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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Sabato, 28 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 28 novembre 2020

Prendete su di voi il mio giogo ... poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero (Matteo 11:29, 30)

UN GIOGO DOLCE

La Bibbia riporta queste parole di Gesù: “Prendete su di voi il mio giogo”. Per le persone del Suo tempo, avvezze ai lavori agricoli, il termine “giogo” era immediatamente identificato con quell’attrezzo in legno che posto sul collo di due animali da soma li univa nella stessa fatica. Queste parole di Gesù ci meravigliano perché esprimono il Suo straordinario invito a unirci a Lui con un legame per noi inimmaginabile e irraggiungibile! Gesù, il Figlio di Dio, il Creatore di tutto l’Universo, si abbassa fino a noi, deboli creature, chiedendoci di unirci a Lui per camminare insieme! Quel “giogo” di legno, che ci parla della croce di Cristo, lungi dall’essere uno strumento di costrizione, costituisce un legame d’amore e di grazia tra l’uomo e Dio, tra il peccatore e il Giusto, tra noi e il nostro Salvatore, e ci permette di appoggiarci a Lui e di seguirlo passo dopo passo ovunque Egli vorrà condurci. Accettiamo quindi questo dolce “giogo” d’amore, questo leggero “carico” di grazia, e troveremo riposo per le anime nostre.

Venerdì, 27 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 27 novembre 2020

Quella notte il re, non potendo prender sonno, ordinò che gli si portasse il libro delle Memorie (Ester 6:1)

NON È UN CASO

Quella notte era la notte in cui il malvagio Aman, irritato perché il Giudeo Mardocheo non si alzava per riverirlo, si stava recando al palazzo del re per dirgli di fare impiccare quest’uomo alla forca che egli aveva preparata per lui. Proprio in quella notte però, ascoltando la lettura del libro delle Memorie, il re scoprì che Mardocheo aveva denunciato i due eunuchi del re, guardiani dell’ingresso, che avevano cercato di attentare alla vita del sovrano e non gli era stato recato per questo nessun onore e nessuna distinzione. Proprio in quel momento arrivò Aman ed il re gli chiese che cosa si dovesse fare ad un uomo che il re desiderava onorare. Alla sua risposta il re disse che avrebbe dovuto fare tutto quello a Mardocheo, senza tralasciare nulla di quel che aveva detto. Tutto quello che accadde non fu affatto casuale. Nulla di tutto ciò che accade lo è. Dio esercita un controllo invisibile ma provvidenziale delle circostanze. Egli si prende cura di coloro che Lo amano e li protegge dal male.

Giovedì, 26 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 26 novembre 2020

Ma Mardocheo non s'inchinava né si prostrava (Ester 3:2)

GRANDE DETERMINAZIONE

Così come Mardocheo non si prostrò davanti ad Aman sebbene tutti gli altri lo facessero, allo stesso modo Anania, Misael Azaria si rifiutarono di prostrarsi dinanzi alla statua che il re Nabucodonosor aveva fatto erigere, pur sapendo che la pena per chi avesse agito così sarebbe stata essere gettato in una fornace ardente. La stessa determinazione la troviamo in Daniele. Egli si rifiutò di smettere di pregare il suo Dio, pur sapendo che questo lo avrebbe portato ad esser gettato nella fossa dei leoni. Anche gli apostoli mostrarono grande determinazione quando dinanzi al sinedrio dissero: “Bisogna ubbidire a Dio anziché agli uomini” (Atti 5:29), pur sapendo di andare incontro a minacce e percosse. Non scendere a compromessi, caro lettore. La cosa giusta molto spesso non è quella che fa la maggioranza, ma è sempre indicata dalla Bibbia, la Parola di Dio. Sii determinato a fare la volontà di Dio, costi quello che costi. Non sempre sarà facile farlo, ma se vuoi onorare Dio puoi stare tranquillo: Dio ti aiuterà e ti onorerà!

Mercoledì, 25 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 25 novembre 2020

Noi ci siamo così impegnati a non trascurare la casa del nostro Dio (Neemia 10:39)

UN IMPEGNO IMPORTANTE

Ci sono moltissimi impegni lavorativi, tantissime attività da svolgere, innumerevoli responsabilità, ma bisogna fare attenzione che le tante faccende quotidiane non ci impediscano di assolvere il nostro dovere di essere assidui alle riunioni di culto. La Parola di Dio ci esorta chiaramente a “non abbandonare la nostra comune adunanza” (Ebrei 10:25). È un impegno che bisogna prendere con assoluta serietà. Non bisogna andare al culto soltanto per essere benedetti dal Signore, ricevere consolazione da Dio e gustare la comunione fraterna, ma principalmente perché è comandato dal Signore stesso. Trascurare la casa del Signore potrebbe però anche equivalere ad essere sempre presenti alle riunioni di culto con il corpo, ma essere altrove con la mente e con il cuore. Caro lettore, non permettere agli altri impegni di avere il sopravvento nella tua vita: impegnati a non trascurare la comunità locale nella quale c’è un popolo imperfetto, ma che si raduna per offrire il culto a Dio in spirito e verità.

Martedì, 24 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 24 novembre 2020

Non siate tristi; perché la gioia del Signore è la vostra forza (Neemia 8:10)

UNA FORZA PARTICOLARE

La gioia del Signore non è semplice emozione, ma qualcosa di più grande, prezioso e duraturo. Questa gioia nasce nel cuore quando si permette al Signore Gesù di entrarvi. Principalmente, infatti, la gioia del Signore è la gioia della salvezza, la forza di chi è salvato e vive in comunione con Dio, la forza di coloro nei quali matura il Frutto dello Spirito. La gioia del Signore è forza perché proviene dalla Parola di Dio, che fortifica il credente. La si realizza restando alla presenza di Dio: “Ci sono gioie a sazietà in tua presenza” (Salmo 16:11). Quando la si sperimenta la vita diventa più serena e le prove della vita diventano più sostenibili. Anche se ci sono tempeste da affrontare, dolori da sopportare e lacrime da versare, nel cuore del credente ardono i carboni della gioia, benché a volte siano sotto la cenere della prova. Al di là delle nubi nere delle prove, nel cielo del credente splende sempre il sole della gioia del Signore. Trova la tua gioia nel Signore (cfr. Salmo 37:4)!

Lunedì, 23 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 23 novembre 2020

Il nostro Dio combatterà per noi (Neemia 4:20)

IL NOSTRO DIO COMBATTE PER NOI

Ci sono difficoltà da superare nella vita, lotte da affrontare. Il problema è che tante volte si cerca di fuggire dinanzi alle lotte, perché non ci si sente sufficientemente forti per sostenerle. Certamente è bene che si faccia un esame obiettivo delle proprie forze, che si riconoscano le proprie debolezze, ma poi bisogna esercitare la fede! Noi siamo deboli, ma “il nostro Dio” è forte ed è pronto a combattere per noi! E ... “se Dio è per noi chi sarà contro di noi?” A questo punto è indispensabile rispondere ad una domanda: Dio è davvero il tuo Dio? Perché tu lo possa definire in questo modo devi avere una relazione personale con Lui, devi conoscerLo, amarLo, servirLo. Se desideri che Dio combatta per te e ti dia la vittoria devi ricevere Gesù nel tuo cuore. Soltanto allora Egli sarà il tuo Dio, diverrai un figlio di Dio ed Egli combatterà per te. Non affrontare le lotte della vita da solo, presto saresti atterrato. Permetti a Dio di diventare il tuo Dio e di combattere per te!

Domenica, 22 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 22 novembre 2020

Mio Dio, io sono confuso; e mi vergogno, mio Dio, di alzare a te la mia faccia (Esdra 9:6)

CONFUSIONE E VERGOGNA

Sebbene fosse confuso e si vergognasse a motivo del peccato, Esdra cadde in ginocchio e stese le mani verso il Signore pregando. Dio non rifiuta di ascoltare la preghiera di chi è confuso e pieno di vergogna. Egli, come il padre della parabola raccontata da Gesù, è sempre pronto ad accogliere il figlio che si accosta a Lui pieno di vergogna per gli errori commessi. La preghiera di Esdra produsse uno straordinario risultato: “Mentre… pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si radunò intorno a lui una grandissima folla di Israeliti, uomini, donne e bambini; e il popolo piangeva a dirotto” (Esdra 10:1). Ci fu un genuino ravvedimento: le infedeltà commesse vennero non soltanto confessate davanti a Dio, ma anche abbandonate. La confusione e la vergogna sparirono! Se sei pieno di confusione e vergogna non perdere tempo: rivolgiti a Dio in preghiera, confessa i tuoi peccati, abbandonali con la forza del Signore ed Egli ti libererà da questa condizione.

Sabato, 21 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 21 novembre 2020

Celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perché il Signore li aveva rallegrati (Esdra 6:22)

LA GIOIA E LA SANTIFICAZIONE

La festa degli Azzimi prevedeva il divieto assoluto di mangiare pane lievitato, ma anche soltanto di tenere del lievito in casa per sette giorni. Nella Scrittura, il lievito, agente di fermentazione, è sempre considerato come un simbolo della corruzione o del male. Chi ha sperimentato la gioia della salvezza è pronto a gioire sperimentando la gioia della santificazione. Troppo spesso la santificazione viene considerata un aspetto triste del cristianesimo: la separazione dal mondo, le rinunce vengono viste come qualcosa di spiacevole. Se amiamo davvero il Signore non ci sarà tristezza nel nostro cuore nell’allontanarci da ciò che a Lui non piace e non ci sarà rimpianto nel rinunciare a ciò che Dio non desidera per noi. Se il Signore ci chiede di rinunciare a qualcosa è perché desidera darci qualcosa di meglio. Egli non ci impoverisce mai! Santifichiamoci con gioia: è bello separarsi dal peccato per consacrarsi al Signore. È bello santificarsi, perché ci permette di assomigliare sempre di più a Gesù.

Venerdì, 20 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 20 novembre 2020

Con loro erano i profeti di Dio, che li assistevano (Esdra 5:2)

ASSISTITI DALLA PAROLA DI DIO

I profeti di cui si parla in questo testo sono Aggeo e Zaccaria. Essi profetizzarono nel nome del Dio d’Israele ai Giudei. La Parola di Dio incoraggiò i Giudei a riprendere i lavori di ricostruzione del Tempio che erano stati sospesi e gli anziani dei Giudei poterono continuare i lavori e far avanzare la costruzione, aiutati dalle parole dei profeti. Così finirono i loro lavori di costruzione. L’assistenza della Parola di Dio è indispensabile per portare a termine il servizio che abbiamo cominciato per il Signore. Senza la Parola lo zelo iniziale ben presto si spegnerà. Senza di Essa alle prime difficoltà si sarà tentati di gettare la spugna. La Parola di Dio ci incoraggia, ci fortifica, ci sostiene. Non stanchiamoci di leggerla e meditarla. Ciò che Dio disse a Giosuè è valido per noi ancora oggi: “Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai” (Giosuè 1:8).

Giovedì, 19 Novembre 2020 00:00

Meditazione del 19 novembre 2020

Egli [il Signore] è buono, perché la Sua bontà dura in eterno (Esdra 3:11)

LA BONTÀ DI DIO

Mi è capitato di sentire dei credenti scoraggiati pronunciare la frase: “Dio non mi vuole più bene”. Lo scoraggiamento fa brutti scherzi, ci fa vedere una realtà distorta. Dio non cessa mai di amare il Suo popolo. Egli agisce sempre con grande bontà verso tutti i Suoi figli. Certamente ci sono situazioni delicate, circostanze difficili nelle quali ci si può venire a trovare, come un’improvvisa e lunga malattia, come un inaspettato licenziamento, come un’ingiusta bocciatura a scuola … Non pensare che se queste cose si verifichino nella tua vita è perché Dio abbia smesso di volerti bene! Considera piuttosto che “tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio” (Romani 8:28). Proprio perché la bontà del Signore dura in eterno puoi star certo che nel momento della prova Egli ti farà sentire la Sua presenza, ti incoraggerà, ti aiuterà ad affrontare la situazione ed andare avanti con nuove forze. Allontana dalla tua mente il pensiero che Dio non ti voglia più bene; confida in Lui con tutto il cuore e spera nella Sua Parola!

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