
Parole di Vita
Meditazione del 09 marzo 2023
E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù (Filippesi 4:7)
LA PACE DI DIO
Dio rende partecipe il credente di qualcosa che soltanto Lui possiede: la pace! La pace di Dio non è un sentimento, e nemmeno uno slogan popolare, non si trova in luoghi speciali. Questa pace sopravanza ogni intelligenza. Essa non può essere elaborata né studiata. La mente dell'uomo non arriva a carpirla e nemmeno a razionalizzarla. Essa è una pace soprannaturale. Questa pace guarderà i cuori, rendendo stabili ogni sentimento ed affetto. La pace di Dio ha calmato l'ansia di Gesù nel Getsemani, lo ha sostenuto durante il Calvario ed il martirio. Ha sostenuto migliaia di martiri cristiani. Questa pace guarderà i pensieri, cioè, dove la mente elabora le decisioni. Soltanto in Cristo i cuori e le menti possono gustare la pace, perché custoditi e guardati da Lui. La pace non è una conquista, ma una resa a Cristo. Gesù ha vinto per coloro che credono in Lui. Nulla potrà rovinare ciò che il Signore ha messo nel cuore di ogni credente per mezzo dello Spirito Santo. Se cerchi la vera pace, chiedila a Gesù e cercala nella Sua Parola. Soltanto così potrai realizzarla!
Meditazione del 08 marzo 2023
"E anche per questo motivo che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto (2° Timoteo 1:12)
SO IN CHI HO CREDUTO
Cosa implicava per Paolo credere in Cristo Gesù? Anzitutto sicurezza, dandogli forza nella sofferenza. L'apostolo attingeva la sua forza nella consapevolezza di sapere chi era Colui al quale aveva consacrato la sua vita. Questa consapevolezza, eliminava la vergogna, mettendo un sentimento di fierezza nel sapere di combattere una buona causa: la causa di Gesù Cristo. L'apostolo Paolo era anche sicuro della potenza di Gesù e questa certezza gli garantiva che il suo deposito sarebbe stato custodito per mezzo dello Spirito Santo fino a quando il Signore lo avrebbe lasciato in vita. Che tipo di conoscenza hai di Gesù? Sei veramente sicuro di sapere, come Paolo, in chi hai creduto? Questa sicurezza ha la capacità di produrre in te forza nella sofferenza, franchezza nella testimonianza e certezza di essere al sicuro fino all'ultimo giorno della tua vita? Conoscere Cristo ti toglie ogni forma di paura? La Sua conoscenza produce un effetto balsamico nell'anima ed un desiderio totale di abbandono nelle Sue mani? Puoi rispondere a tali domande? Hai la certezza profonda di aver creduto in Gesù, Colui che può ogni cosa? Puoi dire anche tu oggi: so in chi ho creduto?
Meditazione del 07 marzo 2023
Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede. Essi vieteranno il matrimonio (1° Timoteo I Timoteo 4:1,3)
ASCOLTA LA VOCE DI DIO
Uno dei mali radicali di quest'epoca priva di valori è il non considerare più il matrimonio come un istituzione divina e necessaria. Infatti, tale patto è macchiato da continue infedeltà. La famiglia moderna, spesso, non inculca ai propri figli gli immutabili e salutari principi della Parola di Dio. Tutto questo sta portando a un inevitabile collasso spirituale e morale. La Scrittura dice esplicitamente che: gli sviati insegneranno false dottrine ispirate da demòni seduttori. Questi servi del diavolo, insegnano in modo sempre più subdolo e persuasivo che il matrimonio non è più importante, incentivando la convivenza, quindi la fornicazione, e il divorzio; in nome della libertà etica e dell'emancipazione sociale. In un mondo nel quale migliaia di voci si elevano simultaneamente per confondere le menti degli uomini, il vero credente distingue e segue la voce inconfondibile dello Spirito Santo che ha ispirato la Bibbia. E tu, tra incomprensioni ed attrazioni, quale voce stai ascoltando?
Meditazione del 06 marzo 2023
Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina! (Atti 3:6)
DARE QUELLO CHE SI POSSIEDE
Che giorno stupendo fu per lo zoppo. Sicuramente non si aspettava da Pietro e Giovanni di ricevere la cosa più bella: la guarigione del corpo. L'apostolo Pietro diede quello che aveva ricevuto. Egli disse allo zoppo: "Quello che ho, te lo do", che può essere reso anche: quello che posseggo, quello che amministro, o ancora quello che vivo nella mia vita. Cosa possedeva o amministrava Pietro? Di certo l'unzione dello Spirito Santo; l'autorità di Gesù Cristo e la potenza di Dio. Da chi l'aveva ricevuto? Da Gesù Cristo per mezzo dello Spirito Santo. Pietro non dette niente di suo, ma quello che lo Spirito Santo gli aveva conferito. Nessuna cosa si può dare agli altri se prima non la si riceve dal Signore. Bisogna dare soltanto quello che si è ricevuto, vale a dire quello che si possiede per mezzo di Cristo; quello che si amministra per mezzo della grazia e quello che si vive per mezzo dello Spirito Santo. La gente si aspetta qualcosa di diverso dalle semplice parole o donazioni! Forse non avrai mai abbastanza oro o argento, ma se sei un figlio di Dio, possiedi qualcosa di straordinario: Gesù Cristo! Questo devi amministrare! Questo devi vivere! Questo devi dare!
Meditazione del 05 marzo 2023
Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime (Isaia 38:5)
HO VEDUTO LE TUE LACRIME
Ezechia, avendo ricevuto il tragico messaggio che decretava la fine della sua vita, si mise a pregare piangendo. Il versetto di oggi incoraggia tutti coloro che nel loro intimo soffrono e con lacrime si rivolgono al loro Dio. Anzitutto, nessuna cosa passa inosservata agli occhi di Dio. Egli vede le lacrime versate dai Suoi figli e non rimane insensibile di fronte alla sofferenza. Qualunque sia la natura delle lacrime: di pentimento, di dolore, di tristezza o di altro, coraggio! Dio non resterà indifferente al tuo pianto. Anche in esso puoi trovare sollievo perché Dio è con te. Gesù non è venuto per annullare la sofferenza, ma per renderla utile e preziosa. Tramite la sofferenza, spesso, il cuore si apre verso Colui che dona luce e pace. La sofferenza è inevitabile. L'amore di Dio, però, si manifesta facendola cooperare per il bene dei Suoi figli. Tanti hanno gustato proprio nelle circostanze più dure le particolari benedizioni del Signore. Dio, che è pieno di misericordia, si dimostra sempre attento alle tue necessità. Ricorda, in qualsiasi momento e in qualunque prova non sei solo. Puoi sempre contare sulla benevolenza di Colui che vede costantemente le tue lacrime.
Meditazione del 04 marzo 2023
Il Signore è vicino, non angustiatevi di nulla (Filippesi 4:6)
IL SIGNORE È VICINO
Spesso l'ansia si verifica quando ci si sente lontani da coloro che amiamo. Il versetto di oggi rassicura ogni credente dicendo che il Signore è vicino, negli svariati aspetti del suo significato. Gesù è vicino come tempo: ciò indica il Suo ritorno (Marco 1:15), la Sua venuta imminente. Egli sta per giungere e prendere la Sua Sposa. Siamo pronti per questo evento? Prepariamoci! Vicino come partecipazione: indica la Sua solidarietà (Ebrei 4:15). Gesù non è lontano dagli affanni e dalle difficoltà del credente. Egli è spiritualmente legato al credente attraverso i Suoi sentimenti e il Suo appoggio morale. Sentiamo questa profonda consolazione spirituale che ci viene dalla fede nella Parola di Dio? Vicino come distanza: Egli attraverso la Sua costante presenza, non soltanto è accanto a noi, ma ci tiene nel cavo della Sua mano (Giovanni 10:28) garantendoci un'assoluta protezione. Il Signore è vicino, più vicino di quanto possiamo pensare. Egli è legato a noi, noi siamo legati ed uniti a Lui e stiamo nella Sua mano. Possiamo stare tranquilli, abbandonando così ogni sollecitudine ed ogni ansia avendo la consapevolezza che il Signore è vicino a noi!
Meditazione del 03 marzo 2023
Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene (Isaia 5:20)
BENE E MALE
La vita è una continua scelta tra il bene e il male. Ogni azione, ogni parola ed ogni atteggiamento dimostrano la scelta che si è fatta: o per il bene o per il male. Il versetto di oggi, tuttavia, vuole dire qualcosa di più: guai a quelli che chiamano bene il male, cioè coloro che di proposito scelgono il male pretendendo di legittimarlo come se fosse bene. Purtroppo, al giorno d'oggi, esistono più che mai dei veri professionisti del settore. Questa ingiunzione è rivolta a tutti coloro che camminano nelle tenebre e nel male facendolo apparire come bene, come lecito e come qualcosa di buono. Il profeta inizia con una parola di avviso: guai. In altre parole sarà punito amaramente chi nasconde il male in un'apparenza di bene per far in modo che molti inciampino. Questo è il lavoro che Satana fa da millenni, ma non si può vivere nel bene e nel male allo stesso tempo. Gesù Cristo è venuto nel mondo per sconfiggere il male per mezzo della Sua morte. Tutti coloro che Lo accettano, accettano di vivere nel bene e nel bene soltanto, come Dio lo rivela, rifiutando il male a tutti i costi.
Meditazione del 02 marzo 2023
Ma ai suoi generi parve che volesse scherzare (Genesi 19:14)
SUPERFICIALITÀ
È terrificante, ma i generi di Lot pensarono che il suocero volesse scherzare. Questa superficialità costò loro la vita. Probabilmente i generi non credevano al Dio di Lot, quindi nemmeno alle sue parole. Probabilmente pensarono che il vecchio suocero non era altro che un altro profeta di sventura. Ciò nonostante, l'ira di Dio si attuò e loro si attirarono addosso il giusto giudizio divino. Nonostante tutto quello che succede nel mondo, la gente è propensa a credere che le cose si aggiusteranno prima o poi, quindi: perché prepararsi? Perché prendere sul serio certi discorsi che ci rendono tristi? Invece sarebbe saggio domandarsi: perché attirarsi addosso l'ira di Dio quando con molta facilità si può essere salvati per mezzo di Cristo Gesù? Egli è morto ed è risuscitato affinché tu abbia la vita eterna. Dio non desidera la tua perdizione, ma la tua salvezza. Gesù disse: "Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita" (Giovanni 5:24). Gesù non scherza, Egli può e vuole salvarti. Prendi sul serio la Sua Parola e metti in salvo la tua vita.
Meditazione del 01 marzo 2023
Signore, insegnaci a pregare (Luca 11:1)
IMPARARE A PREGARE
Il desiderio dei discepoli di voler imparare a pregare veniva da un profondo desiderio di imitare il Maestro. Forse non capivano bene come funzionasse tutto ciò, ma avevano afferrato che ogni cosa che Gesù chiedeva al Padre, Egli gliela concedeva. Sono passati circa 2000 anni da allora e ancora oggi i discepoli di Cristo hanno bisogno di imparare a pregare per poter ricevere. La Bibbia dà alcuni consigli in proposito: bisogna pregare con fede (cfr. Matteo 21:22). Chiedere semplicemente a Dio le cose non assicura una risposta positiva, domandare con fede, si! Bisogna dimorare in Cristo (cfr. Giovanni 17:7). La preghiera non è soltanto una richiesta, ma comunione speciale ed intima fiducia con Cristo. Bisogna avere dei buoni motivi. È desiderio di Dio esaudire le preghiere, ma spesso tante richieste sono fine a sé stesse (cfr. Giacomo 4:3). Bisogna chiedere in armonia con il volere di Dio. La Bibbia ci informa qual è la volontà di Dio, ma spesso si riceve poco perché non la si conosce. Le risorse di Dio sono illimitate, tuttavia bisogna imparare ogni giorno a pregare Dio, con la certezza che Egli può provvedere abbondantemente a tutti i nostri bisogni (cfr. Filippesi 4:19).
Meditazione del 28 febbraio 2023
"Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime; poiché l'opera tua sarà ricompensata" (Geremia 31:16)
DOLORE E SPERANZA
Come si fa a dire a qualcuno nel dolore di non piangere! Provate a raccomandarlo a chi si trova nella malattia o soffre per un lutto! La Bibbia stessa afferma che c'è un tempo per ridere e uno per piangere, un tempo per seminare e uno per raccogliere. Dio rispetta le nostre emozioni ed i nostri tempi di tristezza; anche noi dobbiamo rispettare il prossimo, senza dare consigli affrettati e non richiesti. Allora perché il nostro testo di oggi? Soltanto Dio Onnisciente e pieno d'amore può dire a chi soffre: c'è speranza! Unicamente Dio, infatti, ha stabilito un tempo quando il male non sarà più, soltanto Gesù ha provveduto il rimedio eterno al peccato. In altre parole, piangere può anche risultare uno sfogo benefico, ma occorre sapere che Dio ha provveduto il mezzo per asciugare le lacrime, che le Sue consolazioni possono darci la pace e riempirci di speranza in qualsiasi situazione e avversità. Guardiamo alla ricompensa data a chi ha fede in Cristo. Eleviamo lo sguardo a Colui che è morto per noi ed è anche risorto per noi! Guardiamo a Lui con fede e sarà più facile trattenere le lacrime!