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la meditazione del giorno

MEDITAZIONE GIORNALIERA

tratta dal calendario "Parole di Vita". Buona meditazione.

Parole di Vita

Parole di Vita

Domenica, 26 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 26 marzo 2023

Or i settanta tornarono pieni di gioia, dicendo: "Signore, anche i demòni ci sono sottoposti nel tuo nome" (Luca 10:17)

CONQUISTE INASPETTATE

Questi discepoli furono inviati due a due nelle città che Gesù aveva in programma di visitare. Egli diede loro potestà per guarire i malati, costituendoli quali ambasciatori del regno di Dio. I settanta furono protagonisti di esperienze spirituali che non sembravano incluse nel mandato del Signore. Adempiendo la Sua missione, anche gli indemoniati erano liberati. I discepoli non avevano sconfinato dal raggio d'azione assegnatogli, ma stavano scoprendo la vastità dei benefici del regno di Dio. Seguendo le indicazioni divine, se vi saranno problemi imprevisti, realizzeremo pure impensate vittorie. Camminare nei comandamenti della Bibbia conduce a scoprirne ogni promessa, riconquistando territori spirituali usurpati dal nemico. Non possiamo sconfinare, tentando Dio e ribellandoci alle Sue direttive, ma neanche dobbiamo lasciarci confinare dalle ansie che il nemico sa iniettare. Andiamo nel nome del Signore: se incontreremo combattimenti fuori programma, sperimenteremo altresì liberazioni e conquiste alla gloria di Dio!

Sabato, 25 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 25 marzo 2023

Lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili (Romani 8:26)

FORTIFICATI NELLA PREGHIERA

La debolezza di certi credenti risiede non in una assoluta mancanza di preghiera, bensì in litanie orfane della guida dello Spirito Santo. Quando il nostro pregare si origina unicamente dalla pressione delle circostanze o dall'influenza di quel che vediamo, esso risulterà uno sfogo contro quello che non abbiamo, non un canale per ricevere energie spirituali. La preghiera che si conviene ai cristiani, che permette allo Spirito Santo di fortificarci in Cristo, è quella che sorge dalla meditazione della Parola di Dio, capace di aprire orizzonti infinitamente più vasti delle mire umane o degli eventuali bisogni terreni. Prima della soddisfazione fisica, urge la tua redenzione e crescita spirituale. Ciò che consideri la tua benedizione interiore non è tale se non coincide con la gloria di Dio. Talora il tuo sospirare è riconducibile a piaceri che non vuoi lasciare, a sofferenze che vuoi evitare. Il sospiro dello Spirito Santo, invece, esprime che Egli conosce il tuo bene eterno e ti sprona verso di esso. Lasciati fortificare verso i Suoi desideri e la Sua perfetta volontà, trasformando un chiedere insano e improduttivo in una santa ricerca delle virtù divine.

Venerdì, 24 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 24 marzo 2023

Il povero e l'oppressore si incontrano; il Signore illumina gli occhi di entrambi (Proverbi 29:13)

INCONTRARSI NEL SIGNORE

Categorie umane così contrapposte non si incontrano con mutamenti materiali. In questo modo, al massimo, potranno invertire le posizioni. È accaduto che gli oppressori sono stati spodestati dalle circostanze e quanti avevano subito le loro angherie si sono vendicati, tiranneggiando poi su quelli e su altri. Dio, invece, fa incontrare vittima e oppressore operando nel cuore di entrambi, sensibilizzandoli alla fiduciosa responsabilità verso la Sua giustizia. Il Signore può agire usando l'uno quale strumento di riflessione per l'altro. Poiché tutti hanno peccato e non vi è alcun giusto dinanzi a Dio, il povero non può limitarsi ad additare l'altrui arroganza. Egli deve esaminare se stesso e considerare che il Signore può permettere l'azione di una persona crudele, come una verga per correggerlo. L'oppressore, d'altra parte, può essere sensibilizzato dall'atteggiamento del giusto che mostra l'amore di chi spera in Dio. Il perfetto luogo d'incontro per fratture insanabili è Cristo crocifisso, dove tutti gli uomini sono illuminati per riconoscere il bisogno di un personale Redentore. Là Gesù può illuminarti sui tuoi peccati e farti stimare i peccatori alla Sua luce.

Giovedì, 23 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 23 marzo 2023

Ma alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro, camminando sul mare (Matteo 14:25)

ALLA QUARTA VIGILIA

I Giudei avevano assimilato l'usanza romana di suddividere il buio serale in quattro tempi di tre ore ciascuno, partendo dalle sei pomeridiane. Prima del tramonto, Gesù aveva comandato ai Suoi di precederlo in barca sull'altra sponda del lago di Gennesaret. Nel frattempo, Egli si ritirò su di un monte per pregare, anche per i discepoli. Una corrente avversa, infatti, agitava la loro barca e impediva di raggiungere la riva. Forse ti trovi in una situazione moralmente o materialmente simile. Hai cercato invano di vincere il vento contrario con le forze e l'esperienza umana. Il tempo è passato e ti sta invadendo la rabbia, per il fatto che proprio tu sei agitato in circostanze che avresti ben evitato, ma in cui pare che Dio abbia voluto metterti. Forse vuoi deporre un tale astio, ma se credi che il Signore abbia causato la tua difficoltà, non sai invece aver fede che Egli possa raggiungerti e trarti in salvo. Hai invocato più volte Dio, gridando che sei esausto, ma nulla è accaduto. Non disperare, può darsi che Egli non venga quando Lo chiami, però giunge al momento giusto! Talvolta Cristo arriva alla quarta vigilia, quando ogni speranza è svanita, ma ci raggiunge sempre e ovunque.

Mercoledì, 22 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 22 marzo 2023

La mia ricompensa è presso il mio Dio (Isaia 49:4)

FATICHE BENEDETTE

Davanti a Dio, ogni opera umana che prescinde dalla fede in Gesù è uno sforzo vano. D'altra parte, nulla ha più valore dello zelo fiducioso nel servire il Redentore. Se oggi ti senti inefficace perché la tua opera non riscuote alcuna considerazione sociale, Dio ti ricorda che stai servendo Lui e da Lui viene la ricompensa. Se ti senti spossato, il Signore ti insegna che Lo si può servire unicamente per le energie che Egli dispensa. Sei giunto a tal punto affinché tu possa dire: "Il mio Dio è la mia forza" (Isaia 49:5). Non devi pensare che non sei adatto a nulla, ma capire che le tue forze non bastano. Il Signore vuole riempirti di potenza celeste! Forse pensi di aver consumato inutilmente le tue forze e magari qualcuno ti dice già che non vale la pena sprecare così la tua vita, che le tue facoltà potrebbero essere meglio impiegate e soprattutto retribuite in questo mondo. In realtà, la piena benedizione non è ancora giunta perché non è ancora terminato il tuo lavoro. Dio ha in vista ancora di più. Egli vuole fare di te uno strumento ancora più utile ed usato per la Sua gloria. Rimani fiducioso e fedele nel tuo impegno, perché la tua fatica nell'opera di Cristo non è mai vana!

Martedì, 21 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 21 marzo 2023

Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia (2° Corinzi 9:8)

OGNI GRAZIA

La parola grazia esprime la benignità immeritata che Dio usa per la salvezza dell'uomo. Ogni grazia indica l'incalcolabile abbondanza di benedizioni divine che sono sparse gratuitamente con la salvezza dell'anima. Dio è potente da abbondare ogni credente. La Sua grazia è il mezzo di elargizione. Senza la Sua grazia, ogni sforzo è vano! Come siamo salvati per grazia, così per lo stesso favore immeritato riceviamo ogni cosa necessaria, utile e vantaggiosa per la nostra crescita e prosperità spirituali. La grazia del Signore non si è interrotta con la salvezza, ma continua durante il nostro cammino sulla Terra! La ricchezza della Sua grazia serve per far abbondare in ogni opera buona. Dio dona affinché diventiamo donatori. Le buone opere sono la dimostrazione di aver ricevuto ogni grazia da Dio! Non possiamo trattenere soltanto per noi la Sua grazia. Dio non trattenne soltanto per Sé Suo Figlio, ma lo diede per tutti, affinché tutti ricevessimo grazia. Il popolo di Cristo è un popolo favorito dalla grazia divina, un popolo che ha ogni cosa. È un popolo ricco perché possiede la vera ricchezza: la grazia di Dio!

Lunedì, 20 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 20 marzo 2023

Paolo, prigioniero di Cristo Gesù (Filemone 1:1)

PRIGIONIERI DI CRISTO

Le catene, la prigionia certamente sono delle sofferenze, ma nei piani di Dio, queste restrizioni possono diventare dei mezzi straordinari per la propagazione dell'Evangelo e la salvezza delle anime. Paolo si considerava un prigioniero di Gesù e non dei romani. L'apostolo era consapevole di questa realtà: le sue catene erano per volontà di Dio. Tutto era iniziato quando Cristo gli rivelò che doveva testimoniare di Lui anche a Roma. Quando si serve Cristo, niente accade a caso. Le catene di Paolo, contribuirono al progresso del Vangelo, tanto da suscitare coraggio nei filippesi nell'annunziare senza paura la Parola di Dio. Spesso ci si lamenta per delle vere banalità, dimenticando di sfruttare le circostanze permesse da Dio, per incoraggiare i più deboli ad andare avanti. Le catene dell'apostolo furono un mezzo per la conquista delle anime perfino tra la "casa di Cesare", cioè una famiglia romana convertita tramite il ministero di Paolo a Roma! Egli si lasciò usare in modo eccellente da Dio nella sua prigionia. Che libertà di adempiere il sovrano piano divino fu concesso a Paolo! Certamente Cristo la concederà a tutti coloro che sapranno usare le circostanze alla Sua gloria!

Domenica, 19 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 19 marzo 2023

Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione (Ebrei Ebrei 3:7,8)

CUORI SENSIBILI

La durezza del cuore non è caratteristica esclusiva di persone ribelli o che negano Dio, ma piuttosto di quanti ascoltano la Parola di Dio senza viverla. Il primo pericolo per l'indurimento del cuore sta nell'ascoltare e non mettere in pratica (cfr. Giacomo 1:23, 24). Non mettere in pratica la Parola, dopo che essa ha scaldato l'anima, causa una vita cristiana tiepida e sempre meno sensibile alla Parola di Dio! Il secondo pericolo è aver fatto una conversione mediocre. Probabilmente sei stato attratto dal Signore, magari perché ne avevi grande necessità, avrai pensato che forse Gesù ti avrebbe potuto aiutare, ma la tua vita non è davvero cambiata. Ti accontenti di sapere che Cristo può ogni cosa, ma non Lo lasci agire in te? Se è così, stai indurendo il tuo cuore. Terzo pericolo: un pentimento altalenante. Faraone ne è un tragico esempio. Si pentiva, ma subito ritornava ad indurire il cuore. Non ci si può pentire a fasi alterne. Il vero ravvedimento è un abbandono dei peccati istantaneo e definitivo, che porta pace duratura. Se non è così stai indurendo il tuo cuore. Non ti accontentare di piccoli cambiamenti. L'unico vero rimedio è andare a Gesù per essere trasformati totalmente.

Sabato, 18 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 18 marzo 2023

Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite (Daniele 10:12)

UNA PREGHIERA ESAUDITA

Il futuro di oggi è incerto per tutti. Anche Daniele era preoccupato per il futuro della liberazione d'Israele, così si rivolse a Dio! Questo versetto dimostra che la preghiera fatta da un cuore umile è sempre ascoltata ed esaudita. L'Angelo del Signore, per mezzo di una visione, comunicò a Daniele che non doveva temere, perché la sua preghiera era stata ascoltata da Dio. Da questo possiamo capire che Dio non resta impassibile alla preghiera dei credenti. Egli soccorre sempre chi si umilia, usa ogni mezzo per incoraggiare il credente, attraverso la Sua Parola, affinché non abbia paura del futuro. Ascolta subito la preghiera del credente umile: dal primo giorno che si è deciso di umiliarsi davanti a Lui. Come ti rivolgi al tuo Dio quando sei spaventato e angosciato? Con un cuore umile? Dio desidera agire alla tua richiesta! Egli desidera comunicare con te, per farti sentire serenità e sicurezza nel tuo cuore che è ansioso per il futuro. Rimetti la tua vita e le tue preoccupazioni nelle Sue mani. Mettiti in cuore d'intendere e di umiliarti nel cospetto di Dio e vedrai che le tue parole verranno udite ed esaudite. InvocaLo con tutto il cuore ed Egli ti soccorrerà!

Venerdì, 17 Marzo 2023 00:00

Meditazione del 17 marzo 2023

Se l'uomo muore, può egli tornare in vita? (Giobbe 14:14)

C'È VITA DOPO LA MORTE?

In un momento di profonda tristezza Giobbe esprime il suo immenso dolore descrivendo la miseria e la fragilità della vita dell'uomo mortale. Probabilmente vivremo la nostra esistenza in base alla risposta che daremo: se crediamo a una vita dopo la morte, ci prepareremo; se non crediamo, vivremo come se la vita non dovesse finire mai. Tuttavia, quest'ultima condizione non risolverà il problema della vita dopo la morte! È importante domandarsi: in che modo sto trascorrendo la mia vita? Sto vivendo in modo incurante e indifferente? Molti ignorano che tutto quello che sta succedendo nel mondo oggi, è stato profetizzato molto tempo fa. Alcuni non sanno che Cristo è morto per provvedere una salvezza al mondo. Tu che stai leggendo, lo sapevi? Sai che Cristo è morto e risorto anche per la tua salvezza? Egli vuole donarti vita eterna, affinché tu non debba andare in perdizione! Gesù ti ama e desidera che tu Lo accolga quale Signore della tua vita per la salvezza della tua anima! Si, dopo la morte si continua ad esistere: o con Cristo nel cielo o con Satana nelle pene eterne. Oggi, il Signore ti dà la possibilità di vivere con Lui per l'eternità. AccettaLo con tutto il cuore!

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