"Non v'ingannate; non si può beffarsi di Dio; poiché quello che l'uomo avrà seminato, quello pure mieterà." (Galati 6:7)
LA SEMINA E IL RACCOLTO
Nella Bibbia, la Parola di Dio, troviamo scritto che Dio considera un giorno come se fossero mille anni, e mille anni come se fosse un solo giorno. Sapendo che il Signore non misura il tempo come facciamo noi, è bene non sciuparlo in attività vane per poi subire il suo giudizio. L'apostolo Paolo nella lettera ai Galati dice: "Così, dunque, secondo l'opportunità che abbiamo facciamo del bene a tutti" ... "Perché quello che l'uomo avrà seminato quello raccoglierà". Soltanto attraverso la Bibbia possiamo, quindi, conoscere la volontà di Dio. In essa troviamo tutto ciò che occorre all'uomo per essere felice, per essere salvato e per avere la vita eterna. Non vi è altro libro al mondo che riveli il pensiero di Dio e la verità. Essa soltanto rivela Gesù Cristo che è "la Via la Verità e la Vita". Pensa bene e non lasciare sfuggire questo tempo, perché il tempo non ritorna più indietro. Perciò, come dice lo Spirito Santo: "Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori" (Ebrei 3:7, 8).
"Confidati nell'Eterno con tutto il cuore, e non t'appoggiare sul tuo discernimento." (Proverbi 3:5)
LA POTENZA DI DIO
Troppo spesso siamo portati a mettere da parte la Parola di Dio e ad appoggiarci sul nostro discernimento. Ci sentiamo pronti ad affrontare il mondo, sicuri di noi stessi. Nessuno ci ferma, siamo i migliori, ma è proprio quello il momento in cui abbiamo più bisogno di Dio e di confidare in Lui. A volte vogliamo insegnare a Dio come fare il "suo lavoro" e non ci rendiamo conto che Dio non ha bisogno del nostro aiuto. Ma siamo noi che abbiamo bisogno di Lui; ed Egli è sempre pronto a darci una mano e consigliarci su come condurci. Lui ce la dà in una maniera giusta e meravigliosa. Egli conosce tutte le nostre vie a perfezione, il carattere, le mancanze, le cose che non vanno nella nostra vita. I Suoi consigli sono preziosi perché ci guidano alla salvezza. Confidiamo nel Signore ed Egli appianerà i nostri sentieri. Se ci allontaniamo da Lui le nostre vie prenderanno una direzione sbagliata ed avremo delle amare conseguenze. Lontano dalla grazia e dalla salvezza non splenderà di certo la luce divina.
"Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando, e non né toglierete nulla; ma osserverete i comandamenti del Signore Dio vostro che io vi prescrivo." (Deuteronomio 4:2)
LA PAROLA DI DIO
Dio fa un invito ben preciso al popolo d'Israele, prima che esso entri nella terra promessa. Dio detta le Sue leggi, i suoi comandamenti a questo popolo che gli appartenere. Dio raccomanda di non togliere nulla e né di aggiungere ai comandamenti che Dio stesso ha stabilito. Tutto ciò ha un duplice significato. Per prima cosa, che ciò che stabilisce il Signore è perfetto e nessuno può aggiungere o togliere alla Parola di Dio senza averne le conseguenze descritte in essa. In secondo luogo, Dio vuole da loro ubbidienza pratica in quello che il Signore ha insegnato. Tutto ciò è una figura per noi che siamo il popolo di Dio. Non possiamo togliere nulla ai comandamenti della legge morale che potrebbe darci fastidio o dispiace, e, non possiamo aggiungere nulla che a noi piacerebbe. La Parola di Dio è stabile ed eterna: "Il cielo e la terra passeranno, ma non una virgola della Sua Parola trapasserà (Matteo 5:18). Essa va accettata tale e quale come Dio l'ha promulgata.
"Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono." (Ebrei 11:1)
LA NOSTRA FEDE
Che cosa è la fede? La risposta l'abbiamo nell'epistola agli Ebrei nella quale ci parla di questa fiducia che l'uomo pone in Dio. La fede è quella certezza in cose che si sperano. Allora perché non andare a Lui con la certezza che ciò che Gli chiediamo ci sarà fatto anche a noi? Non, naturalmente, per quello che siamo, ma soltanto perché ogni cosa è possibile a chi crede! Dio gradisce la fede, "infatti è impossibile piacergli senza aver fede" (Ebrei 11: 6). Per realizzare il miracolo, nella nostra vita dobbiamo poggiarci non su noi stessi, né sui nostri pensieri o sentimenti, ma in quello che è realmente in "sintonia" con il pensiero di Dio, come descritto nella Sua Parola. Ecco perché la fede di quegli uomini del capitolo undici della "lettera agli Ebrei" è stata gradita dal Signore, perché costoro hanno riconosciuto nel Creatore, un Dio fedele alle promesse. Convinciamoci che come noi proferiamo la parola di richiesta, per un miracolo dobbiamo, quindi, credere che non soltanto avverrà, se nella volontà di Dio, ma anche qual è precisamente lo scopo per cui lo domandiamo.
"Tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera perché sia innalzata a favore della verità." (Salmo 60:4)
LA NOSTRA BANDIERA
Questo salmo fu scritto da Davide in tempi di guerra e di grandi battaglie. Tempi difficili, pericolosi e poco tranquilli ma Davide riuscì a riportare la vittoria su tutti i nemici. Ecco il suo segreto: "Il Signore proteggeva Davide dovunque egli andava" (1° Cronache 18:6). Alla vista di questi gloriosi risultati sorgono nel cuore di Davide le parole del nostro testo: "Tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera perché sia innalzata a favore della verità". Davide riconosceva che questa bandiera gli era stata data da Dio stesso e che il suo compito era quello di innalzarla, di sventolarla davanti a tutti. Per Davide, la bandiera era simbolo della presenza di Dio. La bandiera significava la stabilità del suo regno sopra Israele. La bandiera teneva il popolo e l'esercito unito. La bandiera innalzata incuteva paura e terrore ai nemici. Come Davide, ci troviamo a combattere contro tutto il sistema diabolico di empietà e menzogna, ma noi che temiamo il Signore, Dio ci ha dato Cristo Gesù, la bandiera di verità e sotto quella bandiera abbiamo la garanzia della vittoria.
"Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo." (Galati 6:2)
LA LEGGE DI CRISTO MESSA IN PRATICA
Considerando quali sono i pesi che gli altri portano e aiutarli a portarli, questa è la legge di Cristo, il cristianesimo non è solamente belle parole, ma fatti concreti, messi in opera in ogni momento della giornata, laddove si presenta un bisogno, li dove vediamo una persona che cammina una tappa del viaggio della vita a fianco a noi carico di pesi. La legge di Cristo c'invita a condividere il peso ed aiutare la persona sovraccarica. Da chi potremo apprendere con profitto le parole e l'atteggiamento di una vita consacrata a Dio, se non da Colui che è il fedele e il verace per eccellenza? Restiamo ai piedi di Gesù, restiamoGli accanto ed Egli, attraverso la Sua Parola, la Sua vita, parlerà ai nostri cuori svelandoci tutti i segreti per una vita santa, consacrata e vittoriosa che conduce a Dio. Quali discepoli di Gesù siamo chiamati ad essere uomini e donne d'azione, se adempiremo la legge di Cristo ci saranno risultati sorprendenti, la gente "Vedrà le nostre buone opere e glorificherà il Padre nostro che è nei cieli" (Matteo 5:16).
""Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo"." (Galati 6:2)
LA LEGGE DI CRISTO
Se pensiamo alle leggi che governano una nazione o un popolo, la nostra mente considera un sistema infinito di cose che si possono fare o non si devono fare. L'uomo comune ignora tutte le leggi, che sembrano alla portata solamente dei magistrati o gli esperti in materia. V'è una legge che è, però, alla portata di tutti, ci sorprende per la sua semplicità: è la legge di Cristo, cosa dice questa legge? "Portate i pesi gli uni degli altri!". Spesso pretendiamo che gli altri si comportino in una determinata maniera nei nostri confronti, ma non facciamo niente per comportarci in maniera corretta nei loro riguardi, perché questo? Pretendiamo dagli altri stima e rispetto, ma non siamo disposti a darlo noi a loro; dovremmo, invece, fare proprio come dice Gesù: "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te!", viceversa, "Fare agli altri quello che vorresti che fosse fatto a te", "Questa è la legge e i profeti" (cfr. Matteo 7:12).
"Gesù gli disse: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me"." (Giovanni 14:6)
LA GIUSTA DIREZIONE
I progressi della scienza hanno consentito di creare dei sistemi che indicano con molta precisione la posizione e la direzione in cui ci si muove, questi sistemi però sono controllati dall'uomo e possono essere manomessi con il rischio di trovarsi senza alcun riferimento. C'è uno strumento invece, la Parola di Dio, la Sacra Bibbia, che è sopravvissuta nei secoli e che continua a fornire una direzione sempre affidabile. Le indicazioni fornite evidenziano che c'è una sola via, che consente all'uomo di poter arrivare a Dio Padre, questa "Via" è Cristo Gesù! Esiste, però, anche un'altra via: essa sembra comoda e confortevole ma riserva una sgradevole sorpresa: conduce alla perdizione eterna (cfr. Matteo 7:13) e quindi, bisogna stare molto attenti e seguire scrupolosamente le indicazioni del Vangelo. La strada che porta a Dio a volte può essere scomoda perché dobbiamo far morire il nostro "io" (l'orgoglio) e seguire l'insegnamento di Gesù. Ma la certezza della ricompensa ci deve far superare ogni difficoltà e un giorno, non molto lontano, saremo alla presenza di Dio e resteremo con Lui per l'eternità.
""Rallegratevi del continuo nel Signore". Da capo dico: "Rallegratevi"." (Filippesi 4:4)
LA FELICITÀ IN CAMBIO DELLA GIOIA
La felicità fa pensare ai regali che si ricevono in certe ricorrenze o nel giorno del proprio compleanno, alle riposanti vacanze trascorse in un luogo incantevole o alle passeggiate fatte mano nella mano con la persona che si ama. Tutti desiderano essere felici e perseguono questa mèta per tutta la vita spendendo soldi, tempo ed energie nel tentativo di raggiungerla. Ma se la felicità dipende dalle circostanze, cosa succede quando le feste finiscono, i giocattoli si arrugginiscono, le persone amate muoiono, la salute si deteriora e i soldi sono rubati? Spesso la felicità svanisce ed al suo posto subentra la disperazione. In contrasto con la felicità vi è la gioia. La gioia è qualcosa di più profondo e intenso: è la riposante e placida certezza dell'amore di Dio e della Sua opera nella nostra vita, nonché della Sua rassicurante presenza in ogni situazione. La felicità dipende dalle circostanze. La gioia ci viene da Gesù.
"Gesù rispose e disse loro "abbiate fede in Dio!"" (Marco 11:22)
LA FEDE
Se tu stessi annegando e ti fosse offerta una corda per salvarti, perderesti tempo lamentandoti di non avere fiducia in quella corda o vorresti forse pretendere in quel momento così difficile di comprarla? Certamente no. Sono convinta che ti aggrapperesti a quella fune con speranza e fiducia. La fune che ti è offerta oggi non è una chiesa, una religione, un'ideologia, quella fune è Cristo. Possiamo essere salvati mediante la fede, vale a dire affidarci completamente a Cristo che tende la Sua mano per salvarci. Per ottenere la vita eterna non sono necessarie, né preghiere, né riti, né fioretti e neanche il denaro. Ci vuole soltanto fede in quel che Cristo ha compiuto. In genere le persone vogliono compiere buone opere per guadagnarsi la salvezza ma non conoscono la verità biblica: "Voi eravate spiritualmente morti a causa dei peccati che avevate commesso". Ciò significa che non si può fare nulla nel modo più assoluto per guadagnarsi la vita eterna; la grazia di Dio in Gesù morto per i nostri peccati e la fede completa in Lui è la chiave per ottenerla.
Altro...
"La Parola del Signore è purificata con il fuoco." (Salmo 18:30)
CHI HA SCRITTO LA BIBBIA?
La Bibbia è paragonabile all'oro purissimo. Se soltanto prendi un momento questo Libro nelle tue mani e provi a sfogliarlo, ti accorgerai che soltanto Dio può averla ispirata. La Bibbia porta il sigillo dell'eternità e la testimonianza della sua soprannaturale originalità. La sua storia, il suo contenuto e la sua forza ammettono un solo Autore: Dio! La Bibbia non è un libro di letteratura, di storia, e neppure di morale. Essa anzitutto è il Libro col quale Dio si rivolge al cuore e alla coscienza di ciascuna delle Sue creature. Se l'avessero scritta degli uomini malvagi essa avrebbe dimostrato la loro cattiveria, ma nessuno avrebbe voluto rendere noto la propria malvagità. Se l'avessero scritta degli uomini senza l'ispirazione dello Spirito Santo non avrebbero potuto intravedere le cose che si sono e si adempiono dopo millenni e tanto più perché la Bibbia stessa afferma di essere Parola di Dio. Tu cosa pensi che sia la Bibbia? Sappi che Essa è la lettera di Dio per te! Dalla tua risposta dipende oggi la tua decisione per l'eternità.
"In nessun altro è la salvezza; poiché non v'è nessun altro nome sotto il cielo che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati." (Atti 4:12)
L'UNICO NOME
Dagli Atti degli apostoli all'Apocalisse, l'unico nome menzionato quale oggetto di Culto o d'invocazione per essere "salvati", è Gesù Cristo. Tanto è vero che il nome di Gesù Cristo viene menzionato più di 600 volte. Tale numero aumenta all'infinito se aggiungiamo ad esso tutti i titoli con i quali Gesù viene molto spesso indicato: Signore, Signore della gloria, Signore dei signori, alfa e omega, Agnello, L'Amen, il primo e l'ultimo, sacerdote in eterno, gran sommo sacerdote, sacerdote in eterno, primogenito d'ogni creatura, Principe dei re della terra, stella mattutina, Figlio di Dio, Figlio dell'uomo, pastore e custode delle anime, sommo pastore, autore d'eterna salvezza, avvocato, erede di tutte le cose, Capo supremo della Chiesa, luce dei popoli, pietra angolare, Re dei re, testimone fedele, leone della tribù di Giuda, Dio benedetto in eterno... È il caso di comportarci come Pietro, il quale rispose a Gesù: "A chi ce n'andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!" (Giovanni 6:68).
"Chiunque s'innalzerà sarà abbassato, chiunque si abbasserà sarà innalzato." (Matteo 23:12)
L'UMILTÀ: L'ATTITUDINE CHE DIO GRADISCE
La superbia e l'arroganza danno fastidio a tutti, ma a Dio in primo luogo. Egli, infatti, non tollera assolutamente chi s'innalza, perché significa che non mette Dio al primo posto nella sua vita; e da questo atteggiamento, inoltre, hanno origine tutti gli altri mali. Chi, invece, teme Dio, si umilia, perché riconosce la propria miseria e il proprio bisogno di sottomettersi costantemente a Lui. Le promesse divine sono vere, e si realizzano sempre, anche se non nei momenti che vorremmo noi. Non preoccupiamoci, perciò, per i superbi che ci stanno attorno: Dio li vede, e sa come agire con loro. Impegnamoci, piuttosto, a non essere superbi noi, altrimenti saremo abbassati, come Dio ha promesso. E non sarà affatto piacevole. La Scrittura dice: "Iddio resiste ai superbi e da grazia agli umili" (Giacomo 4:6).
"Gesù si recò in Galilea, predicando l'Evangelo di Dio e dicendo: il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; Ravvedetevi e credete all'Evangelo." (Marco 1:14, 15)
L'EVANGELO DI DIO
C'è chi predica, chi ascolta e chi legge il Vangelo. In tempi andati, nel passato leggere la Bibbia era proibito, il Vangelo era conosciuto in una edizione molto ridotta. I quattro Vangeli oggi si conosce un poco di più. Si sa che il Nuovo Testamento che comprende tutti i 27 libri della seconda parte della Bibbia. Grazie a Dio per questo! Capire, però, lo spirito dell'Evangelo non è poi tanto facile! Non si tratta di sapere o avere una conoscenza cerebrale; tutto questo non ci aiuterà a capire veramente l'Evangelo. Ma allora? Mi direte! Allora? Per leggere e capire l'Evangelo abbiamo bisogno della grazia di Dio. Usando un'espressione biblica, abbiamo bisogno di ricevere un "nuovo cuore"! Il cuore nuovo è la condizione necessaria per vivere una vita diversa: capiremo l'Evangelo e diventare delle nuove creature, potremo imitare Gesù Cristo, saremo veramente cristiani a fatti e non solo a parole. Dio ci aiuti e ci assista per mostrare a chi ci circonda la nostra testimonianza di cristiani!