
Parole di Vita
Meditazione del 28 marzo 2016
"Perché il Signore stesso, con potente grido, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo." (1 Tessalonicesi 4:16)
LA VITA DOPO LA MORTE
La morte di un caro è sempre un evento molto spiacevole che porta tristezza e malinconia. La mancanza della persona amata crea un vuoto dentro il cuore, ma riempie la mente di ricordi che verranno custoditi gelosamente. Il Signore, però, sa trasformare questi momenti. Egli dona pace e serenità. Gesù, il grande Consolatore, ha promesso che risveglierà quelli che si addormentano in Lui, ha promesso gioia nella vita eterna: non ci saranno più lacrime, dolori, affanni, ma solo felicità. Il Suo amore non ci abbandona, soprattutto in momenti così tristi. La Sua presenza è forte, quasi si avverte il Suo caldo abbraccio che ci avvolge e la Sua voce che ancora una volta ci ricorda: "Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei male alcuno, per.ché Tu sei con me" (Salmo23:4). Ho assistito alla morte di una giovanissima credente, di soli quindi.ci anni, eppure, negli ultimi istanti della sua vita ha confortato i cuori di quelli che le erano vicini: "Vado ad incontrare il Signore" furono le sue ultime parole. Quale grande speranza, quale grande Dio amiamo e serviamo!
Meditazione del 27 marzo 2016
"I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annuncia l'opera delle sue mani...La legge del Signore è perfetta, essa ristora l'anima." (Salmo 19:1,7)
LA TESTIMONIANZA DI DIO
Chi di noi non ha mai soffermato lo sguardo su di un bel paesaggio? La bellezza della natura è talmente perfetta da togliere il fiato. Gli azzurri mari, i colorati fiori, le maestose montagne, gli immobili laghi, le lucenti stelle, il caldo sole sono la testimonianza della sapienza, della potenza e dell?amore di Dio, (Salmo 19:1-6). Il creato ha un linguaggio silenzioso, ma molto eloquente! E' un dono di Dio per gli uomini affinché se ne servano e si ricordino del loro Creatore. Abbiamo anche un'altra testimonianza, un'eredità che il Signore ha lasciato agli uomini e che resiste nei secoli, nonostante le avversità: é la Parola di Dio! (Salmo 19:7-11). Essa è perfetta, santa, giusta, buona. E' una parola sempre attuale che ammaestra, con.sola, incoraggia, purifica, salva. Ascoltiamo quello che il Signore ha da dirci ancora oggi e non induriamo il cuore. Egli ha una parola adatta per ciascuno di noi. Facciamola nostra e il Signore ci farà per sempre Suoi!
Meditazione del 26 marzo 2016
"Quando ti coricherai non avrai paura; starai a letto e il tuo sonno sarà dolce." (Proverbi 3:24) "Perché il Signore sarà la tua sicurezza e preserverà il tuo piede da ogni insidia." (Proverbi 3:26)
PAURA
In un mondo dove va tutto a rotoli, dove le notizie di guerra, morte, disoccupazione, tasse e malattia sono all'ordine del giorno, non c'è da essere tranquilli. Anzi, per coloro che vivono una o più di queste realtà c'è da perdere il sonno. L'ansia e la paura saranno compagne fedeli giorno e notte. Non resta che pregare e confidare nell'aiuto di Dio che come un Padre aiuterà i Suoi figli in qualsiasi circostanza si trovino. Ma come fare quando Dio non è tuo Padre? Chi ti aiuterà? Forse oggi va tutto bene, hai un lavoro, persone che ti amano, sei forte e sano, ma domani? Sei sicuro che il tuo futuro sarà sempre "rose e fiori"? E se pure fosse, che cosa ne sarà di te dopo questa vita? Quando l'uomo peccò nell'Eden, consegnò il mondo nelle mani di Satana e da allora il male regna sulla terra; prima o poi attacca tutti, nessuno può scappare. I figli di Dio non sono esenti dalla sofferenza, ma hanno la certezza che il loro Padre li aiuterà. Gesù non ha detto loro che non ci saranno problemi, ma ha promesso che sarebbe stato con loro sempre. Questo li fa riposare!
Meditazione del 25 marzo 2016
"Se un uomo ha cento pecore ed una di esse si smarrisce, non lascerà egli le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita?" (Matteo 18:12)
MI LASCERÒ TROVARE ?
Il pastore conta le sue cento pecore, ma ne manca una. E' impor.tante capire, se, per un motivo o per un altro, sono la pecora mancante di Dio. Se è così, sia ben chiaro che Dio ci sta cercando. Può accadere, per svariati motivi, che noi perdiamo di vista il pastore ed egli non sa più dove siamo andati. Una pecora si può perdere per pigrizia, per distrazione, per disgrazia e in un attimo la disattenzione può anche risultare fatale! Quando il pastore conta le sue pecore e si accorge che ne manca una soffre per essa, è dispiaciuto e si prodiga per recuperarla e se la ritroverà, si rallegrerà enormemente di ciò. Dio si prende cura di noi, anche quando ci allontaniamo da Lui, ma non ci obbligherà mai a ritornare fra i Suoi, se non lo desideriamo veramente. Se non vogliamo essere ritrovati, Egli non ci costringerà, ma sarà rattristato, perché manchiamo! Già, proprio così! Egli è triste per averci perso e per non poterci avere con Lui. Lasciamoci trovare dal Signore e farci riempire del Suo infinito amore!
Meditazione del 24 marzo 2016
"I passi dell'onesto son guidati dal Signore; egli gradisce le sue vie." (Salmi 37:23)
L'ONESTO
L'onestà è una dote invidiabile. Essere onesti significa essere virtuosi, retti, dabbene. Gli onesti sono incapaci di approfittare degli altri, di guadagni illeciti, di rubare. Vivono decorosamente e in maniera conveniente. Essere onesti è più difficile di quanto si pensi. L'onestà si esercita ogni giorno, perché continuamente davanti ai nostri occhi si pongono scelte che tendono a mettere a repentaglio questa virtù. Eppure un cuore onesto è un cuore ricco di grandi benedizioni! Il Signore lo gradisce e lo guida. L'onestà si dimostra anche nel rispetto usato verso il prossimo. Infondati pre.giudizi e false bilance non sono strumenti dell'onesto. Un cuore rivolto onestamente al Signore è un cuore libero da catene e lacci, il male potrà sfiorarlo, ma non scalfirlo. La corruzione e la tentazione potranno entrare in casa sua, ma non dimorarvi perché la sua casa è ripiena dell'amore del Signore! Che gran gioia avere un cuore onesto! Che gratificazione sapere che Dio lo gradisce! Che onore essere guidati direttamente da Lui! Signore aiutaci ad avere un cuore onesto!
Meditazione del 23 marzo 2016
"Ed Egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza».? (2 Corinzi 12:9)
POTENTI NELLA DEBOLEZZA
La debolezza fisica, mentale, spirituale può essere di grande incoraggiamento per il credente. Sembra quasi un contro.senso, ma la forza che si sperimenta nella debolezza non potrebbe svilupparsi in nessun altra maniera. Quando siamo deboli, e credo sia capitato a chiunque di esserlo, riconosciamo i nostri limiti, ci soffermiamo a pensare sulle persone e le cose che ci circondano, ritroviamo comunione con Dio. I forti sono in grado di fare tanto, ma i deboli hanno bisogno di un sostegno. Essi, però, sono a loro volta sostegno per i forti. Quante lezioni abbiamo imparato da gente sofferente che pure loda il Signore e Lo ringrazia! E quante lezioni abbiamo imparato noi stessi nella nostra propria debolezza! Abbiamo spalancato gli occhi ad una nuova visione del mondo, abbiamo riconsiderato le nostre priorità. La debolezza è un efficace strumento di umiltà. Dio vuole farci comprendere che la Sua Grazia è più che sufficiente a sostenerci, la nostra forza è instabile e vacillante. E se a volte siamo deboli, consideriamo questo come un momento per fermarci in una vita fatta solo di corse, dove lo spazio per il Signore è sempre minore. Ritroviamo comunione con Lui e la debolezza ci renderà forti!
Meditazione del 22 marzo 2016
"Or l'Iddio della speranza vi riempia di ogni allegrezza e di ogni pace nel vostro credere, onde abbondiate nella speranza, mediante la potenza dello SpiritoSanto." (Romani 15:13)
PACE NEL CREDERE
Il credere in Gesù contempla una pluralità di sentimenti. Quando decidiamo per la prima volta di accettare il Signore come nostro personale Salvatore, una gioia senza pari invade il cuore. A volte sono le lacrime a solcare il nostro viso, altre volte un sorriso incontenibile. Quando arrivano le prime prove, i dubbi e i timori si fanno largo, cedendo poco spazio all'allegrezza. Quando le difficoltà vengono superate, parole di ringraziamento riempiono la nostra bocca, non sappiamo aggiungere altro se non un profondo e sentito "Grazie Gesù!". Quando ci adoperiamo per compiere la Sua opera, un sentimento di gratificazione riempie il nostro essere. Quando disubbidiamo alla Sua parola un forte sentimento di pentimento ci penetra nel profondo. E potremmo ancora parlare di altri sentimenti che ci accompagnano nel cammino con Gesù, ma quello che oggi vogliamo evidenziare è che un sentimento in particolare non deve mai manca.re: la pace. La pace del cuore, la certezza che Dio non ci abbandona e non ci lascia, qualsiasi momento stiamo attraversando. La pace deve essere presente in ogni cuore. La sicurezza di appartenerGli non ci deve mai abbandonare!
Meditazione del 21 marzo 2016
"Ma quand'anche noi, quand'anche un angelo dal cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia egli anatema." (Galati 1:8)
UN VANGELO DIVERSO
Il Vangelo predicato da Gesù è l'unico veritiero! Gli insegnamenti scritti nella Bibbia sono gli unici che conducono alla vita eterna. Purtroppo, però, negli anni, gli uomini hanno aggiunto dottrine a quelle presenti nella Bibbia, rendendo "vere" pratiche e tradizioni che non trovano alcun appoggio nelle Sacre Scritture. Analizza onestamente la tua vita, gli insegnamenti, i riti, le credenze in cui confidi provengono dall'insegnamento di Gesù? Hai mai letto che Gesù o i suoi apostoli hanno fatto qualcosa di simile a quello che tu credi? Gli uomini hanno voluto aggiungere degli insegnamenti che non appartengono alla Parola di Dio, quasi il Signore avesse bisogno di aiuto e non fosse in grado di esprimersi adeguatamente. Qualsiasi uomo, al di là delle più pie intenzioni non può aggiungere nulla o togliere nulla dalla Parola di Dio (Apocalisse 22:18.19). Essa è perfetta! E' stata spirata dal Creatore di tutte le cose. Tu solo leggila e credila!
Meditazione del 20 marzo 2016
"Il Signore cammina Egli stesso davanti a te, Egli sarà con te e non ti lascerà né ti abbandonerà; non temere e non perderti d'animo." (Deuteronomio 31:8)
SIGNORE, TU SEI IL MIO PAPÀ (II)
Il mio Signore, attraverso la Sua preziosa Parola, dice che è pronto a schierare i Suoi eserciti contro i miei nemici per liberarmi. Il Signore accompagna ogni giorno la mia vita, e ha promesso di non abbandonarmi e non lasciarmi mai. Egli è il mio grande papà! Mi vuole bene e me lo dimostra in ogni istante della giornata in tanti diversi modi ed io posso solo dire che sono felice, che il mio cuore canta lode eterna al mio Dio perché mi ha grandemente amato. Dio, l'unico vero Dio, Colui che ha creato tutto quello che hai attorno ed ha creato anche te, è sopra tutte le cose, in tutto e per tutti. Ti ha creato, ti ama e vuole essere il tuo papà. E' necessario, però, che tu Lo voglia, che Lo ami, Lo rispetti e Lo onori. Egli è sempre pronto ad accoglierti, non indugiare, rispondi proprio oggi al Suo invito! ParlaGli come faresti a tuo padre terre.no, confessa le tue mancanze, donaGli il tuo cuore ed Egli ti farà partecipe della Sua meravigliosa e benedetta famiglia!
Meditazione del 19 marzo 2016
"Poiché tutti quelli che sono condotti dallo Spirito diDio sono figliuoli di Dio." (Romani 8:14)
SIGNORE, TU SEI IL MIO PAPÀ (I)
Il mio papà è il creatore del mondo. E' l'essere più buono che esista, il più misericordioso, tutto quello che fa è buono. Il mio papà mi ama così tanto da permettere la dolorosa morte del Suo diletto Figlio. Ha dovuto abbandonarLo per qualche istante, quando veniva ucciso in croce, per liberarmi dal peccato e avere l'onore di essere adottato come Suo figlio. Mi è stato accanto quando ero confuso e mi ha ascoltato, mi ha ripreso quando ho sbagliato, mi ha consigliato sul da farsi quando non sapevo dove sbattere la testa e mi ha fatto vedere come non cadere più nei miei stessi errori. Mi ha perdonato quando ho confessato il mio peccato e, non si è allontanato da me, non mi ha lasciato cuocere nei sensi di colpa, anzi, mi ha ridato dignità donandomi lo scopo della vita. Egli dice che sono prezioso ai Suoi occhi e che si prende cura di me. Dice anche che, nonostante vivo in un mondo pieno di pericoli e minacce, Lui mi proteggerà e mi aiuterà a fronteggiare eventuali situazioni difficili. Il mio Signore è forte e diventa una fortezza attorno a me; è uno scudo ed è un grande difensore. (Continua)