Il bambino le balzò nel grembo. (Luca 1:41)
AMICI NELLO SPIRITO
“In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, e ad alta voce esclamò:” Benedetta sei tu fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno!” (Luca 1:39-42). Oltre ad essere cugine, Maria ed Elisabetta erano "amiche nello spirito”. Il loro legame era ben più profondo di un legame affettivo, di parentela, era spirituale. Ecco perché Maria “andò in fretta” da Elisabetta e trascorse tre mesi con lei; ecco perché Elisabetta confermò gli scopi miracolosi che stavano per compiersi nella vita di Maria e la lodò per la sua ubbidienza. Quando Dio ti fa incontrare qualcuno toccato dal Suo Spirito, che custodisce in sé una visione concepita dallo Spirito Santo, cerca di valorizzare quella persona e di stabilire una relazione con lei. Come riconoscere un “amico nello spirito?” Quando lui parla, qualcosa risuona in te. Gesù è il Meraviglioso e opera nella vita di tutti coloro che si affidano a Lui. La Sua opera nella nostra vita ci unisce l'uno all'altro!
Esulterò nel Dio della mia salvezza (Abacuc 3:18)
È UNA SCELTA
Nel corso della nostra vita attraversiamo momenti dolorosissimi e difficilissimi. La nostra reazioni alle avversità dipende dalla relazione che abbiamo con Dio e della nostra fede in Cristo. Il profeta Abacuc nel testo della meditazione di oggi ci fornisce uno spunto per scegliere come affrontare le situazioni della vita. La gratitudine non è una risposta naturale alle avversità; è una disciplina da sviluppare ogni giorno. Il salmista disse: “Non dimenticare nessuno dei suoi benefici” (Salmo 103:2). In mezzo ai problemi, quando pensi che Dio non ti abbia benedetto, fermati e ricorda la Sua fedeltà: allora sarai ricolmo di gioia e di gratitudine. Abacuc scrisse: “Il fico non fiorirà, non ci sarà più frutto nelle vigne; il prodotto dell’ulivo verrà meno, i campi non daranno più cibo, le greggi verranno a mancare negli ovili e non ci saranno più buoi nelle stalle; ma io mi rallegrerò nel Signore, esulterò nel Dio della mia salvezza” (Abacuc 3:17, 18). Quando prendi del tempo per ringraziare per le benedizioni nella tua vita, cambieranno la tua prospettiva e il tuo atteggiamento.
Come avverrà questo? (Luca 1:34)
DIO LO RENDERÀ POSSIBILE
Leggiamo nella Bibbia: "Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo dal momento che non conosco uomo?" L'angelo le rispose: "Lo Spirito Santo verrà su di te" (Luca 1:34, 35). Dio ti ha forse detto che cosa vorrebbe fare attraverso di te, ma tu, guardandoti, chiedi: "Come avverrà questo?" In altre parole: "Com'è possibile? Non ho formazione, risorse, capacità, conoscenze. E di certo non ho la forza di farlo da solo". Se ti chiedi come farà Dio a realizzare ciò che ha detto, ricorda che sarà Lui a compierlo! Nessun altro ne avrà il merito. Come avverrà? "Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua" (v. 35). Lo Spirito Santo può instillare in te una visione, ispirarti idee creative, farti incontrare le persone giuste e darti la capacità di fare il lavoro richiesto. Dio aveva un piano esclusivo per Maria e ne ha uno anche per te. Non hai il privilegio di vedere nel futuro e sapere che cosa Dio ha in serbo per te. Ma Egli ha un piano. Nota la risposta di Maria all'angelo: "Mi sia fatto secondo la tua parola" (v.38). Dio può operare per te nello stesso modo di come ha operato in Maria e in tutti quelli che hanno riposto in Lui la propria fede.
Tutti quelli che li udirono si meravigliarono (Luca 2:18)
UNA STORIA UNICA
Osserviamo due particolari della storia dei pastori che andarono a onorare Gesù. Prima di tutto possiamo fare una domanda: "Chi furono le persone a cui Dio affidò il racconto dell’evento?". Dei pastori! Nella Palestina del primo secolo i pastori occupavano lo scalino più basso della scala sociale. Eppure Dio li scelse per narrare la storia più importante: “Essi divulgarono quello che era stato loro detto del bambino” (Luca 2:17). Questa scelta risponde alla domanda: “Dio può usare una persona come me?” Sì, certo! Non devi essere per forza uno studioso, devi semplicemente raccontare ciò che hai visto e udito, e come Gesù ha cambiato la tua vita. In secondo luogo notiamo che divulgarono la notizia e suscitarono meraviglia: “Tutti quelli che li udirono si meravigliarono” (Luca 2:18). L’Evangelo non è un buon consiglio, è la Buona Notizia! Il debito del tuo peccato è cancellato; le tue impurità spirituali purificate e ora hai la libertà di essere in relazione personale con Dio, mettendo la tua fiducia in Cristo. Non potrebbe essere meglio di così! Che bella storia la vita di chi conosce Gesù!
Avendo pertanto doni differenti secondo la grazia che ci è stata concessa (Romani 12:6)
DONI DIFFERENTI
Dio ti ha dato certe relazioni, competenze, esperienze e caratteristiche da usare per adempiere i Suoi scopi. Usò un concorso di bellezza perché Ester diventasse regina di Persia e fermasse il genocidio degli Ebrei. Usò la diligenza di Neemia come coppiere del re, perché entrasse nei favori reali e potesse infine ricostruire le mura di Gerusalemme. Usò il talento musicale di Davide per dargli accesso al re d’Israele. Usò la prigionia di Giuseppe per salvare due nazioni dalla carestia. Usò lo zelo di un carnefice di nome Saulo di Tarso per diffondere l'Evangelo attraverso tre viaggi missionari, mentre scriveva metà del Nuovo Testamento. Se Dio si è usato di loro, userà anche te secondo il dono che ti ha dato. Il Signore desidera formare la tua vita secondo la Sua volontà ed equipaggiarti delle Sue ricchezze spirituali perché desidera fare di te uno strumento prezioso nelle Sue mani. Il dono che hai ricevuto, anche se ai tuoi occhi ti sembra insignificante, usalo come Dio ti chiede attraverso la Sua Parola e tu sarai un prezioso strumento nelle mani del Signore Gesù.
Considerate perciò colui che ha sopportato una simile ostilità (Ebrei 12:3)
QUANDO AFFRONTI OPPOSIZIONE!
Nonostante Gesù fosse perfetto sotto ogni punto di vista, veniva criticato continuamente. I Suoi nemici lo chiamarono “mangione e beone” (Matteo 11:19); lo accusarono di essere posseduto da un demone (cfr. Giovanni 8:48). Tuttavia, non permise mai che amarezza e scoraggiamento avessero la meglio. Considerava ogni ostacolo come un’opportunità per dimostrare grazia e grinta. Il suo cuore era stato spezzato da coloro che amava, tuttavia capiva e confortava gli altri. Vedeva la malattia come un’opportunità per guarire i malati; l'odio come un’opportunità per amare i nemici; la tentazione come un’opportunità per superare gli impulsi della carne che noi tutti affrontiamo; le offese come un’opportunità di perdono. Visse la Sua vita trasformando le prove in trionfi; Egli è il nostro esempio. Nel Suo Sermone sul Monte, Gesù disse: “Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico”. Ma io vi dico: amate i vostri nemici... affinché siate figli dei Padre vostro che è nei cieli... voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste” (Matteo 5:43-48). Ecco come visse Gesù ed è così che Egli vuole che tu viva.
Cristo vive in me (Galati 2:20)
ASSOMIGUARE A CRISTO
Se si potesse cambiare con la sola forza di volontà, non avremmo bisogno dei Signore. Ogni tentativo di guadagnare o meritare la Sua grazia ci squalifica: ci affanniamo ad essere la sorgente della nostra salvezza, del nostro valore e della forza. Devi morire a te stesso e permettere a Cristo di vivere in te! Rifletti su queste parole della Scrittura: “Quelli che sono secondo la carne pensano alle cose della carne; invece quelli che sono secondo lo Spirito pensano alle cose dello Spirito... Voi però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. Ma se Cristo è in voi, nonostante il corpo sia morto a causa del peccato, lo Spirito dà vita a causa della giustificazione. Se lo Spirito di colui che ha resuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha resuscitato Cristo dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (Romani 8:5-11). Come puoi dire che Cristo è vivo e opera in te? Se le persone, osservandoti, vedono Lui; se ascoltandoti, odono la Sua voce.
Il Signore, il mio Dio, illumina le mie tenebre (Salmo 18:28)
LUCE TRA LE TENEBRE
Non soltanto Dio ti ha redento e chiamato a servirLo; ti ha anche equipaggiato dei mezzi necessari; tutto ciò che ti serve per realizzare lo scopo della tua vita è già presente in essa, in attesa che tu lo riconosca. Le cose non riconosciute vengono sottovalutate; le cose sottovalutate sono sottostimate, non apprezzate ne prese in considerazione e alla fine escono dalla tua vita. Alcuni dei doni più preziosi che hai ricevuto non li hai ancora riconosciuti, perché sono sotto forma di "seme". La tua incapacità di riconoscerli è un’enorme perdita per te. L'apostolo Paolo scrisse agli Efesini: “Egli illumini gli occhi del vostro cuore” (Efesini 1:18). Il salmista pregò: “Apri i miei occhi e contemplerò le meraviglie della tua legge” (Salmo 119:18). A volte non vedi la foresta per via degli alberi. Ci sono tesori in te e intorno a te che non vedrai finché Dio non te li rivelerà. Caro lettore, lascia che Dio illumini le tenebre perché tu Lo possa vedere e possa sperimentare la Sua potente opera in tuo favore. Dio non delude mai nessuno che ripone in Lui la propria fede!
Se tarda, aspettala; perchè certamente verrà (Abacuc 2:3)
CONTINUA A CREDERE IN DIO
Dio ti ha promesso qualcosa che, umanamente parlando, non c’è modo che possa avverarsi? Ti è difficile aspettare? Il testo della meditazione di oggi dice: "Se tarda, aspettala: perché certamente verrà”. Dio fa le cose secondo i tempi prestabiliti e il tuo appuntamento è ancora sulla Sua agenda. Assicurati che nessuna opera del nemico possa ostacolare il piano di Dio per la tua vita. Quando Egli ti fa una promessa, essa è come un seme. Prima di tutto deve cadere nel terreno fertile della fede e le si deve lasciare del tempo per crescere. Poi deve essere innaffiata regolarmente attraverso la preghiera e la Parola di Dio. Non si compirà perché tu fai pressione o cerchi di forzare le cose: “Non per potenza, né per forza, ma per lo Spirito mio dice il Signore”(Zaccaria 4:6). Se il Signore ti ha promesso qualcosa, rimani fermo sulla Sua Parola e ricorda a te stesso: “La mia vita non può finire prima che questo avvenga”. Che cosa ti ha promesso Dio? Credi in Lui e nella Sua benedetta Parola? Caro lettore, la parola per te oggi è che tu possa continuare a credere in Dio e a tutto quello che Lui ti ha promesso.
Nel giorno della paura io confido in Te (Salmo 56:3)
PERSONALIZZA LE PROMESSE DI DIO
Alla radice delle paure più intime ci sono dei pensieri. Possono essere espressi pubblicamente o accarezzati nella sfera privata. In ogni caso, vanno fermati e cambiati. Se non lo fai, ti prenderanno in ostaggio e ti controlleranno. Una delle più efficaci armi divine per vincere paure e preoccupazioni, è la capacità di personalizzare le promesse della Parola di Dio. Eccone alcune: “Non temere... tu sei mio! Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco... la fiamma non ti consumerà, perché io sono il Signore, il tuo Dio” (Isaia 43:1-3). Come dovresti rispondere a questa promessa di Dio? “lo sarò forte e coraggioso; non mi spaventerò e non mi sgomenterò; perché il Signore, il mio Dio, sarà con me dovunque andrò” (cfr. Giosuè 1:9). “Ecco, l’occhio del Signore è su quelli che lo temono, su quelli che sperano nella sua benevolenza” (Salmo 33:18). Vuoi vincere e superare le tue paure e le tue preoccupazioni? Inizia a personalizzare le promesse di Dio, falle tue!
Altro...
Le armi della nostra guerra ... hanno il potere da Dio di distruggere le fortezze (2° Corinzi 10:4)
DISTRUGGERE LE FORTEZZE
La Bibbia definisce “fortezza” un’inclinazione al male che viene conservata di generazione in generazione. L’inclinazione di Davide era verso la lussuria: ebbe una relazione con la moglie di un altro. Ritroviamo la stessa tendenza in Ammon, suo figlio, che abusò della sorella. Davide si arrabbiò quando lo seppe, ma non fece nulla. Che cosa avrebbe potuto dire? Abramo mentì ad un re pagano per salvarsi la vita, presentando la moglie Sara come sua sorella. Gli esperti affermano che i figli di genitori alcolizzati hanno il quattrocento per cento di possibilità in più dei loro coetanei di diventare degli alcolisti e che l’ottanta per cento di chi abusa un minore, ha subito abusi nell’infanzia. C’è però una buona notizia: Dio guarisce il cuore e opera in ogni famiglia che si affida a Lui. Il Signore può insegnarti a distruggere la fortezza tipica della tua famiglia, per poter dare ai tuoi figli ciò che tu non hai mal ricevuto. Gedeone ruppe l’altare agli idoli pagani che aveva costruito suo padre (cfr Giudici 6:25), e con la grazia di Dio tu potrai fare lo stesso nella tua famiglia!
Il proposito di colui che compie ogni cosa (Efesini 1:11)
IL PROPOSITO DI DIO
La volontà di Dio non è semplicemente che tu sopravviva, ma che tu fiorisca spiritualmente. Il nemico ti attaccherà, ma non potrà separarti dall’amore di Dio o impedire che Egli ti benedica secondo la Sua volontà. Sapere che Dio ti ha promesso qualcosa ti darà la forza di superare ostacoli che altri non riescono. Quindi proteggi il tuo cuore più di ogni altra cosa. Mantieni viva la tua fiducia nel Signore. Il motivo per cui molti falliscono è che barattano quello che Dio desidera per loro con ciò che loro desiderano. L’apostolo Paolo aveva gli occhi sul premio quando scrisse: “State saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore” (I Corinzi 15:58). L’unica cosa che la vita ti deve è un’opportunità di crescita. Mosè abbandonò un palazzo, Eliseo una fattoria, Luca si allontanò dall’esercizio della professione medica per seguire Dio. Caro lettore, agisci secondo la volontà di Dio in modo che il suo proposito, il Suo progetto per la tua vita si possa adempiere in ogni sua parte e tu possa realizzare una vita veramente felice in Cristo.
Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto, rallegratevi! (Filippesi 4:4)
IL GIUSTO ATTEGGIAMENTO
Paolo scrisse: “Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi!” Dove era l'apostolo Paolo? In prigione! A chi scriveva? A persone libere! Perché si ripete e dice: “Ripeto: rallegratevi!” Perché dimentichiamo facilmente e presto ricadiamo nella negatività. La vera gioia è una condizione interiore che non dipende dagli altri o da circostanze esterne. Gesù disse: “Vi ho detto queste cose affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa” (Giovanni 15:11). Il credente che vive ogni situazione della vita, anche quelle più difficili e dolorose, con la certezza assoluta che Dio ha il pieno controllo di ogni cosa, realizzerà sempre la gioia del Signore. Quale deve essere il giusto atteggiamento del credente nelle prove della vita? Piena fiducia in Dio! Soltanto se hai riposto la tua fede in Cristo realizzerai la Sua pace nelle tempeste che affronti. La soluzione non è "uscire di prigione", ma rallegrarsi nel Signore "in prigione". I giusti sentimenti del cuore determineranno sempre il giusto atteggiamento nella situazione nella quale ti trovi. Come stai affrontando le sofferenze della vita?
È Dio che produce in voi ... secondo il Suo disegno benevolo (Filippesi 2:13)
IL VIAGGIO SPIRITUALE
Mentre attraversi la vita compiendo il tuo viaggio spirituale, ecco due importanti raccomandazioni. Prima di tutto, sappi che con Dio nessuna esperienza è mai sprecata. Incluse quelle dolorose e difficili. Potremmo impressionare le persone con i nostri punti di forza, ma spesso entriamo meglio in contatto con loro attraverso le nostre difficoltà. Se vuoi incoraggiare qualcuno, non raccontargli soltanto i tuoi risultati, ma anche le prove e le difficoltà per raggiungerli. Se non lo fai, apparirai al di fuori dalla loro portata. Infatti, alcune esperienze che sei restio a condividere con gli altri sono proprio quelle che li faranno riflettere. In secondo luogo per avere successo nel regno di Dio devi servire gli altri. Quando il tuo obiettivo è rispondere ai bisogni degli altri, sarai sempre ricompensato ed avrai sempre un futuro. Gesù non disse a Pietro di raccogliere la folla soltanto perché avesse qualcuno a cui predicare. Egli disse: “Pastura le mie pecore” (Giovanni 21:16). Il viaggio spirituale del credente avrà successo in misura di come egli agirà secondo la volontà di Dio e per come avrà servito fedelmente il Signore.