
Parole di Vita
Meditazione del 29 marzo 2018
"La lampada del corpo è l'occhio. Se dunque il tuo occhio è puro, tutto il tuo corpo sarà illuminato." (Matteo 6:22)
GLI OCCHI
Nei tempi andati si pensava che la luce era qualcosa che viaggiasse dagli occhi agli oggetti che si guardavano. Invece adesso sappiamo che la luce è qualcosa che viene a noi per mezzo di piccolissimi e invisibili mondi "d'atomi" provenienti dell'emanazione delle grandi luminosità come il Sole o di luce più semplice. Si può affermare che una persona stia mentendo o sia sincera, o se sia innamorata, oppure se odia o ama, semplicemente guardandola negli occhi. Gli occhi rivelano di più di quanto può fare un qualsiasi altro gesto: delle mani, del corpo o del suo volto. Gesù ha detto: "La lampada del corpo è l'occhio". Quando impareremo a vivere davanti ai nostri simili, senza apparenza, falsa umiltà, fanatismo religioso, orgoglio spirituale, il nostro occhio sarà chiaro! Se abbiamo luce in noi, e soprattutto, luce spirituale nella nostra anima, non rifletteremo certamente tenebre.
Meditazione del 28 marzo 2018
"Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, onde non avvenga che tu dimentichi le cose che gli occhi tuoi hanno veduto, ed esse non t'escano dal cuore finché ti duri la vita." (Deuteronomio 4:9)
NON DIMENTICARE
Dio veglia su di noi e ci libera da tutti quei pericoli che giorno dopo giorno, minano alla base la nostra esistenza. Spesso non ci rendiamo conto dei miracoli che Dio compie su di noi, ma siamo tanto abituati alla vita normale che dimentichiamo che v'è "Uno" che ci da la vita: "Egli che da a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa" (Atti 17:25). Dio veglia su di noi, ma il nostro testo dice: "Che siamo noi che dobbiamo vegliare diligentemente sulla nostra anima e non dimenticare quel che abbiamo ricevuto a suo tempo". Quando lo abbiamo invocato e siamo stati esauditi, salvati, guariti e liberati. Dio ci chiede di fare la nostra parte per mantenere la comunione con Lui altrimenti avviene ciò che è scritto in Romani 1:21.
Meditazione del 27 marzo 2018
"Il Signore è veramente risuscitato." (Luca 24:34)
NON C'È DUBBIO
Ciò che i discepoli videro non era un'apparizione o un fantasma, era davvero il loro Maestro. Egli mostrò loro le mani e i piedi e mangiò del cibo insieme con loro, escludendo quindi la possibilità di essere soltanto uno spirito che si materializzava in un corpo quando era necessario. Gesù non risuscitò soltanto spiritualmente Egli era capace di apparire e di sparire. Il corpo risorto di Gesù era ancora più reale di prima perché ora era un corpo immortale. Dio nella Sua Parola ha ritenuto importante far sapere all'umanità che il Suo Figliolo Gesù, l'unico che non ha conosciuto peccato è venuto a morire al nostro posto, riscattandoci dalle pene dell'inferno e per di più è risuscitato dimostrando che Egli è il Signore della vita ed è il rimuneratore di coloro che lo cercano e lo accettano nel loro cuore come personale Salvatore.
Meditazione del 26 marzo 2018
"Gesù disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (Giovanni 14:6)
NON BASTA LA RELIGIONE
Non basta essere religiosi per essere cristiani, nel pieno significato della parola. La religione insegna all'uomo le leggi e i precetti che deve osservare, ma non però per salvare l'uomo: soltanto Dio può salvare l'uomo, rendendolo cristiano, vale a dire partecipe della redenzione che Gesù ha portato agli uomini morendo sulla croce per loro. Gesù disse: "Io sono venuto perché abbiano vita e vita abbondante". La religione può dar leggi, ma non vita; la vita viene da Dio. È scritto: "Chi ha il Figliolo di Dio ha la vita, ma chi non ha il Figliolo non vedrà la vita, ma l'ira di Dio dimora su lui". Perciò essere membro di una chiesa non significa essere cristiano. Per essere cristiano bisogna accettare Gesù quale personale Salvatore, credere che Egli è morto sulla croce per la nostra salvezza e che, morendo, ha pagato per i nostri peccati. Questo è il semplice piano di Dio per la salvezza di tutti gli uomini.
Meditazione del 25 marzo 2018
"Tu sei Dio grande, potente, il cui nome è il Signore degli eserciti." (Geremia 32:18)
NOME ONNIPOTENTE
La natura stessa di Dio è amore. In questo versetto della Sua Parola, la Bibbia, leggiamo tre dei Suoi attributi. Il primo è: "Dio Grande", il secondo è: "Dio potente", il terzo è: "il Signore degli eserciti". Il primo significa: "Maggiore, importante, famoso, principale, generoso e nobile". Il secondo significa: "Avere e mostrare potenza, forte e straordinario". Il terzo significa: "Che Egli guida gli eserciti in grande numero, che sono il sole, la luna, le stelle, i corpi celesti, gli angeli del cielo". Il Signore, di questi eserciti, è Colui che tiene assolutamente il controllo e responsabilità sul creato! Lui è Dio, l'unico Dio! Ma che si è abbassato fino a noi per redimerci. Ha tratto giù dai troni i potenti, ed ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni i famelici, ed ha rimandato a vuoto i ricchi (Luca 1:52).
Meditazione del 24 marzo 2018
"Ed ella partorirà un figliolo, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati." (Matteo 1:21)
NOME IMPOSTO
A tutti c'è stato imposto un nome, suggerito, forse, da una circostanza o perché piaceva ai nostri genitori, oppure esprimevano, con quel nome, l'amore per un defunto: un padre, una madre, un nonno ecc. Di solito, però, quel nome è piaciuto e accettato da chi lo portava. Nel caso di Gesù, secondo il nostro testo biblico, il nome datogli da Giuseppe e Maria per suggerimento dell'angelo era, non soltanto bello ma anche profetico. Potete notare questo nella frase del nostro testo: "Perché salverà il Suo popolo dai loro peccati". Gesù ha operato tutto questo morendo sulla croce al mio e al tuo posto. Il nome di Gesù è dato da Dio stesso. È profetico, è piaciuto, è vissuto e se ne conosce il significato etimologico. Egli ha avuto un nome al disopra d'ogni altro: "Ecco, la giovane concepirà, partorirà un figliolo e gli porrà nome Emmanuele (Dio con noi)" (Isaia 7:14).
Meditazione del 23 marzo 2018
"Non v'è dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù." (Romani 8:1)
NESSUNA CONDANNA
La condanna è susseguente ad una colpa che è stata commessa. Quando accettiamo Cristo Gesù nella nostra vita, i nostri peccati, le nostre colpe sono lavate e cancellate dal sangue di Gesù che ha versato sulla croce. L'uomo dell'Antico Testamento seguiva la Legge di Mosè, ricca di precetti e di riti da seguire. Per ogni colpa e peccato c'era un sacrificio da fare, un rituale da adempiere. L'individuo, peccatore, era impuro agli occhi di Dio e benché avesse adempiuto ad ogni minimo particolare il peccato non veniva, in ogni caso, rimosso ma soltanto coperto. Con l'avvento di Cristo Gesù, con la Sua morte sulla croce, per il Suo sangue, e non quello d'animali, ha reso il sacrificio perfetto ed ha tolto, cancellato, il peccato dalla vita di colui che crede. Chi si affida a Gesù non ha più niente da temere perché Egli gli dà quella pace interiore che soltanto Lui può concedere. Cristo ha pagato per ognuno di noi il prezzo del riscatto!
Meditazione del 22 marzo 2018
"Per tutto v'è il suo tempo, v'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e uno per raccogliere." (Ecclesiaste 3:1, 2)
NÉ PRIMA, NÉ DOPO
Una caratteristica invisibile e visibile di Dio è la Sua amministrazione degli eventi del mondo. Egli è l'economista Supremo! Che non ignora neanche un atomo della Sua creazione; niente per piccolo che sia dell'intero Universo. Non ci sono posti ed eventi, fisici e spirituali, che siano nascosti ai Suoi occhi e alla Sua diligenza. Il nostro pianeta Terra sta vivendo cambiamenti climatici che sfidano i meteorologi e scienziati di tutto il mondo, non dimentichiamolo mai: "Siamo sotto il cielo!". Ci sono nel mare elementi e materiali tratti fuori per essere studiati, alberi, ed altro, di milioni di anni fa per scoprire i segreti dei passato nei suoi numerosi anelli. Sì, dobbiamo riconoscerlo che gli uomini di scienza rivelano alcuni misteri di Dio in maniera che possiamo vedere quante meraviglie Dio abbia fatto e come le ha messe al posto giusto e nel tempo giusto. Dio ha piani e propositi per ogni cosa che Lui ha creato! Questo non potrebbe significare che ha avuto, ed ha, anche per la tua vita il tempo giusto di nascita e per darti la vita eterna?
Meditazione del 21 marzo 2018
"Gesù gli rispose dicendo: in verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio." (Giovanni 3:3)
NUOVA NASCITA
Quando noi udiamo parlare della nuova nascita ci facciamo sempre le stesse domande di Nicodemo: "Come può avvenire questo? (v. 9). La domanda, infatti, potrebbe essere: "Perché dovrebbe questo avvenire?". La nuova nascita è una necessità rivelata da Dio: a) Perché senza di essa noi "non possiamo vedere il regno di Dio (v. 3); né entrare " (v.5). Nel regno di Dio si entra quando noi siamo nati di nuovo, spiritualmente. b) Per questo motivo noi abbiamo la necessità di imparare a ragionare e camminare spiritualmente (v. 2). c) Per questo noi abbiamo la necessità di una fresca e nuova partenza con Dio con l'aiuto dello Spirito Santo. Così solo non saremo fuori "ora", e saremo fuori, anche, dei "perché". Se tu apri la porta del tuo cuore, sarà anche aperto il Regno perché sarai una nuova creatura in Cristo.
Meditazione del 20 marzo 2018
"Gesù disse: Io son venuto perché abbiano la vita e l'abbiano ad esuberanza." (Giovanni 10:10)
VITA ETERNA
La Bibbia ci dice che per un uomo il peccato è entrato nel mondo. Dalla disubbidienza d'Adamo il peccato come un germe ha infettato fino ad oggi tutta l'umanità. I problemi morali e sociali di ogni generazione, inclusa quella in cui viviamo, non potranno mai essere risolti da professori d'università, dottori in medicina o psichiatri; nemmeno da capi di governo o da istituti di correzione, perché il male è nel cuore di ogni individuo. Il mondo è malato di una malattia spirituale e nessuna cura umana può guarirlo. La stessa Parola di Dio che ci dichiara il nostro stato attuale "Che siamo tutti morti nei falli e nei peccati", ci offre anche il rimedio. Dio che vede le condizioni del genere umano ci rivolge il suo invito dicendo: "Riguardate a me e sarete salvati". Perché ci vuole salvare? Egli ci vuole salvare perché ci ama di un amore eterno. Chi desidera la vita, deve credere e accettare Gesù il Salvatore perché soltanto in Lui è la vita.