Iscriviti alla Newsletter

riceverai sulla tua email
la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Mercoledì, 04 Gennaio 2017 00:00

Meditazione del 04 gennaio 2017

"Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi." (Romani 5:8)

DIO MOSTRA IL SUO GRANDE AMORE

L'amore dell'uomo, per quanto sia sincero e grande, è pur sempre limitato, imperfetto e caratterizzato dall'egoismo. Altra cosa, invece, è l'amore che Dio nutre per la Sua creatura. La massima manifestazione dell'amore di Dio per il genere umano, la troviamo alla croce, quando Gesù il Figlio di Dio, sacrificava la Sua vita innocente con lo scopo di redimere gli uomini dai propri peccati e liberarli dalla schiavitù spirituale. Soltanto l'amore di Dio è infinito! L'amore è la Sua essenza stessa, come afferma la Scrittura: "Dio è amore? (I Giovanni 4:8). Egli ama tutti gli uomini indistintamente, anche quando sono lontani da Lui e vivono nel peccato. sarebbe poca cosa per noi, sapere che Dio ci ama di un grande amore che Lo ha portato a donare Gesù il Suo Figlio per la nostra redenzione, se poi non aprissimo il cuore per lasciarci pervadere da questo grande e meraviglioso amore. Se ancora non hai aperto il tuo cuore all'amore di Dio, perché sei scettico, indifferente, o perché pensi che sei la persona meno adatta per essere amata, rivolgiti a Lui, in questo momento ed eleva una preghiera semplice e sincera a Dio, chiedendoGli di perdonarti in Cristo, di cambiare la tua vita e di mostrarti il Suo amore ed Egli opererà per te.

 

Martedì, 03 Gennaio 2017 00:00

Meditazione del 03 gennaio 2017

"Poiché il paese del quale state per entrare in possesso non è come il paese d'Egitto donde siete usciti." (Deuteronomio 11:10)

UN NUOVO INIZIO

Spesso sentiamo dire in modo laconico da coloro che hanno dei rimpianti o hanno commesso dei grossi errori: "se potessi rinascere! se potessi tornare indietro! se avessi un'altra possibilità!? Il testo della nostra meditazione evidenzia la possibilità per tutti gli uomini di un nuovo inizio. Israele era giunto alla fine di un lungo viaggio nel deserto durato quaranta anni. Aveva lasciato alle spalle l'Egitto e aveva davanti Canaan, la Terra Promessa. Questi due luoghi simboleggiano le condizioni spirituali in cui l'uomo può trovarsi. Da una parte abbiamo l'Egitto, figura di chi è ancora schiavo del peccato e delle sue nefaste conseguenze; la Scrittura afferma: "Uno diventa schiavo di ciò che l'ha vinto? (II Pietro 2:19). Dall'altra parte abbiamo Canaan, figura della nuova vita che vivono coloro che sono in Cristo: "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove? (II Corinzi 5:17). Forse tu che stai leggendo queste parole hai tanti rammarichi per come hai vissuto la tua vita e desideri cambiare, ma non sai come fare. La soluzione c'è e si chiama Gesù. Egli desidera trasformare potentemente la tua vita, se solamente ti rivolgi a Lui con tutto il cuore e Lo accetti quale tuo personale Salvatore. Vai a Gesù ora e invoca la Sua grazia e il Suo perdono!

 

Lunedì, 02 Gennaio 2017 00:00

Meditazione del 02 gennaio 2017

"L'Eterno sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che sono depressi." (Salmo 145:14)

DIO RIALZA CHI È CADUTO

La tendenza dell'uomo è di guardare con rimprovero e con sufficienza le cadute altrui, pensando che certe cose capitano soltanto agli altri. Nel momento in cui gli capita di cadere in qualche peccato o di commettere degli errori, la tendenza è di giustificarsi e per "salvare la faccia? indossa la maschera dell'ipocrisia. Ciò che gli altri pensano di noi è relativo! Quello che veramente conta è cosa pensa Dio della nostra vita. Il Signore non vuole che l'uomo nel momento in cui pecca si metta una maschera, e cerchi di apparire diverso da quello che in realtà è, ma che confessi a Lui il peccato e Gli chieda il perdono con tutto il cuore. Il Signore è misericordioso e desidera rialzare tutti coloro che sono caduti a causa del peccato. Sei caduto? Ti trovi nel baratro della disperazione? Pensi che per te non ci sia più speranza? Non indossare nessuna maschera, non ingannare te stesso, gli altri e non pensare che la tua caduta sia irrimediabile. La promessa che il Signore rialza tutti quelli che sono caduti riguarda anche te. Così come sei, dove ti trovi, rivolgiti a Dio con tutto il cuore per mezzo di Gesù Cristo il salvatore, invocando il Suo perdono e la Sua misericordia ed Egli ti risponderà rialzandoti e la tua vita non sarà più la stessa, ma sarà sostenuta da Dio.

 

Domenica, 01 Gennaio 2017 00:00

Meditazione del 01 gennaio 2017

"Nel principio Iddio creò i cieli e la terra." (Genesi 1:1)

L'ORIGINE DEL COSMO

La rivelazione di Dio è trattata nella Bibbia già dal primo versetto: "Nel principio Iddio creò i cieli e la terra?. L'Autore della Scrittura, lo Spirito Santo, ispira lo scrittore sacro a gettare immediatamente le basi essenziali della teologia. Difatti, chiunque si accinge a leggere il Libro Sacro scoprirà senza alcun velo d'ombra che Dio è il creatore del cosmo. Tutte le cose visibili e quelle invisibili parlano di Dio: "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani? (Salmo 19:1). La verità dichiarata nel primo versetto della Bibbia è triplice. Primo, Dio è l'Eterno, non creato, ma creatore di ogni cosa: "Avanti che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi, ab eterno in eterno, tu sei Dio? (Salmo 90:2). Secondo, Dio è l'Onnipotente, cioè, Egli può ogni cosa, può creare dal nulla. Terzo, Dio è il Creatore, i cieli e la terra sono opera di Dio, dell'Unico Dio che ha dato origine all'immenso Universo. Caro lettore, questo versetto è la risposta efficace che calma quell'assilante domanda, che ogni uomo, del passato prima e del presente dopo, si è posto: "Chi ha fatto i cieli e la terra??. Dio è l'Autore dei cieli e della terra. Quando guarderai il cielo azzurro o stellato potrai considerare che tutto è opera di Dio.

 

Sabato, 31 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 31 dicembre 2016

"Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno". (Marco 13:31)

TUTTO PASSA, TUTTO CAMBIA (II)

Osservando le foto del passato ci si accorge di come tutto passa e di quanto l'uomo cambi: la sua pelle, i suoi capelli, i suoi ricordi. Qual è la posizione davanti a Dio di ciascuno di noi? Abbiamo capito ed accettato che "Ogni carne è come l'erba e tutta la sua grazia come il fiore del campo. L'erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio dell'Eterno vi passa sopra...ma la parola di Dio sussiste in Eterno" (Isaia 40:6-8). Anche quest'anno è finito e domani inizieremo ad usare un nuovo calendario, ma cosa cambierà nella tua vita? Non fare propositi che difficilmente porterai a termine, ma proponiti l'unica cosa non gravosa che porta, però, tanta pace e gioia, ingredienti indispensabili che non possono mancare per trascorrere un buon 2017: accetta Gesù nella tua vita e concedi a Lui l'onore di guidarti per i prossimi 365 giorni. Se lo hai già fatto conservati fedele alla Sua Parola e sii un buon testimone della Sua opera di salvezza. Iddio ci benedica!

 

Venerdì, 30 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 30 dicembre 2016

"Per tutto vi è il suo tempo, v'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo...". (Ecclesiaste 3:1)

TUTTO PASSA, TUTTO CAMBIA (I)

Si nasce, si cresce, si invecchia e si muore. Per ogni periodo della vita c'è uno scopo. ".... Un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per svellere ciò che è piantato? (Ecclesiaste 3:2). Nascendo stringiamo i pugni cercando di afferrare e si muore aprendo le mani, lasciando ogni cosa. "Uscito ignudo dal seno di sua madre, quel possessore se ne va com'era venuto; e di tutta la sua fatica non si può prendere nulla da portare con sé in mano" (Ecclesiaste 5:15). Si è bambini, si cresce, ci si innamora, ci si fidanza, ci si sposa, si diventa genitori, poi nonni, si invecchia e ci si rende conto che tutto passa. La vita è fatta di tanti attimi preziosi che scorrono via e non tornano più e di essi non restano che ricordi. Le foto ci ricordano i momenti andati della nostra esistenza. Segnano il tempo di eventi passati. Che cosa rimane dunque all'uomo, sia ricco o povero, celebre o anonimo, forte o debole, se non il dono della speranza della vita eterna? (Continua)

 

Giovedì, 29 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 29 dicembre 2016

"...che nessuno sia fornicatore o profano, come Esaù che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Poiché...anche quando più tardi volle eredare la benedizione fu respinto...sebbene la richiedesse con lacrime." (Ebrei 12:16,17)

LA PRIMOGENITURA (II)

Esaù aveva talmente sottovalutato il suo diritto di primogenitura, che aveva considerato quasi una farsa la sua vendita. Così quando si presentò ad Isacco, questi dovette ammettere con dispiacere di aver già dato la benedizione al fratello Giacobbe, pensando fosse proprio Esaù, ed ora non c'era più spazio per una seconda benedizione. Sappiamo che Esaù si disperò molto per questo, pianse e supplicò il padre di concedere anche a lui parte di questo privilegio, ma ormai non era possibile. Nella Bibbia Esaù è simbolo del disprezzo della grazia divina. Per molti essa è qualcosa di secondario, il diritto di essere chiamati figli di Dio non viene considerato un privilegio, anzi lo si scambia facilmente per qualcosa che può momentaneamente darci soddisfazione. Come Esaù, che privilegiò un piatto di lenticchie ad un prezioso diritto, così sono coloro che rimandano, per godere dei piaceri del mondo, la preziosa decisione di piegarsi alla volontà di Dio e accettare Gesù come unico e personale Salvatore. Quando ti accorgerai di aver sbaglia.to potrebbe essere già tardi, e nemmeno le lacrime, segno esteriore di pentimento, potranno ristabilire la tua originaria posizione.

 

Mercoledì, 28 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 28 dicembre 2016

"Allora Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve; poi si alzò, e se ne andò. Fu in questo modo che Esaù disprezzò la primogenitura." (Genesi 25:34)

LA PRIMOGENITURA (I)

Esaù e Giacobbe due gemelli diversi nell'aspetto e nel carattere. Esaù era il maggiore e come tale ad egli spettava il diritto della primogenitura. Questo, infatti, era un privilegio considerato di proprietà esclusiva del primogenito di una famiglia. Egli ereditava, di solito, la posizione, la situazione e le prerogative del padre, diventava capo della famiglia e della tribù. Ereditava anche una doppia porzione dei beni paterni. Tale diritto poteva, però, perdersi per cattiva condotta o poteva essere ceduto. Ed Esaù lo cedette a Giacobbe. Preso dalla fame, da un istinto naturale di nutrimento disprezzò in un attimo questo particolare e vantaggioso diritto. Isacco, padre dei ragazzi, trasmi.se questo diritto attraverso una benedizione, ossia l'invocazione del favore divino. Nel giorno stabilito Giacobbe seppe approfittare del momento. Egli dava grande rilievo a tale diritto. Quando si presentò dal padre per ricevere la benedizione, dovette, però, camuffarsi da Esaù, perché Isacco, ormai vecchio e non vedente era all'oscuro di tutto. Ricevette quanto desiderava. Fu benedetto in tutto il suo agire e in ogni cosa posseduta. Poco dopo anche Esaù si presentò dal padre per ricevere la stessa benedizione. (Continua)

 

Martedì, 27 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 27 dicembre 2016

"Or la speranza non rende confusi, perché l'amor diDio è stato sparso nei nostri cuori per lo Spirito Santo che ci è stato dato." (Romani 5:5)

L'AFFLIZIONE (II)

L'esperienza maturata nell'afflizione cambia molte vite. Ci si rende conto della nostra fragilità e delle nostre priorità, ci rende meno egoisti e più sensibili. Evoca domande che non ci saremmo mai posti e affretta risposte che avremmo ritardato. Un'esperienza del nostro cuore. L'esperienza produce speranza. Una speranza speciale, quella della vita eterna. Quando durante l'afflizione il tuo essere si avvicina al Signore scopre la meraviglia delle promesse divine e fra tutte quelle della salvezza eterna. I timori su quello che avverrà dopo la nostra dipartita si tramutano in speranza, speranza di ereditare il regno di Dio. La speranza, però, non deve essere fine a se stessa, ma concreta. Non deve rendere confusi o dubbio.si come la parola tenderebbe a far pensare, ma deve rassicurare il nostro cuore che l'amore di Dio vive in noi. Nulla potrebbe intacca.re ciò e a confermarlo è stato chiamato lo Spirito Santo. Non lo vediamo, ma Egli ci parla al cuore, ci apre gli occhi su una diversa realtà, ci fa incontrare persone atte a fortificarci e guidarci. Non aspettiamo oltre, ma accettiamo tutto questo attraverso la fede in Gesù. Egli ha dato la sua vita per te!

 

Lunedì, 26 Dicembre 2016 00:00

Meditazione del 26 dicembre 2016

"... Ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, e l'esperienza speranza." (Romani 5:3,4)

L'AFFLIZIONE (I)

Gloriarsi nelle afflizioni è alquanto difficile. L'afflizione mette a dura prova sia l'afflitto che quanti gli stanno intorno. Tuttavia essa può risultare molto benefica. Tantissima gente si è avvicinata al Signore attraverso un'afflizione e tantissimi altri hanno scoperto il meraviglioso amore di Gesù nella prova. L?afflizione rende deboli, vulnerabili, bisognosi di aiuto e quando nessun altro può fare qualcosa per te, ti ricordi di quel Gesù di cui ti hanno parlato, in grado di capirti, di consolarti e di aiutarti. Il Signore è sempre pronto ad andare incontro a quanti lo invocano. Egli è lì che aspetta un tuo cenno, aspetta che il tuo cuore si apra a Lui. C'è scritto che per ogni uomo che si con.verte, in cielo si fa gran festa. Gesù è morto anche per te, perché vuole che tu non perisca, ma abbia vita eterna. Come leggiamo nel versetto di oggi l'afflizione per prima cosa produce pazienza: si impara ad aspettare. La pazienza è una gran bella virtù, ma posseduta da pochi. Il nostro cuore si stanca presto di aspettare qualsiasi cosa, ma nell'afflizione non c'è altro rimedio e allora la pazienza si produce naturalmente. Dalla pazienza nasce l'esperienza. (Continua).

 

cerca

per data

« Aprile 2025 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30        

CERCA

per parole chiavi

Copyright © 2002 - 2023 Parole di Vita. Tutti i diritti sono riservati.

Parole di Vita ® è un marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico UIBM di proprietà

dell’Associazione Parole di Vita ODV - Codice Fiscale 04772210656 - senza scopo di lucro,

iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore n.94152

iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione n.23848
D-U-N-S Number 43-476-5776 ® Dun & Bradstreet (D&B)

Ciao, clicca sul servizio desiderato per chattare su WhatsApp o inviaci un'email a info@paroledivita.org

Avvia una Chat con noi su WhatsApp
Close and go back to page