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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

"Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; codesti tralci si raccolgono si gettano nel fuoco e si bruciano." (Giovanni 15:5,6)

FEDE ED OPERE

La fede in Gesù, nel sacrificio da Lui compiuto sulla Croce è l'unico mezzo, è il solido fondamento della nostra giustificazione. E, per quanto l'uomo si possa impegnare a fare il bene, a osservare leggi e prescrizioni, se non ha accettato Gesù quale personale Salvatore, tutto il suo operare non lo potrà salvare. La conseguenza della Nuova Vita in Cristo produrrà nel credente le "opere della fede". Le opere di coloro che ereditano il Regno, dunque, dimostrano che essi sono rimasti attaccati alla Vite, hanno dimorato in Gesù e perciò hanno compiuto le "opere della fede". La loro vita spirituale è stata ricca del "frutto della Vite". La mancanza di frutto negli altri è segno che non hanno dimorato in Gesù perciò la loro vita spirituale si è inaridita e alla fine si sono seccati morendo di nuovo. Questi, come i tralci secchi, sono destinati al fuoco. Chi vuoi essere: un tralcio che dimora nella vite o un tralcio secco? Decidi caro amico per Gesù e porterai molto frutto. Dio ti benedica!

 

"Voi bramate e non avete...; non avete, perchè non domandate; domandate e non ricevete, perchè domandate male per spendere nei vostri piaceri." (Giacomo 4:2,3)

COME CHIEDERE

A monte di ogni forma di male c'è il peccato. Già col primo uomo la nostra natura è diventata debole e caduca, la conseguenza del peccato da lui compiuto è stata la morte, ma la fede in Dio ci può ricondurre alla vita eterna, riscattandoci per mezzo del Suo figlio, che ha sofferto sulla croce per tutti coloro che credono e si dispongono a servirLo. La venuta di Gesù sulla terra e le Sue opere miracolose testimoniano che Egli è il Figliuolo di Dio, l'unico che può togliere il peccato, perché è il Signore della vita e tutte le potenze Gli sono sottoposte. Le malattie del corpo spesso sono un'immagine di quelle dell'anima. Molti chiedono di essere guariti solo perchè desiderano ristabilirsi fisicamente e poter così godere della vita. Anche tu, forse stai chiedendo qualcosa al Signore. Se le tue richieste hanno come unico scopo la gloria di Dio e l'avanzamento del Suo regno, certamente il Signore ti concederà la Sua benedizione; se chiedi solo per fini ed interessi materiali, per goderne in questa vita, ravvediti e chiedi perdono al Signore prima che sia troppo tardi.

 

"Perchè non sono dall'Onnipotente fissati dei tempi in cui renda la giustizia? Perchè quelli che lo conoscono non veggono quei giorni?" (Giobbe 24:1)

DIO NON ARRIVA MAI TARDI!

È inconcepibile alla mente umana l'apparente indifferenza divina verso le miserie umane che spingono molto a dubitare perfino dell'esistenza di un creatore. L'uomo desidererebbe l'intervento di Dio per risolvere i gravi problemi dell'ingiustizia, della violenza, dell'ipocrisia e della malvagità umana. Il timorato di Dio soffre sull'apparente impunità del male, ma non mette in dubbio la giustizia divina. Dio non giunge mai troppo tardi. Molti dicono: "Perché Dio non interviene?", La Bibbia stessa di da la risposta: "Il Signore... è paziente verso voi: non volendo che alcuni periscono, ma che tutti giungano a ravvedersi". Quando sembra che Dio sia inattivo, Egli sta invece aspettando che i malvagi ed i più lontani "tornino in sè", considerino la Sua benignità e misericordia e si ravvedano dai loro peccati. Chi ha posto la propria fiducia nel Signore, sa che al di là delle nubi più oscure, brilla "il sole della giustizia" ed attende sereno che all'orizzonte appaia in tutto il proprio splendore Dio, il quale interviene, libera e consola.

 

"Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in Lui." (Colossesi 2:6)

CAMMINARE CON CRISTO

Se abbiamo creduto in Gesù è giusto che camminiamo seguendo le Sue orme. Gesù deve diventare la nostra guida, il nostro esempio, il nostro Maestro, colui al quale rivolgersi nei momenti di bisogno, nei momenti di sconforto, nei momenti in cui abbiamo bisogno di una parola buona nella nostra vita. Gesù vuole mettere pace e tranquillità nei nostri cuori, vuole darci quella serenità che ci permette di andare avanti nella vita in mezzo alle difficoltà di cui la vita stessa è piena. Essere cristiani, non vuol dire essere immuni dalle vicissitudini che colpiscono tutti gli uomini. Essere cristiani non ci preserva da ciò che accade a tutti gli esseri umani. Essere figli di Dio ci permette, grazie al Suo aiuto tangibile e costante nella nostra vita, di affrontare e superare meglio le avversità, ma soprattutto ci prepara ad affrontare la vita futura, quella che ci attende quando il corso terreno sarà finito e che ci terrà per tutta l'eternità vicini al nostro Signore e Salvatore Cristo Gesù. Camminiamo con Cristo perché Egli è la Via, la Verità e la Vita per ciascuno di noi.

 

"Ascolta, figlio mio, l'istruzione di tuo padre e non rifiutare l'insegnamento di tua madre;" (Proverbi 1:8)

ASCOLTA

Quello che maggiormente colpisce il nostro cuore è l'orgoglio. Siamo spesso schivi dall'accettare i suggerimenti che chi ci è vicino ci vuole dare. Ci crediamo saggi e non vogliamo che alcuno ci dia dei consigli sul nostro modo di comportarci. Ma Dio ci invita a non rifiutare l'insegnamento che Lui ci vuole dare attraverso La Sua Parola. Dobbiamo renderci conto che, se non amiamo Dio non possiamo amare chi ci sta accanto. Chiniamo il nostro cuore verso la Parola di Dio, abbandoniamoci ai Suoi insegnamenti e troveremo pace nel nostro cuore e riusciremo ad amministrare meglio la nostra vita. Dio vuole consigliarci, ammaestrarci, condurci con amore verso le mille difficoltà che questa vita ci presenta davanti. Se abbandoniamo le nostre ansie, le nostre perplessità ai suoi piedi, Egli certamente ci aiuterà e ci darà quella pace interiore che ci serve per andare avanti e condurre una vita santa e gradevole ai Suoi occhi. Dio è pronto ad istruirci, diamogli la disponibilità del nostro cuore ed Egli opererà potentemente.

 

"E Gesù gli disse: "Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua." (Matteo 22:37)

AMARE IL SIGNORE

Dio ha sempre dimostrato la sua cura ed il suo amore per la Sua creatura e perciò merita tutto il nostro amore e la nostra adorazione. Egli è l'Onnipotente e indica "Maestà e Potenza", noi possiamo permetterci di affidarci a Lui in fede e in amore, perchè Egli è l'unica nostra sicurezza e arca di salvezza. Egli è il nostro Creatore e nel Suo infinito amore provvede ai nostri bisogni con la Sua mano amorevole ed elargitrice di immensi favori. Dobbiamo amare Iddio, non per il timore del giudizio, ma per amore e gratitudine, "noi l'amiamo perché Egli ci ha amato per primo". Nella nostra vita cristiana dobbiamo mettere al primo posto il Signore, cercando per prime le cose che appartengono al Suo regno, certi che come ha detto Gesù: "...tutte le altre cose ci saranno sopraggiunte". Coloro che hanno realizzato l'amore e la grazia di Dio nella prorpia vita, lo ringraziano ogni giorno e quotidianamente possono sperimentare la Sua azione benefica nella propria vita dando luogo allo Spirito Santo, vivendo umilmente e lasciandosi guidare da Lui in ogni verità.

 

"È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere, affinchè nessuno se ne vanti." (Efesini 2:8-9)

TERRENO MOBILE

Molti sono convinti di trovare il favore di Dio perchè confidano sul fatto che sono buoni religiosi, che fanno del bene al prossimo, evitano di commettere brutte azioni. Ma chi pensa in questo modo sta poggiando le prorpie speranze su "un terreno mobile", sulla sabbia dei propri pensieri. Che cosa c'è di più instabile dei nostri sentimenti? Appoggiarsi su di essi, equivale a non avere alcuna certezza. Cerchiamo invece appoggio al di fuori di noi stessi, sulle promesse di un Dio "che non può mentire" (Tito 1:2). Sì, caro amico, occorre ben altro che una vaga fiducia nella misericordia di Dio; ben altro che la moralità e l'onestà più rigorose, per avere una speranza sicura della vita eterna. La Bibbia è l'unica base solida di una speranza che non inganna, il cui scopo è una realtà vivente e il cui possesso è certo. Ascolta le dichiarazioni e le promesse della Parola di Dio e sii coinvolto da essa. Le tue buone opere allora non saranno altro che la conseguenza della tua fede.

 

"Come un'aquila... desta la sua nidiata, svolazza sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle sue penne. L'Eterno solo lo ha condotto." (Deuteronomio 32:11-12)

SALTO NELLA VITA

L'aquila insegna a volare ai suoi piccoli spingendoli fuori dal nido, nel vuoto. Solo allora essi si rendono conto della debolezza delle loro piccole ali. Dimenandosi disperatamente nell'aria, scoprono il segreto di una nuova vita. Imparano a poco a poco a muoversi in quell'elemento nuovo, a utilizzare la forza del vento per salire in quota e dominare vasti territori. Allo stesso modo Dio insegna ai suoi figli ad usare le ali della fede, distruggendo a volte il loro nido morbido, togliendo i loro sostegni e spingendoli fuori. Lottando per non precipitare in quello che sembra loro un abisso senza fine, i credenti scoprono che la prova può fortificarli e che Dio è vicino, pronto a sorreggerli come l'aquila che tende le sue ali per sostenere l'aquilotto. Ci sono momenti nella vita cristiana in cui il "salto nel vuoto" è inevitabile. Fidiamoci del nostro Padre celeste. Con quale delicatezza Egli adatta i suoi test alle nostre deboli forze e ci preserva dalle cadute, portandoci sulle sue potenti ali!

 

"Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro, che vi ho tratto dal paese d' Egitto affinché non vi foste più schiavi; ho spezzato il vostro giogo, e v'ho fatto camminare a testa alta." (Levitico 26.13)

LIBERI DAL PECCATO

Dio ci ha liberati dal peccato, ci ha riconciliati a Lui tramite il sacrificio di Cristo Gesù e grazie a quella morte possiamo accostarci al trono della grazia ed essere ascoltati. Essere liberi dal peccato non vuol dire che non pecchiamo più, ma che possiamo rivolgerci a Dio in Cristo per ottenere misericordia e perdono dei peccati. La nostra natura tende al peccato e durante questa vita possiamo commettere errori, sbagli, peccati contro Dio. Tutto quello che facciamo di male e di sbagliato è un peccato nei confronti del Signore. Accostiamoci ogni giorno fiduciosi al trono della sua grazia e confessiamo ogni peccato, Egli continuerà a lavarci col prezioso sangue di Cristo. Stiamo vicini al Signore, riconosciamolo come nostro Salvatore e Signore, ubbidiamo Lui e alla Sua Parola, solo così saremo veramente liberi dal peccato e il sacrificio di Cristo non sarà stato vano per noi.

 

"Vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo dà. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti." (Giovanni 14.27)

LA VERA PACE

Vi è forse pace intorno a noi? Vi è nelle famiglie, negli ambienti di lavoro? La si vede forse nel mondo? Pace! Che parola inflazionata. Molti, troppi, si riempiono la bocca con questa parola, ma non ne conoscono il senso e il valore. Si organizzano cortei, marce, dibattiti, si riempiono le piazze di bandiere. Ma pace non c'è. Allora non c'è rimedio? Considera le parole di Gesù nel versetto di oggi. La pace nasce da dentro ognuno di noi, non è legata a fattori esterni. La pace, quella vera, solo Gesù può darla perché Lui è il Principe della Pace (Isaia 9:5). Ed è la sola pace di cui abbiamo bisogno. Non è quella del mondo ma è quella di Gesù. A causa del peccato di disubbidienza di Adamo, l'uomo ha perso anche la pace, la comunione con Dio. L'unico rimedio per averla di nuovo è quello di rivolgerci a Gesù. Quando siamo in pace con Lui, allora potremo parlare e trasmettere la pace di cui tutti hanno bisogno. Cosa aspetti a chiedere pace a chi solo può e vuole donartela?

 

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