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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti (Giovanni 14:15)

AMARE DIO

Condizione essenziale per amare il Signore è osservare i suoi comandamenti. Non possiamo dire di essere dei buoni cittadini se non osserviamo le leggi che governano il nostro paese, allo stesso modo non possiamo dire di essere dei cristiani se non osserviamo i comandamenti di Dio. Il Signore nell'Antico Testamento ha dato i dieci comandamenti nei quali erano racchiuse tutte le regole essenziali dalle quali dipendeva tutta la vita. Gesù li ha semplificati, ma non aboliti, racchiudendoli in due soli: ama Dio e ama il prossimo tuo come te stesso. Se noi osserviamo questi semplici comandamenti avremo fatta la volontà di Dio. Fare la volontà di Dio non è gravoso, basta riconoscere di quale amore Lui ci ha amati e cercare di ricambiarlo amandolo con tutto il nostro cuore e con tutto il nostro essere. Non dovrebbe essere difficile se consideriamo l'immenso amore che Dio ha per noi, di come si prende cura delle anime nostre e di come ci è accanto in ogni istante della nostra vita.

Come la cerva desidera i corsi d'acqua, così l'anima mia anela a te, o Dio (Salmo 42:2)

SETE DI DIO

Era il grido del pio Israelita che, nella terra d’esilio, si ricordava con nostalgia dei giorni in cui saliva nella casa del Signore. È stato il grido della più colta umanità pagana (i Greci) quando, insoddisfatta dei suoi riti e delle sue divinità, innalzava gli altari al Dio che non conosceva, ma di cui sentiva un così ardente bisogno. È il grido del peccatore che desidera di essere liberato dalle sue catene e purificato dal male. È il grido di ogni fedele che, nel tempio dove si prostra, cerca e domanda una comunione più intima con Dio. Egli desidera ardentemente il Suo conforto, la Sua presenza, il Suo Spirito. Egli Lo vuole più vicino a sé, lo vuole in sé. È il grido dell’anima mia Signore! Dell’anima non appagata e, dell’anima che sa di non poter trovare che in Te il proprio ristoro e la propria pace. Gesù dice: “Se alcuno ha sete, venga a me e beva”! Vuoi gridare oggi anche tu? Caro lettore, rivolgi il grido del tuo cuore a Dio ed Egli opererà con potenza.

E molti lo sgridavano perché tacesse, ma quello gridava più forte: "Figlio di Davide, abbi pietà di me" (Marco 10:48)

CIECO, MA VEDENTE

Bartimeo era cieco, eppure ci vedeva chiaramente. I sacerdoti del tempo e gran parte della folla invece vedeva Gesù, eppure restava cieca. Bartimeo era un cieco che "vedeva"! Sebbene i suoi occhi fisici erano impediti, i suoi occhi spirituali ci vedevano benissimo. Non so spiegarmi come mai un cieco, nel frastuono di una folla che gridava, seppe dirigersi nella direzione giusta, proprio dove stava passando Gesù. Di certo Bartimeo comprese che per poter esser esaudito, doveva gridare a Gesù con fede. Infatti, il suo grido proveniva dal cuore: era un grido semplice e sincero e fu per questo esaudito da Gesù. “Allora il cieco, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. E Gesù, rivolgendosi a lui, gli disse: "Che cosa vuoi che ti faccia?" Il cieco gli rispose: "Rabbunì, che io ricuperi la vista". Gesù gli disse: "Va', la tua fede ti ha salvato". In quell'istante egli ricuperò la vista e seguiva Gesù per la via”. Anche tu come Bartimeo supera l’ostacolo “folla”, vai da Gesù ed Egli opererà nella tua vita.

Vale più una mano piena, con riposo, che entrambe le mani piene, con travaglio e corsa dietro al vento (Ecclesiaste 4:6)

ACCONTENTARSI

Troppo spesso la nostra vita ci porta a ricercare ricchezze e uno stato più elevato nella scala sociale facendoci dimenticare che è più importante accontentarsi di quello che si ha che correre dietro ai sogni di ricchezza. Se ci fermiamo e poniamo mente a quello che abbiamo e a quello che potremmo avere ci rendiamo conto che quello che ci manca troppo spesso non è qualcosa di materiale, ma semplicemente qualcosa che riempia il nostro cuore e la nostra mente. La Bibbia ci dice che potremmo guadagnare il mondo intero e non renderci conto che stiamo perdendo noi stessi. Se riusciamo a guardare nel nostro cuore e a chiederci quello di cui veramente abbiamo bisogno ci accorgeremo che sicuramente ci serve molto più un cuore sereno che una tasca piena di soldi. Ci aiuti il Signore a dare alla vita il giusto significato e a non accumulare beni che spesso non ci servono e che non fanno la felicità ma a sentire il cuore gonfio di gratitudine verso Colui che solamente può darci quello che il nostro cuore desidera.

La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio (Proverbi 12:15)

ASCOLTARE I CONSIGLI

Fra i tanti difetti tipici dello stolto sicuramente c'è quella di non rendersi conto che sta sbagliando. Lo stolto tende a non porsi domande e a non riflettere più di tanto sulle sue scelte. Egli va dritto per la sua strada senza badare al male che può procurare a se stesso o al prossimo. Se poi si prova a fermarlo o ad avvertirlo, lo stolto spesso reagisce irritandosi e non prestando ascolto ai consigli. Invece, chi è saggio agisce nel modo esattamente contrario. Si pone spesso domande del tipo: "Sto agendo bene? Questa scelta è davvero la migliore? Il libro dei Proverbi insiste spesso sul grande valore dell'esperienza e del saper ascoltare i consigli di chi ne sa di più: "Nel gran numero dei consiglieri sta la salvezza. I disegni falliscono, dove mancano i consigli. Con sagge direttive potrai condurre bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero dei consiglieri" (Proverbi 11:14; 15:22; 24:6). Ci aiuti il Signore in modo che possiamo ascoltare i consigli che Dio ci rivolge attraverso la Sua meravigliosa e insostituibile Parola, la Bibbia.

Senza di me non potete fare nulla (Giovanni 15:5)

GESÙ È INDISPENSABILE

Che cosa intendeva dire Gesù con questa affermazione? Senza di me non potete fare il bene! Non lo possiamo neppure desiderare perché è soltanto Lui che lo ispira nel cuore dell’uomo. Senza di me non potete possedere la luce! La vera luce che può fugare le tenebre fitte che avvolgono il nostro cuore. Senza di me non potete avere la certezza del perdono, della pace e della vita eterna! Senza di Lui queste realtà spirituali non possono esse sperimentate nella nostra vita. Senza di me non potete salvarvi! Non ci può essere salvezza al di fuori di Lui. Non ci può essere liberazione dalla schiavitù del peccato, senza quel prezioso sangue che Gesù ha sparso sulla croce per me e per te. Sì caro amico, senza Gesù non puoi fare proprio nulla! "E in nessun altro è la salvezza; poiché non c’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad essere salvati” (Atti 4:12).

Poi Dio disse a Mosè: "Sali verso il Signore ... poi Mosè solo avanzerà verso il Signore; ma gli altri non si avvicineranno e neppure il popolo salirà con lui" (Esodo 24:1, 2)

AVVICINARSI A DIO

Quando Israele giunse in prossimità del monte Sinai, Dio chiamò i conduttori del popolo perché salissero sulle pendici del monte, tenendosi ad una certa distanza da Lui. Soltanto a Mosè fu permesso di avvicinarsi e di avere comunione con il Signore. Nel nuovo Testamento, invece, tutti i credenti sono invitati ad avere una comunione intima con Dio. Infatti, lo scrittore della lettera agli Ebrei ci esorta cosi: ”Avendo noi un grande sacerdote sopra la casa di Dio, avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede….” (Ebrei 10.21,22) e Giacomo riporta questa promessa: ”Avvicinatevi a Dio ed Egli si avvicinerà a voi…” (Giacomo 4:8). Non mantenere le distanze da Dio! Egli vuole che ti avvicini a Lui. Il Padre dice: ”Venite..." (Isaia 1:18). Il Figlio dice: ”Venite…” (Matteo 11:28). Lo Spirito Santo dice: “Vieni…” (Apocalisse 22:17). Il cuore di Dio e le Sue braccia sono aperte verso di te. Accogli l'invito che il Signore ti rivolge di accostarti a Lui!

Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore. (Apocalisse 2:4)

ABBANDONARE

L'abbandono è una delle cose più tristi che ci possano essere. Chi abbandona e chi è abbandonato provano una sofferenza grandissima nei loro animi anche se in maniera differente e a volte contrastante. Chi è abbandonato sente il peso della separazione, si sente solo, sente che le cure e l'affetto della persona amata sono venute meno, vorrebbe fare qual cosa per rimediare ma si sente inerme e impossibilito a farlo. Chi abbandona si sente nel giusto anche se spesso preso dal rimorso. Ognuno di noi, in ogni cosa che fa sente di stare seguendo la via migliore, ma non sempre è così. Nell'amore umano forse si attraversano diverse fasi che vanno dall'innamoramento, all'amore più intenso per poi sfociare molte volte nell'indifferenza. Dio sa tutto questo e non vuole che l'amore che ci ha infervorati per Lui appena lo abbiamo conosciuto e accattato divenga tiepido e freddo. Dio vuole che lo amiamo sempre con la stessa intensità così come Lui ci ama e ci ha amato fin dall'inizio della nostra esistenza, e ancora da prima. Ama Dio!

Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente (Proverbi 2:7)

AIUTO POTENTE

Il salmista a un certo punto si chiede preoccupato: "Da dove mi verrà l'aiuto?" (Salmo 121:1). Tutti noi, prima o poi, ci troviamo in mezzo a situazioni difficili in cui abbiamo estremo bisogno d'aiuto. Il versetto di oggi ci ricorda che il Signore ha in serbo tutto l'aiuto di cui abbiamo bisogno. Non puoi ignorare Dio o offenderlo ripetutamente e poi pretendere che ti venga in aiuto. L'aiuto che Egli ti offre è immediato e lo capisci dalla pace che mette subito nel tuo cuore. È un aiuto potente: non pensare mai che qualcosa sia troppo grande o troppo difficile per Lui. È un aiuto gratuito: ti costa soltanto una preghiera! È un aiuto che Dio ti offre per grazia. Non per quello che tu sei, ma per quello che Lui è. Che farai? Oggi cercherai di cavartela con le tue forze? Spererai nelle tue risorse umane? Farai affidamento sugli altri? Ascolta il consiglio della Parola di Dio: chiedi aiuto! E per certo Dio agirà in tuo favore, per il tuo bene e secondo le tue necessità.

Bevi l'acqua della tua cisterna, l'acqua viva del tuo pozzo (Proverbi 5:15)

ATTENTI ALLE NOVITÀ

Questo versetto si riferisce esplicitamente al proprio coniuge "la sposa della tua gioventù" (v. 18) e quindi insegna l'importanza della fedeltà. Purtroppo molti hanno voluto trasgredire questo e mille altri consigli scritturali e poi hanno patito terribili conseguenze personali, familiari, fisiche, economiche, ecc. Ma vorrei vedere in questo versetto anche l'esortazione a restare fedeli alla Parola di Dio, a non cambiare dottrine. C'è chi cambia le proprie idee e le proprie dottrine. Il richiamo della Scrittura è chiaro: "Alla legge! Alla testimonianza!" Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!" (Isaia 8:20). Eppure le novità, come la proverbiale "erba del vicino", sembrano sempre più verdi e attraenti. Le nuove bevande sembrano più frizzanti e dissetanti de "l'acqua viva del tuo pozzo". Gesù ancora dice: "Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete" (Giovanni 4:1).

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