Una buona notizia da un paese lontano è come acqua fresca a una persona stanca e assetata. (Proverbi 25:25)
UNA BUONA NOTIZIA
È certamente desiderio di tutti ricevere delle buone notizie. Purtroppo, invece, spesso vi sono cattive notizie. I media ci tartassano di notizie brutte; informazioni che ci giungono riguardo quello che avviene nel mondo e intorno a noi; questo non fa che allarmarci e spaventarci. Quello che preoccupa maggiormente è che le prospettive future non sono per nulla incoraggianti. Nel momento in cui ci giunge una notizia che riguarda la nostra vita o i nostri cari, la preoccupazione e i dispiaceri aumentano, se poi si riferisce ad un evento grave, scivoliamo facilmente nella disperazione. In un mondo costellato da tante cattive notizie, c'è una buona notizia? Sì, l'Evangelo. La parola Evangelo, significa letteralmente "Buona Novella". Questa è la buona notizia per la tua vita. Forse da tanto tempo stai aspettando qualcuno che ti comunichi una buona notizia e le tue speranze di riceverla sono svanite. Gesù è venuto sulla terra per morire al tuo posto, per i tuoi peccati, per donarti la salvezza, per operare in modo meraviglioso nella tua vita e donarti pace al cuore. Lascia che Lui operi in te e tu riceverai la miglior notizia della tua vita.
Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?» (Giovanni 11:40)
CREDERE IN GESÙ
Vedere per credere o credere per vedere? Questa frase non è soltanto un modo di dire, ma una domanda molto importante. Generalmente, quando si entra nel terreno del soprannaturale, la prima esigenza che si ha è quella di aiutare la sua natura umana con l'utilizzo di almeno tre sensi: la vista, l'udito e il tatto. Chi pensa che per credere in Dio sia prima necessario vedere, per poi convincersi, commette un grosso errore, perché manca di una caratteristica indispensabile che Dio richiede a tutti coloro che si rivolgono a Lui, la fede: "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano". Il principio stabilito da Dio è l'opposto di quello dell'uomo: prima l'uomo deve credere per fede nella Persona e nell'opera di Cristo Gesù il Signore, per quella fede che si riceve dall'ascolto dell'Evangelo, poi vede l'opera di Dio compiersi in modo meraviglioso nella sua vita. Non invertire i principi stabiliti da Dio, ma rivolgiti a Lui con fede, con un cuore sincero, con il desiderio e la preghiera che Egli operi nella tua vita, allora tu vedrai la gloria di Dio.
In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. (Giovanni 5:24)
OTTENERE VITA ETERNA
A chi desidera sapere come ottenere la vita eterna, la Scrittura fornisce la risposta. Gesù ha detto: "Io sono la Via, la Verità e la Vita, nessuno viene al Padre se non per mezzo di me". La salvezza dell'anima, la vita eterna, non può essere ottenuta in nessun altro modo, se non tramite Cristo Gesù il Signore, che disse: "Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza". Tanta gente, oggi più che mai, è perplessa, perché confusa dalle molte, troppe religioni; questo causa disorientamento e dubbi. Sono sempre di più coloro che si domandano: Ci sono così tante religioni, qual è dunque quella giusta? Quale chiesa è nella verità? L'uomo può trovare la risposta sicura soltanto nella Sacra Bibbia, la Parola di Dio. La via per ottenere la vita eterna non è la via di una religione, per quanto antica possa essere; non è neppure la via di un'organizzazione, per quanto imponente possa essere; o la via di una chiesa, per quanto attraente possa essere; o la via tracciata da un uomo, per quanto eloquente e capace possa essere, ma, unicamente credendo ed accettando Cristo Gesù quale personale Salvatore e Signore nel proprio cuore.
...Giacobbe chiamò quel luogo Peniel, perché disse: «Ho visto Dio faccia a faccia e la mia vita è stata risparmiata». (Genesi 32:30)
DIO CI CAMBIA
L'uomo, a causa del peccato, vive lontano da Dio, privo della sua presenza ed eternamente perduto. Nessuna opera umana, qualunque essa sia, può cambiare questa condizione. Solo Dio può farlo! Come? Accettando il sacrificio che Gesù ha compiuto sulla croce, quando per fede ci accostiamo a Lui, Egli ci salva, ci fa figli suoi, cambia la nostra natura spirituale e ci dona la vita eterna. Solo successivamente, potranno cambiare tutti quegli aspetti della nostra vita, del nostro carattere che a Lui non piacciono e che fanno di noi persone insoddisfatte, infelici e vuote. Il verso di oggi ci dice che Dio cambiò Giacobbe, il quale aveva bisogno del tocco di Dio nella sua vita. Egli, dice La Scrittura "che lottò con l'angelo" e vinse perché si era arreso a Dio. Aveva visto, concretamente, in modo tangibile, l'opera del Signore nella e sulla sua vita. Nessuno resta lo stesso di prima dopo che ha un incontro personale con Dio, per la fede in Cristo Gesù e quell'opera continuerà in noi ogni giorno, è scritto: "Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù".
Così dicano i riscattati del Signore, ch'egli liberò dalla mano dell'avversario. (Salmo 107:2)
DIO RISCATTA
Dio è Colui che dona sempre una ulteriore possibilità per redimerci, per riscattare, rialzare la nostra vita. Vi è una prima volta quando l'uomo, in accoglimento dell'invito a ricevere la sua grazia, che egli viene perdonato e lavato dai suoi peccati grazie al sangue di Gesù. Ma, a motivo della nostra fragilità e debole natura umana, veniamo meno ancora. Ogni volta che ciò accade, possiamo andare pentiti a Lui, certi e sicuri che troveremo ancora le sue braccia paterne ad accoglierci e stringerci a Sé. Giona disubbidì al Signore, fuggì lontano da Lui, subì le conseguenze delle sue scelte fino ritrovarsi inghiottito da un grosso pesce, e La Bibbia ci dice che egli gridò a Dio in quella tremenda circostanza, e sarà lui stesso successivamente a glorificare e ringraziare il Signore per come Il Signore aveva udito il suo grido e lo aveva liberato da morte certa. Sapeva che non lo avrebbe meritato, ma sapeva altresì che Dio è Colui che accoglie sempre chi si ravvede e riconosce il proprio peccato. Dio è pronto ancora oggi a fare lo stesso con ciascuno di noi, riceviamo la sua grazia e il suo amore e ringraziamoLo di vero cuore.
«Fermatevi», ... «e riconoscete che io sono Dio». (Salmo 46:10)
TRASCORRI DEL TEMPO DA SOLO CON DIO
Dio ci parla; lo fa in qualsiasi momento, lo fa in molti modi, ma soprattutto per mezzo della Sua Parola. Spesso però ciò che Egli dice viene oscurato dalle preoccupazioni, impegni e responsabilità della vita. Il verso di oggi è ancora una volta un messaggio da parte del Signore il quale dice: "Fermatevi, e riconoscete che io sono Dio". Nella calma, quando la nostra mente e il nostro cuore si prendono il giusto tempo per ascoltare Dio, la sua voce è più chiara al nostro cuore. Non cadiamo nella trappola di pensare che Dio sia soddisfatto se il nostro tempo è completamente saturo di impegni. Disimpegnarsi significa fare silenzio davanti al Signore, avere quel tempo di conversazione celestiale, durante il quale ascoltiamo più che parlare. Ed il silenzio richiede a volte quella necessaria solitudine con Dio. Restando in calma attesa al cospetto di Dio, il nostro orecchio spirituale diverrà sempre più sensibile per udire la Sua voce. Tra i mille impegni di questa giornata, e prima di affrontarli da solo, fermati, trova prima il tempo di stare ai piedi del Signore, "riconoscilo in tutte le tue vie ed Egli appagherà i desideri del tuo cuore"
Infatti così parla il Signore...«Io sono il Signore e non ce n'è alcun altro». (Isaia 45:18)
UN SOLO DIO
L'enorme varietà di religioni presenti nella società odierna produce nella mente dell'uomo una sempre più confusione. Dinanzi a questa realtà le reazioni sono diverse. Alcuni si aggrappano a quanto la tradizione gli ha tramandato, mentre altri non credono nell'esistenza di Dio. Tutto questo infonde nel cuore dell'uomo quell'incertezza che si perpetua nel tempo: "Esiste Dio?" Qual è il vero Dio? L'uomo trova il vero ed unico Dio soltanto nella Sacra Scrittura. La Parola di Dio rivela l'esistenza di un solo ed unico Dio: "Io sono il Signore e non ve n'è alcun altro". Prima di tutto Dio si rivela quale unico Creatore: "Io sono il Signore che ha fatto tutte le cose senza che vi fosse alcuno con me". In secondo luogo Dio si rivela quale unico Dio: "Io sono il primo e l'ultimo, e fuori di me non v'è Dio", questa stessa identità è attribuita a Gesù Cristo nel Nuovo Testamento. Infine, Dio si rivela quale unico Salvatore: "Io sono il Signore e fuori di me non v'è Salvatore". L'uomo troverà unicamente la salvezza se crede nell'unico vero Dio. Caro lettore, il Signore rivelatosi nella Bibbia sarà il tuo Unico Salvatore, se tu credi e lo invochi.
Il suo padrone vide che il Signore era con lui e che il Signore gli faceva prosperare nelle mani tutto ciò che intraprendeva. (Genesi 39:3)
LA FEDELTÀ PREMIATA
La Parola di Dio ci presenta uomini vissuti in svariate epoche la cui vita è per noi un esempio e un monito. Da Giuseppe, figlio di Giacobbe, riceviamo molti insegnamenti riguardo all'agire di Dio nella vita degli uomini. La Parola di Dio evidenzia le sue sofferenze quando, odiato dai fratelli, viene gettato in una cisterna per poi essere venduto come schiavo, quando accusato ingiustamente viene relegato in una prigione, ma queste tristi esperienze sono scandite da una semplice frase che dà senso a quanto stava vivendo: "Il Signore era con lui". Le difficoltà che noi affrontiamo sono certamente diverse da quelle di Giuseppe ma ci accomuna la sofferenza che ci arrecano e la sicurezza e consolazione che derivano dalla presenza del Signore nella nostra vita. Quanto sono preziose per il nostro cuore le parole di Gesù che ci dice: "Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine dell'età presente". Quale sicurezza deriva dal sapere che la nostra vita è nelle Sue mani dalle quali nessuno potrà mai rapirci. Il nostro cuore può riposare fiducioso su queste promesse perché fedele è Colui che ha fatto le promesse. Dio ti benedica.
Ed egli disse loro: «Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco». Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. (Marco 6:31)
VIVI UNA VITA EQUILIBRATA
La Bibbia dice: "I giorni dei nostri anni arrivano a settant'anni; o, per i più forti, a ottant'anni; e quel che ne fa l'orgoglio, non è che travaglio e vanità perché passa presto, e noi ce ne voliam via." (Salmo 90:10. Sembrano tanti anni, ma col passare del tempo ci accorgiamo che scorrono veloci, durano un attimo e ci ritroviamo alla fine di essi come "un soffio, un vapore". Inoltre, è scritto che la vita dell'uomo è come il fiore dell'erba, la mattina esso è, e la sera è gettato via. Dobbiamo dunque usare con saggezza il tempo che Dio ci concede di vivere su questa terra e dare ad esso le giuste priorità. La prima di esse è dare il cuore a Cristo e permettere che Dio possa sviluppare in noi un carattere cristiano. È un errore pensare che essere sempre di corsa ci faccia acquistare più tempo. Non lo fa; anzi, correre ci affanna maggiormente e aumenta in noi ansia e preoccupazione. In che modo allora evitare tutto questo? Ascoltare il consiglio di Gesù letto nel verso di oggi. Andare "in disparte con Lui" e trovare quel riposo dell'anima ai piedi Suoi, lasciare a Lui ogni peso e ansietà.
...le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. (Giovanni 5:19)
IL PADRE E IL FIGLIO
Gesù agiva sempre in perfetta armonia con il Padre. Il brano in cui tutti erano distrutti e disperati per la morte di Lazzaro presenta la calma di Gesù e la Sua fiducia nel Padre: "Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio" (Giovanni 11:4). Gesù dimorava del continuo con il Padre. Egli fin dall'alba si poneva in preghiera e comunicava con il Suo Padre, anche durante le ore della notte quando tutti dormivano, estraniandosi dalle continue richieste della folla, al fine di essere certo di compiere la volontà di Dio. Pensi realmente che il Signore desideri la stessa cosa anche per te? Assolutamente sì! Un tale stile di vita è promesso, non garantito, infatti, ha un prezzo. Sei pronto a pagarlo? Giovanni scrive: "Quel che abbiamo visto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché voi pure siate in comunione con noi; e la nostra comunione è con il Padre e con il Figlio suo, Gesù Cristo" (1° Giovanni 1:3). Soltanto quando avrai vissuto alla presenza di Dio e avrai "visto e udito", allora sarai in grado di parlare di Gesù in modo tale che le persone stesse vorranno ascoltarti.
Altro...
...la parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata. (Ebrei 4:2)
FEDE NELLA PAROLA DI DIO
Tanti sono quelli oggi che almeno una volta hanno letto la Bibbia, alcuni l'hanno fatto in più di un'occasione, altri la leggono regolarmente. Può accadere però, che ciò non giovi a nulla e che nessun beneficio sia realizzato da coloro che la leggono. Il verso di oggi ci evidenzia quale è la ragione per cui non vi sia alcun giovamento dalla lettura della Parola di Dio: ciò accade quando non la si riceve e non la sia "assimila" per fede. Chi si accosta a Dio "deve credere che Egli è e che premia coloro che Lo cercano". I benefici promessi dalla Parola di Dio sono possibili quando c'è la giusta attitudine del cuore nell'accostarsi ad Essa; cioè piena fiducia certa nel Suo potere, saggezza e bontà. Dio ci aiuti ogni giorno e ci faccia comprendere quanto sia importante non fare della Sua Parola qualcosa da leggere con superficialità, indifferenza o incredulità; ma che facciamo di essa la guida per la nostra vita, il messaggio di Dio per il nostro cuore. Permettiamo ancora alla Parola di Dio di modellare l'intero essere nostro, secondo quanto Dio desidera e vuole compiere in noi in nostro favore.
Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il Signore li aveva rallegrati... (Esdra 6:22)
LA GIOIA DEL SIGNORE
La festa degli Azzimi prevedeva il divieto assoluto di mangiare pane lievitato, ma anche soltanto di tenere del lievito in casa per sette giorni. Nella Scrittura, il lievito, agente di fermentazione, è sempre considerato come un simbolo della corruzione, del male me del peccato. Chi ha sperimentato la gioia della salvezza è pronto a gioire sperimentando la gioia della santificazione. Troppo spesso la santificazione viene considerata un aspetto triste del cristianesimo: la separazione dal mondo, le rinunce vengono viste come qualcosa di spiacevole. Se amiamo davvero il Signore non ci sarà tristezza nel nostro cuore nell'allontanarci da ciò che a Lui non piace e non ci sarà rimpianto nel rinunciare a ciò che Dio non desidera per noi. Se il Signore ci chiede di rinunciare a qualcosa è perché desidera darci qualcosa di meglio. Egli non ci impoverisce mai! Santifichiamoci con gioia: è bello separarsi dal peccato per consacrarsi al Signore. È bello santificarsi, perché ci permette di assomigliare sempre di più a Gesù. Gusteremo allora la gioia del Signore, la pace che va oltre le circostanze avverse della vita.
Ed egli disse loro: «Perché siete turbati? E perché sorgono dubbi nel vostro cuore? (Luca 24:38)
NON DUBITARE
I discepoli si ritrovarono insieme dopo la morte di Gesù sulla croce. Erano scoraggiati, il loro cuore deluso, le loro speranze non più certe. Il loro stare insieme non aveva più lo stesso significato come quando Gesù era in mezzo a loro, perché ciò che da senso alla vita è la presenza di Cristo nel nostro cuore. Ma avvenne che, mentre si trovavano in questo stato di turbamento, Gesù si presentò vivente in mezzo a loro, e lo fa proprio con questa domanda: "Perché sorgono dubbi nel vostro cuore?" Ma dopo aver così parlato, Egli fa di più, e per fugare, debellare ogni dubbio, la loro paura, l'incertezza; li invita a guardare le Sue mani e i Suoi piedi, in altre parole a non guardare ai loro problemi ma a ciò che Egli ha compiuto sulla croce per loro. Egli li invita, inoltre, a toccare con mano. L'opera di Cristo non è immaginaria, ma puoi realmente sperimentare nella tua vita il tocco della Sua mano, la reale certezza della vita eterna, il tangibile aiuto che Egli è pronto a darti in ogni situazione difficile. Non farti sopraffare dai dubbi, credi nel Signore Gesù e sperimenta la grazia e l'amore che Lui vuole donarti.
...Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio! (Isaia 43:1)
TU APPARTIENI A DIO
Quando Dio, per mezzo della fede nel Suo Figliuolo Gesù, redime l'anima nostra, noi apparteniamo a Lui, siamo Suoi e quindi oggetto delle sue cure e della sua protezione. Nella Bibbia si racconta la storia del re Baldassar; egli "...fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi, mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che si portassero i vasi d'oro e d'argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal Tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere" (Daniele 5:1-2). Ogni suo bene fu riservato a persone a lui care, le quali ebbero in quella circostanza il privilegio di gustare le cose migliori. Probabilmente non stai affrontando situazioni facili, prove e difficoltà investono la tua vita, la tua famiglia; ma sappi che, se credi in Cristo Egli ti riscatterà, apparterai a Lui, sei prezioso agli occhi suoi. Dio sarà con te nei momenti difficili, ti sosterrà, non permetterà che la tua vita vacilli e sia sopraffatta dalle prove. Non temere dunque, se Dio "è per noi" dice l'apostolo Paolo, "chi sarà contro di noi?".