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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Pregate ... con ogni preghiera e supplica... (Efesini 6:18)

DIVERSI TIPI DI PREGHIERA

Nelle Scritture ci sono diversi tipi di preghiera. La preghiera dell'arresa. Quando Paolo incontrò Cristo sulla via di Damasco egli pregò: "Signore, che vuoi che io faccia?" (Atti 9: 6). Che è un po' come affermare: "Eccomi, Signore, fai di me ciò che desideri. Chi si affida al Signore con tutto il cuore in preghiera si fida di Dio. La preghiera dell'impegno. La Bibbia dice: "Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi" (I Pietro 5: 7). Finché cerchi di controllare tutto, i tuoi livelli di stress continueranno a salire. Ma una volta che imparerai a consegnare le cose nelle mani Dio, ti chiederai come mai hai trascorso anche un solo giorno a preoccuparti. La preghiera d'intercessione. Il profeta Ezechiele scrive: "Ho cercato fra loro qualcuno che stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese" (Ezechiele 22:30). "La breccia" è la distanza tra ciò che è e ciò che può essere. Quando c'è una "breccia" nel rapporto di una persona con Dio a causa di un particolare peccato, come credente hai il privilegio (e la responsabilità) di mettere te stesso in questa breccia e pregare per loro.

...un tempo per tacere e un tempo per parlare. (Ecclesiaste 3:7)

PARLA!

La Bibbia ha molto da dire circa il non criticare e formulare giudizi. A volte il silenzio non è "d'oro", ma è mortale. Per esempio il silenzio è mortale quando lo usi in maniera passiva, come uno strumento vendicativo per esprimere la tua rabbia o il tuo malcontento. Questo si chiama "manipolazione emozionale". Gesù ha detto: "Se tuo fratello ha peccato contro di te, va' e convincilo fra te e lui solo. Se ti ascolta avrai guadagnato tuo fratello" (Matteo 18:15). Gesù sta raccomandando un comportamento assertivo comandandoci a prendere l'iniziativa nell'affrontare il "peccato". Il silenzio è mortale quando tu non difendi qualcuno da una critica ingiustificata o un feroce pettegolezzo. Non permettere che la paura di essere isolato o rigettato faccia sì che non affronti una calunnia o un carattere diffamatore, soprattutto quando sai che i fatti sono il contrario. La Scrittura dice: "C'è un tempo per tacere e un tempo per parlare". Abbi il coraggio delle tue convinzioni bibliche e parla secondo la volontà di Dio, per la Sua gloria e per il bene degli altri!

Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi... (Luca 16:10)

SII FEDELE NELLE PICCOLE COSE!

Il testo della meditazione si colloca in un contesto dove Gesù afferma: "Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri?" (Luca 16:10-12). Ogni piccolo passo di fede conduce a una profonda, ricca e più gratificante relazione con Dio. Per il Signore è fondamentale che i credenti siano fedeli "nelle piccole cose". Quando Michelangelo dipingeva gli affreschi nella Cappella Sistina, passava ore interminabili sdraiato sull'impalcatura, perfezionandone i dettagli. Era un lavoro infelice. Uno studente, curioso del perché il rinomato scultore si prendesse tanti dolori per dei dettagli che potevano essere osservati solo da una certa distanza, chiese: "Chi saprà se è o non è perfetto?". Il maestro artista rispose: "lo!". E così farà il tuo Maestro, Gesù! Quello che farai oggi conta. È il fattore determinante di cosa Dio ti chiamerà a fare domani. Perciò sii fedele nelle piccole cose.

Tu ne hai ammaestrati molti, hai fortificato le mani stanche; e le tue parole hanno rialzato chi stava cadendo... (Giobbe 4:3,4)

PRONUNCIA PAROLE DI INCORAGGIAMENTO

La Bibbia dice: "Cerchiamo comunque di conseguire le cose che contribuiscono alla pace e alla reciproca edificazione" (Romani 14:19). Quando Giobbe era travagliato, il suo amico Elifaz gli ricordò come nel passato le parole di Giobbe avessero incoraggiato quelli che stavano per mollare. Le parole possono ferire o guarire, benedire o maledire, distruggere o liberare, demolire o edificare: "Morte e vita sono in potere della lingua" (Proverbi 18:21). In un mondo dove le persone sono colpite e annichilite da parole che sono pronunciate con cattivi sentimenti, ci aiuti il Signore in modo che possiamo con la Sua forza essere strumenti nelle Sue mani per essere d'aiuto per coloro che si trovano nella sofferenza. Caro lettore, ogni volta che ne hai la possibilità pronuncia delle parole che siano d'incoraggiamento, di sprone, di edificazione, per chi le ascolta e tu stesso sarai incoraggiato per aver fatto del bene a chi si trovava nella necessità. Vivi questa giornata studiandoti di pronunciare parole che facciano del bene per chi le ascolta.

...«La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza». (2° Corinzi 12:9)

DIPENDERE DA DIO

Le preoccupazioni sono un ostacolo e motivo di grande sofferenza per chi non dipende da Dio. Il Signore non ti permetterà di usare le tue debolezze come una stampella o una scusante, ma le permetterà affinché tu dipenda da Lui. Paolo scrisse: "Mi è stata messa una spina nella carne affinché io non insuperbisca" (II Corinzi 12:7). Perché Dio dovrebbe tenerti in contatto con le tue limitazioni? Per metterti in imbarazzo? No, ma per potenziarti così che tu possa fare il Suo volere. L'intenzione di Dio è di aumentare, non diminuire, il tuo bisogno di Lui. Noi siamo forti tanto quanto la nostra area più debole! Ecco perché certe volte cerchiamo di scusare le nostre debolezze o ignorarle, ma questo è pericoloso perché, contando sulle tue forze, potresti vincere e arrivare a pensare di poter gestire tutto da solo. Fu perché Paolo era brillante che Dio permise circostanze difficili che lo trattennero sulle sue ginocchia, vivendo in uno stato di dipendenza forzata. Dopo aver ripetutamente pregato Dio che si portasse via le sue debolezze, Paolo finalmente giunse al punto di poter dire: "Mi vanterò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me" (II Corinzi 12:9).

Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l'opera vostra e l'amore che avete dimostrato... (Ebrei 6:10)

DIO DÀ VALORE A CIÒ CHE FA

Satana proverà a convincerti che non conti molto nel Regno di Dio perché non hai un dono d'alto livello come predicare, insegnare o condurre in pubblico. Niente potrebbe esser più lontano dalla verità: "Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l'opera vostra e l'amore che avete dimostrato e i servizi che avete resi e che rendete tuttora ai santi". Dio vede il tuo servizio dietro le quinte giorno dopo giorno, il tuo prenderti cura degli amati anziani, della crescita dei tuoi figli, il tuo incoraggiare altri e contribuire dove puoi. Perciò, quando pensi di essere troppo piccolo per far grandi cose, prova a fare piccole cose con un grande cuore pieno d'amore. Non saprai mai ciò che puoi fare fino a che non provi! Una pietra può brillare, ma questo non fa di lei un diamante. Qualcuno ha affermato: "Il mondo sarebbe morto presto se non fosse per la fedeltà, la sincerità, la creatività e l'impegno di coloro i cui nomi non sono onorati né acclamati". Oggi Dio dà valore a ciò che fai: "Non ti scoraggiare di fare il bene; perché, se non ti stancherai, mieterai a suo tempo" (cfr. Galati 6:9).

C'è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi... (Giacomo 5:13)

PREGA A RIGUARDO

È incredibile quanto tempo impieghiamo persistendo su qualcosa prima di decidere di pregare a riguardo. Lo scrittore dell'inno dice: "Oh qual pace a cui spesso rinunciamo; oh qual inutile dolore portiamo. Tutto perché non portiamo ogni cosa a Dio in preghiera". Ci lamentiamo coi nostri amici. Ci chiediamo perché Dio non faccia qualcosa. Lottiamo con le situazioni nelle nostre menti eppure, non riusciamo a sfruttare la soluzione più semplice che ci sia: la preghiera. Siamo tutti colpevoli di trattare la preghiera come ultimo disperato tentativo. La Bibbia dice: "C'è tra di voi qualcuno che soffre? Preghi". Quando hai un problema: prega. Quando qualcuno ti ferisce: prega. Quando sei malato: prega. Quando ti senti di non farcela: prega. Quando qualcuno che ami sta soffrendo: prega. Quando sei scoraggiato: prega. Quando non sai cosa fare: prega. Gesù, che pregava presto la mattina e tardi la notte, disse: "Tutte le cose che voi domanderete pregando, credete che le avete ricevute, e voi le otterrete" (Marco 11:24). Allora prega a riguardo e aspetta che il Signore risponda secondo la Sua volontà e i Suoi tempi.

Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. (Filippesi 1:21)

LA PROSPETTIVA DI FEDE

Le prigioni romane erano posti terribili. I trasgressori venivano spogliati, frustati, legati con ceppi alle caviglie. I loro abiti intrisi di sangue non venivano cambiati nemmeno nel pieno dell'inverno. E la "cella nascosta" (Atti 16:24) dove Paolo e Sila furono imprigionati era la peggiore. La mancanza d'acqua, gli spazi angusti, e l'odore di fogna (se così lo si può chiamare) rendeva impossibile dormire. I prigionieri desideravano quotidianamente la morte e qualcuno si toglieva pure la vita. Era il peggior incubo! Eppure "Paolo e Sila pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano" (Atti 16:25). L'attitudine di Paolo li impressionò prima ancora che il suo credo religioso li raggiungesse. Come hanno potuto farcela? Avevano una prospettiva di fede! Paolo non si limitò soltanto a cantare nella prigione, scrisse alcune delle sue migliori lettere laggiù. Qui la sua dichiarazione: "So infatti che ciò tornerà a mia salvezza ... Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte. Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno" (Filippesi 1:19-21).

Egli, svegliatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!» Il vento cessò e si fece gran bonaccia. (Marco 4:39)

PACE NELLA TEMPESTA

Gesù rimproverò i Suoi discepoli perché avevano perso la pace della mente durante la tempesta. Lui non la perse. Si era addormentato sulla parte posteriore della barca. Dove ti trovi oggi? Tranquillo con Gesù a "poppa" o nel panico insieme agli altri a "prua" della barca? La preoccupazione sopraggiunge quando dimentichi due cose. Prima di tutto quello che il Signore ti ha detto. Gesù disse: "Passiamo all'altra riva" (Marco 4:35) e una volta dette quelle parole non ci fu un'onda grande abbastanza da affondarli. Ogni volta che farai quello che Dio ti dice di fare, andrai forse incontro alla tempesta, ma non affonderai. In secondo luogo le preoccupazioni sopraggiungono quando dimentichi chi è con te nella barca. I discepoli pensavano di conoscere Gesù piuttosto bene, ma prima che la notte fosse finita, si domandarono: "Chi è dunque costui, al quale persino il vento e il mare ubbidiscono?" (Marco 4:41). Ti è mai capitato di pensare che la tempesta che stai ora attraversando è stata permessa da Dio per mostrarti che non c'è nessun problema che Lui non possa risolvere? Rifletti non sei solo, tramite questa esperienza giungerai a conoscerlo meglio.

...«Questo è il mio diletto figlio, nel quale mi sono compiaciuto». (Matteo 3:17)

L'APPROVAZIONE DI DIO

Quando Gesù fu battezzato "i cieli si aprirono ... ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto»" (Matteo 3:16, 17). Quel giorno, quando Gesù scese nelle acque del fiume Giordano stava facendo un passo nella pienezza del proposito divino per la Sua vita. Giovanni il Battista aveva battezzato tante persone che si erano ravvedute. Gesù era esattamente dove il Padre voleva che Lui fosse, facendo esattamente quello che voleva che facesse. Ecco perché Suo Padre annunciò: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». Il credente che obbedisce alla Parola di Dio e si sottomette alla Sua volontà, con un cuore sincero e ben disposto, sarà approvato dal Signore. Ciò che fece Gesù e le Parole del Padre costituiscono un prezioso insegnamento per il credente. Il nostro impegno deve essere sempre quello di "trovarci al centro della volontà di Dio" in modo che possiamo onorare Dio e avere la Sua approvazione. Caro lettore, studiati sempre di agire secondo le indicazioni della Bibbia, la Parola di Dio.

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