
Parole di Vita
Meditazione del 25 gennaio 2018
"I veri adoratori, adoreranno il Padre in spirito e verità." (Giovanni 4:24)
ADORA DIO
Il culto a Dio, che ci spetta di rendere a Lui è semplice e vero, è l'espressione sincera della nostra riconoscenza. Cogliere l'occasione, e non sono poche, di ringraziarlo, celebrarlo e adorarlo per la Sua grandezza. La Bibbia insiste su questa differenza fondamentale fra il vero culto e ciò che s'intende generalmente per religione. L'uomo vuol fare e portare qualcosa a Dio (le opere), e pensa, che Dio ne tenga conto passando sopra alle sue iniquità. Dobbiamo invece capire che è Dio che ha fatto il primo passo col farci grazia, e che a noi tocca credergli e rendergli grazie per ciò che Lui è e per ciò che ha fatto. Il nostro amore, che si esprime con la lode, non è altro che la giusta risposta al Suoi favori. Noi l'amiamo perché Egli ci ha amato per primo... Quest'amore, ovviamente, deve esprimersi nel nostro modo di vivere e agire (1° Corinzi 4:19).
Meditazione del 24 gennaio 2018
"Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Perché te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito?" (Salmo 22:1)
DIO NOSTRO AIUTO
Il salmista Davide ci porta ad una considerazione che spesso riguarda anche noi. Invochiamo soccorso da Dio, ma non avendo risposta immediata, concludiamo che Dio ci ha abbandonato. Forse, il grido, non è proprio di sfiducia, è solo un grido di dolore, ma, comunque, un indice che qualcosa ci manca, che qualcosa è venuto meno e che dobbiamo comunque porvi rimedio. Sentiamo il nostro Dio lontano, preghiamo e Lui non ci risponde, Gli facciamo delle richieste e Lui è lontano da noi. Ma è proprio così...? Dio è Padre ed amico, Colui che ci consola in ogni momento, anche quando sembra che sia lontano. Egli sta operando nella nostra vita in una maniera a noi sconosciuta (Romani 8:28). Il credente deve avere fiducia del Suo grande amico... Gesù disse: "Abbiate fiducia in Dio e in me" (Giovanni 14:1), Egli opera in tutte le cose per il nostro bene. Se siamo convinti di questo non potremo mai essere delusi e in ogni cosa renderemo grazia a Dio per quello che ci ha dato, ci da e ci darà.
Meditazione del 23 gennaio 2018
"Sia la luce! E la luce fu" (Genesi 1:3)
SIA LA LUCE
Trasferiamoci per un attimo agli inizi dei tempi. Tutto era buio e informe, non c'era niente sulla terra. Una massa informe e senza vita, resa buia dalla mancanza di luce e di tutto il resto. Poi, per la Parola di Dio, ogni cosa prese forma, ogni cosa ha avuto la sua consistenza secondo quello che il Creatore aveva pianificato già nella Sua mente. Dio disse: "Sia la luce! e la luce fu". Fu un atto creativo e soprannaturale di Dio, per Lui tutto fu normale e semplice perché Egli è l'Onnipotente. Egli è Colui che con la Sua Parola creò e formò dal nulla tutte le cose (ha creato i cieli, la terra e tutto ciò che è in essa, ha separato la luce dalle tenebre, ed ha formato l'uomo a Sua immagine e somiglianza). Dio può operare questo e altro per il nostro bene, può mettere ordine là dove regna il disordine più assoluto, può rischiarare quello che era tenebroso e illuminarci. PermettiamoGli di entrare nella nostra vita e di operare affinché quello che prima era informe assuma la giusta forma e significato.
Meditazione del 22 gennaio 2018
"Non vi ingannate, non ci si può beffare di Dio." (Galati 6:7)
DIO ESISTE!
Molti uomini si comportano come se Dio non esistesse e perciò come se non dovessero mai essere chiamati a rendergli conto dei loro pensieri e delle loro azioni; altri, addirittura, hanno un linguaggio e un comportamento volutamente provocatorio nei Suoi confronti. Pensano evidentemente di farla franca, ma... la faranno franca davvero? Bene, se così fosse, che tipo di giustizia sarebbe quella di Dio? Chi crede di farla franca, ci ricorda il testo biblico di oggi, sta ingannando se stesso, perché sta vedendo una realtà ben diversa da quella che è. Dio stesso (poiché mi ama!) si è preoccupato d'informarmi che dovrò rendere conto a Lui dei miei pensieri e delle mie azioni e che farò bene a fare attenzione a quello che dico e a quello che faccio. E, in primo luogo, farò bene a decidere cosa farne di Cristo Gesù che Dio, nel suo grande amore, mi ha donato come perfetto Salvatore!
Meditazione del 21 gennaio 2018
"Il Signore conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina" (Salmo 1:6)
DIO CONOSCE OGNI COSA
Dalla lettura della Parola di Dio (la Bibbia), nasce in noi la certezza che Dio conosce ogni cosa della Sua creatura. Dio conosce il nostro entrare e il nostro uscire, Dio conosce il nostro stato d'animo, le nostre perplessità, le nostre paure, le nostre angosce. A volte ci sentiamo tristi e scoraggiati, sembra che tutto il mondo ci cada addosso e non ci rendiamo conto del perché. Vorremmo come il salmista Davide fuggire... ma dove? "Oh avessi io delle ali come la colomba! Me ne volerei via, e troverei io riposo. Ecco, me ne fuggirei lontano, andrei a dimorare nel deserto; mi affretterei a ripararmi dal vento impetuoso e dalla tempesta" (Salmo 55:6-8). Dio conosce le nostre debolezze ed ogni altra cosa ed è pronto ad intervenire se soltanto gliene diamo la possibilità. Il Signore non vuole far violenza su nessuno, ma vuole condurre tutti verso la via della salvezza e santità; nella Sua immensa sapienza e misericordia, conoscendo il profondo del cuore umano, debole e mutevole, sa quello di cui abbiamo bisogno. Se solo ci abbandoniamo a Dio, Egli potrà risolvere i nostri problemi e indicarci la via da seguire.
Meditazione del 20 gennaio 2018
"Il Signore disse: "Non temere Abramo" Io sono il tuo scudo" (Genesi 15:1)
IO SONO IL TUO SCUDO
Dio parlò ad Abramo in visione e gli rivelò delle meravigliose realtà che ormai gli appartenevano. Egli avrebbe combattuto per lui e lo avrebbe protetto da tutti i "dardi infuocati del nemico" (cfr. Efesini 6:16). "Io sono il tuo scudo" queste parole esprimono tutta la realtà della vita di Abramo, e così Dio si rivolge nei nostri riguardi, Egli è un riparo sicuro dietro al quale ci conviene rifugiare. La vita cristiana non è sempre facile ma anche di momenti duri, che mettono a dura prova la nostra fede in Dio e senza la fede nel Signore e la fiducia che Dio ci protegge nessuno riuscirebbe ad andare avanti. Caro lettore se Dio è con te chi potrà essere contro di te?! Fai tue le parole di Gesù: "Vi ho detto queste cose, affinché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo" (Giovanni 16:33).
Meditazione del 19 gennaio 2018
"Venne Gesù, a porte chiuse, e si presentò in mezzo a loro, e disse: "Pace a voi!"" (Giovanni 20:26)
IL DESIDERIO DI PACE
Non si è mai parlato tanto di pace come nel nostro tempo: tavole rotonde, congressi, incontri ad alto livello, discutono il problema. Sembra un progresso, ma la Bibbia avverte "Quando diranno: pace e sicurezza, allora subito una improvvisa rovina verrà loro addosso". Si parla di pace ma si fa la guerra. Perché? Perché non vi può essere pace vera senza Cristo, Principe della pace. E se non c'è pace nel cuore dell'uomo, non vi sarà pace nelle sue intenzioni, nelle sue azioni d'ogni giorno. Non si conosce pace perché si è in perenne guerra con Dio, con il prossimo e con se stessi. Ecco pertanto, secondo la Bibbia, l'origine delle guerre "Da dove vengono le guerre e le contese fra di voi? Non è da questo: cioè dalle vostre passioni che guerreggiano nelle vostre membra?". La guerra inizia con le passioni che dominano la vita di un uomo. La scrittura parla di tre cose indivisibili: la pace, l'ubbidienza, la giustizia. "E la pace sarà l'effetto della giustizia". "Oh fossi pur attento ai miei comandamenti! La tua pace sarebbe come un fiume e la tua giustizia come le onde del mare!" (Isaia 48:18).
Meditazione del 18 gennaio 2018
"Abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me!" (Giovanni 14:1)
COSA SIGNIFICA CREDERE
Vi sono tre passi da fare per essere salvati. Essi sono simili ai tre gradini di una scala. I primi due non bastano, ma il terzo vale ad ottenere lo scopo. Tuttavia non si può arrivare al terzo senza aver prima percorso gli altri due. 1) Udire. "Come crederanno in Colui del quale non hanno udito parlare?". È necessaria una conoscenza del piano di salvezza in Cristo Gesù morto per i nostri peccati. 2) Credere. Significa semplicemente "Acconsentire con la mente". Quando, dunque, tu hai dato il tuo consenso intellettuale ad una verità, tu hai creduto, hai fatto il secondo passo, ma non sei ancora salvato! 3) La fede. Il terzo passo è la fiducia! "Confidate nel Signore", puoi essere salvato non per il solo "Credere" intellettuale, ma quando avrai riposto tutta la tua fiducia nel Signore. La parola fiducia esclude qualsiasi idea di sforzo, richiede un abbandono totale. Allora dimmi, ti sei affidato a Gesù? Oppure credi in Lui con la tua mente e non hai ancora fatto l'ultimo passo che è il più importante?
Meditazione del 17 gennaio 2018
"L'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia; e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente" (1° Corinzi 2:14)
COSE RIVELATE
Le cose di Dio!!! il Suo amore, le Sue promesse: Dio ha tanto amato il peccatore mandando Gesù (cfr. Romani 5:8), nato di donna, dandolo come offerta per la nostra salvezza; chi accetta questo ha vita eterna (cfr. Giovanni 3:16). Per credere questo e riceverne i suoi benefici, dobbiamo averne la rivelazione. Dio dona con generosità; basta infatti chiedere per ricevere! Dio vuole spandere su di noi tutte le cose che appartengono alla vita divina e alla pietà. Certo l'amore di Dio, in Cristo, ci aiuta a credere in Lui: e sovviene alle nostre debolezze perché Egli è la nostra forza. Se hai bisogno del Suo soccorso, non dimenticare che Egli ti ama; così come sei, indegno peccatore. Guarda a Dio, Egli è pieno di ogni grazia e compassione, la cui essenza è amore. Egli è contento di darti il perdono dei tuoi peccati, la pace nel tuo cuore e la vita eterna, se accetti Gesù quale tuo Salvatore.
Meditazione del 16 gennaio 2018
"La salvezza non è in virtù d'opere, affinché nessuno se ne vanti." (Efesini 2:9)
COSA DEVO FARE PER ESSERE SALVATO?
Questa è stata la domanda del carceriere di Filippi, e questa continua ad essere la domanda dell'uomo. Se riconosci di avere in qualche modo bisogno di salvezza, allora chiediti: "Cosa devo fare?". Le risposte umane a quest'interrogativo sono tante. Ogni religione o teoria elenca ciò che un uomo deve fare per cambiare la sua vita. Ed anche la tradizione cristiana si adeguata a questo: devi osservare certi riti religiosi, devi fare del bene, perdonare le offese, ed altro. Tutto va bene, all'infuori di credere alla verità che la Bibbia ci mette davanti e che è umiliante: non possiamo fare nulla per essere salvati, perché il nostro meglio non sarà mai abbastanza per cancellare la distanza che ci separa da Dio. Ma se riusciamo ad accettare questo, allora avremo in cambio pace e certezza. Se dobbiamo fare da noi, non siamo mai certi di avere fatto abbastanza, ma se non dipende dalle nostre opere, ma si tratta di avere fiducia in quello che Dio ha fatto, allora abbiamo pace e sicurezza.