...la parola del Signore fu rivolta... (Genesi 15:1)
LA PAROLA DEL SIGNORE
Dio disse ad Abraamo: "In te saranno benedette tutte le famiglie della terra" (Genesi 12:3). Questa sì che è una preziosa parola! Dio sapeva perfettamente che Abraamo aveva la fede per accoglierla. Qualora tu non sopportassi ciò che devi fare per realizzarla, significa che qualcosa non va. Esamina con sincerità le motivazioni che ti spingono. Individua eventuali discrepanze tra ciò che sei e quanto vorresti ottenere. Hai ben focalizzato il desiderio del tuo cuore? Ti sta veramente a cuore il tuo bene spirituale? Qualora per realizzare il tuo desiderio dovessi violare i principi biblici non è la volontà di Dio per la tua vita. L'unico modo per realizzare la Parola di Dio è credere a Essa. Che cosa ti sta rivelando Dio attraverso la Sua Parola scritta per la tua condizione attuale? Come puoi conoscere di più il Signore e la Sua volontà per la tua vita? Considera che il premio più appagante nel realizzare un obiettivo, è ciò che avviene di te per opera del Signore e per quello che Egli ti dona per il tuo benessere spirituale. La Parola del Signore ti viene rivolta affinché Dio ti possa elargire i Suoi beni spirituali.
Alzati ... fatti coraggio e agisci! (Esdra 10:4)
IMPEGNO E CORAGGIO
L'impegno è la volontà di fare tutto il possibile; è una promessa fatta a te stesso che fa rifiutare la resa. C'è una grande differenza tra "interesse" e "impegno": nel primo caso operi soltanto quando te ne deriva una convenienza, nel secondo, assunto un impegno, non puoi presentare scuse ma soltanto risultati. Solamente tu puoi sapere se i risultati giustificano la pena, perché, purtroppo, vi concorrono dei compromessi. Non puoi pensare di mantenere un fisico sano mangiando cibo spazzatura, né aspettarti un guadagno soddisfacente da un'attività appena iniziata. Non puoi attenderti buoni voti quando passi troppe ore davanti al televisore. Impegnarsi significa fare il proprio dovere e non solo. Richiede, anche, d'ignorare quanti ti criticano, proprio come fece il Maestro: "Ma Gesù, udito quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: "Non temere; soltanto continua ad aver fede!" (Marco 5:36). Per stabilire un piano d'azione e seguirlo, ci vuole coraggio!. Caro lettore, agisci secondo la Parola di Dio, riguarda soltanto al Signore e impegnati a rendere solamente a Cristo l'onore e la gloria.
Io ho cercato ... qualcuno che ... stesse sulla breccia... (Ezechiele 22:30)
STARE SULLA BRECCIA
Qualcuno ha affermato che: "La preghiera smuove la mano di Dio", pertanto, nella tua vita, dai alla preghiera lo spazio che le è dovuto: il primo posto. Per mezzo della preghiera il credente entra in comunione con Dio per rendergli ciò che gli è dovuto e per realizzare ciò che il Padre celeste desidera elargire ai Suo figli. Il credente accoglie l'invito che gli viene dalla Sacra Scrittura da parte di Dio stesso: "Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese". Molti pensano erroneamente che la preghiera sia soltanto il mezzo per chiedere a Dio e per ricevere ciò che necessita. Molto belle e importanti le parole pronunciate dall'apostolo Paolo inerenti la preghiera: "Esorto dunque, prima di ogni altra cosa, che si facciano suppliche, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini" (1° Timoteo 2:1). Caro lettore, sei tu "sulla breccia" per qualcuno, oggi? Sii incoraggiato: le tue preghiere possono smuovere la mano di Dio ed Egli risponderà! "Chiuditi nella tua cameretta segreta" ed eleva la tua preghiera a Dio in favore degli altri!
Il serpente...disse alla donna: "Come! Dio vi ha detto di non mangiare da nessun albero del giardino?" (Genesi 3:1)
L'INGANNO DEL DIAVOLO
L'unico potere che Satana ha su di te è quello della persuasione. "Il serpente ... disse alla donna: "Come! Dio vi ha detto di non mangiare ... Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare" ... "No, non morirete affatto ... Dio sa che nel giorno che ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come Dio ... La donna osservò che l'albero era buono per nutrirsi, che era bello da vedere e che l'albero era desiderabile per acquistare conoscenza; prese del frutto, ne mangiò e ne diede anche a suo marito ... Allora si aprirono gli occhi ad entrambi e s'accorsero che erano nudi ... Poi udirono la voce di Dio il Signore, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il Signore fra gli alberi del giardino. Dio il Signore chiamò l'uomo e gli disse: "Dove sei?" Egli rispose: "Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto" (v. 3:1-10). Caro lettore, ascolta soltanto ciò che Dio ti dice attraverso la Bibbia, la Sua Parola e agisci di conseguenza in ubbidienza al Signore.
...ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. (Colossesi 2:15)
PUBBLICO SPETTACOLO
Questo è ciò che Gesù ha fatto per chi crede in Lui sulla croce avendo "spogliato i principati e le potestà, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce". La vittoria su satana proviene dal sapere che egli è già un avversario sconfitto. Lucifero era conosciuto come il "cherubino", ma ora l'Unto è Cristo; era definito "angelo di luce", ma adesso è Cristo la Luce del Mondo; era descritto come la "stella mattutina", ma ora Cristo è la lucente Stella del Mattino. Era considerato il creatore del canto ma ora Gesù afferma: "In mezzo all'assemblea canterò la tua lode" (Ebrei 2:12). Era noto come "uno dei figli di Dio", ma ora è Gesù a dichiararsi: "Il Figlio di Dio". Satana è chiamato il principe di questo mondo ma Gesù è il Re dei re, il Signore dei signori. Il maligno è chiamato il leone ruggente ma Gesù è il Leone della tribù di Giuda che l'ha vinto (Apocalisse 5:5). Satana è stato definitivamente sconfitto da Cristo Gesù facendone "un pubblico spettacolo".
Liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita. (Ebrei 2:15)
LIBERAZIONE
Per molti, la morte è il timore più grande. La Bibbia descrive questa grave realtà, rappresentandola come "il nemico ultimo". Qual è stata la risposta di Dio? Gesù! "... Distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, vale a dire il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutti la loro vita" (v. 14-15). Fino all'arrivo di Gesù, Satana sfruttava a suo vantaggio l'incubo della morte, infatti, fino allora, tutti vivevamo nel timore della sua imminenza. Ora però, grazie alla resurrezione, a Satana non rimane altro che il bagaglio delle sue bugie. Il termine "distruggere", tra l'altro, significa "azzerare" (cfr. 1° Giovanni 3:8). Con la Sua morte e resurrezione, Gesù ha azzerato il potere di Satana, e, ancora oggi, ti sussurra: "Non temere, io sono il primo e l'ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti ..." (Apocalisse 1:17, 18). Caro lettore, se fai di Gesù il tuo Salvatore e Signore sarai liberato dal peccato, e di conseguenza, dalla paura della morte.
Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. (Giovanni 8:32)
LA VERITÀ CHE LIBERA
Satana è ingannatore, Cristo, di contro, è rivelatore, perciò, ogni qualvolta tu permetti a Gesù di intervenire in una determinata circostanza, Satana è smascherato e le sue trame avverse, sono rivelate e sventate. Nelle Scritture, il diavolo è associato alle "tenebre" mentre Gesù alla "luce". Quando questa irrompe, la tenebrosità si dissolve, pertanto, la vera priorità non è sconfiggere Satana, bensì avvicinarsi maggiormente a Gesù sottomettendo cuore e volontà all'autorità della Parola di Dio. Invece di abbandonarti, subire e lamentarti dicendo: "Non c'è più nulla che possa fare!", alzati e con fede dichiara: "Sta scritto ...!". Fu proprio così che Gesù, trovatosi ad affrontare la tentazione, per di più a livelli che non sperimenteremo mai, si espresse, nel deserto, contro l'angelo delle tenebre. Quando conosci la verità della Parola di Dio e la usi come un'arma, le mura di Satana crollano, i suoi piani si sgretolano e i suoi schemi cadono in frantumi. Quando realizzi chi tu sia, veramente, "in Cristo", realizzi la vittoria nel Suo nome, per i Suoi meriti e per la Sua opera.
...Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. (1° Giovanni 3:8)
LA SCONFITTA DI SATANA
Il termine "distruggere" implica il concetto di "scollare" o "crollare". Su quali basi vorresti combattere Satana? Con la potenza del tuo intelletto o per mezzo dell'autorità delle Sacre Scritture? Secondo la tua volontà, o secondo il proposito del Signore che ti chiama a restare saldo alla Sua Parola e a enfatizzare i suoi principi? Ogni muro costruito da Satana per mantenerti incatenato, crolla quando è esposto alla luce della Parola di Dio. L'opera del maligno letteralmente si scolla e si sgretola immediatamente, alla velocità della luce. L'arma più potente che Satana possa usare contro di te è l'ignoranza delle Scritture e per questo cercherà di combattere, più di ogni altra cosa, la tua lettura quotidiana. Gesù, parlando ai Giudei disse: "... Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Giovanni 8:32). La verità in se stessa non libera ma è il "conoscerla", che conta, il rimanere saldi su essa nei momenti difficili, il confidare sull'affidabilità delle promesse di Dio, sulla forza che dà, non soltanto di resistere agli attacchi di Satana, ma anche di ottenere vittoria.
La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l'ira. (Proverbi 15:1)
COME PLACARE UN CONFLITTO
La chiave per cercare l'armonia con le persone alterate o contrarie alle nostre opinioni, è rilassarsi e provare a immedesimarsi nei loro pensieri e stati d'animo. È da ingenui pensare che tutti debbano condividere le nostre convinzioni; è necessario riconoscere che ognuno ha pensieri, opinioni e sentimenti propri. Gesù disse: "Fa' presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora ... con lui" (Matteo 5:25). È doveroso, quindi, andare d'accordo con tutti? No ma, "Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini" afferma la Scrittura (Romani 12:18). Vi sono momenti in cui si deve difendere la propria posizione? Certamente sì, ma questo non ci autorizza a provocare discussioni. Purtroppo, qualche volta, come credenti, possiamo essere più offensivi degli altri; poiché ritenendo che la nostra sia una giusta causa, non diamo peso a chi è colpito in questi scambi accesi. "Il senno rende l'uomo lento all'ira ed egli considera un suo onore passare sopra le offese" (Proverbi 19:11). Scegli di estendere agli altri la stessa grazia che Dio ha elargito a te.
...Correte in modo da riportarlo. [il premio] (1° Corinzi 9:24)
VINCERE NELLA VITA
Un inglese scrisse: "Credi mentre gli altri dubitano; fai progetti quando la moltitudine si diverte; decidi allorché gli altri rinviano; organizza mentre le persone ancora sognano; mettiti all'opera allorquando gli altri rimandano; lavora nel momento in cui la gente spera; persevera quando tutti si arrendono". Per vincere nella vita, necessitano tre cose. Primo: devi cominciare. Questo potrà sembrarti ovvio ma molti restano bloccati alla linea di partenza nell'attesa che qualcosa li smuova. A che cosa ti ha chiamato Dio? Per quale progetto ti ha preparato? Alzati e fallo! Egli ti darà la forza e le capacità necessarie! Secondo: devi dare tutto te stesso. I tuffatori olimpionici non conservano le loro energie per il tuffo finale bensì si concentrano al massimo in ogni tornata aumentando, così, le possibilità di aggiudicarsi una medaglia d'oro. Non accontentarti della mediocrità in nessun momento della tua vita. Terzo: non devi mai arrenderti. Nelle difficoltà, quando sopraggiungono le opposizioni devi andare avanti, non devi mai arrenderti, ma devi arrivare fino al traguardo!
Altro...
...se uno viene sorpreso in colpa, ... rialzatelo... (Galati 6:1)
SOLLEVARE CHI CADE
Riprendere qualcuno che, a nostro avviso sta sbagliando, va bene, l'importante è non farlo con senso di superiorità, ma sempre con amore. Al tempo di Gesù, le autorità religiose insistevano sulla lapidazione della donna colta in flagrante adulterio (Giovanni 8:4) ma Egli così ripose: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei" (v. 7). Qual è il nostro obiettivo nei confronti di chi viene meno? Reintegrare i "figli prodighi" oppure, per caso, nascondiamo nel nostro cuore il desiderio di elevarci sopra gli altri per "condannare" quanti ci circondano? Soltanto Dio, unico possessore della perfetta combinazione tra santità e compassione, può giudicare il cuore umano. La Bibbia afferma: "Se uno viene sorpreso in colpa, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Bada bene a te stesso, che anche tu non sia tentato". Gesù pur essendo l'unico degno di condannarci, ha, invece, scelto di perdonarci. Caro lettore, se ora, che sei un peccatore salvato per grazia, qualora lo Spirito Santo ti mettesse in cuore di riprendere qualcuno, fallo con onestà, compassione e umiltà!
Ripensateci, non commettete errori! ... (Giobbe 6:29)
DISPOSTI A CAMBIARE
L'esortazione che ci viene dalla Parola di Dio attraverso il testo della meditazione è di "ripensarci, non commettere errori". Qualora non riusciamo nei nostri propositi, forse, è perché non stiamo agendo nel giusto modo. La chiave per avere maggiore costanza non consiste, necessariamente, nel fare qualcosa di particolare, bensì, nell'essere disposti a cambiare ciò che non funziona. Modificare che cosa? Il modo di pensare, di agire. Se nutriamo la convinzione di non fare tutto giusto ma non riusciamo in quello che stiamo facendo, significa che dobbiamo cambiare la prospettiva di come vediamo le cose e, di conseguenza, il modo di operare. Riconsideriamo, pertanto, le nostre attese e concediamoci tempi più ragionevoli altrimenti ci troveremo a sperimentare la frustrazione e la sconfitta. Questa non è, certamente, la volontà di Dio! Il desiderio di Paolo era: "Pur di condurre a termine la mia corsa" (Atti 20:24). Chi è disposto a cambiare ciò che la Parola di Dio gli rivela come sbagliato, manifesta umiltà. Ricerchiamo la guida nella Sacra Scrittura e agiamo secondo la volontà di Dio!
Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuole ravvedersi... (Apocalisse 2:21)
ASCOLTA DIO!
Scrivendo alla chiesa di Efeso, l'apostolo Paolo così si esprime: "Non vi ho nascosto nessuna delle cose che vi erano utili" (Atti 20:20). Un chirurgo può salvarti la vita estirpando ciò che ti minaccia; la stessa cosa è compiuta dalla Parola di Dio. Uno dei moniti dati alla chiesa di Tiatiri, consisteva in questo: "Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi della sua fornicazione. Ecco, io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella compie" (Apocalisse 2:21-22). Quando starai per cadere in un precipizio, chi davvero ti ama, cercherà in ogni modo di fermarti e, credimi, non c'è nessuno che ti ami più di Dio! Necessariamente, però, non devi continuare a ignorare i Suoi ammonimenti. I tuoi amici potranno anche pensare che la tua disobbedienza non sia nulla di grave ma Dio, che ben conosce la gravità della tua perdita futura, farà il possibile per incoraggiare il tuo pentimento finché c'è ancora tempo. Oggi, se ti sta richiamando su qualcosa in particolare, ascoltaLo e obbedisci alla Sua Parola!
...tu sei quell'uomo!... (2° Samuele 12:7)
NON ACCUSARE, MA AIUTARE
Un giorno Natan si presentò da Davide per porlo davanti alle responsabilità del suo peccato con Bathsceba e gli raccontò la storia di due uomini. Uno dei due, aveva molti buoi e l'altro soltanto una piccola agnellina. Avvenne che giunse un ospite a casa dell'uomo ricco, il quale prese l'agnellina del povero per cucinarla: "Davide si adirò moltissimo contro quell'uomo e disse a Natan: 'Com'è vero che il Signore vive, colui che ha fatto questo merita la morte; e pagherà quattro volte il valore dell'agnellina, per aver fatto una cosa simile e non aver avuto pietà'. Allora Natan disse a Davide: 'Tu sei quest'uomo!'" (2° Samuele 12:5-7). Davide non lo sapeva ma aveva pronunciato la propria condanna quando disse: "Pagherà quattro volte". Così avvenne! La lezione è chiara: non accusare mai gli altri per le cose che scusi nella tua vita, ma aiutali! Il credente non è chiamato a giudicare gli altri, ma a conoscere Cristo e a testimoniare del Signore con la propria vita. Ci aiuti il Signore in modo che possiamo sempre essere d'aiuto per i bisognosi ed essere strumenti nelle mani di Dio per il bene degli altri.