"Ho trovato nella casa del Signore il libro della legge". (II Re 22:8)
IL LIBRO DELLA LEGGE
Non c'è altro libro simile alla Bibbia: il libro di Dio. Esso guida tutti quelli che vogliono ottenere la vita eterna. E' la fonte d'ogni gioia. Conoscere il vero Dio e gustare il suo infinito amore è una cosa meravigliosa. Abbiamo tanti libri nelle nostre case, ogni giorno leggiamo quotidiani e riviste che dopo poco vengono accantonati e non sono più di nessuna utilità. Il libro della legge, però, il libro di Dio è sempre attuale. In esso si trova la risposta a qualsiasi domanda. Ogni lettura è come una nuova esperienza e risponde ai nostri bisogni; è come se stessimo comunicando direttamente con il nostro Creatore. Ci parla di Colui che ci ama così tanto da averci donato il Suo unico Figlio, Gesù, perché attraverso di Lui fossimo salvati e ricevessi.mo un'eredità eterna. E' così bello e semplice arrendersi a Lui. Non ci chiede cose impossibili: vuole solo un cuore riconoscente ed ubbidiente. Vuoi anche tu conoscere il tuo Signore e Creatore? Leggi il Suo libro, la Bibbia, il libro più famoso del mondo, il più tra.dotto, il più letto, il più amato e il più perseguitato. Aprilo insieme al tuo cuore ed il Padre celeste ti darà tanta pace e gioia che nessu.no potrà mai toglierti. Prova, coraggio!
"E Pietro a loro: Ravvedetevi e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo." (Atti 2:38)
ESSERE COMPUNTI (II)
Alla domanda: ?Che dobbiam fare??, Pietro risponde prontamente dando due indicazioni imperative: il ravvedimento e il battesimo. Una volta ascoltato il messaggio della salvezza, e una volta che questo è riuscito a toccare il cuore, la prima cosa da fare è ravvedersi, pentirsi, confessare sinceramente i propri peccati, la propria ribellione nel condurre una vita seguendo mille piaceri e indicazioni trascurando l'unica più importante: accettare Gesù come personale Salvatore. Questo è il primo e fondamentale passo da fare per ottenere vita eterna. Il secondo strettamente connesso al primo è il battesimo. Esso rappresenta una pubblica ammissione di credere in Gesù, nel Padre e nello Spirito Santo. E' una pubblica rinuncia al vecchio uomo e una pubblica dichiarazione di appartenenza alla famiglia di Cristo. E questo vollero fare quelle persone, senza esitare, senza più perdere tempo prezioso. Caro lettore sei stato compunto nel cuore? Hai accettato Gesù come tuo personale Salvatore? Ti sei ravveduto dei tuoi peccati, hai fatto il battesimo? Se la risposta è si, allora anche tu appartieni alla grande famiglia di Cristo, altrimenti non tardare a farlo. Ti stia.mo già aspettando!
"Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiam fare?". (Atti 2:37)
ESSERE COMPUNTI (I)
Mi piace tanto la frase: ?furono compunti nel cuore?. E identifica uno specifico stato d'animo provato da alcune persone dopo aver ascoltato di Gesù. Qui è Pietro a parlare, dopo essere stato riempito di potenza dallo Spirito Santo a Pentecoste. Fino a quel momento sapevano ben poco di Gesù, e ancor meno della Sua "missione" sulla terra: salvare i peccatori. Alle parole di Pietro che con grande vigore, ma grande amore, mostra Gesù nella Sua completezza, quelle persone avvertono un turbamento interno, sentono di percepire qualcosa di nuovo, il loro cuore si commuove. Credono a quanto viene loro spiegato e sono convinti dai sentimenti che stanno avvertendo. La stessa cosa succede ancora oggi a milioni di persone che accettano Gesù nella loro vita. Forse hanno sentito parlare di Lui, ma non lo hanno mai veramente accettato e, quando lo fanno, si sentono rigenerati: istantaneamente qualcosa cambia. Il cuore freme, l'emozione sale, la mente acconsente. Tutta la persona ne avverte gli effetti. E' qualcosa di veramente speciale che solo l'opera di Dio può compiere. Tuttavia essi chiedono: ?Che dobbiamo fare ora?? E Pietro continua a istruirli. (Continua)
"Tutti saremo mutati in un momento." (I Corinzi 15:51-52)
ISTANTI
Ci sono istanti preziosi nella vita: un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio, uno sguardo, gesti che durano pochi istanti, ma possono restare impressi nella mente per tutta una vita. Tante persone circondano la nostra vita e basta un istante per apprezzarle meglio. Un loro comportamento inaspettato apre un nuovo scenario. Troppe cose vengono valutate in maniera superficiale senza dare loro il giusto apprezzamento. Fai lo stesso con Dio? Guardati intorno. Egli è vicino a te. Forse non lo sai, ma Egli ti ama davvero e in modo incondizionato. Basta un istante per aprire il tuo cuore a Lui: una semplice, ma sincera preghiera in cui Gli chiedi perdono per le tue mancanze e contestualmente apri tutto te stesso per conoscerLo meglio. Egli è lì che ti sta aspettando, non cerca altro da te che di essere invitato nella tua esistenza. Vedrai la tua vita cambiare radicalmente. Sentirai la gioia della vita stessa. Una vita di istanti, di minuti, di ore, di giorni, di mesi, di anni. Non trascurare il valore degli istanti perché di essi sono fatti gli anni della tua vita!
"Signore tu sai ogni cosa..." (Giovanni 21:17)
DIO CI CONOSCE
Quante volte abbiamo pronunciato le parole di Pietro: "Signore tu sai ogni cosa!". Quanti sospiri abbiamo emesso pensando al Signore quale unico difensore della nostra causa. Ed è vero, il Signore sa ogni cosa. Egli ci conosce meglio di chiunque altro. A volte noi stessi ci inganniamo, facendo emergere ora un lato, ora un altro del nostro carattere, tanto da creare confusione in noi stessi e non capire realmente chi siamo. Spesso ci sorprendiamo, in bene o in male, di alcuni aspetti del nostro agire e ciò con.ferma quanto appena detto. Il Signore, però, sa ogni cosa. "O Eterno, tu mi hai investigato e mi conosci. Tu sai quando mi seggo e quando mi alzo, tu intendi da lungi il mio pensiero. Tu mi senti quando cammino e quando mi giaccio e conosci a fondo tutte le mie vie" (Salmo 139:1-3). Preghiamo il Signore con tutto il cuore di migliorare noi stessi ed agire per compiere la Sua volontà e insieme a Davide diciamo:" Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore. Provami e conosci i miei pensieri. E vedi se v'è in me qualche via iniqua, e guidami per la vita eterna" (vv. 23, 24).
"Perciò, Egli doveva diventare simile ai suoi fratelli...poiché Egli stesso ha sofferto la tentazione,può venire in aiuto di quelli che sono tentati".(Ebrei 2:17,18)
ANCHE GESU' FU TENTATO
Gesù è stato tentato come lo sono io. Ti hanno detto questa verità molte volte, ma l'hai mai veramente compresa? Egli fu tentato dagli stessi peccati nei quali noi cadiamo. Non devi dissociare Gesù dalla nostra natura umana, vedendolo solo come un Dio: è vero che Gesù è Dio, ma quando era sulla terra era un uomo come me e te! Se stai attraversando un periodo buio della tua vita, sappi che Gesù lo ha sperimentato prima di te. Stai lottando con fatica e il combattimento ti stanca, ma Gesù ha lottato faccia a faccia con lo stesso nemico. Allora prendi coraggio, perché Cristo ha portato il peso prima di noi e le orme insanguinate del Re di gloria si posso.no vedere lungo la strada che attraversi in questo momento. C'è una cosa ancora più bella: Gesù fu tentato, ma senza peccare. Alcuni pensano di non poter essere tentati senza peccare, ma si sbagliano. Non c'è peccato nell'essere tentati, ma è peccato cede.re alla tentazione. Ci deve incoraggiare il fatto che Gesù, anche se tentato, trionfò gloriosamente, e come Egli vinse, possono vincere anche tutti quelli che Lo seguono. La tentazione ha l'effetto di farci stare il più possibile vicino a Lui, per essere protetti e guidati alla vittoria.
"Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla;perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra,molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo.? (Ebrei 12:25)
ASCOLTARE
Ascoltare vuol dire prestare orecchio, stare a sentire, udire con attenzione. Tante volte, però, abbiamo ascoltato senza impegnarci nel capire. Quando le parole diventano troppe e il discorso tende ad annoiare è solo il nostro orecchio a recepire un'infinità di suoni, senza che questi si soffermino nella nostra mente, senza che lasci.no traccia nella nostra memoria. Lo sguardo può sembrare attento, ma la mente sta già vagando altrove, altri pensieri, altri progetti, altre memorie prendono il posto delle parole che qualcuno ci sta rivolgendo. E come ci comportiamo nei confronti del nostro Signore? Ascoltiamo soltanto con il nostro orecchio le Sue Parole o le imprimiamo a fondo nel nostro cuore? Dio parla attraverso molti modi e attraverso molte persone. Anche oggi sta parlando a te in questo modo. Sei disposto ad ascoltare? Sei disposto a porre attenzione al Suo dire? Egli ti sta indicando la strada per la quale devi camminare, il sentiero che devi intraprendere, gli atteggia.menti che devi adottare. Stai ascoltando? Preghiamo il Signore affinché il nostro orecchio, la nostra intelligenza, il nostro cuore siano sincronizzati all'udire le dolci parole del nostro Creatore. Se stai male non mollare! Non lasciare la mano di DIO.
"O Eterno la tua benignità va fino al cielo, e la tua fedeltà fino alle nuvole." (Salmi 36:5)
CRISTO, LA GRANDE ANTENNA
Un colpo di vento aveva spostato l'antenna del mio televisore che aveva così perso il contatto con il ripetitore della zona. Il televisore non mostrava più le immagini. Faceva freddo e tirava un forte vento, ma era necessario raddrizzare l?antenna per continuare a guardare la tv. Con un po? di sforzo riuscii nell'opera e tutto ritornò a posto. L'antenna aveva ripreso i "contatti" con il ripetitore e la tv era tornata a mostrare le sue immagini. Possiamo paragonare Cristo a una grande antenna, ad un ripetitore al quale le nostre anime devono rivolgersi per ricevere amore, pace, luce e vita e le anime nostre sono anche esse a posto?. Dovremmo essere come tante piccole antenne rivolte all'antenna principale, Cristo Gesù. L'Eterno programma, Cristo riceve per noi ed intercede per noi e da Lui riceviamo, e così viviamo nel Suo nome con amore, pace, umiltà e prosperità! Assicuriamoci che i contatti con la "grande antenna" siano sempre a posto!
"Passando, e osservando gli oggetti del vostro culto,ho trovato anche un altare sul quale era scritto: al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio." (Atti 17:23)
ALL'IDDIO SCONOSCIUTO
In questo passo della Sacra Scrittura, abbiamo un sermone di Paolo, uno dei tanti predicati ai giudei, pagani e atei. Leggendo, possiamo avere una conoscenza dell'onore e dell'adorazione che si deve a Dio sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento. Il sermone predicato da Paolo contro l'adorazione dei falsi déi, era diretto agli atei e filosofi di Atene, i quali facevano discorsi totalmente diversi, da quella che, invece, è la vera e sana dottrina del Vangelo. Lo scopo di Paolo è di portar loro la conoscenza. L'unico degno dell'adorazione dell'uomo è il Signore, il Creatore di tutte le cose. Egli pone una pietra miliare come base del vero Culto: c'è un Dio conosciuto, e quel Dio è unico! Quando egli ha predicato contro l'adorazione ai falsi dei, voleva solo istruirli, per un servizio alla vera deità. Non vuole parlare di un nuovo Dio, ma condurre loro alla conoscenza di un Dio unico, come negli antichi giorni. "Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti al SIGNORE, che ci ha fatti? (Salmi 95:6).
"Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita." (Proverbi 4:23)
CUSTODIRE IL CUORE
Trovo che la frase di oggi sia una delle più belle da rivolgere all'uomo di ogni tempo. Il cuore riveste un'importanza straordinaria per il nostro essere. Nel cuore vengono custoditi i segreti più reconditi, i pensieri più nascosti, i sentimenti più intimi. E' un prezioso conte.nitore che parla di noi. Non sempre quello che è presente nel cuore viene esplicato attraverso il nostro dire. Le parole sono, a volte, in contrasto con i sentimenti del cuore, ma questo possiamo saperlo soltanto noi. L'invito odierno è rivolto alla custodia del cuore: dobbiamo preservarlo da pensieri, segreti e sentimenti noci.vi che possono trasformarlo in arido deserto. Quello che il cuore custodisce è in grado di generare una particolare sorgente, la sorgente della vita. Un cuore onesto, pacifico, amorevole, compassionevole è fonte di grandi benedizioni per te e per gli altri. Un cuore che si rivolge a Dio con sincerità è fonte di vita eterna. Esso avrà pace, gioia, serenità. Un cuore lontano dal Signore è fonte di turba.mento, dubbi, timori, ansie. Quale fonte preferisci? Spetta a te decidere in che modo custodire il tuo cuore. Apri il tuo cuore al Signore ed Egli ne trarrà una sorgente che scaturisce in vita eterna!
Altro...
"Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegrate.vi." (Filippesi 4:4)
L'ALLEGREZZA CHE VIENE DA DIO
E' Paolo che parla ai nostri cuori e ci dice di essere allegri nel Signore. Possiamo pensare che Paolo, mentre scriveva stesse attraversando un periodo di pace e di tranquillità; che non avesse nessun problema; che abitasse in una bella casa con tutte le comodità che si possono desiderare; che fosse rispettato e riverito; che non fosse perseguitato per la sua fede e potesse parlare a tutti pubblicamente. Niente di tutto questo. Paolo era in prigione, con.dannato a morte. Non aveva apparentemente nulla di cui stare allegro, niente di cui essere sereno: aveva tanti problemi ed era in pericolo di vita. Se io mi fossi trovato nelle sue stesse condizioni sicuramente mi sarei disperato, sarei stato sconfortato e amareggiato per quello che mi accadeva e avrei chiesto a Dio: "Perché?". Paolo no, anzi perdere la vita per Lui significa incontrare il suo Signore e Creatore. Paolo ha incoraggiato tutti noi ad essere allegri nel Signore, perché la sua e la nostra fiducia è che Dio non ci lascia e non ci abbandona. Dio è con noi in ogni momento della nostra vita e allora cosa ci può essere di meglio che non essere allegri nel Signore?
"I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani.? (Salmi 19:1)
IL GRANDE ARCHITETTO
Guardando le cose che ci circondano, ci rendiamo conto che tutto è perfetto: i monti, i fiumi, gli alberi, i fiori, l'acqua, il cielo, il sole, le stelle... ogni cosa funzionerebbe ancora meglio se l'uomo non si fosse adoperato per modificarla. Le stagioni non sono più quelle di una volta, ma ciò è imputabile solo alla voglia di grandezza dell?uomo e alla sua mancanza di rispetto per la natura. Il grande Architetto, Dio, ci ha donato tutto questo affinché l'uomo lo curas.se, ma questi non ne ha avuto cura. Eppure ancora oggi possiamo godere della bellezza e delle meraviglie del creato. Il sole sorge puntuale ogni giorno, i colori, i fiori e i loro profumi addobbano i nostri giardini, le stelle ci regalano luce di notte. Guardate alle piccole cose e vi accorgerete che anche una goccia di rugiada può rivelarsi un mare di gioia. Il vecchio saggio del libro dei Proverbi ci suggerisce: "Dio ha fatto ogni cosa buona...".
"E di subito si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempì tutta la casa dove essi sedevano." (Atti 2:2)
IL RUMORE DEL VENTO
Il vento non è visibile agli occhi degli uomini. Tuttavia esso mostra i segni della sua esistenza. Esistono diversi tipi di vento, di differente intensità e temperatura. Il piegarsi degli alberi, il fruscio delle foglie, lo sbattere delle porte indica che sta soffiando il vento. Nel linguaggio biblico il vento è spesso associato allo Spirito Santo: non è visibile agli occhi umani, ma se ne avverte la presenza. Quando lo Spirito Santo soffia nei nostri cuori, avvertiamo gioia e pace; una dolce calma ci avvolge e il nostro cuore riposa tranquillo. Se soffia con impeto, come avvenne agli apostoli quando furono battezzati di Spirito Santo, una forza e una gioia incontenibile ci assale. Egli ci spinge ad agire, ad annunciare la salvezza, a porta.re conforto e a dispensare amore. Non possiamo trattenerlo e non possiamo non essere travolti da Lui. Lo Spirito Santo produce un frutto in noi (Galati 5:22), che rende maggiormente visibile la Sua opera. Se ti lasci guidare dallo Spirito e ti abbandoni al Suo soffio, la tua vita riceverà grandi benedizioni e non potrai più farne a meno. Ricerchiamo con amore e costanza questa santa presenza e Dio, che dona con infinità bontà, ce la concederà!
"E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che il Figliuol dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in Lui abbia vita eterna." (Giovanni 3:14,15)
IL SERPENTE DI RAME (III)
I profumi di intercessione che venivano offerti al serpente di rame non avevano alcuna validità, e nonostante questo, il popolo, sordo agli insegnamenti delle Scritture, continuava con questa pratica, fino a quando il re Ezechia, attento al volere divino, lo frantumò. Non aveva alcun potere di intercessione, non poteva portare liberazione, era un simbolo, uno stimolo alla fede: guardare a lui ed ottenere guarigione. Per sgombrare il campo da ogni dubbio ed evitare che qualcun' altro lo prendesse ad esempio, Gesù stesso si paragonò al serpente di rame. Egli spiegò il significato spirituale della sua prossima crocifissione, paragonandosi a quel medesimo serpente innalzato da Mosè. Infatti, tutti quelli condannati alla morte dal veleno mortale del male, sono salvati guardando a Gesù per fede: soltanto a Lui! Al serpente di rame, come a tutti gli altri simboli, siano essi umani o meno, non vanno offerti profumi, doni particolari, richieste di inter.cessione. Sono soltanto simboli per ricordarci di ottemperare alla volontà divina! Gesù è l'unico al quale possiamo richiedere ogni cosa e più di tutto la salvezza dell'anima. Come? Credendo semplicemente in Lui e nelle Sue parole!