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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Mercoledì, 26 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 26 ottobre 2016

"Presero anche Lot, figliuolo del fratello di Abramo,con la sua roba e se ne andarono. Lot abitava in Sodoma". (Genesi 14:12)

LA SCELTA DI LOT (II)

Abramo si era lasciato guidare dal Signore, ed aveva avuto molto più di quello che apparentemente aveva perso. Lot, che si era lasciato guidare dai suoi occhi, ebbe molto meno di quello che essi gli avevano prospettato. Ci fu guerra tra i popoli vicini e il re di Sodoma fu sconfitto, Lot e tutto ciò che era con lui divenne bottino di guerra. Quando Abramo seppe questo, pur non essendo un condottiero di soldati, armò quelli che erano con lui e tese un'imboscata nella notte ai vincitori. Con la guida del Signore riuscì a vincerli e a liberare Lot e il resto del popolo. E sappiamo bene che non finì qui, perché Lot si ristabilì a Sodoma. Di lì a poco, gli abitanti e le città di quella splendida pianura furono distrutte a causa della loro vita immorale e peccaminosa. Anche questa volta, Lot dovette abbandonare quel luogo per ripararsi altrove. La scelta di Lot, apparentemente la migliore, si era rivelata negativa. Abramo che non si era lasciato guidare dall'apparenza, scelse un territorio scomodo, dove però poté servire il suo Dio. Cosa desiderano i tuoi occhi? Quello che ti sembra migliore o ti lasci guidare da Dio, Colui che vede oltre? La scelta è solo tua, ma prego affinché tu riconosca la benignità del Signore e ti lasci guidare!

 

Martedì, 25 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 25 ottobre 2016

"E Lot alzò gli occhi e vide l'intera pianura delGiordano. Prima che l'Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata... come il paese dell'Egitto. E Lot si scelse tutta la pianura delGiordano". (Genesi 13:10,11)

LA SCELTA DI LOT (I)

Lot era il nipote di Abramo, figlio di un suo fratello. Egli era rimasto orfano e perciò Abramo lo prese con sé. Partirono insieme dal loro paese natìo per essere condotti dove il Signore li aveva destinati. Durante il viaggio, però, tra i pastori di Lot e quelli di Abramo nacque una disputa e, considerando che la cosa poteva degenerare, Abramo suggerisce a Lot che era giunto il momento di dividersi. Abramo era un uomo di pace e preferiva allontanarsi da probabili contese anziché lasciare che sfociassero in qualcosa di peggiore. Lascia a Lot per primo la scelta. Egli ha davanti a sé diversi territori, tutti i punti cardinali possono diventare sua dimora. Lot, analizza un po? la situazione e poi sceglie quello che secondo lui è il posto migliore: la pianura del Giordano. Essa si presenta pianeggiante e ben irrigata, ci sono Sodoma e Gomorra, due grandi città in cui probabilmente si vive bene, attraverso tutte le comodità che esse possono offrire. Lot si era lasciato ingannare dai suoi occhi. Dopo che questi fu partito l'Eterno parlò ad Abramo dicendogli: "Alza ora gli occhi tuoi e mira, dal luogo dove sei, a settentrione, a mezzogiorno, a oriente, a occidente. Tutto il paese che vedi lo darò a te e alla tua progenie, in perpetuo". (Continua)

 

Lunedì, 24 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 24 ottobre 2016

"Hanno affilato la loro lingua come spada e hanno scagliato come frecce parole amare". (Salmo 64:3)

UN PICCOLO MEMBRO: LA LINGUA

In questo salmo si parla della "lingua che ferisce" e delle "parole come frecce". Il salmista è molto efficace nel descrivere i danni che può provoca.re un piccolo membro del nostro corpo: la lingua. Esso insegna che la parola può penetrare e tagliare come una spada aguzza, può ferire anche da lontano come una freccia, può colpire anche se l'arciere è nascosto. La lingua può far molto male, può offende.re ed essere aggressiva più della violenza fisica. Purtroppo, sappiamo bene che la nostra lingua, talvolta, ha agito allo stesso modo, come descritto sopra. Una critica di troppo, un commento superfluo, un momento di rabbia e la lingua si scatena. Non siamo precipitosi nel parlare, ma valutiamo attentamente il nostro dire, poiché: "Con la moltitudine delle parole vengono i ragionamenti insensati" (Ecclesiaste 5:3), ma diciamo insieme al salmista: "O Eterno, poni una guardia dinanzi alla mia bocca, guarda l'uscio delle mie labbra" (Salmo 141:3). Preghiamo il Signore affinché la nostra lingua proferisca benedizioni, consolazioni, incoraggiamenti e allontani da noi l'offesa, la calunnia, la critica, la disputa e i mormorii!

 

Domenica, 23 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 23 ottobre 2016

"I sacrifici di Dio sono lo spirito rotto; o Dio, tu non sprezzi il cuore rotto e contrito". (Salmi 51:17)

UN CUORE CONTRITO

Il termine sacrificio viene mentalmente associato a sofferenza, privazione. Biblicamente, il sacrificio descriveva l'immolazione di ani.mali: tori, buoi, giovenche, pecore, montoni, capre... Dovevano essere animali senza difetto, di almeno otto giorni. Tutti questi sacrifici servivano per l'espiazione dei peccati, il cui sangue veniva sparso intorno all'altare. L'animale si bruciava interamente. Il sacrificio esprimeva la consacrazione totale della vittima, immagine di Cristo interamente offerto a Dio, e del credente pronto egli stesso a seguirLo in quest'atto di assoluto abbandono. Nel tempo, essi erano diventati semplicemente un rituale, senza più nessuna efficacia, tanto che Dio stesso pone loro fine. L'ultimo sacrificio è stato compiuto da Gesù sulla croce; ed è stato perfetto per la salvezza di chiunque ha fede nel Suo nome! I sacrifici che oggi il Signore ci chiede hanno tutt'altra natura: l'ubbidienza (I Samuele 15:22), la pietà e la conoscenza di Dio, un cuore rotto, umile, contrito. Pensi sia più semplice che immolare animali sull'altare? Sbagli! L'ubbidienza, la pietà e l'amore sono sentimenti difficili da applicare senza un cuore puro ed umile. Questo è il vero "sacrificio"!

 

Sabato, 22 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 22 ottobre 2016

"La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero." (Salmo 119:105)

UNA LUCE LUNGO IL CAMMINO

La lampada e la luce hanno in comune una cosa: illuminano, e in questo versetto sono usate in maniera distinta, ma complementare. La lampada illumina il passo e quindi reca sicurezza attimo per attimo, ma la luce va oltre: illumina il sentiero! Non si può camminare senza sapere dove ci conduce il sentiero. Forse i tuoi passi sembrano sicuri, ma hai la lampada che ti mostra gli ostacoli nei quali tu possa inciampare? Forse la tua via sembra sicura, ma dove ti sta conducendo? Non camminare al buio, ma impara a dirigere i tuoi passi verso un sentiero sicuro: Gesù è la luce. Solo con Lui avrai davvero sicurezza e pace sul tuo sentiero. "I giovani si affaticano e si stancano, i più forti vacillano e cadono, ma quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alza.no al volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano" (Isaia 40:30,31). Ascoltiamo la Parola del Signore, lasciamoci guidare da essa e cammineremo lungo un sentiero sicuro che ci condurrà verso la vita eterna!

 

Venerdì, 21 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 21 ottobre 2016

"Perché tu sei prezioso agli occhi miei, sei pregiato ed Io t'amo ? I miei testimoni siete voi, dice ilSIGNORE..." (Isaia 43:4,10)

PREZIOSI PER DIO

A volte ti senti inutile, sei inattivo, convinto che tutti possano fare qualcosa e tu no! Sappi che questo non è il pensiero di Dio nei tuoi confronti. Egli ti ama e ti apprezza per quello che sei, pregi e difetti compresi. Dio sa tutto della tua vita, della tua fede, della forza, dei tuoi pensieri. Il Signore prima di ogni altra cosa pesa il tuo cuore e l'amore che hai per Lui. Qualcuno ti scarterà o magari ti dirà che non sei adatto per qualche attività o compito; sarà dura da accettare, ma tu resta fedele e confida in Colui che ti chiama: Gesù. Nella Chiesa di Dio, nel Suo popolo, c'è posto anche per te. L'opera Sua è immensa. Egli si userà di te: parlerai con il sale della sapienza, sarai come un ruscello d'acqua che disseta o come una scintilla d'amore per infiammare i cuori! Ti senti ancora inutile? Rimani fermo in Cristo! Dio ti userà per la Sua gloria e la tua gioia sarà traboccante di pace e di serenità.

 

Giovedì, 20 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 20 ottobre 2016

"Beato colui la cui trasgressione è rimessa e il cui peccato è coperto." (Salmi 32:1)

L'ESPIAZIONE

Espiare significa in primo luogo coprire, successivamente a tale termine venne associato il significato di togliere, cancellare. Un peccato espiato è un peccato cancellato, sottratto alla vista di Dio, coperto. L'espiazione si opera per mezzo della croce del Calvario, cioè il sacrificio di Gesù Cristo, vittima innocente che riconciliava il Dio Santo e l'uomo peccatore. La morte del Cristo è un'espiazione, perché essa copre il peccato degli uomini ed offre a Dio la possibilità di perdonare, poiché così viene soddisfatta la sua giustizia. Espiare sarebbe per il colpevole sopportare la pena meritata. Ma per l'innocente, Gesù, significa patire la pena meritata da altri. L'opera di Cristo alla croce è compiuta al posto dell'opera impossibile di espiazione degli uomini peccatori, in loro favore. Il Figliuol dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti. Iddio perdona tutti quelli che credono nel valore espia.torio del sangue versato sul Calvario (Romani 3:23-26). Crediamo con fede anche noi. Accostiamoci al gran sacrificio e il Signore non mancherà di benedirci!

 

Mercoledì, 19 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 19 ottobre 2016

"In verità io vi dico: «Se non mutate e non diventate come piccoli fanciulli, non entrerete punto nel Regno dei Cieli»". (Matteo 18:3)

L'OCCHIO DI DIO

Una mattina accompagnai mia figlia a scuola e dopo averla salutata rimasi fermo sulla scalinata a guardarla mentre raggiungeva le sue amiche. L'osservavo con amore e tenerezza. Lei, per me, era la più bella. Guardandomi intorno mi resi conto che lì c?erano tanti altri genitori che guardavano i propri figli nello stesso modo in cui io guardavo la mia. Il mio era un giudizio amorevole di padre felice. A volte guardiamo e valutiamo egoisticamente. Gesù, invece venne sulla terra ripieno d'amore per tutti. Venne per gli onesti e per i disonesti, per i credenti e per gli increduli, per i sani e per gli ammalati, per tutti, indistintamente, anche per coloro che lo inchiodarono sulla croce! Possano i nostri sguardi assomigliare a quello di Gesù, perché in ogni persona, sia essa adulta o meno, batte un cuore spaurito e bisognoso d'affetto. L'occhio di Dio non è l'occhio dell'uomo e i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri!

 

Martedì, 18 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 18 ottobre 2016

"Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo Unico Figlio, affinché chiunque creda in Lui non perisca, ma abbia vita eterna.? (Giovanni 3:16)

PACE CON GESÙ

Quando ero adolescente, mi parlarono di Gesù in modo diverso. Mi dissero che Egli era Dio venuto sulla Terra per morire al posto dei peccatori e chiunque avesse creduto sarebbe stato salvato. Fino ad allora conoscevo Gesù come quel bambino che nasceva a Natale e moriva e resuscitava a Pasqua e che durante tutto l?anno se ne stava tranquillamente in croce. Era una statua fra le tante! Capii che era la verità, Gesù non era morto perché delle persone lo avevano accusato, ma perché Egli aveva voluto farlo, era il piano di Dio per la salvezza dell'umanità. Adesso dovevo solo accettare il dono di Dio o rifiutarlo. Ero giovane e la mia famiglia non avrebbe accettato tale decisione, ebbi paura della loro reazione, così rimandai. Sera dopo sera chiedevo al Signore di non farmi morire senza che lo avessi accettato nella mia vita quale Signore e Salvatore. Passarono 10 anni, mi ero sposata ed avevo 2 figli, ma mi mancava il Signore, così una sera dissi al Signore che non ce la facevo più a vivere senza di Lui e Lo invitai a venire nella mia vita, ed Egli venne. Quanta pace, il mio travaglio era finito! Caro amico che leggi, sei nato di nuovo oppure sei ancora in travaglio? Non aver paura, Dio ti aiuterà!

 

Lunedì, 17 Ottobre 2016 00:00

Meditazione del 17 ottobre 2016

"Senza di me non potete far nulla." (Giovanni 15:5)

SENZA GESÙ

Non è difficile rendersi conto, anche se apparentemente non sembra così, che gli uomini hanno poco in cui credere: sono preoccupati, sfiduciati ed hanno paura gli uni degli altri. L'uomo è stanco di udire promesse che non risolvono i suoi problemi a livello persona.le, familiare, sociale, politico, religioso. L'uomo vive una vita triste, piena di ansie, alla ricerca continua di un qualcosa che nemmeno lui conosce e non riesce a trovare per riempire il vuoto che sente dentro . C'è chi pensa di riempirlo con la ricchezza, la mondanità, il piacere del sesso, della droga, del gioco, aumentando il suo sapere. La scelta dell'una o dell'altra cosa può provvisoriamente distogliere il pensiero dalla vera necessità dell'animo, ma alla fine questa irrompe comunque. Sono troppi quelli che passano su questa terra senza sapere quale treno prendere, o che si trovano sul treno della vita senza conoscerne la destinazione. Per questo Gesù disse: "Senza di me non potete far nulla". Gesù è l'unico in grado di riempire i tuoi vuoti. AccettaLo nella tua vita ed Egli ti trasformerà rendendoti una persona felice ed appagata in cerca solo del suo amore!

 

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