"Sia la luce! E la luce fu" (Genesi 1:3)
SIA LA LUCE
Trasferiamoci per un attimo agli inizi dei tempi. Tutto era buio e informe, non c'era niente sulla terra. Una massa informe e senza vita, resa buia dalla mancanza di luce e di tutto il resto. Poi, per la Parola di Dio, ogni cosa prese forma, ogni cosa ha avuto la sua consistenza secondo quello che il Creatore aveva pianificato già nella Sua mente. Dio disse: "Sia la luce! e la luce fu". Fu un atto creativo e soprannaturale di Dio, per Lui tutto fu normale e semplice perché Egli è l'Onnipotente. Egli è Colui che con la Sua Parola creò e formò dal nulla tutte le cose (ha creato i cieli, la terra e tutto ciò che è in essa, ha separato la luce dalle tenebre, ed ha formato l'uomo a Sua immagine e somiglianza). Dio può operare questo e altro per il nostro bene, può mettere ordine là dove regna il disordine più assoluto, può rischiarare quello che era tenebroso e illuminarci. PermettiamoGli di entrare nella nostra vita e di operare affinché quello che prima era informe assuma la giusta forma e significato.
"Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio." (Galati 6:7)
DIO ESISTE!
Molti uomini si comportano come se Dio non esistesse e perciò come se non dovessero mai essere chiamati a rendergli conto dei loro pensieri e delle loro azioni; altri, addirittura, hanno un linguaggio e un comportamento volutamente provocatorio nei Suoi confronti. Pensano evidentemente di farla franca, ma... la faranno franca davvero? Bene, se così fosse, che tipo di giustizia sarebbe quella di Dio? Chi crede di farla franca, ci ricorda il testo biblico di oggi, sta ingannando se stesso, perché sta vedendo una realtà ben diversa da quella che è. Dio stesso (poiché mi ama!) si è preoccupato d'informarmi che dovrò rendere conto a Lui dei miei pensieri e delle mie azioni e che farò bene a fare attenzione a quello che dico e a quello che faccio. E, in primo luogo, farò bene a decidere cosa farne di Cristo Gesù che Dio, nel suo grande amore, mi ha donato come perfetto Salvatore!
"Il Signore conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina" (Salmo 1:6)
DIO CONOSCE OGNI COSA
Dalla lettura della Parola di Dio (la Bibbia), nasce in noi la certezza che Dio conosce ogni cosa della Sua creatura. Dio conosce il nostro entrare e il nostro uscire, Dio conosce il nostro stato d'animo, le nostre perplessità, le nostre paure, le nostre angosce. A volte ci sentiamo tristi e scoraggiati, sembra che tutto il mondo ci cada addosso e non ci rendiamo conto del perché. Vorremmo come il salmista Davide fuggire... ma dove? "Oh avessi io delle ali come la colomba! Me ne volerei via, e troverei io riposo. Ecco, me ne fuggirei lontano, andrei a dimorare nel deserto; mi affretterei a ripararmi dal vento impetuoso e dalla tempesta" (Salmo 55:6-8). Dio conosce le nostre debolezze ed ogni altra cosa ed è pronto ad intervenire se soltanto gliene diamo la possibilità. Il Signore non vuole far violenza su nessuno, ma vuole condurre tutti verso la via della salvezza e santità; nella Sua immensa sapienza e misericordia, conoscendo il profondo del cuore umano, debole e mutevole, sa quello di cui abbiamo bisogno. Se solo ci abbandoniamo a Dio, Egli potrà risolvere i nostri problemi e indicarci la via da seguire.
"Il Signore disse: "Non temere Abramo" Io sono il tuo scudo" (Genesi 15:1)
IO SONO IL TUO SCUDO
Dio parlò ad Abramo in visione e gli rivelò delle meravigliose realtà che ormai gli appartenevano. Egli avrebbe combattuto per lui e lo avrebbe protetto da tutti i "dardi infuocati del nemico" (cfr. Efesini 6:16). "Io sono il tuo scudo" queste parole esprimono tutta la realtà della vita di Abramo, e così Dio si rivolge nei nostri riguardi, Egli è un riparo sicuro dietro al quale ci conviene rifugiare. La vita cristiana non è sempre facile ma anche di momenti duri, che mettono a dura prova la nostra fede in Dio e senza la fede nel Signore e la fiducia che Dio ci protegge nessuno riuscirebbe ad andare avanti. Caro lettore se Dio è con te chi potrà essere contro di te?! Fai tue le parole di Gesù: "Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo" (Giovanni 16:33).
"Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi!"" (Giovanni 20:26)
IL DESIDERIO DI PACE
Non si è mai parlato tanto di pace come nel nostro tempo: tavole rotonde, congressi, incontri ad alto livello, discutono il problema. Sembra un progresso, ma la Bibbia avverte "Quando diranno: pace e sicurezza, allora subito una improvvisa rovina verrà loro addosso". Si parla di pace ma si fa la guerra. Perché? Perché non vi può essere pace vera senza Cristo, Principe della pace. E se non c'è pace nel cuore dell'uomo, non vi sarà pace nelle sue intenzioni, nelle sue azioni d'ogni giorno. Non si conosce pace perché si è in perenne guerra con Dio, con il prossimo e con se stessi. Ecco pertanto, secondo la Bibbia, l'origine delle guerre "Da dove vengono le guerre e le contese fra di voi? Non è da questo: cioè dalle vostre passioni che guerreggiano nelle vostre membra?". La guerra inizia con le passioni che dominano la vita di un uomo. La scrittura parla di tre cose indivisibili: la pace, l'ubbidienza, la giustizia. "E la pace sarà l'effetto della giustizia". "Oh fossi pur attento ai miei comandamenti! La tua pace sarebbe come un fiume e la tua giustizia come le onde del mare!" (Isaia 48:18).
"Abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!" (Giovanni 14:1)
COSA SIGNIFICA CREDERE
Vi sono tre passi da fare per essere salvati. Essi sono simili ai tre gradini di una scala. I primi due non bastano, ma il terzo vale ad ottenere lo scopo. Tuttavia non si può arrivare al terzo senza aver prima percorso gli altri due. 1) Udire. "Come crederanno in Colui del quale non hanno udito parlare?". È necessaria una conoscenza del piano di salvezza in Cristo Gesù morto per i nostri peccati. 2) Credere. Significa semplicemente "Acconsentire con la mente". Quando, dunque, tu hai dato il tuo consenso intellettuale ad una verità, tu hai creduto, hai fatto il secondo passo, ma non sei ancora salvato! 3) La fede. Il terzo passo è la fiducia! "Confidate nel Signore", puoi essere salvato non per il solo "Credere" intellettuale, ma quando avrai riposto tutta la tua fiducia nel Signore. La parola fiducia esclude qualsiasi idea di sforzo, richiede un abbandono totale. Allora dimmi, ti sei affidato a Gesù? Oppure credi in Lui con la tua mente e non hai ancora fatto l'ultimo passo che è il più importante?
"L'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente" (1° Corinzi 2:14)
COSE RIVELATE
Le cose di Dio!!! il Suo amore, le Sue promesse: Dio ha tanto amato il peccatore mandando Gesù (cfr. Romani 5:8), nato di donna, dandolo come offerta per la nostra salvezza; chi accetta questo ha vita eterna (cfr. Giovanni 3:16). Per credere questo e riceverne i suoi benefici, dobbiamo averne la rivelazione. Dio dona con generosità; basta infatti chiedere per ricevere! Dio vuole spandere su di noi tutte le cose che appartengono alla vita divina e alla pietà. Certo l'amore di Dio, in Cristo, ci aiuta a credere in Lui: e sovviene alle nostre debolezze perché Egli è la nostra forza. Se hai bisogno del Suo soccorso, non dimenticare che Egli ti ama; così come sei, indegno peccatore. Guarda a Dio, Egli è pieno di ogni grazia e compassione, la cui essenza è amore. Egli è contento di darti il perdono dei tuoi peccati, la pace nel tuo cuore e la vita eterna, se accetti Gesù quale tuo Salvatore.
"La salvezza non è in virtù d'opere, affinché nessuno se ne vanti." (Efesini 2:9)
COSA DEVO FARE PER ESSERE SALVATO?
Questa è stata la domanda del carceriere di Filippi, e questa continua ad essere la domanda dell'uomo. Se riconosci di avere in qualche modo bisogno di salvezza, allora chiediti: "Cosa devo fare?". Le risposte umane a quest'interrogativo sono tante. Ogni religione o teoria elenca ciò che un uomo deve fare per cambiare la sua vita. Ed anche la tradizione cristiana si adeguata a questo: devi osservare certi riti religiosi, devi fare del bene, perdonare le offese, ed altro. Tutto va bene, all'infuori di credere alla verità che la Bibbia ci mette davanti e che è umiliante: non possiamo fare nulla per essere salvati, perché il nostro meglio non sarà mai abbastanza per cancellare la distanza che ci separa da Dio. Ma se riusciamo ad accettare questo, allora avremo in cambio pace e certezza. Se dobbiamo fare da noi, non siamo mai certi di avere fatto abbastanza, ma se non dipende dalle nostre opere, ma si tratta di avere fiducia in quello che Dio ha fatto, allora abbiamo pace e sicurezza.
"Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i profeti." (Matteo 7:12)
COSA CI ASPETTIAMO DAGLI ALTRI
Cosa facciamo per gli altri? E, soprattutto, cosa ci aspettiamo dagli altri? A volte sembrano cose senza senso eppure hanno un grande significato. Spesso pretendiamo che gli altri si comportino in una determinata maniera nei nostri confronti, ma non facciamo niente per comportarci in maniera corretta nei loro riguardi. Perché? Pretendiamo dagli altri stima e rispetto, ma non siamo disposti a darlo ai nostri simili. Ci lamentiamo del loro comportamento ma se ci guardassimo allo specchio scopriremmo che anche noi non sappiamo comportarci in una maniera migliore. L'invito di Dio è proprio questo: guardare al nostro simile con affetto e con stima, comportarci con lui come se fosse il nostro migliore amico, la persona alla quale vogliamo veramente bene. Diamogli quello che noi ci aspetteremmo da lui e non dimentichiamo che Dio si serve di ciascuno di noi, dando una sana testimonianza, per compiere in tal modo la Sua volontà sulla terra. Non siamo egoisti... C'è chi soffre ed ha bisogno... diamogli un poco del nostro affetto, del nostro tempo e, se, necessario, anche il nostro aiuto e Dio ce ne darà il contraccambio.
"Affinché, mediante la consolazione onde noi stessi siamo da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione." (2° Corinzi 1:4)
LE CONSOLAZIONI DI DIO
Dio si serve sempre d'uomini che sono stati consolati per quello che hanno ricevuto da Lui: salvati e ripieni di Spirito Santo. Le nostre afflizioni sono poca cosa in confronto alle benedizioni che potremo ricevere quando la nostra vita è al servizio di Dio. Nel passo del Salmo 100:2 è scritto: "Servite il Signore con gioia, venite davanti a Lui con grida d'allegrezza". Il salmo 149 è pieno d'esultanza "lodate il suo nome poiché il Signore prende piacere nel Suo popolo"! Ed ancora è scritto "mandate grida di gioia anche sul vostro letto, quando siete ammalati o a riposo". Noi non siamo altro che degli strumenti che vibrano ed emettono suoni. Da noi stessi potremmo solamente far sentire dei rumori, ma grazie all'intervento dello Spirito Santo possiamo consolare quelli che sono nell'afflizione e far si che anche altri possono gioire della grazia di Dio. Dio non ci ha promesso sempre il Sole, però ci ha detto che le nostre sofferenze serviranno a darci nuova forza in attesa della gloria (2 Corinzi 4:17).
Altro...
"Io ho riposto la Tua Parola nel mio cuore per non peccare contro di te." (Salmo 119:11)
LA PAROLA DI DIO
Il Salmo 119 ci dà moltissime ragioni per tenere conto della Parola di Dio. Il versetto di oggi ci dice che conservare la Parola di Dio nel cuore ci permette di non peccare contro Dio. Ma conoscere e ubbidire a quanto la Bibbia ci dice, ci dà anche la possibilità di essere felici, di rispondere a chi ci critica, ci offre delle ragioni valide per scegliere certe cose e respingerne altre. Ci dà fondamenta solide su cui costruire, ci offre consolazione nel momento della prova e guida quando siamo confusi. Certo, non sempre è facile seguire le vie di Dio, che non sono sempre semplici e piane, e a volte esigono rinunce anche dolorose; spesso il Signore esige da noi scelte e atteggiamenti che non ci vengono per niente naturali. Ma quando ubbidiamo ci rendiamo conto che ne è valsa la pena, e quando disubbidiamo, la trasgressione porta con sé amarezza e rimpianto. Impariamo a conservare nel cuore la Parola di Dio, la Bibbia, leggendola, meditando su di Essa e ubbidendo.
"Noi abbiamo conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiamo creduto." (1° Giovanni 4:16)
CONOSCERE PER CREDERE
Chi scrive è Giovanni l'apostolo, colui che insieme agli altri discepoli era stato oltre tre anni in compagnia di Gesù. Avevano visto la compassione che Gesù aveva per i poveri, i derelitti, i malati e quanti erano oppressi. Anche l'apostolo Pietro testimoniò di questo mentre parlava di Gesù in casa di un centurione romano di nome Cornelio nella città di Cesarea. Disse:... "La storia di Gesù di Nazaret: come Dio lo ha unto di Spirito Santo e di potenza: e come egli è andato dappertutto facendo del bene e guarendo..." (Atti 10:38). Perciò i discepoli avevano sperimentato personalmente l'amore di Gesù non solo in alcune azioni isolate, ma nel Suo carattere, nelle Sue parole, nella sua essenza "Ma Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che. Mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8).
"...Eccolo Colui che forma i monti e crea il vento, e fa conoscere all'uomo qual è il suo pensiero..." (Amos 4:13)
CONOSCERE DIO
Cercando Dio si potrebbe conoscere? Secondo le proprie convinzioni religiose tutti potrebbero dare una risposta a questa domanda, ma non mancano quelli che rispondono: "Io non l'ho mai visto!" Dio è una "Persona", una realtà! Soltanto chi lo desidera veramente, conoscerà Dio per fede e attraverso le Sacre Scritture, la Bibbia (Romani 1:17). Dio si fa conoscere attraverso la Persona di Gesù Cristo! Nel Vangelo di Giovanni è scritto (nella preghiera sacerdotale): "Io ho fatto loro conoscere il Tuo nome, e lo farò conoscere" (Giovanni 17:26). Alla domanda di uno dei dodici discepoli di Gesù, il Maestro diede una chiara risposta su come conoscere Dio: "Filippo gli disse: 'Signore, mostraci il Padre e ci basta'. Gesù gli disse: 'Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre'" (Giovanni 14:8, 9).
"Mi raggiunga la tua bontà, o Signore, e salvami, secondo la Tua Parola." (Salmo 119:41)
LA BIBBIA È MERAVIGLIOSA
Gli scrittori della Sacra Scrittura non avevano quasi nulla in comune. Basti considerare le loro diverse capacità letterarie. Mentre Mosè era un uomo di cultura che aveva frequentato le migliore scuole d'Egitto, l'apostolo Pietro non era assolutamente uno scrittore. Era un pescatore e non si sa se abbia ricevuto qualche istruzione. Eppure gli scritti di ambedue sono pieni di sapienza divina». Abramo Lincoln, Presidente U.S.A, disse: «Io credo che la Bibbia sia il dono migliore che Dio abbia mai fatto all'uomo. Tutto il bene del Salvatore del mondo, Gesù Cristo, ci è reso noto attraverso questo libro. Questo Libro Sacro (la Bibbia), attraverso i secoli è stato molto combattuto, contrastato, proibito e a volte hanno cercato di distruggerlo, ma Dio ha vegliato perché fosse custodito attraverso i millenni. Esso parla all'uomo per la sua felicità e per la sua salvezza eterna (cfr. Romani 1:16).