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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Mercoledì, 29 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 29 aprile 2015

"Per voi che temete il mio nome si leverà il sole della giustizia e la guarigione sarà nelle sue ali" (Malachia 4:2)

LUI... ED IO

In un tardo pomeriggio, mentre passeggiavo lungo la riva di un lago, mi chiedevo perché erravo così solo nella vita. La tinta madre perlacea dell'acqua si stendeva fino ai piedi delle scuri montagne, annebbiate dalla controluce; ma quella scena così naturale rendeva solo più amara la mia disperazione... Dove stavo dunque andando? Perché ero in vita? A cosa serviva quel bel paesaggio, se non riusciva a calmare la tristezza del mio cuore? Poi vidi il sole come un disco di fuoco vicino alle montagne, un immenso raggio rosa scorre.va sull'acqua calma; io ero lì fermo e osservavo. Quel raggio giungeva a me da così lontano... e mi toccava. Feci alcuni passi a sinistra... e mi seguì; andai un po' a destra... mi seguì pure. Un effetto ottico? Può darsi! Ma poteva anche essere una rivelazione del grande Creatore, "l'Altissimo", che è pari al fuoco consumante, ma che in Cristo si è velato d'umanità per farsi conoscere da me, da noi! Il Suo amore è come un "Raggio", quasi un incredibile miracolo, che può attraversare gli abissi del nostro peccato e dell'orgoglio. Lasciati toccare, non sottrarti a tanto amore! Riconosci che in questo momento Egli t'è vicino! La Sua luce ti apre una nuova speranza di vita che non sarà mai più solitaria.

 

Martedì, 28 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 28 aprile 2015

E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella Sua stessa immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione del Signore, che è lo Spirito. (2 Corinti 3:18)

CONTROCORRENTE

Il modo di vivere che Dio approva è opposto allo spirito del mondo, dove il peccato è stato introdotto e domina. Gli "empi" si compiaccio.no nel male, i "peccatori" lo praticano in ribellione contro Dio, gli "schernitori" innalzano i loro ragionamenti contro ciò che Dio ha rive. lato. Ciò che è strano, e che può essere spiegato soltanto con il degrado della natura umana, è che ciascuno di noi, pur sapendo molto bene che questo o quello è male, ha ugualmente voglia di farlo. È ciò che la Bibbia chiama "concupiscenza". Certamente dobbiamo lottare contro le provocazioni esterne a noi, ma bisogna anche resistere contro le nostre tendenze. Rifiutiamo la menzogna, l'immoralità e la violenza. Non abbiamo paura di dire no al disprezzo, ma avremo l'approvazione del Signore e saremo in pace con noi stessi. Soltanto Gesù è vissuto nella perfetta astensione da ogni male. Quel Giusto ha provato la contraddizione dei peccatori contro la sua persona, perché, Lui solo, ha vissuto gli insegnamenti del salmo 1. Egli è nello stesso tempo il nostro modello e colui che dà la forza per seguire il cammino che ci indica.

 

Lunedì, 27 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 27 aprile 2015

...Non errate, fratelli miei diletti. (Giacomo 1:13-16)

LO SPECCHIO

Quando siamo tentati, non dobbiamo mai dire: "Io sono tentato da Dio!". Infatti, come Egli non può essere tentato dal male, così non tenta alcuno; ma quando siamo tentati lo siamo a causa della nostra concupiscenza che ci attrae e ci adesca. (Quindi trascinati e sedotti dai nostri stessi desideri). Quando il desiderio scatta dentro di noi, dà vita al peccato ed il peccato, una volta generato, causa la morte. Per questo motivo non dobbiamo errare ed essere ingannati da un falso concetto. Il Signore ci guida verso la luce, mediante la Sua Parola, la verità, che illumina il nostro sentiero. Dio può provare la nostra fede per fortificarla, ma mai, con l'intenzione, per condurci a peccare. Dio ci avvisa, come a figliuoli, di non peccare, per non essere esposti e così diventare vittime agli attacchi del maligno. Impariamo a conoscere e ascoltare la Parola di Dio, la quale, come uno specchio, ci fa scorgere i nostri difetti e non attribuire a Dio le colpe che sono solo nostre.

 

Domenica, 26 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 26 aprile 2015

"... Tra i canti di giubilo e di lode d'una moltitudine infesta". (Salmo 42:4)

LODE A DIO

Dio, nella Sua Parola (La Bibbia), ci parla che l'unzione dello Spirito Santo ci dona il manto della lode al posto di uno spirito abbattuto. Lo Spirito Santo è colui che ci porta a lodare, cantare e gioire. Dio, poi, quando siamo nella Sua pienezza di benedizione, ci riempie il cuore di gratitudine, mostrandoci ciò che Dio realmente è, Le Sue opere e la Sua grandezza fanno scaturire in noi la lode... con manifestazioni visibili. Cos'è la lode? Parole di elogio, plauso, approvazione, benedizione, celebrazione, merito, virtù. Il salmista Davide sapeva lodare veramente e sostanzialmente, egli conosceva l'autore della sua serenità. Loderemo il Signore quando riconosceremo ciò che Lui ha fatto per noi. Nel nostro cammino Lo vedremo agire verso di noi, tempestiva.mente, quando ci troveremo in difficoltà, tristezza e pericoli. Nella "battaglia" di questa vita ci fortificherà e nella malattia ci guarirà. Tutto questo ci porterà a lodare Dio in ogni tempo, a proclamare i Suoi prodigi, il Suo soccorso. Il nostro cuore, allora, non potrà contenersi, qualcosa proromperà in noi, e la lode uscirà dalle nostre labbra spontaneamente, dando lode, onore e gloria all'autore della felicità..., grideremo che a Lui spetta tutto l'onore e la riconoscenza dei nostri cuori.

 

Sabato, 25 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 25 aprile 2015

Gesù disse: "Tutto ciò che domanderete nel mio nome, io la farò, affinché il Padre sia glorificato. (Giovanni 14:13)

LODARE E RINGRAZIARE DIO

La Bibbia dice che Gesù è venuto sulla terra per insegnarci a conoscere e a lodare Dio. Il profeta Isaia ha detto di Gesù, che Egli è venuto "Ad annunziare la Buona Novella... a curare e guarire i cuori rotti, a proclamare la libertà ai prigionieri (fisica e spirituale), a proclamare l'anno di grazia dell'Eterno... a portare la consolazione e la gioia a coloro che piangono e un manto di lode invece di uno spirito affranto e abbattuto" (Isaia 61:1-3). Può darsi che ti riconosci in quest'elenco. Hai il cuore spezzato? Sei legato da un impedimento fisico, da una malattia o da problemi spirituali? Sei nel pianto, incapace di rallegrarti, d'essere riconoscente e di lodare Dio? Il tuo spirito è aggravato e abbattuto? Perché non hai compreso la grande e Buona Novella che Gesù è venuto a portare a tutti gli uomini? Essa è giunta anche a te che leggi questo piccolo trattato, Afferrala! E la gioia vera, riempirà la tua vita e potrai così lodare Dio anche tu.

 

Venerdì, 24 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 24 aprile 2015

"... Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". (Romani 10:13)

LO CHIAMARONO IL SALVATORE (II)

Per colui che è stato salvato dall'annegamento e adagiato in un posto sicuro, automaticamente, scompare la paura e la disperazione. Nel cuore di quella persona si fa spazio la speranza, la serenità, la calma, la pace, la gioia e dirà: "Ero ad un passo dalla morte, ma ora, grazie a Dio, la vita continua." Questa è la salvezza...! A causa dei nostri peccati siamo tutti destinati alla morte eterna; forse alcuni cercano ancora di farcela "nuotando" disperatamente, altri hanno perso la speranza e la disperazione ha invaso il loro cuore. "Invoca il nome di Gesù e sarai salvato!". Gesù è specialista in "salvataggi", anzi è l'unico che può salvare perché Egli è morto sulla croce per salvarci dalla morte e darci la vita eterna. Egli è il Salvatore (Atti 16:31).

 

Giovedì, 23 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 23 aprile 2015

"... Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". (Romani 10:13)

LO CHIAMARONO IL SALVATORE (I)

La Bibbia dichiara che: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". Ma salvato da cosa? Avete mai pensato come avviene il salvataggio di una persona che sta annegando? Quella persona è consapevole del pericolo, e che la sua vita sta andando velocemente verso una drastica fine; il suo desiderio di continuare a vivere è inter. rotto dalla paura di dover morire. Nella disperazione di quei momenti, le mani cercano un appiglio e la bocca si apre per invocare aiuto. Qualcuno che sente il grido o vede la persona nel bisogno, velocemente studia un piano per recuperare la persona in pericolo, forse gli lancia una corda e gli grida di afferrarla. La persona l'afferra con tutte le sue forze, in pochi secondi è tirato fuori della zona pericolosa e viene adagiata su un posto sicuro. Con questo esempio ricordiamo quanto avvenne a Pietro quando stava annegando... "Vedendo il vento, ebbe paura; e cominciando a sommergersi, gridò: "Signore, salvami!" E Gesù, stese subito la mano, lo afferrò e gli disse: O uomo di poca fede, perché hai dubitato?" (Matteo 14:30). (segue)

 

Martedì, 21 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 21 aprile 2015

"Che farò dunque di Gesù detto Cristo?" (Matteo 27:22)

UNA LIBERA SCELTA

Pilato e la folla tumultuante decisero e dettero la sentenza per crocifiggere Gesù il cui sangue li accusa ancora oggi. Però, anche la nostra responsabilità è molto grande; perché il Messia crocifisso ha espiato i peccati di tutti gli uomini ed è divenuto il Salvatore di tutto il mondo (2 Corinzi 5:15). Ora, dunque, abbiamo un Salvatore perfetto, che ci offre, in ricompensa della fede, non solo la vera assoluzione e il perdono dei peccati, ma soprattutto la liberazione dalle "catene", dalle "prigioni" del male in cui siamo schiavi, donandoci poi, nuove e divine capacità per questa vita terrena. La Bibbia, la Parola di Dio, offre a noi non una "religione", ma un Salvatore vivente, Onnipotente... che perdona e dà la Sua pace a chiunque crede in Lui. Cosa fare di Gesù detto Cristo? RespingerLo o AccettarLo...! RespingerLo, sarà la nostra rovina eterna; accettarLo sarà la felicità presente e futura. Come fare? È semplice: riconosciamoci peccatori davanti a Lui! Crediamo che Egli si è offerto in sacrificio al nostro posto; in questo, Dio il Padre, ha mostrato la grandezza del Suo amore per noi. In quanto, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per ognuno di noi. "Che farò dunque di Gesù detto Cristo?" (Parole di Pilato). Poniti anche tu questa domanda.... In quanto a me voglio rispondere favorevolmente e subito.

 

Lunedì, 20 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 20 aprile 2015

E avendoli chiamati, ingiunsero loro di non parlare né insegnare affatto nel nome di Gesù. (Atti 4:18)

LETTERA DI PLINIO ALL'IMPERATORE (II)

Questa lettera storica scritta da Plinio all'imperatore è una parte di quel.lo che è giunto fino a noi, nella quale si dice: «i cristiani ...Hanno l'abitudine di riunirsi all'alba di un giorno stabilito e di recitare un inno a Cristo, come a un Dio, e d'impegnarsi a non commettere qualche delitto, ma ad astenersi dal rubare, dall'estorsione, dall'adulterio e dal venir meno alla parola data, e a non negare un prestito che è stato loro con.cesso». Scritta nell'anno 111 dopo Cristo, questa lettera è uno dei primi documenti storici della diffusione iniziale del cristianesimo. Non era strano che Plinio fosse stupito da quel che vedeva nei cristiani. Infatti quello che la gente diceva di Paolo e dei suoi compagni (Atti 17:6), veniva ripetuto a più riprese in tutto il mondo antico: «Hanno messo sottosopra il mondo». Il loro comportamento era l'opposto di quello usuale di quei giorni, ma ai nostri giorni, noi cristiani, come ci comportiamo?

 

Domenica, 19 Aprile 2015 00:00

Meditazione del 19 aprile 2015

Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro di osservare tutte queste cose che v'ho comandate. Ed ecco Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'età presente. (Matteo 28:19-20)

LA LETTERA DI PLINIO ALL'IMPERATORE (I)

"Non intendo sopportare questo! Non voglio più sopportare questi cristiani!". Il governatore Plinio batté il pugno sul tavolo di marmo per mostrare la sua decisione più che l'ira. «Ma che cosa fanno di male, o eccellente Plinio? » gli chiese timidamente il suo segretario. «Mi chiedi che cosa fanno di male? Lo sai bene. Si rifiutano di bruciare l'incenso davanti all'imperato.re! Siedi e scrivi una lettera all'imperatore Traiano». Il segretario si sedette al tavolo di marmo e cominciò a scrivere, a mano a mano, ciò che gli dettava il governatore. Non fa meraviglia che il cristianesimo è stato sempre combattuto e talvolta anche per avere solo dei principi sani e morali da astenersi dall'adorare idoli e personalità umana. (Esodo 20: 3-4). (segue)

 

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