
Parole di Vita
Meditazione del 24 gennaio 2017
"Camminiamo per fede e non per visione." (II Corinzi 5:7)
IL CAMMINO DELLA FEDE
Tutti coloro che accettano Gesù come personale Salvatore e Signore, diventano figli di Dio e per loro incomincia un nuovo viaggio, il cammino della fede. Camminare con Dio richiede fede; è scritto: "Senza fede è impossibile piacerGli? (Ebrei 11:6). La Parola di Dio definisce la fede: "Certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono? (Ebrei 11:1). Per il credente è fondamentale camminare per fede. Egli non prosegue il corso sulla base di cose strepitose, emotive, appariscenti, ma sul solido fondamento della sacra Scrittura, sulla Persona di Cristo Gesù e per l'opera dello Spirito Santo che guida attraverso la Verità della Parola di Dio coloro che camminano per fede. La vita cristiana non è sempre facile, ci sono le difficoltà, le prove e le malattie. La fede nel Signore però, sostiene il credente e lo accompagna in ogni frangente. Il problema non consiste nel trovare la panacea per ogni male, ma come affrontare le situazioni difficili incontrate nel corso del cammino. La risposta è nella fede. La fede non è appariscente, ma quando c'è si vede, essa viene dall'udire la Parola di Cristo (cfr. Romani 10:17). Per mezzo della fede il credente prosegue il cammino unito a Cristo, secondo la volontà di Dio, supera ogni ostacolo e arriva alla meta celeste.
Meditazione del 23 gennaio 2017
"Non cessate mai di pregare." (I Tessalonicesi 5:17)
LA PREGHIERA INCESSANTE DEL CREDENTE
La preghiera è il mezzo che eleva il credente al trono di Dio (cfr. Ebrei 4:16); essa è stata definita il respiro dell'anima. Non cessare mai di pregare è come dire: non cessare mai di vivere spiritualmente. Il credente fa della preghiera il mezzo per rimanere continuamente in comunione con Dio. Attraverso di essa eleva al signore il suo ringraziamento, l'adorazione e la lode. Inoltre, intercede per le necessità degli altri e presenta al Padre celeste i propri bisogni con la fiducia che Dio risponderà e opererà secondo la Sua volontà e i Suoi tempi. Gesù, esortò i discepoli a pregare per non cadere in tentazione: "Vegliate e pregate, affinché non cadiate in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole? (Matteo 26:41). Attraverso la preghiera il credente riceve da Dio la forza e l'aiuto per essere preservato dal peccato, onorando così il Signore con la propria vita. Per i figli di Dio la preghiera non ha lo scopo principale di ottenere i benefici divini, tanto mento fare di essa un'opera meritoria; ma piuttosto usare questo strumento per rimanere continuamente in comunione con il Signore. Possa ogni credente essere caratterizzato da una vita di preghiera umile, costante e fiduciosa.
Meditazione del 22 gennaio 2017
"Basti al discepolo di essere come il suo maestro, e al servo d'essere come il suo signore." (Matteo 10:25)
ASSOMIGLIARE A GESÙ IL MAESTRO
Le parole e l'ammaestramento di Gesù, costituiscono un monito molto importante per tutti coloro che desiderano fare la Sua volontà. Gesù rimane il Modello, il punto di riferimento e il Maestro per eccellenza. Egli, rivolgendosi ai Suoi allievi, dice: Imparate da me? Tutti coloro che prendono come punto di riferimento per la propria vita degli uomini, prima o poi saranno inevitabilmente delusi. Le persone più in vista, più stimate e più capaci, alla fine possono tradire le attese. Naturalmente, questo non significa essere prevenuti nei confronti degli altri o isolarsi, per vivere in maniera asociale, ma, semplicemente che Gesù deve essere l'unico punto di riferimento, il fondamento della vita. Il credente desideroso di essere approvato da Dio per la sua vita e condotta, si dispone per conoscere l'insegnamento del Signore e si arrende nelle Sue mani. Assomigliare a Gesù è una prerogativa fondamentale per i veri credenti. Seguire le orme di Gesù, il divino Maestro, è possibile quando si conosce personalmente e bene l'Insegnante, quando ci si sottomette alla Sua Parola e quando ci si lascia plasmare dalla Sua mano. Desiderare di assomigliare a Gesù, deve essere la peculiarità d'ogni credente.
Meditazione del 21 gennaio 2017
"Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'età presente." (Matteo 28:20)
LA PRESENZA DI GESÙ CON I CREDENTI
Le parole di Gesù pronunciate ai discepoli dopo la Sua resurrezione e prima della Sua ascensione al Padre, costituiscono una fondamentale promessa per tutti coloro che sono discepoli di Cristo. Gesù, perché possa essere sempre con te, è prima di tutto necessario che credi in Lui, che apri il cuore alla Sua Parola e Gli permetti di entrare nella tua vita, affinché Egli diventi il tuo Salvatore e Signore. Inoltre, è importante che cammini secondo la Sua volontà, seguendo le Sue indicazioni. Infine, devi tenere lo sguardo della fede sempre fisso su di Lui. Gesù è sempre vicino a coloro che hanno fiducia in Lui. La Sua presenza è una garanzia in ogni momento. Le difficoltà della vita, i momenti difficili possono essere affrontati serenamente quando Gesù è vicino. Quale gioia, sicurezza e speranza per tutti coloro che hanno al fianco Gesù. Essi non saranno mai soli, mai disperati, perché Gesù li accompagna, li guida e li protegge. Se tu che stai leggendo queste parole soffri di solitudine, ti trovi nello sconforto o non sai come affrontare e risolvere una situazione difficile della tua vita, lascia che Gesù ti prenda per mano e ti accompagni ogni giorno. Allora anche tu potrai beneficiare della compagnia del signore e la sua presenza sarà una meravigliosa garanzia e aiuto per la tua vita.
Meditazione del 20 gennaio 2017
"Getta sull'Eterno il tuo peso, ed Egli ti sosterrà." (Salmi 55:22)
AZIONE E LIBERAZIONE
A tutti capita prima o poi di essere attanagliati da qualche peso. Ci sono pesi quale risultato di una grande preoccupazione, di una grave malattia, di un serio problema famigliare, di una difficoltà economica. Sono tanti i pesi che si possono adagiare sul cuore dell'uomo e appesantirgli la vita, fino al punto da condizionarlo con la tristezza, con la paura, o addirittura con la disperazione. Il vero problema non è la difficoltà incontrata, ma non sapere cosa fare quando sopraggiunge una situazione difficile. Ci sono condizioni che rendono impotenti chiunque. In tanti casi, l'aiuto degli altri non serve assolutamente a niente. Che cosa fare allora? rassegnarsi? No, perché c'è la soluzione: Gesù! È necessario andare a Dio per mezzo di Cristo il Signore, arrendersi a Lui con fiducia, chiederGli con fede secondo le promesse della Sua Parola di operare con potenza come soltanto Lui sa fare e gettare sul Signore ogni fardello. Dio è pronto ad operare in modo straordinario nei confronti di tutti coloro che confidano in Lui. Il peso che ti stai portando addosso ti sta schiacciando? Non trovi nessuna soluzione? Lascialo con fiducia al Signore ed Egli ti sosterrà, sarai sorretto da Lui e ogni difficoltà sarà cambiata in gioia.
Meditazione del 19 gennaio 2017
"Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza." (Isaia 12:3)
ATTINGERE ALLE FONTI DELLA SALVEZZA
Il versetto preso come spunto per la nostra meditazione, presenta un importante insegnamento e allo stesso tempo mostra una meravigliosa promessa. Dio offre a tutti gli uomini la possibilità di rivolgersi a Lui per attingere la Sua salvezza. Il profeta Isaia risponde a tre domande che l'uomo può porsi a causa della propria necessità di salvezza. Prima di tutto: che cosa attingere? La risposta è: l'acqua. L'acqua è indispensabile per la vita. Allo stesso modo la salvezza è indispensabile, nessuno ne può farne a meno. La seconda domanda che l'uomo si può fare è: dove attingere? La risposta è: presso le fonti della salvezza. Chi riconosce la propria necessità di salvezza, si deve rivolgere direttamente a Dio per mezzo di Cristo Gesù, non ci sono altre fonti. La salvezza è una in Cristo, ed è un'opera grande, per questo motivo si parla di "fonti?. L'ultima considerazione che possiamo fare è: come attingere? La risposta è: con gioia. La salvezza produce gioia. La gioia per il perdono dei peccati, la gioia della riconciliazione e comunione con Dio, la gioia del cuore, quella vera e profonda. Dio desidera salvarti e operare nel tuo cuore. Vai a Lui e attingi dalla Sua grazia la salvezza in Cristo Gesù e tu sarai salvato.
Meditazione del 18 gennaio 2017
"E chiunque vive e crede in me, non morrà mai. Credi tu questo?" (Giovanni 11:26)
VITA ETERNA
L'affermazione di Gesù può sembrare inverosimile per chi non crede in Dio. Egli stava parlando con Marta, colei che aveva perso da alcuni giorni il fratello. Le parole di Gesù, non soltanto furono pronunciate per preparare la Sua interlocutrice al miracolo che stava per compiere, Egli stava per fare ritornare in vita Lazzaro, ma, in modo particolare il Signore presentò la realtà della vita eterna. L'uomo, nessuno escluso, a causa delle sue trasgressioni, com'è scritto nella Sacra Scrittura, è morto nei falli e nei peccati. La condizione d'ogni essere umano lo separa da Dio e al momento della morte fisica ci sarà per lui la morte seconda, vale a dire la separazione eterna da Dio. Gesù, prima di pronunciare le parole del nostro testo, disse a Marta un'altra grande verità: "Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivrà? (Giovanni 11:25). Essendo Gesù Cristo la resurrezione e la vita, tutti coloro che credono in Lui e Lo accettano quale personale Salvatore e Signore, saranno vivificati. Il credente ha vita in Cristo, ha comunione con Dio e realizza la pace nel cuore, per tanto al momento della sua morte fisica egli non morrà eternamente, ma vivrà per l'eternità perché Dio gli ha donato la vita eterna. Credi tu questo?
Meditazione del 17 gennaio 2017
"Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio." (Matteo 4:4)
IL PANE DELL'ANIMA
Le parole pronunciate da Gesù rappresentano un prezioso insegnamento per tutti gli uomini. Il pane è un alimento semplice e indispensabile allo stesso tempo. In ogni epoca e in ogni luogo ha sempre avuto un posto importante nell'alimentazione umana. Nei momenti di povertà, come nei tempi d'abbondanza, il pane rimane molto apprezzato ed è consumato sempre in larga misura. Gesù nel Suo insegnamento, ha messo in risalto la necessità per l'uomo di possedere per il proprio nutrimento un pezzo di pane, ma, in modo particolare, Egli ha evidenziato soprattutto l'importanza che deve avere nella vita dell'uomo la parola di Dio. La Sacra Scrittura, è stata interamente ispirata dallo Spirito Santo, procede quindi dalla bocca di Dio. La Bibbia, vale a dire l'Antico e il Nuovo Testamento, è il cibo per l'anima. Tutti coloro che sono affamati nell'anima, possono essere saziati e appagati solamente da Dio per mezzo della Sua Parola. La Bibbia è un cibo offerto gratuitamente a tutti coloro che si rivolgono ad Essa con un cuore ben disposto. Se nel tuo cuore c'è fame dei beni spirituali, leggi, medita e ritieni nel tuo cuore la Sacra Scrittura, chiedendo a Dio di aiutarti a metterla in pratica ed Essa opererà con potenza nella tua vita e tu sarai saziato, pienamente soddisfatto.
Meditazione del 16 gennaio 2017
"Poiché questo Dio è il nostro Dio in eterno; egli sarà la nostra guida fino alla morte." (Salmo 48:14)
UNA GUIDA PER TUTTA LA VITA
Il cammino della vita d'ogni individuo è faticoso, difficile e spesso in solitudine. Sono molti coloro che vengono meno strada facendo, i quali preferiscono essere guidati dalle circostanze della vita, piuttosto che proseguire il corso secondo la volontà di Dio. Nel cammino della vita non mancano le situazioni particolarmente dolorose. Nessuno può dire d'essere immune da momenti di sconforto, di smarrimento e di debolezza. L'uomo, generalmente, ricerca un aiuto, una guida sicura che lo accompagni nel corso della vita. Sono tanti coloro che onestamente si domandano se esiste una guida veramente sicura che li accompagni sino alla fine del tragitto. Cristo Gesù il Messia, il signore, è l'unica Guida sicura per l'uomo, come Egli stesso ha affermato: "E non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo? (Matteo 23:10). Tutti possono rivolgersi a Gesù ed essere accompagnati da Lui nel cammino della vita. Se tu che stai leggendo queste parole ti senti smarrito, non sai quale direzione prendere, se sei solo siccome gli altri ti hanno abbandonato, se sei deluso a causa delle tante difficoltà, rivolgiti con umiltà a Dio, chiediGli di guidare la tua vita ed Egli sarà la tua guida fino alla fine e soprattutto sarà il tuo Dio in eterno.
Meditazione del 15 gennaio 2017
"Chi dimora nel ritiro dell'Altissimo alberga all'ombra dell'Onnipotente." (Salmo 91:1)
CONDIZIONE E BENEDIZIONE
Le parole del versetto preso come spunto per la nostra meditazione di oggi, evidenziano la benedizione che Dio offre a coloro che confidano in Lui. Le benedizioni di Dio non sono automatiche, ma sono sempre precedute da condizioni chiare e precise. Per godere della comunione con Dio e di conseguenza della Sua protezione, è necessario conoscerLo personalmente e affidarsi totalmente a Lui. Dio si rivela in maniera chiara, inconfondibile e completa attraverso la Bibbia. Attraverso la Parola di Dio l'uomo ha il privilegio di conoscere l'Altissimo e di ricevere le indicazioni complete perché possa arrendersi a Lui. Chi si rivolge a Dio, attraverso l'unico Mediatore Cristo Gesù il Signore, sperimenta il Suo amore. La fiducia dei credenti che conoscono personalmente il Signore, li incoraggia a sperare sempre in Lui e a realizzare calma e serenità nel cuore. Forse tu che stai leggendo queste parole non sei sereno e nel tuo animo c'è inquietudine, da diverso tempo cerchi un po' di serenità e non sai dove andare. Rivolgiti a Dio per mezzo di Cristo Gesù, leggi la Bibbia, riponi la tua fede nelle promesse di Dio e tu sperimenterai la sua pace nel tuo cuore e albergherai all'ombra dell'onnipotente.