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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Venerdì, 19 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 19 dicembre 2014

Appena ho trovate le tue parole, io le ho divorate; le tue parole sono state la mia gioia, la delizia del mio cuore. (Geremia 15:16) Dio... ha parlato a noi per mezzo del suo Figlio. (Ebrei 1:1-2)

DIO M'HA PARLATO

Ancora pochi anni fa, in Unione Sovietica, erano rari i credenti che possedevano una Bibbia. I fedeli d?una chiesa avevano pregato a lungo a questo riguardo. Un giorno, un visitatore dell'Ovest, arrivò in quella città e lasciò una Bibbia al pastore. La domenica successiva, quale gioia fra quei credenti e quali ringraziamenti a Dio quando il loro pastore mostrò loro la sua Bibbia. Finalmente potevano udire e leggere la parola di Dio. Ma, all'uscita dalla riunione, nuova sorpresa: il pastore distribuì a tutti una pagina di quella Bibbia tanto attesa. Egli voleva condividere il suo tesoro perché tutti potessero leggere personal-mente. Qualche giorno dopo, il pastore incontra un parrocchiano che lo saluta con un gran sorriso: "Sono tanto contento della pagina del profeta Geremia che mi ha dato", esclama. "L'ha trovata incoraggiante??, risponde il pastore - Eppure il profeta Geremia non ha avuto una vita facile. E' stato arrestato, battuto, gettato in una fossa e, probabilmente, ucciso in esilio". "Ebbene, proprio quella pagina mi ha fatto del bene, perché comincia così: ?La parola dell'Eterno fu rivolta per la seconda volta a Geremia, mentr'egli era ancora rinchiuso nel cortile della prigione (Geremia 33.1). Dio, poiché in tempi così oscuri s'è rivolto al suo profeta provato, può ugualmente par.lare a me e questo mi ha tanto rallegrato".

 

Giovedì, 18 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 18 dicembre 2014

Ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio. (Giovanni 1:12) Lo Spirito stesso attesta che siamo figli di Dio. Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo. (Romani 8:16,17)

CHI SONO GLI EREDI?

E' una delle prime domande che si sentono porre quando muore una persona facoltosa. Per rispondervi bisognerà consultare il suo testamento. Tutti sanno che la Bibbia si compone di due parti chiamate: Antico Testamento e Nuovo Testamento. Poiché c'è un testamento questo presuppone che da una parte ci sia una persona ricca e dall'altra degli eredi. Il ricco donatore è Dio, colui che possiede tutte le cose perché è Lui stesso che le ha create. Tutto gli appartiene sulla terra e nel cielo. Chi sono allora gli eredi? L'Antico Testamento aveva stabilito come legatario il popolo d'Israele. E a lui che Dio aveva fatto delle promesse e aveva dato un paese, Canaan, in eredità. Ora, Israele ha disprezzato il paese, trasgredito la legge; si è distolto dal-l'insegnamento dei profeti e ha messo a morte il suo Messia. Da allora è caduto sotto il giudizio divino. Ma Dio è amore. Egli si compiace nel donare. Poiché i Giudei hanno disprezzato l'eredita, egli redige un Nuovo Testamento, in favore di altri eredi. Che cosa donerà loro? Non delle benedizioni terrene ma delle benedizioni spirituali: il perdono, la vita eterna (Giovanni 10:28), la gloria (Giovanni 17:22). Chi sono i nuovi eredi? I suoi figli, in altre parole, sono coloro che fanno parte della grande famiglia della fede (Romani 8:16,17).

 

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 17 dicembre 2014

Poiché tutti cercano i loro propri interessi, e non quelli di Cristo Gesù. (Filippesi 2:21) Gli uomini saranno egoisti... (2 Timoteo 3:2)

L'IO E LE SUE ESIGENZE

"Io" è una piccola parola di due lettere, ma ciò che rappresenta è enorme; piantato solidamente su tre pilastri che si chiamano: egoismo, orgoglio, volontà propria. L'io, negli altri, è facile da identificare e noi lo condanniamo volentieri. Credenti, impariamo a riconoscerlo anche ogni volta che si manifesta in noi e rifiutiamo le sue esigenze affinché lasci il posto al Signore Gesù Cristo, al Suo amore e ai Suoi diritti. Il ritratto morale dell'uomo degli ultimi tempi è tracciato dall'apostolo Paolo con una verità inequivocabile in 2 Timoteo 3:2-7. Il primo tratto menzionato è l'egoismo, sorgente di tutte le tristi tendenze enumerate in seguito, quali l'avarizia, la vanagloria ecc. Quant'è umiliante, per i credenti, mostrare così sovente questo spaventoso egoismo, invece del vero amore divino che non pensa a sé e non aspetta risposta o contropartita dagli altri! Non una sola volta la Sacra Scrittura ci lascia supporre che io debba aspettarmi dal mio prossimo delle manifestazioni d'amore; invece essa mi esorta a testimoniargliene. L'amore si mette al servizio degli altri, mentre l'egoismo vuol essere servito. Invece, in Cristo, non troviamo un atto, una parola dettati dall'egoismo. In Lui l'io non aveva posto. Imitare Gesù, invece di essere occupato di me stesso, è il solo rimedio efficace al mio terribile egoismo.

 

Martedì, 16 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 16 dicembre 2014

Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi. (Giovanni 8:36) Cristo morì per noi, affinché quelli che vivono non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. (2 Corinzi 5:15)

MONDO MODERNO

Alexis Carrel (1873-1944), il celebre chirurgo e fisiologo che aprì la strada alle operazioni a cuore aperto, ha scritto: "Si direbbe che la vita moderna si sia avviata verso un vicolo cieco. L'intelligenza, nel suo sviluppo egoistico, isolata dal campo spirituale, è una mostruosità. Sull'albero della Scienza l'uomo moderno ha colto, per la seconda volta, il frutto proibito. La difficoltà deriva dal fatto che conosce le leggi della meccanica, della fisica, della chimica, ma non conosce se stesso. Dunque, ha creato un paradiso che non gli conviene, un mondo duro, geometrico, tecnico". Queste riflessioni sono più che mai attuali; l'uomo, che ha creduto di fare a meno di Dio, s'accorge che in se stesso sussiste un vuoto immenso che non può essere colmato da nulla. Ha voluto liberarsi da qualsiasi controllo, ed è caduto in nuove schiavitù. La tecnica, il benessere, le possibilità, il denaro, i piaceri; ecco ciò che lo incatena. Non si elimina Dio dalla propria strada senza subirne i danni più gran.di. Ma questo Dio, di cui non si vuol saperne, è sempre presente e aspetta il peccatore che si pente. Bisogna che ciascuno riconosca la propria colpevolezza personale e il valore del sacrificio di Gesù. Si viene a Dio solo passando attraverso la croce.

 

Lunedì, 15 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 15 dicembre 2014

La legge del Signore è perfetta, essa ristora l'ani.ma la testimonianza del Signore è veritiera, rende saggio il semplice. I precetti del Signore sono giusti,rallegrano il cuore. (Salmo 19:7-8)

QUADRICROMIA

La stampa di un'immagine a colori si fa generalmente secondo un processo chiamato quadricromia. Apriamo una periodico qualunque. Una lente a forte ingrandimento ci permetterà, forse, di verificare che le illustrazioni, in realtà, sono composte dalla sovrapposizione di una moltitudine di puntini di colori detti primari: giallo, rosso, blu, quali s'aggiunge il nero. Il tipografo si è servito di quattro pelli.cole dello stesso soggetto, ottenute attraverso le selezioni corrispondenti. Ripartiti e mescolati in modo disuguale, questi punti minuscoli ricostituiscono la pellicola originale. Questa tecnica ci aiuta a capire perché lo Spirito Santo ci ha dato quattro evangeli. Anche nelle biografie umane noi notiamo questo. Di due autori diversi che raccontano la vita d'una persona, uno parlerà maggiormente della sua vita familiare, mentre l'altro presenterà soprattutto la sua attività professionale. Ci saranno necessarie entrambe le opere per avere un ritratto preciso della persona descritta. Che Gesù passi davanti a noi nella dignità di Figliuolo di Dio (evangelo di Giovanni) o nella sua umanità (Luca), che ci sia presentato come il Re d'Israele (Matteo), come il Servitore degli svariati bisogni dei peccatori (Marco), tutto è sempre perfetto, ed il lettore alla fine dei racconti evangelici non può fare a meno di esclamare: "Le tue testimonianze sono meravigliose". Questa diversità fa risaltare la ricchezza della Sacra Scrittura e noi ammiriamo la sapienza di Dio.

 

Domenica, 14 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 14 dicembre 2014

Dai dunque al tuo servo un cuore intelligente. (1 Re 3:9)

ASCOLTARE IL NOSTRO DIO

Dio chiede solo una cosa, molto semplice: che lo si ascolti. Il tempo che impieghiamo per avvicinarci a Dio e studiare la sua Parola è quello meglio utilizzato e più proficuo. Bisogna leggere la Bibbia di seguito e non a caso, avere un piano, un metodo, dedicarvi un'ora prefissata, leggere con attenzione, con preghiera, con umiltà. Dio parla nel silenzio all'anima umana. Esercitiamo il nostro spirito a stare in silenzio davanti a Lui. Dio vuole benedirvi. Egli cerca di farlo, ma non sa dove trovarvi: voi siete tanto occupati che non avete mai tempo. Non avete tempo per avvicinarvi a Lui! Non avete tempo per ascoltare la Sua voce! Niente tempo per nutrire la vostra anima, niente tempo per ricevere la grazia di Dio! Non pensate che sia necessario capire tutto e spiegare tutto nella Bibbia. La Sacra Scrittura ci supera come Dio stesso. E' in proporzione alla nostra ubbidienza, alla nostra sottomissione e alla nostra fede che lo Spirito Santo ci condurrà in tutta la verità. Basta abbandonarsi nelle mani di Cristo ed Egli farà il resto nella nostra vita. Non abbiamo bisogno di sforzi o di compiere imprese eccezionali. Tutto quello che c'è di eccezionale nella nostra vita lo ha compiuto Cristo Gesù morendo sulla croce per ciascuno di noi. A noi non resta da fare altro che contemplare quella croce e accettare quel meraviglioso sacrificio.

 

Sabato, 13 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 13 dicembre 2014

Poi vidi un gran trono bianco? e vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono? e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. (Apocalisse 20:11-12) Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli. (Luca 10:20)

UN FILM SENZA TRUCCO

Il capo locale d?una banda portoricana, Hubert C., era stato giudicato da qualche mese. Durante il processo era stato ben presto confuso da registrazioni compromettenti della sua voce e, mal. grado i suoi dinieghi condannato ad una pena detentiva molto pesante. Si senti.va molto solo, la sua famiglia lo aveva rinnegato da molto tempo e i suoi parenti lo avevano abbandonato per non compromettersi. Così, nonostante il disprezzo che provava per quei credenti che visitavano i prigionieri, per distrarsi un po' aveva accettato la visita regolare di uno di loro . Un giorno, poiché Hubert si lamentava della propria sorte e accusava il giudice di averlo condannato senza una vera prova, il suo visitatore gli rispose: "Ciò che le è capitato non è nulla in confronto al giudizio finale davanti al gran trono di Dio. L'intero film della sua vita scorrerà, senza nascondere nulla dei pensieri più condannabili, né degli atti più segreti?. Hubert non lasciò trasparire nulla ma, fu perseguitato da questo pensiero del Giudice supremo che un giorno avrebbe preso conoscenza della sua vita in tutti i dettagli. Questo fu l'inizio di un ripensamento su se stesso e sulla sua vita colpevole. Finì con l'aprire quella Bibbia. In essa trovò la pace, la salvezza e il perdono, e ben presto, nella sua misera cella, fu più felice di quanto non lo fosse mai stato.

 

Venerdì, 12 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 12 dicembre 2014

La Legge della Tua bocca per me vale più di migliaia di monete d'oro e d'argento. (Salmo 119:72) Gioisco della Tua Parola, come chi trova un grande bottino. (Salmo 119:162)

SCOPRITE DEI TESORI

La gente ha sempre sognato di trovare un tesoro perduto. La possibilità di scoprire dei mucchi di monete d'oro ha condotto gli avventurieri a rastrellare il fondo del mare. Alcuni con successo come un certo Mel Fisher che ha passato 23 anni della sua vita a cercare dei tesori inghiottiti dal mare. Alla fine ha scoperto il relitto della "Nostra Signora di Atocha" un vascello spagnolo carico d'oro. "Se vi capiterà di vedere il fondo dell'oceano ricoperto di monete d'oro, ha detto, non lo dimenticherete mai". I suoi palombari hanno trovato dapprima una collana d'oro, poi delle monete d'oro e d'argento, e dei lingotti che valgono milioni di dollari. Oltre alla ricchezza, il valore archeologico di quell'oro avrà certamente dato a quell'uomo una grande soddisfazione personale. Ma vi sono dei tesori d'un valore molto maggiore, le verità della Bibbia, e sono a disposizione di tutti. L'autore del Salmo 119 ne parla lungo tutti i suoi 176 versetti. La Bibbia è preziosa perché spiega il modo per trovare il perdono dei propri peccati, la pace con Dio e il vero senso della vita. Nella parola di Dio noi impariamo a prepararci per la vita dopo la morte, mediante la fede nel Signore Gesù Cristo. La Parola di Dio che è alla portata di tutti ha più valore di tutti i tesori sommersi. Ne avete scoperto le ricchezze infinite?

 

Giovedì, 11 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 11 dicembre 2014

In questo s'è manifestato per noi l'amore di Dio: che Dio ha mandato il Suo unigenito Figlio nel mondo, affinché, per mezzo di lui, vivessimo. In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Iddio, ma che Egli ha amato noi e ha mandato il suo Figliuolo per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. (1 Giovanni 4:9-10)

AMORE DIVINO

C'è un solo campo nel quale Dio non può bastare a se stesso: è quello del suo amore. Infatti il suo amore richiede, per renderli felici, altri esseri oltre a Lui. C?è tanto egoismo nel cuore di un uomo che l'amore di Dio, per lui, è un enigma ancora più incomprensibile della sua santità. Gesù non ha mai fatto nulla per se stesso e per questo motivo nessuno l'ha compreso. Per quanti possano essere gli aspetti simpatici che la natura umana può rivestire, la Bibbia non ci dice in nessuna sua parte che noi siamo degni di amore né che noi possiamo renderci tali. Invece, essa dichiara che agli occhi di Dio noi siamo odiosi e odiandoci gli uni gli altri (Tito 3:3). Odiosi e tuttavia bisognosi di essere amati, tale è la contraddizione della nostra natura. Questo problema Dio solo è riuscito a risolverlo. In che modo? Amando gli uomini per primo e amandoli così come sono. Se volete imparare che cos'è l'amore divino pensate alla croce, a Dio che dà il suo Figliuolo per la salvezza dei suoi nemici, di coloro che stanno sputandogli addosso e crocifiggendolo.

 

Mercoledì, 10 Dicembre 2014 00:00

Meditazione del 10 dicembre 2014

Apri i miei occhi, e contemplerò le meraviglie della tua legge. (Salmo 119:18)

APRI GLI OCCHI MIEI...

Ecco una preghiera che dovremmo sempre formulare con tutto il nostro cuore quando apriamo la parola di Dio. Alla "legge" e ai "profeti", che formano l'Antico Testamento, si sono aggiunti gli Evangeli e gl'insegnamenti del Nuovo, che moltiplicano ancora le meraviglie della Rivelazione divina. Ma queste meraviglie ci resterebbero sconosciute se Dio stesso non ci aprisse gli occhi. "Apri gli occhi miei". L'intelligenza umana può certamente vedere nella Bibbia un'opera importante. Ogni spirito sincero dovrà riconoscere il grande interesse dei libri storici, l'elevatezza di pensiero delle parti poetiche e morali, la bellezza sublime della storia di Gesù., la forza di ragionamento di un apostolo, Paolo. Ma fermarsi lì sarebbe senza gran profitto. Gli "occhi aperti" sono gli occhi della fede, ed essi scoprono delle meraviglie divine. La Bibbia non è soltanto un documento umano, uno specchio dell'umanità più espressivo di ogni altra opera letteraria, è l'espressione del " Dio che si rivela". Essa ce lo mostra all'opera in tutto ciò che ha fatto per la creazione e l'umanità. Essa ci comunica i Suoi pensieri riguardo all'uomo, creatura privilegiata che si è perduta e che Lui ha voluto salvare. Essa ci dice di Lui ciò che le cose create non riescono a farci conoscere, cioè la Sua santità, la Sua giustizia, ma anche la Sua grazia. Essa ci insegna che Egli è luce e che è amore.

 

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