"Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza." (Isaia 12:3)
ATTINGERE ALLE FONTI DELLA SALVEZZA
Il versetto preso come spunto per la nostra meditazione, presenta un importante insegnamento e allo stesso tempo mostra una meravigliosa promessa. Dio offre a tutti gli uomini la possibilità di rivolgersi a Lui per attingere la Sua salvezza. Il profeta Isaia risponde a tre domande che l'uomo può porsi a causa della propria necessità di salvezza. Prima di tutto: che cosa attingere? La risposta è: l'acqua. L'acqua è indispensabile per la vita. Allo stesso modo la salvezza è indispensabile, nessuno ne può farne a meno. La seconda domanda che l'uomo si può fare è: dove attingere? La risposta è: presso le fonti della salvezza. Chi riconosce la propria necessità di salvezza, si deve rivolgere direttamente a Dio per mezzo di Cristo Gesù, non ci sono altre fonti. La salvezza è una in Cristo, ed è un'opera grande, per questo motivo si parla di "fonti?. L'ultima considerazione che possiamo fare è: come attingere? La risposta è: con gioia. La salvezza produce gioia. La gioia per il perdono dei peccati, la gioia della riconciliazione e comunione con Dio, la gioia del cuore, quella vera e profonda. Dio desidera salvarti e operare nel tuo cuore. Vai a Lui e attingi dalla Sua grazia la salvezza in Cristo Gesù e tu sarai salvato.
"E chiunque vive e crede in me, non morrà mai. Credi tu questo?" (Giovanni 11:26)
VITA ETERNA
L'affermazione di Gesù può sembrare inverosimile per chi non crede in Dio. Egli stava parlando con Marta, colei che aveva perso da alcuni giorni il fratello. Le parole di Gesù, non soltanto furono pronunciate per preparare la Sua interlocutrice al miracolo che stava per compiere, Egli stava per fare ritornare in vita Lazzaro, ma, in modo particolare il Signore presentò la realtà della vita eterna. L'uomo, nessuno escluso, a causa delle sue trasgressioni, com'è scritto nella Sacra Scrittura, è morto nei falli e nei peccati. La condizione d'ogni essere umano lo separa da Dio e al momento della morte fisica ci sarà per lui la morte seconda, vale a dire la separazione eterna da Dio. Gesù, prima di pronunciare le parole del nostro testo, disse a Marta un'altra grande verità: "Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivrà? (Giovanni 11:25). Essendo Gesù Cristo la resurrezione e la vita, tutti coloro che credono in Lui e Lo accettano quale personale Salvatore e Signore, saranno vivificati. Il credente ha vita in Cristo, ha comunione con Dio e realizza la pace nel cuore, per tanto al momento della sua morte fisica egli non morrà eternamente, ma vivrà per l'eternità perché Dio gli ha donato la vita eterna. Credi tu questo?
"Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio." (Matteo 4:4)
IL PANE DELL'ANIMA
Le parole pronunciate da Gesù rappresentano un prezioso insegnamento per tutti gli uomini. Il pane è un alimento semplice e indispensabile allo stesso tempo. In ogni epoca e in ogni luogo ha sempre avuto un posto importante nell'alimentazione umana. Nei momenti di povertà, come nei tempi d'abbondanza, il pane rimane molto apprezzato ed è consumato sempre in larga misura. Gesù nel Suo insegnamento, ha messo in risalto la necessità per l'uomo di possedere per il proprio nutrimento un pezzo di pane, ma, in modo particolare, Egli ha evidenziato soprattutto l'importanza che deve avere nella vita dell'uomo la parola di Dio. La Sacra Scrittura, è stata interamente ispirata dallo Spirito Santo, procede quindi dalla bocca di Dio. La Bibbia, vale a dire l'Antico e il Nuovo Testamento, è il cibo per l'anima. Tutti coloro che sono affamati nell'anima, possono essere saziati e appagati solamente da Dio per mezzo della Sua Parola. La Bibbia è un cibo offerto gratuitamente a tutti coloro che si rivolgono ad Essa con un cuore ben disposto. Se nel tuo cuore c'è fame dei beni spirituali, leggi, medita e ritieni nel tuo cuore la Sacra Scrittura, chiedendo a Dio di aiutarti a metterla in pratica ed Essa opererà con potenza nella tua vita e tu sarai saziato, pienamente soddisfatto.
"Poiché questo Dio è il nostro Dio in eterno; egli sarà la nostra guida fino alla morte." (Salmo 48:14)
UNA GUIDA PER TUTTA LA VITA
Il cammino della vita d'ogni individuo è faticoso, difficile e spesso in solitudine. Sono molti coloro che vengono meno strada facendo, i quali preferiscono essere guidati dalle circostanze della vita, piuttosto che proseguire il corso secondo la volontà di Dio. Nel cammino della vita non mancano le situazioni particolarmente dolorose. Nessuno può dire d'essere immune da momenti di sconforto, di smarrimento e di debolezza. L'uomo, generalmente, ricerca un aiuto, una guida sicura che lo accompagni nel corso della vita. Sono tanti coloro che onestamente si domandano se esiste una guida veramente sicura che li accompagni sino alla fine del tragitto. Cristo Gesù il Messia, il signore, è l'unica Guida sicura per l'uomo, come Egli stesso ha affermato: "E non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo? (Matteo 23:10). Tutti possono rivolgersi a Gesù ed essere accompagnati da Lui nel cammino della vita. Se tu che stai leggendo queste parole ti senti smarrito, non sai quale direzione prendere, se sei solo siccome gli altri ti hanno abbandonato, se sei deluso a causa delle tante difficoltà, rivolgiti con umiltà a Dio, chiediGli di guidare la tua vita ed Egli sarà la tua guida fino alla fine e soprattutto sarà il tuo Dio in eterno.
"Chi dimora nel ritiro dell'Altissimo alberga all'ombra dell'Onnipotente." (Salmo 91:1)
CONDIZIONE E BENEDIZIONE
Le parole del versetto preso come spunto per la nostra meditazione di oggi, evidenziano la benedizione che Dio offre a coloro che confidano in Lui. Le benedizioni di Dio non sono automatiche, ma sono sempre precedute da condizioni chiare e precise. Per godere della comunione con Dio e di conseguenza della Sua protezione, è necessario conoscerLo personalmente e affidarsi totalmente a Lui. Dio si rivela in maniera chiara, inconfondibile e completa attraverso la Bibbia. Attraverso la Parola di Dio l'uomo ha il privilegio di conoscere l'Altissimo e di ricevere le indicazioni complete perché possa arrendersi a Lui. Chi si rivolge a Dio, attraverso l'unico Mediatore Cristo Gesù il Signore, sperimenta il Suo amore. La fiducia dei credenti che conoscono personalmente il Signore, li incoraggia a sperare sempre in Lui e a realizzare calma e serenità nel cuore. Forse tu che stai leggendo queste parole non sei sereno e nel tuo animo c'è inquietudine, da diverso tempo cerchi un po' di serenità e non sai dove andare. Rivolgiti a Dio per mezzo di Cristo Gesù, leggi la Bibbia, riponi la tua fede nelle promesse di Dio e tu sperimenterai la sua pace nel tuo cuore e albergherai all'ombra dell'onnipotente.
"La legge dello Spirito della vita in Cristo Gesù mi ha affrancato dalla legge del peccato e della morte." (Romani 8:2)
LA LEGGE DELLO SPIRITO DELLA VITA
Il principio della legge di gravità è l'attrazione di un corpo dovuta al suo peso. Quello che la gravità costituisce per la materia, la spinta verso il basso della natura peccaminosa lo è per il peccatore. Il peccato è il centro di gravità e spinge l'uomo a causa della sua natura verso il basso. Gli eventi e il tempo che generano azioni, pensieri, sentimenti, parole, fanno in modo che la caduta del peccatore diventi sempre più rapida, al punto che ogni trasgressione fa aumentare la velocità di caduta. L'unico rimedio per l'umanità è Cristo Gesù. Egli attraverso la legge dello Spirito della vita afferra il peccatore, lo redime, lo trasforma e lo rigenera. La conversione cambia la direzione dell'uomo. Chi sperimenta l'esperienza della nuova nascita, non continua nella sua folle discesa verso il baratro della morte eterna, ma è diretto verso il cielo. La Bibbia, per indicare le caratteristiche di coloro che non seguono più la legge del peccato, ma la legge dello Spirito della vita, usa le seguenti parole: "Se dunque voi siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Abbiate l'animo alle cose di sopra, non a quelle che sono sulla terra; poiché voi moriste, e la vita vostra è nascosta con Cristo in Dio? (Colossesi 3:1-3).
"Non vi è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù." (Romani 8:1)
NESSUNA CONDANNA
Tutti coloro che infrangono la Legge, in base al reato commesso, meritano una condanna. Per quanto riguarda l'aspetto spirituale, le cose non cambiano molto. L'uomo nasce con la tendenza al peccato. Presto, egli commette il peccato cadendo sotto il giusto giudizio di Dio. Per quanto cerchi una soluzione umana con i propri mezzi o con l'aiuto degli altri, ogni tentativo d'assoluzione è destinato inesorabilmente al fallimento. A questo punto la reazione cambia da individuo a individuo, c'è chi cerca aiuto nella religione, chi si rifugia nei divertimenti, nella trasgressione, nei vizi e quant'altro possa farlo sentire libero. La condanna però, rimane. La via d'uscita c'è, si chiama Gesù. Chi riconosce Gesù come il Salvatore e lo accetta nel proprio cuore confessando a Dio i propri peccati perché ravveduto, ottiene da Dio il perdono: "Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità? (I Giovanni 1:9). Nel momento in cui il peccatore si ravvede, ottiene il perdono e la giustificazione. Egli non sarà più sotto giudizio e per lui non ci sarà nessuna condanna perché è in Cristo. Anche tu puoi essere perdonato da Dio se soltanto ti rivolgi a Lui per mezzo di Gesù. Non aspettare, credi in Gesù e per te non ci sarà alcuna condanna.
"Farò ch'essi riposino al sicuro." (Osea 2:8)
IL RIPOSO SICURO
Oggi, rispetto al passato, viviamo una vita più sicura, abitiamo in case più confortevoli, guidiamo automobili migliori; nonostante vi sia più sicurezza, i pericoli però non mancano. La paura che ci possa succedere qualcosa, o che possa capitare qualcosa di brutto ai nostri cari, spesso ci porta a vivere nell'ansia, nel panico e qualche volta anche nel terrore. Naturalmente tutti desideriamo la nostra incolumità e quella della nostra famiglia. Purtroppo però, capita che ci troviamo a dover affrontare delle situazioni che evidenziano tutta la nostra impotenza e fragilità. Che cosa fare quando il pericolo è tale da renderci inermi? Possiamo chiedere aiuto agli altri, oppure reagire con tutte le nostre forze, o ancora cercare la soluzione nelle risorse o nei mezzi a nostra disposizione, con la speranza di riuscire nel nostro intento. Il versetto sopraccitato, rivela una meravigliosa promessa del Signore per la nostra vita. Dio è l'unico che può farci riposare veramente al sicuro. La Bibbia, la Parola di Dio, presenta una meravigliosa promessa che chiunque confida in Dio e si arrende nelle Sue mani può realizzare: "In pace mi coricherò e in pace dormirò, perché tu solo, o Signore, mi fai abitare al sicuro? (Salmo 4:8).
"Io so in chi ho creduto." (II Timoteo 1:12)
SAPERE IN CHI CREDERE
Sono molti coloro che credono negli ideali, in una religione, nella politica, in un'ideologia di pensiero. Ma ci sono anche tanti, purtroppo, che non credono più in nessuno e in niente, perché profondamente delusi dagli altri e dalle circostanze della vita. Le parole scritte dall'apostolo Paolo, per ispirazione dello Spirito Santo, mettono in risalto la fiducia che il credente ha in Dio. La fiducia, la certezza dei credenti, non dipende dalle circostanze favorevoli, dall'aiuto degli altri o dalle convinzioni personali, ma da Cristo Gesù il Signore. Tutti coloro che aprono il cuore alla Parola di Dio e credono a Gesù il Signore non saranno assolutamente delusi. Dio è la sicurezza assoluta di quanti riguardano con fede solamente a Lui. Forse tu che stai leggendo queste parole ti senti smarrito, ti mancano dei punti di riferimento precisi e non sai più a chi rivolgerti per avere delle certezze stabili. Guarda a Gesù! Egli desidera operare per il bene della tua vita, affinché tu possa sperimentare il perdono dei peccati, realizzare la pace del cuore e vivere una nuova vita. Apri il tuo cuore a Cristo Gesù, credi in Lui con fede e anche tu potrai unirti all'apostolo Paolo e dire: "Io so in chi ho creduto?.
"Badate e guardatevi da ogni avarizia; perché non è dall'abbondanza dei beni che uno possiede, ch'egli ha la sua vita." (Luca 12:15)
LE VERE RICCHEZZE
Le parole di Gesù, anche se pronunciate circa duemila anni fa e rivolte ad una generazione completamente diversa dalla nostra, sono quanto mai attuali. Le ricchezze fanno gola a molti e c'è chi pur di aumentare i propri averi, non ci pensa due volte a vivere una vita disonesta, a tentare la fortuna, a sacrificare i valori morali e finanche la propria famiglia. Una volta perseguite le ricchezze, si raggiunge la felicità? Certamente no! C'è chi poi afferma: preferisco essere infelice ma ricco, piuttosto che infelice e povero. Perché, invece, non essere veramente felice aldilà della propria condizione economica? Gesù è l'unico che dona le vere ricchezze, quelle dell'anima. Tutti coloro che Lo lasciano entrare nel cuore sono arricchiti nell'anima; anche se la loro condizione economica rimane modesta, sono veramente ricchi. Le vere ricchezze sono quelle che nessuno può rubare, che non finiscono mai, quelle celesti: "Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano, ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano né rubano? (Matteo 6:19, 20). Sei veramente ricco? Lascia che Dio ti doni le Sue ricchezze e arricchisca la tua vita dei Suoi beni.
Altro...
"Dio ha fatto ogni cosa bella a suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell'eternità." (Ecclesiaste 3:11)
IL PENSIERO DELL'ETERNITÀ
Il testo si apre con la considerazione che Dio ha fatto ogni cosa bella. L'opera di Dio è meravigliosa, fatta nel giusto ordine e completa, di nulla mancante. Dio, il Creatore, ha pensato veramente a tutto, ha persino messo il pensiero dell'eternità nel cuore di tutti gli uomini. Ogni essere umano ha nel profondo del proprio cuore, della coscienza, la consapevolezza che dopo la morte ci sarà un'altra vita. Questo pensiero, visto da una prospettiva prettamente umana, resta un mistero. Ogni essere umano, non è una casuale combinazione ed evoluzione di cellule, ma il risultato dell'opera onnipotente e creatrice di Dio. Vi è una parte dell'uomo immortale, lo spirito e l'anima, che al momento della morte fisica, comparirà davanti a Dio. In quel giorno, tutti dovranno rendere conto a Dio della propria vita. Certamente anche nel tuo cuore c'è il pensiero dell'eternità. Dove passerai l'eternità? A una domanda veramente importante come questa non dare una risposta evasiva. Dio non soltanto ha messo nel cuore dell'uomo il pensiero dell'eternità, ma, per mezzo di Gesù Cristo il salvatore del mondo, offre a tutti gli uomini la possibilità di trascorrere l'eternità con Lui, alla sua presenza, accettando Gesù nella propria vita.
"Se dunque il Figliolo vi farà liberi, sarete veramente liberi." (Giovanni 8:36)
VERA LIBERTÀ
Il concetto di libertà è molto soggettivo ed elastico. Per alcuni la libertà è vivere senza vincoli particolari. Per altri vuole dire agire secondo le proprie vedute personali senza lasciarsi condizionare dalle idee altrui. Per altri ancora significa non dover rendere conto a nessuno di quello che si pensa, si dice e si compie. La Bibbia indica la vera libertà come la liberazione dal peccato e dalle sue nefaste e molteplici conseguenze. L'uomo necessita di una potente e vera liberazione. I molteplici tentativi umani, compiuti con lo scopo di svincolarsi da qualche legame, vizio, paura o quant'altro, il più delle volte si concludono in un nulla di fatto. Soltanto Gesù è l'unico che può liberare veramente chi è condizionato a vivere in un certo modo. Egli desidera spezzare ogni catena, sciogliere qualsiasi legame e donare la libertà spirituale. Forse tu che stai leggendo queste parole hai la necessità di sperimentare una potente liberazione perché schiavo di qualche vizio o prigioniero di una condizione morale, spirituale o fisica e desideri che Dio intervenga in tuo favore, ma non sai cosa fare. Rivolgerti al Signore con tutto il cuore e chiedigli di liberarti da tutto ciò che ti lega e Gesù il Figlio di Dio ti farà veramente libero.
"Una buona notizia da paese lontano è come acqua fresca a persona stanca ed assetata." (Proverbi 25:25)
UNA BUONA NOTIZIA
È certamente desiderio di tutti ricevere soltanto delle buone notizie. Purtroppo, invece, siamo tutti continuamente bombardati da cattive notizie. La televisione, la radio, i giornali, le notizie che ascoltiamo, le cose che vediamo e le informazioni che ci giungono riguardo quello che avviene nel mondo, nella nostra nazione e nella città in cui viviamo, non fanno altro che allarmarci per come vanno le cose o per quello che succede. Quello che preoccupa maggiormente è che le prospettive future non sono per nulla incoraggianti. Nel momento in cui ci giunge una notizia che riguarda la nostra vita o i nostri cari, la preoccupazione e i dispiaceri aumentano, se poi si riferisce ad un evento grave, scivoliamo facilmente nella disperazione. In un mondo costellato da tante cattive notizie, c'è una buona notizia? Sì, l'evangelo. La parola Evangelo, significa letteralmente "Buona Novella?. Questa è la buona notizia per la tua vita. Forse da tanto tempo stai aspettando qualcuno che ti comunichi una buona notizia e le tue speranze di riceverla sono svanite. Gesù è venuto sulla terra per morire al tuo posto, per i tuoi peccati, per donarti la salvezza, per operare in modo meraviglioso nella tua vita e donarti pace al cuore. Lascia che Lui operi in te e tu riceverai la miglior notizia della tua vita.
"Gesù le disse: Non ti ho io detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio?" (Giovanni 11:40)
VEDERE PER CREDERE O CREDERE PER VEDERE?
Vedere per credere o credere per vedere? Questa frase non è un semplice sciogli lingua, una rima o una massima, ma, una domanda molto importante. Generalmente, quando l'uomo entra nel terreno del soprannaturale, la prima esigenza che ha è quella di aiutare la sua natura umana con l'utilizzo di almeno tre sensi: la vista, l'udito e il tatto. Chi pensa che per credere in Dio sia prima necessario vedere qualcosa o qualcuno, per poi convincersi, commette un grosso errore, perché manca di una caratteristica indispensabile che Dio richiede a tutti coloro che si rivolgono a Lui, la fede: "Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti quelli che lo cercano? (Ebrei 11:6). Il principio stabilito da Dio è l'opposto di quello dell'uomo: prima l'uomo deve credere per fede nella Persona e nell'opera di Cristo Gesù il signore, per quella fede che si riceve dall'ascolto dell'Evangelo, poi vede l'opera di Dio compiersi in modo meraviglioso nella sua vita. Non invertire i principi stabiliti da Dio, ma, rivolgiti a Lui con fede, con un cuore sincero, con il desiderio e la preghiera che Egli operi nella tua vita, allora tu vedrai la gloria di Dio.