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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Giacobbe ... lottò con lui fino all'apparire dell'alba. (Genesi 32:24)

PERDERE PER VINCERE

Alcune delle battaglie più impegnative nella tua vita saranno "con Dio". Questo perché in ognuno di noi c'è la "natura di Giacobbe", che resiste alla volontà di Dio, e bisogna affrontarla. Lo stesso Dio che chiese a Giacobbe: "Come ti chiami?", chiederà anche a te di identificarti. E fino a che di tua spontanea volontà non farai una valutazione onesta e dirai la verità, la tua vita non può cambiare per il meglio. Dio dovette piegare Giacobbe lussandogli l'anca sulla quale dipendeva, Giacobbe ottenne la sua benedizione nello stesso momento in cui rimase zoppo. Chiediti: "Davvero voglio la benedizione di Do nella mia vita?" Se la tua risposta è positiva sappi che devi essere pronto a fare quello che ti chiede Gesù: "Diceva poi a tutti: 'Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua'" (Luca 9:23). Dal momento che "perdiamo con Dio" riportiamo la vittoria di Dio. Soltanto chi rinuncia a sé stesso affinché Cristo Gesù abbia il pieno controllo della propria vita, realizza la vera vittoria nel Signore: perde per vincere!

I tre prodi si aprirono un varco attraverso... (2° Samuele 23:16)

SEGUACI DI CRISTO

Davide riconosceva il talento degli altri e dava loro delle opportunità, poi le premiava e le onorava. E il risultato è che avrebbero dato la loro vita per lui. In 2 Samuele 23 leggiamo: "Davide ebbe un desiderio e disse: 'Oh se qualcuno mi desse da bere dell'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!' i tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo, attinsero dell'acqua dal pozzo vicino Betlemme, vicino alla porta della città e, presala con sé, la portarono a Davide (vv. 15, 16). È impossibile imparare e portare avanti le proprie responsabilità senza un modello, un esempio da seguire. Gesù è il Signore di ogni credente. Egli è per i cristiani il Modello da seguire ed essi in ogni circostanza nella quale si verranno a trovare, cercheranno sempre di seguire il Suo esempio. Caro lettore, non prendere a modello per la tua vita un uomo, ma fai di Cristo il tuo punto di riferimento. Segui sempre e soltanto le Sue orme. Fallo secondo le indicazioni che ha dato Gesù: "Diceva poi a tutti: 'Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua" (Luca 9:23).

Il quale ci consola in ogni nostra afflizione... (2° Corinzi 1:4)

GUIDATI DA DIO

Dio può farti sentire a proprio agio anche nei luoghi più disagiati della vita. Ti può condurre attraverso situazioni dove pensi di non sopravvivere o di sentirti intrappolato per sempre. Ti può dare pace quando sei sotto pressione. Prima che la tua vita finisca, sperimenterai una perdita. In effetti perdere qualcosa ti può aiutare ad apprezzare le cose che hai. Vivrai senza sapere che cosa ti riserva il domani, ma sapendo che Dio ha tutti i tuoi domani pianificati. Dio ha promesso: "Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conoscono; cambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò" (Isaia 42:16). Quindi apprestati a conoscere Dio perché hai bisogno di Lui. Il salmista scrive: "La sera ci accompagna il pianto; ma la mattina viene la gioia" (Salmo 30:5). Per quanto lunga possa essere la notte, la mattina arriverà e con essa la Sua gioia. Guardandoti indietro ti accorgerai che la Sua grazia ti ha protetto, ha provveduto per te, ti ha tranquillizzato e guidato. Il tempo e le stagioni cambiano, ma non il Signore.

...salirono tutti a cercarlo... (2° Samuele 5:17)

LEZIONI DALLA VITA DI DAVIDE

L'apostolo Paolo scrive: "Combatti il buon combattimento della fede" (I Timoteo 6:12). Ci sono promesse di Dio per le quali occorre combattere. I Gebusei che controllavano Gerusalemme dissero a Davide: "Tu non entrerai qua" (II Samuele 5:6). A peggiorare le cose c'era che Gerusalemme si trovava più in alto dell'esercito di Davide, di una trentina di metri, e l'unico modo per salirci era attraversare un canale di acqua e fango: "Ma Davide prese la fortezza di Sion" (II Samuele 5:7). Cerca di comprendere questo: se è necessario, Dio vi porterà fino al trono facendovi attraversare il fango. Dio può mostrarti come sfruttare le circostanze per il tuo bene e per la Sua gloria, ma non aspettarti l'aiuto dagli uomini: "Quando i Filistei udirono che Davide era stato unto re d'Israele, salirono tutti a cerarlo. Davide lo seppe e scese alla fortezza". In ogni nuova battaglia devi rivolgerti a Dio per avere nuove istruzioni: "Allora Davide consultò il Signore, e disse: 'Devo salire contro i Filistei? Me li darai nelle mani?' Il Signore rispose a Davide: 'Sali, perché certamente ti darò i Filistei nelle mani'" (II Samuele 5:19).

Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto, e procurerà gioia al tuo cuore. (Proverbi 29:17)

CORREGGERE I FIGLI

Tra le tante responsabilità che i genitori hanno nei confronti dei propri figli, certamente un aspetto molto importante, riguarda la correzione. Notate attentamente cosa scrive il saggio Salomone: "Correggi tuo figlio; egli ti darà conforto, e procurerà gioia al tuo cuore". La parola "correggere" significa: "Castigare, riprovare o costringere qualcuno a tornare sul sentiero giusto". Ricordiamoci che la disciplina è sempre un'arma a doppio taglio; non si usa soltanto per correggere un figlio quando sbaglia, ma anche a dirigerlo sulla strada giusta. E si otterranno migliori risultati da un rinforzo positivo piuttosto che da uno negativo. Comprendiamo questo: non è compito nostro rendere i figli felici; il compito nostro è crescerli in modo che diventino maturi. Quando si fa questo, la loro felicità è garantita! Non scoraggiamoci se i risultati non saranno evidenti e immediati. Il miglior modo per correggere i propri figli è farlo sempre con amore, sensibilità e discrezione. Un genitore che corregge il proprio figlio non lo farà "piangere", ma lo farà "piangendo"!

...avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande. (Marco 9:34)

UMILTÀ

Gesù chiese ai discepoli: "Di che cosa discutevate per strada?". Essi non risposero perché "per la via avevano discusso tra di loro chi fosse il più grande". Gesù concluse: "Se qualcuno vuole essere il primo, sarà l'ultimo di tutti e il servitore di tutti" (Marco 9:33-35). I discepoli di Gesù vissero con Lui tre anni e mezzo, eppure il concetto di umiltà era ancora un ostacolo per loro; a maggior ragione, è un ostacolo per ciascuno di noi oggi. Più tardi il Maestro diede una lezione che non avrebbero mai dimenticato: "Gesù, sapendo che era venuto da Dio e a Dio tornava, si alzò da tavola, depose le sue vesti e preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell'acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale si era appena cinto (Giovanni 13:3-5). Infine li sbalordì del tutto dicendo: "Se io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come ho fatto io" (Giovanni 13:14-15). Per i discepoli di Cristo l'umiltà non deve essere un precetto religioso, ma uno stile di vita.

E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. (Filippesi 4:7)

LA PACE DI DIO

Quante volte siamo stati presi da eventi improvvisi che hanno tolto la pace dentro i nostri cuori. Le diverse situazioni, che s'incontrano nella vita, vengono a minacciare la mente e il cuore dell'uomo, a tal punto, da creare tempeste interiori. L'apostolo Paolo rivela il raggio d'azione della pace che Dio trasmette al credente. La pace di Dio è custode della mente e del cuore di chi confida in Dio. Hai bisogno di confidare nel Signore nelle tempeste che affronti. La pace di Dio riesce a calmare mente e cuore. Quante volte i pensieri sono stati in continua e frustante movimento, a tal punto, da toglierci il sonno; quante situazioni producono turbamento, agitazione e ansia? Caro lettore, devi sapere che Dio calma ogni tipo di tempesta perché dona la Sua pace. Solo Dio sa custodire la mente e il cuore dell'uomo, Egli agisce con la Sua pace, che supera ogni intelligenza andando oltre il ragionamento o la logica umana, nel senso che diventa inspiegabile e irraggiungibile secondo la ragione umana il Suo intervento, perché si realizza attraverso la fede. Arrendi interamente la tua vita in Dio ed avrai una pace immensa.

Allora Maria, presa una libbra d'olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell'olio. (Giovanni 12:3)

OFFRITI A DIO

Maria, come racconta Giovanni, offrì a Gesù una libbra d'olio profumato e "la casa fu ripiena di profumo". In questa casa Maria diede il suo profumo, ma anche Marta e Lazzaro contribuirono a spander un "buon profumo" per il Maestro. Marta stava offrendo un profumo particolare a Gesù: " Lo serviva". In tempi come i nostri dove si vuole soltanto esser serviti, Marta continua ad essere un esempio di discepolo, che offre il profumo di un servizio pratico a Gesù. Lazzaro spandeva il profumo della testimonianza: "Una gran folla di Giudei andarono non solo a motivo di Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti". La folla veniva a vedere Gesù e Lazzaro, il quale era stato riportato in vita. Egli testimoniava di quanto il Signore aveva compiuto nella sua vita. Si comprende che Lazzaro era un uomo di poche parole, ma la sua vita testimoniava più delle sue parole. Maria prese la cosa più preziosa che aveva, questa libbra di olio odorifero e la verso sui piedi di Gesù. Il suo gesto dimostra la sua totale e completa consacrazione a Dio. Oggi è fondamentale che ogni credente si chieda: "Quale profumo offro a Dio?"

Perché sappiate discernere ciò che è impuro da ciò che è puro... (Levitico 11:47)

CIBO SANO

Il capitolo undici del Levitico elenca con precisa selezione i cibi che si poteva e quello che non si doveva mangiare al tempo dell'Antico Testamento. Questa legge di Dio aveva lo scopo principale di mantenere la santità e perché no, la salute del popolo di Dio. Nel mettere in pratica la Sua Parola ogni credente si santifica: "Santificali nella verità, la tua parola è Verità" (Giovanni 17:17). Oggi, nell'epoca in cui viviamo, siamo costantemente invitati a consumare cibi sani, come vengono spesso pubblicizzati ed etichettati. Il credente per avere una salute spirituale e mantenere la sua santità, non soltanto deve mangiare dei cibi naturali, ma deve evitare tutto ciò che potrebbe risultare un danno per la sua salute spirituale. Lo scopo di tutto questo era principalmente quello di "discernere". Sappiamo, anche noi, discernere, selezionare ciò che è sano da tutto ciò che invece potrebbe causare intossicazione, contaminazione e morte. Per mantenere la propria salute spirituale e fisica abbiamo bisogno della Parola di Dio che ci guida al cibo sano! Nutriamoci della Parola di Dio e coltiviamo comunione con Cristo, l'anima nostra sarà saziata.

Il Signore ha ascoltato la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera. (Salmo 6:9)

DIO TI ACCOGLIE

Non c'è nulla di più confortante del fatto di sapere che Dio ci ascolta sempre. Nessuna parola che rivolgiamo a Lui in preghiera e con fede cade nel vuoto. Il Signore ascolta la nostra supplica e accoglie, riceve, conserva la nostra preghiera. Tutto ciò non è dovuto ai nostri meriti, ma grazie all'opera di grazia di Cristo Gesù. Innanzitutto Egli accoglie la nostra lode che scaturisce da un cuore che ha creduto in Lui e da una bocca che Lo riconosce come Signore. Per la Sua grazia, Egli accoglie anche le nostre richieste; ogni difficoltà, ogni necessità, ciò che ci affligge, possiamo confidare tutto al Signore con la certezza che quando, coloro che temono il Signore parlano, il Suo orecchio è attento alle loro parole. Infine, il Signore è Colui che raccoglie le nostre lacrime nei suoi otri, ognuna di esse è nel suo registro; nessuna lacrima versata davanti a Lui e lasciata cadere a terra, anche le più nascoste, le più segrete, quelle che nessuno vede perché sono nell'intimo del cuore; quelle lacrime che sono il risultato di un fallimento, della debolezza, della solitudine, di qualche amarezza. Quale conforto sapere che il Signore mi accoglie!

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