"Gesù disse: Io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano ad esuberanza." (Giovanni 10:10)
VITA ETERNA
La Bibbia ci dice che per un uomo il peccato è entrato nel mondo. Dalla disubbidienza d'Adamo il peccato come un germe ha infettato fino ad oggi tutta l'umanità. I problemi morali e sociali di ogni generazione, inclusa quella in cui viviamo, non potranno mai essere risolti da professori d'università, dottori in medicina o psichiatri; nemmeno da capi di governo o da istituti di correzione, perché il male è nel cuore di ogni individuo. Il mondo è malato di una malattia spirituale e nessuna cura umana può guarirlo. La stessa Parola di Dio che ci dichiara il nostro stato attuale "Che siamo tutti morti nei falli e nei peccati", ci offre anche il rimedio. Dio che vede le condizioni del genere umano ci rivolge il suo invito dicendo: "Riguardate a me e sarete salvati". Perché ci vuole salvare? Egli ci vuole salvare perché ci ama di un amore eterno. Chi desidera la vita, deve credere e accettare Gesù il Salvatore perché soltanto in Lui è la vita.
"Se siamo stati totalmente uniti a Lui con una morte simile alla Sua, saremo uniti a Lui anche con una risurrezione simile alla Sua." (Romani 6:3)
MORIRE PER VIVERE
Tutte le persone che nascono sono destinate a morire! Qualcuno potrebbe dire: "Bella scoperta!" Ma vedete, anche se è la logica della vita umana, resta sempre una riflessione poiché noi non siamo soltanto formati di un corpo, ma anche di un'anima e d'uno spirito. L'apostolo Paolo infatti dirà ai Tessalonicesi: "Dio, che dona la pace, vi faccia essere completamente degni di Lui e custodisca tutta la vostra persona: spirito, anima e corpo, senza macchia fino al giorno in cui verrà il Signor nostro Gesù Cristo" (1° Tessalonicesi 5:23). Gesù Cristo prima di morire affidò il Suo spirito a Dio Padre, così, noi pure, essendo uniti a Cristo, quando moriremo possiamo contare su Gesù Cristo, il Giusto. Se crediamo in Lui possiamo essere certi che il nostro spirito non morirà, ma passerà da questa vita terrena alla vita celeste, in attesa della risurrezione del corpo. La morte è già stata vinta da Dio in Gesù Cristo che lo ha fatto risorgere, liberandolo così dal suo potere (Atti 2:24).
"E licenziata la folla si ritirò in disparte sul monte per pregare. E fattosi sera, era quivi tutto solo." (Matteo 14:23)
UN MODELLO
In questo passo della Sacra Scrittura Gesù ci appare come un Modello di vita. In effetti lo vediamo, dopo aver licenziato la folla che aveva nutrito col pane, ritirarsi in disparte sul monte per pregare: "Fattosi sera, era quivi tutto solo". Il Signore dunque, prima di mettersi in cammino sul mare alla volta dei discepoli, cerca la presenza del Padre. Sul mare, la tempesta si era scatenata; ma contemporaneamente, durante le veglie della notte, Egli era solo col Padre Suo. Non voglio dire sia proprio questo che lo renderà capace di camminare sui flutti, perché era in grado di farlo comunque; ma col suo esempio ci mostra ciò che può rendere capaci anche noi di camminare attraverso le tempeste: è la preghiera, la comunione col Padre. Dobbiamo realizzare che cosa significa pregare, a tu per tu, da soli "sul monte", da soli nei luoghi elevati dove possiamo entrare alla presenza di Dio, affinché, quando le prove sopraggiungono, noi siamo portati al di sopra delle difficoltà, come lo era il Signore.
"Prostratosi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: Oro, incenso e mirra." (Matteo 2:11)
DARSI AL SIGNORE
I magi, venuti da tanto lontano, dall'estremo Oriente, si dimostrarono veramente saggi. Concentriamoci un po' sulla loro visita: erano venuti per adorare il Signore, ma non erano venuti a mani vuote. Anzi, erano pienamente convinti che la vera adorazione comprende anche offrire dei doni. Infatti, allo stesso tempo che si prostrarono per adorare Gesù, presentarono dei doni. Dai Magi possiamo anche noi imparare ad essere saggi nella nostra adorazione al Signore. Essi ci hanno dimostrato che l'adorazione e il dare vanno insieme. Da quest'esempio biblico dei magi traiamo un grande insegnamento che è importante aggiungere alla nostra adorazione il "dare", anche se questo richiede sacrificio. Sapendo che Gesù essendo ricco si è fatto povero per noi, affinché noi fossimo arricchiti della Sua grazia e della vita eterna. Date e vi sarà dato buona misura, scossa, premuta e traboccante (Luca 6:38).
"Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno; invece ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce." (Giacomo 1:13, 14)
LO SPECCHIO
Quando siamo tentati, non dobbiamo mai dire: "Io sono tentato da Dio!". Infatti, come Egli non può essere tentato dal male così non tenta alcuno; ma quando siamo tentati lo siamo a causa della nostra concupiscenza che ci attrae e ci adesca. (Quindi trascinati e sedotti dai nostri stessi desideri). Quando il desiderio scatta dentro di noi, da vita al peccato ed il peccato, una volta generato, causa la morte. Per questo motivo non dobbiamo errare ed essere ingannati da un falso concetto. Il Signore ci guida verso la luce, mediante la Sua Parola, che illumina il nostro sentiero ed inoltre è una verità. Dio può provare la nostra fede per fortificarla, ma mai, con l'intenzione, per condurci a peccare. Dio ci avvisa, come a figli di non peccare, per non essere esposti e così diventare vittime, agli attacchi del maligno. Impariamo a conoscere e ascoltare la Parola di Dio, la quale, come uno specchio, ci fa scorgere i nostri difetti e non attribuire a Dio le colpe che sono soltanto nostre.
"... Tra i canti di giubilo e di lode d'una moltitudine in festa." (Salmo 42:4)
LODE A DIO
Dio, nella Sua Parola (la Bibbia), ci parla che l'unzione dello Spirito Santo ci dona il manto della lode al posto di uno spirito abbattuto. Lo Spirito Santo è colui che ci porta a lodare, cantare e gioire. Dio, poi, quando siamo nella Sua pienezza di benedizione ci riempie il cuore di gratitudine, mostrandoci ciò che Dio realmente è, le Sue opere, la Sua grandezza fanno scaturire in noi la lode con manifestazioni visibili. Il salmista Davide sapeva lodare veramente e sostanzialmente, egli conosceva l'autore della sua serenità. Loderemo il Signore quando riconosceremo ciò che Lui ha fatto per noi. Nel nostro cammino lo vedremo agire verso di noi, tempestivamente, quando ci troveremo in difficoltà, tristezza e pericoli. Nella "battaglia" di questa vita ci fortificherà e nella malattia ci guarirà. Tutto questo ci porterà a lodare Dio in ogni tempo, a proclamare i Suoi prodigi, il Suo soccorso. Il nostro cuore, allora, non potrà contenersi, qualcosa proromperà in noi, e la lode uscirà dalle nostre labbra spontanea, dando lode, onore e gloria all'Autore della nostra felicità.
"Gesù disse: tutto ciò che domanderete nel mio nome, io la farò, affinché il Padre sia glorificato." (Giovanni 14:13)
LODARE E RINGRAZIARE DIO
La Bibbia dice che Gesù è venuto sulla terra per insegnarci a conoscere e a lodare Dio. Il profeta Isaia ha detto di Gesù, che Egli è venuto "ad annunziare la Buona Novella... a curare e guarire i cuori rotti, a proclamare la libertà ai prigionieri (libertà spirituale) a proclamare l'anno di grazia del Signore a portare la consolazione e la gioia a coloro che piangono e un manto di lode invece di uno spirito affranto e abbattuto" (Isaia 61:1-3). Può darsi che ti riconosci in quest'elenco. Hai il cuore spezzato? Sei legato da un impedimento fisico, da una malattia o da problemi spirituali? Sei nel pianto, incapace di rallegrarti, d'essere riconoscente e di lodare Dio? Il tuo spirito è aggravato e abbattuto? È perché non hai compreso la grande e Buona Novella che Gesù è venuto a portare a tutti gli uomini. Essa è giunta anche a te che leggi questo piccolo trattato, Afferrala! E la gioia vera riempirà la tua vita e potrai cosi lodare Dio anche tu.
"Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato." (Romani 10:13)
GESÙ IL SALVATORE
La bibbia dichiara che: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". Ma salvato da cosa? Avete mai pensato come avviene il salvataggio di una persona che sta annegando? Quella persona è consapevole del pericolo, e che la sua vita sta andando velocemente verso una drastica fine, il suo desiderio di continuare a vivere è interrotto dalla paura di dover morire. Nella disperazione di quei momenti le mani cercano un appiglio e la bocca si apre per invocare aiuto. Qualcuno sente il grido o vede la persona nel bisogno, velocemente studia un piano per recuperare la persona in pericolo, forse gli lancia una corda e gli grida di afferrarla. La persona l'afferra con tutte le sue forze, in pochi secondi è tirato fuori della zona pericolosa, viene adagiata su un posto sicuro. Con questo esempio ricordiamo quanto avvenne a Pietro quando stava annegando... "Vedendo il vento, ebbe paura; e cominciando a sommergersi, gridò: Signore, salvami! E Gesù, stese subito la mano, lo afferrò e gli disse: o uomo di poca fede, perché hai dubitato?" (Matteo 14:30).
"Credi nel Signore Gesù Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua." (Atti 16:31)
LE POSSIBILE SCUSE
Chi dice ad esempio: "Io non ho forze", provi a leggere Romani 5:6: "Perché mentre eravamo senza forza, Cristo a suo tempo, è morto per gli empi". Proprio perché non abbiamo forza, abbiamo bisogno di Cristo. Egli è venuto per dare forza ai deboli. Qualche altro potrebbe dire: "Io non riesco a vedere alcunché". Ebbene Cristo dice: "Io sono la luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre" (Giovanni 8:12). Egli venne, non soltanto, per dare luce ed essere "la Luce", ma anche "per aprire gli occhi ai ciechi" (Isaia 42:7). Un altro ancora dirà: "Io non penso che un uomo possa essere salvato istantaneamente". Ebbene possiamo testimoniare che non è così. "Il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore" (Romani 6:23).
"Gesù nella potenza dello Spirito Santo, se ne tornò in Galilea e la sua fama si sparse per tutta la regione." (Luca 4:14)
DESIDERARE SOLTANTO GESÙ
In Gesù troviamo ogni cosa che necessita alla nostra vita: il perdono per i nostri peccati, la guarigione per gli ammalati e la pienezza dello Spirito Santo per quelli che lo domandano. Tutto questo scaturisce come una sorgente da Signore Gesù Cristo. Egli stesso disse alla donna Samaritana: "Chi beve di quest'acqua avrà sempre sete, ma chi berrà dell'acqua che io gli darò non avrà più sete" (Giovanni 4:14). Lui ha la vera acqua di vita eterna. Ascoltatelo! Egli è lo stesso ieri, oggi e in eterno (Ebrei 13:8). Egli stesso ne da l'annunzio quando definisce lo scopo della Sua venuta in terra: "Lo Spirito del Signore è sopra me, per questo Egli m'ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per bandire liberazione ai prigionieri, ed ai ciechi recupero della vista, a rimettere in libertà gli oppressi, a predicare l'anno accettevole del Signore" (Luca 4:18, 19). Tu che leggi queste parole credi in Gesù ed avrai la vita!!!
Altro...
"Gesù disse: non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati, io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori." (Marco 2:17)
CHIAMATA
Sei tu un peccatore? Allora, quest'invito al ravvedimento è indirizzato anche a te. Gesù in questo verso del Vangelo rispondeva, trovandosi nella casa di Levi il pubblicano (Matteo), agli scribi e farisei, i quali lo giudicavano perché mangiasse insieme a dei pubblicani e peccatori. Il giudizio dei Suoi nemici, che lo spiavano, era che Gesù aveva comunione con delle persone non degne di essere trattati, ma Gesù era con loro perché li riteneva bisognosi di guarigione, di malattie spirituali. Quindi, secondo Gesù, tutti coloro che peccano hanno bisogno di ravvedimento o di guarigione. Ho iniziato con una domanda e la ripeto: sei tu un peccatore giudicato da coloro che ti circondano? Umiliati ai piedi del Salvatore e riconosci la tua colpa. Prova a dire come il pubblicano :"Dio sii placato verso me peccatore!" (Luca 18:13). Vedrai subito, come riceverai il perdono ed ogni benedizione, compreso la pace, la sicurezza della vita eterna e la felicità di vivere con Gesù.
"Dio mio io prendo piacere a fare la tua volontà, e la tua legge è dentro al mio cuore." (Salmo 40:8)
LA VOLONTÀ DI DIO
Per poter pregare in questo modo è necessario avere alcune certezze su Dio. Dobbiamo essere sicuri che Dio ci ama e vuole il nostro bene più di quanto possiamo volerlo noi stessi. Dio è Onnisciente e conosce perfettamente tutte le circostanze, perciò sa come è bene agire in certe situazioni per giungere a certi risultati. Dio è Onnipotente e può fare quello che desidera per quanto possa sembrarci difficile. Per arrivare a conoscere Dio in questo modo, dobbiamo passare del tempo con Lui, parlando con Lui nella preghiera, ascoltandolo per mezzo della lettura della Sua Parola, che ci fa conoscere anche come Lui ha agito in situazioni vissute da uomini e donne che ci assomigliavano, avevano gli stessi problemi e dovevano affrontare le stesse difficoltà. Allora potremo avere la fiducia necessaria per esprimere a Dio il nostro desiderio di ubbidirgli e per fare la Sua volontà. Ma se non conosciamo Dio, se lo incontriamo solo saltuariamente come potremo avere il coraggio di impegnarci con Lui? (cfr. Isaia 64.5).
"Ipocrita, trai prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per trarre il bruscolo dall'occhio del tuo fratello." (Matteo 7:5)
LA TRAVE
Tra i tanti consigli pratici che la Parola di Dio ci da, quello di non giudicare il proprio prossimo è uno dei cardini dei principi cristiani. Spesso pensiamo che gli insegnamenti scritti nella Bibbia valgano soltanto per i credenti, ma non è proprio così. Il bello delle leggi di Dio è che sono applicabili a tutti gli uomini che rispettino i propri simili. Tante volte noi giudichiamo gli altri per paura di guardare dentro noi stessi e non ci rendiamo conto che, in quello che condanniamo negli altri, noi siamo i primi artefici. Se ognuno di noi riuscisse a guardare prima ai propri difetti e poi a quelli degli altri, sicuramente avrebbe così tanto tempo da spendere per mettere a posto la sua vita che non riuscirebbe a perdere il tempo per aggiustare quella degli altri. Correggiamo la nostra vita attraverso la Parola di Dio e il Signore sicuramente toglierà dalla nostra mente il desiderio e il bisogno di giudicare gli altri.
"Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricevere la gloria e l'onore e la potenza; poiché tu creasti tutte le cose, e per la tua volontà esistettero e furono create." (Apocalisse 4:11)
LA SORGENTE DELL'UNIVERSO
La Bibbia dichiara che tutte le cose sono state create per volontà di Dio e cosi anche l'esistenza dell'uomo. Niente può aver vita in cielo e sulla terra se non per il volere di Dio! C'è soltanto una sorgente di vita nell'universo: "Dio Onnipotente". È per la Sua volontà che siamo in vita. Non proveniamo dal caso, ma siamo qui per un preciso piano divino. Noi tutti abbiamo anche un destino glorioso in Cristo Gesù. L'apostolo Paolo, riconosceva che per quanto riguardava la vita, il creato ed ogni altra cosa dipendeva, era sostenuta e regolata dalla volontà di Dio: "Difatti, in Lui viviamo ci muoviamo, e siamo" (Atti 17:28). Escludendo Dio, dalla propria vita, inevitabilmente si va verso la distruzione eterna. Tu, dove pensi di andare se nel tuo cuore non hai creduto nell'esistenza di Dio? E nel donatore della vita? (cfr. Romani 1:20).