"Io benedirò il Signore in ogni tempo; la sua lode sarà sempre nella mia bocca." (Salmo 34:1)
BENEDIRE SEMPRE IL SIGNORE
Chi ha conosciuto Cristo Gesù ha ottenuto il perdono dei propri peccati ed è stato trasformato dalla grazia di Dio, benedice il Signore con tutto il suo cuore, lo fa in ogni momento e circostanza della vita con gratitudine e riconoscenza. Il credente benedice Dio innanzi tutto per quello che Egli è, e per quello che il Signore ha fatto nella sua vita e per la sua vita. Spesso sulle labbra degli uomini si trovano parole di lamentela, di critica e di rimostranza verso il comportamento e l'operato degli altri, tante volte anche Dio è preso di mira e diviene l'oggetto delle critiche di coloro che non Lo conoscono. La lode e l'adorazione non trovano posto nel cuore e nella bocca del cristiano solamente quando le cose gli vanno bene o Dio gli dona quello che gli ha chiesto. Dio è degno di essere adorato sempre. Il credente è colui che benedirà il Signore in ogni tempo. Anche nelle difficoltà, nelle prove e nelle malattie, i figli di Dio, Lo esaltano, Lo celebrano e Lo glorificano. Caro lettore, se hai conosciuto il Signore, sperimentato il Suo amore e realizzi nel tuo vita la Sua presenza, ci sia sempre nel tuo cuore un sentimento di adorazione per il Signore e sulla tua bocca la lode per Cristo Gesù il Salvatore.
"Spera nel Signore! Sii forte, il tuo cuore si rinfranchi; sí, spera nel Signore!" (Salmo 27:14.)
SII FORTE!
È certamente capitato a tutti di trovarsi ad affrontare un grosso problema, una malattia, una situazione particolarmente difficile e cadere nello sconforto. Ci sono prove che fiaccano la nostra vita ed evidenziano tutta la nostra fragilità e impotenza. La reazione alle difficoltà della vita può cambiare da persona a persona, ma tutti dobbiamo riconoscere e ammettere che in certi momenti non abbiamo più le forze per andare avanti e di lottare. L'incoraggiamento di chi ci sta vicino è certamente gradito, ma spesso non risolve il problema e neppure cambia lo stato d'animo nel quale ci troviamo. Forse tu che stai leggendo queste parole ti trovi a vivere un periodo particolarmente difficile delle tua vita. L'incoraggiamento ad essere forte non ti viene da un uomo, ma dal Signore che ti vuole fortificare con la Sua forza. Riponi in Dio la tua fiducia e spera in Lui con tutto il cuore, affidaGli la tua vita ed Egli si prenderà cura di te. La forza del Signore per chi confida in Lui è sufficiente per affrontare e superare ogni ostacolo e l'esortazione: "Sii forte", non si riduce ad un semplice incoraggiamento, ma all'opportunità di essere veramente fortificati da Dio. Accogli l'invito di Dio e fortificati in Lui: "Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza" (Efesini 6:10).
"Ed ella diede alla luce il suo figliolo primogenito, e lo fasciò, e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non v'era posto per loro nell'albergo." (Luca 2:7)
C'È POSTO PER GESÙ NEL TUO CUORE?
Gesù ha iniziato la Sua vita terrena con l'essere respinto. Più volte leggiamo nei Vangeli che Cristo non era accolto e che la Sua presenza non era gradita. Purtroppo anche oggi sono molti coloro che non hanno posto per Gesù nella loro vita. Nell'animo delle persone c'è posto per tanti affetti, interessi, ambizioni, ma non per il Figlio di Dio. Nella vita di molta gente c'è il desiderio di accumulare i beni materiali, di divertirsi, di vivere una vita licenziosa, ci sono anche tante persone che hanno il cuore ricolmo di rancore, cattiveria e odio. A Betlemme non c'era posto per Gesù! Nel tuo cuore c'è posto per Gesù il Figlio di Dio? Il Salvatore è "alla porta del tuo cuore", Egli bussa con tanto amore, se ascolti la Sua voce, apri per farlo entrare, per accoglierLo, otterrai perdono, salvezza e gioia. Caro lettore, se ancora non hai arreso la tua vita a Cristo, arrenditi a Lui senza indugiare oltre, Egli ti ama, desidera operare in modo meraviglioso, affinché tu possa sperimentare la Sua grazia e iniziare una nuova vita vissuta con Gesù nel cuore: "È venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioè, che credono nel suo nome" (Giovanni 1:11).
"La mano dell'Eterno non è troppo corta per salvare." (Isaia 59:1)
UNA MANO PROTESA
L'uomo a causa della sua lontananza da Dio è solo, smarrito, deluso e senza speranza. La reazione a questa condizione varia da individuo ad individuo. Molti ricercano un aiuto nella religione, senza però trovare la soluzione al proprio problema. Molti altri si gettano a capofitto nei divertimenti con la speranza di riempire il vuoto del cuore, rimanendo però insoddisfatti. Altri ancora sperano di appagare la propria vita con una buona posizione lavorativa, una buona condizione economica, nella famiglia, negli amici ma, il vuoto del cuore rimane. Chi spera di afferrare con le proprie mani la felicità rimane deluso. Perché l'uomo possa essere salvato dalla condizione di peccato e dalle conseguenze da esso causate ha soltanto una soluzione: rivolgersi a Dio con tutto il cuore per mezzo di Cristo Gesù, lasciare che Egli afferri la sua vita e operi in lui in maniera meravigliosa. Caro lettore, se vedi la tua vita come un fallimento, ti trovi nel fango della disperazione, lascia che il Signore ti afferri con la Sua mano e ti conduca sulla Roccia eterna Cristo Gesù: "Dall'estremità della terra io grido a te, con cuore abbattuto; conducimi alla ròcca ch'è troppo alta per me" (Salmo 61:2).
"L'amato dell'Eterno abiterà sicuro presso di lui." (Deuteronomio 33:12)
AMATI E PROTETTI
La sofferenza e la delusione dell'uomo dipendono da due fattori: da quello che avviene nella sua vita e in quale condizione si trova. Dio desidera operare prima di tutto nella vita di coloro che sono lontano da Lui, manifestando il Suo amore, perdonando i peccati, mettendo gioia e pace nel cuore. L'amore di Dio è stato manifestato nella sua massima espressione quando Gesù ha dato Sé stesso per la salvezza dei peccatori. La morte di Cristo sulla croce è il mezzo provveduto da Dio per il perdono dei peccati, per la salvezza di chiunque crede in Gesù e Lo accetta nel cuore come personale Salvatore. Dio, inoltre, desidera cambiare la condizione nella quale l'uomo versa, dargli riposo e pace all'anima. Il credente che ha sperimentato nella sua vita l'amore di Dio, vive in comunione intima e continua con il suo Padre celeste, "abita al sicuro presso di Lui". Nella vita arrivano per tutti i momenti difficili, le prove, le sofferenze, nei quali l'ansia e la paura vogliono vincere. Proprio in quei frangenti, Dio è pronto a manifestare il Suo amore, infondendo sicurezza al cuore di chi confida in Lui proprio come un bambino trova amore e sicurezza tra le braccia della madre.
"Chi copre le sue trasgressioni non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia." (Proverbi 28:13)
CONFESSIONE A DIO
La Bibbia afferma che "tutti gli uomini hanno peccato", pertanto, necessitano del perdono di Dio. L'uomo generalmente giustifica il peccato commesso, incolpando gli altri, le circostanze o colpevolizzando la propria debolezza e l'incapacità a resistere alle tentazioni. Chi non riconosce la condizione di peccato nella quale versa e persiste a vivere nel proprio stato, rimane separato da Dio e non realizza la pace del cuore. La vita spirituale di tutti coloro che perdurano nel peccato non sarà benedetta. Il peccatore che invece riconosce di aver offeso la santità del Signore, di essere lontano da Lui a causa del peccato, incapace di cambiare il proprio modo di agire e si rivolge a Dio confessando con tutto il cuore la propria condizione di peccato per mezzo della Persona e dell'opera di Cristo Gesù ottiene il perdono: "Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità" (I Giovanni 1:9). Caro lettore, se ancora non ti sei rivolto a Dio per confessare e abbandonare il tuo peccato, sappi che Egli ti ama, desidera manifestarti la Sua misericordia, perdonandoti, donandoti una vita nuova in comunione con Lui e vissuta nella gioia se soltanto ti rivolgi a Lui.
"Chi presta attenzione alla Parola se ne troverà bene, e beato colui che confida nell'Eterno!" (Proverbi 16:20)
FIDUCIA E FELICITÀ
L'uomo è continuamente alla ricerca della felicità, senza però sapere come agire e dove incamminarsi per trovare il sollievo dell'anima. La felicità non è un'utopia. Chi si accosta alla Parola di Dio per leggerla, meditarla, ritenerla nel cuore e viverla nella pratica, s'incammina sulla via della beatitudine. Il Signore si rivela all'uomo e opera nella Sua vita tramite l'Evangelo: "Or a Colui che vi può fortificare secondo il mio Evangelo e la predicazione di Gesù Cristo?mediante le Scritture profetiche?" (Romani 16:25). La fede in Dio suscitata dalla Sua Parola, induce il credente ad avere fiducia nel Signore e a confidare in Lui in ogni frangente della vita. La speranza in Dio produce gioia nel cuore. Il credente che si rivolge alla Bibbia seguendo le indicazioni che Essa gli fornisce, avendo fiducia in Dio, sarà beato. La speranza in Dio e la gioia del Signore vanno sempre di pari passo. Caro lettore, se nel tuo cuore non c'è pace, ma delusione, insoddisfazione e tristezza, leggi la Bibbia, confida in Dio con tutto il tuo cuore e troverai la risposta che cerchi. Dio non delude mai, Egli ti ama, desidera prendersi cura della tua vita affinché tu viva in comunione con Lui e realizzi i beni spirituali che il Signore ti offre in dono per la Sua grazia.
"Presto, portate qua la veste più bella e rivestitelo." (Luca 15:22)
UNA VESTE NUOVA
La parabola del figlio prodigo presentata da Gesù, illustra da un lato la condizione del peccatore che si allontana da Dio, dall'altro l'amore, la compassione e la benignità del Signore nei confronti di coloro che si rivolgono a Lui per ottenere il Suo perdono. Il padre del prodigo non si limitò ad accogliere e perdonare il figlio, ma gli diede una veste nuova, simbolo della dignità e della nuova vita donata per grazia al peccatore che si ravvede. La Scrittura afferma che "tutta la nostra giustizia è come un abito lordato". I migliori propositi, gli sforzi e tutto quello che l'uomo fa per cercare di cambiare la propria condizione di peccato non raggiunge il risultato sperato e lascia il peccatore in una condizione di sofferenza. Dio, in Cristo Gesù, offre una "vesti nuove" a tutti coloro che riconoscono la propria condizione di peccato, si ravvedono, invocando con tutto il cuore, la Sua grazia, misericordia e perdono. Caro amico, se la veste della tua vita è stata sporcata dal peccato e desideri che il Signore operi in te, rivolgiti a Lui con una preghiera sincera, confessando i tuoi peccati, Dio ti perdonerà, toglierà "la veste sporca del peccato" e ti rivestirà con "la veste della Sua giustizia".
"Io ho detto: O Eterno, abbi pietà di me; sana l'anima mia, perché ho peccato contro a te." (Salmi 41:4)
LA PREGHIERA A DIO
In questo Salmo leggiamo la richiesta di preghiera che Davide rivolge al Signore con tutto il cuore, con un sincero desiderio di vedere l'intervento divino per le sue necessità spirituali. Le parole rivolte al Signore, rappresentano un insegnamento sul come possiamo rivolgerci al nostro Padre celeste. La prima considerazione che possiamo fare è che il salmista confessa il suo peccato: "Ho peccato contro a te". La confessione a Dio dei propri peccati è indispensabile. Il peccato separa da Dio e produce tante sofferenze nella vita dell'uomo. La Scrittura afferma che "se confessiamo i nostri peccati a Dio, Egli è fedele e giusto da rimetterceli". La seconda considerazione che possiamo fare è che dobbiamo chiedere a Dio d'avere "pietà di noi". Dio è pietoso, disposto ad operare nella vita di tutti coloro che si rivolgono a Lui con umiltà, invocando la Sua grazia e misericordia. La terza peculiarità che emerge dalla preghiera di Davide è che chiede a Dio di "sanare la sua anima". Il peccato con le sue molteplici e nefaste conseguenze è causa di tante ferite nel cuore, soltanto Dio è in grado di lenire le sofferenze dell'anima. Amico, sia la tua preghiera rivolta a Dio con tutto il cuore, soprattutto per le tue necessità spirituali ed Egli opererà per il bene della tua anima.
"E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica? " (I Giovanni 3:3)
SPERANZA E SANTITÀ
L'uomo può rimettere la propria speranza nei beni della vita, in un futuro migliore, negli altri, ma, le attese il più delle volte sono deluse. Il credente, invece, che ha ottenuto il perdono dei peccati, che ha il privilegio di vivere una nuova vita in Cristo, ha la speranza che alla fine della vita terrena sarà sempre con il Signore. La certezza di vedere Dio come Egli è, responsabilizza il credente. La speranza della vita eterna cammina di pari passo con l'impegno a procacciare la santificazione. Il desiderio di essere approvato da Dio, impegna il cristiano a santificare la sua vita e a conservarla pura nell'attesa del ritorno di Gesù. I mezzi per procacciare la santificazione sono messi a disposizione dei figli di Dio mediante la Sua grazia. Attraverso il prezioso sacrificio di Gesù sulla croce, tramite l'azione potente dello Spirito Santo e mediante l'efficacia della Parola di Dio, il credente purifica la sua vita. Caro lettore, se non hai la speranza della vita eterna, rivolgiti a Dio e chiediGli di perdonare i tuoi peccati in Cristo Gesù e tu farai l'esperienza della nuova nascita. La salvezza dell'anima produrrà gioia nel tuo cuore, avrai la certezza della vita eterna e vivrai la tua vita in santità.
Altro...
"In Lui siete stati arricchiti in ogni cosa." (I Corinzi 1:5)
VERA RICCHEZZA
Le ricchezze di questo mondo non riescono a dare la felicità del cuore e una vera sicurezza. Coloro che cercano di migliorare la propria condizione economica, lavorativa, non raggiungeranno mai la piena soddisfazione nell'anima. Il peccato, con le sue conseguenze, impoverisce le persone, fino al punto da indurre l'uomo a commettere le bassezze più ignobili. I tentativi umani di riempire il vuoto del cuore con i divertimenti, la trasgressione, gli svaghi, la religione, non sortiscono nessun risultato per cambiare la condizione nella quale l'uomo si trova. La vera ricchezza che Dio offre in Cristo, è quella spirituale che si ottiene per grazia mediante il perdono dei peccati, la riconciliazione con Dio e una nuova vita nel Signore. Non esiste un problema dell'anima umana che Cristo non sia in grado di risolvere. Gesù è venuto sulla terra per offrire Sé stesso, per salvare i peccatori dalla miseria del peccato e arricchire della vera ricchezza la vita di tutti coloro che si convertono a Dio. Le necessità del cuore dell'uomo, trovano il loro pieno appagamento solamente in Cristo Gesù. Caro amico, se non sei pienamente appagato e nel tuo cuore non c'è gioia, rivolgiti a Dio ed Egli arricchirà la tua vita dei beni spirituali.
"Sì, tu sei la mia lampada, o Eterno, e l'Eterno illumina le mie tenebre." (II Samuele 22:29)
LUCE TRA LE TENEBRE
L'uomo si trova nelle tenebre dell'ansia, dell'incertezza, della disperazione, della malattia, delle difficoltà famigliari. Spesso le tenebre sono nel cuore dell'uomo, nella sua mente. Il peccato, l'immoralità, i vizi rendono la vita nera come la notte. Chi si trova nelle tenebre e brancola nel buio di un'esistenza insicura diviene preda dell'ansia e della disperazione. Ogni sforzo per rimuovere le tenebre è inutile. Le lampade umane, come la religione, i divertimenti, la trasgressione non riescono a gettare un solo raggio di luce per dare una vera speranza a chi brancola nel buio. Dio è la luce che illumina le tenebre. Egli desidera rischiarare la vita dell'uomo in modo che la Sua creatura possa vedere l'opera che Cristo ha compiuto per redimere il peccatore e liberarlo dalla sua condizione di sofferenza. La Parola di Dio afferma: "Dio è luce, e che in Lui non vi sono tenebre alcune" (I Giovanni 1:5). Se la tua vita si trova nelle tenebre, se nel tuo cuore c'è il buio della solitudine, della sofferenza, della delusione, rivolgiti a Dio mediante Cristo Gesù, chiediGli di operare nella tua vita e il Signore farà risplendere il Suo chiarore, illuminerà le tue tenebre e la tua vita brillerà di una nuova luce, quella di Cristo.
"Allora Samuele prese una pietra, la pose tra Mitspa e Scen, e la chiamò Eben-Ezer, dicendo: ?Fin qui l'Eterno ci ha soccorsi'." (I Samuele 7:12)
FIN QUI IL SIGNORE CI HA SOCCORSO!
I credenti che hanno fatto del Signore la ragione della propria vita e che seguono fedelmente le indicazioni della Parola di Dio, possono erigere come Samuele, una pietra che testimoni della fedeltà di Dio per la loro vita. Il cammino cristiano non è sempre facile. Ci sono le difficoltà, le prove, le malattie e le persecuzioni. In ogni frangente della vita cristiana, il credente dipende dal Signore e segue le orme di Gesù il Divino Maestro. Dio ha promesso la sua presenza, la Sua protezione e la sua liberazione per tutti coloro che ripongono in Lui la loro fede. "Eben-Ezer? è una pietra miliare che segnala l'intervento propizio del Signore per i Suoi figli. Questa pietra è la testimonianza che Dio non abbandona mai coloro che confidano in Lui. Forse, tu che stai leggendo queste parole credi che Dio ti abbia abbandonato o che la situazione Gli sia sfuggita dalle mani e per questo non sai cosa fare e a chi rivolgerti. Vai al Signore con tutto il cuore e per mezzo della preghiera invocalo, tramite la Bibbia ascoltalo e vedrai come il Signore sarà propizio per la tua vita. Allora anche tu, lì dove ti trovi, potrai prendere la tua pietra, chiamarla Eben-Ezer e testimoniare della Sua fedeltà dicendo: "Fin qui il Signore mi ha soccorso?.
"Poiché io, l'Eterno, non muto; e perciò voi, o figlioli di Giacobbe, non siete consumati." (Malachia 3:6)
L'IMMUTABILITÀ DI DIO
Dio, l'Eterno è immutabile, Egli non cambia. Oggi ci troviamo a vivere in un'epoca caratterizzata da tanti e repentini cambiamenti. Ci sono cambiamenti tecnologici, ambientali e mutamenti che riguardano la vita stessa dell'uomo. A volte, ci sono anche cambiamenti che riguardano i rapporti sociali, famigliari e coniugali. I mutamenti, quando sono buoni, sono accolti con gioia, quando invece sono negativi, producono tristezza e in alcuni casi condizionano la vita dell'uomo. In una società in continuo movimento c'è un punto di riferimento veramente sicuro, l'Eterno, l'Immutabile. Le antiche virtù di Dio, sono tali ancora oggi, la Sua potenza, la Sua saggezza, la Sua giustizia, la Sua verità, non sono mutate. Egli è sempre stato il rifugio, l'aiuto propizio per il Suo popolo. Egli non è cambiato nel Suo amore e nella Sua santità. Dio ci ama di un amore eterno. Egli desidera ancora perdonarti, salvarti, operare per il tuo bene. Forse tante cose sono cambiate nella tua vita in quest'ultimo periodo, sappi però che l'Immutabile non è cambiato nei tuoi confronti, Egli ancora ti ama, ancora desidera operare per la tua vita. Non lasciarti condizionare dai cambiamenti, ma poggia la tua vita su Cristo Gesù la Rocca eterna.