E non fate posto al diavolo (Efesini 4:27)
DALLA PARTE DI DIO
Il Signore bussa ai cuori senza imporsi, entrando dove è accolto e prendendosi lo spazio che gli viene concesso. L’ingresso del cuore, tuttavia, funziona un po’ come una porta girevole. Chiuderla a Dio equivale a concedere aperture e brecce a chi trova nell’ostinazione un territorio di conquista: il diavolo. Odiare il prossimo contrista lo Spirito Santo, mentre allieta colui che è stato omicida fin dal principio, il quale può così piazzare una bandierina nel cuore e contaminare gradualmente tutti i sentimenti, privandoli della lucidità spirituale. Una falsa letteratura "cristiana" insiste sul reclamare dal Signore i diritti di figli; non facciamogli posto nelle nostre librerie, piuttosto togliamo i "diritti" che finora abbiamo concesso a Satana, facendo sempre più spazio a Dio nella nostra vita. Bonifichiamo le zone d’ombra nel cuore, affinché vi sventoli unicamente il vessillo di Cristo!
Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio (Matteo 5:8)
è POSSIBILE!
Questa è una delle beatitudini più note fra quelle pronunciate dal Signore nel Sermone sul Monte. Come molte delle cose insegnate da Gesù, anche questa frase ha suggerito ai più una sola risposta: impossibile! È impossibile, o almeno molto difficile, essere beati, felici su questa terra. Ed ecco, invece, Gesù che ci dice che è possibile. È possibile anche per te, caro amico, essere felice. Non qualcuno, con una punta d’invidia, ma Dio in persona vuol dichiarare che tu sei beato! Gli angeli del cielo ti proclameranno tale, se confidi in Lui. Non solo, ma per te che credi, è possibile essere puro di cuore. Un cuore netto dal peccato, senz’astio e alcuna amarezza, se permetti a Cristo d’imbiancarlo con il Suo sangue prezioso. Infine, notizia incredibile ai più, ma spero non a te, caro lettore, tu puoi vedere Dio. Se scegli di confidare in Cristo e nel Suo sacrificio, se Gli lasci libertà di creare in te un cuore puro, tu avrai la certezza oggi, e la gioia nell’eternità, di vederlo a faccia a faccia e stare con Lui per sempre. Cosa aspetti ancora?
Marta dunque disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto (Giovanni 11:21)
GESù NON ARRIVA MAI TARDI
Le parole di Marta descrivono tutta l’amarezza del cuore e, insieme, la limitazione e la precarietà della fede. Mentre Egli andava al sepolcro, "Marta, gli disse: Signore, egli puzza già, perché siamo al quarto giorno. Gesù le disse: Non t’ho io detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?". Non era soltanto la loro fede che doveva essere fortificata. Gesù aveva dichiarato ai Suoi discepoli: "Questa malattia non è a morte, ma è per la gloria di Dio". Davanti alla tomba, Gesù "gridò con gran voce: Lazzaro vieni fuori! E il morto uscì". Sia la nostra fede incoraggiata dal fatto che tutto ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio. Spesso non comprendiamo il perché di tante cose, soprattutto quando sembra che il Signore sia "in ritardo". Questa storia ci insegna che Gesù, anche quando fa tardi giunge sempre in tempo per fortificare la nostra fede. Coraggio lettore, con Gesù non è mai troppo tardi. Abbi fede!
Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato (Atti 16:31)
LA DECISIONE PIù IMPORTANTE
Uno studio medico pubblicò un annuncio su un giornale. Accanto all’immagine di una donna molto avvenente, lo slogan diceva: "La decisione più importante della mia vita è stata scegliere con chi sposarmi, la seconda è stata la mia chirurgia plastica". Il testo dell’annuncio lasciava intendere una sequenza sul piano cronologico più che qualitativo: l’ordine delle priorità poteva benissimo essere invertito! Ciò manifesta la tremenda confusione di un’umanità che ha tragicamente sovvertito la scala di valori che dovrebbe elevarla verso gli scopi divini. Scegliere con chi sposarsi è indubbiamente molto più importante che decidere dei ritocchi estetici. Ancor di più, porre la tua fede in Cristo Gesù come personale Signore e Salvatore è la decisione più vitale ed urgente che sei chiamato a prendere. Sia questa, oggi stesso, la scelta che ti accompagna in una nuova celeste scala di valori, la scelta fondamentale da cui far dipendere ogni altra decisione, mentre continui a seguire Gesù giorno per giorno.
Ascoltate la mia voce, e sarò il vostro Dio, e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie che io vi prescrivo affinché siate felici (Geremia 7:23)
LA VOCE DI DIO
"Ascoltate la mia voce…" è Dio stesso che esorta a prestare la massima attenzione a quanto sta per dichiarare. Il tempo impiegato nella lettura delle Scritture ispirate è importante, tuttavia tale pratica dell’anima trova la sua vivificante concretezza in una reale apertura del cuore a Dio e in un maggior arrendimento a Lui. Cosa fa di Dio il nostro Signore e di noi il Suo popolo, se non il fatto che prestiamo ubbidienza alla Sua volontà e che Dio ci benedice con la Sua approvazione? Come ti stai disponendo ad ascoltare la voce del Signore? Con fiduciosa disponibilità o con superficialità e con preconcetti? Apprestati oggi ad ascoltare la voce di Dio con animo sincero e duttile, non per udire l’eco dei tuoi pensieri, dare spazio soltanto alle conferme dei tuoi desideri. Caro lettore, realizza in questo modo la gioia di un cammino che ha l’amore di Dio per forza propulsiva e la Sua saggezza come direttiva.
Siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che ha risuscitato lui dai morti (Colossesi 2:12)
SCAMPATI O VIVIFICATI?
La società frenetica e degradata in cui viviamo espone ogni giorno a pericoli imprevedibili. Dio, nella Sua bontà, protegge da rischi materiali, libera da legami, guarisce nel corpo. La salvezza dell’anima, però, è ben più di tutto ciò: è una risurrezione spirituale. Tale miracolo Dio può e vuole farlo anche in te! Caro lettore, devi chiedere a Dio perdono, confessando di giacere nella corruzione del peccato, vale a dire non soltanto di avere commesso alcuni atti contro la santità di Dio, ma di essere un peccatore per tua stessa natura. Confida, al contempo e senza riserve, nella potenza della grazia rigeneratrice di Cristo, attestata dalla Sua risurrezione. E le disgrazie che il Signore non ci ha evitato? Per Lui il nostro bene supremo non coincide con la prosperità che possiamo godere per qualche anno sulla terra, ma riguarda la nostra sorte eterna. Cara anima, non giungere al giudizio universale senza esser stata perdonata in Cristo; il tuo nome sia oggi registrato nell’anagrafe celeste, tra quanti sono nati da Dio: il libro della vita!
Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me (Giovanni 14:6)
LA VIA GIUSTA
A chi onestamente desidera la vita eterna, apprezzandola più dei piaceri mondani passeggeri, è lo stesso Salvatore a dare una risposta rassicurante. Mentre dilaga il relativismo religioso ed etico, Gesù usa termini assoluti e chiari: Egli non è una delle possibili vie, ma l’unica Via. Gesù non è una tra le tante verità, che accomodanti ecumenismi vogliono "assemblare", ma la sola Verità che illumina l’anima. Soltanto Lui dona nuova vita allo spirito umano, così che possa godere la presenza di Dio e fare la Sua volontà. Non vantarti di avere una buona religione, ma accertati di essere un buon credente. Chiediti a quali comportamenti essa ti sta conducendo, se ti procura la forza per fare il bene che discerni ed astenerti dal male che Dio condanna, se hai la serena certezza di essere con Cristo dopo la morte fisica o temi ancora l’aldilà. Unicamente chi "parte" da Cristo nella propria fede, può seguirlo nella morte al peccato e nella rinascita a nuova vita, fino alla risurrezione per la gloria eterna.
Subito dopo, Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, mentre egli avrebbe congedato la gente (Matteo 14:22)
COSTRETTI DA CRISTO
I discepoli avevano appena visto coi loro occhi il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ora, però, il Signore li obbligava a prendere la barca per attraversare il lago. La ragione di tale ordine, come spiega l’evangelista Giovanni, sta nel fatto che Gesù, sapendo che volevano farlo re, intendeva disperdere la folla iniziando ad allontanare i Suoi discepoli. Stupisce come Egli li spronasse a prendere il largo sapendo che, di lì a poco, avrebbero dovuto affrontare una tempesta. Tuttavia, talvolta Egli fa lo stesso con noi, non per farci perire, ma per insegnarci verità che altrimenti ci rifiuteremmo di comprendere. Infatti, proprio nel mezzo della tempesta, Gesù andò loro incontro camminando sulle acque. Essendo il Signore dell’universo, Egli aveva il potere di sgridare i venti contrari e di calmare le onde minacciose. È da notare che per prima cosa il Maestro calmò i loro cuori agitati, pronunciando le parole: "State di buon animo, sono io; non temete!".
Egli, che ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo, sul legno (1° Pietro 2:24)
IL PERDONO DI DIO
Nella natura umana c’è la realtà del peccato e ciò che esso produce è disastroso. Nessuno può sentirsi escluso da tale condizione, né dalle sue conseguenze. Grazie a Dio, però, nessuno è escluso dal rimedio che Dio offre: "E son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù". Nessuno di noi merita di essere salvato, "ma Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi". Cristo ha portato su di Sé, alla croce, anche i tuoi peccati, per inchiodarli là una volta per sempre, affinché tu fossi dichiarato giusto davanti a Dio. In questo giorno, invocando il Suo perdono, Cristo può alleggerire il tuo cuore come non hai mai immaginato. Perché non riconosci ora di essere peccatore, per essere affrancato dalla colpa e salvato dal giudizio? Credi in Lui, non te ne pentirai!
Io sono il pane della vita (Giovanni 6:48)
IL PANE DELLA VITA
Il Signore è in grado di fornire il pane materiale, ma, ancor di più, è venuto per provvedere quello spirituale. Egli stesso è quel pane! Egli si è donato a noi e per noi, per diventare pane genuino. Il frumento deve essere macinato, impastato e cotto. Così, per essere il pane della vita, Gesù patì indicibili sofferenze, passando per il fuoco del giudizio divino. Quanta povertà c’è nel mondo, che produce sofferenza e morte, ma anche quanta fame spirituale, che causa peggior sofferenze e perdizione eterna. È la fame di chi non sa che la Parola di Dio può nutrire la fede, che la Sua grazia dà forza per ubbidirgli e che la presenza del Suo Spirito soddisfa il cuore. Cara anima, smetti di sprecare le tue risorse per cibarti all’infido banchetto di un mondo senza Dio, che riserva soltanto bocconi amari. Ascolta attentamente il Signore e mangerai ciò ch’è buono, gusterai cibi succulenti!
Altro...
Sì, io ti amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà (Geremia 31:3)
GESù TI AMA!
Gesù non è un Dio lontano e disinteressato, come alcuni pensano, né ha lasciato il mondo in balia di sé stesso o, peggio ancora, in mano di Satana, l’avversario Suo e delle Sue creature. Egli è Colui che compie ogni gesto per amore e lo ha mostrato creandoci a Sua immagine e somiglianza, per avere comunione con noi. Ha rimediato ai nostri errori, dando la vita del Suo Figliolo Gesù come prezzo di riscatto per noi, provvedendo perdono e vita eterna per quanti confidano in Lui. Puoi esserne certo, Dio ti ama! Non importa quanto potranno sembrare insormontabili le tue difficoltà, Dio ti ama! Non importa quanto sono grandi i tuoi problemi, Dio ti ama! Non importa quali sono i tuoi errori e i tuoi peccati, Dio ti ama! Vai a Lui con la fiducia nel cuore, parla e discuti con Lui dei tuoi problemi. Il Signore è disposto a donarti salvezza, liberazione e guarigione nel Suo Figliolo, Cristo Gesù. Ancora una volta, oggi, Dio vuol prolungare la Sua bontà verso di te. Egli ti ama d’un amore eterno.
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi somiglia (Luca 6:47)
AGIRE PER RESISTERE
Il vero credente si distingue non per le cose che ascolta e che sa, ma per quello che fa. Le azioni che manifestano la fede genuina sono ben individuate. C’è un solo modo per iniziare una salda relazione con Dio: andare a Cristo. Serve una sincera conversione per edificare una vita cristiana. Altra azione indispensabile, per non soccombere alle intemperie della vita, è ascoltare le parole di Gesù. Andare a Lui non per calcolo o per superstizione, ma per udire tutta la Sua Parola, unica fonte di fede vera. Infine, movimento indispensabile dell’anima è "mettere in pratica", coinvolgendo l’intero essere verso Dio. Non basta andare a Gesù e ascoltare le Sue parole: bisogna realizzarle. Il vero cristianesimo non è teorico: è una vita nuova concretizzata per la fede nel sacrificio di Cristo. Per costruire qualcosa di solido, che duri per l’eternità, accetta l'invito: vai a Lui, assimila la Sua Parola e adempila nella tua vita.
Allora Mosè tornò dal Signore (Esodo 5:22)
DIO NON DELUDE
Dio vuole liberare il popolo di Israele dalla schiavitù di Egitto. Ha chiamato e preparato il Suo servo Mosè affinché fosse la guida di questo popolo. Pieno di speranze, Mosè si reca da Faraone dicendogli: "…'Così dice l’Eterno, l’Iddio d'Israele: Lascia andare il mio popolo, perché mi celebri una festa nel deserto'". La risposta di Faraone però è negativa ed il popolo è costretto a lavorare con maggiore durezza e preoccupazione. Deluso, Mosè torna alla presenza di Dio per chiedere spiegazione di tale fallimento. Qualche volta sembra che perfino il Signore ci deluda; abbiamo pregato con intensità, abbiamo pensato di aver ben compreso che Egli voleva operare per una soluzione positiva, ma, dopo aver atteso con pazienza, il problema è sembrato perfino peggiorare. La scelta di Mosè è saggia perché ne parla con Dio. È, infatti, nella presenza di Dio, nella preghiera e nell’ascolto della Sua Parola che possiamo trovare una risposta soddisfacente.
L’uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l’uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie (Matteo 12:35)
TESORI ETERNI
I veri tesori sono quelli che provengono da Dio e che possono custodire l’anima nostra. Essi si possono realizzare unicamente meditando la Parola di Dio, si ricevono aprendo il cuore a Lui nella preghiera. Se tali gemme celesti mancano, nessun tesoro terreno li può sostituire. La natura del nostro deposito interiore caratterizzerà inevitabilmente la qualità di tutte le nostre scelte e delle nostre azioni. Gesù stesso afferma: "Perché è dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive escono dal di dentro e contaminano l’uomo". Per trarre cose buone occorre che il tesoro interiore sia buono. Ancor prima, però, perché vi sia un contenuto buono bisogna che lo stesso contenitore sia tale. Gesù non desidera soltanto riempirci, ma vuole trasformare la nostra natura malvagia. Caro lettore, chiedi a Dio di cambiare il tuo cuore e sarai riempito dei Suoi tesori eterni!