A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida (Isaia 26:3)
LA PACE DI DIO
Alla luce del versetto della meditazione di oggi desidero farti una domanda: "Di chi ti fidi per risolvere i tuoi problemi, di Dio o di te stesso?" Prima di rispondere, leggi questo testo: "A colui che è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida. La via del giusto è diritta; tu rendi perfettamente piano il sentiero del giusto" (Isaia 26:3, 7). Che grande promessa! Se vuoi mantenere uno stato di pace nel profondo del tuo cuore, vivi secondo questo principio: "Confida in Dio e nella Sua Parola con tutto il cuore". Il credente che confida nel Signore nelle situazioni più difficili della sua vita, potrà unirsi all'apostolo Paolo e affermare con piena convinzione di fede: "Per nulla spaventati dagli avversari. Questo per loro è una prova evidente di perdizione, ma per voi di salvezza; e ciò da parte di Dio" (Filippesi 1:28). Confidando completamente nel Signore, non sei più in balia delle circostanze, di altre persone, o delle tue emozioni e limitazioni, ma sarai nelle mani del Dio Onnipotente. E tu realizzerai la promessa del Signore quando afferma: "Noi che abbiamo creduto, infatti, entriamo in quel riposo" (Ebrei 4:3).
Ti ho conosciuto... Ti ho consacrato... Ti ho costituito (Geremia 1:5)
CHIAMATO DA DIO
Dio disse a Geremia: "Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, io ti ho consacrato e ti ho costituito profeta delle nazioni" (Geremia 1:5). La chiamata di Dio del profeta Geremia ci consente di fare delle considerazioni molto importanti per la nostra vita di credenti. La conoscenza di Dio. La parola conoscere significa: "Avere un'intima conoscenza di". Prima ancora della tua nascita Dio sapeva tutto di te: "E nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che mi erano destinati" (Salmo 139:16). La consacrazione a Dio. L'uomo, chiunque egli sia, trova riposo alla sua anima soltanto se va al Signore. Tu potrai trovare il ristoro e l'appagamento del tuo cuore solamente se ti consacri a Dio per appartenergli totalmente. Il servizio a Dio. La più alta aspirazione e il più nobile desiderio del credente è servire il Signore. Dio disse a Geremia: "Tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò e dirai tutto quello che io ti comanderò. Non li temere, perché io sono con te" (Geremia 1:7, 8). Pertanto la parola di oggi per te è: sei stato chiamato da Dio! Quale sarà la tua risposta?
Quel che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia. (Geremia 18:6)
DIO PUÒ FARE UNA GRANDE OPERA
Il profeta Geremia scrive: "lo scesi in casa dal vasaio, ed ecco, egli stava lavorando alla ruota. Il vaso che faceva si guastò, come succede all'argilla in mano del vasaio; da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo. La parola del Signore mi fu rivolta in questi termini: "Non posso io fare di voi quello che fa questo vasaio?", dice il Signore. "Ecco, quel che l'argilla è in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia" (Geremia 18:3-6). In questa storia ci sono tre lezioni importanti per te. Prima di tutto se tu sei malleabile e sensibile a Dio Lui non ti deluderà mai, ma ti plasmerà secondo la Sua volontà. In secondo luogo, ricorda che quando gli uomini ti denigreranno, di metteranno da parte, Dio ti solleverà e ti sosterrà. Davide disse: "Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ha reso sicuri i miei passi" (Salmi 40:2). Infine, il Signore continuerà a tenere le Sue mani sulla tua vita e ti modellerà perché tu possa assomigliare sempre di più a Cristo Gesù il Signore affinché: "Nessuno potrà separarti dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore" (Romani 8:39).
Chiamati secondo il suo disegno. (Romani 8:28)
LO SCOPO DELLA VITA
Il versetto completo della meditazione di oggi afferma: "Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno" (Romani 8:28). Il punto cruciale nella vita è scoprire e fare la volontà di Dio. Ciò che ha veramente valore per la nostra vita, e che la condizionerà, è la volontà di Dio. Lo scopo della vita di ogni persona darà senso, la direzione e la forza alla vita stessa. Il credente che vive come unico obiettivo, in ogni contesto della propria esistenza, con il solo scopo di fare la volontà di Dio e di agire per la Sua gloria, darà il giusto scopo alla propria esistenza terrena. La Bibbia è la Parola di Dio, come tale fornisce all'uomo tutte le indicazioni necessarie per conoscere Dio e la Sua volontà per le persone. Caro lettore, soltanto se vivrai la tua vita sulla base che sei stato "chiamato secondo il Suo proposito", potrai avere comunione con Dio, vivere secondo la Sua volontà e realizzare la vera felicità del cuore. Non sprecare la tua esistenza mettendo il cuore nelle cose di questo mondo, ma dona il tuo cuore al Signore Gesù per vivere solamente per Lui!
Allunga le tue corde e rafforza i tuoi piuoli. (Isaia 54:2)
PUOI CAMBIARE
Il desiderio di cambiare è la chiave della crescita in ogni area della vita. Molti di noi desiderano migliorare e, allo stesso tempo, resistono al cambiamento. Ma non si può avere l'uno senza l'altro! Il cambiamento è possibile soltanto se lo vuoi fortemente. Cambiare non è mai facile. Richiede molto tempo, una grande quantità di energia, perseveranza e ovviamente, volontà. Il testo della meditazione di oggi si pone in questo modo: "Allarga il luogo della tua tenda, si spieghino i teli della tua abitazione, senza risparmio; allunga i tuoi cordami, rafforza i tuoi picchetti!" (Isaia 54:2). Fai attenzione alle parole: allarga, spiega, allunga e rafforza. Che cosa hanno in comune? Tutte richiedono dedizione e perseveranza. Questo è ciò che serve per cambiare la tua vita. E la buona notizia è che con l'aiuto di Dio, ce la puoi fare, comincia oggi. Naturalmente se Dio non interviene per operare con la Sua potenza ogni sforzo umano sarà inutile. Affinché vi sia un importante cambiamento è necessario che il Signore intervenga e che noi facciamo la nostra parte: "Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie" (Salmo 127:1).
Allora noi pregammo … e mettemmo delle sentinelle. (Neemia 4:9)
PREGA E METTI DELLE SENTINELLE
La sovranità di Dio non annulla la nostra responsabilità, anzi la incoraggia. Quando ci fidiamo di Lui, pensiamo più chiaramente e reagiamo in modo più deciso. Neemia disse: "Allora noi pregammo il nostro Dio e mettemmo delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi". Notiamo le parole: "Pregammo ... e mettemmo delle sentinelle". Neemia fece due cose: si affidò a Dio per avere la Sua protezione e agì secondo la volontà del Signore: pregando. L'apostolo Paolo esortò: "Non cessate mai di pregare" (I Tessalonicesi 5:7), perché Dio interviene in risposta allo nostre preghiere. Finché non cerchi la Sua guida, sarai in balia dei tuoi pensieri e delle circostanze. Perché accontentarsi della conoscenza umana quando possiamo attingere a quella di Dio? Il Signore ci dice nella Sua Parola: "Invocami, e io ti risponderò, ti annuncerò cose grandi e impenetrabili che tu non conosci" (Geremia 33:3). Caro lettore, rivolgiti al Signore, confida in Lui con tutto il cuore e agisci secondo la Sua volontà ed Egli opererà in tuo favore.
Lascia lì la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello. (Matteo 5:24)
RICONCILIAZIONE FRATERNA
Il testo completo della meditazione di oggi afferma: "Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta" (Matteo 5:23, 24). Chi si appressa ad offrire la lode, l'adorazione, il ringraziamento a Dio in preghiera come "offerta" di gratitudine al Signore e si ricorda di aver fatto un offesa ad un credente, deve andare a riconciliarsi con il suo "fratello". Il credente non lascia mai le questioni sospese e riesce a chiedere scusa e perdono quando offende qualcuno. La Scrittura esorta tutti i credenti a fare la propria parte per la riconciliazione fraterna: "Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti; la preghiera del giusto ha una grande efficacia" (Giacomo 5:16). Gesù fa un'affermazione molto importante quando dice: "A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti" (Giovanni 20:23).
La vostra fatica non è vana nel Signore (1° Corinzi 15:58)
LA RICOMPENSA DI DIO
La Bibbia non soltanto insegna che Dio ha donato, ma anche che dobbiamo servirlo, onorare e donare il nostro cuore a Lui. Il credente che serve fedelmente il Signore riceverà nel Cielo la ricompensa da Dio per tutto quello che avrà fatto sulla Terra secondo la Sua volontà: "E chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è un mio discepolo, io vi dico in verità che non perderà affatto il suo premio" (Matteo 10:42). Le parole pronunciate da Gesù si riallacciano a quanto affermato dall'apostolo Paolo. Dio, nel giorno che dovrà dare il premio ai Suoi figli, metterà in evidenza le opere di ciascuno: "L'opera di ognuno sarà messa in luce ... egli ne riceverà la ricompensa" (I Corinzi 3:13, 14). Il servizio sulla Terra per il Signore determinerà il premio nel Cielo! La Scrittura afferma che "la nostra fatica non è vana". Se stai svolgendo un servizio cristiano e non trovi l'incoraggiamento di nessuno, non ti perdere d'animo, continua a servire fedelmente il Signore sapendo che "il Padre tuo, che vede nei segreto, te ne darà la ricompensa" (Matteo 6:4).
Ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso. (Filippesi 2:3)
STIMARE GLI ALTRI
Il testo della meditazione di oggi esprime il concetto della stima che dobbiamo avere degli altri. Il versetto si colloca in un contesto ricco di insegnamenti per la nostra vita: "Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli altri superiori a sé stesso, cercando ciascuno non il proprio interesse ma anche quello degli altri. Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù" (Filippesi 2:3-5). L'apostolo Paolo esorta i destinatari della sua epistola, e di conseguenza tutti noi che leggiamo, a prendere Gesù come Modello di sentimenti che devono animare il nostro cuore. L'umiltà è un atteggiamento che ci fa agire secondo l'esempio che ci ha lasciato Gesù. La stima degli altri è sempre proporzionata a come Cristo vive nella nostra vita e da come manifestiamo le Sue qualità attraverso la Sua grazia. Certamente anche oggi il Signore ci concederà tante opportunità per onorare il Suo Nome. Questo significa che la stima che manifesteremo nei confronti degli altri sarà proporzionata all'amore di Cristo Gesù nel nostro cuore. Questo ci porterà ad agire per il bene del prossimo, senza cedere all'egoismo.
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8)
TUTTO CAMBIA!
Tutto cambia nella vita. Una volta giravo in bici perché ben pochi possedevano una macchina; visitavo i miei familiari almeno settimanalmente servendomi del mio ciclo. Ora però quasi tutti usano la macchina e ci sentiamo sempre al telefono. Non c’incontriamo fisicamente quasi più perché i telefonini azzerando le distanze, ci permettono di restare sempre in contatto. Perdere la fisicità di un incontro è un vero peccato ed io mi ritrovo sovente a chiedermi come trovavamo il tempo di frequentarci, di parlare, di giocare e magari indulgere a mangiare quelle squisitezze semplici che sapevamo preparare anche se i quattrini e gli agi non abbondavano di certo. Una volta si giocava con una bambola di pezza, con "Monopoli" o a "Risiko". Era bello stare in gruppo ridendo e divertendosi. Una volta c’era tempo per Dio, per incontrarlo in preghiera, per la lettura della Parola. Non è che propriamente non vogliamo pregare, andare in chiesa o leggere la Bibbia, è che pensiamo di non averne il tempo. Questa è la vita d’oggi! Ci sono però delle cose che non cambiano né mai cambieranno: - Dio ci ama, - Dio ha sempre tempo per noi, - Dio ama stare con i Suoi "familiari" specie i suoi figli. Dio è vicino a noi e parla nella speranza di stabilire un dialogo non affrettato bensì profondo ed all’insegna dell’amore. Ritrova le cose antiche con Dio!
Altro...
...io l'ho chiamato ... e la sua impresa riuscirà. (Isaia 48:15)
QUANDO DIO TI CHIAMA
Dio disse a Geremia: "Prima che io ti avessi formato nel grembo di tua madre, io ti ho consacrato e costituito" (Geremia 1:5). Quando Dio decide di usarsi di te, accadono cinque cose. Prima di tutto Egli ti chiama. Dio chiede a persone comuni di fare cose inconsuete, come Pietro quando uscì dalla barca e camminò sulle acque. In secondo luogo tu manifesterai insicurezza. Quando Dio chiamò Mosè per presentarsi davanti a faraone, lui disse: "Non sono un parlatore, usati di qualcun altro". La terza cosa che accade Dio ti rassicura. L'idea di mettersi nei panni di Mosè deve aver scosso Giosuè, perché Dio gli disse: "Come sono stato con Mosè, così sarò con te" (Giosuè 1:5). Quarto, c'è una decisione. Dal momento che diciamo di si a Dio viviamo la nostra vita con gioia. C'è sempre una decisione da prendere. Infine, c'è un cambiamento di vita. Coloro che dicono di si alla chiamata di Dio non camminano perfettamente, niente affatto. Ma siccome dicono di si, imparano e crescono anche dai loro fallimenti. Dio ti sta chiamando? Dire si a Dio è la scelta migliore che potresti mai fare.
Allora Gionatan ... andò da Davide nella foresta. Egli fortificò la sua fiducia in Dio. (1° Samuele 23:16)
AMICI "NELLA FORESTA"
Gesù sapeva che Pietro lo avrebbe rinnegato, ma lo aveva perdonato con la Sua grazia ancor prima che accadesse. Gli disse: "Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli" (Luca 22:32). Quando Dio ti ristabilirà, vorrai raggiungere gli altri con il Suo amore. Per te sarà naturale come respirare. Vivrai secondo la Scrittura: "Fortificate le mani infiacchite, rafforzate le ginocchia vacillanti. Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: 'siate forti... ecco il vostro Dio... verrà Egli stesso a salvarvi'" (Isaia 35:3, 4). Nella Bibbia leggiamo: "Gionatan ... andò da Davide nella foresta. Egli fortificò la sua fiducia in Dio". Quando sei smarrito, hai bisogno di un Gionatan. Come dice un vecchio proverbio: "Nella prosperità gli amici ci conoscono; ma nell'avversità siamo noi a riconoscere gli amici". Sono le persone a cui ci rivolgiamo nei momenti difficili. Se pensi di aver bisogno di un simile amico, diventalo tu stesso! In questo giorno ci saranno per certo tanti amici che si trovano "nella foresta". Raggiungili, stagli vicino, aiutali e realizzerai la gioia delle parole di Gesù che disse: "Più felice cosa è il dare che il ricevere".
La follia è legata al cuore del bambino, ma la verga della correzione l'allontanerà da lui. (Proverbi 22:15)
CORRETTI E DI CORREZIONE
I genitori devono essere delle guide per i propri figli. La Bibbia afferma: "La follia è legata al cuore del bambino, ma la verga della correzione l'allontanerà da lui". Ora, qui non si parla di non divertirsi o di non fare errori, che fanno parte del normale percorso dell'infanzia e della crescita. La Bibbia parla di "follia". Questa parola ha diversi significati come mancanza di maturità e saggezza o la tendenza a ribellarsi alle regole. Se ami tuo figlio, gli insegnerai che la vita è costruita su regole che vanno osservate e chi non le rispetta ne avrà le conseguenze. Salomone dice: "Il ragazzo lasciato a sé stesso, fa vergogna a sua madre" (Proverbi 29:15). Perché? Perché un bambino abbandonato a se stesso è lasciato nella condizione in cui è nato. E i figli nascono in una condizione chiamata "follia". Perciò ai fanciulli si deve insegnare a rispettare gli altri, le autorità e a obbedire alle regole. Devono imparare che a ogni azione corrisponde una reazione. Caro lettore, se sei genitore "correggi" tuo figlio con la Parola di Dio, ma prima lascia che la Scrittura corregga te!
Queste sono le ultime parole di Davide... (2° Samuele 23:1)
LE ULTIME PAROLE
La Bibbia dice: "Queste sono le ultime parole di Davide". Che cosa vuole dirci? La sua storia è stata una scacchiera di bene e male, profitti e perdite, vittorie e sconfitte. Durante la vita di Davide uno dei suoi figli violentò una delle sue figlie, uno dei suoi figli ne uccise un altro, sua moglie gli voltò le spalle, i suoi amici lo tradirono e presero il suo regno, il suo benefattore tentò di ucciderlo, la sua famiglia lo rifiutò e lui spese parecchio tempo a nascondersi dentro le caverne. Ed ora Davide parla per l'ultima volta: "Lo Spirito del Signore ha parlato per mio mezzo e la sua parola è stata sulle mie labbra. Il Dio d'Israele ha parlato, la Rocca d'Israele mi ha detto: Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timore di Dio, è come la luce mattutina, quando il sole si alza in un mattino senza nuvole e con il suo splendore, dopo la pioggia, fa spuntare l'erbetta dalla terra. Non è così della mia casa davanti a Dio? Poiché egli ha stabilito con me un patto eterno, ben regolato in ogni punto e perfettamente sicuro. Non farà germogliare la mia completa salvezza e tutto ciò che io bramo?'" (II Samuele 23:2-5).