
Parole di Vita
Meditazione del 16 settembre 2016
"Quando Daniele seppe che il decreto era firmato andò a casa sua, e tenendo le finestre aperte della sua camera, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima." (Daniele 6:10)
RICONOSCERE APERTAMENTE DIO (II)
I leoni che dovevano sbranare Daniele si comportarono come agnellini, sembravano ignorarlo e così trascorse la notte: il suo Dio si era preso cura di lui. Il re, nel suo letto, ebbe una notte agitatissima. Era preoccupato per le sorti di Daniele, suo caro e fedele servitore. Come fu mattino andò alla fossa dei leoni e vide Daniele sano e salvo e si rallegrò. Diede allora ordine di far uscire Daniele e rinchiudervi i servitori infedeli. Appena questi entrarono nella fossa i leoni si avventarono su di loro e li sbranarono. Il re promulgò un altro decreto: tutti dovevano onorare e pregare il Dio di Daniele, il solo vero Dio. Anche il re lo aveva capito. E noi? Siamo buoni testimoni di Dio? Gli altri possono dire di noi le stesse cose che il re disse a Daniele? In un mondo di confusione nel quale viviamo, dove tante persone proclamano apertamente le loro cattiverie e la loro immoralità, noi che amiamo il Signore, abbiamo la stessa forza di proclamare apertamente il nostro amore verso Gesù, verso Colui che ha donato la sua preziosa vita affinché noi potessimo avere pace, gioia e serenità in Lui? Riconosciamo apertamente il nostro caro amico!
Meditazione del 15 settembre 2016
"Quando Daniele seppe che il decreto era firmato andò a casa sua, e tenendo le finestre aperte della sua camera, tre volte al giorno si metteva in ginocchio,pregava e ringraziava il suo Dio come era solito fare anche prima." (Daniele 6:10)
RICONOSCERE APERTAMENTE DIO (I)
Daniele era irreprensibile e integro in ogni cosa, forse non come noi. Daniele era al servizio del re come ministro e suscitava l'invidia degli altri servitori perché egli riusciva in qualunque cosa ottenendo così l'approvazione del re stesso. Questi servitori escogitarono un piano per ingannare il re ed eliminare Daniele. Questi presero ad adulare il loro sovrano e lo convinsero a firmare un decreto in cui chiunque non adorasse altri che lui fosse messo a morte. Quando Daniele seppe del decreto continuò, come al solito, tre volte al dì, a pregare tenendo le finestre aperte. Non si nascose, ma avendo completa fiducia nel suo Dio, continuò nelle sue pre.ghiere. Egli era non solo uomo onesto ed irreprensibile, ma anche un buon testimone del Signore, egli aveva portato testimonianza della sua fede in Dio al re. Gli altri ministri mossi dall'invidia riferiro.no di Daniele e lo costrinsero ad applicare il decreto. Questi stima.va Daniele e cercò di risparmiarlo, ma un decreto di re non poteva essere annullato ed allora egli stesso disse: "Il tuo Dio che tu servi con perseveranza, sarà Lui a liberarti." E così fu. Daniele fu con.dotto nella famosa fossa dei leoni per essere sbranato... (Continua)
Meditazione del 14 settembre 2016
"... Il Signore sa trarre i pii dalla tentazione e riserbare gli ingiusti ad essere puniti nel giorno del giudizio..." (II Pietro 2:9)
UNA GITA IN MONTAGNA (II)
La gita di montagna può essere paragonata a diversi aspetti della vita cristiana. Qualcuno un giorno ti parla dell'amore e della grazia di Dio, t' invita in chiesa e tu accetti. Presto diventi un credente zelante, ben avviato sulla strada verso il Cielo, ma capita, a volte, che a metà del percorso si presentino nella tua vita afflizioni ed ansie che ti fanno desiderare di tornare indietro. Sei scoraggiato, ma ecco che un fratello vedendo il tuo stato cerca di scuoterti e ti incita a confidare nel Signore. Allora tu preghi ma senti che, come il cavo della gita, qualcosa sfugge o ti distrae con un invito allettante. Devi cercare con tutte le tue forze di non voltarti indietro, congiungi le mani nella preghiera, invoca il Signore ed Egli ti risponderà! Ci sono tante cose accattivanti in questo mondo, ed è difficile resistere a tutte le tentazioni! Se vuoi arrivare in Cielo, pensa sempre a mantenere forte la fede in Gesù col tuo cuore. Forse ti costerà, ma non dimenticare che sarà beato chi persevererà fino alla fine. Non sai quando la tua vita potrebbe terminare!
Meditazione del 13 settembre 2016
"Nessuna tentazione vi ha colti che non sia stata umana; or Iddio è fedele e non permetterà che siate tentati al di là delle vostre forze?" (I Corinzi 10:13)
UNA GITA IN MONTAGNA (I)
Un giorno quattro amici decisero di fare una gita in montagna e salire fino ad un punto in cui era possibile ammirare i camosci. Due dei quattro ragazzi erano soliti portar loro del sale per tenerseli buoni, ma il percorso era ripido perciò in alcuni tratti era necessario usare un cavo d'acciaio posto lì da alcuni cacciatori. I primi erano esperti di scalate, ma non si poteva dire lo stesso degli altri due i quali accettavano ben volentieri i loro consigli pur di raggiungere la meta desiderata. La scalata fu lunga, ma alla fine la paura e la stanchezza scomparvero di fronte al grande spettacolo: i camosci che dominavano la cima. Nel corso della scalata si erano ammirati splendidi esemplari di flora alpina; uno dei ragazzi esperti aveva spronato i due principianti a raccogliere qualche fiore come ricordo della gita, ma il consiglio fu respinto con una certa fermezza. Fu una rinunzia triste, ma in quei momenti era più importante non distrarsi, tenersi saldamente al cavo e rimanere sordi all'allettante invito. Certe volte il cavo sembrava sfuggire di mano e tener.lo con una sola mentre l'altra raccoglieva i fiori poteva significare precipitare e non vedere mai più i camosci! (Continua)
Meditazione del 12 settembre 2016
"Allora Mosè scelse tre città di là dal Giordano, verso oriente,perché servissero di rifugio all'omicida che avesse ucciso il suo prossimo involontariamente,senza averlo odiato in precedenza, e perché egli potes.se fuggire in una di quelle città e rimanere in vita." (Deuteronomio 4:41,42)
UN RIFUGIO
In Israele Dio aveva stabilito delle città di rifugio per dare scampo a colui che accidentalmente avesse ucciso qualcuno. La legge di Mosè condannava a morte l'omicida, ma la stessa legge offriva una via di fuga a chi si fosse reso responsabile di omicidio in modo involontario. La giustizia di Dio è perfetta. La Sua misericordia verso il peccatore è grande. Disubbidendo alla legge di Dio l'uomo si è reso colpevole. Egli, non solo è oggetto del giusto giudizio divi.no, ma è rincorso anche dai rimorsi e dal terrore della morte. Ma Dio, nella Sua bontà, ha provveduto un mezzo di salvezza per il colpevole: Cristo Gesù, che ha dato la Sua vita affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna, passando da un giusto giudizio alla salvezza gratuita. Allo stesso modo, coloro che cercano asilo in Cristo possono esclamare come il salmista: "Dio è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle distrette." Tutti siamo colpevoli (Romani 3:23-24), il Signore ci invita a rifugiarci in Lui, a ricercare in Lui l'unico mezzo di salvezza. Approfittiamo di questo invito unico e irripetibile! Gesù è pronto ad accoglierti presso di Lui!
Meditazione del 11 settembre 2016
"Il timore dell'Eterno è il principio della sapienza;hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica iSuoi comandamenti; la Sua lode dura in eterno." (Salmo 111:10)
LA VERA SAPIENZA
Viviamo in un tempo molto violento. Il secolo appena passato è stato il più bellicoso. Anche questo secolo, appena iniziato, non è foriero di pace. Eventi sconvolgenti hanno riempito i cuori di tutti gli uomini di paura e timore, basti pronunciare l?indimenticabile 11 Settembre 2001. Intorno a noi vediamo sempre più violenza e cattiveria e anche le persone che pensavamo immuni da certi atteggia.menti ci stupiscono facendo delle cattive azioni. Ci siamo mai chiesti il perché di tutto questo? La risposta non è difficile da dare: tutte le cattiverie e malvagità nascono perché si è perso il timore di Dio. Non abbiamo posto per Lui nei nostri cuori, siamo troppo presi dalle nostre faccende, dai nostri affari. Lo abbiamo lasciato fuori della nostra vita. Spesso è Dio che deve adeguarsi ai nostri desideri e non noi ad ubbidire ai Suoi comandamenti. Se solo Gli aprissimo il cuore e c'impegnassimo ad ascoltare le Sue parole, se avessimo più amore per Lui tanto da donarlo anche agli altri, tutta la cattiveria e la malvagità lascerebbero il posto all'amore ed alla carità, creando un mondo nuovo più sicuro e più bello in cui vivere.
Meditazione del 10 settembre 2016
"E noi tutti, a viso scoperto, contemplando come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella Sua stessa immagine, di gloria in gloria secondo l'azione del Signore che è lo Spirito." (2 Corinzi 3:18)
TRASFORMAZIONE
Quando furono scritte queste parole gli specchi non erano come gli attuali nei quali l'immagine è riflessa perfettamente. Allo specchio ci vediamo per quelli che esattamente siamo, difetti e imperfezioni compresi. Una volta non era così. L'immagine era distorta e poco nitida non facendo rendere per intero la realtà. Allo stesso modo noi immaginiamo Iddio, ma Dio non è proprio così come ce lo figuriamo. Troppo spesso facciamo fare e dire a Dio cose che Lui non pensa e non dice. Lo trasformiamo in un dio a "nostra immagine e somiglianza" per i nostri scopi e giustificazioni. La realtà non è così! Dobbiamo guardare in uno specchio vero e reale, in uno specchio che ci faccia vedere chi siamo e come siamo, la Bibbia, per scegliere la via giusta. Dobbiamo guardare a Dio per quello che Egli è, attraverso la Sua Parola. Ed è quella che potrà trasformarci, dichiarandoci prima chi siamo e poi presentandoci il messaggio d'amore che cambierà la nostra immagine in una nuova, "ad immagine di Dio".
Meditazione del 09 settembre 2016
"Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per portare i peccati di molti, apparirà una seconda volta,senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza." (Ebrei 9:28)
L'OPERA ETERNA ED IMMENSA DI CRISTO
Questo brano rivela tre momenti precisi: il passato, il presente ed il futuro. Sono versi che ricordano l'opera immensa ed eterna di Cristo. Nel passato "è stato manifestato per annullare il peccato con il suo sacrificio" (v. 26). Con una sola offerta, con un sacrificio unico, ha risolto il dramma che ha afflitto il mondo da Adamo in poi. L'opera compiuta sulla croce merita la nostra lode continua. Nel cielo canteremo per sempre all'Agnello che è stato immolato (Apocalisse 5). Nel presente "compare alla presenza di Dio per noi" (v.24). Ormai non sei più solo. C'è un avvocato alla presenza del Padre che depone in tuo favore. La tua causa è difficile da difendere, perché non sei innocente e spesso sei anche recidivo: meriteresti la con.danna. Pur essendo figlio di Dio, i tuoi sbagli sono tanti, ma non disperare, anzi! Ricordati che Gesù mostra il Suo sangue a Dio e che per il Suo sacrificio la tua colpa è scontata, il tuo peccato è tolto! Nel futuro "apparirà una seconda volta, senza peccato, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza" (v.28). Viene presto il giorno in cui Cristo ritornerà e ci porterà con sé per l'eternità. Sei pronto? Niente debolezze, dunque!
Meditazione del 08 settembre 2016
"Date al Signore, o famiglie dei popoli, date al Signore gloria e forza." (I Cronache 16:28)
LA GLORIA DI DIO (II)
Rendere gloria a Dio significa lodarLo, renderGli onore, esaltare e celebrare le Sue meraviglie. Significa anche renderGli omaggio, riconoscerLo come il solo Sovrano e la fonte d'ogni bene. Con la Sua vita santa e la Sua obbedienza perfetta Gesù ha glorificato Iddio sulla terra. Subendo con fede il martirio, Pietro ha glorificato Dio durante la prigionia. Il credente di oggi si gloria in Dio e in Cristo Gesù Salvatore. Colui che glorifica se stesso commette il grave errore di sottrarre a Dio l'onore che Gli spetta. Il Signore dà gratuitamente la Sua salvezza agli umili affinché nessuno si glori, nessuna carne si dia risalto davanti alla Sua potenza e maestà. Nessuno deve gloriarsi di aver ricevuto la vita eterna per i suoi meriti o le sue azioni. Nessuno deve pensare di poter presentare a Dio la lista delle buone azioni e dei bei comportamenti dando risalto al suo io. La Parola di Dio afferma che la nostra giustizia rispetto a Dio è come un panno sporco. Infine sarà glorificato per i Suoi giudizi, che ristabiliranno la Sua autorità ed il Suo Regno, contesta.ti dagli empi. Perciò amici cari non manchiamo di dare gloria al Signore, rendiamoGli onore con la nostra stessa vita.
Meditazione del 07 settembre 2016
"Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento". (Luca 2:9)
LA GLORIA DI DIO (I)
La parola gloria sta ad indicare qualcosa che pone risalto. La gloria di Dio è ciò che si irradia dalla Sua persona, lo splendore insostenibile di tutte le Sue perfezioni. Questa gloria, paragonata ad un fuoco divorante, abbaglia, acceca ed ispira il timore, il rispetto e l'adorazione. L'uomo non può vederla nella sua completezza e continuare a vivere. Tuttavia, tutti quelli che hanno fatto un incontro con il Signore ne ricevono una parte. Ad esempio: Isaia al momento della sua chiamata; i pastori di Betlemme quando vanno a far visita al Re dei Re (il versetto d'oggi); Stefano davanti alla morte. La gloria inaccessibile del Dio d'Israele si è manifestata a noi: in Cristo abbiamo potuto contemplarla ed amarla senza esserne consumati. Gesù ha mostrato questa gloria con i Suoi miracoli, con la Sua santità perfetta, al momento della trasfigurazione, della Sua resurrezione e della Sua ascensione. Ben presto il Signore della gloria tornerà in tutta la Sua maestà e il Suo splendore per giudica.re e per regnare. Godiamo anche noi di questa gloria, inchiniamo il cuore davanti alla Sua maestà e diamo lode al Creatore d'ogni cosa, al nostro Signore che con cura custodisce i nostri cuori. (Continua)