"Ecco, io sto alla porta e picchio: se qualcuno ascolta la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me." (Apocalisse 3:20)
L'OSPITE GRADITO
"Se uno ode la mia voce...". La chiesa di Laodicea (Asia) aveva escluso il Signor Gesù Cristo dalla propria congregazione, dalle proprie riunioni di culto. Senz'altro il nome di Gesù era menzionato e supplicato, ma nondimeno il Signore della Chiesa era escluso. Fuori dalla parte esterna e non dentro. Quindi la porta era chiusa completamente ad ogni suggerimento e ammonimento. Il concetto è che si può essere religiosi nella forma e per tradizione, ma nella realtà chi guida la nostra vita non è lo Spirito Santo (cfr. Galati 5:16-18), ma la nostra mente; conducendoci con un sentimento di priorità nelle cose umane, terrene e materiali e non in quelle spirituali. L'invito di Gesù, però è esteso ad ogni individuo. Egli parla dal di fuori della porta, è una richiesta per avere comunione con ogni individuo il quale si pentirà di averlo lasciato fuori dalla propria vita e con l'accettarlo, potrà godere la vera gioia che dà Cristo Gesù.
"Chi non opera ma crede in Colui che giustifica l'empio, la sua fede gli è messa in conto di giustizia." (Romani 4:5)
SOLA GRAZIA
Il principio comune della maggior parte dei religiosi consiste nel compiere opere, cerimonie e sacrifici che mirano a placare l'essere supremo e soddisfare la sua giustizia, ma anche i pagani usano tale pratica offrendo doni ai loro idoli per renderseli favorevoli. La Bibbia ci mette davanti che siamo salvati per la sola grazia di Dio in Cristo che ha sacrificato la Sua vita per noi. Questo per qualcuno può essere umiliante, ma questo è il piano di Dio; non possiamo fare nulla per essere salvati, perché il nostro meglio non sarà mai abbastanza da cancellare il peccato che ci separa da Dio. Ma se riusciamo ad accettare questo, allora avremo in cambio pace e certezza. Se dobbiamo fare da noi, non siamo mai certi di avere fatto abbastanza, ma se non dipende dalle nostre opere, ma si tratta di avere fiducia in quello che Dio ha fatto, allora abbiamo pace e sicurezza (Giovanni 14:27).
"Sappi dunque oggi e ritieni bene in cuor tuo che il Signore è Dio: lassù nei cieli, e quaggiù sulla terra; e che non ve n'è alcun altro." (Deuteronomio 4:39)
L'ONNIPRESENZA DI DIO
Dio, il nostro Dio, è Dio del cielo e della terra. Non ce ne può essere altro, perché Egli è il "Creatore"! Colui che regola e guida ogni cosa. Gli uomini pensano di poter fare a meno di Dio e alcuni effettivamente non né sentono il bisogno. Ma ci sono momenti nella vita di estremo "bisogno" che ci fanno esclamare: "Dio mio aiutami!". Se ti poni delle domande intorno ai tanti "misteri" che ci circondano, per quanto può essere discreta la tua conoscenza: scientifica, tecnologica, teologica, filosofica e letteraria e non riesci a darti una risposta esauriente, non dimenticare di interpellare Dio che è presente proprio vicino a te! Non c'è stato insegnato che "Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo?". Al di là, poi, di queste domande, d'altronde naturali, in ciascun di noi, ma rimaste irrisolte, c'è Dio. Quel Dio "Onnipresente" che pervade ogni cosa, che conosce ogni cosa perché tutto procede da "Lui e per Lui". Riconosci Dio nella tua vita, accettalo nella persona di Gesù Cristo e tutte le tue domande avranno una risposta in "Lui e per mezzo di Lui".
"Approfittando delle occasioni, perché i giorni sono malvagi." (Efesini 5:16)
OGGI È IL GIORNO DELLA GRAZIA
Il tempo è denaro! Non abbiamo diritto di sciuparlo. Il tempo è vita! Dobbiamo bene impegnarlo. Il tempo è una forza! Bisogna farne un buon uso. Il tempo è un bene che c'è affidato! Noi ne renderemo conto. Il tempo perduto non ritorna più. È facile perdere il proprio tempo piacevolmente o inutilmente. È così facile mancare lo scopo voluto da Dio. È così facile lasciar passare il tempo e l'occasione che si offrono a noi oggi. Riservate del tempo al silenzio e alla riflessione. Riservate del tempo a Dio! Riservate del tempo alla Parola di Dio! Riservate del tempo per la preghiera! Riservate del tempo per lo spirito e l'anima! Riservate del tempo per prepararvi per l'eternità! Ieri è irrevocabilmente passato. Eccolo ora il tempo accettevole! Eccolo ora il giorno della salvezza, (2° Corinzi 6:2). Gesù esclamò su Gerusalemme: "Oh se tu pure avessi conosciuto in questo giorno quel che è per la tua pace" (Luca 19:42). Discernete voi oggi questo tempo, opportuno, per la vostra salvezza?
"Poiché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore." (Romani 6:23)
OFFERTA GRATUITA
Ricevere il dono della vita eterna è una delle cose più facili che possiate fare nella vostra vita. Non c'è nulla di complicato, non dovete essere buoni o intelligenti: persino un Bambino lo può fare! l'apostolo Paolo scrive: "La salvezza che viene dalla fede in Cristo" la possiamo facilmente raggiungere; infatti è "vicino": Gesù è disponibile per tutti. La Scrittura afferma: "Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato" (Romani 10:9). Perché allora ci sono persone che esitano? Che cosa temono? Dio è amore e tutto ciò che Egli fa è amore in atto. Noi tutti siamo stati ingannati e feriti dall'amore umano, che ci ricompensa e ci accetta quando facciamo il bene, ma ci punisce e ci rifiuta quando facciamo il male. Ma l'amore di Dio non è assolutamente cosi. Egli ci ama sempre, "perché non prende piacere nella morte del peccatore, ma che si converta e viva" (Ezechiele 18:23).
"Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Nella casa del Padre mio vi sono molte stanze; se no, ve l'avrei detto, io vado a prepararvi un luogo." (Giovanni 14:14)
NON TURBATEVI
La Parola di Dio dichiara: "E' stabilito che gli uomini muoiono una volta sola" (Ebrei 9:27). E' scritto anche: "Preparati ad incontrare il tuo Dio" (Amos 4:12). Tutti sappiamo molto bene, nonostante ogni possibile ostentazione, che nessuno da se stesso si dispone volentieri ad incontrare la morte. Anche la Scrittura lo conferma autorevolmente: "Quelli che per timore della morte sono per tutta la vita soggetti a schiavitù" (Ebrei 2:15). Tutto questo, però, non ci deve turbare se abbiamo Gesù nel cuore e, inoltre, possiamo dire come è scritto: "La morte è stata sommersa nella vittoria", perché Gesù la vinta per noi! (1° Corinzi 15:55). Chi accetta Gesù nel proprio cuore e per l'azione dello Spirito Santo viene rigenerato ravvedendosi dei propri peccati ottiene in dono la vita eterna e realizza la vera felicita: la gioia della salvezza.
"Non siate dunque con ansietà solleciti, dicendo: che mangeremo? Che berremo? O di che ci vestiremo?" (Matteo 6:31)
PREOCCUPAZIONI INUTILI
Quando ci preoccupiamo in modo eccessivo del nostro futuro, ci carichiamo d'inutili sofferenze. Fermati un momento e pensa a tutte le cose delle quali ti sei preoccupato innanzi tempo e che non si sono mai avverate. Ci preoccupiamo per la pressione arteriosa e invece possiamo morire in un incidente stradale. Temiamo che l'aereo nel quale viaggiamo possa precipitare e invece cadiamo da una scala e ci spezziamo ambedue le gambe. Ci lamentiamo di non fare del moto e poi prendiamo l'auto per andare alla farmacia due strade più avanti. Ci preoccupiamo per quel che faremo quando saremo vecchi e poi viviamo così spensierati come se non dovessimo mai invecchiare. Perché dunque essere preoccupati? Caro amico, è meglio agire con "avvedutezza" e riporre la propria fiducia in Dio perché le preoccupazioni non hanno mai portato ad una soluzione reale; esse sono sintomo di poca fiducia nella protezione che Gesù promette ai Suoi. Affidati al Signore e confida soltanto in Lui con tutto il tuo cuore ed Egli si prenderà cura della tua vita.
"La lampada del corpo è l'occhio. Se dunque il tuo occhio è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato." (Matteo 6:22)
GLI OCCHI
Nei tempi andati si pensava che la luce era qualcosa che viaggiasse dagli occhi agli oggetti che si guardavano. Invece adesso sappiamo che la luce è qualcosa che viene a noi per mezzo di piccolissimi e invisibili mondi "d'atomi" provenienti dell'emanazione delle grandi luminosità come il Sole o di luce più semplice. Si può affermare che una persona stia mentendo o sia sincera, o se sia innamorata, oppure se odia o ama, semplicemente guardandola negli occhi. Gli occhi rivelano di più di quanto può fare un qualsiasi altro gesto: delle mani, del corpo o del suo volto. Gesù ha detto: "La lampada del corpo è l'occhio". Quando impareremo a vivere davanti ai nostri simili, senza apparenza, falsa umiltà, fanatismo religioso, orgoglio spirituale, il nostro occhio sarà chiaro! Se abbiamo luce in noi, e soprattutto, luce spirituale nella nostra anima, non rifletteremo certamente tenebre.
"Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, onde non avvenga che tu dimentichi le cose che gli occhi tuoi hanno veduto, ed esse non t'escano dal cuore finché ti duri la vita." (Deuteronomio 4:9)
NON DIMENTICARE
Dio veglia su di noi e ci libera da tutti quei pericoli che giorno dopo giorno, minano alla base la nostra esistenza. Spesso non ci rendiamo conto dei miracoli che Dio compie su di noi, ma siamo tanto abituati alla vita normale che dimentichiamo che v'è "Uno" che ci da la vita: "Egli che da a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa" (Atti 17:25). Dio veglia su di noi, ma il nostro testo dice: "Che siamo noi che dobbiamo vegliare diligentemente sulla nostra anima e non dimenticare quel che abbiamo ricevuto a suo tempo". Quando lo abbiamo invocato e siamo stati esauditi, salvati, guariti e liberati. Dio ci chiede di fare la nostra parte per mantenere la comunione con Lui altrimenti avviene ciò che è scritto in Romani 1:21.
"Il Signore è veramente risuscitato." (Luca 24:34)
NON C'È DUBBIO
Ciò che i discepoli videro non era un'apparizione o un fantasma, era davvero il loro Maestro. Egli mostrò loro le mani e i piedi e mangiò del cibo insieme con loro, escludendo quindi la possibilità di essere soltanto uno spirito che si materializzava in un corpo quando era necessario. Gesù non risuscitò soltanto spiritualmente Egli era capace di apparire e di sparire. Il corpo risorto di Gesù era ancora più reale di prima perché ora era un corpo immortale. Dio nella Sua Parola ha ritenuto importante far sapere all'umanità che il Suo Figliolo Gesù, l'unico che non ha conosciuto peccato è venuto a morire al nostro posto, riscattandoci dalle pene dell'inferno e per di più è risuscitato dimostrando che Egli è il Signore della vita ed è il rimuneratore di coloro che lo cercano e lo accettano nel loro cuore come personale Salvatore.
Altro...
"Gesù disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14:6)
NON BASTA LA RELIGIONE
Non basta essere religiosi per essere cristiani, nel pieno significato della parola. La religione insegna all'uomo le leggi e i precetti che deve osservare, ma non però per salvare l'uomo: soltanto Dio può salvare l'uomo, rendendolo cristiano, vale a dire partecipe della redenzione che Gesù ha portato agli uomini morendo sulla croce per loro. Gesù disse: "Io sono venuto perché abbiano vita e vita abbondante". La religione può dar leggi, ma non vita; la vita viene da Dio. È scritto: "Chi ha il Figliolo di Dio ha la vita, ma chi non ha il Figliolo non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su lui". Perciò essere membro di una chiesa non significa essere cristiano. Per essere cristiano bisogna accettare Gesù quale personale Salvatore, credere che Egli è morto sulla croce per la nostra salvezza e che, morendo, ha pagato per i nostri peccati. Questo è il semplice piano di Dio per la salvezza di tutti gli uomini.
"Tu sei Dio grande, potente, il cui nome è il Signore degli eserciti." (Geremia 32:18)
NOME ONNIPOTENTE
La natura stessa di Dio è amore. In questo versetto della Sua Parola, la Bibbia, leggiamo tre dei Suoi attributi. Il primo è: "Dio Grande", il secondo è: "Dio potente", il terzo è: "il Signore degli eserciti". Il primo significa: "Maggiore, importante, famoso, principale, generoso e nobile". Il secondo significa: "Avere e mostrare potenza, forte e straordinario". Il terzo significa: "Che Egli guida gli eserciti in grande numero, che sono il sole, la luna, le stelle, i corpi celesti, gli angeli del cielo". Il Signore, di questi eserciti, è Colui che tiene assolutamente il controllo e responsabilità sul creato! Lui è Dio, l'unico Dio! Ma che si è abbassato fino a noi per redimerci. Ha tratto giù dai troni i potenti, ed ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni i famelici, ed ha rimandato a vuoto i ricchi (Luca 1:52).
"Ed ella partorirà un figliolo, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati." (Matteo 1:21)
NOME IMPOSTO
A tutti c'è stato imposto un nome, suggerito, forse, da una circostanza o perché piaceva ai nostri genitori, oppure esprimevano, con quel nome, l'amore per un defunto: un padre, una madre, un nonno ecc. Di solito, però, quel nome è piaciuto e accettato da chi lo portava. Nel caso di Gesù, secondo il nostro testo biblico, il nome datogli da Giuseppe e Maria per suggerimento dell'angelo era, non soltanto bello ma anche profetico. Potete notare questo nella frase del nostro testo: "Perché salverà il Suo popolo dai loro peccati". Gesù ha operato tutto questo morendo sulla croce al mio e al tuo posto. Il nome di Gesù è dato da Dio stesso. È profetico, è piaciuto, è vissuto e se ne conosce il significato etimologico. Egli ha avuto un nome al disopra d'ogni altro: "Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figliolo e gli porrà nome Emmanuele (Dio con noi)" (Isaia 7:14).
"Non v'è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù." (Romani 8:1)
NESSUNA CONDANNA
La condanna è susseguente ad una colpa che è stata commessa. Quando accettiamo Cristo Gesù nella nostra vita, i nostri peccati, le nostre colpe sono lavate e cancellate dal sangue di Gesù che ha versato sulla croce. L'uomo dell'Antico Testamento seguiva la Legge di Mosè, ricca di precetti e di riti da seguire. Per ogni colpa e peccato c'era un sacrificio da fare, un rituale da adempiere. L'individuo, peccatore, era impuro agli occhi di Dio e benché avesse adempiuto ad ogni minimo particolare il peccato non veniva, in ogni caso, rimosso ma soltanto coperto. Con l'avvento di Cristo Gesù, con la Sua morte sulla croce, per il Suo sangue, e non quello d'animali, ha reso il sacrificio perfetto ed ha tolto, cancellato, il peccato dalla vita di colui che crede. Chi si affida a Gesù non ha più niente da temere perché Egli gli dà quella pace interiore che soltanto Lui può concedere. Cristo ha pagato per ognuno di noi il prezzo del riscatto!