che permise a quel grande popolo di mangiare carne per un mese intero.
"«Chi ci farà mangiare della carne? Stavamo bene in Egitto!» Ebbene, il Signore vi darà della carne e voi ne mangerete" (Numeri 11:18)
INGRATITUDINE
Non fa certamente piacere prodigarsi nei confronti di qualcuno e ricevere in cambio soltanto ingratitudine. Nessuno più del Signore può dire quanto faccia male l’ingratitudine. E’ un sentimento che il popolo d’Israele non perdeva occasione di manifestare nei suoi confronti ogni qualvolta veniva a trovarsi in situazioni difficili, ma il Signore, a differenza dell'essere umano, va sempre oltre e, nonostante tutto, gli promette che avrebbe esaudito la loro richiesta di mangiare carne. Quanto spesso il nostro orgoglio ci impedisce di riconoscere che il Signore, non solo può darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno, ma molto di più; soltanto Lui è colui che può prendersi cura di noi. Non dimenticare che, se il Signore ha iniziato un’opera nella tua vita, Egli certamente la porterà a termine. Affida la tua vita interamente nelle Sue mani, Egli non ti farà mancare nulla perché desidera farti uscire dalla difficile condizione nella quale ti ritrovi e porterà a compimento il Suo piano di salvezza per te.
"Ed egli disse loro: "Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco"" (Marco 6:31)
STRESS
L'uomo moderno, almeno nelle città, è "stressato" dal mattino alla sera. Chiamati a vivere nel mondo rumoroso e agitato, fra le attività febbrili di questa epoca in cui la tecnica è regina, siamo in pericolo di essere presi nell'ingranaggio di un'esistenza sotto alta pressione, esaurendo le nostre energie nel correre dappertutto, per finire col perdere il sentimento e il valore delle benedizioni eterne. Gesù ha detto: "Nessuno può servire a due padroni". "Dov'è il vostro tesoro, quivi sarà anche il vostro cuore". Amici, divorati dalle preoccupazioni e dai guai di questa vita, venite in disparte, come Gesù proponeva ai Suoi discepoli stressati, e mantenetevi tranquilli; almeno per un momento. Cercate la compagnia del Signore nella quale il vostro spirito potrà essere rinfrescato, la vostra fede rianimata e il vostro corpo riposato. Riservatevi un tempo sereno per la preghiera e la meditazione. Ricordatevi della promessa delle Lamentazioni 3:25: "Il Signore è buono con quelli che sperano in lui, con chi lo cerca".
"E Mosè disse al popolo: «Non abbiate paura, state fermi e vedrete la salvezza che il Signore compirà oggi per voi; infatti gli Egiziani che avete visti quest'oggi, non li rivedrete mai piú" (Esodo 14:13)
SENZA VIA D'USCITA
Non vedo alcuna via d’uscita, non ho alcuna speranza. Trovare qualcuno che nel corso della propria vita non si sia lasciato andare a simili affermazioni è veramente difficile. Pochi sono coloro che possono dire di non aver mai attraversato situazioni nelle quali tutto sembrava compromesso, quando la paura e il panico hanno messo a repentaglio il solito modo di essere. Si tratta di turbamenti che influiscono sui pensieri e sul comportamento di coloro che vivono tali situazioni. Dopo aver lasciato l’Egitto, il popolo d’Israele aveva davanti a se il mar rosso e dietro di se l’esercito del faraone che avanzava. Non c’era alcuna via di scampo e tutti furono presi da grande paura, ma Mosè, mosso dal Signore, disse loro: “non abbiate paura e vedrete la salvezza che compirà oggi il Signore per voi; Egli combatterà per voi e voi ve ne starete tranquilli”. Il Signore ha un piano di salvezza per tutti coloro che credono in Lui. Credi in Gesù ed Egli combatterà per te e ti aprirà le porte del cielo.
"Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto" (Giovanni 15:5)
LA VITE E I TRALCI
In questi versetti il Signore usa un paragone molto familiare a noi tutti: la vite e i tralci. Di tutte le piante coltivate, la vite è quella che esige maggior cura. La vite e i tralci sono unititi e i tralci hanno vita per la vite. E proprio così sono i credenti con il Signore: uniti a Lui. La vite è la base, i tralci sono lo strumento per portare frutto. I tralci fanno da tramite affinché la vite manifesti il frutto. Noi, in quanto discepoli di Gesù, in quanto tralci dobbiamo preoccuparci di portare buon frutto affinché altri e noi stessi possiamo goderne. Se i tralci non sono ben collegati alla vite seccheranno, non riusciranno a ricevere da questa il nutrimento che li sostenterà. E lo stesso vale per noi. Se ci allontaniamo dal nostro Creatore, Colui che ci dona tutto in abbondanza, non riusciremo a mantenerci saldi. Lontani dal Signore non si ha pace vera, amore puro e sicura consolazione. Soltanto dimorando in Cristo il credente ha vita e porta frutto!
Altro...
"E andrai brancolando in pieno giorno, come il cieco brancola nel buio; non prospererai nelle tue vie, sarai continuamente oppresso e spogliato e nessuno ti soccorrerà" (Deuteronomio 28:29)
BRANCOLARE NEL BUIO
Molti ricordano il gioco della "mosca cieca" il quale prevedeva il mettere una benda sugli occhi del ragazzino, ed egli, procedendo a tastoni e muovendo qua e là le mani doveva cercare di riconoscere il compagno che aveva toccato. Quel ragazzino bendato si muoveva brancolando nel buio. Altro esempio è quello dell'investigatore che conduce delle indagini in cerca di una verità, quando questi non riesce a trovare elementi utili a farla emergere, si dice stia "brancolando nel buio" delle ipotesi. Se nella tua vita persevererai a brancolare nel buio non riuscirai mai a riconoscere la persona che stai cercando, nè a scoprire la verità, e alla lunga tutto questo ti porterà a brancolare anche di giorno. Nella tua vita non puoi continuare a "brancolare". E’ giunto il momento di toglierti "quella benda". E’ giunto il momento di muoverti con sicurezza. E’ giunto il momento di procedere con decisione. E’ tempo di riconoscere la persona che ti sta davanti e che puoi "toccare": è Cristo Gesù, La verità.
"Dopo averli fatti uscire, uno di quegli uomini disse: «Metti la tua vita al sicuro: non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; cerca scampo sul monte, altrimenti perirai!»" (Genesi 19:17)
AL MONTE DI DIO
Queste furono le parole che Dio disse a Lot poco prima che Egli facesse piovere fuoco e zolfo sulle citta’ di Sodoma e Gomorra, citta’ che Dio stesso aveva stabilito di distruggere a seguito della perversione dei loro abitanti. Dio si ricordo’ di una promessa fatta tempo prima ad Abramo e mentre distruggeva la città dove Lot aveva vissuto e gli dette modo di scampare al disastro. Ma Lot avrebbe dovuto fare qualcosa: accetare gli avvertimenti di Dio, contrariamente sarebbe morto. Le stesse parole oggi Egli dice a te: “metti la tua vita al sicuro” perche’ nella situazione in cui ti trovi sei in pericolo e non potrai scampare alla morte eterna. Il Signore ha fatto una promessa a ciascuno di noi ed Egli la mantiene. Non guardare alla tua vecchia condizione; qualunque essa sia, puoi lasciartela alle spalle. Non ti lasciare catturare dal fascino che il mondo può offrire. Corri verso il monte di Dio e certamente non perirai, ma gusterai l'amore di Dio e otterrai salvezza per la fede in Cristo.
"Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati; perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo" (Romani 11:23)
IL DUBBIO NEI CREDENTI
L'incredulità trova terreno fertile quando si smette di guardare a quello che Gesù ha fatto per noi e che ci ha dato per grazia, e si guarda invece alla nostra carne, alle nostre fragilità e imperfezioni; il peccato è stato messo fuori combattimento, ma finchè siamo nella carne è sempre lì e il rischio è quello di guardare ad esso per cadere nell'angoscia. Nell'Antico Testamento, Dio disse: "Fino a quando mi disprezzerà questo popolo, dopo tutti i miracoli che ho operato in mezzo a loro?" Quante volte ancora vogliamo ricadere nel dubbio e fare Dio bugiardo, invece di accettare il Suo meraviglioso amore? Il risultato sarà sempre lo stesso: paura, sconforto, dubbi, peccati, e quel che è più grave, allontanamento dalla grazia del Padre e Iddio d'amore. Alcuni nella distretta arrivano a pensare, "il Signore non mi ama". Ma come può essere vero questo? Oggi guarda alla croce e a Gesù che muore per l'uomo peccatore, e fa che tale meravigliosa verità infondi in te la fede e cacci ogni dubbio.
"Servite il SIGNORE con letizia, presentatevi gioiosi a lui!" (Salmo 100:2)
SERVIRE L'ETERNO CON GIOIA
Gioire nel servizio del Signore è un segno d'appartenenza. Quelli che servono Dio con un volto triste, perché trovano che fare ciò è sgradevole, non Lo stanno servendo affatto; essi portano le forme esteriori dell'adorazione, ma la vita di Gesù è assente in loro. Il nostro Dio non ha bisogno di schiavi presso il Suo trono; Egli vuole che chi dice di amarlo sia rivestito della sua gioia. Gli angeli di Dio Lo servono con canti di gioia e il mormorio non si trova nelle loro lodi. Un ubbidienza non volontaria è disobbedienza, poiché il Signore guarda al cuore, Egli vede se lo amiamo davvero e con gioia, e la sua gioia "è la nostra forza". L'uomo che si rallegra nel servire Dio, dimostra che l'obbedienza è in Lui; egli può cantare: "Fammi camminare nei Tuoi statuti, Poiché è una via piacevole." Oggi, poniamoci una domanda: serviamo il Signore con gioia? Lo amiamo con tutto il nostro cuore? La nostra allegrezza e la nostra fiducia in Lui proclamano che gli apparteniamo e che lo stiamo servendo?