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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Lunedì, 27 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 27 ottobre 2014

Ecco, io sto alla porta e picchio: se qualcuno ascolta la mia voce ed apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me. (Apocalisse 3:20)

LUI A CASA NOSTRA, NOI A CASA SUA

Gesù paragona la nostra vita ad un appartamento di cui sarebbe il proprietario e noi gl'inquilini. Siamo a casa nostra ma contemporaneamente a casa Sua. Abbiamo ammobiliato l'appartamento secondo la nostra convenienza e i nostri gusti, abbiamo ammobiliato la nostra vita, eseguito i nostri programmi; ci siamo insediati. Lui, il Salvatore è ancora fuori, sulla soglia della porta. Vi è forse da molto tempo e potrebbe ancora rimanervi a lungo, poiché è paziente. Lo lasceremo entrare? Gli apriremo la porta? Questa è la vera domanda. La chiave è in nostro possesso; è all'interno, Lui è all'esterno; non può fare altro che bussare, ed attendere. In presenza del Signore Gesù che si offre a ciascuno di noi, abbiamo dunque una decisione da prendere. Lettori, fate parte di coloro che non aprono? Di coloro che dicono: "Aprirò più tardi??. O appartenete a coloro che hanno deciso di aprire senza più tardare? Ponetevi la domanda: da quale parte della porta si trova Gesù Cristo? Fuori o dentro? E' all'interno o all'esterno della vostra vita? Per una vita più felice, è importante che viva in voi. ApriteGli dunque, se non l'avete ancora fatto. Allora Egli entrerà, e con Lui entrerà anche quella vera felicità che non dipende dalle circostanze e che ricercate da tanto tempo.

Domenica, 26 Ottobre 2014 01:00

Meditazione del 26 ottobre 2014

Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate. Non piegare né a destra né a sinistra, ritira il tuo piede dal male. (Proverbi 4:26-27)

CONSIGLI PER PRENDERE LA NUOVA STRADA

Dopo la partenza, cioè la conversione, il credente deve essere cosciente che la strada della sua vita non è una passeggiata. Egli conosce la sua méta, ha in mano una buona carta stradale: la Bibbia. E, poi, il Signore cammina al suo fianco, lo tiene per mano. A volte la strada è dura, disseminata di sassi che torcono i piedi, a volte sale molto ripida; in generale è per raggiungere una cima, poichè la difficoltà superata rende più forti. A volte piove, il cielo è grigio, basso, tutto è umido di lacrime, oppure la strada è velata per la nebbia, non si vede più niente, qual è la giusta via? Allora chiamiamo, gridiamo, cerchiamo quella mano soccorrevole. Ascoltando bene udiamo come in un mormorio una voce che ci dice: "Vieni, è da questa parte"; perché camminiamo per la fede e non per la vista. A volte si apre anche davanti a me un tunnel in cui entra la mia strada e non vedo più nulla. E' una malattia, un lutto, un periodo in cui il Signore si nasconde? La mia preghiera è senza calore, sembra inutile ogni sforzo. Signore, conducimi verso l'uscita di quel tunnel, verso la luce. Qui c'è un incrocio. Che via scegliere? Signore, vieni in mio aiuto per indicarmela. Affido il viaggio della mia vita tra le tue mani, io so che mi guiderai verso la tua casa, Signore!

Sabato, 25 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 25 Ottobre 2014

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno. (Ebrei 13:8) La parola del Signore permane in eterno. (1 Pietro 1:25)

CAMBIAMENTI

Questi ultimi anni hanno visto manifestarsi nel mondo, con incredibile rapidità, cambiamenti straordinari in un gran numero di paesi. Ciò che pareva assolutamente solido ed incrollabile è scomparso in alcuni mesi, persino in qualche giorno. Le ideologie che sembravano le più diffuse, le più incontestabili, le più universalmente ammesse sono state spazzate via e considerate ormai come non affidabili, retrograde, superate e senza valore. Ci si interroga anche a lungo per sapere come uomini di buon senso abbiano potuto credere a simili idee, riguardo alle quali ognuno oggi è d'accordo con l'ammettere che non sono mai state valide. Che insegnamento per coloro che sono disposti a vedere e ad ascoltare. Queste ideologie, presentate come le più certe e le più sicure, scompaiono, svaniscono in meno tempo di quanto si possa immaginare. Allora sorge spontanea una domanda: “Di che cosa e di chi fidarsi? Su cosa e su chi bisogna appoggiarsi?” E' solido soltanto quello che viene da Dio e che è immutabile, stabile, sicuro ed affidabile: la Sua Parola che "permane in eterno", e soprattutto Gesù Cristo stesso(Ebrei 13:8), Lui che ci rivela la via verso Dio, la via della salvezza. Appoggiamoci su ciò che permane!

Venerdì, 24 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 24 Ottobre 2014

Appena Maria fu giunta dov'era Gesù e l'ebbe visto, gli si gettò ai piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». (Giovanni 11:32)

SE TU FOSSI STATO QUI

La casa di Marta e di Maria era una casa dove c'era il timore di Dio e sulla quale riposava la benedizione, ma ora era diventata una casa di dolore perchè Lazzaro era morto. Dopo che Gesù lo ebbe saputo, si dispose ad andare a Betania. Marta che per prima aveva incontrato Gesù, torna in casa e dice a Maria: «Il Maestro è qui e ti chiama». Maria si era espressa nella stessa maniera. Questo ci fa comprendere che avevano fiducia nella presenza di Gesù. Se tu fossi stato qui, non ci sarebbe stato il vuoto e il dolore. Se tu fossi stato qui! Quanto è diverso per noi oggi! Gesù è risorto, è stato glorificato e tutti possiamo godere della Sua presenza in ogni momento e in ogni luogo. Non abbiamo bisogno, perciò, di esprimerci con rammarico, come le due sorelle di Betania: Gesù ha promesso di essere sempre con noi «Ecco Io sono con voi tutti i giorni», dipende da noi se vogliamo godere la Sua presenza, basta non trascurarla. Dio ci ha messo in condizione di godere sempre la Sua compagnia e la Sua presenza, non pensiamo di poterne fare a meno. Arrivato a Betania Gesù chiamò Maria. Quando Cristo viene a noi con la Sua Parola e ci chiama, coloro che nei momenti di pace e tranquillità si pongono ai piedi di Cristo per essere ammaestrati da Lui, potranno, nei momenti di dolore, prostrarsi ai Suoi piedi e trovare in Lui conforto.

Giovedì, 23 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 23 Ottobre 2014

“Seguitemi, e io farò di voi dei pescatori di uomini”. (Marco 1:17)

QUANDO DIO TI CHIAMA

Se pensi di non essere qualificato per essere usato da Dio, comincia a cambiare il tuo modo di pensare. Quando Elia chiamò Eliseo, egli stava lavorando la terra. Quando Gesù chiamò Pietro, egli stava pescando. Ti immagini la moglie di un discepolo che gli dice: “Ma come pagheremo le bollette?” Seguire Dio è come camminare sulla carta velina, per poi scoprire che, invece, stai camminando sulla roccia. Non scoprirai mai la roccia se non sarai disposto a fare un passo sulla carta velina. Quando Dio ti chiede di lasciare le sicurezze che da sempre fanno parte della tua vita, con te porti i tuoi talenti. Matteo, che era un pubblicano, portò con sé la sua penna e scrisse il primo libro del Nuovo Testamento. Quando Davide andò al palazzo del Re Saul, portò con sé l’arpa e scrisse i salmi che tutt’oggi noi cantiamo. Per questo è importante sapere che è Dio a chiamarti e, quindi, ricevere la conferma degli anziani. Se inizi a correre prima del segnale, sarai squalificato dalla gara. Quando Dio ti chiama, ricordati di queste quattro cose: 1) C’è un prezzo da pagare. Se sei pronto a pagarlo potrai avere il meglio che Dio ha per te. 2) C’è un percorso da seguire. Ogni passo è un passo di fede. 3) Ci sono dei princìpi che devi osservare. Devi fare la volontà di Dio per essere benedetto. 4) C’è una promessa che ti sostiene. “Sii forte e coraggioso; non ti spaventare e non ti sgomentare, perché il SIGNORE, il tuo Dio, sarà con te dovunque andrai. (Giosuè 1:9).

Mercoledì, 22 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 22 Ottobre 2014

Dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidi, adulteri, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. (Matteo 15:19)

TRISTE CONSTATAZIONE

Si chiedeva ad un professore specializzato nello studio del comportamento dei criminali, che differenza ci fosse tra un criminale ed un uomo onesto. Egli rispose: "L'unica differenza è che il criminale ha commesso un delitto". "Il cuore è ingannevole più d'ogni altra cosa, e insanabilmente maligno" (Geremia 17:9) e Dio è il solo a conoscere "il cuore di tutti i figliuoli degli uomini" (1Re 8:39). Le affermazioni della Parola di Dio sono colpenti: "Non v'è alcuno giusto, neppure uno... non v'è alcuno che pratichi la bontà" (Romani 3:10-12). Noi non siamo migliori di coloro che hanno crocifisso il nostro Signore. Chi avrebbe pensato che Davide, l'autore di salmi così belli, sarebbe diventato un giorno adultero ed omicida? (2 Samuele 11). Questa natura incorreggibile non poteva attirare altro che una giusta condanna di Dio. Questa condanna l'ha voluta subire qualcuno al nostro posto: "Gesù Cristo... ha dato se stesso per i nostri peccati" (Galati 1:4) ed “è morto per noi" (Romani 5:8). Ha preso su di sé i peccati di tutti quelli che credono in Lui e nel valore del Suo sacrificio per espiarli. È alla croce che misuriamo la grandezza infinita dell'amore divino. Dio non ha risparmiato il Suo proprio Figliuolo (Romani 8:32) e questo Figliuolo ha dato se stesso per noi (Galati 2:20). Se Lo accetteremo saremo salvati, se Lo rifiuteremo saremo responsabili della nostra perdizione eterna. Dio ci aiuti!

Martedì, 21 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 21 Ottobre 2014

Dov'eri tu quand'io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. (Giobbe 38:4)

UNA DOMANDA IMBARAZZANTE

All'università, durante un corso di biologia, il professore spiegava come, milioni di anni fa, lo sfregamento dei mari sulla crosta terrestre avesse prodotto, a causa di una certa reazione fisico-chimica, una specie di schiuma sbattuta da cui emerse la forma primitiva della vita, la cellula protoplasmatica. L'oratore sviluppava abilmente il suo argomento e l'uditorio, pur non avendo seguito tutte le sue spiegazioni, pareva convinto. Poi ci fu silenzio. Uno studente si alzò e chiese: "Scusi, professore, lei ha spiegato come queste grosse onde sono venute a battere sulla riva, ma non ha detto come quest'acqua sia arrivata là”. Si aspettava la risposta, ma non venne. Il professore si mostrò imbarazzato. Ad ogni modo non poteva far altro che spostare il problema risalendo il corso del tempo. Se consideriamo il mondo nel suo mistero e nelle sue meraviglie, non possiamo fare a meno di pensare che all'origine di tutto esista un Creatore. Egli ci rivela nella Sua Parola i Suoi pensieri riguardo agli uomini che sono responsabili di ascoltarLo e di crederLo. Ma Dio ha fatto un'opera molto più grande di quella della creazione: ha dato il Suo unico Figliuolo per salvare noi peccatori lontani da Lui.

Lunedì, 20 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 20 Ottobre 2014

Siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale, perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa. (Colossesi 1:9-10) Ci sforziamo di essergli graditi. (2 Corinzi 5:9)

PIACERE AL SIGNORE

E' questo il grande movente che deve guidare e determinare le azioni del credente. Non dobbiamo pensare che le attività quotidiane, spesso penose e ripetitive, che sono la parte di molti di noi, siano un ostacolo allo sviluppo spirituale. Al contrario, in questi lavori stessi possiamo servire il Signore, attendendo ad essi nel modo più scrupoloso possibile. Se il nostro padrone o il nostro superiore è severo, esigente, ingiusto, preghiamo innanzitutto perché Dio ci renda capaci di sopportarlo e, oltre a ciò, di considerare quest'uomo come qualcuno a cui Dio s'interessa. Attendiamo al nostro lavoro con calma "come per il Signore", che è il nostro vero Maestro, affinché il nostro comportamento sia come un ornamento dell'Evangelo. Dimostriamo che non solo un figlio di Dio obbedisce a questa Parola, ma che è felice di farlo. Ecco il comportamento che dovrebbe essere notato ogni giorno in un credente. Così egli potrà far conoscere il suo Signore. "Qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù" (Colossesi 3:17). “Per quel sentiero, o Gesù, m'hai chiamato teco a portar il dolce giogo che, umile, hai portato ad imparar, divin Maestro, come Tu obbedisti, come servisti pel Padre onorar”.

Domenica, 19 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 19 Ottobre 2014

Fate dunque dei frutti degni di ravvedimento. (Luca 3:8) Prima a quelli di Damasco... ho predicato che si ravvedano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento. (Atti 26:20)

Sabato, 18 Ottobre 2014 00:00

Meditazione del 18 Ottobre 2014

Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare. (Genesi 15:5) Dio non vede forse le mie vie? Non conta tutti i miei passi? (Giobbe 31:4)

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