"Il Signore ti benedica!" (Rut 2:4)
LA BENEDIZIONE DEL SIGNORE
Poche parole, legate a tanta benedizione. Quando il Signore benedice, Egli lo fa abbondantemente. Egli benedice innanzitutto salvando, liberando dalla schiavitù del peccato, donando una vita nuova. Egli benedice battezzando nello Spirito Santo, abilitando al Suo servizio, chiamando al ministerio. Egli benedice guarendo, in accordo alla Sua perfetta volontà, incoraggiando, sostenendo, fortificando. A volte anche noi pronunciamo questa frase, che i servi di Boaz rivolsero al loro padrone, ma dobbiamo fare attenzione che non diventi un semplice modo di dire. Pronunciamola con fede! Dio desidera benedirci, ma anche renderci strumenti di benedizione! Dobbiamo essere disposti a benedire, e non maledire, anche coloro che ci perseguitano (cfr. Romani 12:14). Quel che fa ricchi è la benedizione del Signore (Proverbi 10:22). Caro lettore, cercala con tutto il tuo cuore, chiedi al Signore di donartela: Egli che è ricco e generoso ti benedirà! Dio ti ama, desidera benedirti e renderti fonte di benedizione. Il Signore ti benedica!
"Gedeone arrivò al Giordano, lo passò con i suoi trecento uomini, i quali, benché stanchi, continuavano a inseguire il nemico." (Giudici 8:4)
CONTINUARE ANCHE SE STANCHI
Possono essere davvero tante le cause della stanchezza: un lavoro pesante, una giornata faticosa, un periodo carico d'impegni, un annoso problema famigliare, una lunga malattia, ecc. Spesso quando si è stanchi si è tentati di lasciar perdere tutto, dicendo: "Non ce la faccio più". Gli uomini del versetto di oggi erano impegnati in battaglia già da qualche tempo. La stanchezza si faceva sentire, eppure, "benché stanchi", continuavano a inseguire il nemico. La stanchezza era grande, ma ancor più grande era la determinazione. Se ti senti stanco quest'oggi, non limitarti a pensare: "Beati loro, vorrei avere anch'io quella determinazione, ma mi sento completamente senza forze?". Invoca Dio con tutto il tuo cuore, "Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è spossato ? Quelli che sperano nel Signore acquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si stancano, camminano e non si affaticano" (Isaia 40:29, 31).
"Il Signore non va forse davanti a te?" (Giudici 4:14)
SEGUIRE O FARSI INSEGUIRE?
Il giudice Debora rivolse queste parole a Barac, l'uomo che Dio aveva chiamato a radunare gli uomini di due tribù d'Israele per combattere contro l'oppressore del tempo. Barac era titubante, preoccupato. Dio però era pronto ad andare davanti a lui per sbaragliare il nemico. Effettivamente il Signore mandò delle piogge torrenziali sulla regione; il fiume Chison s'ingrossò e sfociò nella pianura; i cavalli ed i carri del nemico vi si impantanarono ed il capo dell'esercito avversario dovette fuggire a piedi. Quando Dio va davanti a noi e noi siamo disposti a seguirlo, otteniamo delle straordinarie vittorie. Quando, invece, pretendiamo che sia Lui a seguirci, dopo aver già programmato tutto nei minimi dettagli senza chiedere il Suo consiglio, andiamo incontro ad inesorabili sconfitte. Noi rischiamo facilmente di sbagliare strada; Dio conosce la strada giusta: "Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono, disse Gesù" (Giovanni 10:27). Segui sempre e soltanto Gesù!
"Allora la gente d'Israele prese delle loro provviste, e non consultò il Signore." (Giosuè 9:14)
DECIDERE SENZA DIO
Il testo biblico fa riferimento a ciò che accadde quando gli abitanti di Gabaon, una delle città cananee, spaventati dal fatto che gli Israeliti avessero conquistato le città di Gerico ed Ai, agirono con astuzia. Si presentarono a Giosuè fingendo di provenire da un paese lontano, indossando vecchi abiti, utilizzando vecchi calzari, portando con loro pane duro e sbriciolato, così come otri vecchi e rotti. Chiesero di poter fare alleanza con Israele. Istintivamente, Giosuè e gli Israeliti vennero loro incontro con delle provviste e stabilirono con loro un patto per il quale avrebbero risparmiato la loro vita. Soltanto tre giorni dopo scoprirono l'inganno: erano loro vicini e facevano parte di quelle popolazioni che dovevano essere scacciate dalla terra che Dio aveva promesso ad Israele. I Gabaoniti non portarono altro che problemi in Israele nel corso dei secoli. Caro lettore, non prendere decisioni affrettate quest'oggi. Non lasciarti guidare dall'istinto: lasciati guidare dal Signore e dalla Sua Parola, la Bibbia!
"Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, io ve lo do." (Giosuè 1:3)
APPROPRIAZIONE SPIRITUALE
Da quando, per la grazia di Dio, si nasce di nuovo, s'intraprende un cammino di fede nella terra delle promesse di Dio. Molto spesso capita ai credenti nati di nuovo di muovere i primi passi in questa terra con grande slancio, grande entusiasmo, perciò inizialmente essi si appropriano delle promesse di Dio. Successivamente però, succede sovente che, piuttosto che andare avanti con fede, ci si fermi. Le promesse di Dio sono ancora attuali e veraci, ma il credente non le afferra più, semplicemente perché la pianta del suo piede spirituale non le calca? Troppo spesso non si avanza perché ci si lascia paralizzare dalla paura, legata alle difficoltà quotidiane; altre volte è la pigrizia a bloccare il cammino; altre volte ancora è la presunzione a farlo: sono già arrivato ad un buon punto, va bene così, rispetto a tanti altri ho già realizzato tanto della fede. Caro lettore, dimentica le cose che stanno dietro e protenditi verso quelle che stanno davanti. Appropriati di tutte le promesse di Dio, calca ogni terreno spirituale che Dio mette a tua disposizione e t'illustra nella Sua Parola.
"Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi." (Efesini 1:22)
IL SIGNORE
Il regno delle tenebre tremò quando Gesù venne al mondo e satana fu sconfitto quando Gesù morì E risuscitò! La vita di Gesù fu un refrigerio per i bisognosi: ogni genere di persona trovava aiuto in Lui! La Sua morte fu una vittoria sul peccato, dando all'uomo la possibilità di essere salvato. Ma a cosa sarebbe servita la morte di Cristo se Egli non fosse risuscitato? Egli sarebbe stato un semplice martire ed oggi non sarebbe seduto alla destra del Padre. Cristo risorto è la dimostrazione "che Egli era quello che diceva di essere": la risurrezione e la vita. Gesù può salvare il peccatore e può guarire gli ammalati. Cristo risorto è la dimostrazione che Egli ha vinto la morte, quindi coloro che crederanno in Lui saranno risuscitati come Lui è risuscitato e vinceranno come Lui ha vinto. Cristo asceso alla destra del Padre è la dimostrazione che Egli è il Figlio di Dio, Colui che ancora oggi: prega e intercede per la Chiesa conferendole forza. Chi come Lui, dopo circa 2000 anni, ancora oggi interagisce nella storia del mondo e della Chiesa? Chi come Lui ti garantisce una vera liberazione ed una vera salvezza? La risurrezione e l'ascesa di Cristo ti accertano che ti puoi fidare di Lui in ogni cosa!
"La donna gli disse: ?Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo è profondo; da dove avresti dunque quest'acqua viva?" (Giovanni 4:11)
APPARENZA CHE INGANNA
La samaritana disse a Gesù: "Signore tu non hai nulla! Oggi spesso si sente dire: "Signore dove sei??" Poveri noi quando pensiamo che in certe situazioni Gesù non abbia i mezzi per poterci aiutare o soccorrerci. Gesù non si presenta facendo vedere regni e ricchezze; non si presenta illudendo la gente dicendo che tutto andrà sempre bene durante la vita terrena. La vera manifestazione di Gesù è diversa. Spesso si presenta senza secchio per attingere, eppure desidera dare da bere agli assetati! A volte si presenta con le ferite della croce, eppure vuole dare guarigione ai malati. Altre volte si presenta senza pane, eppure desidera sfamare. Gesù si può presentare agonizzante e affisso in croce, eppure vuole dare salvezza e vittoria a tutti coloro che credono in Lui. Quello che veramente importa è che Gesù si manifesti, a prescindere da come desidera farlo. Quando questo accadrà, allora crolleranno tutte le tue pretese, i tuoi dubbi, le tue incertezze, le tue paure e la tua incredulità. Oggi chiedi che Gesù si presenti a te. Egli ha tutto ciò che ti necessita. Quando questo accadrà non pensare come Egli farà?, ma ringraziaLo per quello che Egli ha già fatto.
"Uomo di poca fede, perché hai dubitato?" (Matteo 14:31)
PERCHÉ HAI DUBITATO?
"Perché hai dubitato?" disse Gesù a Pietro. Questa domanda potrebbe essere rivolta a tutti in diverse circostanze della vita. Prova a metterti al posto di Pietro e dare una risposta al Signore che ti rivolge la stessa domanda. Forse pensavi che non sapessi controllare il vento? O pensavi che era troppo bello per essere vero? Le paure delle circostanze fanno durare poco la fede. Forse pensavi che non era razionale camminare sulle acque? Eppure, poco prima avevi mangiato i pani ed i pesci che avevo moltiplicato. Forse pensavi di essere troppo ardito o audace? Io non ti ho rimproverato per questo, ma soltanto perché hai avuto poca fede! Perché hai dubitato? Forse pensavi di esser una persona forte, però subito dopo sei crollato miseramente, dimenticando che avevo io il controllo della situazione e non tu? Gesù è morto e risuscitato affinché oggi tu non dubiti più. Egli ha distrutto la paura che rende deboli ed il peccato che produce la morte e la miseria umana, per creare un popolo forte e valoroso che abbia fede nel Suo nome. Vuoi fare parte di questa schiera o di coloro che dubitano continuamente?
"E dicevano tra di loro: ?Chi ci rotolerà la pietra dall'apertura del sepolcro?' Ma, alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata." (Marco 16:3, 4)
GIÀ FATTO
Le donne, nonostante avevano dei buoni intenti verso il corpo di Gesù, erano preoccupate dal grosso masso posto a chiusura del sepolcro. L'interrogativo era: "Chi ci rotolerà la pietra?" Il proposito delle donne era buono, ma mancavano "le forze", sia per rotolare la pietra che per andare avanti. Infatti, non si aspettavano che la pietra fosse rimossa e tanto meno che Gesù fosse risorto! I propositi sono buoni quando si ha la fede per realizzarli! A proposito: dov'erano finiti i discepoli che avrebbero potuto aiutare le donne? Essi facevano cordoglio e piangevano, erano distrutti dal dolore, tanto che non credevano che Gesù fosse risuscitato (cfr. Marco 6:10, 11). Tuttavia, le donne andarono ugualmente al sepolcro e constatarono che il problema non esisteva. La pietra era stata rotolata da un angelo (cfr. Matteo 28:2), Cristo era risorto! Le donne si erano preoccupate inutilmente ed i discepoli si erano disperati per nulla! Soltanto quando le donne "alzarono gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata". L'aiuto viene sempre dall'alto, ma bisogna alzare gli occhi per vederlo perché Dio ha già operato.
"Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli." (Matteo 5:12)
DOVE GUARDARE?
Il versetto di oggi è la parte finale delle beatitudini. Gesù conclude questa serie di esortazioni e promesse preziose facendo volgere lo sguardo dell'uditore oltre tutto quello che è materiale, in modo particolare con le parole "perché il vostro premio è grande nei cieli". Per Gesù vivere nella gioia è possibile perché essa non deve essere suscettibile alle circostanze della vita, ma alle promesse della Scrittura. L'allegrezza ed il giubilo della fede in Dio sono possibili se si tengono fissi gli occhi al cielo, vivendo sulla terra come pellegrini verso una meta sicura e gloriosa. L'incoraggiamento di Gesù viene rafforzato nel chiamare in causa "i profeti che sono stati prima di voi". Ovvero, coloro che hanno sofferto per la fede e sono riusciti a vincere! Se ogni cosa è possibile a chi crede, allora sarà possibile vivere con la certezza di essere vincitori in ogni cosa. L'attesa di andare con Gesù nel regno celeste deve costituire lo stimolo per vivere in questa terra pieni di zelo e d'amore per Cristo e per gli altri. La terra è la stazione di prova e di attesa che dimostrerà quanto veramente si ama il Signore e la dimora eterna con Lui.
Altro...
"Io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra." (Apocalisse 3:10)
MOMENTI DIFFICILI
Come ci si prepara ai momenti difficili della vita, come si affrontano? Non esiste alcun manuale che possa aiutarci. Nel versetto di oggi, tuttavia Cristo loda la chiesa di Filadelfia, perché ha saputo mettere in pratica i consigli e le esortazioni della Parola di Dio. I cristiani di Filadelfia, malgrado non avessero molta forza, avevano serbata la Parola di Dio quando erano stati perseguitati. In conseguenza di questa loro scelta, Cristo gli promise che li avrebbe preservati dall'ora difficile. Come per dire: tu hai fatto il tuo dovere nel custodire la mia Parola, anch'io farò la mia parte, nel custodire te nel momento della difficoltà. Il dovere di ogni cristiano consiste nel fare ciò che gli viene comandato attraverso la Bibbia. Nel fare il proprio dovere, si incontra sempre il favore insostituibile di Dio che ci guarda dall'ora della prova, del pericolo. In tali momenti importanti dell'esistenza, bisogna essere sicuri di avere l'aiuto ed il favore di Dio. Essere preservati nei momenti difficili è un grande privilegio. Questi non saranno scelti a caso, ma saranno coloro che avranno avuto costanza nel mettere in pratica la Parola di Dio.
"Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza." (Michea 7:7)
UNA DECISIONE ASSENNATA
Il profeta descrisse uno scenario disastroso. Gli uomini si affrettavano a fare il male, nelle famiglie c'era guerra, quanti dovevano amministrare la giustizia si corrompevano, il peccato era dilagante e l'uomo pio era scomparso dalla terra. Il brano risulta tremendamente attuale, come anche l'apostolo Paolo ha scritto (II Timoteo 3:1-4). Che fare? Potremmo continuare ad osservare passivamente tutto ciò, lasciandoci prendere dallo sconforto, o reagire come Michea. Quest'uomo stava parlando a nome del residuo fedele di Israele. Sì, i veri credenti non devono disperare o rassegnarsi al peggio, ma alzare lo sguardo verso il cielo sapendo che Dio non ha perso il controllo della situazione. Tutti coloro che hanno conosciuto personalmente il Signore possono dire con certezza di fede: "Il mio Dio mi ascolterà ? Egli mi condurrà fuori alla luce". Spetta a te decidere, puoi farti trascinare nel vortice del male, dichiarando che non c'è nulla da fare, o rivolgerti a Dio che può cambiare le situazione ed intervenire in tuo favore per farti del bene.
"Perché dunque mi hai mandato?" (Esodo 5:22)
DELUSI DA DIO?
Lo sappiamo che qualche volta gli uomini ci deludono. Alcuni portano delle profonde ferite pensando che perfino Dio sia venuto meno nei loro confronti. Egli aveva detto a Mosè: "Or dunque va io ti mando dal faraone perché tu faccia uscire dall'Egitto il mio popolo, i figli di Israele" (Esodo 3:10). Mosè era andato, aveva seguito le indicazioni di Dio, ma la situazione era peggiorata. Perché? Dio non voleva prendersi gioco del Suo servo, ma stava attuando il Suo piano. Le cause della delusione possono essere tante. Molte volte non comprendiamo i metodi di Dio, ma, quando pare che tutto va male, Dio è all'opera. Altre volte non comprendiamo i tempi di Dio. Egli agisce nel tempo più opportuno per prendersi maggiore gloria. O forse non comprendiamo quello che Dio vuole dirci mediante il Suo silenzio o ritardo. Non dubitiamo di Dio, ma di noi stessi e del nostro scarso discernimento. È opportuno seguire l'esempio di Mosè che tornò al Signore L'epilogo di questa storia ci è di conforto; la resistenza del faraone permise a Dio di manifestare la Sua gloria ed infine ci fu una potente liberazione. Caro amico, non temere, Dio non sbaglia mai!
"Gesú, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava cosí, gli disse: 'Vuoi guarire?'" (Giovanni 5:6)
UNA STRANA DOMANDA
Presso una vasca in Gerusalemme, insieme a molti ammalati, c'era un uomo infermo da trentotto anni. Egli sperava, ogni giorno, di trovare soluzione al suo problema, perché in questo luogo, chiamato casa di misericordia, avvenivano dei miracoli. Gesù, che si trovava in questo luogo volutamente e che conosceva esattamente la condizione di quest'uomo, gli rivolse una domanda. Non fu una presa in giro. Ancora oggi sono molte le persone ammalate nello spirito che confidano nell'uomo, nel caso o in qualche evento straordinario per trovare un po' di sollievo. In realtà, non sono pronte a guarire. Abituate ormai al peccato, alla schiavitù, al vizio, pensano che questo sia il loro destino. Restano perplesse ed incredule dinanzi ad una proposta di guarigione e si adagiano nella sofferenza. Gesù Cristo si rivolge ora a te, che stai leggendo questo scritto, e ti fa la stessa domanda: Vuoi guarire? Non dilungarti in vane lamentele o inutili giustificazioni, ma rispondi prontamente e con fede semplice: Sì Signore, lo voglio e vedrai che un miracolo avverrà nella tua vita. Sì, ciò che non è stato possibile nel corso degli anni è possibile in un istante, alla parola potente di Gesù.