
Parole di Vita
Meditazione del 29 ottobre 2020
Perché il Signore lo voleva risparmiare (Genesi 19:16)
RISPARMIATI
Lot visse per un tempo nella città di Sodoma, nella pianura del Giordano. Gli abitanti di questa città erano perversi e grandi peccatori verso il Signore. A motivo del peccato dilagante e persistente, questi uomini si tirarono addosso il giudizio di Dio. Lot però “era rattristato della condotta dissoluta di quegli uomini scellerati e si tormentava, nella sua anima giusta per quello che vedeva e udiva”. Dio mandò degli angeli a salvarlo e fu così risparmiato dal fuoco. Anche oggi, il peccato degli uomini è giunto al culmine. C’è tuttavia una via di uscita: Dio ha mandato Suo Figlio affinché: “Chiunque crede in Lui non perisca ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3:16). Il Signore vuole risparmiare gli uomini dal giudizio e dalla perdizione eterna. Molte persone, purtroppo, resistono all'invito amorevole del Signore, ma tutti coloro che lo accettano, hanno la promessa di essere liberati dal giudizio e portati in gloria. Dio ti vuole risparmiare e ti vuole portare in salvo. Ti farai condurre dalla Sua paterna mano?
Meditazione del 28 ottobre 2020
Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio si era ritirato, era partito (Cantico dei cantici 5:6)
IN RITARDO
Questa frase è tratta dal più bel poema di amore scritto da Salomone, nel quale lo sposo che corteggia la sposa può anche rappresentare il grande amore di Cristo per la Chiesa. La sposa ha trovato delle scuse alla richiesta dello sposo di voler entrare in casa. Ora, finalmente, si decide ad aprire la porta, ma ormai lo sposo è partito. Per certo il Signore è paziente. Fino a quando? Non è profittevole temporeggiare ulteriormente in quanto il futuro è ignoto per tutti. La Scrittura ci ricorda che oggi è il giorno della grazia e della salvezza. Questo è il tempo propizio che non dobbiamo farci sfuggire. Le decisioni importanti non possono essere rimandate; non possiamo continuare ad ignorare Cristo che ha dato la Sua vita per il nostro bene, che desidera farci del bene e che aspetta la nostra decisione. Egli non forza la porta, ma continua a bussare ed a parlare ai nostri cuori. Il testo ci dice che non basta decidersi per Cristo, ma è necessario farlo ora, così potremmo gustare i benefici della Sua presenza e della Sua opera amorevole.
Meditazione del 27 ottobre 2020
Oh, sapessi dove trovarlo! Potessi arrivare fino al suo trono! (Giobbe 23:3)
DOVE TROVARE DIO?
Quest’uomo, che si trova in momenti di grande sofferenza, vorrebbe discutere con Dio del suo problema, lo sta cercando in preghiera, ma sembra che Egli si nasconda. L’uomo, anche quando non lo ammette o non lo comprende pienamente, è alla ricerca di Dio. Anche ciò rivela la grande verità che Dio esiste e l’uomo ha bisogno di Lui. Oh sapessi dove trovarlo… esclamava Giobbe; Dio non si nasconde e non è lontano da ciascuno di noi (cfr. Ebrei 1:1, 2). Dio ha mandato Suo Figlio Gesù sulla Terra per la salvezza dell’uomo. Caro lettore, chiunque tu sia, sappi che non sei solo nel tuo problema, ma puoi avere fiducia in Dio che ha promesso di aiutarti. Egli vuole soprattutto risolvere il problema più grande, che è quello del peccato, cancellandolo, per darti una vita nuova in Cristo. Dove trovare Dio? Egli è proprio ora vicino a tutti coloro che Lo invocano sinceramente e con tutto il cuore. È vicino a te.
Meditazione del 26 ottobre 2020
Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? (Luca 15:4)
IL BUON PASTORE
La parabola della pecora smarrita narra di un pastore che, avendo smarrito una pecora, lascia le altre novantanove in un luogo sicuro, per cercare quella perduta. L’insegnamento che Gesù voleva dare è chiaro. La pecora smarrita, incapace di ritrovare la strada, rappresenta l’uomo che si è allontanato da Dio e non è in grado da solo di riavvicinarsi a Lui. La Bibbia insegna: “Poiché eravate erranti come pecore; ma ora siete tornati al Pastore e Vescovo delle anime vostre” (I Pietro 2:25). Gesù per riavvicinare l’uomo a Dio ha dato la Sua vita sulla croce quale prezzo per il perdono dei peccati di tutta l’umanità, subendo su di Sé il giudizio che spettava ad ogni peccatore a causa dei propri peccati. La ricerca paziente del pastore esprime l’amore che il Signore manifesta in favore dell’uomo ed il Suo proposito di stapparlo al peccato, alle conseguenze eterne di questo. Caro amico, Gesù il buon Pastore ti sta cercando. Con pazienza, anche oggi, ti rinnova il Suo invito ad andare a Lui. Non indurire ulteriormente il tuo cuore, ma vai a Lui e troverai salvezza e ristoro.
Meditazione del 25 ottobre 2020
Colui che nella nostra umiliazione si ricordò di noi, perché la sua bontà dura in eterno (Salmo 136:23)
LA BONTÀ DI DIO
Generalmente ricordiamo con facilità le persone con le quali abbiamo contatto più o meno frequente. Ma quando questi incontri si diradano, ecco che dimentichiamo anche coloro con i quali abbiamo trascorso insieme molto del nostro tempo. Lo scrittore di questo salmo pone in evidenza la capacità di Dio di ricordarsi del Suo popolo nel momento dell’umiliazione, risultato del peccato che abbassa l’uomo, allontanandolo dal Suo Creatore e Signore. Il peccato crea una distanza abissale tra il peccatore e Dio. Dimenticherà Egli l’uomo peccatore così profondamente lontano? Dimenticherà Egli la Sua povera creatura caduta nella miseria? La risposta consolante è: no! Il Signore è potente a ricordarsi anche di te caro amico, nonostante il baratro del peccato nel quale vivi. Nonostante tutto, Dio si ricorda di noi e lo ha fatto mandandoci Gesù Cristo. Egli non ti dimenticherà e non ti abbandonerà mai perché ti ama e tu sei prezioso per Lui. Confida nel Signore con tutto il tuo cuore, spera in Lui con fede ed Egli manifesterà la Sua bontà nei tuoi confronti.
Meditazione del 24 ottobre 2020
Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati (Isaia 32:3)
OCCHI APERTI
Il profeta Isaia descrisse i benefici che sarebbero scaturiti da un re la cui venuta avrebbe arrecato ogni sorta di bene per l’umanità. Questo Re, che Isaia intravide, è già venuto: è Gesù, il Cristo di Dio, il Re dei re e Signore dei signori. I nostri poveri occhi, accecati dal peccato e dalle lusinghe del nemico dell’uomo, satana, possono ora essere aperti alla realtà spirituale, alla luce del Signore. Ciò che l’antico profeta preannunciava è possibile realizzarlo oggi. Io e te possiamo avere occhi aperti, in grado di scorgere, per fede, ciò che l’occhio naturale non può scorgere: la gloria del Signore, ovvero la ricchezza della Sua grazia, misericordia, potenza e compassione che Egli ha per ogni persona. Se i tuoi occhi sono oggi accecati dal dubbio, dall’incredulità, dai dolori e sofferenze dalla vita presente, rivolgi con fede a Colui che apre gli occhi dei ciechi e chiediGli di "illuminare gli occhi del tuo cuore" (cfr. Efesini 1:18).
Meditazione del 23 ottobre 2020
Ma Rut rispose: "Non pregarmi di lasciarti, per andarmene via da te; perché dove andrai tu, andrò anch'io; e dove starai tu, io pure starò; il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio" (Rut 1:16)
FERMAMENTE DECISI
Naomi era una donna israelita emigrata con il marito ed i figli nel paese di Moab. Dopo aver conosciuto il dolore per la loro morte dei suoi cari decise di ritornare nel suo Paese. Rut, a differenza della cognata, era fermamente decisa a non staccarsi dalla suocera. La determinazione di questa donna dovrebbe farci riflettere: siamo altrettanto decisi a seguire il Signore? Tante volte, forse, abbiamo espresso il proposito di voler vivere per Lui, ma poi abbiamo permesso alle circostanze, ad influenze umane, alle difficoltà o ai piaceri del mondo, di farci perdere di vista l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Rut fu risoluta. Né l’insistenza della suocera, né la decisione di Orpa le fecero cambiare idea o condizionarono la sua scelta. Seguiamo il suo esempio! Con risolutezza restiamo ancorati al Signore. Non permettiamo a nulla di separarci da Lui. AffidiamoGli la nostra vita e realizzeremo che, nella Sua fedeltà, Dio si prende meravigliosamente cura di chi confida in Lui.
Meditazione del 22 ottobre 2020
Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me (Giovanni 16:3)
CONOSCERE DIO È FONDAMENTALE
È veramente possibile conoscere Dio? A questo interrogativo si danno risposte differenti. Per alcuni Dio non esiste e di conseguenza è inutile tentare di conoscerLo. Per altri c’è un Dio che ha dato origine al creato, ma è troppo lontano, irraggiungibile dall’uomo. Altri ancora pensano che si possa conoscere Dio soltanto mediante studi approfonditi, che non sono alla portata di tutti. Sono tante le risposte date dall’uomo. Ma cosa dice la Bibbia? La Parola del Signore insegna che non si può conoscere Dio attraverso la propria intelligenza. Egli si rivela esclusivamente per mezzo di Gesù Cristo. Per conoscere Cristo è indispensabile rivolgersi alla Parola di Dio, la Bibbia, con totale fiducia in ciò che Essa dichiara e di completa sottomissione al suo messaggio. Le Sacre Scritture parlano di Gesù e attraverso di Lui, possiamo conoscere Dio. La conoscenza di Dio, implica, però, un radicale cambiamento del cuore, operato dallo Spirito Santo. Conosci il Signore o hai soltanto sentito parlare di Lui? ChiediGli di rivelarsi e attraverso la Sua Parola Lo farà.
Meditazione del 21 ottobre 2020
Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese (Isaia 1:19)
UBBIDIRE A DIO
Dio odia il peccato, ma ama il peccatore. Proprio per questo desidera vivere in comunione con la Sua creatura. Questa verità è più volte espressa chiaramente nelle Scritture. Cosa occorre per stabilire una giusta relazione con Dio? Prima di tutto è necessario ravvedersi dei propri peccati. Il ravvedimento è indispensabile per vivere vicino al Signore e consiste nel riconoscere la propria condizione di peccato, nel provare un sincero dolore per averLo offeso con le proprie iniquità e nel decidere di abbandonarle chiedendo a Dio la forza necessaria per fare ciò che a Lui è gradito. In secondo luogo occorre confidare nella Sua grazia. In virtù dei propri meriti, nessuno può accostarsi a Dio ed avere comunione con Lui. Soltanto per la Sua grazia i peccati possono essere perdonati e si può sperimentare la gioia della riconciliazione. Infine, occorre percorrere il sentiero dell’ubbidienza alla Parola di Dio. Egli si compiace di cuori che si dispongono a mettere in pratica la Sua Parola, motivati dall’amore per Lui.
Meditazione del 20 ottobre 2020
La parola della predicazione non giovò a nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano ascoltata (Ebrei 4:2)
ASSIMILARE LA PAROLA
Nonostante il Signore avesse dato prova di fedeltà ed amore, intervenendo con la Sua potenza per sottrarre questo popolo alla dura schiavitù in Egitto, gli israeliti continuarono ostinatamente ad essere ribelli ed ingrati. Come mai? Non avevano assimilato la Parola nel loro cuore. L’avevano udita, ma non l’avevano accolta. Non avevano permesso ad Essa di penetrare nel loro cuore, di radicarsi in modo profondo nella loro anima. E tu, stai assimilando la Parola di Dio? Chi riceve la Parola sperimenta che essa illumina la mente ed il cuore, trasforma radicalmente, dà una nuova speranza e conduce lungo il sentiero del volere divino. Come è possibile assimilare la Scrittura? Occorre riceverla con fede autentica in modo che Essa generi il desiderio di conoscere sempre meglio la volontà di Dio, il proposito di ubbidire al Signore per piacerGli in ogni cosa ed un profondo rispetto per ciò che Egli dice. Non indurire il tuo cuore alla Parola, accoglila con fede ed essa ti rivelerà Dio e sarai da Lui trasformato.