Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? (Romani 8:31)
CINQUE RISPOSTE IMPORTANTISSIME
Paolo fa cinque domande importantissime: 1) “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” La certezza della presenza di Dio fa inclinare l’ago della bilancia a tuo favore. Quindi, qualunque cosa tu stia affrontando oggi, ricorda a te stesso: “Dio è per me”. 2) “Colui che ha non ha risparmiato nemmeno il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, non ci donerà forse tutte le cose con lui? “(v. 32). Pensaci: potrebbe Dio salvare la tua anima, per poi lasciarti in balia di te stesso? O potrebbe preoccuparsi del tuoi bisogni eterni e non di quelli terreni? No! 3) “Chi accuserà gli eletti di Dio...? Nessuno - Dio stesso è Colui che ci giustifica” (v 33). Ogni voce che ti accusa, compresa la tua, non conta nulla nel cielo. L’accettazione di Dio batte il rifiuto di chiunque altro - ed Egli ti accetta perché ti vede “in Cristo”. 4) “Chi ci condannerà... Gesù Cristo è morto per noi... Lui è seduto alla destra di Dio, e anche intercede per noi “(v. 34). Quando i tuoi accusatori si alzano e parlano contro di te, Gesù, il tuo avvocato difensore, li farà tacere. Perché? Perché il suo sangue ti copre! 5) “Chi ci separerà dall’amore di Cristo?” (v. 35). Paolo risponde alla sua stessa domanda: “né morte né vita, né angeli, né i nostri timori per oggi, né le nostre preoccupazioni per il domani - nemmeno le potenze degli inferi possono separarci daH’amore di Dio... nulla in tutta la creazione sarà mai in grado di separarci dall’amore di Dio che si rivela in Cristo Gesù, nostro Signore “ (vv. 38-39).
Date, e vi sarà dato (Luca 6:38)
COMINCIA A DARE AL PROSSIMO
La generosità non è solamente legata ad un fattore di soldi. Molte persone dicono: “Non appena sarò ricco, diventerò più generoso”, ma i più grandi donatori son quelli che danno pur non disponendo di molto denaro: nonne con una pensione misera che, con qualche euro al mese, sostengono la costruzione di orfanotrofi; gente che a malapena va avanti, con le sue donazioni dà da mangiare agli affamati; impiegati in pensione che istruiscono i lavoratori più giovani; gente con risorse limitate, che passa le proprie sere lavorando coi senzatetto o con famiglie nel bisogno. Non importa quali siano le tue possibilità finanziarie, puoi iniziare uno stile di vita atto a donare. Se riesci a trovare i soldi per una bella macchina, una cena fuori, biglietti del cinema, appuntamenti e altre attività di svago, è probabile che tu possa trovare qualcosa da dare, se davvero lo vuoi! Gesù disse: “Date e vi sarà dato; vi sarà versata in seno una buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi” (v.38). Vuoi un premio? Una benedizione? Comincia dando il tuo tempo, le cose a cui tieni ed il tuo talento. Gesù o ha mentito o ha detto la verità, spetta a te trovare la risposta. Se credi che abbia detto la verità, saresti un stolto a tenere tutto per te piuttosto che dare. Norman Vincent Peale disse: "Quando ti distacchi mentalmente da te stesso e ti concentri sull’aiutare altre persone in difficoltà, sarai in grado di far fronte al tuo io interiore molto più efficacemente. In qualche modo, l’atto di donarsi innesca un’incredibile potenza in noi stessi”. Gesù ci dice di dare, senza aspettarci di ottenere e che la generosità genera generosità. Inizia a dare agli altri e guarda cosa succede.
Quando l'Onnipotente stava ancora con me e avevo i miei figli intorno a me (Giobbe 29:5)
PASSA PIÙ TEMPO CON LA TUA FAMIGLIA
È proprio vero il detto: “La famiglia che insieme prega, insieme resta", e un’altra citazione vera dice: “La famiglia che mangia e comunica insieme, cresce figli equilibrati”. Dopo aver studiato il comportamento di cinquecento adolescenti, ecco cosa ha scoperto il centro medico ospedaliero dell'infanzia di Cincinnati: i ragazzi che condividevano i pasti coi propri genitori cinque volte alla settimana o più, erano meno soggetti a fare uso di droghe, ad essere depressi o nei guai con la legge. Si rivelarono essere anche più predisposti allo studio e ad esser circondati da amici. Lo stesso risultato si è ottenuto anche dalle famiglie che si incontravano assieme in un ristorante fast-food. In contrapposizione, i ragazzi più sregolati erano quelli che mangiavano coi loro genitori solo tre volte alla settimana o anche meno. Cosa significano queste scoperte? 1) C’è bisogno che tu trovi il tempo per essere coinvolto con i tuoi figli nelle attività quotidiane, specialmente nei loro anni formativi. 2) Quando dai ai tuoi figli delle cose, gli stai dando piacere ed entusiasmo a breve termine, ma quando dai loro il tuo tempo, gli stai dando autostima. Questo comporterebbe qualche ora in meno di lavoro o l’eliminazione di certe attività, ma è un investimento di cui non ti pentirai mai. Giobbe fu uno degli uomini più benestanti della sua generazione, ma dopo che la tragedia lo colpì e tutti e dieci figli suoi morirono in un singolo giorno, guardò indietro e scrisse: “L’Onnipotente stava ancora con me e avevo i miei figli intorno a me”. Devi chiedere a te stesso: “Sto spendendo abbastanza tempo con la mia famiglia?” Se la risposta non ti piace, inizia cambiando le cose.
Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; allora questi lo odiarono più che mai (Genesi 37:5)
TENACIA (4)
La tenacia supera l’incomprensione e il rifiuto. A volte le persone sulle quali fai affidamento per sostenerti cercheranno invece di sminuirti. Quando Dio ti dà una visione troppo grande che loro non sanno affrontare, essi diranno: "Ti stai montando la testa” e quindi cercheranno di sminuirti per abbassarti al loro livello! I fratelli di Giuseppe lo vendettero come schiavo, poi tornarono a casa e dissero a loro padre che era stato ucciso da una bestia feroce. Potete immaginare come si sentiva Giuseppe quando qualcuno gli chiedeva: “Raccontami della tua famiglia”? Il Generale Dwight D. Eisenhower disse: “Non esistono vittorie a prezzi stracciati." E purtroppo, il tradimento avviene tanto in chiesa quanto nella società secolare. Quando Charles Spurgeon era poco più che ventenne, venivano così tante persone nella sua chiesa che l'edificio non li poteva contenere. Allora, incontrò trenta dei responsabili della sua comunità e suggerì di costruire un auditorium che potesse ospitare 5.500 persone. Secondo quanto si racconta, disse loro che se qualcuno dubitasse della possibilità di realizzarlo, avrebbe dovuto tirarsi indietro. E ventitré lo fecero! Ma Spurgeon rimase fedele alla visione che Dio gli aveva dato. Aveva la “fermezza’’ che gli permise di andare fino in fondo e per oltre 35 anni la folla riempì il Metropolitan Tabernacle mattina e sera, facendola diventare una delle chiese più influenti nella storia. “Hai qualche fiume che pensi di non poter attraversare? Hai qualche montagna che pensi di non poter superare? Dio è specializzato in cose ritenute impossibili; Lui può fare ciò che nessun altro può fare".
...io ho fatto una promessa al Signore e non posso revocarla (Giudici 11:35)
TENACIA (3)
La tenacia supera l’opposizione della famiglia. Quando la famiglia di Jefte lo ripudiò e lo buttò fuori di casa, egli radunò un esercito che liberò Israele dalle mani dei loro nemici. Di conseguenza, divenne il giudice più giovane della nazione. Di fronte alla scelta tra “crollare o resistere” David Livingstone dimostrò la sua tenacia. Sua moglie, Mary, gli creò molti problemi, lamentandosi e criticando in continuazione, tanto da rendergli il lavoro quasi impossibile. La tensione tra i due crebbe a tal punto che Livingstone la rimandò a casa sua in Inghilterra, per un periodo di oltre dodici anni,sofferti, in cui ebbe un’emorragia interna e infine morì in Africa per la causa di Cristo. Quando Gesù tornò a casa a Nazareth per servire le persone con cui era cresciuto, alcuni di loro cercarono di buttarlo giù da una rupe. E nonostante i suoi insegnamenti e i suoi miracoli, la sua famiglia pensò che fosse pazzo. Questo lo fece soffrire? Certo! Ma Egli non permise a ciò di fermarlo. Egli disse: “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire?” (Luca 14: 26-28). Quando la tua famiglia si oppone, ama e prega per loro, perché Dio può cambiare i loro cuori. E fino a quando non lo farà, continua a servirlo.
Nel mondo avrete tribolazione (Giovanni 16:33)
TENACIA (2)
Altri due motivi per cui è necessario sviluppare la tenacia sono: 1) Superare una malattia prolungata. Quando la malattia logora la tua forza fisica, emotiva e mentale... quello è il momento in cui hai bisogno di tenacia. La Bibbia dice: "Lo spirito dell’uomo lo sostiene quand’egli è infermo; ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà?” (Proverbi 18:14). Charles Spurgeon era conosciuto da tutti come “il principe dei predicatori.” Il suo ministero ebbe un grande impatto su Londra e gran parte delle isole britanniche. Eppure era così malato che doveva trascorrere buona parte del suo tempo a riposare nel sud della Francia. La moglie, che rimase invalida dopo la nascita dei loro figli gemelli, superò le sue limitazioni fisiche con la tenacia. Sebbene fosse paralizzata, coordinò dal suo letto una distribuzione di libri, senza precedenti. Ed è in gran parte grazie alla sua tenacia che i libri di Spurgeon si trovano oggi nelle librerie in tutto il mondo.2) Superare le limitazioni finanziarie. George Muller, che fondò orfanotrofi in Inghilterra, è un ottimo esempio di tenacia. Ha salvato la vita di migliaia di bambini, e lo ha fatto per fede. Molte volte non aveva il denaro per comprare il cibo per il loro prossimo pasto, ma non si lamentò mai. Invece pregava. E in risposta alla sua fede, il denaro proveniva da tutto il mondo e in gran parte da persone che non aveva mai conosciuto. Muller visse secondo il principio biblico: “Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Romani 12:11-12).
Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo (2° Corinzi 4:8)
TENACIA (1)
C’è un detto che si è dimostrato vero: "Ciò che non ci distrugge, ci rende più forti." E ci sono quattro modi di dire che si sono rivelati falsi:1) “Quando diventi cristiano, non hai più problemi” Chiunque ti abbia detto questo, non lo ha preso dalla Scrittura. Paolo disse: ‘Siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all’estremo, perplessi ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi ‘(vv. 8-9). 2) “La Bibbia tratta tutti i problemi che potrai avere” Dio ci dice molte cose nella Sua Parola, ma Egli ci richiede anche di "’camminare per fede e non per visione” (2 Corinzi 5:7). Ciò significa ricevere la guida dalla Sua Parola, dai suggerimenti dello Spirito Santo e dal consiglio di amici devoti. 3) “Se hai problemi è perché non sei spirituale.” È vero il contrario. Gli attacchi di satana sono la prova che non gli sei sottomesso, che rappresenti una minaccia per il regno delle tenebre e che stai facendo la volontà di Dio. Maggiore è l’attacco, più grande sarà la benedizione che ti attende dopo la prova, quindi prosegui nel cammino. 4) “Ricevere insegnamenti biblici sani, risolve automaticamente ogni problema.” Questo ti aiuterà sicuramente a risolvere i problemi, ma non li risolverà per te. Devi essere un “esecutore” della Parola e non “un ascoltatore soltanto” (vedi Giacomo 1,23). Paolo scrive: "Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Rivestitevi della completa armatura di Dio, affinché possiate stare saldi contro le insidie (e trucchi) del diavolo” (Efesini 6: 10-11). In altre parole, hai bisogno di “tenacia”.
...lo Spirito intercede Egli stesso per noi con sospiri ineffabili (Romani 8:26)
SOSPIRARE IN PREGHIERA
Solitamente pensiamo al sospiro come qualcosa di negativo. Una delle cose migliori da fare è sospirare in preghiera: “Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio. Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.” (vv.26-28). A volte, quando stiamo pregando per un determinato bisogno, sentiamo nel profondo di non riuscire ad esprimerci con le giuste parole. A questo punto lo Spirito Santo prende il controllo.Egli prende il nostro dolore e i nostri bisogni più profondi, trasmettendoli a Dio. Cosa ci può insegnare questo fatto riguardo la preghiera? Lo Spirito Santo si unisce alle nostre preghiere quando provengono dal nostro cuore e non solo dalle nostre labbra. Ci sono volte in cui non siamo in grado di dire nemmeno una parola in preghiera, tuttavia stiamo avendo un’importante comunione. Hai mai raggiunto un punto in cui eri così preoccupato per qualcosa da andare davanti a Dio e non riuscire a far altro che sospirare? Stai imparando qualcosa di fondamentale riguardo alla preghiera: Dio ci permette di sospirare, altrimenti non riusciremmo a pregare veramente. Pronunceremmo parole, ma non pregheremmo veramente dal profondo del cuore, là dove inizia la preghiera del giusto che “ha una grande efficacia” (Giacomo 5:16).
C'è grande sicurezza nel timore del Signore (Proverbi 14:26)
IL TIMORE DEL SIGNORE
Quando ti sottometti a Dio, non deve spaventarti niente perché Egli è per te "un rifugio e una forza" (Salmo 46:1). Aver timore di Dio non significa temere che Egli voglia farti del male. Lui è un Dio buono! Avere "timore del Signore" significa semplicemente seguire le Sue direttive e riconoscere la Sua autorità in tutte le cose. Avrai certamente notato che oggigiorno non c'è più molto rispetto per le autorità; abbiamo sviluppato quel tipo di mentalità che dice: "Nessuno può dire a me cosa fare”, ma la Bibbia afferma che "C'è grande sicurezza nel timore (reverenziale e d'adorazione) del Signore. Perché dice questo? Perché un timore reverenziale e di adorazione verso il Signore significa essere altresì rispettosi e ubbidienti. Vuol dire che farai quello che Dio ti dice di fare e che la tua fiducia e fede in Lui continueranno a crescere. Noterai qualcos'altro d'importante: più timore reverenziale avrai in Dio e più attento e cortese sarai nei rapporti con gli altri; Salomone scrive: "Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: "Temi Dio e osserva i Suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell'uomo" "(Ecclesiaste 12:13).Mosè disse ai figli d'Israele: "Che cosa chiede da te il Signore, il tuo Dio, se non che tu tema il Signore... che tu cammini in tutte le sue vie, che tu lo ami e lo serva, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua" (Deuteronomio 10:12). Non è così complicato!
L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia (1° Corinzi 13:4)
IL VERO SIGNIFICATO DI AMORE
L’apostolo Paolo ci regala una delle visioni più profonde e significative dell’amore. “Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo ad essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente. L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non si inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L’amore non verrà mai meno” (1 Corinzi 13:3-8). John e Mary sono sposati da cinquant’anni. Una notte, a letto, lei dice: “Un tempo, quando eravamo giovani, mi stringevi la mano”. Un po’ infastidito, lui allunga la mano. “Un tempo, quando eravamo giovani, mi abbracciavi”, continua Mary. Ancor più lentamente, il corpo di John si gira, quasi cigolando, e si accoccola accanto a lei. “Quando eravamo giovani, mordicchiavi il mio orecchio”, sussurra la moglie. All’improvviso, il marito allontana le coperte e salta fuori dal letto. Sorpresa, Mary chiede: “Dove vai?”. “A mettere la dentiera!”, borbotta lui. Coccole e romanticismi sono quasi scontati quando si è nel fiore degli anni. Ma viverli quando si portano dentiere, apparecchi per l’udito e il profumo che si avverte è quello di Vicks VapoRub, ecco, quello è l’amore!
Altro...
Voi non avete, perché non domandate (Giacomo 4:2)
RAGGIUNGERE CIÒ CHE DESIDERI (3)
Prendi nota: 1) Ci sono benefici che non riceverai se non li richiederai tu stesso.”Chiedere e ricevere”, rinforza la tua autostima.Dunque, da figlio redento di Dio, dichiara: “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?”(Romani 8:31). 2) La scelta del momento adatto è importante. “L’uomo accorto vede il male e si mette al riparo, ma gli ingenui proseguono e ne pagano le conseguenze" (Proverbi 27:12). Le figlie di Selofead si fecero avanti quando erano nel deserto e la Terra Promessa era ancora da conquistare. Niente è più efficace di un’accurata programmazione. Non puoi startene tranquillo e inoperoso e dare per scontato che qualcun altro si preoccupi del tuo futuro benessere. Per esempio: dopo che gli aumenti di stipendio sono stati dichiarati, non è più il momento di chiederne uno al tuo capo.Parlare apertamente e affrontare la situazione sarà una benedizione non solo per te stesso, ma anche per altri. 3) Impegnati per una situazione vantaggiosa per tutti. La battaglia non era ancora vinta. Le figlie di Selofead avevano degli zii che presentarono appello contro il nuovo ordinamento, sottolineando il fatto che se queste donne avessero sposato un uomo di una diversa tribù, allora i loro territori sarebbero passati ad altre tribù. Dio prese dunque una nuova decisione: per poter essere proprietari della terra, sarebbe stato necessario sposarsi all'interno della propria tribù (vedi Numeri 36:5-11). Per quanto riguarda il matrimonio, spiritualmente parlando, questo principio è ancora valido. “[La donna] è libera di sposarsi con chi vuole, purché lo faccia nel Signore” (1 Corinzi 7:39). Lo stesso vale per l'uomo.
Le figlie di Selofead... si presentarono davanti Mosè (Numeri 27:1-2)
RAGGIUNGERE CIÒ CHE DESIDERI (2)
Le figlie di Selofead insegnano che dobbiamo: 1) Volere fare qualcosa. Lamentarsi non cambia la situazione, ti fa solo sentire più infelice. Nella Terra Promessa entrarono milioni di persone e di certo altre donne erano nella stessa situazione difficile. Ma non cambiò nulla fino all’energica presa di posizione di quelle cinque sorelle che rifiutarono di accettare lo status quo. Ci volle coraggio! Rivolgersi a Mosè era come appellarsi alla Corte Suprema. Le soluzioni si trovano quando decidi di affrontare il problema in modo diretto e di fare qualcosa al riguardo. 2) Avere chiaro ciò che vuoi. Che cosa vuoi che accada, o che non accada più? Se non sai dove sei diretto, una strada vale l’altra; devi avere una meta chiara. Le figlie di Selofead erano certe di avere diritto alle stesse benedizioni dei loro parenti maschi e rifiutarono ogni compromesso. Di conseguenza, Dio le ascoltò. E lo stesso farà con te: “Non ci scoraggiamo a fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo” (Galati 6:9). 3) Rifiutare di farsi dissuadere da opinioni, abitudini e tradizioni. Sotto la Legge di Mosè, le donne non erano nemmeno censite come membri delle comunità di Israele (vedi Numeri 26). Prova ad immaginare come sarebbe la Chiesa, se ancora oggi vivessimo sotto quella Legge. Nella Scrittura leggiamo che Dio ha alterato la “norma” molte volte, in risposta ad una fede sincera e coraggiosa, cambiando così il destino di quelle persone. E ciò che fece per loro, Egli lo farà per te.
Dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre (Numeri 27:4)
RAGGIUNGERE CIÒ CHE DESIDERI (1)
Le cinque figlie di Selofead sono un buon esempio di come ottenere ciò che si vuole. Gli Israeliti sarebbero entrati nella Terra Promessa da lì a poco. Era stato stabilito come dividere la terra tra le varie tribù. Ma per la Legge, il diritto ad ereditare la terra spettava solo agli uomini. Un principio ingiusto, secondo queste cinque donne, a cui era così negato ereditare la terra del padre, ora deceduto. Decisero dunque di appellarsi a Mosè. “Nostro padre morì nel deserto...e non ebbe figli maschi... dacci una proprietà in mezzo ai fratelli di nostro padre” (vv. 3-4). Ora, poiché la Legge veniva da Dio, Lui soltanto avrebbe potuto cambiarla. Quindi Mosè presentò il caso al Signore, ed ecco la Sua risposta: “Le figlie di Selofead dicono bene... sì, tu... farai passare ad esse l’eredità del loro padre” (v. 7). Donne coraggiose, che hanno preso in mano la situazione. Non c’erano uomini che potessero parlare per loro conto, nessun marito, fratello, figlio. Avevano degli zii, è vero, ma era piuttosto improbabile che le avessero supportate, visto che la terra, secondo l’uso consueto, sarebbe andata tra le loro proprietà. In conclusione, ci sono tre insegnamenti in questo racconto: 1) Quando qualcosa è sleale e ingiusto, Dio può chiederti di metterlo in discussione e cambiarlo. 2) I risultati non arrivano per chi aspetta, ma per chi è pronto ad agire per ottenerli. 3) L’uomo può chiudere la porta, ma quando ti rivolgi a Dio, Egli può aprirla per te.
Il Signore è per me, io non temerò (Salmo 118:6)
QUATTRO PASSI PER VINCERE LA PAURA
Primo, sii pronto a correre dei rischi. Certo, potresti uscirne ferito o imbarazzato, e allora? Per superare l’insicurezza e conquistare fiducia, devi prenderti la libertà di osare. Inizia a scrivere quel libro, vai a lezione di musica, alzati e parla in pubblico se hai qualcosa da dire! Avverti la tua paura e fallo comunque! “La paura degli uomini è una trappola, ma chi confida nel Signore è al sicuro" (Proverbi 29:25). Secondo, impara a sorridere di te stesso. Supera il bisogno ossessivo di essere approvato e accettato e impara a sorridere dei tuoi errori. Siamo tutti esseri umani, non prenderti sempre così sul serio! Quando commetti un errore, sii tu il primo a vederne il lato comico, e ti accorgerai che le persone sono più comprensive di quanto immagini. Terzo, inizia a pensare in modo realistico. È il momento di crescere e renderti conto che non tutto riguarda te. Non sei il centro dell’universo e i tuoi piccoli passi falsi non incidono granché nel più grande disegno della vita. Inoltre, gli errori sono gli insegnanti migliori per il successo. Quarto, concediti un premio per le piccole vittorie. Quando porti a termine un progetto, premiati. Quando accetti un consiglio o una correzione senza reagire, premiati. Spesso le persone che attacchiamo verbalmente, sono quelle che più cercano di aiutarci. Abituati all’idea di essere valido, di avere talento e abilità, e che il tuo valore, agli occhi di Dio, è inestimabile. Smetti di scrutarti attraverso lenti che distorcono la realtà ed inizia a guardarti con 10 decimi di vista. Quando sarai in grado di fare ciò, le tue paure lasceranno il posto alla fiducia in te stesso e nel tuo futuro.