"Basta! Prendi la mia vita, o Signore, poiché io non valgo più dei miei padri!" (I Re 19:4)
BASTA?!
Il profeta Elia era particolarmente scoraggiato. Era solo, indifeso, ricercato e in pericolo di morte, questo generò paura nel suo cuore e dubbi nella sua mente. Che cosa poteva fare in una condizione così difficile un uomo indifeso e solo come Elia? Preso dalla disperazione e dal terrore espresse il desiderio di morire. Egli non aveva le forze per andare avanti, per affrontare i nemici e reagire in quella situazione nella quale si trovava soltanto perché aveva onorato Dio. Quante volte anche noi, non perché abbiamo commesso degli errori, ma soltanto perché abbiamo agito secondo il volere di Dio, ci troviamo in situazioni particolarmente difficili e non sappiamo più cosa fare! Se tu come Elia sei sotto la ginestra dello scoraggiamento e come il profeta l'unica parola che riesci a pronunciare è "basta!" Alza lo sguardo verso Dio, Egli sa dove ti trovi, conosce la sofferenza del tuo cuore ed è pronto a soccorrerti. Non dire basta, ma chiedi che Dio operi ancora in tuo favore ed Egli ti soccorrerà come fece con Elia.
"Davide disse: ?C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?'" (II Samuele 9:1)
PER AMORE
Un giorno un uomo ritornò a casa dal lavoro e dopo aver salutato la famiglia chiese a suo figlio di lucidargli le scarpe, promettendogli che se avesse fatto un buon lavoro gli avrebbe dato 1 euro. Il bambino si mise subito con entusiasmo al lavoro e lucidò in modo impeccabile le scarpe del padre. Il papà apprezzò molto il lavoro fatto e dopo aver elogiato il bambino per quello che aveva fatto, come promesso, prese 1 euro e lo diede al figlio. Il giorno dopo l'uomo prima di andare in ufficio aprì la scarpiera e calzò le scarpe che il figlio il giorno prima aveva lucidato, nel calzarle sentì che dentro una scarpa c'era qualcosa, si sfilò la scarpa e trovò l'euro che aveva regalato al figlio con un biglietto sul quale il bambino aveva scritto: "Papà, ho lucidato le scarpe per amore". Davide fece del bene a Mefiboset figlio di Gionatan per amore. Tutto quello che Dio desidera fare nella nostra vita è frutto del Suo grande amore per noi. Egli è pronto ad operare nella nostra vita non per meriti o perché possiamo ripagarlo, ma soltanto per amore.
"Solo temete il Signore e servitelo fedelmente, con tutto il vostro cuore ?" (I Samuele 12:24)
PRINCIPIO CARDINE
Samuele era alla fine del suo compito di giudice di Israele. Prima di lasciare il suo incarico rivolse al popolo un importante messaggio da parte di Dio. Nel suo discorso egli indirizzò agli israeliti un principio biblico cardine che se seguito avrebbe prodotto grande benedizione: temere il Signore. Il timore di Dio non deve essere confuso con la paura di Dio, ma è quel profondo, grande rispetto del Signore e della Sua volontà che induce i credenti a ricercare sempre la Sua guida per agire sempre con lo scopo di onorare il Signore. Chi si accosta a Dio con umiltà, si rende conto di non essere degno di stare alla Sua presenza e di essere mancante in tante cose. Questo però non lo allontanerà da Lui, ma lo spingerà a chiedere il perdono dei propri peccati, a invocare la Sua grazia per mezzo di Gesù Cristo il Mediatore tra Dio e gli uomini. Il credente che ha conosciuto il Signore ha nel suo cuore un profondo rispetto per Lui, il timore di Dio sarà sempre nel suo cuore e questo sarà per lui un principio cardine.
"Benedetto il Signore, il quale non ha permesso che oggi ti mancasse uno con il diritto di riscatto ?" (Rut 2:20)
IL GOEL
L'espressione diritto di riscatto che troviamo nel testo della meditazione di oggi, è la traduzione del termine ebraico Goel che indica un vindice, un redentore. Il Goel, il redentore per eccellenza, è Cristo Gesù il Signore. Egli quale nostro Redentore ha pagato il nostro debito, prendendo il nostro posto sulla croce. Gesù, l'Agnello di Dio, ha riacquistato l'eredità divina che l'uomo aveva perduto a causa del peccato. Egli ha pagato per i peccati di tutto il mondo, ha sacrificato Sé stesso sostituendosi al peccatore che meritava la morte e l'eterna separazione da Dio. Non c'è peccato che non possa essere perdonato, non c'è peccatore troppo lontano da Dio che non possa essere riconciliato a Lui, non c'è condizione troppo grave che non possa essere cambiata dal Dio Onnipotente se soltanto l'uomo si rivolge a Lui per mezzo di Gesù e sperimenta la Sua grazia e il Suo perdono. Anche tu puoi essere riscattato dalla condizione nella quale ti trovi a causa del peccato attraverso l'opera di Gesù, il Goel che vuole riscattarti e riconciliarti a Dio.
"Anima mia, avanti, con forza!" (Giudici 5:21)
AVANTI TUTTA
L'espressione pronunciata da Debora potrebbe sembrare un incoraggiamento a sé stessi. In realtà la fiducia che la profetessa aveva, era figlia della sua fede in Dio, nella certezza che il Signore era con lei e le avrebbe dato una grande vittoria. Nelle difficoltà della vita sono molti coloro che non hanno le forze per reagire e superare le avversità, trovandosi costretti a soccombere per poi cedere alla disperazione. Chi invece si autoconvince che in sé ha le forze e le risorse per farcela, può anche avere una reazione pronta e decisa nelle difficoltà incontrate, ma prima o poi deve ammettere che da solo non riesce a farcela e la delusione del fallimento sarà grande. Abbiamo poi chi agisce come Debora che confida nel Signore con tutto il cuore, è certo del Suo aiuto, del Suo intervento e per questo motivo avanza con forza anche nelle difficoltà. Non facciamo mai affidamento su noi stessi, ma soltanto nel Signore, riceveremo il coraggio e la forza da Lui per avanzare anche nelle tante difficoltà che incontriamo sul nostro cammino.
"E non appena i sacerdoti che portano l'arca di Dio, Signore di tutta la terra, avranno posato le piante dei piedi nelle acque del Giordano ? si fermeranno in un mucchio." (Giosuè 3:13)
CONDIZIONI INDISPENSABILI
Il versetto della meditazione di oggi ci presenta il comando che Dio aveva dato ai sacerdoti Israeliti di posare le piante dei piedi nel Giordano affinché le acque si aprissero per consentire al popolo di passare per l'asciutto. La richiesta poteva sembrare al quanto strana e illogica. Dio richiedeva la fede, l'ubbidienza a Lui e alla Sua Parola. L'opera che il Signore desidera compiere è sempre preceduta da una totale e incondizionata fiducia, sottomissione a Lui e alla Sua volontà. Nessuno può sperimentare un potente intervento da parte di Dio nella propria vita se manca di fede in Lui. Caro lettore, se ti trovi in una situazione particolarmente dolorosa, difficile e il tuo desiderio è di realizzare una potente liberazione da parte del Signore, rivolgiti a Lui con fiducia, ricerca le indicazioni da seguire nella Sua Parola, agisci come Egli ti chiede e anche tu vedrai il tuo giordano aprirsi, potrai così trovarti dove Dio desidera e sperimentare la Sua benedizione.
"Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore, il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso ?" (Deuteronomio 5:15)
RICORDATI CHI ERI
Prima che Israele entrasse nella Terra Promessa doveva ricordarsi come aveva vissuto in Egitto e per quaranta anni nel deserto. Lo scopo di tale invito era quello di far apprezzare ciò che Dio aveva fatto per loro e gli sarebbe servito come incentivo per quello che Dio avrebbe fatto per il futuro. Chi ha realizzato l'opera di Dio nella propria vita deve ricordarsi chi era e soprattutto ciò che il Signore ha fatto per lui. Ricordarsi chi eravamo prima di sperimentare la liberazione divina nella nostra vita ci servirà a considerare la fedeltà di Dio e la Sua volontà di continuare ad operare in nostro favore. Oggi, tu che leggi questa meditazione, puoi sperimentare nella tua vita l'opera potente di Dio che tanto ti ama e desidera agire per il tuo bene. Se hai già gustato la bontà del Signore, ricordati che Lui non cambia e anche se sono cambiate le condizioni nelle quali ti trovi o i tuoi sentimenti, Dio è disponibile nei tuoi confronti, se invece non conosci il Signore, apri il tuo cuore a Lui e invocalo con fede ed Egli opererà in tuo favore.
"Fate la somma di tutta la comunità dei figli d'Israele secondo le loro famiglie, secondo la discendenza paterna ?" (Numeri 1:2)
CENSIMENTO SPIRITUALE
Il quarto libro della Bibbia scritto da Mosè per ispirazione dello Spirito Santo è chiamato il libro dei Numeri a motivo dei censimenti contenuti in esso. Nella Sacra Scrittura leggiamo che in più occasioni sono stati fatti dei censimenti. Nel nostro tempo ancora si fanno i censimenti. La meditazione di oggi invita ciascuno di noi a fare un censimento spirituale della propria vita. È sicuramente responsabilità di tutti noi sincerarsi di quello che si possiede. Facciamo la stessa cosa per quanto riguarda i beni dell'anima? Le ricchezze celesti sono i beni che veramente arricchiscono la vita. Spesso però l'uomo non si preoccupa di esaminare la propria condizione spirituale per sapere che cosa gli manca. Chi invece si studia di sapere quanti beni spirituali possiede e se onestamente si riconosce mancante rivolgendosi a Dio per chiederGli di essere arricchito delle ricchezze celesti, riceverà i beni spirituali che veramente hanno valore.
?Il fuoco sarà mantenuto acceso sull'altare e non si lascerà spegnere ?" (Levitico 6:5)
IL FUOCO SEMPRE ACCESO
L'ordine di tenere il fuoco dell'altare sempre acceso era una legge che gli addetti ai sacrifici dovevano rispettare scrupolosamente. Il significato del comando che Dio aveva dato al Suo popolo era importante per l'offerta che gli Israeliti facevano. Da questo comando che troviamo nella Scrittura possiamo considerare un insegnamento prezioso anche per noi che non offriamo più sacrifici animali, dato che Cristo Gesù ha offerto Sé stesso una volta e per sempre per riscattare il peccatore dal peccato e riconciliarlo a Dio. Dall'ordine che Dio aveva dato al Suo popolo possiamo comprendere che il nostro amore per Lui, la nostra ubbidienza alla Sua Parola e il nostro zelo per il servizio che rendiamo a Dio non devono mai spegnersi. Ci sia sempre nella vita di ogni credente un fuoco che bruci per il Signore e che il vento gelido di questo mondo non lo spenga mai e non lo affievolisca riducendolo ad un lumicino.
"Poi giunsero a Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e si accamparono lí presso le acque." (Esodo 16:27)
REFRIGERIO SPIRITUALE
I quaranta anni di pellegrinaggio del popolo d'Israele nel deserto sono, per tanti aspetti, come la vita dell'uomo. Nel deserto di questo mondo ci sono tante tribolazioni e tutti soffrono il caldo delle avversità, delle malattie, delle prove e di situazioni che mettono a dura prova la capacità di sopportazione anche dei più forti. Le tante sofferenze della vita producono il desiderio di ristoro, di sollievo e d'aiuto. A chi rivolgersi e cosa fare quando le avversità generano stanchezza, delusione e sofferenza? Dio è l'unico rimedio per l'uomo sofferente. Gli israeliti non potevano proseguire il cammino e non sarebbero arrivati a destinazione se non avessero trovato l'oasi di Elim. Caro lettore, se ti trovi nel dolore e non sai cosa fare, accampati alla presenza del Signore, bevi dell'acqua della vita che soltanto Gesù può darti e tu troverai refrigerio spirituale.
Altro...
"Poi Dio si ricordò di Noè ?" (Genesi 8:1)
DIO SI RICORDA DI TE
È sicuramente capitato a tutti di fare la triste esperienza di essere stati dimenticati da qualcuno. Se tenevamo particolarmente ad una determinata cosa e avevamo riposto tutte le nostre speranze in una persona e poi siamo stati dimenticati, la delusione è stata tanta. Gli uomini possono dimenticarsi di noi e delle nostre necessità o degli impegni che si sono presi nei nostri confronti, Dio però non dimentica nessuno. Il testo della meditazione di oggi ci presenta una grande verità: Dio non dimenticò Noè nell'arca e allo stesso modo Egli si ricorda di te. Se stai soffrendo da tanto tempo e la tua sofferenza è resa più acuta dal fatto che gli altri non si curino di te, rivolgiti a Dio con tutto il cuore e chiediGli di operare in tuo favore e non sarai deluso perché Egli si ricorda di te e conosce perfettamente ogni cosa della tua vita ed è pronto ad agire per il tuo bene e ad operare potentemente in tuo favore. Ricordati che Dio non si dimentica di te perché ti ama.
"Chi ci separerà dall'amore di Cristo?..." (Romani 8:35)
LEGAMI D'AMORE
I legami umani, a causa di offese, di torti, di tradimento, possono sciogliersi o spezzarsi definitivamente. Per quanto riguarda l'amore di Cristo sperimentato e realizzato dai credenti, è un legame che nessuna difficoltà della vita, situazione dolorosa o attacco potrà mai sciogliere. Chi ha ottenuto il perdono dei peccati, una nuova vita in Cristo e la riconciliazione con Dio è profondamente legato a Lui. L'amore che unisce i credenti al Signore non è un legame umano, ma spirituale, che il tempo non può affievolire e le avversità non possono spegnere. È importante che i credenti vivano una vita di continua comunione con Dio e manifestino l'amore che li lega a Gesù praticamente per quello che sono, per come vivono e attraverso la loro condotta. Chi ama Dio ama anche gli altri. Caro amico, se il legame d'amore con una persona a te cara è stato spezzato, rivolgiti al Signore, legati a Lui con corde d'amore, Dio opererà perché tu possa essere riconciliato a Lui e alla persona cara.
"Signore, abbi pietà di noi! Noi speriamo in te. Sii tu il braccio del popolo ogni mattina?" (Isaia 33:2)
OGNI MATTINA
La stragrande maggioranza delle persone quando si sveglia si prepara a fare solitamente le stesse cose ogni mattina. Ci sono azioni, attività e impegni che si ripetono quotidianamente. I credenti si studiano di avere con Dio una comunione quotidiana. Essi attraverso la lettura della Bibbia ascoltano ciò che Dio dice alla loro vita, attraverso la preghiera parlano con Dio. Ogni mattina chi ama il Signore si mette in comunione con Lui per dipendere in ogni cosa da Lui in modo da fare la Sua volontà. I credenti non si accostano a Dio per abitudine, ma abitualmente ogni mattina si rivolgono a Lui per stargli vicino tutto il giorno e fare la Sua volontà. Caro lettore, come incominci la tua giornata? Se in questo momento ti trovi ad iniziare una nuova giornata, prima di intraprendere qualsiasi attività o adempiere le tue responsabilità, rivolgiti al Signore in preghiera, leggi la Sua Parola e Dio ti fornirà il necessario per vivere questo giorno nel migliore dei modi e fallo ogni mattina.
"Dio ci ha chiamati a vivere in pace" (I Corinzi 7:15)
VIVERE IN PACE
Dio desidera, invita e richiede, attraverso la Sua Parola, che tutti gli uomini vivano in pace tra loro. Purtroppo nel mondo ci sono tanti conflitti, nella società tanti scontri e nelle famiglie tante discussioni e liti. Tutto questo genera prevaricazioni, rancori, vendette, cattiverie e le vittime che cadono sul campo sono moltissime. È possibile per l'uomo vivere in pace con gli altri? Sì, quando egli è in pace con Dio! La pace nei rapporti interpersonali si realizza soltanto quando si è in pace con il Signore. Gesù è l'unico mediatore tra Dio e gli uomini. Attraverso di Lui il peccatore si può accostare a Dio e ottenere il perdono dei propri peccati ed essere riconciliato con Dio e realizzare la pace della riconciliazione. Chi fa pace con Dio e agisce secondo la Sua volontà non ha nemici, perdona le offese subite e dimentica i torti ricevuti. Tutto questo mette il credente nella condizione di vivere in pace con gli altri. Sei in pace con gli altri? Fai pace con Dio e vivrai anche in pace con gli uomini!