Iscriviti alla Newsletter

riceverai sulla tua email
la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Sabato, 22 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 22 novembre 2014

L'Eterno è Dio e risplende su di noi. (Salmo 118:27) Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: ?Io sono la luce del mondo?. (Giovanni 8:12)

CIVILTÀ FRAGILE

Un black-out di elettricità paralizza una regione per molte ore: niente luce, niente riscaldamento, ascensori bloccati... Le conseguenze rischiano di essere gravi... I progressi della scienza e della tecnica ci hanno acquisito un benessere inimmaginabile dai nostri antenati. Ma, ecco che all'improvviso scopriamo la sua fragilità estrema, e quelli che riflettono si chiedono a ragione ciò che sarà domani. Senza dubbio ci sono delle persone tanto imprudenti che pretendono di predire l'avvenire e altre abbastanza credule da ascoltarli. Malgrado le continue disillusioni, la clientela degli astrologi, veggenti, maghi, cartomanti è sempre in aumento. Gli uomini hanno bisogno di luce e vanno a cercarla nei luoghi più tenebrosi. Tuttavia la Bibbia è presente, non per annunciarci tutto ciò che deve accadere domani, ma tutto ciò che dobbiamo sapere per comportarci in modo degno di Dio. Molte predizioni della Parola di Dio si sono già avverate. La venuta di Cristo era annunciata centinaia di anni prima della Sua nascita. Anche la Sua morte è stata descritta secoli in anticipo. E? la stessa cosa per la miracolosa conservazione del popolo giudeo, che deve ancora giocare un ruolo importantissimo nella storia del mondo. Ringraziamo Dio per averci rivelato i suoi piani ammirevoli nei quali dà libero corso alla sua immensa misericordia.

 

Venerdì, 21 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 21 novembre 2014

Gesù disse: ?Quei diciotto sui quali cadde la torre... pensate che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti come loro?. (Luca 13:4-5)

PERCHÉ LA SOFFERENZA?

Viviamo in un mondo in cui regnano l'ingiustizia e la sofferenza. L'ineguaglianza di fronte alle disgrazie è un fatto per cui ci si rassegna o, al contrario, ci si indigna. La Bibbia ci insegna, anzitutto, che la causa prima di tutte le disgrazie dell'umanità si chiama peccato. E' a causa di questo che la sofferenza e la morte sono stati introdotti nel mondo. E' vero che molte calamità non hanno come causa diretta un peccato particolare, e raggiungono indistintamente dei responsabili come dei non responsabili, ma gli accidenti che colpiscono alcuni hanno valore d'avvertimento per tutti gli altri. Un certo dramma, una morte brutale, mi ricordano che domani può essere il mio turno e che devo essere pronto. Dio vuole che gli uomini riflettano seriamente, vuole indurli a porsi delle domande essenziali: Perché sono sulla terra? Che cosa c'è dopo la morte? Non dovrò un giorno rendere conto della mia vita? Sono proprio questi i veri problemi! La catastrofe suprema non è la morte, ma ciò che segue: il giudizio. Dio è sovrano, è saggio, sa perfettamente ciò che fa. Piuttosto che rivoltarvi davanti alle disgrazie altrui e accusare il Creatore, ricordatevi del Suo amore. Egli ha colpito il suo Figliuolo innocente al posto dei colpevoli quali noi siamo. Egli attende con pazienza che vi volgiate verso Lui per essere salvati. Non volete farlo ora?

 

Giovedì, 20 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 20 novembre 2014

Dio non ha forse scelto quelli che sono poveri secondo il mondo, perché siano ricchi in fede ed eredi del regno che ha promesso a quelli che lo amano? (Giacomo 2:5)

CHI SONO GLI INVITATI?

Una persona importante organizza una grande cena alla quale, adducendo delle banali scuse, gli invitati rifiutano di andare. Irritato manda il suo servitore a cercare, nelle strade e nei crocicchi della città, i poveri, gli storpi, i ciechi (Luca 14:21). Con questa parabola, Gesù illustra l' invito che ha fatto a tutti un giorno di entrare nel regno di Dio. Ma chi sono questi invitati, e Dio è dell'ultima ora? Essi sono quelli che portano un peso segreto e quelli che si sentono estranei fra gli altri, sovente in seguito a dispiaceri o naufragi, quelli che sono qualificati come "emarginati" o "relitti". E io, che cos'ero quando Dio mi ha trovato? Non ero forse in un certo modo relitto? Ma è proprio di questa società così emarginata, che noi facciamo tanta fatica ad accogliere, che il Maestro si prende cura. Saremmo noi più selettivi di Dio stesso, noi che abbiamo l'immensa felicità di conoscerlo? ?La strada più breve per andare verso colui che soffre passa per Cristo" ha scritto qualcuno. Ed è per questa strada che, in quanto credenti cristiani, noi possiamo tendere la mano a quelli che non hanno nulla, mostrando loro che Dio è il grande porto in cui vengono a rifugiarsi i relitti del mondo. Non dimentichiamo che, secondo l'Evangelo, Gesù riceve anche i poveri e i tartassati della vita, ai quali si è avvicinato quando è venuto a prendere l'ultimo posto sulla terra.

 

Mercoledì, 19 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 19 novembre 2014

Il tempo della mia partenza è giunto. Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede. Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. (2 Timoteo 4:6-8)

LA MORTE TRASFORMATA IN VITTORIA

Un credente era sul suo letto di morte ed un amico venne per avere sue notizie. ?Ebbene, sto per dirti qualcosa di magnifico!?, gli annunziò il malato, ?fra poco sarò con il Signore?. Era sera, e gli chiesero se bisognava accendere la luce. Ma lui giungendo le mani al petto, disse: "C'è abbastanza luce!? Poco dopo si addormentò nella pace del suo Signore. Quando l'evangelista Eargil, nel 1681, fu impiccato sulla piazza del mercato di Edimburgo per la sua fedeltà all'Evangelo, posando il piede sulla scala che lo conduceva alla forca esclamò: "Dio sa che salgo questa scala con meno timore di quando salivo sul pulpito per predicare." E quando fu in alto disse: "Questo è il più bel giorno della mia vita: sto per ricevere la corona e benedire il Signore. Vi chiedo di unirvi a me per ringraziarLo per avermi condotto qui ed avermi fatto trionfare su Satana, sul mondo e sul peccato; essi non potranno più colpirmi. Perdono tutti quelli che mi hanno fatto dei torti. Addio, amici miei! Mio Dio, ricevi il mio spirito!". Allora giunse le mani per pregare e, durante la preghiera, il boia fece precipitare il tavolato.

 

Martedì, 18 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 18 novembre 2014

Anima mia, benedici il SIGNORE! SIGNORE, mio Dio, tu sei veramente grande; sei vestito di splendore e di maestà. Quanto sono numerose le tue opere, SIGNORE! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra è piena delle tue ricchezze. (Salmo 104:1,24)

UN LIBRO IMMENSO

La creazione è come un immenso libro nel quale si legge Dio ad ogni pagina; è dove si impara a rispettare e ringraziare Colui che ha creato i mondi e li sostiene. Infatti, vi si impara a conoscere la Sua potenza e la Sua bontà; la Sua potenza creatrice e conservatrice, poiché la successione ordinata e regolare dei cicli della natura è un miracolo continuo, come pure la Sua bontà, perché l?uomo usufruisce senza interruzione dei benefici dal Creatore senza sognarsi nemmeno di ringraziarLo. Mi deve forse questi benefici? Si è forse impegnato di fronte a me di darmi l?aria che respiro, il sole che mi rischiara? Dio non ci deve nulla, e se fa qualcosa per noi, siamo noi che dobbiamo dirGli grazie. Nella creazione c?è dunque un linguaggio che ci parla del Creatore, in modo tale che esso rende inescusabili gli uomini che possiedono la verità pur vivendo nell?iniquità (Romani 1:18-20).

 

Lunedì, 17 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 17 novembre 2014

Com'è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio. (Ebrei 9:27) Il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. (Romani 6:23)

LA MORTE IMBELLETTATA

Nel Medio Evo, si dipingeva la morte come un falciatore scheletrico dal ghigno spaventoso. Oggi, la letteratura la presenta piuttosto sotto una luce gradevole. Non più sogghigni, anzi, è descritta come sollievo ed oblio. A chi bisogna credere? La Bibbia è presente per ricordarci ciò che Dio ha dichiarato all'uomo peccatore: "Per certo morrai" (Genesi 2 17). E dopo la morte c'è il giudizio. In altre parole la comparsa nella luce divina sarà come un proiettore puntato su tutte le nostre colpe, su tutto ciò che vorrei nascondere e dissipare per sempre nel nulla con me. I filosofi immaginano che ci sia la reincarnazione; ma la Bibbia afferma: "E' stabilito che gli uomini muoiano una volta sola", una sola. Altri pretendono che dopo non ci sia più nulla, e questo in effetti è un modo per fuggire la realtà. La musica moderna ammalia i giovani e presenta la morte come una liberazione; i suicidi di adolescenti dimostrano che la trappola del diavolo funziona bene. No, la morte non è l'annientamento. L'uomo ha un'anima che non può scomparire, è il soffio di Dio; per di più è responsabile. Bisognerà rendere conto. Che cosa avremo fatto della vita che Dio ci ha prestato? L'avremo vissuta per la soddisfazione dei nostri desideri egoistici o alla gloria di Dio accettando Gesù come nostro Salvatore e nostro Signore?

 

Domenica, 16 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 16 novembre 2014

Affinché quelli che vivono non vivano più per loro stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro. (2 Corinzi 5:15)

DUE MODI DI VIVERE

L'esistenza di ciascuno di noi si ripartisce fra obblighi e divertimenti, che variano secondo gli ambienti, le attitudini ed i gusti di ciascuno. In realtà, la Bibbia riconosce solo due modi di vivere. Il primo consiste nel vivere per se stessi, nel vivere la propria vita. In altre parole, nel considerare quest'ultima come un bene personale , un capitale che si intende spendere a proprio gradimento senza che questo riguardi nessuno. Facciamo il punto onestamente. Questa vita ci ha portato tutto ciò che ci aspettavamo da essa, ma, Dio ci invita, dopo aver creduto in Lui, a vivere per Gesù Cristo. La ricerca dell'autosoddisfazione è stata sostituita da un nuovo scopo: io vivo ormai per un Altro, qualcuno a cui appartengo, che amo e, come conseguenza, desidero fare la Sua volontà. Amandomi fino al punto di morire per salvarmi, Gesù s'è acquistato dei diritti sui miei affetti. Se la mia propria volontà, che mi portava al disastro, è sostituita dalla Sua, buona e saggia (non si tratta di una penosa servitù ma come di una gioiosa risposta del mio amore al Suo), sarà una vita ricca, una vita veramente felice. O Tu che a noi Signor Ti desti in sacrificio, ricolma il nostro cuor di zelo pel Tuo servizio, insieme col santo Tuo timor! Che sempre per la fé possiamo camminare e, per amor di Te, i santi tuoi amare come ci amasti, o Salvator!

 

Sabato, 15 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 15 novembre 2014

Benedici, anima mia, il Signore, e non dimenticare alcuno dei suoi benefici. (Salmo 103:2) Celebrino l'Eterno per la sua benignità, e per le sue meraviglie a favore degli uomini! (Salmo 107:8)

L'INDIRIZZO BUONO

Durante una riunione cristiana tenuta recentemente nello Yorkshire, qualcuno parlò a lungo dei problemi che aveva e delle delusioni provate con i propri fratelli e sorelle in fede. Un altro oratore gli succedette alla tribuna e disse: "Vedo che il fratello che ha parlato ora abita nella strada dei Lamenti. Anch'io vi ho abitato per qualche tempo, e non mi sono trovato bene. L'aria era malsana, la casa era malsana, l'acqua era malsana, gli uccelli non cantavano mai, e io stesso ero triste e di cattivo umore? Ma ho traslocato, sono andato ad abitare nella strada della Riconoscenza e da allora mi trovo bene e anche la mia famiglia. Qui l'aria è pura, l'acqua è pura, la casa sana ed esposta al sole, gli uccelli cantano, e io sono felice dalla mattina alla sera. Ebbene! Se ho un consiglio da dare al nostro fratello, è di traslocare anche lui. Ci sono molte case da affittare nella strada della Riconoscenza, e se lui vuol venire là sono sicuro che sarà trasformato, e io stesso sarò molto felice di averlo come vicino". (Lettera di W. Booth) Riflettiamo più sovente sui molteplici doni che Dio ci fa piuttosto di lamentarci di ciò che ci manca o su ciò che non va bene, sforziamoci di fare il conto dei suoi benefici, non potremo che confermare: "Dio è amore".

 

Venerdì, 14 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 14 novembre 2014

Vi esortiamo fratelli... a cercare di vivere in pace, di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani. (I Tessalonicesi 4:10-11)

STRESS

E' un termine di moda. L'uomo moderno, almeno nelle città, è "stressato" dal mattino alla sera. Chiamati a vivere nel mondo rumoroso e agitato, fra le attività febbrili di questa epoca in cui la tecnica è regina, siamo in pericolo di essere presi nell'ingranaggio di un'esistenza sotto alta pressione, esaurendo le nostre energie nel correre dappertutto, per finire col perdere il sentimento e il valore delle benedizioni eterne. Gesù ha detto: "Nessuno può servire a due padroni". "Dov'è il vostro tesoro, quivi sarà anche il vostro cuore". Amici, divorati dalle preoccupazioni e dai guai di questa vita, venite in disparte, come Gesù proponeva ai suoi discepoli stressati, e mantenetevi tranquilli; almeno per un momento. Cercate la compagnia del Signore nella quale il vostro spirito potrà essere rinfrescato, la vostra fede rianimata e il vostro corpo riposato. Riservatevi un tempo sereno per la preghiera e la meditazione. Ricordatevi della promessa delle Lamentazioni di Geremia 3:25,26: "L'Eterno è buono per quelli che sperano in lui, per l'anima che lo cerca. Buona cosa è aspettare in silenzio la salvezza dell'Eterno". Fate l'esperienza della realtà di questa affermazione e chiedete a Dio questa serenità fatta di fiducia, di umiltà e di pazienza, lasciando che Lui stesso prenda in mano i problemi che vi agitano e vi opprimono.

 

Giovedì, 13 Novembre 2014 00:00

Meditazione del 13 novembre 2014

Perché se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. (Romani 10:9)

NEL PRINCIPIO

"Nel principio, Iddio... " E' con queste parole maestose che si apre il Libro dei libri, la Bibbia (Genesi 1:1). In tutto e dovunque è Dio che comincia. Comincia la creazione, testimonianza della sua gloria e della sua sovrana potenza: "I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani" (Salmo 19:1). Egli comincia la storia dell'umanità con la creazione del primouomo che non è, per quanto si dica, il prodotto di una lenta evoluzione ma una creatura a parte che Dio ha caratterizzato con la sua propria impronta dotandola di un'anima: "Dio creò l'uomo a sua immagine" (Genesi 1:27). È a quell'uomo che Dio comincia a parlare. Lo ha posto in un giardino di delizie raccomandandogli una sola cosa: "Del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare" (2:17). L'uomo ha disobbedito. Dio lo interpella: "Dove sei?". Terribile domanda per un peccatore! Adamo vorrebbe evitare di essere coinvolto e accusa la donna che Dio gli aveva dato. Dio si rivolge a Eva: "Che cosa hai fatto?? Bisognerà ben rispondergli. E tu, lettore, dove sei? Forse, come Adamo fuggi lontano da Dio e ti nascondi. Che cosa hai fatto? Rispondi lealmente: ?Sono colpevole?. E Dio ti mostrerà la croce dove Gesù ha espiato i miei peccati e tuoi.

 

cerca

per data

« Giugno 2025 »
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            

CERCA

per parole chiavi

Copyright © 2002 - 2023 Parole di Vita. Tutti i diritti sono riservati.

Parole di Vita ® è un marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico UIBM di proprietà

dell’Associazione Parole di Vita ODV - Codice Fiscale 04772210656 - senza scopo di lucro,

iscritta nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore n.94152

iscritta nel Registro degli Operatori di Comunicazione n.23848
D-U-N-S Number 43-476-5776 ® Dun & Bradstreet (D&B)

Ciao, clicca sul servizio desiderato per chattare su WhatsApp o inviaci un'email a info@paroledivita.org

Avvia una Chat con noi su WhatsApp
Close and go back to page