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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

...deponiamo ogni peso ... che così facilmente ci avvolge... (Ebrei 12:1)

CHE COSA TI RALLENTA?

La Bibbia dice: "Deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che c'è proposta". Che cosa ti rallenta o ti fa inciampare? Nella vita puoi soltanto correre una volta, quindi corri per vincere. Per evitare di inciampare e perdere il tuo posto nella gara, non guardare indietro. Non puoi cambiare il passato, ma puoi imparare da esso. Non essere ansioso riguardo al prossimo giro, concentrati soltanto sul passo successivo. Se salti quello, potresti cadere e non rialzarti. Vai avanti e prima che te ne renda conto, avrai più giri dietro di te che davanti a te. Molti di noi portano con sé il peso e la preoccupazione dei problemi. Le persone più anziane e più sagge hanno imparato che i loro problemi non sono veramente importanti. Tutti abbiamo dei pesi dai quali dobbiamo liberarci. Quando Bartimeo udì che Gesù era vicino, gettò il mantello in modo da non inciampare e corse verso di Lui. E la sua fede, lo ripagò: "Immediatamente ricevette la sua vista e seguì Gesù" (Marco 10:52). Non saprai mai quanto bene potrai realizzare finché non getti via le cose che ti fanno rallentare e inciampare.

Ma i loro occhi erano impediti a tal punto che non lo riconoscevano. (Luca 24:16)

OGGI DIO È CON TE

Quando si affrontano momenti difficili, quando le nostre speranze sono infrante, quando ci sentiamo delusi da situazioni o persone; è facile cedere allo scoraggiamento e perdere la prospettiva. Ciò accadde a due discepoli di Cristo sulla via per Emmaus. Scoraggiati dalla Sua morte, essi "parlavamo tra di loro di tutte le cose che erano accadute. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù stesso si avvicinò e cominciò a camminare con loro, ma i loro occhi erano impediti a tal punto che non lo riconoscevano". Quando distogliamo lo sguardo da Gesù, iniziamo a sentirci deboli, affranti e incapaci di affrontare le circostanze avverse. Così come accadde ai discepoli citati; benché Gesù camminasse affianco a loro, non lo riconobbero, non realizzarono la sua presenza. Fu allora che Gesù, gli parlò della Parola, delle profezie che Lo riguardavano; e mentre essi ascoltavano, il loro cuore iniziò "ad ardere" e compresero che era Lui. In poco tempo passarono dalla paura, dallo scoraggiamento; alla gioia e alla pace. Questo accade quando andiamo a Cristo per mezzo della Sua Parola.

...tu conservi la pace... (Isaia 26:3)

PACE DURATURA

Dio attraverso la Sua Parola promette la Sua pace per i Suoi figlioli: "Tu conservi la pace, la pace, perché in te confida". La Scrittura afferma anche che "il Signore darà forza al suo popolo; il Signore benedirà il suo popolo donandogli pace" (Salmo 29:11). Gesù dichiara: "Vi lascio pace; vi do la mia pace ... Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti" (Giovanni 14:27). Nella Sacra Scrittura leggiamo ancora: "E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù" (Filippesi 4:7). Oggi abbiamo la necessità di realizzare la pace di Cristo. Non concentriamoci sulle nostre paure e preoccupazioni, ma mettiamo la nostra fiducia nel Signore e fede nella Sua Parola. La Bibbia afferma che: "La pace regni nei vostri cuori" (Colossesi 2:15). Oggi, anche se iniziamo questa giornata con tante preoccupazioni e problemi da affrontare, possiamo realizzare per grazia mediante la fede la pace di Dio nella nostra vita e per la nostra vita. Caro lettore, non lasciarti vincere dalla paura, ma arrenditi al Signore ed Egli ti darà la Sua pace che sarà conservata nel tuo cuore.

Allora gli domandarono: «Chi sei tu?» Gesù rispose loro: «Sono per l'appunto quel che vi dico». (Giovanni 8:25)

IN CRISTO

Gesù era continuamente sotto pressione. Le sue giornate erano gravate da richieste estenuanti. Aveva di rado del tempo per Sé ed era sempre interrotto. Veniva ripetutamente frainteso, criticato, ridicolizzato. Costantemente sotto pressione, eppure, in pace, sempre sereno. Una grande parte di stress nasce dal nascondersi dietro maschere, vivere una vita doppia, fingere con gli altri e voler essere chi non siamo. L'insicurezza genera pressione nelle nostre vite; quando siamo insicuri ci sentiamo costretti a recitare una parte e a conformarci. Stabiliamo standard non realistici e, pur lavorando accanitamente, non riusciamo a raggiungerli. Che cosa fare? Devi innanzitutto sapere chi sei per la grazia di Dio e che appartieni a Lui. Sei un Figliolo di Dio redento, vivo non per caso, ma per uno scopo; sei amato teneramente e accettato pienamente da Dio. Egli ha un piano per la tua vita; dunque tu sei prezioso ai Suoi occhi. Per superare lo stress devi sapere chi sei in Cristo e vivere sempre e solamente per la Sua gloria perché Gesù possa essere conosciuto, onorato e glorificato.

...una larga porta mi si è aperta a un lavoro efficace, e vi sono molti avversari. (1° Corinzi 16:9)

CHE COSA VEDI?

Un giorno la Camera dl Commercio di una piccola città invitò un uomo di affari di successo a tenere un discorso. L'economia locale andava male, le persone erano scoraggiate, quindi il suo compito era di motivarli. L'uomo prese un foglio bianco e disegnò un punto rosso al centro. "Che cosa vedete?", chiese all'uditorio. La risposta fu sempre la stessa: "Vedo un punto rosso". "Vi è sfuggita la cosa più importante: replicò l'oratore, non avete notato di foglio di carte". Poi continuò spiegando che nella vita spesso siamo distratti da esperienze o fallimenti piccoli come quel punto rosso. Questi ci impediscono di vedere le benedizioni e i successi, ben più importanti delle delusioni che cercano di monopolizzare la nostra attenzione e prosciugare le nostre energie. Paolo scrisse: "Una larga porla mi si è aperta ad un lavoro efficace, e vi sono molti avversari". Paolo non negò la realtà dell'opposizione che stava affrontando, ma scelse di focalizzare la sua attenzione sull'opportunità che gli si era presentata. Che cosa vedi? Gli "avversari" o "la larga porta aperta?"

...difendete la causa della vedova! (Isaia 1:17)

AIUTA GLI ALTRI

Ai tempi dei Nuovo Testamento la società non aveva un sistema assistenziale. Ecco perché l'apostolo Giacomo scrisse: "La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove" (Giacomo 1:27). Questo potrebbe essere il tipo di servizio che stavi cercando! L'unica qualifica di cui hai bisogno è il ricordo di come ci si sente ad essere "lasciati fuori" e la compassione, per "fare qualcosa al riguardo". Dio esige che i credenti manifestino sensibilità e siano d'aiuto per i più deboli nella società, come possono essere le vedove. Chi scrive è cresciuto senza il papà perché è rimasto orfano nei primi mesi di vita. Le vedove sono persone molto deboli e soggette allo scoraggiamento perché vivono una condizione molto difficile da ogni punto di vista. Il credente che si dispone ad aiutare le vedove è certamente approvato da Dio e quello che fa sarà molto apprezzato da chi ne riceve i benefici. Caro lettore, desideri dare il tuo contributo per il bene degli altri? Individua i credenti più deboli, sii per loro un incoraggiamento e per certo il Signore sarà onorato dal tuo servizio.

Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi con i cibi del re e con il vino... (Daniele 1:8)

CONVINZIONI PROFONDE

Qual era il problema di Daniele? Che cosa c'era di sbagliato nel mangiare i cibi migliori del paese? La maggior parte delle persone viveva con una dieta povera. Daniele avrebbe avuto la possibilità di mangiare letteralmente da re. Perché scegliere la linea dura? Se scaviamo in profondità in quella realtà culturale, vediamo che in gioco c'era molto di più di semplice cibo. I banchetti babilonesi erano sempre in onore delle divinità. Quindi, sedersi a mangiare non significava soltanto pranzare; era un atto di adorazione. Quel cibo era stato precedentemente sacrificato ad una divinità pagana. Per un giovane ebreo che prendeva sul serio la sua fede in Dio, partecipare avrebbe significato compromettere la propria identità. Mangiando i loro cibi, avrebbe adorato le loro divinità. E per Daniele era decisamente troppo. Non scopri le tue convinzioni quando sei sotto pressione, le stabilisci prima; è sei periodi favorevoli che decidi ciò che farai o non farai nei momenti difficili: "Come potrà il giovane rendere pura la sua via? Badando ad essa mediante la tua parola. Ho conservato la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te" (Salmo 119:9, 11).

...cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. (Giovanni 5:30)

LA VOLONTÀ DI DIO

Gesù non cercò di compiacere tutti; dunque non ti sembra folle voler fare qualcosa che nemmeno il Figlio di Dio ha fatto? Per Gesù era ben chiaro: "Io voglio piacere al Padre, punto!" E Dio Padre rispose: "Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto" (Matteo 317). Perdendo di vista a chi stai cercando di compiacere, cederai sempre a queste tre cose: Critica: perché sei troppo preoccupato di quello che gli altri pensano dì te. Competitività: perché hai paura che qualcuno ti scavalchi. Conflittualità: perché ti senti minacciato da chiunque sia in disaccordo con te. Gesù disse: "Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più" (Matteo 6:33). Mantenendo io sguardo fisso sulla volontà di Dio, semplifichi la tua vita! Farai sempre la cosa giusta, quella che piace a Lui, senza preoccuparti di ciò che gli altri, chiunque essi siano, pensano. Costi quel che costi, impegnati a fare con tutto il cuore la "volontà di colui che ti ha salvato" così come Gesù faceva "la volontà di colui che lo aveva mandato"!

...io vi darò riposo. (Matteo 11:28)

IL VERO RIPOSO

Se il carico che porti è troppo pesante per te, allora non viene da Gesù. Forse te lo hanno dato altri, o tu stesso te lo sei accollato, ma Gesù non ne è responsabile: "Venite a me voi tutti che siete affaticati ed oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero (Matteo 11:28-30). Avrai pace nel cuore soltanto nella misura in cui sviluppi una relazione con "il Principe della Pace". Gesù non ha detto: "Venite a me e vi darò più colpa, più pesi, più stress e più preoccupazioni"; questo però sembra essere l'insegnamento di molte persone religiose! Soltanto Gesù può trasformare il tuo stile di vita, da una vita piena di stress ad una ricca di soddisfazioni. La principale causa di stress è vivere separati da Dio, lontani dal nostro Creatore; è voler fare a modo nostro, eleggendo noi stessi a nostro Dio. Affida ogni tua preoccupazione al Signore, confida in Lui con tutto il cuore e per certo Egli si prenderà cura di te.

...ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. (Filippesi 4:11)

IMPARA AD ESSERE CONTENTO

L'insoddisfazione è una trappola che può legarti e rubare la tua gioia e la tua realizzazione. Questo è il motivo per il quale la Bibbia dice che dobbiamo imparare a essere contenenti "nello stato in cui ci troviamo". L'idea che una macchina più grande o una casa più grande o uno stipendio più elevato possano portarti contentezza è un mito. Ci sarà sempre qualcosa "di più grande e di migliore" là fuori. Ci saranno sempre persone che avranno più di te e cosi tu non sarai mai in grado di fermarti da questa corsa. Questo non implica che tu debba essere soddisfatto rimanendo intrappolato nei debiti o in abitudini distruttive o stabilirti in un posto per compiacimento e mediocrità senza adempiere la chiamata che Dio fa alla tua vita. Niente affatto! Contentezza significa non invidiare la posizione di qualcun altro o i suoi possedimenti. La tua sicurezza dovrebbe basarsi su chi sei in Cristo, non su i tuoi beni materiali in modo da poter affermare: "So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza, lo posso ogni cosa in colui che mi fortifica" (Filippesi 4:12, 13).

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