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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

"Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti" (Filippesi 4:6)

NON ANGUSTIATEVI DI NULLA

A Dio, prima del nostro benessere fisico ed esteriore, interessa quello spirituale ed interiore, il luogo ove Egli principalmente opera, liberandoci, talvolta, da situazioni che preferiremmo evitare, ma che purtroppo, non riusciamo a rifuggire. Di una cosa possiamo essere certi, che, anche trovandoci nel pericolo o in grandi dispiaceri, possiamo mantenere quella pace e quella gioia che Egli ha preparato per quanti credono in Lui. L’efficacia di quanto scritto è nel versetto precedente: “… il Signore è vicino”. Questo riassume le parole espresse dall’apostolo Paolo nella Lettera ai Romani: “… Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?” E ancora nel versetto seguente. “Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” Se abbiamo creduto, riponiamo pure la nostra fiducia in Lui e gustiamo quella pace già preparata per noi. Solo quando realizzeremo la presenza di Cristo nel nostro cuore saremo liberi dall'ansia.

 

"Quand'ebbero fatto colazione, Gesú disse a Simon Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami piú di questi?» Egli rispose: «Sí, Signore, tu sai che ti voglio bene»" (Giovanni 21:15)

MI AMI TU?

Nell’ora più importante Pietro tradisce il maestro, negando di conoscerlo, e ora, dopo la resurrezione, sarebbe naturale una domanda di questo tenore: “Perché l’hai fatto?” oppure “Perché non mi sei stato fedele dopo le promesse proferite?” Qualcuno, invece, potrebbe pensare a una richiesta: “Pietro, promettimi di non farlo più.” Gesù, invece va subito al nocciolo della questione, interrogandolo gli pone la domanda: “Mi ami tu, Pietro?”. Con questo, Gesù intende riproporre le motivazioni che L’hanno portato sulla terra, ossia salvare l’umanità portandola a un rapporto personale con il Padre. Non cerca servi né tantomeno sostituti per compiere la Sua missione; cerca solo persone che corrispondano il Suo amore e vivano come Egli vive per loro; disposte, per amore, a morire per Lui come Egli ha offerto se stesso per molti. Oggi, non guardare all’opera che compi tu, ravvisa, piuttosto, la qualità del rapporto che intrattieni con il Signore. Analizza il tuo amore e le tue motivazioni per Lui.

 

"E condussero Gesú al luogo detto Golgota che, tradotto, vuol dire «luogo del teschio»." (Marco 15:22)

FUORI DALLA CITTA'

Anche nell’ora della morte, Gesù è respinto dalla gente, dalle autorità, dai religiosi e persino dai Suoi discepoli. Nessuno Lo vuole! Nessuno desidera essere riconosciuto come Suo seguace, pertanto è portato fuori dalla città di Gerusalemme per essere crocifisso, in un luogo chiamato Golgota, un deposito di rifiuti e carnaio delle esecuzioni perpetrate dalle autorità romane. Gesù si dona alla croce per amore dei peccatori, per salvare proprio quegli stessi carnefici che Lo deridono e tormentano, quelle stesse persone che hanno scelto Barabba al posto Suo, per te e per me. Il Suo grido, prima di esalare l’ultimo respiro riassume tutta l’angoscia del momento: «Eloì, Eloì lamà sabactàni?». «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» Ricordiamo che in quel giorno è stato abbandonato affinché fossimo accolti noi, avendo pagato appieno il prezzo del nostro riscatto dal giudizio. Oggi, accogliamo Il Salvatore nella nostra vita, Colui che morì al posto nostro e per i nostri peccati.

 

"Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro" (Giovanni 20:1)

DOVE' GESU'?

Maria Maddalena va al sepolcro per cercare il Suo Signore ma, giunta al luogo della sepoltura trova la tomba vuota. È molto facile cercare Gesù nel posto sbagliato! Qualcuno, infatti, Lo cerca in un sito geografico specifico, per esempio il luogo di nascita o quello della morte, ma Gesù non è lì. Altri Lo cercano dentro le chiese, ma anche lì non lo si può trovare perchè nessun "luogo costruito da mano d'uomo lo può contenere". Allora dov’è Dio? Dov'è il luogo della sua dimora? Dove possiamo trovarLo? La Bibbia afferma che Egli è già vicino a chi Lo cerca, è già accanto all’umile e a chi riconosce il proprio bisogno. Pietro Lo incontra sul posto di lavoro, mentre pesca, Marta e Maria ne fanno la conoscenza in casa loro e un paralitico Lo vede in piazza. Abbi fede in Dio, riconosci la tua pochezza poiché mentre tu Lo cerchi, Egli ti è già accanto. InvocaLo là, dove ti trovi e Lo scoprirai al tuo fianco. Gesù desidera farsi conoscere e trovare anche da te, e se lo cerchi col cuore lo troverai.

 

"Allora Pilato gli disse: «Ma dunque, sei tu re?» Gesú rispose: «Tu lo dici; sono re; io sono nato per questo, e per questo sono venuto nel mondo: per testimoniare della verità. Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce». Pilato gli disse: «Che cos'è verità?»" (Giovanni 18:37-38)

COSE' LA VERITA'

Nel Vangelo di Giovanni si trova una delle domande più penetranti ed essenziali di tutta la Bibbia: “Che cos’è verità?”. Noi crediamo che Gesù sia nato da una vergine, sia vissuto senza peccare, sia stato processato, condannato e crocifisso e al terzo giorno sia risuscitato, la verità, però, non si ferma qui, va anche oltre. La verità corrisponde alla realtà e in essa non v’è contraddizione; non vi sono dissonanze e il tutto forma un insieme armonioso e completo. Ecco il dilemma su cui Pilato vuole filosofare. Gesù dichiara d’essere venuto per testimoniare della verità, ben sapendo che i discorsi intellettuali non avrebbero mai aiutato il povero governatore. È per questo motivo che Gesù si presenta all’autorità romana ripetendo quanto ha, poche ore prima, detto ai Suoi discepoli: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me». Al di fuori della Sua Persona non c’è verità nè salvezza. Chi conosce Cristo dunque conosce La verità, ed essa lo farà libero.

 

"Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Dio, che è nel seno del Padre, è quello che l'ha fatto conoscere" (Giovanni 1:18)

COME E' DIO?

Molte persone, nei secoli, si sono poste la domanda: “Com’è Dio?” Uno studioso del V secolo la pone in questi termini: “Che cos’è, dunque, il mio Dio? Che cos’è, se non il Signore, l’Altissimo, immensamente buono, potentissimo, onnipotente, misericordioso e insieme giustissimo, a tutti nascosto eppure a tutti presente, completa bellezza, immensa forza, sempre uguale a Se stesso: immutabile”. Esiste una risposta esauriente a questa domanda? La persona di Dio può essere descritta e riassunta con qualche frase o ritratta da un pittore pur se grandemente esperto? L’unico che possa descrivere Dio è Lui stesso e l’ha fatto mandandoci il Figlio Suo, il solo che possa dire: “… Chi ha visto me, ha visto il Padre …”. La perfezione di Gesù, la Sua opera e potenza ma, soprattutto il Suo amore, ci permettono di conoscere in modo tangibile la risposta al quesito che ci proponiamo: “Com’è Dio?”. Accostiamoci con fiducia alla Parola di Dio ed Essa ci mostrarà Cristo, Il Signore della gloria.

 

"Ma tutti saremo trasformati, in un momento" (1° Corinzi 15:51)

ISTANTI

Ci sono istanti preziosi nella vita. Un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio, uno sguardo: sono gesti che durano pochi istanti, ma possono restare impressi nella mente per tutta una vita. Tante persone circondano la nostra vita e basta un istante per apprezzarle meglio. Un loro comportamento inaspettato apre un nuovo scenario. Troppe cose vengono valutate in maniera superficiale senza dare loro il giusto apprezzamento. Fai lo stesso con Dio? Guardati intorno. Egli è vicino a te. Forse non lo sai, ma Egli ti ama davvero e in modo incondizionato. Basta un istante per aprire il tuo cuore a Lui: una semplice, ma sincera preghiera in cui Gli chiedi perdono per le tue mancanze e contestualmente apri tutto stesso per conoscerlo meglio. Egli è lì che ti sta aspettando, non cerca altro da te che di essere invitato nella tua esistenza. Vedrai la tua vita cambiare radicalmente in un attimo, conoscerai il Signore e starai con Lui per l'eternità.

 

"Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore" (Giovanni 15:9)

L'AMORE DI DIO PER NOI

Gesù stesso ha detto che ci ha donato la vita eterna e nessuno può strapparci dalla Sua mano e dalla mano del Padre, perché siamo Suoi, gli apparteniamo. Lui ci ha strappato dalla mano del diavolo e ci ha ridato la vita. Questa affermazione è estremamente rassicurante per noi. Il Signore continua, ci dice che qualsiasi cosa succeda, qualunque situazione dobbiamo affrontare, abbiamo la sicurezza che Dio ci starà accanto e si prenderà cura di noi (Isaia 43:2, 3). E ancora afferma al versetto 4: "Perché tu sei prezioso agli occhi miei, sei stimato ed io ti amo". La gente è sempre alla ricerca di qualcosa che dia un senso alla propria vita, qui noi l'abbiamo indicato chiaramente! Mostriamoci onorati di portare il nome datoci da Dio: figli. Siamo stati creati per essere amati da Lui. Lo scopo della nostra vita deve essere quello di rendere testimonianza della nostra appartenenza a Lui, mettendo in pratica l'amore di cui ci ha rivestiti! Affidati al Signore ed Egli si prenderà cura di te!

 

"Cosí la fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo" (Romani 10:17)

NIENTE PIU' SCUSE

Una delle frasi che si ode spesso quando si parla di fede è la seguente: "magari potessi avere io la fede di questo uomo di Dio". Dicendo ciò evidenziamo una mancanza di fede da parte nostra, contrapponendola a chi invece ha dimostrato nella vita di averne, come se la stessa fosse intrinseca dell'uomo, già presente geneticamente dalla nascita. Tutto questo porta tante persone ad affermare: "Io vorrei aver fede, ma non ce l'ho, ci provo in tutti i modi, ma non riesco ad avere fede!". Caro lettore, devi sapere invece che tutti possono credere, è una scelta personale, in che modo? Ascoltando La Parola di Dio. Quindi, se affermi di non aver fede, potrebbe essere che hai trattato con "superficialità" proprio la santa parola di Dio. Nessuno verrà giustificato per mancanza di fede, ma verrà condannato proprio per non averla cercata seriamente, quindi ascolta La Parola di Dio che dice: "Dio stabilisce di nuovo un giorno, dicendo: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!».

 

"Allora Mosè e i figli d'*Israele cantarono questo cantico al Signore: «Io canterò al Signore, perché è sommamente glorioso; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere" (Esodo 15:1)

IL CANTICO GIUSTO DAL LATO SBAGLIATO

Le parole del verso di oggi, fanno parte del meraviglioso cantico che il popolo d'Israele innalzò al Signore dopo aver attraversato miracolosamente il Mar Rosso, quando furono liberati definitivamente dall'oppressione degli Egiziani. Leggendolo in ogni sua parte, esso è un inno alla grandezza di Dio, alla Sua potenza e maestà, una vera dichiarazione d'amore del popolo verso Il Signore. Israele aveva davanti una difficoltà di impossibile soluzione umana; ma non per Dio! Difatti il Signore aprì il Mar Rosso ed Israele passò all'altra sponda a piedi asciutti! Inoltre Dio fece perire tutti gli Egiziani, eliminando i loro persecutori. Eppure, nonostante ciò, poco dopo il popolo si lamentò con Dio per una ulteriore difficoltà sopraggiunta. Anche noi a volte innalziamo Dio per poi successivamente lamentarci di Lui. Se ci troviamo immersi in difficoltà oggettivamente impossibili a risolversi, anziché lamentarci con Lui, inneggiamogli un cantico di ringraziamento perché il Signore ci libererà.

 

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