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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Lunedì, 05 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 05 dicembre 2016

"Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice il Signore". (Isaia 55:8)

LA MULA DROGATA (II)

Alla fiera, il compare, aveva visto una bella mula e cominciò a con.trattare con i proprietari. Chiese se era docile o meno, conoscendo l'indole ribelle e testarda dell'animale. I padroni della mula, per rassicurarlo, l'accarezzavano e stuzzicavano in più parti del corpo, ma la mula restava buona e tranquilla. Si convinse e la comprò. La giumenta con la quale era partito era già stata venduta, così legò la mula al carro e si avviò sulla strada del ritorno. Fuori dal paese, in una salita, la mula incominciò improvvisamente a correre. Il compare avvolse le redini alle mani e cercò di trattenerla con tutte le sue forze, ma non ci riuscì. Egli stesso fu sbalzato fuori dal carro e trascinato per qualche metro. Si liberò dalle redini giusto qualche istante prima che una ruota del carro si staccasse facendo capovolgere il carro. Fu la fine della corsa anche per la mula perché la povera bestia sbatté la testa su un grosso sasso e morì sul colpo. I proprietari, disonesti e senza scrupoli, avevano drogato la mula per farla stare buona e tranquilla per qualche ora. Tutti ringraziarono Dio per come aveva operato! (Continua)

 

Domenica, 04 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 04 dicembre 2016

"Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore, o Dio mio". (Salmo 40:17)

LA MULA DROGATA (I)

Roberto aveva dieci anni quando i suoi genitori lo portarono in campagna, nella grande fattoria di alcuni loro amici. Stava per fini.re la seconda guerra mondiale, ed erano tempi difficili, perciò i genitori del ragazzo lo accompagnarono lì, pensandolo più al sicuro. La famiglia della fattoria era molto gentile e trattava Roberto come se fosse loro figlio. Il ragazzo stava bene, ma sentiva molto la nostalgia di casa, delle sue abitudini, dei suoi amici. Quando i suoi genitori andavano a fargli visita era per lui un giorno di festa e non raccontava loro delle sue malinconie. Il compare, così Roberto chiamava il proprietario della fattoria, gli promise che da lì a poco lo avrebbe portato con sé alla grande fiera di bestiame che si sarebbe tenuta in paese. Fu una notizia bellissima per Roberto, che lo fece sentire meno solo e meno lontano dalla vita a cui era abituato. Giunto il giorno tanto atteso, e senza nessuna giustificazione, il compare non portò con sé Roberto, dicendo semplicemente che non era possibile. Il ragazzo si sentì preso in giro, pianse e si rammaricò molto. Il compare partì con il suo carro, ma per Roberto fu un giorno di tristezza. Finalmente arrivò la sera e sorprendendo tutti, il compare ritornò senza carro. La prima cosa che fece fu quella di abbracciare il ragazzo, e piangendo ringrazia.va Dio per non averlo portato alla fiera. Era vivo per miracolo. (Continua)

 

Sabato, 03 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 03 dicembre 2016

"C'è una via che all'uomo sembra diritta, ma essa con.duce alla morte." (Proverbi 14:12)

LA VIA GIUSTA

La vita è simile ad un labirinto; c'è una sola strada giusta, molte sbagliate, molti vicoli ciechi. Se t'incammini nella direzione sbagliata, devi subito tornare indietro e intraprendere il giusto sentiero e stare attento finché non giungi alla meta: il Regno di Dio. Le strade impresse nella vita d'ogni uomo sono tante: politica, religione, idealismo, materialismo... Rino Di Lena era un giovane che diversi anni fa frequentava una delle nostre comunità. A fronte di un malinteso lasciò la comunità dandosi alla politica e alla bella vita. Ha tra.scorso i suoi anni migliori, l'intera gioventù a rincorrere ideali politici più o meno giusti, alla fine ha dovuto arrendersi e fare dietrofront. E' ritornato al Signore, al suo dolce maestro con la promessa di non lasciarlo più. Oggi testimonia della vita inutile spesa lontano dal Signore. La politica riesce a tirare il popolo verso destra o verso sinistra, ma difficilmente lo porterà avanti. Le religioni servo.no da airbag, pronte a salvarci quando ne abbiamo bisogno. Gli ideali servono a distaccarci dalla realtà. Che ci rimane dunque? Solo Gesù! Egli è l'unica strada che conduce ad una meta sicura, che ha come destinazione il Regno dei Cieli. Non preferisci anche tu la gioia e la pace vera che solo Dio può donarti?

 

Venerdì, 02 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 02 dicembre 2016

"E Gesù gli rispose: «Sta scritto: non di pane soltanto vivrà l'uomo»". (Luca 4:4)

E' SCRITTO (II)

Questo racconto ci insegna due cose fondamentali: il diavolo conosce perfettamente la Bibbia; per fronteggiare le tentazioni dobbiamo conoscere anche noi la Bibbia. Quando Gesù risponde.va alle provocazioni del diavolo citava quanto insegnato diretta.mente da Dio, e tali insegnamenti sono presenti solo nella Parola di Dio, massima autorità della verità rivelata. Conosciamo noi la Bibbia? O semplicemente conosciamo qualche episodio in essa narrato, probabilmente i racconti dei miracoli e le parabole perché più volte uditi o visti in tv? Non è il giusto atteggiamento! Il diavolo è astuto e ci tenta in miliardi di modi: insinua dubbi nella nostra mente, distorce i comportamenti degli uomini, crea inutili timori, e tutto questo per tenerci lontani dalla volontà divina. Il Signore, però, ci pone davanti un'efficace arma: la sua Parola. Servitene per capire la Sua volontà, per togliere dubbi e timori dalla tua vita, per imparare a chiedere in preghiera, per esserGli gradito. Essa è alla tua portata, basta un semplice atto della tua volontà per appropriarti di tutto questo. Ora lo sai, il Signore te lo ripete ancor oggi, non hai scusanti. Non indugiare!

 

Giovedì, 01 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 01 dicembre 2016

"E Gesù gli rispose: «Sta scritto: non di pane soltanto vivrà l'uomo»". (Luca 4:4)

E' SCRITTO (I)

Gesù fu tentato dal diavolo. Anch'Egli, come noi, dovette imparare a resistergli. Ogni volta che leggo questi versetti, ricordo di una bambina che all'udire il racconto della tentazione di Gesù nel deserto osservò: "Perché Gesù rispose al diavolo sta scritto, invece che sta zitto? Gesù aveva autorità per farlo!" Già, Gesù poteva semplicemente imporre al diavolo di tacere e di allontanarsi da Lui e questi sarebbe stato costretto a farlo. Gesù, però, ha voluto insegnarci qualcosa di ancor più grande. Le tentazioni non possono essere ignorate, non possiamo farle tacere come se non ci provo.cassero fastidi, ma dobbiamo fronteggiarle alla luce della Parola di Dio. Gesù, ascoltò quello che il diavolo Gli diceva; per ben tre volte lo tentò, prospettandogli cose allettanti. Cibo: Gesù non mangiava da giorni; potere e gloria: Gesù era osteggiato; vittoria sul mondo: Gesù non era riconosciuto quale il Figlio di Dio. E per ben tre volte Gesù gli risponde citando passi della Sacra Scrittura. Alla fine il diavolo, non avendo altro modo per tentarlo, si allontanò da Lui e la Bibbia ci dice: "Si partì fino ad altra occasione." Egli, dunque, non cede neanche di fronte alla fermezza di Gesù. (Continua)

 

Mercoledì, 30 Novembre 2016 00:00

Meditazione del 30 novembre 2016

"Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo,gira come un leone ruggente cercando chi possa divo.rare". (1° Pietro 5:8)

IL LEONE RUGGENTE (II)

Mirto e Bianca, due gatti persiani, cominciarono a gironzolare pericolosamente nei pressi del nido. Intuite bene le loro intenzioni tenemmo i due gatti in una terrazza separata dal balcone da una vetrata. Ciononostante il loro pensiero fisso erano i cardellini. Un giorno, purtroppo qualcuno dimenticò di chiudere la vetrata e questo bastò perché si compisse l'opera di distruzione: il nido e le nuove uova che esso conteneva erano ormai distrutti! Avremmo volentieri punito i gatti, ma avevano semplicemente agito secondo la loro natura. Il nostro nemico è più pericoloso di un gatto, è come un leone ruggente. Gira intorno alla nostra vita di tutti i giorni, aspettando con furbizia l'occasione propizia, ma noi possiamo e dobbiamo stare in guardia. Voglia Dio farci comprendere pienamente che nel nostro cuore non c'è posto per due padroni. Non si può servire insieme Dio e Mammona (Luca 16:13), così come in casa non possono convivere in libertà gatti e cardellini.

 

Martedì, 29 Novembre 2016 00:00

Meditazione del 29 novembre 2016

"Come gli uccelli spiegan le ali sulla loro nidiata, così l'Eterno degli eserciti proteggerà Gerusalemme..." (Isaia 31:5)

IL LEONE RUGGENTE (I)

Per alcune primavere abbiamo avuto sul balcone della nostra casa due graditi ospiti: una coppia di cardellini. E' stata una gioia guardarli mentre costruivano il loro nido. Cinguettando allegramente, hanno sistemato con ordine e diligenza tutto il materiale trasportato. Dopo la deposizione delle uova ha avuto inizio la covata: compito cui si sono alternati i due piccoli volatili. Non appena i due piccoli uscirono dal guscio, la mamma non lasciò più il nido, mentre il papà provvedeva al cibo. Se una pioggerellina raggiungeva il nido, la mamma spiegava le sue ali sui piccoli per ripararli. Spettacoli del genere durarono fino al giorno in cui i nuovi nati impararono a volare da soli, affrontando la vera vita, la realtà del cardellino. All'inizio della terza primavera dall'arrivo dei cardellini, la presenza del nido fu turbata da due nuove presenze: Mirto e Bianca. (Continua)

 

Lunedì, 28 Novembre 2016 00:00

Meditazione del 28 novembre 2016

"Nel giorno in cui temerò, io confiderò in te. Coll'aiuto di Dio celebrerò la Sua Parola; in Dio confido e non temerò; che mi può fare il mortale?". (Salmi 56:3,4)

NON TEMERÒ

Nella vita di ciascuno di noi sono presenti dei timori, è inevitabile che ci siano, ma è importante imparare a fronteggiarli. L'autore di questo salmo precisa che nel giorno in cui egli temerà, si rivolgerà a Colui che di certo potrà aiutarlo: Dio. Il timore non scompare all'improvviso, ma chiedendo aiuto al Signore si può riuscire ad arginarlo. Di fronte a certi eventi la paura penetra nel nostro cuore, ma Dio ci invita a confidare in Lui. In fondo quand'anche tutti gli eventi risultassero avversi alla nostra persona e quand'anche la vita stessa fosse in pericolo, in Dio troveremo sicuro rifugio. Che ci può fare il mortale? Egli potrebbe minacciare solo la nostra esistenza terrena, ma nessuno potrebbe toglierci la vita eterna. Quel prezioso dono non può essere né rubato, né occultato. Tutti gli avversari della fede hanno sempre cercato di far tacere i cristiani togliendo loro la vita terrena. Un esempio biblico è Stefano, primo martire del cristianesimo. Egli fu messo a morte a causa della sua fede e poco prima di morire ebbe la gloriosa visione di Gesù in piedi, alla destra di Dio ed i cieli aperti. Tutto era pronto per accoglierlo. Dio non ci lascia nemmeno in punto di morte!

 

Domenica, 27 Novembre 2016 00:00

Meditazione del 27 novembre 2016

"Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro;se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro." (Apocalisse 22:18,19)

NÈ TOGLIERE, NÈ AGGIUNGERE (II)

Facciamo attenzione ad altri libri che tendono a "completare" la Bibbia. Essa è già completa da sé, contiene tutto ciò che l'uomo vuole sapere e tutti gli insegnamenti che i figliuoli di Dio devono osservare per piacere a Dio. Attenzione, infine, a coloro che mettono sullo stesso piano della Bibbia i propri insegnamenti, o proprie idee, apparizioni miracolose, profezie, sogni, esperienze mistiche, sedute spiritiche, indovini, e simili. Tutte queste cose tolgono non soltanto autorità alla Bibbia, ma spesso la contraddicono. La Parola di Dio è la massima autorità a cui dobbiamo rispetto e onore. D'altronde leggiamo bene, nei versetti dell'Apocalisse, che il Signore castigherà colui o coloro che aggiungono o tolgono qualcosa ai libri della Bibbia. Essa non ha bisogno di aggiustamenti per essere compresa, perché è adatta a chiunque. Usa un linguaggio comprensibile a tutti, all'adulto e al giovane; al colto e al poco istruito. Attenzione anche al nostro dire, valutiamo bene quando parliamo della Bibbia, non diciamo cose che essa non dice, per accaparrarci il favore di qualcuno, non semplifichiamo i suoi percorsi e non smentiamo i suoi avverti.menti, la posta in gioco è troppo alta, per rischiare!

 

Sabato, 26 Novembre 2016 00:00

Meditazione del 26 novembre 2016

"Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro;se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro." (Apocalisse 22:18,19)

NÈ TOGLIERE, NÈ AGGIUNGERE (I)

I versetti di cui sopra sono tratti dall'ultimo capitolo dell'ultimo libro della Bibbia. E sono molto chiari e inequivocabili. Facciamo perciò attenzione a quanti ci parlano delle cose di Dio, assicuriamoci che si riferiscano soltanto alla Bibbia, così come essa ci ammaestra. La Bibbia dovrebbe contenere 66 libri, ma alcune Bibbie contengono, nell'Antico Testamento altri 6 libri, ma ciò non è completamente esatto. E a conferma di ciò ci rifacciamo agli Ebrei, popolo a cui Dio diede la responsabilità di curare gli scritti dell'A.T., i quali non li hanno accettati, ritenendoli apocrifi, cioè non ispirati da Dio. Questi libri, altrove vengono chiamati deutero-canonici. Pertanto il "canone ebraico", cioè la Bibbia ebraica non li contempla. A riconferma di quanto già detto possiamo constatare che nemmeno quando Gesù e gli apostoli andavano nelle sinagoghe leggendo e meditando gli Scritti sacri, gli apocrifi erano presenti; né Gesù, né gli apostoli li hanno mai citati nei loro discorsi. Di essi non c'è alcun riferimento nel Nuovo Testamento. Tali apocrifi possono solo rappresentare buone opere letterarie. A parte questo, dobbiamo precisare che altri libri non possono essere considerati alla stregua della Bibbia. (Continua)

 

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