Appena Maria fu giunta dov'era Gesù e l'ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». (Giovanni 11:32)
SE TU FOSSI STATO QUI
Il fratello di Marta e Maria, Lazzaro, morì. Gesù lo seppe e si recò a Betania dove esse abitavano. Appena lo incontrarono gli dissero: "Se tu fossi stato qui Lazzaro non sarebbe morto", non ci sarebbe stato il vuoto e il dolore. Quanto è diverso per noi oggi! Gesù è risorto, è stato glorificato e tutti possiamo godere della Sua presenza in ogni momento e in ogni luogo. Non abbiamo bisogno, perciò, di esprimerci con rammarico, come le due sorelle di Betania: Gesù ha promesso di essere sempre con noi «Ecco Io sono con voi tutti i giorni», dipende da noi se vogliamo godere la Sua presenza, basta chiedergli con fede di restare con noi. Dio ci ha messo in condizione di godere sempre la Sua compagnia e la Sua presenza, non pensiamo di poterne fare a meno. Cristo ancora oggi viene a noi con la Sua Parola e ci chiama, se ci poniamo ai Suoi piedi per essere consolati, ammaestrati, aiutati da Lui; troveremo di certo il conforto di cui abbiamo bisogno. non dire: se tu fossi qui! Ma credi che Gesù è vicino a te.
Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini (Marco 1:17)
QUANDO DIO TI CHIAMA
Quando Gesù chiamò Pietro con le parole citate, egli stava pescando. Quando Dio ti chiede di lasciare le sicurezze che da sempre fanno parte della tua vita, lo fa perché desidera che affidi te stesso a Lui. Vi sono diversi esempi nella Bibbia di uomini che, benché deboli e senza alcuna capacità, si sono affidati al Signore. Davide con solo una fionda affrontò e vinse il gigante Golia, Sansone, con una mascella d'asino distrusse i Filistei. Per questo è importante sapere che è Dio a chiamarti e a chiederti di fidarti di Lui. Quando Dio ti chiama, rispondi e ricordati che Egli ha un piano per te e che se sei disposto a pagare il prezzo della rinuncia, Egli ti porterà e ti guiderà in ogni cosa. Fai ogni passo con fede, osserva i principi della Sua Parola, e Dio benedirà la tua vita. Afferra ogni giorno la promessa del Signore la quale dice: “Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il Signore, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai. (Giosuè 1:9). Oggi Gesù ti invita a fidarti di Lui.
Dov'eri tu quand'io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza (Giobbe 38:4)
UNA DOMANDA IMBARAZZANTE
La domanda del verso di oggi è quanto Dio chiese a Giobbe. Domanda che scaturì dopo che lo stesso Giobbe aveva lungamente conteso con Il Signore. Egli si riteneva giusto, senza difetti, e quindi meritevole di ogni bene. Accadde invece che Giobbe venne a trovarsi in grandi difficoltà, economiche, familiari e fisiche. Fu a seguito di ciò che inizio un lungo lamento nei confronti di Dio, dando a Lui la colpa di ogni sua disgrazia. Giobbe inizialmente volle elevarsi all'altezza di Dio, non riuscendoci allora cercò di portare Il Signore alla sua bassezza; ma dopo che ebbe esaurito ogni argomento, Dio gli parlò ponendo una domanda la quale intende stabilire chi Egli è: Il creatore del cielo e della terra. Oggi caro lettore sappi che Dio non solo è Il Creatore, Egli si è avvicinato a te donandoti Cristo il Suo Figliuolo, affinché per la fede in Lui possiamo essere salvati. Non credere che Dio sia lontano, non pensare sia irraggiungibile. Il creatore di ogni cosa è venuto a te nella persona di Gesù.
Gesù propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano pregare sempre e non stancarsi (Luca 18:1)
IL SEGRETO DI UNA BUONA GIORNATA
Trascurare la preghiera personale porta necessariamente alla povertà spirituale; apre la porta ad ogni sorta di errori e di colpe e rende sterili gli sforzi del credente per servire Dio. Quest'oggi, eleva per fede una preghiera a Dio, e vai a Lui per i meriti di Cristo. Riconosci la tua debolezza e afferra per fede la forza che Dio vuole donarti. Cominciamo e terminiamo ogni giornata con il Signore, per mezzo della preghiera, e parliamoGli riguardo ad ogni cosa. Badiamo di non lasciar stabilire nessuna distanza tra Dio e noi e non trascuriamo mai la preghiera fatta con perseveranza e fiducia. Intorno a noi, il mondo è caratterizzato da un'attività frenetica, come se attività andasse di pari passo con efficacia e successo. I momenti trascorsi in preghiera saranno forse considerati da molti come del tempo perso! Ma, al contrario, per coloro che fanno del Signore il proprio aiuto, questi momenti sono la premessa indispensabile per riuscire a trovare forza in ogni situazione. Prega oggi con fede e vedrai Dio operare.
Chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, perché le sue opere non siano scoperte (Giovanni 3:20)
SOTTO LA LUCE DIVINA
Come il fondo di una valle prima del sorgere del sole, l'umanità era immersa in un'oscurità di corruzione, di violenza e di peccato. Il genere umano vive in travaglio sotto ogni aspetto, questo perché la grazia di Dio non riposa nelle vite degli uomini. Ma Dio mandò Gesù, la luce del mondo. Egli è venuto per rivelare la nostra misera condizione e al contempo per mostrarci la soluzione per ottenere salvezza e vita eterna: credere in Lui. Finché l'uomo vive lontano da Dio, fino a quando esso non riconosce il proprio bisogno di perdono e rifiuta la Sua offerta di grazia, continuerà a vivere nelle tenebre, e le sue opere saranno la conseguenza della separazione da Dio. Cristo è la luce e chi crede in Lui non vive più nelle tenebre, chi chiede perdono a Lui, riceverà gratuitamente e senza meriti la sua grazia. Da quel momento in poi le tenebre scompariranno facendo posto alla luce divina che rischiarerà la mente, il cuore e l'intera vita di coloro che accolgono Cristo. Accogli oggi la luce, Gesù.
E Gesù a loro: «Io vi dico in verità: I pubblicani e le prostitute entrano prima di voi nel regno di Dio (Matteo 21:31)
GESÙ E I PUBBLICANI
I pubblicani erano considerati dalla popolazione, un genere di persone da evitare, erano odiati dai più. La Bibbia parla di alcuni pubblicani e ci rivela come Dio invece si avvicini a loro, parli alla loro coscienza ed al loro cuore. È così che Matteo, mentre è al lavoro, è chiamato dal Signore Gesù ed ode il "seguimi" del Maestro. Egli si alza immediatamente, lasciando il suo lavoro, per seguire il Signore (Matteo 9:9,10). Similmente quando Gesù passa per la città di Gerico, un capo dei pubblicani, chiamato Zaccheo, cerca di vederLo. Il Signore lo distingue tra la folla e lo chiama per nome (Luca 19:1-10). Zaccheo, come Matteo, riceve Gesù a casa sua, suscitando lo stupore dei religiosi del tempo. Gesù era definito "un amico dei pubblicani e dei peccatori" (Matteo 11:19). Può ben capitare che un uomo abbia una cattiva reputazione, ma Dio non fa differenze. La Sua grazia ed il Suo perdono sono per tutti gli uomini senza eccezione. Basta sentire la propria miseria e voler essere perdonato.
Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo. Matteo 11:28; Io non ti lascerò e non ti abbandonerò. (Ebrei 13:5)
LA VERA RICCHEZZA
Non è un bla - bla, ma una verità vissuta. Allevata come un piccolo animale, avevo ricevuto da bere e da mangiare, ma niente amore. Quest’esperienza ha condotto questa giovane ragazza ad una vita di degrado, delusione e rifiuto. Ma nella sua caduta progressiva ecco che lei incontra un’amica, una donna di fede. Più tardi ella disse: - io pensavo che il danaro rimpiazzasse tutto... sei stata tu a mostrarmi dov’era la ricchezza... io ero come una pianta che deperiva. Sei tu che ne hai donato il concime. Non voglio più vivere notti oscure. Voglio vivere in pieno giorno. La mia vita non sarà più un cattivo romanzo, ma voglio vivere per aiutare giovani donne a prendere coraggio. Avere incontrato una tale amica, non ci fa credere all’amore vigilante di Dio? Nel Vangelo di S. Luca è scritto che Gesù è venuto per cercare e salvare ciò che era perito. Duemila anni fa Gesù ha percorso le vie di questo mondo insegnando e predicando. Ancora oggi Gesù continua a farlo attraverso la Sua Parola “La Bibbia”.
Ma, per non scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su (Matteo 17:27)
IL PRIMO PESCE
Non fu una battuta ironica, ma il necessario e opportuno intervento di Gesù per insegnare a Pietro le leggi vanno rispettate e le tasse devono essere pagate. Pietro non aveva più un lavoro, "lasciata la barca e la rete aveva seguito Gesù". Per ubbidienza all'invito del Signore, il quale gli disse: "Seguimi". Anche Andrea suo fratello aveva fatto lo stesso. La Bibbia racconta: "Quando furono giunti a Capernaum, quelli che riscuotevano le didramme si avvicinarono a Pietro e dissero: il vostro maestro non paga le didramme?" Egli rispose: "si". Quanto fu entrato in casa Gesù lo prevenne gli disse: "Va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su. Aprigli la bocca: troverai uno statere. Prendilo e dallo loro per me e per te". Gesù non scherza, fa' sul serio! Credi sempre alle parole di Gesù. Altri forse giocano con la tua vita, ma Gesù no! Egli opera puntualmente in favore di coloro che camminano vicini a Lui. Metti alla prova oggi stesso Gesù, prendi sul serio le parole di Cristo.
Senza di me non potete fare nulla (Giovanni 15:5)
RITORNARE A DIO
Se le parole del nostro testo non le avesse pronunciate Gesù, sarebbero sicuramente da reputare le più presuntuose che un uomo non abbia mai potuto pronunciare, ma pronunciate da Gesù, esse sono la più sagge parole udite dagli uomini. Il nostro mondo si dibatte nei suoi molti problemi senza mai riuscire a risolverli: politici, educatori, scienziati, abili oratori e altri uomini di grandi qualità si sentono insufficienti e incapaci davanti al grande bisogno della nostra umanità. Sono nate nel secolo scorso organizzazioni umanitarie che hanno cercato con la loro influenza di frenare le guerre, di arginare le malattie, di diminuire la povertà, di migliorare l'ambiente ma nonostante questo le cose continuano a peggiorare. Le parole su cui siamo chiamati a riflettere oggi, propongono "un ritorno a Dio" a Colui dal quale ci siamo profondamente allontanati, per scoprire che se è vero che "senza di Lui non possiamo fare nulla" è anche vero che "ogni cosa è possibile con Lui".
Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia di Dio (Ebrei 4:16)
IL TRONO DI DIO
Essere ammessi alla presenza di Dio, davanti al Suo trono, è un beneficio disponibile a chiunque ripone la propria fede nel sacrificio di Gesù. Il trono di Dio è accessibile per mezzo del sangue del Divino Agnello, che è stato immolato una volta e per sempre per i nostri peccati. Esso è un trono di grazia (favore immeritato). Gesù intercede per noi presso il trono della grazia, simpatizza con le nostre difficoltà, partecipa alla nostra sofferenza e ci libera per la Sua gloriosa potenza. Gesù, per la Sua misericordia, si ricorda che siamo dei peccatori salvati per grazia, con la tendenza alla vecchia natura, la quale necessita ogni giorno di un rinnovamento nello spirito e nella mente. Caro amico, non rimanere esposto alle insidie del peccato, ma vieni e rifugiati alla presenza di Dio, perché sotto le Sue ali troverai rifugio, davanti al Suo trono riceverai la Sua grazia e realizzerai la Sua potente opera per la tua vita.
Altro...
Neemia ... lavorò alle riparazioni fin dirimpetto ai sepolcri di Davide, fino al serbatoio che era stato costruito, e fino alla casa dei prodi (Neemia 3:16)
EROI PER LA LORO FEDE
A Gerusalemme c'era un luogo chiamato la "casa degli Eroi" questa era una fonte artificiale. In ebrei, capitolo undici, noi leggiamo di una fonte di famosi eroi che stanno vicino, stretti, alla croce di Cristo. Questi eroi, sono un grande numero di testimoni che sono piaciuti a Dio per la loro fede in cristo la vera fonte di forza e di vita. Durante i Giochi Olimpici molti atleti giocano d'azzardo e molti raggiungono la fama di eroi nazionali perché a loro è data una medaglia d'oro, rappresentando la vittoria per il loro paese d'appartenenza. Ma quanti di noi Cristiani cercano di diventare "eroi" del paese che noi proclamiamo e vinciamo la corsa di Dio che ha messo davanti a noi? Il nostro Dio ci dia la grazia di lottare e vivere in tale modo affinché possiamo avere un luogo tra quelli che Dio ricompenserà. L'apostolo Paolo parla di una corsa che ha portato a termine e che ora gli era riservata la "corona della vita" (II Timoteo 4:7).
"Quanto sono numerose le tue opere, Signore! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze" (Salmo 104:24)
UN LIBRO IMMENSO
La creazione, potremmo dire, è come un immenso libro nel quale si legge Dio ad ogni pagina; è dove si impara a rispettare e ringraziare Colui che ha creato l'universo e e lo sostiene. Infatti, vi si impara a conoscere la Sua potenza e la Sua bontà; la Sua potenza creatrice e conservatrice, poiché la successione ordinata e regolare dei cicli della natura è un miracolo continuo, come pure la Sua bontà, perché l’uomo usufruisce senza interruzione dei benefici dal Creatore senza sognarsi nemmeno di ringraziarLo. Mi deve forse questi benefici? Si è forse impegnato di fronte a me di darmi l’aria che respiro, il sole che mi rischiara? Dio non ci deve nulla, e se fa qualcosa per noi, siamo noi che dobbiamo dirGli grazie. Nella creazione c’è dunque un linguaggio che ci parla del Creatore, in modo tale che esso rende inescusabili gli uomini che possiedono la verità pur vivendo nell’iniquità (Romani 1:18-20). Conosci il Creatore? Dio si rivela nel Suo Figlio Cristo Gesù per mezzo della Parola scritta, la Bibbia!
"Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 6:23)
LA MORTE O LA VITA?
Nel Medio Evo, si dipingeva la morte come un falciatore scheletrico dal ghigno spaventoso. Oggi, la letteratura la presenta piuttosto sotto una luce gradevole. Non più sogghigni, anzi, è descritta come sollievo ed oblio. A chi bisogna credere? La Bibbia è presente per ricordarci ciò che Dio ha dichiarato all'uomo peccatore: "Per certo morrai" (Genesi 2:17). E dopo la morte c'è il giudizio. In altre parole la comparsa nella luce divina sarà come un proiettore puntato su tutte le nostre colpe, su tutto ciò che vorrei nascondere e dissipare per sempre nel nulla con me. I filosofi immaginano che ci sia la reincarnazione; ma la Bibbia afferma: "E' stabilito che gli uomini muoiano una volta sola", una sola. Altri pretendono che dopo non ci sia più nulla, e questo in effetti è un modo per fuggire la realtà. No, la morte non è l'annientamento. L'uomo ha un'anima che non può scomparire, è il soffio di Dio. Caro lettore, Gesù desidera donarti la salvezza, che cosa ne farai della Sua offerta? Accettala e avrai la vita eterna!
"Il fuoco dev'essere mantenuto sempre acceso sull'altare, e non lo si lascerà spegnere" (Levitico 6:6)
LA FIAMMA DELLA FEDE
Nelle fredde giornate invernali ciò che più di tutto viene ricercato è un luogo dove potersi riparare dal freddo, magari vicino al fuoco di un caminetto. Quando la legna che alimenta il fuoco inizia a bruciare in modo ardente il calore sarà forte, ma poi, col dinuire della legna consumata dal fuoco, anche il calore diminuirà fino a completo spegnimento. Il freddo prenderà nuovamente il sopravvento su quella gradevole e piacevole sensazione di calore e se si vorrà ritornare a stare al caldo si dovrà provvedere ad alimentare quel fuoco con altra legna. Se ti stai rendendo conto che la fiamma della tua fede si sta affievolendo, se la tua vita non trova la gioia nel Signore, attingi dalla Parola di Dio; se lo scoraggiamento si fa breccia nel tuo cuore, ricorri alla Parola di Dio, Essa alimenterà come un fuoco la tua flebile fede. Non permettere che quella fiamma si spenga. Se desideri che Cristo Gesù riscaldi la tua anima, prega il Signore affinché la fiamma della tua fede rimanga sempre accesa.