Sia benedetto il Signore! Giorno per giorno porta per noi il nostro peso, il Dio della nostra salvezza. (Salmo 68:19)
GRATITUDINE VERSO DIO
Si racconta di un dodicenne che non aveva mai detto una parola in vita sua. Come risultato, i suoi genitori erano convinti che non potesse parlare. Un giorno sua madre mise un piatto di zuppa davanti a lui e il bambino ne prese un cucchiaio, subito spostò il piatto e disse: "Ha un sapore terribile, non ho intenzione di mangiarla!". La sua famiglia rimase sbalordita. Il padre gli chiese "Perché non ci hai mai parlato prima d'ora?" e il ragazzino rispose: "Perché fino ad ora andava tutto bene". La maggior parte delle volte in cui molti di noi parliamo è per lamentarci! Qualcuno dirà: "Ma non ho nulla per cui essere grato". Certamente tutti noi attraversiamo prove e giornate difficili ma non dobbiamo per questo lamentarci con Dio e non sminuire le Sue benedizioni dicendo che non hai nulla per cui essere grati. È il momento di parlare a te stesso, come fece il salmista Davide: "Benedici, anima mia, il Signore e non dimenticare nessuno dei suoi benefici" (Salmo 103:2). La gratitudine del credente è proporzionata a come vive il Suo rapporto di fiducia nel Signore!
...considerate Gesù... (Ebrei 3:1)
IMITANDO GESÙ
L'apostolo Paolo scrive: "Vi esorto fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:1, 2). Per poter vincere le nostre debolezze non dobbiamo cercare nell'auto convincimento abbiamo le forze per la vittoria, come se la risorsa fosse in noi stessi e nella nostra volontà. La via della vittoria su ogni cosa è focalizzare l'attenzione su Gesù e riporre la propria fede nella Sua Parola, nella Sua Persona e nella Sua Opera. La vittoria è facile da conquistare o giunge dalla sera alla mattina? No; satana ha tentato Gesù ripetutamente nel deserto, e continuerà a tentare anche te, fino a quando non si renderà conto che le sue strategie non funzionano più. "Allora il diavolo Lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a Lui e lo servivano" (Matteo 4:11). Imitando Gesù, puoi vincere le tue debolezze. La vittoria: "Considerare Gesù"!
Quando l'Onnipotente stava ancora con me e avevo i miei figli intorno a me. (Giobbe 29:5)
IL GIUSTO ORDINE
I sette figli di Giobbe e le tre figlie morirono tragicamente in un solo giorno. Guardandosi indietro egli disse "Oh, potessi tornare come ai mesi di una volta, come ai giorni in cui Dio mi proteggeva ... quando l'Onnipotente stava ancora con me e avevo i miei figli intorno a me (Giobbe 29:2-5). Chi sacrifica il proprio matrimonio, i propri figli, gli affetti più importanti per la carriera lavorativa, o per altre cose materiali, arriverà il tempo nel quale se ne pentirà amaramente. Non lasciate che ciò accada. Il miglior modo per collocare nella propria vita ogni cosa nel posto giusto è mettere Dio al primo posto. Soltanto se il Signore è il fondamento della propria vita, la guida delle proprie scelte, il cardine di ogni cosa che viene fatta, la meta che viene perseguita, ogni altra cosa sarà collocata nel modo giusto. La Bibbia fornisce al credente tutte le indicazioni necessarie per poter conoscere Dio e la Sua volontà. Caro lettore, sei disposto a mettere il Signore al primo posto nel tuo cuore, nella vita di tutti i giorni e in ogni cosa che fai? Il giusto ordine delle cose è la via per arrivare alla benedizione di Dio.
Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica. (Filippesi 4:13)
CONFIDARE IN CRISTO
La Bibbia dice: "Benedetto l'uomo che confida nel Signore e la cui fiducia è il Signore" (Geremia 17:7). Per riuscire bene in qualsiasi cosa Dio ti abbia chiamato a fare devi imparare ad avere fiducia, non in te stesso, ma in Cristo. Paolo era un uomo brillante, ma disse: "lo posso ogni cosa in Colui che mi fortifica". Gesù disse: "Senza di me non potete fare nulla" (Giovanni 15:5). Sembra che per comprendere questa verità ci voglia una vita intera. Molta della nostra frustrazione deriva proprio dalla fiducia mal riposta. Paolo dice: "Non mettiamo la nostra fiducia nella carne" (Filippesi 3:3). Ora, Paolo non intendeva dire che non devi fidarti di nessuno, ma che se poni negli altri o in te stesso la fiducia che spetta a Dio soltanto, non riuscirai a fare la Sua volontà. A volte la nostra fiducia è messa alla prova quando qualche difficoltà si presenta sul nostro cammino, specialmente se questa persiste. Quando succede così, devi fare come fece Davide: si fece coraggio e "si fortificò nel Signore" (I Samuele 30:6). Caro lettore, confida soltanto in Dio ed Egli ti darà la forza per fare la Sua volontà.
E voi non avete ricevuto uno spirito... di paura, ma di adozione... (Romani 8:15)
ADOTTATI DA DIO
I fratelli di Giuseppe: "Erano ... atterriti dalla sua presenza. 'Avvicinatevi a me', egli disse. Quelli s'avvicinarono ed egli disse ancora: 'lo sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse portato in Egitto. Ma ora non vi rattristate, né vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi portato qui; poiché Dio mi ha mandato qui'" (Genesi 45:3-5). Noterete che Giuseppe non ha reagito nel modo in cui molto spesso facciamo noi quando qualcuno ci fa del male. Egli non ha preso le distanze dai suoi fratelli e non ha manifestato nei loro confronti nessuna forma di risentimento, rivalsa, cattiveria. Dio non fa apparire il tuo passato, oppure ti tiene a distanza a causa dei tuoi peccati. Egli vuole che tu sappia che puoi andare a Lui in qualsiasi momento, che sei accettato, vuole che tu ti senta al sicuro alla Sua presenza e che puoi accostarti liberamente a Lui nel nome e per i meriti di Cristo Gesù il Signore. Caro lettore, se ancora non hai accolto l'invito amorevole di Dio di andare a Lui per realizzare la Sua grazia, fallo oggi stesso perché tu possa "ricevere lo spirito di adozione".
...non vi rattristate... (Genesi 45:5)
LA GIOIA DEL PERDONO
Giuseppe disse ai suoi fratelli: "Non vi rattristate, né vi dispiaccia di avermi venduto ... Dio mi ha mandato qui prima di voi perché sia conservato di voi un residuo sulla terra e per salvare la vita a molti scampati" (Genesi 45:5, 7). Quando siamo più propensi a gettare il senso di colpa sugli altri? Quando ci dimentichiamo la grazia che noi stessi abbiamo ricevuto da Dio. Spesso è il tuo perdono che rende possibile agli altri il perdonare se stessi! Perdonare se stessi è un grande ostacolo per la maggior parte di noi. L'apostolo Paolo ha scritto: "lo devastavo la chiesa" (Galati 1:13). Usa un termine di mafia per uccidere la gente. Ora torna in quelle stesse città e predica, e chi c'è tra il pubblico? Le vedove e gli orfani! Se Paolo non avesse imparato a ricevere la grazia di Dio, non avrebbe mai potuto soddisfare la volontà di Dio. Chi ha ricevuto il perdono di Dio e ha perdonato di cuore tutti coloro che gli hanno fatto dei torti, realizza la gioia del perdono. Soltanto in un cuore scombro dal rancore e dal risentimento può dimorare il Principe della pace, Gesù!
...siate pieni di affetto gli uni gli altri. Quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente. (Romani 12:10)
IL VERO AFFETTO
Nel profondo di ciascuno di noi c'è un desiderio di gestire le nostre stesse vite e in alcuni casi anche la vita delle altre persone. Il risultato è che diventiamo esperti a manipolarci a vicenda. Il desiderio di controllo causa diversi comportamenti. Sono tanti i mezzi ai quali è possibile ricorrere per far sì che gli altri facciano quello che vogliamo. E non soltanto gli adulti sono buoni in questo, anche gli adolescenti possono essere maestri di manipolazione, specialmente quando non pensano correttamente. Un litigio che diventa un disperato grido d'aiuto è il peggiore incubo di molti genitori che hanno figli adolescenti. La manipolazione è un gioco pericoloso di cui tutti sono capaci che può avvenire proprio nel privato della vostra casa. Coloro che prendono parte a questo pagano un prezzo alto in termini di conflitto, ostilità e risentimento. Qual è la soluzione? La Bibbia c'è la fornisce: "Siate pieni di affetto gli uni gli altri, quanto all'onore, fate a gara nel rendervelo reciprocamente". Caro lettore, sii pieno d'affetto per gli altri, agisci per il bene altrui e per certo Dio ti onorerà come solamente Lui sa fare.
...sarai vicino a me e ... io ti sosterrò... (Genesi 45:10,11)
VICINI E SOSTENUTI
Non soltanto Giuseppe perdonò i suoi fratelli, ma li protesse dal loro incubo peggiore, quello di dover tornare indietro e dire al padre, ormai vecchio, quello che avevano fatto ventidue anni prima. Giuseppe è un passo avanti rispetto a loro e dice loro cosa dire e cosa non dire: 'Salite da mio padre, e ditegli: "Così dice tuo figlio Giuseppe: "Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto; scendi da me ... tu abiterai nel paese di Goscen, e sarai vicino a me: tu e i tuoi figli ... qui io ti sosterrò" (Genesi 45:9-11). Tu dirai: "Penso che siano stati costretti a confessare quello che avevano fatto". No, ciò avrebbe dato al loro padre, Giacobbe, un fardello maggiore da sopportare, lottando con il rammarico per i suoi anni perduti con Giuseppe e l'amarezza verso gli altri figli. Giuseppe fu saggio. E fece in modo che i suoi fratelli lo rispettassero di più. C'è una grande differenza tra confessare e "scaricare". Si possono fare danni irreparabili quando si tenta di risollevarsi scaricando i dettagli della propria colpa su qualcuno che non può gestirli. Chi si avvicina al Signore con sincerità sarà sostenuto da Lui!
...il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. (Matteo 6:32)
L'ANSIETÀ NON SERVE
L'apostolo Paolo scrisse: "Combattimenti di fuori, timori di dentro. Ma Dio che consola gli afflitti, ci consolò con l'arrivo di Tito" (II Corinzi 7:5, 6). Tu non sei l'unico; altri stanno affrontando le tue stesse paure. Se "denunci" le tue ansietà, queste incominciano a perdere la loro efficacia. Ricorda: "Due valgono più di uno solo. Infatti, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senza avere un altro che lo rialzi!" (Ecclesiaste 4:9, 10). Condividi i tuoi sentimenti con qualcuno di cui hai fiducia e chiedigli di pregare con te. Soprattutto affidati completamente nelle mani del Signore. Gesù conclude la Sua chiamata alla serenità con questa sfida: "Il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più" (Matteo 6:32, 33). Caro lettore, non caricarti di ansia, essa non serve a nulla. Deponi ogni tuo peso ai piedi del Signore Gesù, confida in Lui con tutto il tuo cuore, lascia che sia Dio a operare secondo la Sua volontà e tu sperimenterai la gioia della cura dal Padre celeste.
...Così li confortò e parlò al loro cuore. (Genesi 50:21)
CAMMINA PERDONANDO
Diciassette anni dopo aver ritrovato Giuseppe, il figlio a lungo perduto, Giacobbe morì e i fratelli di Giuseppe si trovarono in preda al panico. Cominciarono a pensare: "Chi sa se Giuseppe non ci porterà odio e non ci renderà tutto il male che gli abbiamo fatto?" (Genesi 50:15). Così si riunirono, costruirono una storia e mandarono a dire a Giuseppe: Tuo padre prima di morire, diede quest'ordine: "dite così a Giuseppe: Perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perché ti hanno fatto del male". (Genesi 50:16, 17). Se il padre avesse veramente detto questo, non lo avrebbe detto ai fratelli di Giuseppe, lo avrebbe detto a Giuseppe stesso? Quando Giuseppe sentì che i suoi fratelli dubitavano del suo perdono li chiamò insieme e pianse, dicendo: "Non temete lo provvederò al sostentamento per voi e i vostri figli. Così li confortò e parlò al loro cuore" (Genesi 50:21). Il vero perdono, il tipo che viene insegnato nelle Scritture, è un impegno che devi mettere in pratica ogni giorno della tua vita. Certo, è più facile perdonare quando gli altri riconoscono di averci fatto del male, ma comunque devi perdonare sempre!
Altro...
...camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati... (Efesini 5:2)
CHIEDI A DIO DI BENEDIRLI
Camminare nell'amore e nel perdono è difficile su più fronti. Va contro la tua natura umana. C'è la possibilità che gli altri non sappiano mai che hai perdonato loro l'offesa. Il tuo cuore potrebbe spezzarsi se vedessi Dio benedire l'autore del reato in risposta alle tue preghiere, come se non avesse mai peccato contro di te per primo. La Bibbia dice che la sofferenza di Giobbe si concluse e la sua prosperità venne restaurata una volta che egli fu in grado di pregare per coloro che erano diventati una spina nel fianco (Giobbe 42:10). Quando preghi in questo modo metti in pratica le parole di Gesù nel suo sermone sul monte: "Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli che vi maltrattano e che vi perseguitano; affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli" (Matteo 5:44, 45). Il vero perdono è la medicina che guarisce le più profonde ferite emotive e costituisce il rimedio a tante sofferenze della propria vita. Chiude la porta al passato, perdona di cuore a chi ti ha ferito, onora il Signore con tutta l'anima e tu realizzerai la benedizione di Dio.
E la pace di Dio, ... custodirà i vostri cuori... (Filippesi 4:7)
SUPERARE L'ANSIETÀ
Alla luce dell'insegnamento biblico possiamo fare alcune considerazioni per come puoi superare l'ansia quando essa si affaccia alla tua vita. Elenca le preoccupazioni. Fai una lista delle cose che ti preoccupano maggiormente. Figli? Salute? Soldi? Matrimonio? Lavoro? Queste non sono preoccupazioni che vengono una volta e vanno via velocemente. Queste sono cose che ti rendono "perpetuamente inquieto" (vedi Matteo 6:25), quindi inizia ad esaminarle. Chiediti quante di queste in effetti si sono trasformate in realtà? La risposta ti sorprenderà! Analizzale. Individuerai delle preoccupazioni ricorrenti, che potrebbero diventare delle ossessioni: cosa pensano le persone di te; il fatto che malattie di cuore, cancro, Covid 19 siano presenti nella tua famiglia; la paura che non avrai abbastanza da vivere quando sarai anziano. Identifica ogni paura, rimetti ogni cosa nelle mani del Signore in preghiera e confida in Lui con tutto il cuore: "Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa, fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere. E la pace di Dio custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù" Filippesi 4:6, 7).
...non siate in ansia per la vostra vita... (Matteo 6:25)
COME SUPERARE L'ANSIETÀ
Ecco alcuni passi per superare la tua ansietà. Parla con Dio. Non dispiacerti per il crollo di un investimento; chiedi a Dio di aiutarti. Non camminate su e giù nella sala di attesa dell'ospedale; prega per il successo dell'intervento: "Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione" (I Pietro 5:7). Andare piano. "Sta in silenzio davanti al Signore, e aspettalo" (Salmo 37:7). Il primo miracolo di Gesù avvenne ad un matrimonio. Avevano finito il vino, a quei tempi era un disastro sociale. Maria avrebbe potuto incolpare l'ospite per una povera gestione o gli ospiti per aver bevuto troppo, invece lei ha portato la mancanza a Gesù e Lui ha risolto il suo problema. Tu puoi fare lo stesso. Valuta il problema e portalo al Signore in preghiera. Non permettere alle tue ansietà di avere la meglio su di te. La piena fiducia in Dio mette a tacere ogni voce dell'ansia e della preoccupazione. Deponi la tua ansietà a Dio e lascia che ci pensi Lui! Il Signore opera con potenza e in modo straordinario nella vita di chi non si lascia vincere dall'ansia ma si arrende a Lui!
...non c'era alcun uomo per coltivare il suolo. (Genesi 2:5)
AL POSTO GIUSTO
La Bibbia dice: "Dio il Signore non aveva fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo". All'inizio della creazione Dio fece salire un vapore dalla terra che bagnava tutta la superficie del suolo. Fino a quel momento non vi era stata alcuna pioggia dal cielo. Questo perché non c'era nessuno che facesse il lavoro di preparazione per "coltivare il suolo". C'è una lezione spirituale qui! Ci sono cose che Dio ha pianificato di fare, che ha provveduto, e desidera fare ma non farà nulla di tutto questo fino a quando non sarai "arrivato al punto" in cui puoi ricevere ciò che Egli desidera darti. La benedizione è lì, al sicuro nella custodia di Dio. Ma la benedizione non può giungere fino a quando il cuore non è nel posto che Dio reputa giusto per agire. In questo momento puoi gioire del "vapore", ma sai che Dio ha di più per te. Cosa vuole Egli che tu abbia? Non una nebbia, ma un acquazzone! Lui è disposto e "può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo" (Efesini 3:20). Ma prima è necessario che tu sia "arrivato al posto giusto".