"Oggi, se udite la mia voce, non indurite i vostri cuori." (Ebrei 3:7)
UNA VOCE SOMMESSA
Gesù ha detto tante volte, mentre era fra gli uomini: "Se uno ode la mia voce". Ma qualcuno potrebbe domandare: "Come si fa a sentire la voce di Dio?, è possibile che Egli comunichi con me?" La risposta è: "Sì, certamente!" Ci può parlare, sopratutto, mediante la Sua Parola, nella quale ha scelto di esprimersi. Può farlo privatamente, nella quiete della mia abitazione, nel silenzio del periodo di devozioni personali. Ma può anche farlo attraverso qualche messaggio predicato dal pulpito in qualche chiesa oppure da una trasmissione radiofonica o da un programma televisivo. Cristo può venire a parlarmi tramite un amico devoto e religioso, o un vicino, o un membro della mia stessa famiglia. Il Signore ha scelto d'esprimersi altresì mediante lo splendore e la bellezza dell'universo da Lui creato (cfr. Salmo 19:1-4).
"Io (Gesù) sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza." (Giovanni 10:10)
UNA VITA PIENA
Secondo il pensiero umano la vita può essere, secondo le circostanze, considerata piena, vuota, felice, infelice, fortunata, sfortunata, terribile, discreta, dolorosa, ecc. Tutte queste considerazioni sulla qualità della vita, su noi e sugli altri, sono fatte maggiormente sulla base dello stato d'animo, e lo stato d'animo spesso è condizionato dalle circostanze esterne. Così noi consideriamo che una persona ricca sia felice, mentre una persona povera abbia una vita infelice. Pensiamo che una persona in buona salute sia allegra, mentre una persona ammalata abbia una vita vuota e triste. Ma non è esattamente così. La vita piena o abbondante come ha detto Gesù non viene da quello che possediamo o dal nostro stato d'animo per le circostanze in cui veniamo a trovarci, avremo la vita abbondante quando scopriremo qual è il vero senso della vita, Gesù disse: "Non siate ansiosi di nulla perché Dio ha cura di voi". Allora qual è questa vita abbondante? Una vita di fiducia in Dio e di dipendenza da Lui. Scoprire che Dio è il nostro Creatore, il nostro Padre. Che ci ama con amore immenso e in Cristo ci dona una vita piena sulla terra e una vita eterna nel cielo.
"Gesù disse: 'Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano, ad esuberanza'." (Giovanni 10:10)
UNA VITA D'AVVENTURE
La vita del cristiano è una vita d'avventura. Dio non ha mai voluto dire che la vita cristiana sia un continuo insuccesso. Gesù è venuto per darci una vita abbondante, gioiosa e vittoriosa. Ogni giorno può essere un giorno senza complessi di colpa, colmo invece di significato, gioia, vittoria, potenza e vero scopo di vivere, se camminiamo nella guida dello Spirito Santo secondo la volontà di Dio. Questa vita purificata col sangue di Gesù, può essere mantenuta costante soltanto mediante la potenza di Dio. Cristo vivente in noi rappresenta la differenza tra una vita vittoriosa e una vita d'insuccessi. Uomini e donne della Chiesa di Cristo, ripiene di Spirito Santo, manifestano la gioia che il Signore Gesù ha messo in loro. Anche oggi la stessa gioia e vittoria è in quei cuori che hanno dato a Gesù il primo posto nella loro vita.
"Chi guadagna un salario mette il suo salario in una borsa bucata." (Aggeo 1:6)
UNA TASCA PIENA DI BUCHI
Hai mai avuto un buco alla tasca senza saperlo? Improvvisamente ti sei accorto che attraverso di esso avevi perduto del denaro. Prima o poi sarà capitato a tutti. Come avevi perduto quei soldi? Un buco nella tasca; ma come si era fatto il buco? Con i soldi, se non li avessi tenuti così a lungo addosso, essi non avrebbero consumato e rotto la stoffa. Questa era l'accusa di Dio contro Israele, perché tenevano tutto per sé. Come conseguenza di ciò attirò su di loro il giudizio di Dio. Una gran siccità e carestia piombarono sul popolo. Essi dovettero costatare che le loro tasche erano piene di buchi. Abbiamo bisogno di denaro per il cibo, dei vestiti, le abitazioni e per tante altre necessità. Dove metti il superfluo? Questa è la domanda! Il consiglio migliore per un buon investimento del denaro ci viene da Gesù che dice: "Non fatevi tesori sulla terra, dove gli insetti e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano, ma fatevi tesori in cielo, poiché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore" (Matteo 6:19-21).
"Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico figliolo, affinché chiunque crede in lui non muoia ma abbia vita eterna." (Giovanni 3:16)
UNA STORIA ACCADUTA
Un pozzo trivellato molti anni prima per la ricerca d'acqua, in seguito abbandonato, era stato ricoperto con dell'asse di legno, sulle quali si era depositata della terra e cresciuta erbetta come tutt'intorno. Il passare del tempo ha fatto marcire quella precaria copertura, determinando un pericolo. Un bambino, gioca saltellando allegramente su quel prato ed è proprio lì che il suolo gli manca sotto i piedi. "La trappola" si rileva, in un attimo, ed oscura la serenità, spensieratezza, gioia e sorriso di quel bambino. Un uomo si cala fino in fondo, afferra il bimbo impaurito e stremato; lo stringe tra le braccia, lo rincuora e lo riporta alla luce, alla sicurezza, alla gioia di chi in ansia, trepidante, ora esulta dicendo: "Finalmente, grazie a Dio tutto è finito!". Caro amico, quante volte dopo essere caduto in qualche trappola o scampato da qualche brutta avventura hai detto: "Grazie a Dio l'ho scampata!" Dio ha molto a cuore la tua vita; ha mandato il Suo Figliolo Gesù Cristo che è sceso fino al punto della tua caduta, nel precipizio, per ricondurti verso la "salvezza della tua anima".
"Ma Giona si levò per fuggirsene a Tarsis, lungi dal cospetto del Signore." (Giona 1:3)
UNA COMODA NAVE
Dio aveva comandato a Giona di recarsi a Ninive e di predicarvi il Suo giudizio; ma il profeta aveva preferito andare esattamente nella direzione opposta. Quivi trovò una comoda nave, pronta per salpare e per trasportarlo nella direzione desiderata, anche noi, solitamente, come Giona, vogliamo afferrare ciò che è comodo anziché quello che è nel piano di Dio. Quando trascuriamo il volere di Dio, troviamo tante scuse per imboccare la nostra propria strada. Le circostanze della vita devono essere esaminate alla luce della Parola di Dio, per vedere ciò che il Signore vuole dirci, ben presto la "comoda nave" di Giona fu sballottata qua e là dalla tempesta ed egli fece spaventose esperienze prima che il Signore lo riconducesse sulla via che era secondo il volere divino. Guardati bene dal ritenere i tuoi desideri al posto di quelli del Signore e rivolgi oggi la tua preghiera a Dio, così, come fece il salmista Davide: "Oh Signore! Fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri".
"Camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, qual profumo d'odor soave." (Efesini 5:2)
UN ESEMPIO DA IMITARE
Oggi tutti cercano un esempio da imitare, le varie mode tracciano le linee guida e tutti si adeguano, ma questo atteggiamento porta ad un appiattimento dell'intelletto umano e ad una repressione della propria personalità per adeguarsi agli standard dettati dalle mode. Tutto questo però è soltanto una facciata esterna di un edificio privo di fondamenta e di colonne che è destinato a crollare. La Bibbia, invece, ci mostra un esempio che rimane stabile nel tempo ed è immutabile, Cristo Gesù, che ha dato la Sua vita come prezzo per liberarci dal nostro peccato. Gesù è l'esempio che noi dobbiamo seguire, perché con la Sua vita ha tracciato un sentiero nel quale noi possiamo camminare essendo anche consapevoli che sarà Lui stesso a guidarci e sostenerci. Dio ha dimostrato l'amore nei confronti dell'uomo donando Gesù a morire per lui: "Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi" (Romani 5:8).
"L'ubbidire è meglio del sacrificio." (1° Samuele 15:22)
UBBIDIRE E CREDERE ALLE SUE PROMESSE
Il messaggio della croce contiene due elementi fondamentali: promesse e dichiarazione alle quali noi dobbiamo credere, comandamenti ai quali dobbiamo ubbidire. L'unico atteggiamento dello spirito umano valido di fronte ad una promessa è crederci. È materialmente impossibile limitarsi ad ubbidirle, perché essa non si richiama alla nostra volontà, bensì alla nostra intelligenza. Ugualmente, è impossibile credere ad un comandamento divino, perché esso non si rivolge alla nostra intelligenza, bensì in primo luogo alla nostra volontà! Se non siamo fermamente decisi ad ubbidire, rimarremo sempre fermi al punto di partenza. Sforzarci di credere ciò a cui noi dobbiamo ubbidire significa inevitabilmente precipitare senza speranza di sorta in un labirinto di propositi impossibili ad ogni modo inattuabili. Ubbidire agli ordini contenuti nella Bibbia significa prendere sul serio la Parola di Dio, sottoporsi alla sua autorità e mettere in pratica i suoi insegnamenti.
"Poi mi disse: "È compiuto! Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita." (Apocalisse 21:6)
TUTTO È COMPIUTO
Nella Bibbia, questa esclamazione è pronunciata due volte. Dio in queste due occasioni dichiara il compimento del piano di redenzione dell'uomo. La prima volta Gesù pronuncia questa frase, mentre muore sulla croce pagando per le colpe dell'umanità: "E quando Gesù ebbe preso l'aceto, disse: È compiuto! E chinato il capo, rese lo spirito" (Giovanni 19:30). Con la Sua morte e successiva risurrezione ha sconfitto per sempre Satana, ha adempiuto le profezie e ha portato a compimento il meraviglioso piano di salvezza che Dio aveva annunciato già dalla fondazione del mondo. La seconda volta viene pronunciata dalla voce divina che sta rivelando a Giovanni gli avvenimenti degli ultimi tempi. La voce ripete "è compiuto!", in questa profezia che Giovanni sta ricevendo, questa frase indica il compimento della promessa fatta a coloro che nel corso dei secoli hanno creduto in Dio. Rivolgiamo la nostra preghiera a Dio chiedendogli di prepararci per quel giorno meraviglioso in cui Gesù porterà a "compimento" ogni cosa.
"Per me il vivere è Cristo, e il morire guadagno!" (Filippesi 1:21)
C'È TUTTO DA GUADAGNARE
L'apostolo Paolo con quest'affermazione fa capire il profondo legame che lo unisce a Gesù, legame inaugurato dalla sua conversione a Cristo (Atti 9:1-19); e poi dal battesimo, ma poi vissuto in tutte le circostanze della vita. Esperienza che ogni "cristiano" dovrebbe rivivere in se stesso, a sua volta. Ringraziamo allora Dio per la vita che ci ha dato, e senza disprezzarla, perché è proprio da questa vita terrena che si può sperare, per i meriti di Gesù Cristo, alla vita eterna. Ravviviamo la nostra fede in Colui che è fedele alla Sua Parola. E quando vediamo avvicinarsi il giorno della nostra partenza per la casa del Padre, non affliggiamoci, ma rallegriamoci, sapendo che la nostra redenzione è vicina: "Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina" (Luca 21:28).
Altro...
"Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Romani 10:13)
TROPPO FACILE!
Cosa bisogna fare per guadagnare la salvezza? Molte volte ho sentito pronunciare questa domanda! Ma voglio evidenziare che essa è posta in maniera errata, in quanto noi non potremo mai "guadagnare" la salvezza. Dio, però, nel Suo infinito amore ha provveduto a salvarci, mediante lo spargimento del sangue del Suo Figliolo Gesù Cristo sulla croce: "Poiché è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede e ciò non viene da voi è il dono di Dio" (Efesini 2:8). La risposta di molti a questa semplice verità del Vangelo è: "Troppo facile!". Siccome ci è stato sempre inculcato che bisogna fare delle opere meritorie e delle penitenze per riuscire ad ottenere la salvezza, allora ci è difficile accettare con semplicità ed umiltà la verità del Vangelo. L'orgoglio umano ed il desiderio di fare opere (meritorie) rende ancora più difficile accettare che il sacrificio di Cristo sia l'atto unico, perfetto e sufficiente a garantirci la salvezza ed il perdono dei nostri peccati: "Il sangue di Gesù, Suo Figliolo, ci purifica da ogni peccato" (1° Giovanni 1:7).
"Direte che il Signore ne ha bisogno, e subito li manderà." (Matteo 21:3)
SUBITO LI MANDERÀ
Il Signore manda due dei Suoi discepoli alla casa di un uomo che non è nominato, che essi non conoscono, e dice loro quel che avrebbero dovuto fare e quel che avrebbero trovato. Chissà quante domande sorsero nella mente dei due discepoli. Soprattutto se il proprietario sarebbe stato d'accordo, almeno, di mettere a disposizione quegli animali? Il Signore risponde subito alle loro domande facendo trovare come Egli aveva loro predetto. Che ristoro, in quel momento, per il cuore dei due discepoli ma ancor più per Gesù! Gli uomini erano stati testimoni della Sua grazia e della Sua potenza, avevano udito le parole d'amore che uscivano dalla Sua bocca e n'erano rimasti sbalorditi. Egli aveva nutrito le folle e aveva guarito i malati. Oggi Gesù continua ad essere rigettato; la gente sente parlare di Lui ma non né è attirata. Gesù conta poco nei pensieri di quelli che ci attorniano. Noi diciamo d'amare il Signore; ma come risponde il nostro cuore, in giorni come questi, all'amore e alla grazia del nostro Salvatore?
"Egli ordinò alla folla di accomodarsi per terra; e presi i sette pani, dopo aver reso grazie, li spezzò e diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla; ed essi li distribuirono." (Marco 8:6)
TI FIDI DI GESÙ?
Supponiamo che i discepoli non avessero avuto sette pani ma solo tre o uno: che cosa sarebbe successo? Le folle sarebbero state saziate lo stesso. In effetti, in un'altra occasione Gesù aveva soltanto cinque pani, invece di sette, ciò nonostante Egli nutrì una folla ancora più numerosa e rimase un maggior numero di ceste piene d'avanzi (Marco 6:41-43). Puoi servire Dio con quel poco che hai, la Sua benedizione non dipende dalla dimensione o dalla quantità di quello che hai, ma dal fatto che tu lo voglia portare a Lui. Supponiamo che io non abbia nulla da portare, e allora? È impossibile, perché non esiste uomo che non abbia nulla da portare a Gesù. Né la Parola, né la cifra "zero" esistono nella Bibbia. Puoi portare la tua propria persona, quella persona che dice "io non possiedo nulla, io non sono nulla"; tu, invece, hai qualcosa di valore: te stesso e la tua estrema povertà! Puoi, almeno, deporre i tuoi peccati ai piedi di Gesù. La Sua forza si mostrerà perfetta nella tua debolezza e ti farà grazia. Comincia con poco e, al posto di usarlo tu, questo poco, portalo a Gesù ed Egli lo benedirà e lo moltiplicherà grandemente.
"Non v'ingannate, fratelli miei carissimi." (Giacomo 1:16)
SEGUIRE LA PAROLA DI DIO
Quando siamo tentati, non dobbiamo mai dire: "Io sono tentato da Dio". Infatti Egli non può essere tentato dal male e né tenta alcuno; invece, siamo noi, ad essere tentati quando veniamo adescati, trascinati e sedotti dai nostri stessi desideri. Quando il desiderio, scatta dentro di noi, da vita al peccato ed il peccato, una volta generato, causa la morte. Per questo motivo non ci dobbiamo ingannare. Il Signore ci guida verso la luce, mediante la Sua Parola, che illumina il nostro sentiero ed inoltre è una verità. Impariamo ad essere pronti ad ascoltare, lenti ad adirarci, perché la nostra ira non pratica e non produce quella vita giusta, santa che Dio desidera anzi, il nostro farci giustizia da soli è come presentare un panno sporco davanti a Lui. Perciò sbarazziamoci di tutta la sporcizia immorale e del male che prevale cosi facilmente e accogliamo con umiltà la Parola che ci può salvare , stando accorti non solo ad ascoltarla semplicemente ma sopratutto metterla in pratica, saremo così, considerate da chi ci osserva, persone gradite e ben accette agli occhi del Signore.