...il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo... (1° Corinzi 11:3)
RUOLI DIFFERENTI
Paolo scrive "Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è Cristo, che il capo della donna è l'uomo, e che il capo di Cristo è Dio". C'è un ordine con cui Dio opera. Come Cristo era sottomesso al Padre, i mariti devono essere sottomessi a Cristo e le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti. "Sottomissione" è una parola impopolare al giorno d'oggi. Ma quando la intendiamo sotto un aspetto biblico, vediamo che si tratta di una forza positiva per compiere il bene, non una forza negativa per sottoporre le donne ad uno stato inferiore. La parola greca per sottomissione è "hupotasso", che significa "posizionarsi volentieri sotto l'autorità di un altro". Non implica coercizione, inferiorità, ma piuttosto la volontà di prendere ciò che Dio ti ha reso e sottometterla all'autorità di qualcun altro. Si tratta di diversità di ruoli. Nel caso del marito, verso Dio e nel caso della moglie, a Dio e suo marito. Paolo scrive, "mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la chiesa e ha dato sé stesso per lei" (Efesini 5:25). Il marito e la moglie sono chiamati a sottomettersi a Dio e a occupare il ruolo che la Scrittura gli attribuisce.
Affida al Signore le tue opere, e i tuoi progetti avranno successo. (Proverbi 16:3)
NON MOLLARE
Quando inizi a credere che hai abbastanza successo da dormire sugli allori, sei nei guai. Hai messo un freno alla tua crescita! Salomone scrisse: "Hai visto un uomo veloce nelle sue faccende? Egli starà al servizio del re" (Proverbi 22:29). La Bibbia dice: "Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa ... io corro così, non in modo incerto ... anzi tratto duramente il mio corpo ..." (I Corinzi 9:25-27). Il credente che desidera onorare e servire Dio e "avere successo" in questo modo deve necessariamente agire secondo la Parola di Dio. Questo, naturalmente, non significa che egli avrà vita facile o che ogni cosa andrà sempre liscia, ma, per certo, il Signore lo sosterrà. Caro lettore, desideri con tutto il tuo cuore "avere successo" nella tua vita cristiana? Non mollare! Sii fedele al Signore e alla Sua Parola ad ogni costo, anche quando la tentazione di cedere è forte. Soltanto con l'aiuto di Dio è possibile "non mollare" e realizzare la vittoria nel Signore, "avere successo". desideri essere un perdente o riportare una grande vittoria nel nome di Cristo e per la gloria di Dio?
...«Chi sono io, Signore ... perché tu mi abbia fatto arrivare fino a questo punto? (2° Samuele 7:18)
SII SEMPRE UMILE
La Bibbia è piena di esempi di persone che si sono umiliate davanti a Dio. Nel Vangelo di Matteo egli cita il suo stesso nome soltanto due volte, ed entrambe le volte egli si riferisce a sé stesso come un esattore delle tasse. Giovanni non menziona nemmeno il suo nome nel suo Vangelo. Il nome "Giovanni" che compare nel suo Vangelo si riferisce a Giovanni Battista. Giovanni si riferisce a sé stesso semplicemente con "l'altro discepolo", o "il discepolo amato da Gesù". Luca scrisse due dei più importanti libri della Bibbia senza nemmeno citare una volta il proprio nome. E Paolo, lo scrittore più prolifico della Bibbia, si riferisce a sé stesso chiamandosi "pazzo" (II Corinzi 12:11). Egli si descrive come "il minimo degli apostoli" (I Corinzi 15:9), e poi disse di essere "il minimo fra tutti i santi" (Efesini 3:8). Infatti, più Paolo cresceva più il suo ego diminuiva e in una delle sue ultime epistole egli si definisce come "il primo dei peccatori" (I Timoteo 1:15). Il re Davide non scrisse nessun salmo celebrando la sua vittoria contro Golia, ma scrisse un salmo di penitenza confessando il suo peccato con Bat-Sceba (Salmo 51). Dunque sii sempre umile!
...dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata. (Romani 5:20)
LA GRAZIA DI DIO
Perché Dio ha messo da parte la legge dell'Antico Testamento e ha istituito la grazia? Perché mentre la legge aveva il potere di far comprendere al peccatore quanto fosse facile sbagliare, essa non aveva il potere di farsi rispettare dal popolo di sua spontanea volontà. La sofferenza deriva dall'essere sotto la legge invece che essere liberi in Cristo. Coloro che si sono convertiti da poco spesso focalizzano la loro attenzione sulla legge di Dio per ottenere il controllo delle loro passioni, ma non è molto utile. Mentre maturano, però, imparano ad indirizzare le loro attenzioni verso la guida dello Spirito Santo e scoprono che Egli può liberare dal desiderio di peccato. La legge richiede una vita piena di forza di volontà; vivere attraverso la grazia richiede di ricorrere ogni giorno alla potenza dello Spirito di Dio. Soltanto chi realizza per grazia mediante la fede che deriva dalla Parola di Dio, nella Persona e nell'Opera di Cristo Gesù, l'opera di redenzione, sperimenta la salvezza. Dio ha promesso che la Sua "grazia sovrabbonda" anche dove il peccato abbonda. Credi tu questo?
...non mi ricorderò più dei loro peccati. (Ebrei 8:12)
IL PERDONO DI DIO
Quando nella tua mente salgono i ricordi dei peccati commessi nel passato e dei tanti errori che hai fatto, ricorda la Parola di Dio quando afferma: "Non mi ricorderò più dei loro peccati". Questo non significa che Dio sia smemorato; il fatto è che Egli sceglie di non ricordare i tuoi peccati. Soltanto accettando il perdono di Dio, e perdonando a tua volta te stesso e gli altri, puoi spezzare la presa che il tuo passato ha su di te. La vergogna non è una benedizione, è un peso che Gesù ha portato al tuo posto sulla croce. Lasciala e allontanati! La Parola di Dio afferma: "Com'è lontano l'oriente dall'occidente, così Egli ha allontanato da noi le nostre colpe" (Salmo 103:12). Esiste un Polo Nord ed un Polo Sud; non esiste invece un Polo orientale ed uno occidentale. Perché? Perché rappresenta una distanza infinita, non misurabile. Riesci a farti un'idea? Ogni volta che nella tua mente risale il passato, riguarda per fede all'Opera che Gesù ha compiuto alla Calvario per perdonarti da ogni peccato e per donarti la salvezza dell'anima attraverso la Sua meravigliosa grazia.
...corriamo ... la gara che ci è proposta ... fissando lo sguardo su Gesù... (Ebrei 12:1,2)
VOLGI LO SGUARDO A CRISTO
Chi guarda agli altri prima o poi rimarrà deluso. Ci sono esperienze che causano delle delusioni talmente cocenti da far perdere totalmente la stima degli uomini. Chi, invece, come afferma lo scrittore sacro nel passo della meditazione di oggi, "fissa lo sguardo su Gesù", non sarà mai deluso e né confuso. Un giorno Gesù disse a Pietro di che tipo di morte Egli avrebbe sofferto e il Suo discepolo gli chiese che tipo di morte avrebbe affrontato Giovanni: "Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesù amava; quello stesso che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesù e aveva detto: 'Signore, chi è che ti tradisce?' Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesù: 'Signore, e di lui che sarà?' Gesù gli rispose: 'Se voglio che rimanga finché io venga, che t'importa? Tu, seguimi'" (Giovanni 21:20-22). Caro lettore, anche se sei stato deluso da qualcuno o sei stato di delusione, da oggi smetti di guardare all'uomo e riguarda soltanto a Cristo Gesù il Signore. Per certo Egli non ti deluderà mai, in Lui troverai un vero Amico sempre pronto a starti vicino e farti del bene.
L'amore ... crede ogni cosa... (1° Corinzi 13:4,7)
NON ESSERE CINICO
Sono pochi i monumenti eretti a memoria degli scettici. Questi non edificano le persone, le demoliscono. Il fratello maggiore di Davide, Eliab, era così. Ecco la sua storia. Quando nessun altro nell'esercito di Saul, incluso Eliab, che era un generale, era intenzionato a combattere contro Golia, Davide si offrì volontario per raccogliere la sfida di questo "Filisteo incirconciso" (I Samuele 17:36). Davide era sicuro della vittoria nel nome del Signore. Ovviamente, non era questa la situazione di Eliab. Egli "si accese d'ira contro di lui e disse: "Perché sei sceso qua? A chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? lo conosco il tuo orgoglio e la malignità del tuo cuore; tu sei sceso qua per vedere la battaglia" (I Samuele 17:28). Facciamo attenzione: il cinismo è in grado di causare distruzioni in ogni relazione e in ogni contesto. Ecco perché la Bibbia afferma: "Beato l'uomo ... che non siede in compagnia degli schernitori" (Salmo 1:1). Caro lettore, non seguire l'esempio di Eliab, ma agisci come Davide e fidati del Signore perché "Egli onora quelli che lo onorano".
Cercate prima il regno di Dio... (Matteo 6:33)
LE GIUSTE PRIORITÀ
Gesù ha detto: "Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più". Quali sono le "cose" a cui fa riferimento? Sono il denaro, le case, le relazioni sociali, la salute, il lavoro. Che cosa intendeva Gesù per "Regno di Dio"? Intendeva vivere ogni attimo sotto la signoria di Cristo e sottomettere tutto alla Sua volontà. La parola "cercate" che usa Gesù, richiama tre concetti. Prima di tutto Gesù parla d'intenzionalità. Se qualcosa di importante si è perso, devi cercarlo fino a ritrovarlo, tralasciando il resto. In secondo luogo il Divino Maestro parla d'importanza. Posizione sociale, un buon lavoro, una buona abitazione possono essere aspetti positivi, se usati bene, ma mai beni prioritari per un credente. Ma senza il comando di Cristo nella tua vita, sarai sempre vulnerabile. In terzo luogo Gesù parla d'insistenza. Non importa quanto tempo ci metterai o quanto lavoro duro hai da fare o se dovrai rimediare alle cose diversamente, riorganizzare i tuoi piani con Dio nella posizione che gli spetta. Il salmista scrisse: "Il mio cuore mi dice da parte tua: "Cercate il mio volto!" lo cerco il tuo volto, o Signore" (Salmo 27:8).
Il Signore faccia risplendere il suo volto su di te... (Numeri 6:25)
CERCARE IL VOLTO DI DIO IN PREGHIERA
La vita di Cristo Gesù sulla Terra era caratterizzata dalla preghiera. Egli aveva comunione col Padre. Il credente che ha fatto una genuina esperienza di nuova nascita e vive la salvezza in Cristo fa della preghiera "il respiro dell'anima". La vita di preghiera di Gesù ci dimostra la comunione con il Suo Padre celeste. Egli chiamava Dio "Abbà", una parola aramaica che assomiglia molto a "papà". Gesù parlava in aramaico e alcune porzioni del Nuovo Testamento sono in aramaico piuttosto che in greco. "Abbà" era la prima parola di un bambino Ebreo, perché era facile da pronunciare. In qualche modo quando Gesù era intima comunione con il Padre realizzava la Sua unità con le altre due Persone della Trinità. Il credente, per i meriti di Gesù e per l'opera dello Spirito Santo realizza comunione spirituale con il Padre celeste attraverso la preghiera. Per fede anche tu puoi avere la stessa esperienza. Per questo Paolo scrisse: "E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: 'Abbà! Padre!'. Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio!
...e per la tua volontà furono create... (Apocalisse 4:11)
COMUNIONE PERSONALE CON DIO
Dio ti ha creato per amore perché desidera avere comunione spirituale personalmente con te. L'opera compiuta da Gesù morendo sulla croce, la Sua risurrezione e la Sua ascensione in cielo alla destra del Padre ha reso possibile la comunione spirituale tra Lui e te. Quando Adamo peccò, Dio lo condusse fuori dal giardino dell'Eden e mise a guardia dell'ingresso angeli con le spade, così che l'umanità non potesse rientrare. Poi Dio fece qualcosa di davvero meraviglioso in Gesù: assunse forma umana, visse tra di noi, morì al nostro posto e subì il giudizio divino sulla croce, aprendo la via per poter tornare alla Sua presenza. Nell'Antico Testamento soltanto un uomo, il Sommo Sacerdote, poteva entrare nel Luogo Santissimo e poteva farlo soltanto una volta all'anno. Una spessa cortina separava Dio dal popolo. Quando Gesù gridò: "È compiuto!" (Giovanni 19:30), la Bibbia afferma che "La cortina del tempio si squarciò in due, da cima [dov'era Dio] a fondo [dove eravamo noi]" (Marco 15:38). Ora possiamo avere comunione con Dio per i meriti e nel Nome di Gesù il Salvatore!
Altro...
...egli andò sul monte a pregare, e passò la notte pregando Dio. (Luca 6:12)
LA PREGHIERA
Perché abbiamo la necessità ogni giorno momenti di personale comunione con Dio? Perché è ciò che ha fatto Gesù ed Egli è il nostro esempio: "La mattina, mentre era ancora notte, Gesù si alzò, uscì e se ne andò in un luogo deserto; e là pregava" (Marco 1:35). La verità è che noi troviamo il tempo per ciò a cui diamo più valore, per chi amiamo maggiormente, per le nostre più alte priorità e per ciò che riteniamo più remunerativo. Gesù pregò raramente per qualcuno in pubblico. Perché? Perché aveva già pregato prima di giungere in quel luogo! Se guardiamo la storia, chiunque sia stato grandemente usato da Dio era un uomo di preghiera. Un'attività frenetica ti prosciugherà e ti renderà vulnerabile alle insidie della vita. Gesù costituisce il nostro modello per eccellenza e come credenti vogliamo seguire il Suo esempio anche per quanto riguarda la Sua vita di preghiera. Caro lettore, se necessario riscopri la bellezza della preghiera personale e l'edificazione della preghiera comunitaria. Una vita cristiana benedetta è sempre il risultato di una vita di preghiera.
...vi ho fidanzati ad un unico sposo ... a Cristo (2° Corinzi 11:2)
APPARTENERE SOLTANTO A CRISTO
Ai tempi della Bibbia la promessa di matrimonio era molto più importante di un fidanzamento, era parte del rito del matrimonio. Non appena una coppia era promessa in matrimonio, erano considerati come una sola cosa. Ma il matrimonio non veniva consumato ancora per un anno o anche di più. Durante quel periodo, lo sposo costruiva la loro nuova casa, continuava a corteggiare la propria sposa, continuava a conoscerla e a lasciare che lei lo conoscesse. E così anche la sposa si preparava, cercando di imparare più cose possibili riguardo il suo futuro marito in modo da soddisfarlo in ogni cosa. Poi, alla fine, lo sposo portava la sposa alla loro nuova casa e cominciavano a vivere come marito e moglie. La Chiesa è la sposa di Cristo, tutti noi dovremmo aspettare con ansia il momento in cui la nostra unione con Lui sarà compiuta e parteciperemo alle Nozze dell'Agnello in cielo (cfr. Apocalisse 19:7). Fino a quel momento Gesù farà la sua parte, preparandoci un posto in cielo, pregando e intercedendo per noi, continuando a darci grazia del Suo amore e portandoci nella "Sua piena conoscenza" (Efesini 4:13).
...ho custodito nel mio cuore le parole della sua bocca. (Giobbe 23:12)
COMUNIONE CON DIO
La comunione con Dio è l'aspetto più importante della vita di un credente. Essa ne determinerà la crescita spirituale e la maturità di un cristiano, a prescindere dalle situazioni che vive da un punto di vista terreno. Forse tu dirai: "Ma io vado in chiesa ogni domenica". Riesci ad immaginare che cosa accadrebbe se tu mangiassi soltanto una volta alla settimana? Il patriarca Giobbe disse: "Ho custodito nel mio cuore le parole della tua bocca". Pietro descrisse le Scritture come un latte nutriente (I Pietro 2:2) e lo scrittore della lettera agli Ebrei chiamò la Parola di Dio cibo solido (cfr. Ebrei 5:14). Chi manca di comunione spirituale, profonda e continua con il Signore, per certo verrà meno nel fare la volontà di Dio e si adattano a lui le parole che Gesù ha pronunciato verso Pietro quando gli disse: "Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini" (Matteo 16:23). Ecco il nocciolo della questione: la comunione con Dio ne determina la vita cristiana. Caro lettore, relazionati con il Signore soprattutto per realizzare la Sua presenza nella tua vita perché questo è prioritario e fondamentale.
Per questo anch'io mi esercito ad avere sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini. (Atti 24:16)
UNA BUONA COSCIENZA
Quando attraversi un metal detector in un aeroporto, ti viene richiesto dalle autorità di togliere ogni cosa dalle tue tasche. Se non lo fai, suonerà un allarme. E se provi a nascondere un'arma o un coltello, probabilmente finirai in prigione. La tua coscienza funziona allo stesso modo. Quando fai volontariamente qualcosa di sbagliato, lo Spirito Santo che vive in te toccherà la tua coscienza e un allarme comincerà a risuonare dentro di te. Se sei saggio, ti pentirai dell'errore e farai ciò che è giusto. Per quale motivo? Perché le tue alternative non sono buone: "Conservando la fede e una buona coscienza, alla quale alcuni hanno rinunciato e, così, hanno fatto naufragio quanto alla fede" (I Timoteo 1:19). Lo scrittore della lettera agli Ebrei dice "Pregate per noi; infatti siamo convinti di avere una buona coscienza, e siamo decisi a condurci onestamente in ogni cosa" (Ebrei 13:18). Questa dovrebbe essere la tua preghiera per oggi e per ogni giorno. Ci aiuti il Signore in modo che possiamo "avere sempre una coscienza pura davanti a Dio e davanti agli uomini" per poter onorare Dio e rendere una buona testimonianza di Cristo.