Io conosco la tua tribolazione (Apocalisse 2:9)
DIO NON TI DIMENTICA
Una delle conclusioni più istintive e comuni, cui a volte si giunge nelle situazioni difficili dell’esistenza è che Dio, per qualche motivo, si sia dimenticato di noi. Il versetto di oggi ci ricorda che nessuno può dire di essere stato dimenticato dal Signore. Egli, infatti, conosce tutto di noi e nulla sfugge alla Sua comprensione e al Suo controllo. Cristo, avendo subito sulla terra tutto ciò che noi affrontiamo può “simpatizzare con noi nelle nostre infermità”. Egli conosce appieno l’origine e le finalità di ogni tribolazione che ci affligge. Se Dio ha permesso la tua avversità, Egli ne vede la motivazione, sa perfettamente cosa essa può produrre di positivo nella tua vita. Anche quando resta in silenzio, non significa che Cristo è disinteressato al tuo problema, ma attende l’ora opportuna affinché, mediante il Suo intervento, Dio sia maggiormente glorificato. Il Signore è fedele e non permetterà che tu sia provato oltre le tue forze; anzi, ti aiuterà ad uscirne. “Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta...Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te”. Abbi fiducia nel Signore.
Io non vi chiamo più servi; perché il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici… (Giovanni 15:15)
AMICI DI DIO
La Bibbia attesta che "tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio". Condizione pesante e frustrante, perché pur avendo l’anelito alla giustizia, all’amore e alla pace, le persone sono condizionate dalla loro natura corrotta, senza realizzare le alte aspirazioni per cui sono state create. Soltanto la grazia di Dio può liberare da questo dramma; è la comunione con Lui che permette di realizzare tali propositi, elevandoci alla dignità di figli di Dio: “Vedete di quale amore ci è stato largo il Padre, dandoci d'esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo…”. Essere chiamati amici, quindi, non è qualcosa d’inferiore alla condizione di figli e neanche annulla l’ubbidienza fedele che, come Suoi servitori, dobbiamo rendere al Signore. L’amicizia di Cristo non suggerisce l’idea di un’insana confidenza che cancella il giusto rispetto per la maestà divina, ma introduce il cuore del redento nella comunione con Dio che porta a condividere, nei pensieri e nei sentimenti, la Sua volontà, senza subirla come un’incognita ansiosa e frustrante. Anche tu puoi essere liberato dal peccato e chiamato ad una tale relazione con Dio che ti rende amico di Gesù.
Preparati ad incontrare il tuo Dio (Amos 4:12)
L'ULTIMA SCADENZA
Tutti noi dobbiamo confrontarci con varie scadenze. Quella che, secondo logica, reputiamo l’ultima scadenza della vita, in realtà è, per importanza, la prima a cui dobbiamo assolvere: prepararci all’incontro con Dio. La Bibbia dice: “È stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio”. È insensato trascurare la preparazione necessaria per questo appuntamento inevitabile. Troppa gente si prepara per il futuro prossimo, senza minimamente preoccuparsi d’incontrare il Creatore. Tanti, purtroppo, a causa delle sofferenze si dicono pronti a morire ignorando che la morte non è la fine di tutto, ma apre le porte verso l’eternità. E tu, ti sei preparato ad incontrare Dio? Dove pensi di passare la tua eternità? Ti sei rivestito della giustizia di Cristo, secondo l’invito dell’Evangelo? Se non hai accettato Gesù come tuo personale Salvatore, fallo senza rimandare! Chi Lo riceve oggi come Redentore, non temerà di trovarLo un giorno quale Giudice. Credi in Gesù che ha sparso il Suo sangue per il perdono dei tuoi peccati e che è risorto per la tua giustificazione. Allora potrai affrontare l’ultima scadenza, con piena serenità.
Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco (Atti 28:5)
RELAZIONI SINCERE
Dal momento che l'apostolo Paolo venne morso dalla vipera, le persone pronunciarono un giudizio sulla sua persona. Dopo che egli non ebbe nessuna conseguenza, cambiarono immediatamente idea sul suo conto. Le opinioni delle persone sono spesso volubili; devi imparare a scrollartele di dosso, allontanandole da te come Paolo ha fatto con la vipera. I maltesi di cui si parla, si sono ricreduti su Paolo elevandolo da criminale a divinità. È incredibile! C’è in questo episodio un insegnamento importante: diffida di chi cambia idea su di te al mutare delle circostanze. Altro è il comportamento di chi è leale e sincero nei tuoi confronti. Nel rapporto con gli altri l'onestà è una componente indispensabile. L'apostolo Paolo nel suo servizio a Dio era sostenuto da persone che avevano fiducia in lui. Egli stesso attesta: "Priscilla e Aquila hanno rischiato la vita per me" (Romani 16:3). Definisce Epafrodito: "Mio fratello, mio compagno di lavoro e di lotta [ha provveduto] alle mie necessità” (Filippesi 2:25). Dice altresì che "Onesiforo mi ha molte volte confortato e non si è vergognato della mia catena" (II Timoteo 1:16).
Io vi ristorerò (Gioele 2:25)
IL RISTORO DELLA GRAZIA
Nella Bibbia è scritto: "Ecco, la mano del Signore non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire" (Isaia 59:1). Questo ci porta a un'attenta considerazione. Dopo aver sciupato l'eredità ricevuta dal padre, il figlio prodigo ritorna a casa senza un soldo, pentito e imbarazzato. Desiderava soltanto essere riammesso in casa, fosse anche tra la servitù, ma nell'istante stesso in cui esclamò: "Perdonami!", il padre ordinò per lui l’abito migliore, il vitello più grasso, un paio di sandali nuovi e l'anello al dito, in segno della volontà di ristorare il figlio e reintegrarlo nuovamente al suo posto quale membro a pieno diritto della famiglia. Persino nel periodo dell’Antico Testamento leggiamo che Dio stabilì un principio molto importante: "Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituirà cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora" (Esodo 22:1). Ora, se Dio stabilì così per quanti vivevano sotto la Legge, quanto più farà per quelli che ha redenti? Coraggio, potete andare da Lui, oggi, con fiducia, sapendo che Egli è un Dio di ristoro e non rifiuta un cuore sinceramente pentito!
Certamente la raggiungerai e potrai ricuperare ogni cosa (1° Samuele 30:8)
IL RISTORO DI DIO
Un giorno gli Amalechiti attaccarono la città di Davide; la raserò al suolo e imprigionarono gli abitanti. A seguito di questa distruzione, Davide e i suoi uomini "Alzarono la voce e piansero, finché non ebbero più forza di piangere” (I Samuele 30:4). Il Signore permetterà, certamente, che esprimiate il vostro lutto; è un passaggio necessario, ma non consentirà che vi fermiate. Dio, infatti, si rivolse a Davide dicendo: "Inseguili!, perché certamente li raggiungerai e potrai recuperare ogni cosa". Davide e i suoi uomini recuperarono le cose perdute e ne ebbero altre in aggiunta, perché il Signore non è soltanto un Dio di ristoro ma anche di abbondanza. La benedizione del Signore non è distribuita con il contagocce, non è razionata, infatti, potrete cantare così: "Il suo amore non ha limiti, la sua grazia abbonda, il suo potere non ha confini. In Gesù, per la Sua infinita ricchezza, Egli dona, dona, dona di nuovo". Fin dalla disobbedienza di Adamo ed Eva nell'Eden, il piano e il desiderio del Signore è di ripristinare, per tutti noi, ciò che abbiamo perduto; quindi, venite a Lui oggi; lasciate che il Suo ristoro possa iniziare!
Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere (Proverbi 6:3)
UN GRANDE LAVORO
Neemia scopre presto che non tutti sono felici del fatto che lui riesce nel suo lavoro per il Signore. “Samballat e Ghesem mi mandarono a dire: 'Vieni, e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono... volevano farmi del male', io mandai loro dei messaggeri per dire: 'lo sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Il lavoro rimarrebbe sospeso se io lo lasciassi per scendere da voi'. Quattro volte essi mandarono a dirmi la stessa cosa, e io risposi loro allo stesso modo" (Neemia 6:2-4). Presta attenzione a questa frase: "Sto facendo un gran lavoro e non posso scendere". Credo sia una delle risposte migliori e vincenti per contrastare un attacco! Ogni qual volta lasci da parte il lavoro che Dio ti ha assegnato e ti abbassi al livello dei tuoi detrattori, dai al nemico dell’anima tua un segnale che la sua strategia funziona. Qualora fosse vero, aspettati pure altri attacchi del genere. Prova a riflettere: Dio interviene in tuo favore nelle difficoltà; ti difenderà, dunque, anche dalle incomprensioni. Torna con ferma decisione sul muro che ti ha chiesto di costruire e non smettere di lavorare. Non lasciarti distrarre.
Ma egli ... fuggì (Genesi 39:12)
LA VITTORIA FUGGENDO
Osserviamo il modo in cui alcuni uomini di Dio hanno fronteggiato l’attacco del nemico, di satana, così da essere pronti quando dovessimo farlo anche noi. Giuseppe è corso via, si è allontanato in fretta. Leggiamo: "Giuseppe era avvenente e di bell'aspetto ... la moglie del padrone di Giuseppe gli mise gli occhi addosso e gli disse: 'Unisciti a me!'. Ma egli le lasciò in mano la veste e fuggì" (Genesi 39:6-12). Diversi elementi fanno parte di questo episodio: Giuseppe era giovane, solo, non era sposato e lontano da casa. La moglie di Potifar tentava di sedurlo ogni giorno. Qualora Giuseppe avesse ceduto, probabilmente la sua posizione sociale e lavorativa sarebbe migliorata, ma egli faceva riferimento a ben altri valori. Teneva più al proprio carattere e buon nome che alla carriera. Preferiva soprattutto l’approvazione del Signore. Per alcuni la fuga è codardia. In questo caso è la vittoria. Caro lettore, se il nemico ti sta tentando, non cedere alla tentazione, confida nel Signore, fortificati in Dio e fuggi da ogni forma di peccato. Il Signore onora sempre chi fugge dal peccato per avvicinarsi a Lui!
Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per noi (2° Corinzi 8:9)
IL POVERO CHE ARRICCHISCE
Credo che ti accada di pensare: "Se soltanto non avessi detto quelle parole, se non avessi fatto...". Non sei il solo, tutti abbiamo rimpianti. Il Signore però desidera che impariamo dal nostro passato e non che ne restiamo prigionieri. Così è scritto: "Voi conoscete la grazia del nostro Signore Gesù Cristo il quale, essendo ricco, si è fatto povero per noi, affinché mediante la sua povertà, voi poteste diventare ricchi". Gesù ha portato la corona di spine affinché noi potessimo indossare una corona di giustizia ed essere pienamente giusti davanti a Dio: “Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore" (Romani 5:1). Il fatto di essere giustificati ci da il diritto di stare al cospetto di Dio e chiedere le Sue benedizioni. Caro lettore, il peccato ti ha impoverito l'anima, scelte sbagliate ti hanno impoverito la famiglia, soprusi subiti ti hanno impoverito nel cuore? Rivolgiti al Signore Gesù il quale si è fatto povero per arricchirti dei beni spirituali della Sua grazia. Soltanto Cristo può arricchire veramente la tua vita!
Ecco il vostro Dio! Verrà... (Isaia 35:4)
GESÙ È RISORTO
Ciò a cui rinunci per poter servire il Signore non è nulla se paragonato a quello che ne avrai in cambio: "Allora Pietro, replicando, gli disse: 'Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito; che ne avremo dunque?' E Gesù disse loro: 'lo vi dico in verità che voi, che mi avete seguito e chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto ed erediterà la vita eterna'" (Matteo 19:27- 29). Nel caso che oggi ti sentissi debole e inutile, leggi queste parole e ritienile fermamente nel tuo cuore: "Fortificate le mani infiacchite, rafforzate le ginocchia vacillanti! Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: 'Siate forti, non temete! Ecco il vostro Dio! Verrà la vendetta, la retribuzione di Dio; verrà Egli stesso a salvarvi'" (Isaia 35:3, 4). La vita del cristiano ha senso, è vissuta, è pienamente soddisfatta in relazione di una grande verità: Gesù è risorto! Per il credente quello che lui è e tutto quello che lui compie è il risultato della risurrezione di Gesù dai morti. Stai seguendo una religione morta o Gesù il risorto e vivente?
Altro...
Hanno Mosè e i profeti… Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse (Luca 16:29,31)
IL PIU' GRANDE MIRACOLO
La natura ci sorprende con i suoi “miracoli” che permettono alla vita di continuare nel tempo. Il ciclo dell’aria, il processo della fotosintesi, la perfetta rotazione della Terra, sono dei prodigi naturali quotidiani. Il funzionamento del nostro stesso corpo, anche se osservato superficialmente, ci stupirà testimoniando della saggezza e della bontà del Creatore. Il più grande miracolo della creazione, però, rimane la perfetta rivelazione di Dio, “la Bibbia”. Questo libro non ha conosciuto il logorio del tempo perché è sempre attuale; si propone come soluzione a tutti i problemi dell’umanità e comunica un messaggio che, se accettato, è potente a trasformare qualsiasi persona. La Bibbia nella Sua semplicità rivela Cristo, che è ancora oggi “sapienza di Dio”. Solamente l’ostinata incredulità di chi preferisce le tenebre alla luce, rifiuta la profonda convinzione che la Bibbia autorevolmente produce. Chi cerca segni miracolosi e manifestazioni soprannaturali disprezzando la rivelazione non otterrà mai la certezza della vita eterna. L’Evangelo, null’altro, è la potenza di Dio per la salvezza di tutti quelli che credono!
Affinché cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benché egli non sia lontano da ciascuno di noi (Atti 17:27)
PERCHÉ CERCHI GESÙ?
Nella Bibbia leggiamo un particolare importante relativo alla nascita di Gesù: “Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui” (Matteo 2:3). Nel tentativo di uccidere il bimbo Gesù, Erode si macchiò di una delle maggiori atrocità della storia, ordinando la morte dei bambini ebrei sotto i due anni. Combattere Dio, però, è uno sforzo vano; una battaglia persa in partenza, perché in ultimo: "Ogni ginocchio si piegherà e ogni lingua darà gloria a Dio" (Romani 14:11). Ognuno confesserà che Gesù Cristo è il Signore. Le profezie della prima venuta di Cristo sulla terra si sono puntualmente avverate e accadrà lo stesso per quelle che riguardano la Sua seconda venuta. Qualora volessi incontrarlo in pace, arrenditi a Lui oggi e accettalo come tuo Salvatore! Caro lettore, stai cercando Gesù? Quale motivo ti anima per cercare il Salvatore? Se stai cercando il Signore Gesù con tutto il tuo cuore per invocare la Sua grazia e la Sua misericordia per essere salvato dalla condizione di peccato, per certo Egli farà una grande opera nella tua vita.
Io cerco il tuo volto, o Signore (Salmo 27:8)
CONOSCIAMO DAVVERO IL SIGNORE?
Un predicatore scozzese, attribuiva ogni sua conoscenza a un’unica abitudine: restare, ogni giorno, un'ora da solo con il Signore. Nel caso in cui qualcuno fosse entrato nel suo studio in quello spazio di tempo, non avrebbe, comunque, potuto parlargli. Egli sedeva su una vecchia poltrona e teneva la Bibbia aperta sulle ginocchia; a volte leggeva qualche pagina, ma, più spesso, rimaneva semplicemente seduto, la mano appoggiata sul mento. In quell’ora non leggeva la Bibbia per studio, né preparava sermoni. Uno dei suoi assistenti ricorda: ’’La leggeva come un bambino avrebbe letto la lettera di un padre assente, o come un innamorato che gioisse delle parole dell’amata lontana”. Siamo davvero sicuri di conoscere bene il Signore? Vogliamo incontrarlo realmente? La risposta a queste domande è in ciò che fai, non in quello che dici; è in ciò che realmente desideri e persegui. Il salmista scrive: “Il mio cuore mi dice da parte tua: 'Cercate il mio volto!' lo cerco il tuo volto, o Signore” (Salmo 27:8).
Io infatti spanderò le acque sul suolo assetato e i ruscelli sull’arida terra (Isaia 44:3)
COME STAI AVANZANDO?
Davide pregò così: “L’anima mia, come arida terra, è assetata di te, fammi conoscere la via da seguire, poiché io elevo l’anima mia a te" (Salmo 143:6-8). Questa preghiera, forse, sarebbe stata diversa se Davide avesse vissuto nell’agiatezza e nel lusso? Egli dormiva in rifugi di fortuna ogni notte e, per di più, non era mai certo di quando avrebbe nuovamente toccato cibo. Tutto ciò ha cambiato il suo punto di vista. Quando nella vita tutto prosegue bene, diventiamo auto-sufficienti e ci scordiamo del Signore. Spiritualmente parlando, continuiamo senza fermarci finché una scintilla innesca un’esplosione. Nel caso in cui la tua auto fosse in riserva, di chi sarebbe la responsabilità? I distributori non si sono spostati; sei tu che hai deciso di guidare senza mai fermarti. Qualora corressi oltre il necessario, finiresti per ferire chi ti vuole bene e dovresti fare i conti con il senso di colpa che si prova dopo un eccesso d'ira. Dio ci dice che verserà dell’acqua sul suolo assetato per calmare la sete. Oggi, pertanto, apri la Bibbia e fa il pieno alla tua anima! Soltanto in questo modo potrai avanzare con regolarità e forza nelle vie del Signore!