
Parole di Vita
Meditazione del 07 agosto 2023
Vi sembra questo il momento di abitare nelle vostre case ben rivestite di legno, mentre questo tempio è in rovina? (Aggeo 1:4)
LE GIUSTE PRIORITÀ
Gli abitanti di Gerusalemme manifestarono negligenza ed indifferenza verso il Signore e la Sua casa, mettendo al primo posto la costruzione delle proprie abitazioni. La Bibbia ci riporta diversi casi in cui alcune persone mostrarono lo stesso atteggiamento del popolo di Dio, vale a dire l'insensibilità verso le priorità spirituali. Un giorno Gesù entrò in casa di Lazzaro, Suo intimo amico, e subito Maria si mise a sedere ai Suoi piedi per ascoltare i Suoi insegnamenti, mentre Marta si diede ai lavori domestici, pensando addirittura che Maria fosse una fannullona. Cristo intervenne allora per correggere le priorità di Marta dicendo: "Marta, Marta, tu ti affanni e sei agitata per molte cose, ma una cosa sola è necessaria. Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta" (Luca 10:41, 42). Fin dal primo mattino, siamo chiamati a fare delle scelte, stabilendo delle priorità che potrebbero influenzare l'intera nostra giornata e addirittura la nostra vita. Possa Dio aiutarci a comprendere quanto sia importante, fin dall'alba, mettere Gesù al primo posto e prodigarci per ogni cosa nel momento opportuno.
Meditazione del 06 agosto 2023
Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore (Michea 7:7)
NON VOLGERE LO SGUARDO ALTROVE
Se volgiamo lo sguardo altrove, vale a dire al mondo e ai suoi piaceri, rischiamo di compromettere la nostra posizione spirituale, lasciandoci gradualmente cadere nel baratro della perdizione. Gesù ebbe a dire: "Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi volga lo sguardo indietro, è adatto per il regno di Dio" (Luca 9:62). Egli disse pure "Ricordatevi della moglie di Lot" (Luca 17:32). Nella fuga con la sua famiglia da Sodoma, Lot ricevette un comando preciso: "Non guardare indietro". La moglie di Lot, però, disubbidì e venne mutata in una statua di sale. Cari lettori, corriamo seri pericoli se volgiamo lo sguardo al di fuori dei comandamenti e delle promesse del Signore, se lo rimettiamo sulle cose da cui Egli ci chiama a distaccarci o lo distogliamo dalle mete che ci ha indicato. Il mondo, il peccato e il nemico delle anime nostre sono costantemente all'opera per distrarci, farci cadere e renderci schiavi di vizi e illusioni. Oggi il Signore ci chiama a vivere la fede, Egli desidera che stamani, lì dove ci troviamo, rivolgiamo lo sguardo a Lui, alla Sua parola, proprio come fece il profeta di Dio.
Meditazione del 05 agosto 2023
Quanto a me, io volgerò lo sguardo verso il Signore, spererò nel Dio della mia salvezza; il mio Dio mi ascolterà (Michea 7:7)
UN CUORE RISOLUTO
Malgrado spesso siamo portati a gridare "Ahimè! ...", possiamo trarre conforto dal fatto di avere un Dio a cui guardare e chiedere aiuto. "Quanto a me ..." è l'espressione risoluta di chi, nonostante l'apostasia imperante, vuole rimanere sotto lo sguardo e l'approvazione di Dio. Oggi molti hanno smesso di decidere per Cristo continuando ostinati nel peccato e nell'immoralità. La voce di Giosuè arriva a noi ancora chiara: "E se vi sembra sbagliato servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire: o gli dèi che i vostri padri servirono di là dal fiume o gli dèi degli Amorei, nel paese dei quali abitate; quanto a me e alla casa mia, serviremo il Signore" (Giosuè 24:15). Caro lettore, impegnati a servire Gesù, sii risoluto, prendi del tempo per meditare la Bibbia, per pregare il Signore, rendiGli note le tue richieste ed Egli di certo ascolterà, nel Suo immenso amore ti risponderà dal cielo. Scopri e realizza quanto sia importante vivere ogni singolo giorno per Cristo. Come il salmista, potrai dire: "Ma quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio; io ho fatto del Signore, di Dio, il mio rifugio, per raccontare, o Dio, tutte le opere tue" (Salmo 73:28).
Meditazione del 04 agosto 2023
Giona cominciò a inoltrarsi nella città per una giornata di cammino e proclamava (Giona 3:4)
LA POTENZA DELLA PREDICAZIONE
Anche se ai tempi di Giona la completa verità della salvezza per grazia, non era ancora stata rivelata, Gesù disse che grazie alla predicazione di quell'antico profeta "I Niniviti … si ravvidero ..." (Matteo 12:41). Talvolta sentiamo affermare che il puro Vangelo è "scarsamente significativo" per l'uomo moderno, che deve essere sostenuto e integrato da svariati adattamenti culturali per renderlo più invitante ed accettabile. "'Ecco, vengono i giorni', dice il Signore, Dio, 'in cui io manderò la fame nel paese, non fame di pane o sete d'acqua, ma la fame e la sete di ascoltare la parola del Signore'" (Amos 8:11). È certo che la semplice, ma infinitamente potente verità del Vangelo di "Gesù Cristo e Lui crocifisso", proclamata nella potenza dello Spirito Santo, non mancherà mai di produrre nei cuori degli uomini, al momento opportuno, la fede che salva. Non è la predicazione in sé a operare nel cuore di chi ascolta, bensì il messaggio che viene annunciato. Caro lettore, continua senza stancarti a presentare la Parola di Dio ai tuoi cari, ai tuoi colleghi e amici, sapendo che per la potenza del messaggio dell'Evangelo le anime saranno salvate.
Meditazione del 03 agosto 2023
Io vidi il Signore (Amos 9:1)
UNA CELESTE VISIONE
La quinta visione che Amos ebbe si apre sull'immagine del Signore, in piedi, di fianco all'altare di Betel. Il profeta, insieme ad Abraamo, Giacobbe, Paolo, Giovanni ed altri, poté affermare "io vidi il Signore". Quanto sublime sarà stata quella visione che aveva come protagonista il Figlio di Dio. Qualcuno dirà: "È impossibile vedere il Signore!" Eppure, leggendo le preziose pagine della Bibbia tu mirerai Gesù in tutta la Sua realtà. Apri le Sacre Scritture, contempla la bellezza della Persona del Salvatore, considera la grandezza delle Sue opere, le sofferenze che dovette sopportare per riscattare l'anima tua dalla schiavitù del peccato ... e anche tu, insieme ai redenti d'ogni tempo, potrai affermare "io vidi il Signore". Tu potrai vederLo a te favorevole, sentirLo a te vicino. Noterai la Sua divina presenza nei momenti di gioia, quando infurierà la tempesta Cristo si presenterà prendendosi cura di te. Come Stefano (cfr. Atti 7:55, 56), quando sarai maltrattato, colpito e disprezzato, potrai fissare gli occhi al cielo e vedere Gesù alla destra della gloriosa maestà di Dio, che ti viene incontro per accoglierti, soccorrerti ed onorarti.
Meditazione del 02 agosto 2023
Stracciatevi il cuore, non le vesti; tornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso (Gioele 2:13)
UN SINCERO RAVVEDIMENTO
Il ravvedimento è la chiave che apre la porta della benedizione divina. Le parole "stracciatevi il cuore" e "tornate al Signore" provengono direttamente dal cuore amorevole di Dio rivolte a un popolo disubbidiente e ribelle. Come risponderemo all'invito di Dio? Bisogna che il pentimento nasca innanzi tutto dal cuore: questo è un aspetto indispensabile del ravvedimento che consiste in una sincera e genuina afflizione per i peccati commessi, seguita da una ferma decisione di cambiare modo di vivere. Significa odiare e rigettare tutte quelle cose che offendono il Signore e amare tutto quello che lo onora. Il pentimento è un cambiamento di cuore che si manifesta con la contrizione, il rammarico e, infine, il distacco da tutto ciò che ci teneva lontani da Dio. Lo stracciarsi le vesti non ingannerà il Signore, che desidera al contrario vedere un cuore rotto e umiliato. Riponiamo la nostra fede nel Figlio di Dio, un Dio che giudica ed esegue il Suo giudizio, ma che usa misericordia verso un cuore umiliato e sinceramente pentito. Il ravvedimento autentico muove la mano di Dio, infatti "dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata" (Romani 5:20).
Meditazione del 01 agosto 2023
Ascoltate … State attenti, voi della casa d'Israele! (Osea 5:1)
L'IMPORTANZA DI ASCOLTARE
L'ascolto della Parola di Dio rimane un’attività essenziale, imprescindibile per generare e affinare la fede in un’anima. Certamente ascoltare significa molto più che semplicemente udire. Si possono sentire, anche involontariamente, tante voci e rumori senza che tuttavia questi lascino traccia. L'ascolto implica l'attenzione di chi si volge con interesse, porgendo l'orecchio conscio dell'importanza, perfino vitale, di quanto gli viene personalmente detto. L'ascolto del messaggio divino richiama al giusto atteggiamento verso Colui che è sommamente degno di fiducia e rispetto, la cui testimonianza è sempre maggiore di quella degli uomini. Se Israele non è più un’accozzaglia di tribù schiave e senza speranza, ma può godere i benefici di Canaan, è soltanto grazie al compimento della Parola di Dio. La fede nel Signore, che ci ha amorevolmente e potentemente redenti, implica sempre il fare ciò che Egli dice. L'ascolto è la parte teorica, preparatoria, dell'ubbidienza. Ha ascoltato un consiglio o un ordine chi lo ha messo in pratica! Dio ti sta parlando, da tempo e in vari modi, soprattutto per il tuo bene. Tu lo stai veramente ascoltando?
Meditazione del 31 luglio 2023
Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore (Osea 2:14)
NEL DESERTO CON DIO
Nonostante Israele si fosse dimenticato del Signore, Egli desidera ancora manifestare tutto il Suo amore paterno nei confronti di un popolo dal cuore traviato. I pensieri e le vie della compassione divina sono infinitamente al di sopra dei nostri. Dio vuole condurre i Suoi necessariamente nel deserto. Soltanto lì, nella solitudine e nel ritiro, potranno realizzare una profonda e speciale comunione con Lui. È nel deserto, lontani dai rumori e dagli impegni di questo mondo, che il Signore vuole rivelarci i Suoi progetti d'amore per noi. Vogliamo seguirLo! Con Cristo anche il deserto diventa un giardino e con Lui accanto non temeremo la sete, perché Egli è la nostra inesauribile sorgente d'acqua viva; non temeremo il calore del sole, perché Egli è la nostra ombra. Camminando con Gesù non soccomberemo per la fame, perché Egli è il pane disceso dal cielo; non saremo atterriti dagli spaventi notturni, perché Egli è il nostro buon pastore. Caro amico, se stai attraversando momenti difficili dovuti proprio ai tuoi deserti, fermati: disponiti all'ascolto dell'amorevole voce di Dio che parlerà al tuo cuore e si prenderà cura di te.
Meditazione del 30 luglio 2023
Vedi, io metto oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male (Deuteronomio 30:15)
LA VITA O LA MORTE
Molti non vogliono sentir parlare di morte. Eppure la nostra società appare come incentrata sulla cultura della morte, quasi assuefatta ad essa. Consumiamo i nostri pasti tra immagini raccapriccianti che ci vengono proposte dai notiziari. I talk-show fanno a gara per raccontare i particolari dei delitti più efferati. Si ascolta musica che invita alla violenza e perfino al suicidio. Diversi pare "si rilassino", guardando film sempre più spaventevoli, spendono soldi per acquistare sigarette sulle quali è scritto: "Il fumo uccide". Sfrecciano sulle autostrade dopo aver ascoltato quante morti ha provocato l'alta velocità". Eppure, quasi nessuno vuole seriamente riflettere sulla realtà della morte. Non assuefarti alla cultura della morte, nella speranza di esorcizzarne lo spavento. Inizia a leggere la Parola di Dio e lascia che i Suoi pensieri ripuliscano la tua mente dal disprezzo della vita, tua ed altrui, e ricolmino i tuoi sentimenti del più profondo attaccamento alla vita, quello che coinvolge lo spirito e l'anima. Il Signore ti mette davanti la scelta di accettare la vita eterna che Egli offre in Cristo, risorto anche per te.
Meditazione del 29 luglio 2023
Ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo … senza speranza e senza Dio nel mondo (Efesini 2:12)
FINCHÉ C'È VITA, C'È SPERANZA
Cosa significa? Che finché ti godi la vita e le cose girano per il verso giusto, puoi pure sperare? Per poi magari crollare nella più buia disperazione quando qualcosa si mette di traverso nel misterioso ingranaggio dell'esistenza umana? La parola di oggi invita ad esaminare la vita nella sua prospettiva spirituale, eterna. Una vita che non è fine a sé stessa, che non può fondare la propria speranza sulla fragilità del presente e sull'assoluta incertezza del domani. I credenti di Efeso, a cui erano indirizzate le parole dell'apostolo Paolo, un tempo vivevano in questa maniera: "Senza Cristo, senza speranza e senza Dio". Vivere nella disperazione, quindi non coincide con il passare momenti di tragico sconforto, ma equivale a non avere una fede vera, riposta unicamente sul sacrificio di Cristo. Vivere senza speranza significa vivere privi di un rapporto vero, personale con il Signore Gesù, fondato non su tradizioni religiose, ma sulla rivelazione della Sua Parola. Significa vivere senza l'approvazione e la protezione di Dio. Se alla luce di un sincero esame, ti scopri in questa condizione, riponi la tua fede nel Signore Gesù Cristo, Egli diverrà la tua reale e sicura speranza!