
Parole di Vita
Meditazione del 03 febbraio 2015
"Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria". (2Corinzi 4:17)
ABILE IN BATTAGLIA (2)
Forse ti trovi in una tempesta proprio ora: il vento sta soffiando forte scuotendoti con violenza e pensi di affondare. Amato, non entrare nel panico! Devi sapere che nel mezzo della tempesta stai affondando le tue radici spirituali. Dio sta sviluppando in te una profonda umiltà, un maggiore cordoglio e dolore per il peccato, una più elevata fame della Sua giustizia. Dio sta facendo di te un soldato veterano della croce, pieno di ferite, ma abile e coraggioso in battaglia. Forse a volte ti scoraggi ma il Signore non si scoraggia mai. Il fatto è che Egli potrebbe intervenire sovranamente in qualsiasi momento per strapparti alle tue lotte ma non lo fa perché sta constatando quanto queste stiano producendo in te una maggiore sete di Lui!
Meditazione del 02 febbraio 2015
"Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria". (2Corinzi 4:17)
ABILE IN BATTAGLIA (1)
Ogni qual volta l'opposizione insorge, la grazia di Dio abbonda in noi. Pensa a ciò che accade ad un albero quando una forte tempesta lo colpisce violentemente: il vento minaccia di sradicarlo e di portarlo via, ne spezza i rami, ne soffia via le foglie e i germogli e ne dissipa le radici. E quando la tempesta è finita, ogni cosa appare perduta. Eppure, guarda più da vicino; la stessa tempesta che ha provocato spaccature nel terreno intorno al tronco dell'albero ha spinto le radici ad andare più in profondità. Ora l'albero ha accesso all'acqua e a fonti di nutrizione nuove e più profonde ed è stato pulito da tutti i rami morti. Forse i germogli non ci sono più, ma ne cresceranno di nuovi e migliori. Posso dirti che quell'albero ora è più forte, e sta crescendo in modi non visibili, quindi anche tu aspetta il tempo del raccolto perché porterà molto frutto!
Meditazione del 01 febbraio 2015
...In quanto l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, voi l'avete fatto a me. (Matteo 25:40)
IO EBBI SETE E MI DESTE DA BERE, EBBI FAME E MI DESTE DA MANGIARE
Il cristiano non deve soltanto "guardare" o saper parlare e compatire, deve necessariamente saper operare. Tante volte l'opera che gli è concessa di compiere può sembrare insignificante o del tutto inutile, ma egli la deve compiere, fosse anche un solo bicchiere d'acqua dato ad una persona assetata o un pezzo di pane ad un affamato. Possiamo, forse, pensare che ci sono tanti Enti, Associazioni assistenziali e che, quindi, non v'è più bisogno del nostro aiuto diretto. Non è in questo modo che va interpretata la Parola di Dio, il Vangelo del nostro Signor Gesù Cristo! Perché, coloro che ci circondano, il nostro prossimo, pur non avendo bisogno, forse, di un'assistenza materiale, può aver bisogno di un'assistenza mora.le e spirituale. Secondo il nostro testo, è l'opera personale, preparata da Dio, pronta per ognuno di noi... ed è la vera opera assistenziale che può esprimere al povero tutto quel contenuto di umanità e di amore che può risollevare pienamente e profondamente l'individuo. Discerni anche tu quelle opportunità preparate da Dio sul tuo sentiero? (Giacomo 2:15-16).
Meditazione del 31 gennaio 2015
... E ricordarsi delle parole del Signor Gesù, il quale disse egli stesso: "Più felice cosa è il dare che il ricevere". (Atti 20:35)
IN PRIMA PERSONA
L'apostolo Paolo non si limitava ad insegnare soltanto ma si affaticava affinché la missione che Gesù gli aveva affidato fosse portata a termine nel migliore dei modi e soprattutto che, in nessun caso, si fosse trovato mancante. Dio affida un compito a ciascuno di noi; non ha importanza quello che facciamo, ma come lo facciamo. Noi siamo collaboratori di Cristo nella missione che Lui stesso è venuto a compiere su questa terra. Noi non operiamo per essere salvati, ma perché le opere sono preparate davanti a noi. Donare al povero e al bisognoso è un comandamento come non rubare e uccidere, che Dio ha dato al suo popolo affinché lo mettesse in pratica ogni giorno. Nell'Evangelo di Matteo 25:42-46, è scritto: "Ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere, fui straniero e non mi accoglieste, nudo e non mi vestiste; malato e in prigione e non mi visitaste... In verità vi dico che in quanto non l'avete fatto ad uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me, questi se n'andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna".
Meditazione del 30 gennaio 2015
Or gli apostoli, essendosi raccolti presso Gesù gli riferirono tutto quello che avevano fatto e insegnato. (Marco 6:30)
IL VERO DISCEPOLO DI GESÙ
Il termine apostolo può anche essere tradotto come discepolo di Gesù, oppure fedele o missionario. Ora, noi siamo tutto questo se seguiamo quelli che sono stati gli insegnamenti di Gesù e se lo imitiamo: "Voi siete miei amici, se fate tutte le cose che vi comando" (Giovanni 15:14). C'è, poi, una cosa importante che dobbiamo fare, senza la quale tutto rischia di perdere il suo significato: occorre raccogliersi presso Gesù, dimorare in Lui ed essere Suoi imitatori. Da chi potremo apprendere con profitto le parole e l'atteggiamento di una vita consacrata a Dio, se non da Colui che è il fedele e il verace per eccellenza? Restiamo ai piedi di Gesù, restiamoGli accanto ed Egli, attraverso la sua Parola, la sua vita, parlerà ai nostri cuori svelandoci tutti i segreti per una vita santa e vittoriosa che conduce a Dio. Volendo imparare un mestiere, una professione, occorre fare un apprendistato che ci permette di acquisire i segreti del "maestro" e, poi, operare. Da chi possiamo acquisire tutto ciò se non imitando Colui che consacrò interamente la Sua vita al Padre? (Giovanni 4:34).
Meditazione del 29 gennaio 2015
Gesù disse: "Chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa". (Giovanni 16:24)
DIO TI CERCA
Niente di ciò che riguarda la tua anima è stato abbandonato al caso. Dio nel Suo grande amore e attraverso circostanze prepara.te unicamente a questo scopo, ti sta attirando a Lui. Ti vuole dare una nuova vita, se accetti Gesù Cristo, il Suo Santo Figliolo, come tuo personale Salvatore. Il Suo piano è di renderti felice perché Egli sa molto bene che sei in ansietà per il domani: paure e preoccupazioni ti tormentano. Non trovi un sostegno sicuro dove appoggiarti. In sostanza: sei portato qua e là dalla marea di questo mondo in grande agitazione. Caro amico che leggi questo piccolo scritto, alza gli occhi al cielo e invoca Gesù con tutto il tuo cuore. Egli già sta aspettando la tua richiesta! Prima di tutto per salvarti l'anima, poi, per consolare e riempire la tua vita di pace, sicurezza e amore. Queste ricchezze, non potrai trovarle in nessun altro luogo all'infuori di Gesù che ha sacrificato la Sua vita per te. "Ringraziato sia Dio del Suo dono ineffabile" (2a Corinzi 9:15).
Meditazione del 28 gennaio 2015
L'ora viene che né su questo monte né in Gerusalemme adorerete il Padre; ma l'ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori, adoreranno il Padre in spirito e verità. (Giovanni 4:21,23)
ADORA DIO SOLAMENTE
Il culto che Dio si spetta di ricevere è l' espressione sincera della nostra riconoscenza. Cogliamo ogni occasione per ringraziarLo, celebrarLo e adorarLo per la Sua grandezza. La Bibbia insiste su questa differenza fondamentale fra il vero culto e ciò che s'intende generalmente per religione. L'uomo vuol fare e portare qualcosa a Dio, le opere, e pensa che Dio ne tenga conto passando sopra alle sue iniquità. Dobbiamo invece capire che è Dio che ha fatto il primo passo col farci grazia, e che a noi tocca crederGli e renderGli grazie per ciò che Lui è e per ciò che ha fatto. Il nostro amore, che si esprime con la lode, non è altro che la giusta risposta ai Suoi favori. Noi l'amiamo perché Egli ci ha amato per primo... Quest'amore, ovviamente, deve esprimersi nel nostro modo di vivere e di agire (1° Corinti 4:19).
Meditazione del 27 gennaio 2015
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito? (Salmi 22:1)
DIO NOSTRO AIUTO
Il Salmista Davide ci porta ad una considerazione: invochiamo soccorso da Dio, ma, non avendo risposta immediata, concludiamo che Dio ci ha abbandonato. Forse, il grido non è proprio di sfiducia, è solo un grido di dolore, ma, comunque, un indice che qualcosa ci manca, che qualcosa è venuto meno e che dobbiamo comunque porvi rimedio. Sentiamo il nostro Dio lontano, preghiamo e Lui non ci rispon.de, Gli facciamo delle richieste e Lui è lontano da noi. Ma è proprio così??? Quando un nostro amico non risponde alle nostre aspettative, ci rimaniamo male perché credevamo in lui e invece ci ha deluso. Con Dio non è così! Dio è Padre ed amico di sempre, Colui che ci consola in ogni momento, anche quando sembra che è lontano. Egli sta operando nella nostra vita in una maniera a noi sconosciuta (Romani 8:28). Il credente deve avere fiducia del Suo grande amico... Gesù disse: "Abbiate fiducia in Dio e in me" (Giovanni 14:1). Egli opera in tutte le cose per il nostro bene. Se siamo convinti di questo non potremo mai essere delusi e in ogni cosa renderemo grazie a Dio per quello che ci ha dato, ci da e ci darà.
Meditazione del 26 gennaio 2015
"Sia la luce!" E la luce fu. (Genesi 1:3)
DIO LA NOSTRA LUCE
Trasferiamoci per un attimo agli inizi dei tempi. Tutto era buio e informe, non c'era niente sulla terra. Una massa informe e senza vita, resa buia dalla mancanza di luce e di tutto il resto. Poi, per la Parola di Dio, ogni cosa prese forma, ogni cosa ha avuto la sua consistenza secondo quello che il Creatore aveva pianificato già nella sua mente. Dio disse: "Sia la luce!", e la luce fu". Fu un atto creativo e soprannaturale di Dio, per Lui tutto fu normale e semplice perché Egli è l'Onnipotente. Egli è Colui che con la Sua Parola creò e formò dal nulla tutte le cose. Ha creato i cieli, la terra e tutto ciò che è in essa, ha separato la luce dalle tenebre, ed ha formato l'uomo a Sua immagine e somiglianza. Dio può operare questo ed altro per il nostro bene, può mettere ordine là dove regna il disordine più assoluto, può rischiarare quel.lo che era tenebroso e illuminarci. PermettiamoGli di entrare nella nostra vita e di operare affinché quello che prima era informe assuma la giusta forma e significato.
Meditazione del 25 gennaio 2015
Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio. (Galati 6:7)
DIO ESISTE!
Molti uomini si comportano come se Dio non esistesse e perciò come se non dovessero mai essere chiamati a rendergli conto dei loro pensieri e delle loro azioni. Altri, addirittura, hanno un linguaggio e un comportamento volutamente provocatorio nei suoi con.fronti. Pensano, evidentemente, di farla franca, ma... la faranno franca davvero? Bene, se così fosse, che tipo di giustizia sarebbe quella di Dio? Chi crede di farla franca, ci ricorda il testo biblico di oggi, sta ingannando se stesso, perché sta vedendo una realtà ben diversa da quella che è. Dio stesso (poiché mi ama!) si è preoccupato d'informarmi che dovrò rendere conto a Lui dei miei pensieri e delle mie azioni e che farò bene a fare attenzione a quello che dico e a quello che faccio. E, in primo luogo, farò bene a decidere cosa farne di Cristo Gesù che Dio, nel Suo grande amore, mi ha donato come perfetto Salvatore!