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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti. (Giacomo 1:4)

CRESCERE ATTRAVERSO LE PROVE DELLA VITA

L'apostolo Giacomo scrive: "Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza, e la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti...". In questo testo vengono evidenziate alcune importanti verità: Innanzitutto che la nostra fede si fortifica quando è messa alla prova. Non conoscerai mai la forza della tua fede fino a che non sentirai il soffio della tempesta. Ma in essa, Dio ti darà saggezza per gestire la prova. Dio non sempre risponde ai nostri perché, ma è sempre pronto ad ascoltare il grido del cuore e dare forza a chi si affida a Lui. Chiediamogli allora come possiamo affrontare le prove della vita certi e sicuri che "tutto coopera al bene per quelli che amano Dio". Quando Dio ci dona la Sua saggezza, la nostra prima risposta sarà: "Parla, poiché il tuo servo ti ascolta". (1 Samuele 3:10). In conclusione, non sempre comprendiamo la ragione per la quale ci accadono diverse prove, ma chi ha fatto di Cristo il proprio Salvatore, le affronterà con il suo aiuto e sostegno.

Chi crede nel figlio ha vita eterna... (Giovanni 3:36)

SCEGLI CRISTO

Non importa quante scelte sbagliate hai fatto in passato, puoi essere riscattato facendone una giusta: scegliendo di arrendere la tua vita a Cristo e seguirLo. Quando Gesù fu crocifisso, due malfattori lo furono con Lui. Quelle due croci simboleggiano uno dei più grandi doni di Dio, il dono della scelta. Essi avevano molto in comune: condannati dallo stesso sistema, condannati alla stessa morte, circondati dalla stessa folla ed ugualmente vicini a Cristo. Entrambi inizialmente schernivano Gesù, ma uno di loro cambiò e disse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel Tuo regno". Ci sono momenti in cui Dio permette situazioni che ci spaventano, e momenti dove manda le Sue benedizioni per attrarci. A volte, però, Dio non manda nient'altro che silenzio, poiché ci onora con la libertà di scegliere dove vogliamo passare l'eternità. Non c'è mai stato dato un privilegio più grande, se non quello della scelta. Pensa al ladro che si pentì. Benché sappiamo poco di lui, conosciamo che alla fine, tutte le sue scelte sbagliate furono riscattate da una singola scelta buona. Scelse Cristo!". Puoi anche tu fare la stessa scelta oggi.

...io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo. (Filippesi 3:8)

DARSI COMPLETAMENTE A DIO

Per l'apostolo Paolo, darsi completamente a Dio significò la perdita di ogni bene terreno. Per altri può significare più semplicemente la rinuncia di qualcosa che, agli occhi di Dio è peccato. Nella Bibbia si parla di Giobbe, egli perse tutto ciò che aveva, ma in quel frangente però, sì rese conto di poter essere spogliato delle cose terrene, ma non di quelle eterne; spogliato della sua salute, degli amici, della fama, ma non del suo amore per Dio e della fede in Lui. Queste cose sopravvivono agli attacchi della vita. "Allora Giobbe si prostrò a terra e adorò". La vera adorazione nasce nel profondo del cuore di chi ama il Signore, indipendentemente dalle circostanze della vita. Possiamo ancora considerare Abramo, il quale fu disposto ad offrire finanche suo figlio a Dio quando gli venne chiesto, cosa che Dio poi non permise più, ma era chiaro l'amore suo per il Signore, Dio non voleva il sangue di Isacco; voleva sapere se ci fosse qualcosa che Abramo amava più di Dio. Oggi che cosa chiede Dio a ciascuno di noi, nulla di più del nostro cuore, del nostro totale abbandono, della nostra vita nelle sue mani, affinché Egli possa colmarci di ogni suo bene.

Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito, ma la bocca degli empi è piena di perversità. (Proverbi 10:32)

DAL CUORE ESCONO PAROLE

Dio conosce ed è attento ad ogni dettaglio della nostra vita. Egli ascolta ogni parola della nostra bocca, in quanto con la bocca si esprime ciò che vi è nel cuore. La Bibbia dice: "Infatti le vie dell'uomo stanno davanti agli occhi del Signore, egli osserva tutti i suoi sentieri" (Proverbi 5:21). Gesù dichiarò: "Ma non c'è niente di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Perciò tutto quello che avete detto nelle tenebre sarà udito nella luce, e quel che avete detto all'orecchio nelle stanze interne sarà proclamato sui tetti" (Luca 12:2-3). Consideriamo con attenzione le parole di questa verità: "Il cuore del giusto medita la sua risposta, ma la bocca degli empi sgorga cose malvagie" (Proverbi 15:28). "Le labbra del giusto conoscono ciò che è gradito, ma la bocca degli empi è piena di perversità" (Proverbi 10:32). Il Signore, attraverso la sua Parola, ci dice che una persona saggia penserà prima di parlare, perché si rende conto che ogni parola ha una conseguenza. Inoltre, attesta che una persona giusta sa automaticamente cos'è accettabile e si ricorda che Dio ascolta ogni parola.

Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d'Israele, ed erano dodici, secondo i loro nomi; erano incise come dei sigilli; ciascuna con il nome di una delle dodici tribù. (Esodo 39:14)

LA BELLEZZA DEI PARAMENTI SACRI

Quando osserviamo il pettorale indossato dal sommo sacerdote d'Israele, vediamo quanto siamo preziosi agli occhi di Dio. Mentre esaminiamo il pettorale, vediamo qualcosa di meraviglioso riguardo al modo in cui il Signore ci vede. Ci sono dodici pietre sopra di esso, ognuna con il nome di una delle dodici tribù. E poiché Gesù è il nostro Sommo Sacerdote, guardiamo a questo paramento e vediamo cosa possiamo imparare. Queste erano pietre preziose e non sassi comuni. Per rappresentarci, Lui scelse le gemme più care, rare e preziose come lo zaffiro, il topazio, lo smeraldo, I'ametista, il diamante, ecc... La Bibbia dice che tu sei "prezioso" agli Dio (Isaia 43:3). Dice anche che tu sei stato redento con il sangue "prezioso" di Gesù (1 Pietro 1:19). Come si stabilisce il valore di qualcosa? Dal prezzo che qualcuno è disposto a pagare per ciò. Quindi ecco una verità che dobbiamo afferrare: pur essendo dei peccatori, Dio ci ama cosi tanto che ha mandato Il Suo Figliuolo Gesù per redimerci. Finche tu confidi in Cristo, il tuo valore agli occhi di Dio non diminuirà mai. perché Dio pensa che tu sia prezioso? Perché in ogni momento Lui ti vede "in Cristo".

Egli renderà ancora il sorriso alla tua bocca, sulle tue labbra metterà canti d'esultanza. (Giobbe 8:21)

SUPERARE LE DIFFICOLTÀ

A volte, quando il cuore è spezzato, la guarigione precede la risposta. È preferibile camminare con Dio nell'oscurità piuttosto che da soli nella luce. Giobbe probabilmente non ha mai compreso appieno tutte le perdite subite e il motivo di tanta sofferenza, ma arrivò il momento in cui guardandosi indietro poté affermare con fiducia: "Egli renderà ancora il sorriso alla tua bocca, sulle tue labbra metterà canti d'esultanza". Questa promessa di Dio e anche per te! Sappi che tutto all'infuori di Dio ti deluderà". Per ogni situazione difficile che affronti nella vita, Dio ha grazia a sufficienza per fartela superare. Per ogni bisogno, Lui ha un aiuto, per ogni problema, Lui ha una risposta, per ogni ferita, Lui ha la cura. In Geremia è scritto: "Non c'è nulla di troppo difficile per te" (Geremia 32:17). Dio desidera occasioni per mostrare ciò che può fare per te quando Gli dai fiducia. Non sei contento che la bontà e la grazia di Dio si fondino sul Suo carattere e non sul tuo? Se vuoi essere liberato, guarda in alto. Quindi la parola per ciascuno di noi oggi è: per la grazia di Dio, supereremo questi momenti difficili.

In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io... (Giovanni 14:12)

SERVI IL SIGNORE

È stato nell'ascoltare i pianti di un popolo schiavo che Mosè scoprì la sua chiamata. Ezechiele scrisse: "Giunsi da quelli che erano deportati e mi fermai dove essi abitavano; e là abitai sette giorni, triste e silenzioso, in mezzo a loro. Dopo sette giorni, la parola del Signore mi fu rivolta" (Ezechiele 3:15-16). Se vuoi scoprire la tua chiamata, inizia a pregare per le situazioni che ti creano profondi problemi. Quando crediamo in Cristo e mettiamo la nostra vita nelle sue mani, Egli si servirà di noi per annunciare l'Evangelo e per essere utili a Lui. Ciò non accade perché il Signore ci costringe a farlo, ma solo quando siamo noi stessi a disporci per Lui. Fai in modo che il tuo cuore venga reso sensibile e continua a pregare. Quando Gesù chiamò i suoi discepoli, Egli scelse persone con origini diverse: un dottore, un dipendente del governo, un gruppo di pescatori. Ciò che Egli chiese loro era di seguirlo, poi sarebbe stato Lui a renderli capaci e idonei al servizio che gli avrebbe affidato. Gusterai una grande benedizione il giorno in cui saprai di essere uno strumento nelle mani di Dio.

Gesù, rispondendo, disse: «I dieci non sono stati tutti purificati? Dove sono gli altri nove? (Luca 17:17)

SII GRATO AL SIGNORE

Un giorno Gesù guarì dieci uomini dalla lebbra, malattia mortale a quel tempo, perché non si conoscevano cure. Sorprendentemente, solo uno di quei dieci si ricordò di tornare a ringraziarlo. Qual è la storia degli altri nove? Erano troppo impegnati o presi da altre cose e si erano dimenticati? Forse pensavano che la loro guarigione non sarebbe durata, cosi preferirono aspettare prima di annunciarla? O magari temevano che Gesù volesse qualcosa in cambio, che non volevano o non potevano dare? Erano troppo concentrati su loro stessi e troppo arroganti per tornare a ringraziare Gesù? Forse pensavano che col tempo sarebbero guariti da soli, in fondo, essere grati significa ammettere di essere bisognosi. Uno degli insegnamenti di questo episodio è che spesso la maggioranza delle persone non sono grate a Dio. Nessuno di noi sia così. Sia invece ciascuno grato a Dio per Gesù, per la salvezza che Egli ci ha acquistata morendo sulla croce. "Celebrate il Signore, perché egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno!" Non lasciar passare nemmeno un giorno senza ricordare la bontà dì Dio per te e senza ringrazialo per questo.

Il Signore gli disse: «Che cos'è quello che hai in mano?» Egli rispose: «Un bastone». (Esodo 4:2)

CON LE TUE POCHE RISORSE

Quando Dio chiamò Mosè, una delle prime domande che Egli gli fece fu: "Che cos'è quello che hai in mano?" Mosè stava tenendo in mano il suo bastone da pastore, quello che usava tutti i giorni per condurre e proteggere le sue pecore. Dio però aveva un piano diverso e più grande! Egli Io usò per dividere II Mar Rosso e condurre Israele nella Terra Promessa. Quando Dio ti chiede "Che cos'è quello che hai in mano?" Egli sa che non hai forze, capacità, risorse umane. Nessuno può ottenere salvezza senza l'opera di Cristo, nessuno può andare al Padre se non per quell'Unica Via: Gesù, mediatore tra Dio e l'uomo. Quante volte, nonostante la nostra esperienza, le nostre capacità umane, l'impegno che mettiamo nelle cose, eppure non riusciamo a raggiungere i traguardi prefissati? Quante volte siamo delusi, insoddisfatti, tristi, senza pace? Realizziamo in quei frangenti che, nonostante gli sforzi, restiamo al punto di partenza. Vai a Gesù come sei, non ha importanza se hai poco. Affida la tua vita al Signore, e così come Mosè, che con solo il suo bastone riuscì in grandi imprese, allo stesso modo tu, riuscirai quando permetterai al Signore di agire nella tua vita.

Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù. (Filippesi 2:5)

AVERE LA GIUSTA ATTITUDINE

Una delle cose che riguarda la vita di ciascuno è che ognuno deve e può decidere come comportarsi. La cosa eccezionale è che abbiamo una scelta ogni giorno riguardo al nostro comportamento che decidiamo di avere. Non possiamo cambiare il nostro passato, non possiamo cambiare il fatto che le persone si comportino in certi modi, non possiamo cambiare ciò che è inevitabile. L'unica cosa che possiamo fare è decidere come, a livello personale, ci comportiamo. Siamo responsabili dei nostri comportamenti." Paolo scrive: "Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù." Significa agire nel modo e con lo stesso sentimento con il quale Gesù ha agito; sempre con amore, compassione, umiltà. Egli era sempre pronto a servire, anziché a essere servito. Quindi se, analizzando la nostra vita, notiamo che non sempre essa ha rispecchiato il carattere e l'esempio di Cristo, decidiamo da questo momento in poi di affidarci al Signore, chiediamogli di cambiare il nostro cuore e mettere in noi lo stesso sentimento che è stato nel Suo Figliuolo Gesù. La nostra vita sarà gradita a Lui e ciò appagherà l'anima nostra.

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