"Davide disse: ?C'è ancora qualcuno della casa di Saul, al quale possa fare del bene per amore di Gionatan?" (II Samuele 9:1)
PER AMORE DI CRISTO
Il re Davide dimostra ancora una volta di essere l'uomo secondo il cuore di Dio. Nonostante le sue molteplici occupazioni, si preoccupava se c'era ancora qualche parente del suo predecessore Saul, al quale fare del bene. Dobbiamo ricordare che Saul aveva più volte tentato di ucciderlo. Ora Davide avrebbe potuto vendicarsi, ma al contrario, per amore di Gionatan, figlio di Saul, volle agire per fare del bene. "Qualcuno ? al quale far del bene", senza chiedere referenze particolari, senza distinzione di sorta. È incredibile come questo sia il sentimento e l'occupazione principale di Dio. Egli cerca "qualcuno", chiunque sia, per benedirlo. Nessun uomo può presentare meriti (cfr. Romani 3:23). Nonostante ciò, Dio ci cerca, non per vendicarsi ma per aiutarci. Perché? Davide era mosso dall'amore per Gionatan, Dio è mosso dall'amore che ha per il Suo Figliolo Gesù, l'unico che ha soddisfatto pienamente la Sua giustizia, pagando il prezzo per la liberazione degli uomini dal peccato. Dio, infatti, sul monte della Trasfigurazione dichiarò: "Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo" (Matteo 17:5).
"A un tratto, vi fu un gran terremoto, la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si aprirono, e le catene di tutti si spezzarono." (Atti 16:26)
UN TERREMOTO BENEFICO
Paolo e Sila si trovano in carcere per aver liberato da possessione demoniaca una giovane, che, mediante capacità ricevute dal male, faceva l'indovina procurando molto guadagno ai suoi padroni. I due servi di Dio non si abbattono, ma pregano e cantano inni al Signore. Ecco che avviene questo strano terremoto che libera i carcerati ed apre le porte della prigione. Il termine terremoto evoca subito pensieri di distruzione, sofferenze e morte. Non ci sono terremoti benefici. Tuttavia, in questo caso, comprendiamo che si tratta della manifestazione della potenza di Dio a favore dei Suoi figli. Nella vita degli uomini ci sono dei legami che nessuno può spezzare e delle situazioni che nessuno può risolvere. Ciò che è impossibile all'uomo è però possibile a Dio (Efesini 1:18, 19). Dio è potente, ma anche saggio e pieno di amore. La Sua grande forza non ci schiaccia, bensì ci libera e ci sgombra il sentiero per proseguire il cammino. Seguiamo l'esempio di Paolo e Sila, non disperiamo, ma affidiamoci con tutto il cuore a Colui che può intervenire provocando un terremoto benefico nella nostra vita e nella nostra casa.
"perché il Signore lo voleva risparmiare." (Genesi 19:16)
RISPARMIATI
Lot visse per un tempo nella città di Sodoma, nella pianura del Giordano. Gli abitanti di questa città erano perversi e grandi peccatori verso il Signore. A motivo del peccato dilagante e persistente, questi uomini si tirarono addosso il giudizio di Dio. Lot però "era rattristato della condotta dissoluta di quegli uomini scellerati e si tormentava, nella sua anima giusta per quello che vedeva e udiva". Dio mandò degli angeli a salvarlo e fu così risparmiato dal fuoco. Anche oggi, il peccato degli uomini è giunto al culmine. C'è tuttavia una via di uscita: Dio ha mandato Suo Figlio affinché: "Chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna" (Giovanni 3:16). Il Signore vuole risparmiare gli uomini dal giudizio e dalla perdizione eterna, Egli, infatti, "vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità" (I Timoteo 2:3). Molte persone, purtroppo, resistono all'invito amorevole del Signore, ma tutti coloro che lo accettano, hanno la promessa di essere liberati dal giudizio e portati in gloria. Dio ti vuole risparmiare e ti vuole portare in salvo. Ti farai condurre dalla Sua paterna mano?
"Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato." (Cantico dei Cantici 5:6)
IN RITARDO
Questa frase è tratta dal più bel poema di amore scritto da Salomone, nel quale lo sposo che corteggia la sposa può anche rappresentare il grande amore di Cristo per la Chiesa. La sposa ha trovato delle scuse alla richiesta dello sposo di voler entrare in casa. Ora, finalmente, si decide ad aprire la porta, ma ormai lo sposo è partito. Gesù Cristo dice: "Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me" (Apocalisse 3:20). Per certo il Signore è paziente e, benché da molti è ignorato, continua ad insistere con mirabile perseveranza. Fino a quando? Non è profittevole temporeggiare ulteriormente in quanto il futuro è ignoto per tutti. La Scrittura ci ricorda che oggi è il giorno della grazia e della salvezza. Questo è il tempo propizio che non dobbiamo farci sfuggire. Le decisioni importanti non possono essere rimandate; non possiamo continuare ad ignorare Cristo che ha dato la Sua vita per il nostro bene, che desidera farci del bene e che aspetta la nostra decisione. Egli non forza la porta, ma continua a bussare ed a parlare ai nostri cuori. Il testo ci dice che non basta decidersi per Cristo, ma è necessario farlo ora, così potremmo gustare i benefici della Sua presenza e della Sua opera amorevole.
"Oh, sapessi dove trovarlo! Potessi arrivare fino al suo trono!" (Giobbe 23:3)
DOVE TROVARE DIO?
Quest'uomo, che si trova in momenti di grande sofferenza, vorrebbe discutere con Dio del suo problema, lo sta cercando in preghiera, ma sembra che Egli si nasconda. L'uomo, anche quando non lo ammette o non lo comprende pienamente, è alla ricerca di Dio. Anche ciò rivela la grande verità che Dio esiste e l'uomo ha bisogno di Lui. Oh sapessi dove trovarlo ? esclamava Giobbe; Dio non si nasconde e non è lontano da ciascuno di noi (cfr. Ebrei 1:1, 2). Dio ha mandato Suo Figlio Gesù sulla Terra per la salvezza dell'uomo. Le Scritture riportano, altresì, la promessa inalterabile del Signore che dice: "Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi" (Isaia 57:15). Caro lettore, chiunque tu sia, sappi che non sei solo nel tuo problema, ma puoi avere fiducia in Dio che ha promesso di aiutarti. Egli vuole soprattutto risolvere il problema più grande, che è quello del peccato, cancellandolo, per darti una vita nuova in Cristo. Dove trovare Dio? Egli è proprio ora vicino a tutti coloro che Lo invocano sinceramente e con tutto il cuore. È vicino a te.
"Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova?" (Luca 15:4)
IL BUON PASTORE
La parabola della pecora smarrita narra di un pastore che, avendo smarrito una pecora, lascia le altre novantanove in un luogo sicuro, per cercare quella perduta. L'insegnamento che Gesù voleva dare è chiaro. La pecora smarrita, incapace di ritrovare la strada, rappresenta l'uomo che si è allontanato da Dio e non è in grado da solo di riavvicinarsi a Lui. La Bibbia insegna: "Poiché eravate erranti come pecore; ma ora siete tornati al Pastore e Vescovo delle anime vostre" (I Pietro 2:25). Il pastore che cerca la pecora smarrita è Gesù, il quale afferma: "Il Figliolo dell'uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito" (Luca 19:10). Egli per riavvicinare l'uomo a Dio ha dato la Sua vita sulla croce quale prezzo per il perdono dei peccati di tutta l'umanità, subendo su di Sé il giudizio che spettava ad ogni peccatore a causa dei propri peccati. La ricerca paziente del pastore esprime l'amore che il Signore manifesta in favore dell'uomo ed il Suo proposito di stapparlo al peccato, alle conseguenze eterne di questo. Caro amico, Gesù il buon Pastore ti sta cercando. Con pazienza, anche oggi, ti rinnova il Suo invito ad andare a Lui. Non indurire ulteriormente il tuo cuore. Arrenditi a Lui e troverai salvezza e ristoro.
"Colui che nella nostra umiliazione si ricordò di noi, perché la sua bontà dura in eterno." (Salmo 136:23)
LA BONTÀ DI DIO
Generalmente ricordiamo con facilità le persone con le quali abbiamo contatto più o meno frequente. Ma quando questi incontri si diradano, ecco che dimentichiamo anche coloro con i quali abbiamo trascorso insieme molto del nostro tempo. Quanti compagni di scuola sono oramai dimenticati. Eppure abbiamo vissuto molto tempo con loro. Lo scrittore di questo salmo pone in evidenza la capacità di Dio di ricordarsi del Suo popolo nel momento dell'umiliazione, risultato del peccato che abbassa l'uomo, allontanandolo dal Suo Creatore e Signore. Il peccato crea una distanza abissale tra il peccatore e l'Iddio tre volte Santo. Dimenticherà Egli l'uomo peccatore così profondamente lontano? Dimenticherà Egli la Sua povera creatura caduta nella miseria? La risposta consolante è: no! Il Signore è potente a ricordarsi anche di te caro amico, nonostante il baratro del peccato nel quale vivi. Nonostante tutto, Dio si ricorda di noi e lo ha fatto mandandoci Gesù Cristo. Egli non ti dimenticherà e non ti abbandonerà mai perché ti ama e tu sei prezioso per Lui. Confida nel Signore con tutto il tuo cuore, spera in Lui con fede ed Egli manifesterà la Sua bontà nei tuoi confronti.
"Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati." (Isaia 32:3)
OCCHI APERTI
Il profeta Isaia descrisse i benefici che sarebbero scaturiti da un re la cui venuta avrebbe arrecato ogni sorta di bene per l'umanità. Questo Re, che Isaia intravide, è già venuto: è Gesù, il Cristo di Dio, il Re dei re e Signore dei signori. I nostri poveri occhi, accecati dal peccato e dalle lusinghe del nemico dell'uomo, satana, possono ora essere aperti alla realtà spirituale, alla luce del Signore. Ciò che l'antico profeta preannunciava è possibile realizzarlo oggi. Io e te possiamo avere occhi aperti, in grado di scorgere, per fede, ciò che l'occhio naturale non può scorgere: la gloria del Signore, ovvero la ricchezza della Sua grazia, misericordia, potenza e compassione che Egli ha per ogni persona. Se i tuoi occhi sono oggi accecati dal dubbio, dall'incredulità, dai dolori e sofferenze dalla vita presente, rivolgi con fede a Colui che apre gli occhi dei ciechi, questa preghiera: Signore, apri i miei occhi affinché possa vedere, credere e vivere quella luce che illumina ogni uomo. Gesù disse: "Io sono la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita" (Giovanni 8:12).
"Ma Rut rispose: ?Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io." (Rut 1:16)
FERMAMENTE DECISI
Naomi era una donna israelita emigrata con il marito ed i figli nel paese di Moab. Dopo aver conosciuto il dolore per la loro morte dei suoi cari decise di ritornare nel suo Paese. Le sue due nuore, Orpa e Rut, ormai vedove, decisero di seguirla, ma ella, le invitò ad ritornare indietro. Orpa, piangente, baciò la suocera e se ne andò. Rut, invece, espresse il proposito di recarsi nel paese di Naomi, per diventare parte del suo popolo e servire fedelmente il suo Dio. A differenza della cognata, era fermamente decisa a non staccarsi dalla suocera. La determinazione di questa donna dovrebbe farci riflettere: siamo altrettanto decisi a seguire il Signore? Tante volte, forse, abbiamo espresso il proposito di voler vivere per Lui, ma poi abbiamo permesso alle circostanze, ad influenze umane, alle difficoltà o ai piaceri del mondo, di farci perdere di vista l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Rut fu risoluta. Né l'insistenza della suocera, né la decisione di Orpa le fecero cambiare idea o condizionarono la sua scelta. Seguiamo il suo esempio! Con risolutezza restiamo ancorati al Signore. Non permettiamo a nulla di separarci da Lui. AffidiamoGli la nostra vita e realizzeremo che, nella Sua fedeltà, Dio si prende meravigliosamente cura di chi confida in Lui.
"Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me." (Giovanni 16:3)
CONOSCERE DIO È FONDAMENTALE
È veramente possibile conoscere Dio? A questo interrogativo si danno risposte differenti. Per alcuni Dio non esiste e di conseguenza è inutile tentare di conoscerLo. Per altri c'è un Dio che ha dato origine al creato, ma è troppo lontano, irraggiungibile dall'uomo. Altri ancora pensano che si possa conoscere Dio soltanto mediante studi approfonditi, che non sono alla portata di tutti. Sono tante le risposte date dall'uomo. Ma cosa dice la Bibbia? La Parola del Signore insegna che non si può conoscere Dio attraverso la propria intelligenza. Egli si rivela esclusivamente per mezzo di Gesù Cristo. Per conoscere Cristo è indispensabile rivolgersi alla Parola di Dio, la Bibbia, con totale fiducia in ciò che Essa dichiara e di completa sottomissione al suo messaggio. Le Sacre Scritture parlano di Gesù e attraverso di Lui, possiamo conoscere Dio. La conoscenza di Dio, implica, però, un radicale cambiamento del cuore, operato dallo Spirito Santo. Quando il Signore si rivela ad un cuore, cambiano i sentimenti, le aspirazioni, il modo di esprimersi e la condotta. L'opera di Dio è autentica e non passa inosservata a chi la sperimenta, né a quanti gli stanno vicino. Conosci il Signore o hai soltanto sentito parlare di Lui? ChiediGli di rivelarsi e attraverso la Sua Parola Lo farà.
Altro...
"Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese." (Isaia 1:19)
UBBIDIRE A DIO
Dio odia il peccato, ma ama il peccatore. Proprio per questo desidera vivere in comunione con la Sua creatura. Questa verità è più volte espressa chiaramente nelle Scritture. Cosa occorre per stabilire una giusta relazione con Dio? Prima di tutto è necessario ravvedersi dei propri peccati. Il ravvedimento è indispensabile per vivere vicino al Signore e consiste nel riconoscere la propria condizione di peccato, nel provare un sincero dolore per averLo offeso con le proprie iniquità e nel decidere di abbandonarle chiedendo a Dio la forza necessaria per fare ciò che a Lui è gradito. In secondo luogo occorre confidare nella Sua grazia. In virtù dei propri meriti, nessuno può accostarsi a Dio ed avere comunione con Lui. Soltanto per la Sua grazia i peccati possono essere perdonati e si può sperimentare la gioia della riconciliazione. Infine, occorre percorrere il sentiero dell'ubbidienza alla Parola di Dio. Egli si compiace di cuori che si dispongono a mettere in pratica la Sua Parola, motivati dall'amore per Lui. Amico rifletti! Ti sei ravveduto? Pensi di meritare il perdono di Dio o confidi nella Sua grazia? Hai deciso di ubbidire alla Sua Parola? Compi questi passi ed avrai oggi la gioia di vivere con Lui.
"La parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata." (Ebrei 4:2)
ASSIMILARE LA PAROLA
Nonostante il Signore avesse dato prova di fedeltà ed amore, intervenendo con la Sua potenza per sottrarre questo popolo alla dura schiavitù in Egitto, ed avesse provveduto in modo abbondante ad ogni loro necessità, gli israeliti continuarono ostinatamente ad essere ribelli ed ingrati. Come mai? Non avevano assimilato la Parola nel loro cuore. L'avevano udita, ma non l'avevano accolta. Non avevano permesso ad Essa di penetrare nel loro cuore, di radicarsi in modo profondo nella loro anima. E tu, stai assimilando la Parola di Dio? Chi riceve la Parola sperimenta che essa illumina la mente ed il cuore, trasforma radicalmente, dà una nuova speranza e conduce lungo il sentiero del volere divino. Come è possibile assimilare la Scrittura? Occorre riceverla con fede autentica in dodo che Essa generi il desiderio di conoscere sempre meglio la volontà di Dio, il proposito di ubbidire al Signore per piacerGli in ogni cosa ed un profondo rispetto per ciò che Egli dice. Non indurire, come Israele, il tuo cuore alla Parola, accoglila con fede ed essa ti rivelerà Dio e sarai da Lui trasformato.
"Egli morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro." (II Corinzi 5:15)
VIVI PER CHI È MORTO PER TE
Ogni persona vive per qualcuno o qualcosa. Quanti genitori vivono esclusivamente per i loro figli! Quante persone idolatrano il proprio coniuge! Ci sono coloro che vivono per la loro attività lavorativa o per un ideale nel quale credono. Alcuni vivono per sé stessi, altri dedicano la loro esistenza alle persone emarginate. L'occupazione può essere egoistica o nobile, il punto è che non si vive per Cristo! La meta principale rimane la realizzazione umana. E tu per chi o che cosa vivi? La Scrittura insegna che nessuna delle persone o delle cose elencate dovrebbe mai diventare una ragione di vita. Infatti, il Signore si aspetta che ognuno viva esclusivamente per Lui. Ciò implica offrire sé stessi a Dio, essere pronti a spendere il fiore dei propri anni ed il meglio delle capacità, che Egli stesso ci ha donato per Lui. Ciò vuol dire offrirGli il tempo, le energie ed ogni risorsa, essere disposti a sottomettersi interamente a Lui e alla Sua Parola per imparare a dipendere da Lui. Vivere per il Signore implica la disponibilità a lasciare tutto ciò che Egli non approva, per ricercare sempre ed in ogni cosa la Sua gloria. Cristo non ha esitato a sacrificarsi, a dare Sé stesso per noi. Noi siamo disposti a vivere per Lui che è morto per noi?
"Ecco, il nostro Dio che noi serviamo, è potente da liberarci, e ci libererà dalla fornace del fuoco ardente, e dalla tua mano, o re." (Daniele 3:17)
DIO NON DELUDE
Tali parole, oltre a far risaltare la rassicurante fedeltà di Dio, descrivono alcune sue caratteristiche. Prima di tutto insegnano che Dio si fa conoscere. I tre ebrei deportati in Babilonia dichiararono: "Il nostro Dio". Essi sapevano della Sua esistenza e lo conoscevano personalmente, perché Egli si era rivelato al loro cuore. In secondo luogo parlano della Sua Onnipotenza. Gli ebrei, minacciati dal re, affermarono che il loro Dio aveva il potere di salvare anche dalla fornace ardente, perché per Lui non c'è niente di troppo difficile. Nell'esprimere la propria determinazione a non chinarsi davanti alla statua i tre credenti espressero la certezza che il loro Dio era vivente ed operante, con le parole: "Ci libererà", perché avevano già realizzato in passato le meraviglie di Dio verso di loro. Dalle parole di questi ebrei, infine è possibile apprendere che il Signore è l'unico Dio. Difatti questi uomini erano decisi a non chinarsi dinanzi alla statua eretta dal re, perché sapevano che soltanto il Signore è il vero Dio. Caro amico in chi hai riposto la tua fede? Credi nel vero Dio, Colui che si rivela nella Bibbia ed agirà in tuo favore e non sarai mai deluso.