Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito? (Salmi 22:1)
DIO NOSTRO AIUTO
Il Salmista Davide ci porta ad una considerazione: invochiamo soccorso da Dio, ma, non avendo risposta immediata, concludiamo che Dio ci ha abbandonato. Forse, il grido non è proprio di sfiducia, è solo un grido di dolore, ma, comunque, un indice che qualcosa ci manca, che qualcosa è venuto meno e che dobbiamo comunque porvi rimedio. Sentiamo il nostro Dio lontano, preghiamo e Lui non ci rispon.de, Gli facciamo delle richieste e Lui è lontano da noi. Ma è proprio così??? Quando un nostro amico non risponde alle nostre aspettative, ci rimaniamo male perché credevamo in lui e invece ci ha deluso. Con Dio non è così! Dio è Padre ed amico di sempre, Colui che ci consola in ogni momento, anche quando sembra che è lontano. Egli sta operando nella nostra vita in una maniera a noi sconosciuta (Romani 8:28). Il credente deve avere fiducia del Suo grande amico... Gesù disse: "Abbiate fiducia in Dio e in me" (Giovanni 14:1). Egli opera in tutte le cose per il nostro bene. Se siamo convinti di questo non potremo mai essere delusi e in ogni cosa renderemo grazie a Dio per quello che ci ha dato, ci da e ci darà.
"Sia la luce!" E la luce fu. (Genesi 1:3)
DIO LA NOSTRA LUCE
Trasferiamoci per un attimo agli inizi dei tempi. Tutto era buio e informe, non c'era niente sulla terra. Una massa informe e senza vita, resa buia dalla mancanza di luce e di tutto il resto. Poi, per la Parola di Dio, ogni cosa prese forma, ogni cosa ha avuto la sua consistenza secondo quello che il Creatore aveva pianificato già nella sua mente. Dio disse: "Sia la luce!", e la luce fu". Fu un atto creativo e soprannaturale di Dio, per Lui tutto fu normale e semplice perché Egli è l'Onnipotente. Egli è Colui che con la Sua Parola creò e formò dal nulla tutte le cose. Ha creato i cieli, la terra e tutto ciò che è in essa, ha separato la luce dalle tenebre, ed ha formato l'uomo a Sua immagine e somiglianza. Dio può operare questo ed altro per il nostro bene, può mettere ordine là dove regna il disordine più assoluto, può rischiarare quel.lo che era tenebroso e illuminarci. PermettiamoGli di entrare nella nostra vita e di operare affinché quello che prima era informe assuma la giusta forma e significato.
Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio. (Galati 6:7)
DIO ESISTE!
Molti uomini si comportano come se Dio non esistesse e perciò come se non dovessero mai essere chiamati a rendergli conto dei loro pensieri e delle loro azioni. Altri, addirittura, hanno un linguaggio e un comportamento volutamente provocatorio nei suoi con.fronti. Pensano, evidentemente, di farla franca, ma... la faranno franca davvero? Bene, se così fosse, che tipo di giustizia sarebbe quella di Dio? Chi crede di farla franca, ci ricorda il testo biblico di oggi, sta ingannando se stesso, perché sta vedendo una realtà ben diversa da quella che è. Dio stesso (poiché mi ama!) si è preoccupato d'informarmi che dovrò rendere conto a Lui dei miei pensieri e delle mie azioni e che farò bene a fare attenzione a quello che dico e a quello che faccio. E, in primo luogo, farò bene a decidere cosa farne di Cristo Gesù che Dio, nel Suo grande amore, mi ha donato come perfetto Salvatore!
Poiché l'Eterno conosce la via dei giusti, ma la via degli empi mena alla rovina. (Salmi 1:6)
DIO CONOSCE OGNI COSA
Dalla lettura della Parola di Dio, La Bibbia, nasce in noi la certezza che Dio conosce ogni cosa della Sua creatura. Dio conosce il nostro entrare e il nostro uscire, Dio conosce il nostro stato d'animo, le nostre perplessità, le nostre paure, le nostre angosce. A volte ci sentiamo tristi e scoraggiati, sembra che tutto il mondo ci cada addosso e non ci rendiamo conto del perché. Vorremmo come il Salmista Davide fuggire... ma dove? "Oh avessi io delle ali come la colomba! Me ne volerei via, e troverei io riposo. Ecco, me ne fuggirei lontano, andrei a dimorare nel deserto; m'affretterei a ripararmi dal vento impetuoso e dalla tempesta" (Salmo 55:6-8). L'Eterno conosce i pensieri dell'uomo, sa che sono vanità (Salmo 94:11). Dio conosce le nostre debolezze ed ogni altra cosa ed è pronto ad intervenire se solo gliene diamo la possibilità. Dio non vuole far violenza su nessuno, ma vuole condurre tutti verso la via della salvezza e santità; nella Sua immensa sapienza e misericordia, conoscendo il profondo del cuore umano, debole e mutevole, sa quello di cui abbiamo bisogno. Se solo ci abbandoniamo a Dio, Egli potrà risolvere i nostri problemi e indicarci la via da seguire: "Non così, però, per gli empi... anzi sono come pula che il vento porta via. Perciò gli empi non reggeranno dinanzi al giudizio, né i peccatori nella radunanza dei giusti" (Salmo 1:4-5).
L' Eterno disse: "Non temere Abramo Io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima". (Genesi 15:1)
IO SONO IL TUO SCUDO
Dio parlò ad Abramo in visione e gli rivelò delle meravigliose realtà che ormai gli appartenevano. Egli avrebbe combattuto per lui e lo avrebbe protetto da tutti i "dardi infuocati del nemico" (Efesini 6:16). "Io sono il tuo scudo" queste parole esprimono tutta la realtà della vita di Abramo, e così Dio si comporta nei nostri riguardi: Egli è un riparo sicuro dietro al quale ci conviene rifugiare. La vita cristiana non è fatta sempre di cose belle ma anche di momenti difficili, che mettono a dura prova la nostra fede in Dio. Senza un porto sicuro dove approdare fino a che la tempesta infuria, certamente la nostra fiducia verrebbe meno, ma l'Eterno ci ha promesso la Sua protezione, così come ha fatto con il nostro Patriarca Abramo. Anche l'Apostolo Paolo, nella Lettera ai Romani, dimostra la continuità di quanto è stato promesso ad Abramo. Pure noi abbiamo la certezza della vittoria se dimoriamo nella Parola (Giov. 1,1-14). Amico, chi potrà essere contro di noi? Dio è con noi, e vuole istruirci affinché non ci scoraggiamo. Nel momento in cui ti senti solo nel deserto, abbandonato da tutti, sappi che DIO ti ha promesso: "Io sono il tuo scudo" e la tua compagnia. Anche se tua madre e tuo padre ti abbandonasse Egli non ti abbandonerà mai. Se confidiamo in Lui avremo la stessa vittoria. Gesù ha detto: "Io ho vinto il mondo" (Giov. 16,33).
Tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte sull'abisso. (II Corinti 11:25)
VICISSITUDINI DI UN APOSTOLO
Dal racconto di Paolo ai Corinzi apprendiamo delle verità storiche di quest'uomo di Dio, Apostolo e missionario, nonché delle sue impre.se per la divulgazione dell'Evangelo come avanzamento del Regno di Dio sulla terra. Le sue vicissitudini, disgrazie, come incidenti di percorso, sono esperienze positive atte ad incoraggiare gli altri. Dio, però, gli è sempre vicino e lo segue nelle sue difficoltà, in tutte le tempeste, anche se Egli (Dio), non interviene nella maniera da lui desiderata. Tutto questo non ha anche un significato spirituale per tutti i credenti, e per tutti gli uomini? Un automobilista mi raccontava che sulle strade che non conosceva rallentava la velocità e, solo dopo essersi reso conto, dello stato del manto stradale, poteva andare più veloce; dietro ad ogni curva vi può essere un pericolo e noi lo dobbiamo evitare, se è possibile. Paolo fu frustato, fu lapidato, naufragò e passò ore lunghissime sull'abisso... Inesperto? Troppo sicuro di sé? Troppa "fiducia" in Dio che nulla di male gli sarebbe mai capitato...? Imparò senz'altro la duplice lezione: "semplici come colombe, ma prudenti come serpenti" (Matteo 10:16).
...Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi!" (Giovanni 20:26)
IL DESIDERIO DI PACE
Non si è mai parlato tanto di pace come nel nostro tempo: tavole rotonde, congressi, incontri ad alto livello, discutono il problema. Sembra un progresso, ma la Bibbia avverte: "Quando diranno: pace e sicurezza, allora subito una improvvisa rovina verrà loro addosso". Si parla di pace ma si fa la guerra. Perché? Perché non vi può essere pace vera senza Cristo, Principe della pace. E se non c'è pace nel cuore dell'uomo, non vi sarà pace nelle sue intenzioni, nelle sue azioni d'ogni giorno. Non si conosce pace perché si è in perenne guerra con Dio, con il prossimo e con se stessi. Ecco pertanto, secondo la Bibbia, l'origine delle guerre."Da dove vengono le guerre e le contese fra di voi? Non è da questo: cioè dalle vostre passioni che guerreggiano nelle vostre membra?". La guerra inizia con le passioni che dominano la vita di un uomo. La scrittura parla di tre cose indivisibili: la pace, l'ubbidienza, la giustizia. "E la pace sarà l'effetto della giustizia". "Oh fossi pur attento ai miei comandamenti! La tua pace sarebbe come un fiume e la tua giustizia come le onde del mare!" (Isaia 48:18).
Gesù rispose: "Adesso credete?". (Giovanni 16:31) "Abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!" (Giovanni 14:1)
COSA SIGNIFICA CREDERE
Vi sono tre passi da fare nella via della fede che salva. Essi sono simili a tre gradini di una scala. I primi due non bastano, ma il terzo vale ad ottenere lo scopo. Tuttavia non si può arrivare al terzo senza aver prima percorso gli altri due. 1) Udire: "Come crederanno in Colui del quale non hanno udito parlare?". È necessaria una conoscenza del piano di salvezza in Cristo Gesù morto per i nostri peccati, prima che sia possibile credervi. 2) Credere, significa semplicemente "Acconsentire con la mente". Quando, dunque, tu hai dato il tuo consenso intellettuale ad una verità, tu hai creduto, hai fatto il secondo passo, ma non sei ancora salvato! 3) Fiducia! «Confidate nell'Eterno», puoi essere salvato non per il solo "Credere" intellettuale, ma quando avrai riposto tutta la tua fiducia nel Signore. La parola fiducia esclude qualsiasi idea di sforzo, richiede un abbandono totale. Allora dimmi, ti sei affidato a Gesù? Oppure credi in Lui con la tua mente e non hai ancora fatto l'ultimo passo che è il più importante?
L'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, per.ché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente. (1° Corinti 2:14)
COSE RIVELATE
Le cose di Dio!!! il Suo amore, le Sue promesse: Dio ha tanto amato il peccatore mandando Gesù (Romani 5:8), nato di donna, dandoLo come offerta per la nostra salvezza; chi accetta questo ha vita eterna (Vangelo di S. Giovanni 3:16). Per credere questo e riceverne i suoi benefici, dobbiamo averne la rivelazione. Dio dona con generosità; basta infatti chiedere per ricevere! Iddio vuole spandere su di noi tutte le cose che appartengono alla vita divina e alla pietà. Certo l'amore di Dio, in Cristo, ci aiuta a credere in Lui: e sovviene alle nostre debolezze perché Egli è la nostra forza. Se hai bisogno del suo soccorso, non dimenticare che Egli t'ama, così come sei, miserabile peccatore. Guarda all'Iddio d'ogni grazia, la cui essenza è amore. Egli è contento di darti il perdono dei tuoi peccati, la pace nel tuo cuore e la vita eterna.
La salvezza non è in virtù d'opere, affinché nessuno se ne vanti. (Efesini 2:8-9)
COSA DEVO FARE PER ESSERE SALVATO?
Questa è stata la domanda del carceriere di Filippi, e questa continua ad essere la domanda dell'uomo. Se riconosci di avere in qualche modo bisogno di salvezza, allora chiediti: "Cosa devo fare?". Le risposte umane a quest'interrogativo sono tante. Ogni religione o teoria elenca ciò che un uomo deve fare per cambiare la sua vita. Anche la tradizione cristiana si è adeguata a questo: devi osservare certi riti religiosi, devi fare del bene, perdonare le offese, ed altro. Tutto va bene, all'infuori di credere alla verità che la Bibbia ci mette davanti e che è umiliante: non possiamo fare nulla per essere salvati, perché il nostro meglio non sarà mai abbastanza per cancellare la distanza che ci separa da Dio. Se riusciamo ad accettare questo, allora avremo in cambio pace e certezza. Se dobbiamo fare da noi, non siamo mai certi di avere fatto abbastanza, ma se non dipende dalle nostre opere, ma si tratta di avere fiducia in quello che Dio ha fatto, allora abbiamo pace e sicurezza.
Altro...
Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i profeti. (Matteo 7:12)
COSA CI ASPETTIAMO DAGLI ALTRI
Cosa facciamo per gli altri? E, soprattutto, cosa ci aspettiamo dagli altri? A volte sembrano cose senza senso eppure hanno un grande significato. Spesso pretendiamo che gli altri si comportino in una determinata maniera nei nostri confronti, ma non facciamo niente per comportarci in maniera corretta nei loro riguardi. Perché? Pretendiamo dagli altri stima e rispetto, ma non siamo disposti a darlo ai nostri simili. Ci lamentiamo del loro comportamento ma se ci guardassimo allo specchio scopriremmo che anche noi non sappiamo com.portarci in una maniera migliore. L'invito di Dio è proprio questo: guardare al nostro simile con affetto e con stima, comportarci con lui come se fosse il nostro migliore amico, la persona alla quale vogliamo veramente bene. Diamogli quello che noi ci aspetteremmo da lui e non dimentichiamo che Dio si serve di ciascuno di noi, dando una sana testimonianza, per compiere in tal modo la Sua volontà sulla terra. Non siamo egoisti... C'è chi soffre ed ha bisogno... diamogli un poco del nostro affetto, del nostro tempo e, se, necessario, anche il nostro denaro e Dio ce ne darà il contraccambio.
Dio ha fatto ogni cosa bella a suo tempo; Egli ha per.fino messo nei loro cuori il pensiero della eternità,quantunque l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta. (Ecclesiaste 3:11)
COSA È DIO
Nell'ora che nel bruno firmamento comincia un tremolio di punti d'oro d'atomi d'argento, guardo e domando: "Dite o luci belle, dite che cosa è Dio?". "Ordine", mi rispondono le stelle. Quando all'april, la valle e il monte e il piano, ogni campo dai fiori è festeggiato, guardo e domando: "Dite o bei colori, dite che cosa è Dio?". "Bellezza", mi rispondono quei fiori. Quando il tuo sguardo innanzi a me scintilla amabilmente pio, io chiedo al lume della tua pupilla: "Dimmi se il sai bel messagger del cuore, dimmi che cosa è Dio?". E la pupilla mi risponde: "È amore" (da un libro di poesie cristiane). Secondo la rivelazione biblica, Dio è anche Potenza, Giustizia e Santità. "Poiché le perfezioni invisibili di Lui, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue" (Romani 1:20 .Isaia 9:5).
... Affinché, mediante la consolazione onde noi stessi siamo da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione. (II Corinzi 1:4)
LE CONSOLAZIONI DI DIO
Dio si serve sempre di uomini che sono stati consolati per quello che hanno ricevuto da Lui: salvati e ripieni di Spirito Santo. Le nostre afflizioni sono poca cosa in confronto alle benedizioni che potremo ricevere quando la nostra vita è al servizio di Dio. Nel salmo 100 leggiamo: "Servite l'Eterno con gioia, venite davanti a Lui con grida d'alle. grezza". Il salmo 149 è pieno d'esultanza: "Lodate il suo nome con danze, poiché l'Eterno prende piacere nel suo popolo"! Ed ancora è scritto: "Mandate grida di gioia anche sul vostro letto, quando siete ammalati o a riposo". Una donna, malata di crisi cardiache, prese alla lettera, quest'esortazione. Condannata all'immobilità e a tre mesi di riposo forzato, non smise di cantare con forza al Signore inni di lode. Noi non siamo altro che degli strumenti che vibrano ed emettono suoni. Da noi stessi potremmo solamente far sentire dei rumori, ma grazie all'intervento dello Spirito Santo possiamo consolare quelli che sono nell'afflizione e far sì che anche altri possano gioire della grazia di Dio. Dio non ci ha promesso sempre il sole, però ci ha detto che le nostre sofferenze serviranno a darci nuova forza in attesa della gloria (II Corinzi 4:17).
Io ho riposto la Tua Parola nel mio cuore per non peccare contro di te. (Salmo 119:11)
LA PAROLA DI DIO
Il Salmo 119 ci dà moltissime ragioni per tenere conto della Parola di Dio. Il versetto di oggi ci dice che conservare la Parola di Dio nel cuore ci permette di non peccare contro Dio. Ma conoscere e ubbidire a quanto la Bibbia ci dice, ci dà anche la possibilità di essere felici, di rispondere a chi ci critica, ci offre delle ragioni vali.de per scegliere certe cose e respingerne altre. Ci dà fondamenta solide su cui costruire, ci offre consolazione nel momento della prova e guida quando siamo confusi. Certo, non sempre è facile seguire le vie di Dio, che non sono sempre semplici e piane, e, a volte, esigono rinunce anche dolorose. Spesso il Signore esige da noi scelte e atteggiamenti che non ci vengono per niente naturali. Ma quando ubbidiamo, dopo, ci rendiamo conto che ne è valsa la pena, e quando disubbidiamo, la trasgressione porta con sé amarezza e rimpianto. Impariamo a conservare nel cuore la Parola di Dio, la Bibbia, leggendola, meditando su di essa e ubbidendo.