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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Sabato, 21 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 21 giugno 2025

Or sulla mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano (Atti 16:25)

LA GIOIA NELLA SOFFERENZA

Paolo e Sila si trovano in carcere a causa del messaggio che annunciavano, dell’opera potente con cui Cristo accompagnava la testimonianza al Suo nome. Questi uomini, pur trovandosi rinchiusi ingiustamente, non si avvilirono. Di fronte ai violenti soprusi furono non soltanto sorretti dalla presenza di Dio, ma sospinti a lodare il Signore. I due credenti, consci che Gesù Cristo era con loro, cantavano perché benedetti dalla grazia di Dio. La pienezza dello Spirito Santo nella loro vita addolciva l’amarezza di trovarsi in una cella buia. Quando il vento è contrario, l’amore di Dio soffia ancora a favore, facendo cooperare tutte le cose al bene di coloro che Lo amano. Gettare il peso sul Signore, credendo che Lui ha il controllo della nostra vita, ci evita di sprofondare nello sgomento e dà forza per innalzarlo. Lasciamo che la Parola di Dio ci aiuti a non farci condizionare dalle avverse circostanze, bensì ad ammirare le meraviglie che Dio opera nel nostro cuore e per il bene delle anime.

Venerdì, 20 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 20 giugno 2025

Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità (Isaia 53:5)

L'INNOCENTE AL POSTO DEI COLPEVOLI

La società umana, purtroppo, ignora le motivazioni di una condanna ben più eclatante. Circa duemila anni fa Gesù fu condannato a morire sulla croce. Egli non aveva commesso alcun reato. L’uomo aveva infranto la legge di Dio, contraendo un debito a nome di tutta l’umanità, tale che nessuna creatura poteva riscattarci da esso. La sentenza del Giusto Giudice è la morte eterna, l’irrimediabile separazione da Dio. Gesù, l’innocente, decise di prendere su di Sé la condanna, morendo al posto d’ogni uomo. Perché continuare a rifiutare il rimedio che Cristo offre, rimanendo sotto il peso del peccato e dell’ira divina? Sia che tu ti proclami innocente o irrecuperabile, sappi che soltanto Gesù ha soddisfatto la somma giustizia di Dio, propiziandoti la Sua piena assoluzione.

Giovedì, 19 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 19 giugno 2025

Chiedete al Signore la pioggia nella stagione di primavera! Il Signore che produce i lampi, darà loro abbondanza di pioggia, a ognuno erba nel proprio campo (Zaccaria 10:1)

I BENI DI DIO A SUO TEMPO

La primavera esprime vitalità con il suo sbocciare di natura rigogliosa e colorata. Essa è sempre stata caratterizzata da tenui pioggerelle che servono ad annaffiare la terra, affinché le piante crescano ed i raccolti possano maturare il loro frutto. Anche per te è giunto il tempo di una primavera spirituale, quando al gioioso entusiasmo di nuove benedizioni si deve accompagnare un vigoroso impegno per crescere nella comunione con Cristo e la responsabilità di portar frutto. La vita umana alterna le sue stagioni; occorre riconoscerle per trovare in ognuna i giusti stimoli spirituali, chiedendo sempre il sostegno e la benedizione divina. Afferriamo le promesse divine in ogni tempo, ciascuno nella stagione che sta vivendo, ed in modo personale, ognuno nel campo in cui Dio lo ha chiamato a servirlo. Il Signore adempirà la Sua Parola, irrigando con la Sua celeste e copiosa benevolenza l’impegno e le richieste della mia e della tua fede.

Mercoledì, 18 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 18 giugno 2025

Insegnami a fare la tua volontà, poiché tu sei il mio Dio; il tuo buono Spirito mi guidi in terra piana (Salmo 143:10)

LA SCUOLA DI DIO

Quando Gesù lavò i piedi ai discepoli, dopo essersi accertato che avessero compreso la lezione di umiltà che stava dando loro, disse: "Se sapete queste cose, siete beati se le fate" (Giovanni 13:17). La scuola di Dio non si identifica con un’accademia di teologia. Quanti praticano, innanzitutto, una quotidiana comunione con il Maestro, realizzano come lo Spirito Santo sostiene per andare dove Egli ci chiama, fortifica per fare tutto ciò che ci comanda, "poiché Dio è quel che opera in voi il volere e l'operare, per la sua benevolenza" (Filippesi 2:13). Quel che oggi ti serve non è la conoscenza di una nuova dottrina biblica, ma della saggezza per applicare "la verità secondo carità", magari in una controversa situazione in cui temi d’essere troppo debole o troppo duro. Prega il Signore, esercita la tua fede ed il desiderio di glorificarlo, ed Egli ti guiderà appianando il tuo sentiero.

Martedì, 17 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 17 giugno 2025

Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno (Ebrei 4:16)

LA MISERICORDIA DI DIO

Non riceviamo semplicemente misericordia, la otteniamo. Ciò evidenzia che qualcosa è stato conseguito: è stata adempiuta la somma giustizia divina. La grandezza dell’amore di Dio non risiede nel chiudere un occhio sui nostri misfatti, bensì nel pagare Egli stesso per i peccatori dopo aver condannato il loro peccato. Questa è la grazia di Dio! Gesù non ha snaturato il trono di Dio, che rimane di giustizia, ma l’ha reso propizio a chi confida nel Suo sacrificio. Tale trono ora non è giusto soltanto perché condanna il peccatore, ma pure nell’assolvere chi è dichiarato innocente dalla giustificazione in Cristo. Dio non guarda alla nostra posizione davanti al Suo trono, ma alla posizione di Cristo sul trono! Caro lettore, se hai toccato il fondo, accostati subito al trono di Dio, per ricevere la grazia che Cristo ha ottenuto per te!

Lunedì, 16 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 16 giugno 2025

Considera dunque la bontà e la severità di Dio (Romani 11:22)

LA SEVERITà DI DIO

Considera la severità di Dio ricordando che Egli dà, ma può anche togliere. A Saul fu tolto il trono che Dio gli aveva dato perché non volle e né seppe rimanere fedele a Dio. Non si può approfittare della Sua generosità. Considera la severità di Dio ricordando soprattutto che Egli ha fissato un giorno per il giudizio, in cui ciascuno dovrà rendere conto dei suoi pensieri, delle sue parole, delle sue azioni (cfr. Atti 17:30, 31). Sarà un giudizio al quale nessuno potrà sottrarsi e dal quale nessuno potrà uscire assolto per i propri meriti: soltanto chi avrà accettato la salvezza acquistata da Gesù, a prezzo del Suo sacrificio sulla croce, potrà evitare le pene eterne previste per punire il peccato. Conviene riconoscere il proprio peccato, confessarlo, ed accettare la grazia, perché la severità di Dio non lascerà scampo al peccatore impenitente.

Domenica, 15 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 15 giugno 2025

Sono simile a un vaso rotto (Salmo 31:12)

COME UN VASO ROTTO

Come un vaso rotto, cioè a pezzi. Così si sentiva il salmista, così ci sentiamo anche noi, a volte. Ci riducono a pezzi le fatiche della vita, le sofferenze e le incomprensioni. Come un vaso rotto i cui cocci sono sparsi qua e là, così la persona che vive questa realtà, si ritrova con pensieri e sentimenti contrastanti: da un lato la fede, dall’altro la perplessità; da una parte la speranza, dall’altra la sfiducia. A che serve un vaso rotto? Come ci si sente inutili, quando si è a pezzi! Che fare? Lasciarsi vincere dallo scoraggiamento? Cadere in depressione? No di certo! Ascoltiamo la voce del Signore. Egli è Colui che crea dal nulla, ma che all’occorrenza può anche rimettere assieme i cocci d’un vaso rotto per farne un oggetto nuovo, bello ed utile (cfr. Geremia 18:4). Caro lettore, quale vaso umano fu più rotto di Cristo Gesù alla croce? Su quella croce dove la Sua vita "fu fatta a pezzi", Egli conobbe tutte le tue umiliazioni, dolori e fatiche e, soprattutto, espiò le tue colpe. Egli è l’Unico che può capirti e ricostruirti. Oggi Dio può renderti una nuova creatura in Cristo.

Sabato, 14 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 14 giugno 2025

E uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi! (Luca 23:39)

VICINO A GESù MA PERDUTO

Presso il Golgota si ergono tre croci. Al centro vi è il Signore, alla Sua destra ed alla Sua sinistra due malfattori. È sorprendente notare come uno dei due malfattori non approfitti della vicinanza di Gesù per invocare il Suo perdono. Egli ode il Signore parlare di perdono quando dice: "Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno", ma non lo realizza. Ode parlare di salvezza, ma non la ottiene, infatti, all’altro ladrone, che mostra pentimento ed invoca la grazia, Gesù risponde: "Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso". Questo malfattore è vicino a Gesù, ma non riceve la benedizione del Suo sacrificio, compiuto unicamente per il bene degli altri. Lo accompagna nell’esperienza della morte, ma non Lo segue nel regno della vita. Questa terribile sorte rimane un monito per ogni persona. Non basta saper alcune cose o assistere alle esperienze positive di altri, è indispensabile riconoscere la propria condizione di bisogno spirituale ed invocare il nome di Gesù per essere salvati.

Venerdì, 13 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 13 giugno 2025

E non fate posto al diavolo (Efesini 4:27)

DALLA PARTE DI DIO

Il Signore bussa ai cuori senza imporsi, entrando dove è accolto e prendendosi lo spazio che gli viene concesso. L’ingresso del cuore, tuttavia, funziona un po’ come una porta girevole. Chiuderla a Dio equivale a concedere aperture e brecce a chi trova nell’ostinazione un territorio di conquista: il diavolo. Odiare il prossimo contrista lo Spirito Santo, mentre allieta colui che è stato omicida fin dal principio, il quale può così piazzare una bandierina nel cuore e contaminare gradualmente tutti i sentimenti, privandoli della lucidità spirituale. Una falsa letteratura "cristiana" insiste sul reclamare dal Signore i diritti di figli; non facciamogli posto nelle nostre librerie, piuttosto togliamo i "diritti" che finora abbiamo concesso a Satana, facendo sempre più spazio a Dio nella nostra vita. Bonifichiamo le zone d’ombra nel cuore, affinché vi sventoli unicamente il vessillo di Cristo!

Giovedì, 12 Giugno 2025 00:00

Meditazione del 12 giugno 2025

Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio (Matteo 5:8)

è POSSIBILE!

Questa è una delle beatitudini più note fra quelle pronunciate dal Signore nel Sermone sul Monte. Come molte delle cose insegnate da Gesù, anche questa frase ha suggerito ai più una sola risposta: impossibile! È impossibile, o almeno molto difficile, essere beati, felici su questa terra. Ed ecco, invece, Gesù che ci dice che è possibile. È possibile anche per te, caro amico, essere felice. Non qualcuno, con una punta d’invidia, ma Dio in persona vuol dichiarare che tu sei beato! Gli angeli del cielo ti proclameranno tale, se confidi in Lui. Non solo, ma per te che credi, è possibile essere puro di cuore. Un cuore netto dal peccato, senz’astio e alcuna amarezza, se permetti a Cristo d’imbiancarlo con il Suo sangue prezioso. Infine, notizia incredibile ai più, ma spero non a te, caro lettore, tu puoi vedere Dio. Se scegli di confidare in Cristo e nel Suo sacrificio, se Gli lasci libertà di creare in te un cuore puro, tu avrai la certezza oggi, e la gioia nell’eternità, di vederlo a faccia a faccia e stare con Lui per sempre. Cosa aspetti ancora?

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